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Juventus Football Club: differenze tra le versioni

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La '''Juventus Football Club''' (dal [[Lingua latina|latino]]: ''iuventūs'', «gioventù»), meglio nota come '''Juventus''' ({{IPA|/juˈvɛntus/|it}}),<ref>{{Dipi|Juventus}}</ref> è una [[Squadra di calcio|società]] [[Calcio (sport)|calcistica]] [[italia]]na con sede nella città di [[Torino]].
La '''Juventus Football Club''' (dal [[Lingua latina|latino]]: ''iuventūs'', «gioventù»), meglio nota come '''Juventus''' ({{IPA|/juˈvɛntus/|it}}),<ref>{{Dipi|Juventus}}</ref> è una [[Squadra di calcio|società]] [[Calcio (sport)|calcistica]] [[italia]]na con sede nella città di [[Torino]].


Fondata nel 1897 da un gruppo di studenti liceali locali,<ref name=storia2>{{cita|Manzo, Peirone|«Calcio», p. 86}}.</ref> la ''Juve'', com'è colloquialmente abbreviata,<ref>{{Treccani|sport-e-comunicazione-nella-societa-moderna_(Enciclopedia-dello-Sport)|Sport e comunicazione nella società moderna|autore=Fabio Rossi|anno=2003}}</ref> è il secondo club calcistico professionistico per [[Storia delle prime società calcistiche in Italia#La classifica di anzianità|anzianità]] tra quelli tuttora attivi nel Paese, dopo il {{Calcio Genoa|N}} (1893); è il più titolato e con maggiore [[tradizione sportiva FIGC]], oltreché uno dei più blasonati al mondo con 67 trofei ufficiali vinti durante la militanza al vertice della [[Evoluzione del campionato italiano di calcio|piramide sportiva nazionale]], tra cui il primato di 35 titoli di [[Albo d'oro del campionato italiano di calcio|campione d'Italia]] e 11 in [[Competizioni UEFA per club|competizioni UEFA]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.fifa.com/live-scores/news/y=2006/m=11/news=juventus-building-bridges-serie-107733.html#juventus+building+bridges+serie+b|titolo=Juventus building bridges in Serie B|data=20 novembre 2006|accesso=26 novembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161126132350/http://www.fifa.com/live-scores/news/y=2006/m=11/news=juventus-building-bridges-serie-107733.html#juventus+building+bridges+serie+b|dataarchivio=26 novembre 2016|urlmorto=no}}</ref> Partecipa alla [[Serie A]], il massimo [[Campionato italiano di calcio|campionato italiano]], a cui ha preso parte stabilmente sin dall'esordio nel [[Campionato Italiano di Football 1900|1900]], eccezione fatta per la stagione [[Serie B 2006-2007|2006-2007]]. Dopo aver esordito in [[Colori e simboli della Juventus Football Club|divisa]] rosanero, nel 1903 adottò l'odierna tenuta di gioco bianconera.
Fondata nel 1897 da un gruppo di studenti liceali locali,<ref name="storia-2">{{cita|Manzo, Peirone|«Calcio», p. 86}}.</ref> la ''Juve'', com'è colloquialmente abbreviata,<ref>{{Treccani|sport-e-comunicazione-nella-societa-moderna_(Enciclopedia-dello-Sport)|Sport e comunicazione nella società moderna|autore=Fabio Rossi|anno=2003}}</ref> è il secondo club calcistico professionistico per [[Storia delle prime società calcistiche in Italia#La classifica di anzianità|anzianità]] tra quelli tuttora attivi nel Paese, dopo il {{Calcio Genoa|N}} (1893); è il più titolato e con maggiore [[tradizione sportiva FIGC]], oltreché uno dei più blasonati al mondo con 67 trofei ufficiali vinti durante la militanza al vertice della [[Evoluzione del campionato italiano di calcio|piramide sportiva nazionale]], tra cui il primato di 35 titoli di [[Albo d'oro del campionato italiano di calcio|campione d'Italia]] e 11 in [[Competizioni UEFA per club|competizioni UEFA]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.fifa.com/live-scores/news/y=2006/m=11/news=juventus-building-bridges-serie-107733.html#juventus+building+bridges+serie+b|titolo=Juventus building bridges in Serie B|data=20 novembre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161126132350/http://www.fifa.com/live-scores/news/y=2006/m=11/news=juventus-building-bridges-serie-107733.html#juventus+building+bridges+serie+b|urlmorto=no}}</ref> Partecipa alla [[Serie A]], il massimo [[Campionato italiano di calcio|campionato italiano]], a cui ha preso parte stabilmente sin dall'esordio nel [[Campionato Italiano di Football 1900|1900]], eccezione fatta per la stagione [[Serie B 2006-2007|2006-2007]]. Dopo aver esordito in [[Colori e simboli della Juventus Football Club|divisa]] rosanero, nel 1903 adottò l'odierna tenuta di gioco bianconera.
Il legame con la [[Agnelli (famiglia)|famiglia Agnelli]], che dura in modo quasi ininterrotto dal 1923, è il primo e più duraturo sodalizio imprenditoriale-sportivo in Italia;<ref name=BeccantiniTreccani>{{Treccani|agnelli-edoardo-giovanni-umberto_(Enciclopedia-dello-Sport)|AGNELLI; Edoardo, Giovanni, Umberto|autore=Roberto Beccantini|anno=2002}}</ref> attraverso un peculiare [[Colori e simboli della Juventus Football Club#Stile Juventus|modello gestionale]] instaurato nel frattempo, quella bianconera divenne una delle prime società sportive italiane a raggiungere uno status professionistico ''[[ante litteram]]'',<ref>{{cita|Tranfaglia, ''et al.''|p. 193}}.</ref> affermandosi a livello nazionale dal decennio successivo e in ambito internazionale dalla metà degli anni 1970.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2195157.html|titolo=Breathing in football and Alpine air in Turin|data=8 gennaio 2015|accesso=13 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171009053214/http://www.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2195157.html|dataarchivio=9 ottobre 2017|urlmorto=no}}</ref> Nel decennio seguente diventò il primo club ad aver vinto tutte e tre le maggiori competizioni europee: la [[UEFA Europa League|Coppa UEFA]] ([[Coppa UEFA 1976-1977|1976-1977]], prima squadra sudeuropea nel farlo), [[Coppa delle Coppe UEFA|Coppa delle Coppe]] ([[Coppa delle Coppe 1983-1984|1983-1984]]) e [[UEFA Champions League|Coppa dei Campioni]] ([[Coppa dei Campioni 1984-1985|1984-1985]]);<ref>{{cita web|url=https://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2518940.html|titolo=Le cinque che hanno vinto tutto|data=21 giugno 2019|accesso=25 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191029144851/https://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2518940.html|dataarchivio=29 ottobre 2019|urlmorto=no}}</ref> coi trionfi nella [[Supercoppa UEFA 1984]] e nella [[Coppa Intercontinentale 1985]] divenne inoltre il primo e tuttora unico al mondo ad avere conquistato tutti i trofei ufficiali maschili della propria confederazione di appartenenza, un record ulteriormente migliorato con il successo in [[Coppa Intertoto UEFA 1999|Coppa Intertoto 1999]].<ref name=Saffer>{{cita web|autore=Paul Saffer|url=http://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2349681.html|titolo=Paris sulle orme della Juventus|data=10 aprile 2016|accesso=14 aprile 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170114093709/http://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2349681.html|dataarchivio=14 gennaio 2017|urlmorto=no}}</ref>
Il legame con la [[Agnelli (famiglia)|famiglia Agnelli]], che dura in modo quasi ininterrotto dal 1923, è il primo e più duraturo sodalizio imprenditoriale-sportivo in Italia;<ref name="Beccantini">{{Treccani|agnelli-edoardo-giovanni-umberto_(Enciclopedia-dello-Sport)|AGNELLI; Edoardo, Giovanni, Umberto|autore=Roberto Beccantini|anno=2002}}</ref> attraverso un peculiare [[Colori e simboli della Juventus Football Club#Stile Juventus|modello gestionale]] instaurato nel frattempo, quella bianconera divenne una delle prime società sportive italiane a raggiungere uno status professionistico ''[[ante litteram]]'',<ref>{{cita|Tranfaglia, ''et al.''|p. 193}}.</ref> affermandosi a livello nazionale dal decennio successivo e in ambito internazionale dalla metà degli anni 1970.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2195157.html|titolo=Breathing in football and Alpine air in Turin|data=8 gennaio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171009053214/http://www.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2195157.html|urlmorto=no}}</ref> Nel decennio seguente diventò il primo club ad aver vinto tutte e tre le maggiori competizioni europee: la [[UEFA Europa League|Coppa UEFA]] ([[Coppa UEFA 1976-1977|1976-1977]], prima squadra sudeuropea nel farlo), [[Coppa delle Coppe UEFA|Coppa delle Coppe]] ([[Coppa delle Coppe 1983-1984|1983-1984]]) e [[UEFA Champions League|Coppa dei Campioni]] ([[Coppa dei Campioni 1984-1985|1984-1985]]);<ref>{{cita web|url=https://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2518940.html|titolo=Le cinque che hanno vinto tutto|data=21 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191029144851/https://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2518940.html|urlmorto=no}}</ref> coi trionfi nella [[Supercoppa UEFA 1984]] e nella [[Coppa Intercontinentale 1985]] divenne inoltre il primo e tuttora unico al mondo ad avere conquistato tutti i trofei ufficiali maschili della propria confederazione di appartenenza, un record ulteriormente migliorato con il successo in [[Coppa Intertoto UEFA 1999|Coppa Intertoto 1999]].<ref name="Saffer">{{cita web|autore=Paul Saffer|url=http://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2349681.html|titolo=Paris sulle orme della Juventus|data=10 aprile 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170114093709/http://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2349681.html|urlmorto=no}}</ref>


Quotata alla [[Borsa Italiana]] dal 2001,<ref name=Borsa>{{cita web|url=http://www.borsaitaliana.it/borsa/azioni/dati-completi.html?isin=IT0000336518&lang=it|titolo=Juventus Football Club|accesso=14 aprile 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150112153400/http://www.borsaitaliana.it/borsa/azioni/dati-completi.html?isin=IT0000336518&lang=it|dataarchivio=12 gennaio 2015|urlmorto=no}}</ref> la Juventus è una [[società per azioni]] posizionata pressoché stabilmente, dalla seconda metà degli anni 1990, tra i primi dieci club calcistici su scala mondiale in ambito finanziario per [[Deloitte Football Money League|fatturato]], [[Società calcistiche più ricche del mondo secondo Forbes|valore borsistico]] e [[profitto|profitti]].<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Deloitte Sports Business Group|url=https://www2.deloitte.com/content/dam/Deloitte/uk/Documents/sports-business-group/deloitte-uk-sport-football-money-league-2017.pdf|titolo=Planet Football|p=5|pubblicazione=Deloitte Football Money League 2017|editore=Deloitte Touche Tohmatsu Ltd.|data=gennaio 2017|accesso=21 gennaio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171119091536/https://www2.deloitte.com/content/dam/Deloitte/uk/Documents/sports-business-group/deloitte-uk-sport-football-money-league-2017.pdf|dataarchivio=19 novembre 2017|urlmorto=no}}, cfr. anche {{cita|The Business Of Soccer|«Juventus»}}</ref> Numerosi calciatori sono stati [[Calciatori della Juventus Football Club#Calciatori premiati|premiati]] durante la militanza nel club con riconoscimenti quali il [[Pallone d'oro]] (8), il [[FIFA World Player]] (3) e il [[migliore calciatore assoluto AIC]] (11) — tutti i tre, record a livello italiano —; il suo [[Juventus Football Club e Nazionali di calcio|contributo alla nazionale italiana]], ininterrotto dai primi anni 1920 oltreché il maggiore tra le squadre italiche, è stato decisivo per i successi della [[Nazionale di calcio dell'Italia|rappresentativa nazionale]].<ref name="LópezCarreñoCIHEFE">{{cita pubblicazione|lingua=es|autore=José López Carreño|url=http://www.cihefe.es/cuadernosdefutbol/2014/10/los-campeones-de-los-mundiales-y-la-influencia-de-sus-jugadores/|titolo=Los Campeones de los Mundiales y la influencia de sus jugadores|pubblicazione=Cuadernos de Fútbol|editore=Centro de Investigaciones de Historia y Estadística del Fútbol Español|numero=58|mese=ottobre|anno=2014|ISSN=1989-6379|accesso=28 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141206040228/http://www.cihefe.es/cuadernosdefutbol/2014/10/los-campeones-de-los-mundiales-y-la-influencia-de-sus-jugadores/|dataarchivio=6 dicembre 2014|urlmorto=no}}</ref> È inoltre forte del più numeroso [[Tifoseria della Juventus Football Club|sostegno]] a carattere nazionale oltreché molto esteso su scala globale,<ref name="ricerca2016">{{cita pubblicazione|autore=Demos & Pi|url=http://www.demos.it/2016/pdf/4054capsoc51_2016-10-01tifo.pdf|titolo=LI Osservatorio sul Capitale Sociale degli italiani - Il tifo calcistico in Italia|pp=3; 10|data=settembre 2016|accesso=30 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161031030044/http://www.demos.it/2016/pdf/4054capsoc51_2016-10-01tifo.pdf|dataarchivio=31 ottobre 2016|urlmorto=no}}</ref><ref name="tifosi juventini">{{Cita web|url=https://www.calcioefinanza.it/2019/10/16/quante-magliette-ha-venduto-la-juve-grazie-a-ronaldo/|titolo=Juve, oltre un milione di magliette vendute nel 2019|data=16 ottobre 2019|accesso=24 ottobre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191024204112/https://www.calcioefinanza.it/2019/10/16/quante-magliette-ha-venduto-la-juve-grazie-a-ronaldo/|dataarchivio=24 ottobre 2019|urlmorto=no}}</ref> principalmente nei Paesi a forte [[emigrazione italiana]], che ne fanno contemporaneamente un simbolo [[Campanilismo|anticampanilistico]] e di [[italiani]]tà.<ref name="RAI Storia">{{cita video|autore=Giovanni De Luna|urlarchivio=http://archive.is/IVr15|url=http://www.raistoria.rai.it/articoli/100-secondi/13551/default.aspx|titolo=100 secondi: Nasce la Juventus|editore=RAI Storia|tempo=0:01:13|anno=2014}}</ref><ref>{{cita news|lingua=fr|autore=Adrien Lelièvre|url=https://www.lemonde.fr/football/article/2015/04/14/la-juventus-turin-porte-drapeau-d-un-football-italien-en-declin_4614951_1616938.html|titolo=La Juventus, dernier rescapé d'un football italien en déclin|pubblicazione=Le Monde|data=14 aprile 2015|accesso=2 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190405054611/https://www.lemonde.fr/football/article/2015/04/14/la-juventus-turin-porte-drapeau-d-un-football-italien-en-declin_4614951_1616938.html|dataarchivio=5 aprile 2019|urlmorto=no}}</ref> Nel 2000 la Juventus fu inserita dalla [[Fédération Internationale de Football Association|FIFA]] al settimo posto (prima italiana) nella [[Migliori club del XX secolo FIFA|classifica secolare]] sui migliori club al mondo,<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.fifa.com/events/playergala00/documents/Club.pdf|titolo=The FIFA Clubs of the 20th Century|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070423161359/http://www.fifa.com/events/playergala00/documents/Club.pdf|data=23 dicembre 2000|urlmorto=sì}}</ref> mentre nel 2009 fu nominata dall'[[International Federation of Football History & Statistics|IFFHS]] migliore squadra nel Paese e seconda a [[Migliori club del XX secolo per ogni continente IFFHS#In Europa .28top 10.29|livello europeo]], dopo il {{Calcio Real Madrid|N}}, del XX secolo.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.iffhs.de/?a413f0e03790c443e0f40390b41be8b01905fdcdc3bfcdc0aec70aeedb883ccb05ff1d|titolo=Europe's Club of the Century|editore=International Federation of Football History & Statistics|data=10 settembre 2009|urlarchivio=https://archive.is/20120524184019/http://www.iffhs.de/?a413f0e03790c443e0f40390b41be8b01905fdcdc3bfcdc0aec70aeedb883ccb05ff1d}}</ref>
Quotata alla [[Borsa Italiana]] dal 2001,<ref>{{cita web|url=http://www.borsaitaliana.it/borsa/azioni/dati-completi.html?isin=IT0000336518&lang=it|titolo=Juventus Football Club|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150112153400/http://www.borsaitaliana.it/borsa/azioni/dati-completi.html?isin=IT0000336518&lang=it|urlmorto=no}}</ref> la Juventus è una [[società per azioni]] posizionata pressoché stabilmente, dalla seconda metà degli anni 1990, tra i primi dieci club calcistici su scala mondiale in ambito finanziario per [[Deloitte Football Money League|fatturato]], [[Società calcistiche più ricche del mondo secondo Forbes|valore borsistico]] e [[profitto|profitti]].<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Deloitte Sports Business Group|url=https://www2.deloitte.com/content/dam/Deloitte/uk/Documents/sports-business-group/deloitte-uk-sport-football-money-league-2017.pdf|titolo=Planet Football|p=5|pubblicazione=Deloitte Football Money League 2017|editore=Deloitte Touche Tohmatsu Ltd.|data=gennaio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171119091536/https://www2.deloitte.com/content/dam/Deloitte/uk/Documents/sports-business-group/deloitte-uk-sport-football-money-league-2017.pdf|urlmorto=no}}, cfr. anche {{cita|The Business Of Soccer|«Juventus»}}</ref> Numerosi calciatori sono stati [[Calciatori della Juventus Football Club#Calciatori premiati|premiati]] durante la militanza nel club con riconoscimenti quali il [[Pallone d'oro]] (8), il [[FIFA World Player]] (3) e il [[migliore calciatore assoluto AIC]] (11) — tutti i tre, record a livello italiano —; il suo [[Juventus Football Club e Nazionali di calcio|contributo alla nazionale italiana]], ininterrotto dai primi anni 1920 oltreché il maggiore tra le squadre italiche, è stato decisivo per i successi della [[Nazionale di calcio dell'Italia|rappresentativa nazionale]].<ref name="López Carreño">{{cita pubblicazione|lingua=es|autore=José López Carreño|url=http://www.cihefe.es/cuadernosdefutbol/2014/10/los-campeones-de-los-mundiales-y-la-influencia-de-sus-jugadores/|titolo=Los Campeones de los Mundiales y la influencia de sus jugadores|pubblicazione=Cuadernos de Fútbol|editore=Centro de Investigaciones de Historia y Estadística del Fútbol Español|numero=58|mese=ottobre|anno=2014|ISSN=1989-6379|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141206040228/http://www.cihefe.es/cuadernosdefutbol/2014/10/los-campeones-de-los-mundiales-y-la-influencia-de-sus-jugadores/|urlmorto=no}}</ref> È inoltre forte del più numeroso [[Tifoseria della Juventus Football Club|sostegno]] a carattere nazionale oltreché molto esteso su scala globale,<ref name="ricerca">{{cita pubblicazione|autore=Demos & Pi|url=http://www.demos.it/2016/pdf/4054capsoc51_2016-10-01tifo.pdf|titolo=LI Osservatorio sul Capitale Sociale degli italiani - Il tifo calcistico in Italia|pp=3; 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==Storia==
==Storia==
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[[File:Foot-Ball Club Juventus 1933-34.jpg|thumb|left|La Juventus di [[Carlo Carcano]] della stagione 1933-1934, al quarto scudetto del [[Quinquennio d'oro]]]]
[[File:Foot-Ball Club Juventus 1933-34.jpg|thumb|left|La Juventus di [[Carlo Carcano]] della stagione 1933-1934, al quarto scudetto del [[Quinquennio d'oro]]]]


Nell'autunno del 1897 vide la luce a Torino lo Sport-Club Juventus per iniziativa di un gruppo di studenti del [[liceo classico Massimo d'Azeglio]]; tra essi i fratelli [[Eugenio Canfari|Eugenio]] ed [[Enrico Canfari]].<ref name=storia2/> Tre anni più tardi, con il nome di Foot-Ball Club Juventus,<ref name=storia>{{cita|Manzo, Peirone|«Calcio», p. 92}}.</ref> la società si iscrisse al suo [[Campionato Italiano di Football 1900|primo campionato italiano]].<ref name=storia3>{{cita|Manzo, Peirone|«Calcio», p. 91}}.</ref> Il [[Prima Categoria 1905|primo titolo nazionale]] arrivò già nel 1905,<ref name=storia3/> tuttavia appena l'anno dopo il presidente della società, lo svizzero [[Alfred Dick]], a seguito di accese discussioni di spogliatoio lasciò la Juventus e, assieme a un gruppo di soci dissidenti, si unì alla {{Calcio FC Torinese|N}} per dare vita al {{Calcio Torino|N}}:<ref>{{cita|Manzo, Peirone|«Calcio», p. 87}}.</ref> l'episodio, oltre a segnare l'origine del [[Derby di Torino|derby della Mole]], fu l'inizio di una serie di problemi finanziari e sportivi che culminarono nel [[Prima Categoria 1912-1913|1913]], quando la squadra bianconera evitò la retrocessione in [[Promozione 1912-1913|Promozione]] grazie a un ripescaggio.<ref>{{cita libro|titolo=Almanacco dello Sport: La vita sportiva dell'Italia e dell'estero in tutte le Sue manifestazioni|capitolo=La Guerra e lo Sport. Anno I (1914)|città=Firenze|editore=R. Bemporad e Figlio|anno=1914|p=359}}</ref>
Nell'autunno del 1897 vide la luce a Torino lo Sport-Club Juventus per iniziativa di un gruppo di studenti del [[liceo classico Massimo d'Azeglio]]; tra essi i fratelli [[Eugenio Canfari|Eugenio]] ed [[Enrico Canfari]].<ref name="storia-2"/> Tre anni più tardi, con il nome di Foot-Ball Club Juventus,<ref>{{cita|Manzo, Peirone|«Calcio», p. 92}}.</ref> la società si iscrisse al suo [[Campionato Italiano di Football 1900|primo campionato italiano]].<ref name="storia-3">{{cita|Manzo, Peirone|«Calcio», p. 91}}.</ref> Il [[Prima Categoria 1905|primo titolo nazionale]] arrivò già nel 1905,<ref name="storia-3"/> tuttavia appena l'anno dopo il presidente della società, lo svizzero [[Alfred Dick]], a seguito di accese discussioni di spogliatoio lasciò la Juventus e, assieme a un gruppo di soci dissidenti, si unì alla {{Calcio FC Torinese|N}} per dare vita al {{Calcio Torino|N}}:<ref>{{cita|Manzo, Peirone|«Calcio», p. 87}}.</ref> l'episodio, oltre a segnare l'origine del [[Derby di Torino|derby della Mole]], fu l'inizio di una serie di problemi finanziari e sportivi che culminarono nel [[Prima Categoria 1912-1913|1913]], quando la squadra bianconera evitò la retrocessione in [[Promozione 1912-1913|Promozione]] grazie a un ripescaggio.<ref>{{cita libro|titolo=Almanacco dello Sport: La vita sportiva dell'Italia e dell'estero in tutte le Sue manifestazioni|capitolo=La Guerra e lo Sport. Anno I (1914)|città=Firenze|editore=R. Bemporad e Figlio|anno=1914|p=359}}</ref>


Dopo la [[prima guerra mondiale]] la Juventus, risollevatasi con la presidenza di [[Giuseppe Hess]] e [[Corrado Corradino|Corrado Corradini]], migliorò il suo piazzamento in campionato e fornì i primi giocatori alla [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana]].<ref>{{cita|Tavella, Ossola|pp. 282 e sqq}}.</ref> [[Edoardo Agnelli (imprenditore 1892)|Edoardo Agnelli]] assunse la presidenza della società il 24 luglio 1923.<ref name=BeccantiniTreccani/> Con l'ulteriore arrivo del primo [[allenatore]] professionista, l'ungherese [[Jenő Károly]], giunse la vittoria del secondo tricolore nella stagione [[Prima Divisione 1925-1926|1925-1926]].<ref name="Storia JFC">{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/club/la-storia-e-il-club/la-storia/|titolo=La storia|accesso=4 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160611215606/http://www.juventus.com/it/club/la-storia-e-il-club/la-storia/|dataarchivio=11 giugno 2016|urlmorto=no}}</ref>
Dopo la [[prima guerra mondiale]] la Juventus, risollevatasi con la presidenza di [[Giuseppe Hess]] e [[Corrado Corradino|Corrado Corradini]], migliorò il suo piazzamento in campionato e fornì i primi giocatori alla [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana]].<ref>{{cita|Tavella, Ossola|pp. 282 e sqq}}.</ref> [[Edoardo Agnelli (imprenditore 1892)|Edoardo Agnelli]] assunse la presidenza della società il 24 luglio 1923.<ref name="Beccantini"/> Con l'ulteriore arrivo del primo [[allenatore]] professionista, l'ungherese [[Jenő Károly]], giunse la vittoria del secondo tricolore nella stagione [[Prima Divisione 1925-1926|1925-1926]].<ref name="storia">{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/club/la-storia-e-il-club/la-storia/|titolo=La storia|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160611215606/http://www.juventus.com/it/club/la-storia-e-il-club/la-storia/|urlmorto=no}}</ref>
[[File:1957–58 Juventus FC - Sívori, Charles and Boniperti.jpg|thumb|[[Omar Sívori]], [[John Charles]] e [[Giampiero Boniperti]], il [[Trio Magico]] dei torinesi tra gli anni 1950 e 1960: per la leggenda juventina Boniperti, prima 15 anni da calciatore bianconero e poi 19 da presidente del club]]
[[File:1957–58 Juventus FC - Sívori, Charles and Boniperti.jpg|thumb|[[Omar Sívori]], [[John Charles]] e [[Giampiero Boniperti]], il [[Trio Magico]] dei torinesi tra gli anni 1950 e 1960: per la leggenda juventina Boniperti, prima 15 anni da calciatore bianconero e poi 19 da presidente del club]]


Il primo ciclo vincente della società, grazie all'apporto di elementi come [[Giovanni Ferrari]], [[Raimundo Orsi]], [[Luis Monti]] e il [[Trio dei ragionieri|trio difesivo Combi-Rosetta-Caligaris]],<ref>{{Cita|Cascioli|p. 324}}.</ref> giunse tra il [[Serie A 1930-1931|1930-1931]] e il [[Serie A 1934-1935|1934-1935]], quando arrivarono cinque scudetti consecutivi, uniti al raggiungimento delle semifinali di [[Coppa Mitropa|Coppa dell'Europa Centrale]] per quattro anni di fila; allenatore della squadra in quattro delle cinque vittoriose stagioni fu [[Carlo Carcano]], uno dei precursori del «[[Metodo (calcio)|metodo]]».<ref name="Carcano">{{cita|Sappino|p. 593}}.</ref> Molti giocatori di quella Juventus formarono il nucleo della nazionale italiana vittoriosa nella [[Coppa Internazionale]] e nel {{WC|1934}}.<ref>{{Cita|Patrick Hazard, David Gould|titolo=Three Confrontations and a Coda: Juventus of Turin and Italy|pp. 208-209|Fear and Loathing in World Football}}.</ref> La prematura morte di Edoardo Agnelli, avvenuta nel 1935, coincise con la fine del cosiddetto «[[Quinquennio d'oro]]». Sul finire del [[periodo interbellico]] arrivò comunque la prima [[Coppa Italia 1937-1938|Coppa Italia]] dei bianconeri (1938).
Il primo ciclo vincente della società, grazie all'apporto di elementi come [[Giovanni Ferrari]], [[Raimundo Orsi]], [[Luis Monti]] e il [[Trio dei ragionieri|trio difesivo Combi-Rosetta-Caligaris]],<ref>{{Cita|Cascioli|p. 324}}.</ref> giunse tra il [[Serie A 1930-1931|1930-1931]] e il [[Serie A 1934-1935|1934-1935]], quando arrivarono cinque scudetti consecutivi, uniti al raggiungimento delle semifinali di [[Coppa Mitropa|Coppa dell'Europa Centrale]] per quattro anni di fila; allenatore della squadra in quattro delle cinque vittoriose stagioni fu [[Carlo Carcano]], uno dei precursori del «[[Metodo (calcio)|metodo]]».<ref name="Carcano">{{cita|Sappino|p. 593}}.</ref> Molti giocatori di quella Juventus formarono il nucleo della nazionale italiana vittoriosa nella [[Coppa Internazionale]] e nel {{WC|1934}}.<ref>{{Cita|Patrick Hazard, David Gould|titolo=Three Confrontations and a Coda: Juventus of Turin and Italy|pp. 208-209|Fear and Loathing in World Football}}.</ref> La prematura morte di Edoardo Agnelli, avvenuta nel 1935, coincise con la fine del cosiddetto «[[Quinquennio d'oro]]». Sul finire del [[periodo interbellico]] arrivò comunque la prima [[Coppa Italia 1937-1938|Coppa Italia]] dei bianconeri (1938).


Nel [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]] sotto la presidenza di [[Gianni Agnelli]] e in seguito di suo fratello [[Umberto Agnelli|Umberto]] la Juventus tornò alla ribalta dopo tre lustri conoscendo un secondo ciclo di vittorie, grazie anche all'arrivo di [[Omar Sívori]] e [[John Charles]], che insieme a [[Giampiero Boniperti]] formarono il «[[Trio Magico]]»:<ref>{{Cita web|lingua=es|autore=Marco Ruiz|url=http://www.as.com/futbol/articulo/futbol-vi-piero-anos-contrate/20081105dasdaiftb_25/Tes|titolo=«Vi a Del Piero con 18 años y lo contraté en 24 horas»|data=5 novembre 2008}}</ref> tre scudetti tra il 1958 e il 1961, il primo dei quali fu il decimo e le valse il diritto a poter esporre sulle maglie la [[Stella (calcio)|stella]].<ref name=OPV2007>{{cita|Prospetto informativo OPV 2007|p. 14}}.</ref> Sívori divenne inoltre nel 1961 il primo calciatore proveniente dalla [[Serie A]] a vincere il [[Pallone d'oro]].<ref>{{cita web|lingua=fr|autore=Victor Sinet|url=http://www.francefootball.fr/news/1961-omar-sivori/423367|titolo=Palmarès Ballon d'Or: 1961 - Omar {{sic|Sivori}}|data=12 dicembre 1961|accesso=26 novembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141006081251/http://www.francefootball.fr/news/1961-omar-sivori/423367|dataarchivio=6 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref>
Nel [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]] sotto la presidenza di [[Gianni Agnelli]] e in seguito di suo fratello [[Umberto Agnelli|Umberto]] la Juventus tornò alla ribalta dopo tre lustri conoscendo un secondo ciclo di vittorie, grazie anche all'arrivo di [[Omar Sívori]] e [[John Charles]], che insieme a [[Giampiero Boniperti]] formarono il «[[Trio Magico]]»:<ref>{{Cita web|lingua=es|autore=Marco Ruiz|url=http://www.as.com/futbol/articulo/futbol-vi-piero-anos-contrate/20081105dasdaiftb_25/Tes|titolo=«Vi a Del Piero con 18 años y lo contraté en 24 horas»|data=5 novembre 2008}}</ref> tre scudetti tra il 1958 e il 1961, il primo dei quali fu il decimo e le valse il diritto a poter esporre sulle maglie la [[Stella (calcio)|stella]].<ref name="prospetto">{{cita|Prospetto informativo OPV 2007|p. 14}}.</ref> Sívori divenne inoltre nel 1961 il primo calciatore proveniente dalla [[Serie A]] a vincere il [[Pallone d'oro]].<ref>{{cita web|lingua=fr|autore=Victor Sinet|url=http://www.francefootball.fr/news/1961-omar-sivori/423367|titolo=Palmarès Ballon d'Or: 1961 - Omar {{sic|Sivori}}|data=12 dicembre 1961|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141006081251/http://www.francefootball.fr/news/1961-omar-sivori/423367|urlmorto=no}}</ref>
[[File:Juventus FC - Serie A 1983-84.jpg|thumb|left|La Juventus di [[Giovanni Trapattoni]] della stagione [[Juventus Football Club 1983-1984|1983-1984]], che centrò il ''[[Double (calcio)|double]]'' composto da [[Serie A 1983-1984|scudetto]] e [[Coppa delle Coppe 1983-1984|Coppa delle Coppe]]]]
[[File:Juventus FC - Serie A 1983-84.jpg|thumb|left|La Juventus di [[Giovanni Trapattoni]] della stagione [[Juventus Football Club 1983-1984|1983-1984]], che centrò il ''[[Double (calcio)|double]]'' composto da [[Serie A 1983-1984|scudetto]] e [[Coppa delle Coppe 1983-1984|Coppa delle Coppe]]]]


Nel 1971 Boniperti diventò presidente del club e il suo primo scudetto in tale nuova veste giunse subito alla sua prima stagione, nel [[Serie A 1971-1972|1971-1972]], bissato da quello successivo del [[Serie A 1972-1973|1972-1973]]: furono i primi di un terzo vittorioso ciclo che nei successivi quindici anni, sotto la guida tecnica dapprima di [[Čestmír Vycpálek]], poi di [[Carlo Parola]] e infine di [[Giovanni Trapattoni]], portarono a Torino nove scudetti, due Coppe Italia e vittorie internazionali che fecero della Juventus la prima a vincere tutte le competizioni dell'[[Union of European Football Associations|UEFA]] e, a seguire, la prima al mondo a conquistare tutte le competizioni ufficiali per club.
Nel 1971 Boniperti diventò presidente del club e il suo primo scudetto in tale nuova veste giunse subito alla sua prima stagione, nel [[Serie A 1971-1972|1971-1972]], bissato da quello successivo del [[Serie A 1972-1973|1972-1973]]: furono i primi di un terzo vittorioso ciclo che nei successivi quindici anni, sotto la guida tecnica dapprima di [[Čestmír Vycpálek]], poi di [[Carlo Parola]] e infine di [[Giovanni Trapattoni]], portarono a Torino nove scudetti, due Coppe Italia e vittorie internazionali che fecero della Juventus la prima a vincere tutte le competizioni dell'[[Union of European Football Associations|UEFA]] e, a seguire, la prima al mondo a conquistare tutte le competizioni ufficiali per club.


In particolare nel 1977 arrivò la prima vittoria internazionale in [[Coppa UEFA 1976-1977|Coppa UEFA]], al termine di un'accesa finale contro gli spagnoli dell'{{Calcio Athletic Bilbao|N}}.<ref name="Di Cesare">{{cita web|autore=Sergio Di Cesare|lingua=en|titolo=Hard work pays off for Zoff|url=http://www.uefa.com/uefaeuro/news/newsid=639009.html|data=1º aprile 2008|accesso=24 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191211103712/https://www.uefa.com/uefaeuro/news/newsid=639009.html|dataarchivio=11 dicembre 2019|urlmorto=no}}</ref> Il titolo nella [[Coppa dei Campioni 1984-1985]], conseguito a Bruxelles il 29 maggio 1985 sul {{Calcio Liverpool|N}} circa un anno dopo la vittoria da imbattuta in [[Coppa delle Coppe 1983-1984|Coppa delle Coppe]], fu invece oscurato da [[Strage dell'Heysel|gravi incidenti pre-gara]] generati dagli ''[[hooligan]]'' britannici che portarono alla morte di 39 spettatori. Lo scudetto vinto nel [[Serie A 1985-1986|1986]] chiuse il decennio di Trapattoni: durante la sua gestione complessivamente 9 elementi della Juventus giocarono nella nazionale italiana al campionato del mondo di {{WC2|1978}} e 6 in quella che si laureò campione nella successiva edizione di {{WC2|1982}}.
In particolare nel 1977 arrivò la prima vittoria internazionale in [[Coppa UEFA 1976-1977|Coppa UEFA]], al termine di un'accesa finale contro gli spagnoli dell'{{Calcio Athletic Bilbao|N}}.<ref name="Di Cesare">{{cita web|autore=Sergio Di Cesare|lingua=en|titolo=Hard work pays off for Zoff|url=http://www.uefa.com/uefaeuro/news/newsid=639009.html|data=1º aprile 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191211103712/https://www.uefa.com/uefaeuro/news/newsid=639009.html|urlmorto=no}}</ref> Il titolo nella [[Coppa dei Campioni 1984-1985]], conseguito a Bruxelles il 29 maggio 1985 sul {{Calcio Liverpool|N}} circa un anno dopo la vittoria da imbattuta in [[Coppa delle Coppe 1983-1984|Coppa delle Coppe]], fu invece oscurato da [[Strage dell'Heysel|gravi incidenti pre-gara]] generati dagli ''[[hooligan]]'' britannici che portarono alla morte di 39 spettatori. Lo scudetto vinto nel [[Serie A 1985-1986|1986]] chiuse il decennio di Trapattoni: durante la sua gestione complessivamente 9 elementi della Juventus giocarono nella nazionale italiana al campionato del mondo di {{WC2|1978}} e 6 in quella che si laureò campione nella successiva edizione di {{WC2|1982}}.
[[File:Juventus FC - 1996 - Champions League e Intercontinentale.jpg|thumb|La Juventus di [[Marcello Lippi]] celebra i trionfi del 1996 in [[UEFA Champions League 1995-1996|Champions League]] e [[Coppa Intercontinentale 1996|Coppa Intercontinentale]]]]
[[File:Juventus FC - 1996 - Champions League e Intercontinentale.jpg|thumb|La Juventus di [[Marcello Lippi]] celebra i trionfi del 1996 in [[UEFA Champions League 1995-1996|Champions League]] e [[Coppa Intercontinentale 1996|Coppa Intercontinentale]]]]


Tramontata la generazione di calciatori che avevano costituito l'asse portante della squadra, la Juventus affrontò un periodo di nove anni privo di risultati in campo nazionale, anche se giunsero a Torino una [[Coppa Italia 1989-1990|Coppa Italia]] (1990) e due [[UEFA Europa League|Coppe UEFA]] ([[Coppa UEFA 1989-1990|1990]] e [[Coppa UEFA 1992-1993|1993]]).<ref name=OPV2007/> Nel 1994 l'arrivo in panchina di [[Marcello Lippi]] fu il preludio al quarto ciclo vincente dei bianconeri: in dieci stagioni — con l'intervallo di un biennio d'interregno di [[Carlo Ancelotti]], il quale vinse la [[Coppa Intertoto UEFA|Coppa Intertoto]] — la squadra fece suoi cinque scudetti e una [[Coppa Italia 1994-1995|Coppa Italia]], raggiunse quattro finali di [[UEFA Champions League|Champions League]] vincendo quella del [[UEFA Champions League 1995-1996|1996]] a Roma e conquistò una Coppa Intercontinentale, una [[Supercoppa UEFA]] e quattro [[Supercoppa italiana|Supercoppe di Lega]].
Tramontata la generazione di calciatori che avevano costituito l'asse portante della squadra, la Juventus affrontò un periodo di nove anni privo di risultati in campo nazionale, anche se giunsero a Torino una [[Coppa Italia 1989-1990|Coppa Italia]] (1990) e due [[UEFA Europa League|Coppe UEFA]] ([[Coppa UEFA 1989-1990|1990]] e [[Coppa UEFA 1992-1993|1993]]).<ref name="prospetto"/> Nel 1994 l'arrivo in panchina di [[Marcello Lippi]] fu il preludio al quarto ciclo vincente dei bianconeri: in dieci stagioni — con l'intervallo di un biennio d'interregno di [[Carlo Ancelotti]], il quale vinse la [[Coppa Intertoto UEFA|Coppa Intertoto]] — la squadra fece suoi cinque scudetti e una [[Coppa Italia 1994-1995|Coppa Italia]], raggiunse quattro finali di [[UEFA Champions League|Champions League]] vincendo quella del [[UEFA Champions League 1995-1996|1996]] a Roma e conquistò una Coppa Intercontinentale, una [[Supercoppa UEFA]] e quattro [[Supercoppa italiana|Supercoppe di Lega]].


I successi ottenuti in campionato sotto la gestione tecnica di [[Fabio Capello]] a metà degli anni 2000 vennero annullati dall'esito del caso [[Calciopoli]]: nell'estate 2006 la giustizia sportiva revocò ai bianconeri il titolo conseguito nel 2005 e li declassò dal primo all'ultimo posto in classifica nel 2006, relegandoli d'ufficio per la prima volta nella loro storia in [[Serie B]].<ref name=Calciopoli>A seguito della sentenza della [[Corte di Giustizia Federale (FIGC)|Commissione di Appello Federale]] in merito ai fatti oggetto di [[Calciopoli]], il titolo di campione d'Italia 2004-2005 fu revocato alla Juventus e non più assegnato; quanto al titolo del 2005-2006, la società fu declassata dal 1º al 20º posto della classifica e retrocessa d'ufficio in [[Serie B]] per la stagione 2006-2007 con una penalizzazione di punti, per «una fattispecie di illecito associativo» — termine allora non previsto dall'ordinamento giuridico sportivo italiano, ma che fu giudicato dalla Corte Federale come una violazione dell'articolo 6 del Codice di Giustizia Sportiva allora in vigore riguardante i casi di «illecito sportivo» —, correlato all'annata precedente; la posizione finale in classifica raggiunta dalla squadra nel campionato 2004-2005, nonché i punti e i risultati ottenuti nelle partite del succitato biennio rimasero inalterati dopo i verdetti in via definitiva sia della giustizia sportiva sia ordinaria (2015), cfr. {{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Altro_Calcio/Primo_Piano/2006/08_Agosto/04/sentenza.shtml|titolo=Appello: ecco le motivazioni|data=4 agosto 2006|accesso=30 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160407074317/http://www.gazzetta.it/Calcio/Altro_Calcio/Primo_Piano/2006/08_Agosto/04/sentenza.shtml|dataarchivio=7 aprile 2016|urlmorto=no}}</ref> La Juventus fu promossa in massima categoria un anno più tardi vincendo il [[Serie B 2006-2007|campionato cadetto]]. Nel 2010 [[Andrea Agnelli]], quarto esponente della dinastia torinese, assume la presidenza del club. Sotto il suo mandato, con la guida tecnica dapprima di [[Antonio Conte]] e poi di [[Massimiliano Allegri]], i bianconeri danno vita a un quinto ciclo di successi superando la squadra del Quinquennio d'oro e inanellando otto scudetti consecutivi dal 2012 al 2019, un ''unicum'' nel calcio italiano;<ref>{{cita web|url=https://www.juventus.com/it/news/news/2019/-w8nderful---la-trama.php|titolo=#W8NDERFUL - La trama|data=20 aprile 2019|accesso=21 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190421151945/https://www.juventus.com/it/news/news/2019/-w8nderful---la-trama.php|dataarchivio=21 aprile 2019|urlmorto=no}}</ref> nello stesso decennio arrivano inoltre a Torino quattro ''[[Double (calcio)|double]]'' consecutivi grazie alle vittorie in Coppa Italia, altro primato nazionale,<ref>{{cita web|url=http://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2507631.html|titolo=Chi ha vinto più coppe nazionali in Europa?|data=10 maggio 2018|accesso=13 maggio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180514220902/http://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2507631.html|dataarchivio=14 maggio 2018|urlmorto=no}}</ref> e quattro Supercoppe di Lega.
I successi ottenuti in campionato sotto la gestione tecnica di [[Fabio Capello]] a metà degli anni 2000 vennero annullati dall'esito del caso [[Calciopoli]]: nell'estate 2006 la giustizia sportiva revocò ai bianconeri il titolo conseguito nel 2005 e li declassò dal primo all'ultimo posto in classifica nel 2006, relegandoli d'ufficio per la prima volta nella loro storia in [[Serie B]].<ref name="Calciopoli">A seguito della sentenza della [[Corte di Giustizia Federale (FIGC)|Commissione di Appello Federale]] in merito ai fatti oggetto di [[Calciopoli]], il titolo di campione d'Italia 2004-2005 fu revocato alla Juventus e non più assegnato; quanto al titolo del 2005-2006, la società fu declassata dal 1º al 20º posto della classifica e retrocessa d'ufficio in [[Serie B]] per la stagione 2006-2007 con una penalizzazione di punti, per «una fattispecie di illecito associativo» — termine allora non previsto dall'ordinamento giuridico sportivo italiano, ma che fu giudicato dalla Corte Federale come una violazione dell'articolo 6 del Codice di Giustizia Sportiva allora in vigore riguardante i casi di «illecito sportivo» —, correlato all'annata precedente; la posizione finale in classifica raggiunta dalla squadra nel campionato 2004-2005, nonché i punti e i risultati ottenuti nelle partite del succitato biennio rimasero inalterati dopo i verdetti in via definitiva sia della giustizia sportiva sia ordinaria (2015), cfr. {{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Altro_Calcio/Primo_Piano/2006/08_Agosto/04/sentenza.shtml|titolo=Appello: ecco le motivazioni|data=4 agosto 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160407074317/http://www.gazzetta.it/Calcio/Altro_Calcio/Primo_Piano/2006/08_Agosto/04/sentenza.shtml|urlmorto=no}}</ref> La Juventus fu promossa in massima categoria un anno più tardi vincendo il [[Serie B 2006-2007|campionato cadetto]]. Nel 2010 [[Andrea Agnelli]], quarto esponente della dinastia torinese, assume la presidenza del club. Sotto il suo mandato, con la guida tecnica dapprima di [[Antonio Conte]] e poi di [[Massimiliano Allegri]], i bianconeri danno vita a un quinto ciclo di successi superando la squadra del Quinquennio d'oro e inanellando otto scudetti consecutivi dal 2012 al 2019, un ''unicum'' nel calcio italiano;<ref>{{cita web|url=https://www.juventus.com/it/news/news/2019/-w8nderful---la-trama.php|titolo=#W8NDERFUL - La trama|data=20 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190421151945/https://www.juventus.com/it/news/news/2019/-w8nderful---la-trama.php|urlmorto=no}}</ref> nello stesso decennio arrivano inoltre a Torino quattro ''[[Double (calcio)|double]]'' consecutivi grazie alle vittorie in Coppa Italia, altro primato nazionale,<ref>{{cita web|url=http://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2507631.html|titolo=Chi ha vinto più coppe nazionali in Europa?|data=10 maggio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180514220902/http://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2507631.html|urlmorto=no}}</ref> e quattro Supercoppe di Lega.


==Cronistoria==
==Cronistoria==
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:{{simbolo|Supercoppa Italiana.svg|12}} '''Vince la [[Supercoppa italiana 2002|Supercoppa italiana]]''' (3º titolo).
:{{simbolo|Supercoppa Italiana.svg|12}} '''Vince la [[Supercoppa italiana 2002|Supercoppa italiana]]''' (3º titolo).
*[[Juventus Football Club 2003-2004|2003-2004]] - {{simbolo|Supercoppa Italiana.svg|12}} '''Vince la [[Supercoppa italiana 2003|Supercoppa italiana]]''' (4º titolo).
*[[Juventus Football Club 2003-2004|2003-2004]] - {{simbolo|Supercoppa Italiana.svg|12}} '''Vince la [[Supercoppa italiana 2003|Supercoppa italiana]]''' (4º titolo).
*[[Juventus Football Club 2004-2005|2004-2005]] - {{simbolo|Scudetto revoked.svg|15}} 1ª in [[Serie A 2004-2005|Serie A]] (titolo revocato).<ref name=Calciopoli/>
*[[Juventus Football Club 2004-2005|2004-2005]] - {{simbolo|Scudetto revoked.svg|15}} 1ª in [[Serie A 2004-2005|Serie A]] (titolo revocato).<ref name="Calciopoli"/>
*[[Juventus Football Club 2005-2006|2005-2006]] - 20ª in [[Serie A 2005-2006|Serie A]]. Retrocessa in [[Serie B]].<ref name=Calciopoli/>
*[[Juventus Football Club 2005-2006|2005-2006]] - 20ª in [[Serie A 2005-2006|Serie A]]. Retrocessa in [[Serie B]].<ref name="Calciopoli"/>
*[[Juventus Football Club 2006-2007|2006-2007]] - {{simbolo|Coppa Ali della vittoria.svg|12}} 1ª in [[Serie B 2006-2007|Serie B]]. Promossa in [[Serie A]].
*[[Juventus Football Club 2006-2007|2006-2007]] - {{simbolo|Coppa Ali della vittoria.svg|12}} 1ª in [[Serie B 2006-2007|Serie B]]. Promossa in [[Serie A]].
*[[Juventus Football Club 2011-2012|2011-2012]] - {{simbolo|Scudetto.svg|15}} '''[[Serie A 2011-2012|Campione d'Italia]]''' (28º titolo).
*[[Juventus Football Club 2011-2012|2011-2012]] - {{simbolo|Scudetto.svg|15}} '''[[Serie A 2011-2012|Campione d'Italia]]''' (28º titolo).
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[[File:Sport-Club Juventus 1897-1898.jpg|thumb|left|I fondatori-giocatori dello Sport-Club Juventus nel biennio [[Sport-Club Juventus 1897-1898|1897-1898]] con indosso l'originaria divisa rosanero]]
[[File:Sport-Club Juventus 1897-1898.jpg|thumb|left|I fondatori-giocatori dello Sport-Club Juventus nel biennio [[Sport-Club Juventus 1897-1898|1897-1898]] con indosso l'originaria divisa rosanero]]


L'uniforme di gioco della Juventus è una maglia a strisce verticali bianche e nere,<ref name=storia4>{{cita|Manzo, Peirone|«Calcio», pp. 86-87}}.</ref> tradizionalmente abbinata a pantaloncini e calzettoni bianchi. La divisa degli esordi adottata a cavallo tra XIX e XX secolo era invece composta da una camicia rosa (abbinata a scelta con cravatta o farfallino) e pantaloni neri. In seguito a causa dei frequenti lavaggi il rosa scolorì in maniera talmente evidente che il club ne decise il cambio.<ref name=storia4/>
L'uniforme di gioco della Juventus è una maglia a strisce verticali bianche e nere,<ref name="storia-4">{{cita|Manzo, Peirone|«Calcio», pp. 86-87}}.</ref> tradizionalmente abbinata a pantaloncini e calzettoni bianchi. La divisa degli esordi adottata a cavallo tra XIX e XX secolo era invece composta da una camicia rosa (abbinata a scelta con cravatta o farfallino) e pantaloni neri. In seguito a causa dei frequenti lavaggi il rosa scolorì in maniera talmente evidente che il club ne decise il cambio.<ref name="storia-4"/>


Nel 1903 fu così chiesto all'inglese [[Gordon Thomas Savage|Savage]] (tra i membri della società) di cercare nel suo Paese un [[Equipaggiamento calcistico|kit da gioco]] più consono e resistente all'usura. Savage aveva un amico di [[Nottingham]] tifoso del {{Calcio Notts County|N}}, la cui maglia è a strisce bianconere: per tale ragione fu spedito a [[Torino]] un set di uniformi analogo a quello usato dai ''Magpies''.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.nottscountyfc.co.uk/page/HistoryDetail/0,,10426~1028229,00.html#continue|titolo=Black and White|data=21 maggio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120511144934/http://www.nottscountyfc.co.uk/page/HistoryDetail/0%2C%2C10426~1028229%2C00.html#continue|urlmorto=sì}}</ref>
Nel 1903 fu così chiesto all'inglese [[Gordon Thomas Savage|Savage]] (tra i membri della società) di cercare nel suo Paese un [[Equipaggiamento calcistico|kit da gioco]] più consono e resistente all'usura. Savage aveva un amico di [[Nottingham]] tifoso del {{Calcio Notts County|N}}, la cui maglia è a strisce bianconere: per tale ragione fu spedito a [[Torino]] un set di uniformi analogo a quello usato dai ''Magpies''.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.nottscountyfc.co.uk/page/HistoryDetail/0,,10426~1028229,00.html#continue|titolo=Black and White|data=21 maggio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120511144934/http://www.nottscountyfc.co.uk/page/HistoryDetail/0%2C%2C10426~1028229%2C00.html#continue|urlmorto=sì}}</ref>
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[[File:Stemma della Juventus 1970-1990.svg|thumb|upright|La [[zebra]] [[Attributi araldici di azione#Rampante|rampante]], già parte dell'iconografia del club, ha inoltre affiancato lo stemma sociale da fine anni 1970 ai primi anni 1990]]
[[File:Stemma della Juventus 1970-1990.svg|thumb|upright|La [[zebra]] [[Attributi araldici di azione#Rampante|rampante]], già parte dell'iconografia del club, ha inoltre affiancato lo stemma sociale da fine anni 1970 ai primi anni 1990]]


Eccezion fatta per un particolare simbolo in uso dal 1979 all'inizio degli anni 1990 — e che ha solo affiancato lo stemma ufficiale — ovvero la [[silhouette]] nera di una [[zebra]] [[Attributi araldici di azione#Rampante|rampante]],<ref>{{cita|D'Innocenzo|p. 17}}.</ref> dagli albori al 2017 l'emblema identificativo della Juventus è rimasto sostanzialmente invariato:<ref name="simboli">{{cita web|url=http://www.museodelmarchioitaliano.it/marchi/juventus.php|titolo=Il marchio Juventus|accesso=21 gennaio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170120124416/http://www.museodelmarchioitaliano.it/marchi/juventus.php|dataarchivio=20 gennaio 2017|urlmorto=no}}</ref> uno [[scudo ovale]] riempito da [[Palo (araldica)|pali]] bianchi e neri, con il nome del club impresso nella parte superiore, mentre in quella inferiore trovava posto il [[Toro (araldica)|toro]], simbolo civico torinese; altri dettagli erano in oro, o in alternativa in [[blu Savoia]], quest'ultimo un omaggio alla tradizione [[Casa Savoia|sabauda]] di Torino.<ref name="simboli"/>
Eccezion fatta per un particolare simbolo in uso dal 1979 all'inizio degli anni 1990 — e che ha solo affiancato lo stemma ufficiale — ovvero la [[silhouette]] nera di una [[zebra]] [[Attributi araldici di azione#Rampante|rampante]],<ref>{{cita|D'Innocenzo|p. 17}}.</ref> dagli albori al 2017 l'emblema identificativo della Juventus è rimasto sostanzialmente invariato:<ref name="stemma">{{cita web|url=http://www.museodelmarchioitaliano.it/marchi/juventus.php|titolo=Il marchio Juventus|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170120124416/http://www.museodelmarchioitaliano.it/marchi/juventus.php|urlmorto=no}}</ref> uno [[scudo ovale]] riempito da [[Palo (araldica)|pali]] bianchi e neri, con il nome del club impresso nella parte superiore, mentre in quella inferiore trovava posto il [[Toro (araldica)|toro]], simbolo civico torinese; altri dettagli erano in oro, o in alternativa in [[blu Savoia]], quest'ultimo un omaggio alla tradizione [[Casa Savoia|sabauda]] di Torino.<ref name="stemma"/>


Con la stagione 2017-2018 il club ha adottato un diverso stemma volto a inaugurare una rinnovata [[identità societaria]],<ref name=logo2017>{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/black-and-white-and-more.php|titolo=Juventus: Black and White and More|accesso=30 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170919190442/http://www.juventus.com/it/black-and-white-and-more.php|dataarchivio=19 settembre 2017|urlmorto=no}}</ref> di fatto un [[logo]] che si distacca nettamente dalla tradizionale araldica calcistica europea:<ref>{{cita pubblicazione|titolo=La Juve è moderna. Il Barça all'antica|pubblicazione=SportWeek|editore=RCS MediaGroup|numero=4 [817]|data=28 gennaio 2017|pp=24-25|ISSN=1388-3356}}</ref> si tratta di un [[pittogramma]] che riproduce la lettera «[[J]]» stilizzata, composta da strisce verticali bianconere che, incurvandosi, vanno a [[Proiezione (geometria)|proiettare]] i bordi di uno [[scudo francese antico]], rimandando esplicitamente anche allo [[scudetto (sport)|scudetto]];<ref name=logo2017/> il tutto è sormontato dalla denominazione societaria.<ref name=logo2017/>
Con la stagione 2017-2018 il club ha adottato un diverso stemma volto a inaugurare una rinnovata [[identità societaria]],<ref name="logo">{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/black-and-white-and-more.php|titolo=Juventus: Black and White and More|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170919190442/http://www.juventus.com/it/black-and-white-and-more.php|urlmorto=no}}</ref> di fatto un [[logo]] che si distacca nettamente dalla tradizionale araldica calcistica europea:<ref>{{cita pubblicazione|titolo=La Juve è moderna. Il Barça all'antica|pubblicazione=SportWeek|editore=RCS MediaGroup|numero=4 [817]|data=28 gennaio 2017|pp=24-25|ISSN=1388-3356}}</ref> si tratta di un [[pittogramma]] che riproduce la lettera «[[J]]» stilizzata, composta da strisce verticali bianconere che, incurvandosi, vanno a [[Proiezione (geometria)|proiettare]] i bordi di uno [[scudo francese antico]], rimandando esplicitamente anche allo [[scudetto (sport)|scudetto]];<ref name="logo"/> il tutto è sormontato dalla denominazione societaria.<ref name="logo"/>


====Inno====
====Inno====
L'[[Colori e simboli della Juventus Football Club#Inni e canzoni|inno ufficiale]] della Juventus — il quinto nella storia del club — è ''Juve (storia di un grande amore)'', scritto da Alessandra Torre e Claudio Guidetti, nella versione del cantante e musicista emiliano [[Paolo Belli]] composta nel 2007.<ref>{{cita web|url=http://www.rockol.it/biografia/Paolo-Belli|titolo=Paolo Belli: biografia e discografia|accesso=29 novembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130415185937/http://www.rockol.it/biografia/Paolo-Belli|dataarchivio=15 aprile 2013|urlmorto=no}}</ref> Tra quelle composte dagli artisti più noti figura ''Juvecentus'', opera di [[Pierangelo Bertoli]] nel 1997, in occasione del centesimo anniversario della fondazione del club.<ref>{{cita web|url=http://win.bertolifansclub.org/juvecentus.html|titolo=Bertoli Fans Club: Partecipazioni - Juvecentus|accesso=2 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090516025852/http://win.bertolifansclub.org/juvecentus.html|dataarchivio=16 maggio 2009|urlmorto=no}}</ref>
L'[[Colori e simboli della Juventus Football Club#Inni e canzoni|inno ufficiale]] della Juventus — il quinto nella storia del club — è ''Juve (storia di un grande amore)'', scritto da Alessandra Torre e Claudio Guidetti, nella versione del cantante e musicista emiliano [[Paolo Belli]] composta nel 2007.<ref>{{cita web|url=http://www.rockol.it/biografia/Paolo-Belli|titolo=Paolo Belli: biografia e discografia|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130415185937/http://www.rockol.it/biografia/Paolo-Belli|urlmorto=no}}</ref> Tra quelle composte dagli artisti più noti figura ''Juvecentus'', opera di [[Pierangelo Bertoli]] nel 1997, in occasione del centesimo anniversario della fondazione del club.<ref>{{cita web|url=http://win.bertolifansclub.org/juvecentus.html|titolo=Bertoli Fans Club: Partecipazioni - Juvecentus|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090516025852/http://win.bertolifansclub.org/juvecentus.html|urlmorto=no}}</ref>


==Strutture==
==Strutture==
===Stadio===
===Stadio===
[[File:Juventus Stadium (1922-1939), Turin.jpg|thumb|left|L'ingresso del [[Campo Juventus]], impianto interno dal 1922 al 1933 nonché di proprietà del club]]
[[File:Juventus Stadium (1922-1939), Turin.jpg|thumb|left|L'ingresso del [[Campo Juventus]], impianto interno dal 1922 al 1933 nonché di proprietà del club]]
Nel biennio 1897-1898 i primi campi utilizzati dal club furono al [[Parco del Valentino]] e al Giardino della Cittadella. Fino al 1908 la squadra si spostò nella [[Piazza d'armi (Torino)|piazza d'armi torinese]], all'epoca sita tra i corsi Galileo Ferraris e Duca degli Abruzzi, tranne nel biennio 1905-1906 durante il quale il terreno di casa fu il [[Velodromo Umberto I|motovelodromo Umberto I]].<ref>{{cita news|autore=Giovanni De Luna|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0001/articleid,0223_04_2005_1456_0001_1727526/|titolo=La storia nel pallone|pubblicazione=La Stampa|data=26 marzo 2005|p=1|accesso=31 marzo 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131002065014/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0001/articleid,0223_04_2005_1456_0001_1727526/|dataarchivio=2 ottobre 2013|urlmorto=no}}</ref> Dal 1909 al 1922 l'impianto utilizzato fu quello di [[Stadio di Corso Sebastopoli|Corso Sebastopoli]], e da qui al 1933 quello di [[Campo Juventus|Corso Marsiglia]] che fu teatro della conquista di quattro campionati, tre dei quali consecutivi.<ref>{{cita|Tavella, Ossola|pp. 58-63}}.</ref>
Nel biennio 1897-1898 i primi campi utilizzati dal club furono al [[Parco del Valentino]] e al Giardino della Cittadella. Fino al 1908 la squadra si spostò nella [[Piazza d'armi (Torino)|piazza d'armi torinese]], all'epoca sita tra i corsi Galileo Ferraris e Duca degli Abruzzi, tranne nel biennio 1905-1906 durante il quale il terreno di casa fu il [[Velodromo Umberto I|motovelodromo Umberto I]].<ref>{{cita news|autore=Giovanni De Luna|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0001/articleid,0223_04_2005_1456_0001_1727526/|titolo=La storia nel pallone|pubblicazione=La Stampa|data=26 marzo 2005|p=1|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131002065014/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0001/articleid,0223_04_2005_1456_0001_1727526/|urlmorto=no}}</ref> Dal 1909 al 1922 l'impianto utilizzato fu quello di [[Stadio di Corso Sebastopoli|Corso Sebastopoli]], e da qui al 1933 quello di [[Campo Juventus|Corso Marsiglia]] che fu teatro della conquista di quattro campionati, tre dei quali consecutivi.<ref>{{cita|Tavella, Ossola|pp. 58-63}}.</ref>


Dal 1933 al 1990 il club ha disputato i suoi incontri interni allo [[Stadio Olimpico Grande Torino|stadio Comunale]] nella zona di [[Santa Rita (Torino)|Santa Rita]]. Nato col nome di Municipale "Benito Mussolini" per dotare la città di un impianto che potesse ospitare le gare del {{WC|1934}}, ribattezzato dopo la [[seconda guerra mondiale]] dapprima in Comunale e in seguito Comunale "Vittorio Pozzo", esso ospitò 890 incontri di campionato della Juventus;<ref name="Olimpico">{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/stadium-e-museum/stadi-precedenti/|titolo=Gli stadi della Juve|accesso=4 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160612084418/http://www.juventus.com/it/stadium-e-museum/stadi-precedenti/|dataarchivio=12 giugno 2016|urlmorto=no}}</ref> dopo la definitiva dismissione dello [[stadio Filadelfia]], il Comunale fu condiviso dal 1963 con i concittadini del {{Calcio Torino|N}}. Il Comunale fu utilizzato fino al 1990, anno in cui le due compagini cittadine si trasferirono allo [[stadio delle Alpi]], costruito nel quartiere di [[Vallette]] in occasione del {{WC|1990}}, e che fu l'impianto interno dei bianconeri dal 1990 al 2006.<ref name="Stadio Delle Alpi"/>
Dal 1933 al 1990 il club ha disputato i suoi incontri interni allo [[Stadio Olimpico Grande Torino|stadio Comunale]] nella zona di [[Santa Rita (Torino)|Santa Rita]]. Nato col nome di Municipale "Benito Mussolini" per dotare la città di un impianto che potesse ospitare le gare del {{WC|1934}}, ribattezzato dopo la [[seconda guerra mondiale]] dapprima in Comunale e in seguito Comunale "Vittorio Pozzo", esso ospitò 890 incontri di campionato della Juventus;<ref name="Olimpico">{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/stadium-e-museum/stadi-precedenti/|titolo=Gli stadi della Juve|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160612084418/http://www.juventus.com/it/stadium-e-museum/stadi-precedenti/|urlmorto=no}}</ref> dopo la definitiva dismissione dello [[stadio Filadelfia]], il Comunale fu condiviso dal 1963 con i concittadini del {{Calcio Torino|N}}. Il Comunale fu utilizzato fino al 1990, anno in cui le due compagini cittadine si trasferirono allo [[stadio delle Alpi]], costruito nel quartiere di [[Vallette]] in occasione del {{WC|1990}}, e che fu l'impianto interno dei bianconeri dal 1990 al 2006.<ref name="Delle Alpi"/>
[[File:Juventus v Real Madrid, Champions League, Stadium, Turin, 2013.jpg|thumb|L'[[Allianz Stadium (Torino)|Allianz Stadium]], impianto casalingo dal 2011]]
[[File:Juventus v Real Madrid, Champions League, Stadium, Turin, 2013.jpg|thumb|L'[[Allianz Stadium (Torino)|Allianz Stadium]], impianto casalingo dal 2011]]


Nel 2002 la giunta torinese concesse alla Juventus lo sfruttamento dell'area del Delle Alpi per novantanove anni,<ref name="Stadio Delle Alpi">{{cita pubblicazione|autore=Enrica Tarchi|data=luglio 2002|titolo=Finalmente nostro!|rivista=Hurrà Juventus|editore=Juventus Football Club S.p.A.|numero=7 [162]|pp=8-12|ISSN=1594-5189}}</ref> sicché nel 2008 si decise la costruzione di un nuovo stadio cittadino,<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/site/ita/MEDIA_comunicatostampa_69E53DA288B8443AA501C918378E9139.asp|titolo=Il Cda approva la realizzazione del nuovo stadio|data=18 marzo 2008|urlarchivio=https://archive.is/20080321232756/http://www.juventus.com/site/ita/MEDIA_comunicatostampa_69E53DA288B8443AA501C918378E9139.asp|urlmorto=sì}}</ref> sito nell'area dell'ormai abbandonato impianto. Dal 2006 al 2011 la squadra ritornò temporaneamente a disputare i suoi incontri interni al Comunale, rinnovato in occasione dei [[XX Giochi olimpici invernali]] e ribattezzato Olimpico;<ref name="Olimpico"/> come già accaduto nei decenni passati, anche stavolta l'impianto è stato condiviso con la squadra granata. Dal 2011 il club bianconero gioca le sue partite interne allo Juventus Stadium, poi rinominato [[Allianz Stadium (Torino)|Allianz Stadium]], costruito sulle ceneri del vecchio Delle Alpi e primo [[Classificazione degli stadi UEFA|impianto moderno]] realizzato in Italia nonché di proprietà di una società calcistica,<ref>{{cita pubblicazione|autore=Centro studi e ricerche del Settore Tecnico|titolo=FIGC - {{sic|ReportCalcio}} 2013|url=http://www.figc.it/other/04-04-2013_report_calcio_RC13_low_res.pdf|edizione=3|p=154|editore=Federazione Italiana Giuoco Calcio|data=4 aprile 2013|accesso=16 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161222035831/http://www.figc.it/other/04-04-2013_report_calcio_RC13_low_res.pdf|dataarchivio=22 dicembre 2016|urlmorto=no}}</ref> concepito prettamente per la disciplina.<ref>{{cita web|url=http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/quijuve/200811articoli/17730girata.asp|titolo=Juve, lo stadio dei sogni|data=21 novembre 2008|autore=Massimiliano Nerozzi|urlarchivio=https://archive.is/20120702215252/http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/quijuve/200811articoli/17730girata.asp|urlmorto=sì}}</ref>
Nel 2002 la giunta torinese concesse alla Juventus lo sfruttamento dell'area del Delle Alpi per novantanove anni,<ref name="Delle Alpi">{{cita pubblicazione|autore=Enrica Tarchi|data=luglio 2002|titolo=Finalmente nostro!|rivista=Hurrà Juventus|editore=Juventus Football Club S.p.A.|numero=7 [162]|pp=8-12|ISSN=1594-5189}}</ref> sicché nel 2008 si decise la costruzione di un nuovo stadio cittadino,<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/site/ita/MEDIA_comunicatostampa_69E53DA288B8443AA501C918378E9139.asp|titolo=Il Cda approva la realizzazione del nuovo stadio|data=18 marzo 2008|urlarchivio=https://archive.is/20080321232756/http://www.juventus.com/site/ita/MEDIA_comunicatostampa_69E53DA288B8443AA501C918378E9139.asp|urlmorto=sì}}</ref> sito nell'area dell'ormai abbandonato impianto. Dal 2006 al 2011 la squadra ritornò temporaneamente a disputare i suoi incontri interni al Comunale, rinnovato in occasione dei [[XX Giochi olimpici invernali]] e ribattezzato Olimpico;<ref name="Olimpico"/> come già accaduto nei decenni passati, anche stavolta l'impianto è stato condiviso con la squadra granata. Dal 2011 il club bianconero gioca le sue partite interne allo Juventus Stadium, poi rinominato [[Allianz Stadium (Torino)|Allianz Stadium]], costruito sulle ceneri del vecchio Delle Alpi e primo [[Classificazione degli stadi UEFA|impianto moderno]] realizzato in Italia nonché di proprietà di una società calcistica,<ref>{{cita pubblicazione|autore=Centro studi e ricerche del Settore Tecnico|titolo=FIGC - {{sic|ReportCalcio}} 2013|url=http://www.figc.it/other/04-04-2013_report_calcio_RC13_low_res.pdf|edizione=3|p=154|editore=Federazione Italiana Giuoco Calcio|data=4 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161222035831/http://www.figc.it/other/04-04-2013_report_calcio_RC13_low_res.pdf|urlmorto=no}}</ref> concepito prettamente per la disciplina.<ref>{{cita web|url=http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/quijuve/200811articoli/17730girata.asp|titolo=Juve, lo stadio dei sogni|data=21 novembre 2008|autore=Massimiliano Nerozzi|urlarchivio=https://archive.is/20120702215252/http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/quijuve/200811articoli/17730girata.asp|urlmorto=sì}}</ref>


===Centro di allenamento===
===Centro di allenamento===
[[File:Juventus FC - 1972 - Campo Combi - Morini, Salvadore e Vycpálek.jpg|thumb|left|[[Francesco Morini|Morini]], [[Sandro Salvadore|Salvadore]] e il tecnico [[Čestmír Vycpálek|Vycpálek]] nel 1972 al [[Campo sportivo Gianpiero Combi|Campo Combi]], centro di allenamento della Juventus per oltre cinquant'anni]]
[[File:Juventus FC - 1972 - Campo Combi - Morini, Salvadore e Vycpálek.jpg|thumb|left|[[Francesco Morini|Morini]], [[Sandro Salvadore|Salvadore]] e il tecnico [[Čestmír Vycpálek|Vycpálek]] nel 1972 al [[Campo sportivo Gianpiero Combi|Campo Combi]], centro di allenamento della Juventus per oltre cinquant'anni]]


Nei suoi primi decenni la Juventus non disponeva di strutture ''ad hoc'' per le sue sedute di allenamento, sfruttando gli stessi campi amatoriali nei quali si svolgevano le prime sfide calcistiche della sua storia: la piazza d'armi cittadina, e il Velodromo Umberto I nel quartiere [[Crocetta (Torino)|Crocetta]], con l'eccezione della ''[[Pista di ghiaccio|patinoire]]'' al Parco del Valentino; prima dello scoppio della [[Prima guerra mondiale|Grande Guerra]] la società usufruì fugacemente anche di quello che era il maggiore impianto polisportivo della Torino del tempo, lo [[Stadium]].<ref name="allenamento">{{cita news|autore=Marco Ansaldo|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,34/articleid,0712_01_1995_0172_0034_10560616/|titolo=Da piazza d'Armi a Orbassano|pubblicazione=La Stampa|p=34|data=28 giugno 1995|accesso=15 settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170812211537/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,34/articleid,0712_01_1995_0172_0034_10560616/|dataarchivio=12 agosto 2017|urlmorto=no}}</ref>
Nei suoi primi decenni la Juventus non disponeva di strutture ''ad hoc'' per le sue sedute di allenamento, sfruttando gli stessi campi amatoriali nei quali si svolgevano le prime sfide calcistiche della sua storia: la piazza d'armi cittadina, e il Velodromo Umberto I nel quartiere [[Crocetta (Torino)|Crocetta]], con l'eccezione della ''[[Pista di ghiaccio|patinoire]]'' al Parco del Valentino; prima dello scoppio della [[Prima guerra mondiale|Grande Guerra]] la società usufruì fugacemente anche di quello che era il maggiore impianto polisportivo della Torino del tempo, lo [[Stadium]].<ref name="allenamento">{{cita news|autore=Marco Ansaldo|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,34/articleid,0712_01_1995_0172_0034_10560616/|titolo=Da piazza d'Armi a Orbassano|pubblicazione=La Stampa|p=34|data=28 giugno 1995|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170812211537/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,34/articleid,0712_01_1995_0172_0034_10560616/|urlmorto=no}}</ref>


Nel [[periodo interbellico]] i bianconeri svolgevano gli allenamenti nelle loro sedi di gara casalinghe, dapprima al [[Campo Juventus]] e poi dal 1933 allo stadio Mussolini,<ref name="allenamento"/> fino al 1943 quando venne inaugurato il primo centro d'allenamento del club, il [[Campo sportivo Gianpiero Combi|Campo Combi]] nel quartiere [[Santa Rita (Torino)|Santa Rita]], a pochi passi dal Mussolini, dove la squadra rimase per il successivo mezzo secolo.<ref name="allenamento"/>
Nel [[periodo interbellico]] i bianconeri svolgevano gli allenamenti nelle loro sedi di gara casalinghe, dapprima al [[Campo Juventus]] e poi dal 1933 allo stadio Mussolini,<ref name="allenamento"/> fino al 1943 quando venne inaugurato il primo centro d'allenamento del club, il [[Campo sportivo Gianpiero Combi|Campo Combi]] nel quartiere [[Santa Rita (Torino)|Santa Rita]], a pochi passi dal Mussolini, dove la squadra rimase per il successivo mezzo secolo.<ref name="allenamento"/>


Nel 1990 la Juventus abbandonò il Combi per le strutture [[Sisport]] a [[Orbassano]],<ref>{{cita news|autore=Piero Abrate|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,18/articleid,1307_02_1990_0255_0018_19024819/|titolo=La Juventus trasloca per colpa di una gabbia|pubblicazione=Stampa Sera|p=18|data=26 settembre 1990|accesso=15 settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170813005821/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,18/articleid,1307_02_1990_0255_0018_19024819/|dataarchivio=13 agosto 2017|urlmorto=no}}</ref> dove si allenò per un quadriennio prima di far ritorno a Santa Rita,<ref name="allenamento"/> stavolta allo stadio Comunale nel frattempo dismesso dall'attività agonistica.<ref>{{cita news|autore=Maurizio Caravella|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,40/articleid,0633_01_1996_0058_0044_8648321/|titolo=Cattedrali dello sport da salvare|pubblicazione=La Stampa|p=40|data=28 febbraio 1996|accesso=16 settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160217043908/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,40/articleid,0633_01_1996_0058_0044_8648321/|dataarchivio=17 febbraio 2016|urlmorto=no}}</ref> I bianconeri lasciarono definitivamente il quartiere nel 2003, per via della riqualificazione dello stesso in vista dei [[XX Giochi olimpici invernali]].
Nel 1990 la Juventus abbandonò il Combi per le strutture [[Sisport]] a [[Orbassano]],<ref>{{cita news|autore=Piero Abrate|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,18/articleid,1307_02_1990_0255_0018_19024819/|titolo=La Juventus trasloca per colpa di una gabbia|pubblicazione=Stampa Sera|p=18|data=26 settembre 1990|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170813005821/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,18/articleid,1307_02_1990_0255_0018_19024819/|urlmorto=no}}</ref> dove si allenò per un quadriennio prima di far ritorno a Santa Rita,<ref name="allenamento"/> stavolta allo stadio Comunale nel frattempo dismesso dall'attività agonistica.<ref>{{cita news|autore=Maurizio Caravella|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,40/articleid,0633_01_1996_0058_0044_8648321/|titolo=Cattedrali dello sport da salvare|pubblicazione=La Stampa|p=40|data=28 febbraio 1996|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160217043908/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,40/articleid,0633_01_1996_0058_0044_8648321/|urlmorto=no}}</ref> I bianconeri lasciarono definitivamente il quartiere nel 2003, per via della riqualificazione dello stesso in vista dei [[XX Giochi olimpici invernali]].


Inizialmente la squadra migrò a poca distanza nel centro Sisport di via Guala,<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,29/articleid,0150_01_2003_0007_0029_1019154/|titolo=La nuova casa dei bianconeri|pubblicazione=La Stampa|p=29|data=8 gennaio 2003|accesso=15 settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170812212002/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,29/articleid,0150_01_2003_0007_0029_1019154/|dataarchivio=12 agosto 2017|urlmorto=no}}</ref> dove rimase fino al 2006 quando venne inaugurato lo [[Juventus Training Center (Vinovo)|Juventus Center]] di [[Vinovo]],<ref>{{cita news|autore=Fabio Vergnano|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,30/articleid,0251_01_2005_0349_0034_1856708/|titolo=Vinovo è un cantiere, Capello rinvia il trasloco|pubblicazione=La Stampa|p=30|data=28 dicembre 2005|accesso=15 settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170813011702/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,30/articleid,0251_01_2005_0349_0034_1856708/|dataarchivio=13 agosto 2017|urlmorto=no}}</ref> sede di allenamento per i successivi dodici anni. Dal 2018 la prima squadra maschile si allena presso il nuovo [[Juventus Training Center (Torino)|Juventus Training Center]], sito all'interno del complesso [[J-Village]] nella zona della [[Continassa]].<ref>{{cita web|autore=Romeo Agresti|url=http://www.goal.com/it/notizie/guida-alla-continassa-juventus-training-center-j-hotel-e-j/si0r6146ekt81noy5ejvxn4ci|titolo=Guida alla Continassa: Juventus Training Center, J-Hotel e J-Village|data=9 luglio 2018|accesso=9 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180713021432/http://www.goal.com/it/notizie/guida-alla-continassa-juventus-training-center-j-hotel-e-j/si0r6146ekt81noy5ejvxn4ci|dataarchivio=13 luglio 2018|urlmorto=no}}</ref>
Inizialmente la squadra migrò a poca distanza nel centro Sisport di via Guala,<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,29/articleid,0150_01_2003_0007_0029_1019154/|titolo=La nuova casa dei bianconeri|pubblicazione=La Stampa|p=29|data=8 gennaio 2003|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170812212002/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,29/articleid,0150_01_2003_0007_0029_1019154/|urlmorto=no}}</ref> dove rimase fino al 2006 quando venne inaugurato lo [[Juventus Training Center (Vinovo)|Juventus Center]] di [[Vinovo]],<ref>{{cita news|autore=Fabio Vergnano|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,30/articleid,0251_01_2005_0349_0034_1856708/|titolo=Vinovo è un cantiere, Capello rinvia il trasloco|pubblicazione=La Stampa|p=30|data=28 dicembre 2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170813011702/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,30/articleid,0251_01_2005_0349_0034_1856708/|urlmorto=no}}</ref> sede di allenamento per i successivi dodici anni. Dal 2018 la prima squadra maschile si allena presso il nuovo [[Juventus Training Center (Torino)|Juventus Training Center]], sito all'interno del complesso [[J-Village]] nella zona della [[Continassa]].<ref>{{cita web|autore=Romeo Agresti|url=http://www.goal.com/it/notizie/guida-alla-continassa-juventus-training-center-j-hotel-e-j/si0r6146ekt81noy5ejvxn4ci|titolo=Guida alla Continassa: Juventus Training Center, J-Hotel e J-Village|data=9 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180713021432/http://www.goal.com/it/notizie/guida-alla-continassa-juventus-training-center-j-hotel-e-j/si0r6146ekt81noy5ejvxn4ci|urlmorto=no}}</ref>


==Società==
==Società==
{{doppia immagine verticale|destra|Umberto Agnelli, Juventus, 1959.jpg|Juventus FC - 1993 - Roberto Baggio, Moreno Torricelli e Gianni Agnelli.jpg|220|[[Umberto Agnelli|Umberto]] (sopra) e [[Gianni Agnelli]] (sotto) con la Juventus, rispettivamente nel 1959 e nel 1993; la [[Agnelli (famiglia)|famiglia Agnelli]] è legata al club fin dal 1923, un ''unicum'' nel calcio mondiale, e ne detiene la maggioranza dal 1949, facendone la proprietà più longeva dello sport italiano<ref name=BeccantiniTreccani/>}}
{{doppia immagine verticale|destra|Umberto Agnelli, Juventus, 1959.jpg|Juventus FC - 1993 - Roberto Baggio, Moreno Torricelli e Gianni Agnelli.jpg|220|[[Umberto Agnelli|Umberto]] (sopra) e [[Gianni Agnelli]] (sotto) con la Juventus, rispettivamente nel 1959 e nel 1993; la [[Agnelli (famiglia)|famiglia Agnelli]] è legata al club fin dal 1923, un ''unicum'' nel calcio mondiale, e ne detiene la maggioranza dal 1949, facendone la proprietà più longeva dello sport italiano<ref name="Beccantini"/>}}


Fondata sotto la forma di [[associazione (diritto)|associazione]],<ref>{{Cita|Patrick Hazard, David Gould|titolo=Three Confrontations and a Coda: Juventus of Turin and Italy|p. 208|Fear and Loathing in World Football}}.</ref> la Juventus acquisì dimensione aziendale indipendente come [[società a responsabilità limitata]] nell'agosto 1949,<ref>Iscritta con codice 214687, cfr. {{Cita pubblicazione|titolo=Movimento anagrafico – Iscrizioni dal 1º al 31 agosto 1949|rivista=Cronache economiche|data=5 agosto 1949|numero=63|p=5|editore=Camera di Commercio, Industria e Agricoltura di Torino}}</ref> essendo guidata da allora da un [[consiglio di amministrazione]], mutando [[ragione sociale]] in una [[società per azioni]] a capitale interamente privato il 27 giugno 1967.<ref>{{Cita|Prospetto informativo OPV 2007|p. 53}}.</ref> Dal 1º marzo 2009 la società che controlla la maggioranza del capitale azionario del club (63,8%) è la finanziaria [[Exor]], ''[[holding]]'' a sua volta controllata (52,99%) dalla [[Giovanni Agnelli e C.]];<ref name="azioniJFC">{{cita pubblicazione|url=http://www.juventus.com/media/native/investor-relations-docs/italiano/bilanci/1516/Relazione%20finanziaria%20al%2030%20giugno%202016%20web.pdf|titolo=Relazione finanziaria annuale 2016|p=30|editore=Juventus Football Club S.p.A.|data=30 giugno 2016|accesso=7 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161220161121/http://www.juventus.com/media/native/investor-relations-docs/italiano/bilanci/1516/Relazione%20finanziaria%20al%2030%20giugno%202016%20web.pdf|dataarchivio=20 dicembre 2016|urlmorto=no}}</ref> il rimanente capitale azionario è detenuto dall'azienda irlandese Lindsell Train Investment Trust Ltd. (10%) e da azionisti diffusi (26,2%)<ref name="azioniJFC"/> attraverso l'Associazione Piccoli Azionisti della Juventus Football Club, fondata nel 2010 e costituita da oltre {{formatnum:40000}} membri,<ref>{{Cita web|url=http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2010/09/24-85705/Nasce+l'associazione+%C2%ABPiccoli+azionisti+della+Juventus%C2%BB|titolo=Nasce l'associazione «Piccoli azionisti della Juventus»|data=24 settembre 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100927034947/http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2010/09/24-85705/Nasce+l'associazione+%C2%ABPiccoli+azionisti+della+Juventus%C2%BB}}</ref> includendo investitori quali il [[Royal Bank of Scotland]], il governo di [[Norvegia]], il fondo pensione degli impiegati pubblici della [[California]] e la società finanziaria [[BlackRock]].<ref>{{Cita web|autore=Marco Bonetto|url=http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2013/12/28-281117/Juve,+in+Norvegia+si+punta+sul+marchio+della+Signora|titolo=Juve, in Norvegia si punta sul marchio della Signora|data=28 dicembre 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140307035030/http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2013/12/28-281117/Juve,+in+Norvegia+si+punta+sul+marchio+della+Signora}}</ref>
Fondata sotto la forma di [[associazione (diritto)|associazione]],<ref>{{Cita|Patrick Hazard, David Gould|titolo=Three Confrontations and a Coda: Juventus of Turin and Italy|p. 208|Fear and Loathing in World Football}}.</ref> la Juventus acquisì dimensione aziendale indipendente come [[società a responsabilità limitata]] nell'agosto 1949,<ref>Iscritta con codice 214687, cfr. {{Cita pubblicazione|titolo=Movimento anagrafico – Iscrizioni dal 1º al 31 agosto 1949|rivista=Cronache economiche|data=5 agosto 1949|numero=63|p=5|editore=Camera di Commercio, Industria e Agricoltura di Torino}}</ref> essendo guidata da allora da un [[consiglio di amministrazione]], mutando [[ragione sociale]] in una [[società per azioni]] a capitale interamente privato il 27 giugno 1967.<ref>{{Cita|Prospetto informativo OPV 2007|p. 53}}.</ref> Dal 1º marzo 2009 la società che controlla la maggioranza del capitale azionario del club (63,8%) è la finanziaria [[Exor]], ''[[holding]]'' a sua volta controllata (52,99%) dalla [[Giovanni Agnelli e C.]];<ref name="azioni">{{cita pubblicazione|url=http://www.juventus.com/media/native/investor-relations-docs/italiano/bilanci/1516/Relazione%20finanziaria%20al%2030%20giugno%202016%20web.pdf|titolo=Relazione finanziaria annuale 2016|p=30|editore=Juventus Football Club S.p.A.|data=30 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161220161121/http://www.juventus.com/media/native/investor-relations-docs/italiano/bilanci/1516/Relazione%20finanziaria%20al%2030%20giugno%202016%20web.pdf|urlmorto=no}}</ref> il rimanente capitale azionario è detenuto dall'azienda irlandese Lindsell Train Investment Trust Ltd. (10%) e da azionisti diffusi (26,2%)<ref name="azioni"/> attraverso l'Associazione Piccoli Azionisti della Juventus Football Club, fondata nel 2010 e costituita da oltre {{formatnum:40000}} membri,<ref>{{Cita web|url=http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2010/09/24-85705/Nasce+l'associazione+%C2%ABPiccoli+azionisti+della+Juventus%C2%BB|titolo=Nasce l'associazione «Piccoli azionisti della Juventus»|data=24 settembre 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100927034947/http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2010/09/24-85705/Nasce+l'associazione+%C2%ABPiccoli+azionisti+della+Juventus%C2%BB}}</ref> includendo investitori quali il [[Royal Bank of Scotland]], il governo di [[Norvegia]], il fondo pensione degli impiegati pubblici della [[California]] e la società finanziaria [[BlackRock]].<ref>{{Cita web|autore=Marco Bonetto|url=http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2013/12/28-281117/Juve,+in+Norvegia+si+punta+sul+marchio+della+Signora|titolo=Juve, in Norvegia si punta sul marchio della Signora|data=28 dicembre 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140307035030/http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2013/12/28-281117/Juve,+in+Norvegia+si+punta+sul+marchio+della+Signora}}</ref>


Terza società calcistica in Italia, dopo {{Calcio Lazio|N}} e {{Calcio Roma|N}}, a essere quotata in [[Borsa Italiana|Borsa]], dal 3 dicembre 2001<ref>{{cita web|url=http://juventus.com/site/ita/FIN_faq.asp#cat031|titolo=Juventus Football Club: Finance (Faq - Quotazione in Borsa)|anno=2008|urlarchivio=https://archive.is/20100102182752/http://juventus.com/site/ita/FIN_faq.asp#cat031|urlmorto=sì}}</ref> al 19 settembre 2011<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2011/09/19/visualizza_new.html_701912180.html|titolo=Juventus lascia segmento Star di Borsa|data=19 settembre 2011|accesso=7 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180627034652/http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2011/09/19/visualizza_new.html_701912180.html|dataarchivio=27 giugno 2018|urlmorto=no}}</ref> la Juventus fu listata nel [[FTSE Italia STAR|segmento STAR]]. Dall'ottobre 2016 al dicembre 2018,<ref>{{cita web|url=http://www.borsaitaliana.it/borsa/azioni/mid-cap/lista.html?&page=3|titolo=Indice FTSE Italia Mid Cap: Titoli che appartengono all'Indice|p=3|anno=2016|accesso=7 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161220091306/http://www.borsaitaliana.it/borsa/azioni/mid-cap/lista.html?&page=3|dataarchivio=20 dicembre 2016|urlmorto=no}}</ref> e nuovamente dal marzo 2020,<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juventus/05-03-2020/borsa-azioni-juventus-fuori-ftse-mib-andranno-mid-cap-3601465810113.shtml|titolo=Borsa: azioni Juventus fuori dal Ftse Mib, andranno sul Mid Cap|data=5 marzo 2020|accesso=28 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200317044107/https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juventus/05-03-2020/borsa-azioni-juventus-fuori-ftse-mib-andranno-mid-cap-3601465810113.shtml|dataarchivio=17 marzo 2020|urlmorto=no}}</ref> il titolo è presente nell'indice [[FTSE Italia Mid Cap]] del [[mercato telematico azionario]]; tra il dicembre 2019 e il marzo 2020 era stato invece [[Quota di mercato|quotato]] nell'indice [[FTSE MIB]].<ref>{{cita web|url=https://finanza.lastampa.it/News/2018/12/06/borsa-amplifon-e-juventus-entrano-nel-ftse-mib-fuori-mediaset-e-mediolanum/MTVfMjAxOC0xMi0wNl9UTEI|titolo=Borsa, Amplifon e Juventus entrano nel FTSE MIB. Fuori Mediaset e Mediolanum|data=6 dicembre 2018|accesso=6 febbraio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190207015749/https://finanza.lastampa.it/News/2018/12/06/borsa-amplifon-e-juventus-entrano-nel-ftse-mib-fuori-mediaset-e-mediolanum/MTVfMjAxOC0xMi0wNl9UTEI|dataarchivio=7 febbraio 2019|urlmorto=no}}</ref>
Terza società calcistica in Italia, dopo {{Calcio Lazio|N}} e {{Calcio Roma|N}}, a essere quotata in [[Borsa Italiana|Borsa]], dal 3 dicembre 2001<ref>{{cita web|url=http://juventus.com/site/ita/FIN_faq.asp#cat031|titolo=Juventus Football Club: Finance (Faq - Quotazione in Borsa)|anno=2008|urlarchivio=https://archive.is/20100102182752/http://juventus.com/site/ita/FIN_faq.asp#cat031|urlmorto=sì}}</ref> al 19 settembre 2011<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2011/09/19/visualizza_new.html_701912180.html|titolo=Juventus lascia segmento Star di Borsa|data=19 settembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180627034652/http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2011/09/19/visualizza_new.html_701912180.html|urlmorto=no}}</ref> la Juventus fu listata nel [[FTSE Italia STAR|segmento STAR]]. Dall'ottobre 2016 al dicembre 2018,<ref>{{cita web|url=http://www.borsaitaliana.it/borsa/azioni/mid-cap/lista.html?&page=3|titolo=Indice FTSE Italia Mid Cap: Titoli che appartengono all'Indice|p=3|anno=2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161220091306/http://www.borsaitaliana.it/borsa/azioni/mid-cap/lista.html?&page=3|urlmorto=no}}</ref> e nuovamente dal marzo 2020,<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juventus/05-03-2020/borsa-azioni-juventus-fuori-ftse-mib-andranno-mid-cap-3601465810113.shtml|titolo=Borsa: azioni Juventus fuori dal Ftse Mib, andranno sul Mid Cap|data=5 marzo 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200317044107/https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juventus/05-03-2020/borsa-azioni-juventus-fuori-ftse-mib-andranno-mid-cap-3601465810113.shtml|urlmorto=no}}</ref> il titolo è presente nell'indice [[FTSE Italia Mid Cap]] del [[mercato telematico azionario]]; tra il dicembre 2019 e il marzo 2020 era stato invece [[Quota di mercato|quotato]] nell'indice [[FTSE MIB]].<ref>{{cita web|url=https://finanza.lastampa.it/News/2018/12/06/borsa-amplifon-e-juventus-entrano-nel-ftse-mib-fuori-mediaset-e-mediolanum/MTVfMjAxOC0xMi0wNl9UTEI|titolo=Borsa, Amplifon e Juventus entrano nel FTSE MIB. Fuori Mediaset e Mediolanum|data=6 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190207015749/https://finanza.lastampa.it/News/2018/12/06/borsa-amplifon-e-juventus-entrano-nel-ftse-mib-fuori-mediaset-e-mediolanum/MTVfMjAxOC0xMi0wNl9UTEI|urlmorto=no}}</ref>


La Juventus risulta il decimo club a livello mondiale in termini di fatturato (459,7 milioni di euro al 30 giugno 2019) in base all'edizione 2019 del [[Deloitte Football Money League]],<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Deloitte Sports Business Group|url=https://www2.deloitte.com/content/dam/Deloitte/uk/Documents/sports-business-group/deloitte-uk-deloitte-football-money-league-2020.pdf|titolo=Deloitte Football Money League 2019|pp=9; 28-29|editore=Deloitte Touche Tohmatsu Ltd.|data=gennaio 2020|accesso=20 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200403043839/https://www2.deloitte.com/content/dam/Deloitte/uk/Documents/sports-business-group/deloitte-uk-deloitte-football-money-league-2020.pdf|dataarchivio=3 aprile 2020|urlmorto=no}}</ref> e si piazza sempre al decimo posto in ambito internazionale, come valore borsistico, nella [[Società calcistiche più ricche del mondo secondo Forbes|classifica]] annuale stilata dalla rivista statunitense ''[[Forbes]]'' ({{formatnum:1512}} miliardi di dollari equivalenti a {{formatnum:1357}} miliardi di euro al 31 maggio 2019), divenendo nel maggio 2016 la prima società calcistica nel Paese a superare la soglia del miliardo di euro;<ref>{{formatnum:1299}} miliardi di dollari equivalenti a {{formatnum:1150}} miliardi di euro a maggio 2016, cfr. {{cita|The Business Of Soccer|«Juventus»}}</ref> in entrambe le graduatorie, inoltre, si afferma come la prima società italiana.<ref>{{cita|The Business Of Soccer|«Juventus»}}.</ref>
La Juventus risulta il decimo club a livello mondiale in termini di fatturato (459,7 milioni di euro al 30 giugno 2019) in base all'edizione 2019 del [[Deloitte Football Money League]],<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Deloitte Sports Business Group|url=https://www2.deloitte.com/content/dam/Deloitte/uk/Documents/sports-business-group/deloitte-uk-deloitte-football-money-league-2020.pdf|titolo=Deloitte Football Money League 2019|pp=9; 28-29|editore=Deloitte Touche Tohmatsu Ltd.|data=gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200403043839/https://www2.deloitte.com/content/dam/Deloitte/uk/Documents/sports-business-group/deloitte-uk-deloitte-football-money-league-2020.pdf|urlmorto=no}}</ref> e si piazza sempre al decimo posto in ambito internazionale, come valore borsistico, nella [[Società calcistiche più ricche del mondo secondo Forbes|classifica]] annuale stilata dalla rivista statunitense ''[[Forbes]]'' ({{formatnum:1512}} miliardi di dollari equivalenti a {{formatnum:1357}} miliardi di euro al 31 maggio 2019), divenendo nel maggio 2016 la prima società calcistica nel Paese a superare la soglia del miliardo di euro;<ref>{{formatnum:1299}} miliardi di dollari equivalenti a {{formatnum:1150}} miliardi di euro a maggio 2016, cfr. {{cita|The Business Of Soccer|«Juventus»}}</ref> in entrambe le graduatorie, inoltre, si afferma come la prima società italiana.<ref>{{cita|The Business Of Soccer|«Juventus»}}.</ref>


Il club è stato inserito al nono posto nella classifica globale stilata dall'organizzazione di consulenza inglese Brand Finance sia in termini di potenza di marchio, dov'è stato valutato con una [[Rating|classificazione]] AAA («estremamente forte») con un [[Score (statistica)|score]] di 86.8, sia per valore dell'impresa ({{formatnum:2332}} miliardi di euro al 16 maggio 2019).<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|url=https://brandfinance.com/images/upload/football_50_free.pdf|titolo=Brand Finance Football 50 2019|pp=9; 15; 18-19|editore=Brand Finance plc.|data=maggio 2019|accesso=20 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200607214446/https://brandfinance.com/images/upload/football_50_free.pdf|dataarchivio=7 giugno 2020|urlmorto=no}}</ref>
Il club è stato inserito al nono posto nella classifica globale stilata dall'organizzazione di consulenza inglese Brand Finance sia in termini di potenza di marchio, dov'è stato valutato con una [[Rating|classificazione]] AAA («estremamente forte») con un [[Score (statistica)|score]] di 86.8, sia per valore dell'impresa ({{formatnum:2332}} miliardi di euro al 16 maggio 2019).<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|url=https://brandfinance.com/images/upload/football_50_free.pdf|titolo=Brand Finance Football 50 2019|pp=9; 15; 18-19|editore=Brand Finance plc.|data=maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200607214446/https://brandfinance.com/images/upload/football_50_free.pdf|urlmorto=no}}</ref>
Tutto ciò ne fece complessivamente, nel 2015, la seconda società sportiva per [[patrimonio di marca]] in Italia — prima nel settore calcistico — dopo la [[Scuderia Ferrari]].<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.forbes.com/pictures/mli45fdkgi/32-ferrari/|titolo=The World's Most Valuable Sports Teams 2015|capitolo=Ferrari|pubblicazione=Forbes|p=32|data=15 luglio 2015|accesso=7 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160623225017/http://www.forbes.com/pictures/mli45fdkgi/32-ferrari/|dataarchivio=23 giugno 2016|urlmorto=no}}</ref>
Tutto ciò ne fece complessivamente, nel 2015, la seconda società sportiva per [[patrimonio di marca]] in Italia — prima nel settore calcistico — dopo la [[Scuderia Ferrari]].<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.forbes.com/pictures/mli45fdkgi/32-ferrari/|titolo=The World's Most Valuable Sports Teams 2015|capitolo=Ferrari|pubblicazione=Forbes|p=32|data=15 luglio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160623225017/http://www.forbes.com/pictures/mli45fdkgi/32-ferrari/|urlmorto=no}}</ref>
Il club è anche tra i membri fondatori dell'[[European Club Association]], organizzazione che ha preso il posto del soppresso [[G-14]] di cui era stato a sua volta membro fondatore, e composta dalle principali società calcistiche internazionali, riunitesi in consorzio al fine di ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e televisivi di fronte alla [[Fédération Internationale de Football Association|FIFA]].
Il club è anche tra i membri fondatori dell'[[European Club Association]], organizzazione che ha preso il posto del soppresso [[G-14]] di cui era stato a sua volta membro fondatore, e composta dalle principali società calcistiche internazionali, riunitesi in consorzio al fine di ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e televisivi di fronte alla [[Fédération Internationale de Football Association|FIFA]].


===Organigramma societario===
===Organigramma societario===
Organigramma aggiornato al 23 novembre 2018.<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/news/news/2018/la-nuova-organizzazione-aziendale.php|titolo=Comunicato stampa|data=23 novembre 2018|accesso=24 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181124055150/http://www.juventus.com/it/news/news/2018/la-nuova-organizzazione-aziendale.php|dataarchivio=24 novembre 2018|urlmorto=no}}</ref>
Organigramma aggiornato al 23 novembre 2018.<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/news/news/2018/la-nuova-organizzazione-aziendale.php|titolo=Comunicato stampa|data=23 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181124055150/http://www.juventus.com/it/news/news/2018/la-nuova-organizzazione-aziendale.php|urlmorto=no}}</ref>


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{{finestra|allign=left|width=50%|border=1px|col1=black|col2=white|col3=white|font-size=120%|titolo=Cronologia degli sponsor tecnici|contenuto=
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*1978-2000 [[Kappa (azienda)|Kappa]]
*1978-2000 [[Kappa (azienda)|Kappa]]
*2000-2001 [[CiaoWeb]] / [[Lotto Sport Italia|Lotto]]<ref>Nella stagione 2000-2001 la Juventus, in Serie A e UEFA Champions League, mostrò come fornitore tecnico [[CiaoWeb]] (in realtà secondo sponsor di maglia), mentre in Coppa Italia mostrò il canonico logo del fornitore tecnico [[Lotto Sport Italia|Lotto]], cfr. {{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/07/07/nasce-il-verde-juve.html|titolo=Nasce il verde Juve|pubblicazione=la Repubblica|autore=Emanuele Gamba|data=7 luglio 2000|accesso=22 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131104132748/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/07/07/nasce-il-verde-juve.html|dataarchivio=4 novembre 2013|urlmorto=no}}</ref>
*2000-2001 [[CiaoWeb]] / [[Lotto Sport Italia|Lotto]]<ref>Nella stagione 2000-2001 la Juventus, in Serie A e UEFA Champions League, mostrò come fornitore tecnico [[CiaoWeb]] (in realtà secondo sponsor di maglia), mentre in Coppa Italia mostrò il canonico logo del fornitore tecnico [[Lotto Sport Italia|Lotto]], cfr. {{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/07/07/nasce-il-verde-juve.html|titolo=Nasce il verde Juve|pubblicazione=la Repubblica|autore=Emanuele Gamba|data=7 luglio 2000|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131104132748/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/07/07/nasce-il-verde-juve.html|urlmorto=no}}</ref>
*2001-2003 Lotto
*2001-2003 Lotto
*2003-2015 [[Nike (azienda)|Nike]]
*2003-2015 [[Nike (azienda)|Nike]]
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===Impegno nel sociale===
===Impegno nel sociale===
La Juventus è attiva nel campo sociale e umanitario. Tra i programmi sociali intrapresi figurano ''Fatti e Progetti per i Giovani'', orientato al miglioramento della qualità di vita e a favorire l'accesso all'istruzione a giovani extracomunitari.<ref name="Progetti1">{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/club/sostenibilita/iniziative-charity/index.php|titolo=Charity: Altre iniziative|accesso=14 gennaio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170116201326/http://www.juventus.com/it/club/sostenibilita/iniziative-charity/index.php|dataarchivio=16 gennaio 2017|urlmorto=no}}</ref> Con l'azienda ospedaliera [[Ospedale infantile Regina Margherita|Regina Margherita]]-Sant'Anna di Torino, partecipa al progetto ''Crescere insieme al Sant'Anna''<ref name="Progetti2">{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/club/charity/santanna/index.php|titolo=Charity: Crescere insieme al Sant'Anna|accesso=4 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160807223522/http://www.juventus.com/it/club/charity/santanna/index.php|dataarchivio=7 agosto 2016|urlmorto=no}}</ref> volto alla ristrutturazione del reparto di neonatologia del Sant'Anna,<ref name="Progetti2"/> e sostiene la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.<ref name="Progetti1"/> Altro progetto comunitario, in collaborazione con l'Associazione Gruppi di Volontariato Vincenziano, è un centro di accoglienza intitolato a [[Edoardo Agnelli (imprenditore 1892)|Edoardo Agnelli]], che accoglie madri in condizioni disagiate.<ref name="Progetti1"/>
La Juventus è attiva nel campo sociale e umanitario. Tra i programmi sociali intrapresi figurano ''Fatti e Progetti per i Giovani'', orientato al miglioramento della qualità di vita e a favorire l'accesso all'istruzione a giovani extracomunitari.<ref name="progetti-1">{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/club/sostenibilita/iniziative-charity/index.php|titolo=Charity: Altre iniziative|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170116201326/http://www.juventus.com/it/club/sostenibilita/iniziative-charity/index.php|urlmorto=no}}</ref> Con l'azienda ospedaliera [[Ospedale infantile Regina Margherita|Regina Margherita]]-Sant'Anna di Torino, partecipa al progetto ''Crescere insieme al Sant'Anna''<ref name="progetti-2">{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/club/charity/santanna/index.php|titolo=Charity: Crescere insieme al Sant'Anna|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160807223522/http://www.juventus.com/it/club/charity/santanna/index.php|urlmorto=no}}</ref> volto alla ristrutturazione del reparto di neonatologia del Sant'Anna,<ref name="progetti-2"/> e sostiene la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.<ref name="progetti-1"/> Altro progetto comunitario, in collaborazione con l'Associazione Gruppi di Volontariato Vincenziano, è un centro di accoglienza intitolato a [[Edoardo Agnelli (imprenditore 1892)|Edoardo Agnelli]], che accoglie madri in condizioni disagiate.<ref name="progetti-1"/>


Nel 2000 il club intraprese il progetto ''Un sogno per il Gaslini'' allo scopo di dotare l'[[istituto Giannina Gaslini]] di [[Genova]] di una ''dépendance'' (l'ex [[Abbazia di San Gerolamo|abbazia di San Gerolamo di Quarto]]) da adibire a luogo di studio e svago per i bambini degenti. La raccolta fondi juventina si articolò in donazioni e iniziative di beneficenza, come la partecipazione della squadra in veste di ospite al [[Festival di Sanremo 2003]]<ref>{{cita libro|autore=Marcello Giannotti|titolo=L'enciclopedia di Sanremo. 55 anni di storia del Festival dalla A alla Z|p=119|editore=Gremese Editore|anno=2005|città=Roma|isbn=88-8440-379-0}}</ref> e al programma televisivo ''Juventus, una squadra per amico'',<ref>{{cita web|url=http://mobile.international.rai.it/tv/scheda.php?id=115|titolo=Juventus, una squadra per amico|editore=RAI Italia|data=29 gennaio 2003|urlarchivio=https://archive.is/20130413104740/http://mobile.international.rai.it/tv/scheda.php?id=115|urlmorto=sì}}</ref> oltre a libri e a un album musicale, ''Il mio canto libero'',<ref>{{cita disco|autore=AA.VV.|anno=2003|titolo=Il mio canto libero. I calciatori della Juventus e i più grandi artisti italiani insieme per il progetto 'Un sogno per il Gaslini'|formato=CD|distributore=Sony Music|catalogo=nº 5099751048121}}</ref> che sempre nel 2003 ottenne il [[disco di platino]].<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/03/20/gaslini-di-platino-il-disco-della-juve.html|titolo=Gaslini, è di platino il disco della Juve|pubblicazione=la Repubblica|data=20 marzo 2003|accesso=6 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140307034457/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/03/20/gaslini-di-platino-il-disco-della-juve.html|dataarchivio=7 marzo 2014|urlmorto=no}}</ref>
Nel 2000 il club intraprese il progetto ''Un sogno per il Gaslini'' allo scopo di dotare l'[[istituto Giannina Gaslini]] di [[Genova]] di una ''dépendance'' (l'ex [[Abbazia di San Gerolamo|abbazia di San Gerolamo di Quarto]]) da adibire a luogo di studio e svago per i bambini degenti. La raccolta fondi juventina si articolò in donazioni e iniziative di beneficenza, come la partecipazione della squadra in veste di ospite al [[Festival di Sanremo 2003]]<ref>{{cita libro|autore=Marcello Giannotti|titolo=L'enciclopedia di Sanremo. 55 anni di storia del Festival dalla A alla Z|p=119|editore=Gremese Editore|anno=2005|città=Roma|isbn=88-8440-379-0}}</ref> e al programma televisivo ''Juventus, una squadra per amico'',<ref>{{cita web|url=http://mobile.international.rai.it/tv/scheda.php?id=115|titolo=Juventus, una squadra per amico|editore=RAI Italia|data=29 gennaio 2003|urlarchivio=https://archive.is/20130413104740/http://mobile.international.rai.it/tv/scheda.php?id=115|urlmorto=sì}}</ref> oltre a libri e a un album musicale, ''Il mio canto libero'',<ref>{{cita disco|autore=AA.VV.|anno=2003|titolo=Il mio canto libero. I calciatori della Juventus e i più grandi artisti italiani insieme per il progetto 'Un sogno per il Gaslini'|formato=CD|distributore=Sony Music|catalogo=nº 5099751048121}}</ref> che sempre nel 2003 ottenne il [[disco di platino]].<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/03/20/gaslini-di-platino-il-disco-della-juve.html|titolo=Gaslini, è di platino il disco della Juve|pubblicazione=la Repubblica|data=20 marzo 2003|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140307034457/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/03/20/gaslini-di-platino-il-disco-della-juve.html|urlmorto=no}}</ref>


Nel 2009 il club promosse due iniziative per la lotta [[Razzismo|antirazzista]] e l'integrazione socio-culturale, ''Un calcio al razzismo'' e ''Gioca con me'',<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/club/sostenibilita/calciorazzismo/index.php|titolo=Charity: Un calcio al razzismo|accesso=4 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160528005204/http://www.juventus.com/it/club/sostenibilita/calciorazzismo/index.php|dataarchivio=28 maggio 2016|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/club/sostenibilita/giocaconme/index.php|titolo=Charity: Gioca con me|accesso=4 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160528003241/http://www.juventus.com/it/club/sostenibilita/giocaconme/index.php|dataarchivio=28 maggio 2016|urlmorto=no}}</ref> poi incluse nel 2013 dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura|UNESCO]] nei programmi della [[Giornata mondiale dei diritti umani]],<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/news/news/2013/la-juve-all-unesco.php|titolo=La Juve all'UNESCO|data=15 ottobre 2013|accesso=23 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180623061511/http://www.juventus.com/it/news/news/2013/la-juve-all-unesco.php|dataarchivio=23 giugno 2018|urlmorto=no}}</ref> e presentate nel 2014 al NGO UNESCO Liaison Committee a [[Parigi]].<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.unesco.org/new/fileadmin/MULTIMEDIA/HQ/NGO/pdf/6_March_14.pdf|titolo=Education, Sport and Cultural diversity: New ways to promote human rights around the world|editore=United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization|data=6 marzo 2014|pubblicazione=|accesso=6 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140323131800/http://www.unesco.org/new/fileadmin/MULTIMEDIA/HQ/NGO/pdf/6_March_14.pdf|dataarchivio=23 marzo 2014|urlmorto=no}}</ref>
Nel 2009 il club promosse due iniziative per la lotta [[Razzismo|antirazzista]] e l'integrazione socio-culturale, ''Un calcio al razzismo''<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/club/sostenibilita/calciorazzismo/index.php|titolo=Charity: Un calcio al razzismo|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160528005204/http://www.juventus.com/it/club/sostenibilita/calciorazzismo/index.php|urlmorto=no}}</ref> e ''Gioca con me'',<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/club/sostenibilita/giocaconme/index.php|titolo=Charity: Gioca con me|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160528003241/http://www.juventus.com/it/club/sostenibilita/giocaconme/index.php|urlmorto=no}}</ref> poi incluse nel 2013 dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura|UNESCO]] nei programmi della [[Giornata mondiale dei diritti umani]],<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/news/news/2013/la-juve-all-unesco.php|titolo=La Juve all'UNESCO|data=15 ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180623061511/http://www.juventus.com/it/news/news/2013/la-juve-all-unesco.php|urlmorto=no}}</ref> e presentate nel 2014 al NGO UNESCO Liaison Committee a [[Parigi]].<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|url=http://www.unesco.org/new/fileadmin/MULTIMEDIA/HQ/NGO/pdf/6_March_14.pdf|titolo=Education, Sport and Cultural diversity: New ways to promote human rights around the world|editore=United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization|data=6 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140323131800/http://www.unesco.org/new/fileadmin/MULTIMEDIA/HQ/NGO/pdf/6_March_14.pdf|urlmorto=no}}</ref>


Dal 2017 il club partecipa con il progetto ''Juventus for Special'' al campionato di [[calcio a 7]] "Quarta Categoria", promosso da [[Centro Sportivo Italiano|CSI]] e [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]], e riservato a persone con [[disabilità]] cognitivo-relazionali.<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/news/news/2017/nasce-juventus-for-special.php|titolo=Nasce Juventus for Special|data=7 ottobre 2017|accesso=25 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180126012806/http://www.juventus.com/it/news/news/2017/nasce-juventus-for-special.php|dataarchivio=26 gennaio 2018|urlmorto=no}}</ref>
Dal 2017 il club partecipa con il progetto ''Juventus for Special'' al campionato di [[calcio a 7]] "Quarta Categoria", promosso da [[Centro Sportivo Italiano|CSI]] e [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]], e riservato a persone con [[disabilità]] cognitivo-relazionali.<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/news/news/2017/nasce-juventus-for-special.php|titolo=Nasce Juventus for Special|data=7 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180126012806/http://www.juventus.com/it/news/news/2017/nasce-juventus-for-special.php|urlmorto=no}}</ref>


===Settore giovanile===
===Settore giovanile===
[[File:Juventus, Campionato Primavera 1994.jpg|thumb|left|La formazione giovanile della Juventus vincitrice nel 1994 del [[Campionato Primavera 1993-1994|Campionato Primavera]], trascinata da un ventenne [[Alessandro Del Piero]] (a destra), futura ''bandiera'' della prima squadra per i successivi due decenni]]
[[File:Juventus, Campionato Primavera 1994.jpg|thumb|left|La formazione giovanile della Juventus vincitrice nel 1994 del [[Campionato Primavera 1993-1994|Campionato Primavera]], trascinata da un ventenne [[Alessandro Del Piero]] (a destra), futura ''bandiera'' della prima squadra per i successivi due decenni]]


Il settore giovanile della Juventus è composto da 17 squadre maschili che competono a livello nazionale e internazionale nei vari tornei di categoria.<ref>{{cita|Prospetto informativo OPV 2007|p. 64}}.</ref> Analogamente a club di altri Paesi, la Juventus ha istituito scuole calcio sotto forma di club-satellite,<ref name=satelliti>{{cita web|url=http://www.settoregiovanile.figc.it/evento_attivita.asp?id=9659|titolo=6 domande a Camillo De Nicola|accesso=29 luglio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060515095352/http://www.settoregiovanile.figc.it/evento_attivita.asp?id=9659|dataarchivio=15 maggio 2006|urlmorto=no}}</ref> e ''Summer Camps'' riservati agli adolescenti in Italia e in [[Inghilterra]].<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/juve/it/4you/juventus-soccer-school|titolo=Juventus Soccer Schools: Summer Camps|urlarchivio=https://archive.is/20130411052752/http://www.juventus.com/juve/it/4you/juventus-soccer-school|urlmorto=sì}}</ref> Porta inoltre avanti progetti come Juventus University, la prima università calcistica al mondo,<ref>{{cita web|url=http://www.juvesoccerschool.com/cose-j-university/|titolo=Cos'è University|urlarchivio=https://archive.is/20130731121837/http://www.juvesoccerschool.com/cose-j-university/|urlmorto=sì}}</ref> Juventus National Academy, volto alla creazione di una rete di scuole calcio preadolescenziali dislocate sul territorio nazionale,<ref>{{cita web|url=http://www.juvesoccerschool.com/academy/index.php?option=com_content&view=article&id=10&catid=2&Itemid=10|titolo=National Academy|urlarchivio=https://archive.is/20120605012155/http://www.juvesoccerschool.com/academy/index.php?option=com_content&view=article&id=10&catid=2&Itemid=10|urlmorto=sì}}</ref> e il programma Juventus Soccer Schools International attraverso la gestione di scuole calcio in 18 Paesi.
Il settore giovanile della Juventus è composto da 17 squadre maschili che competono a livello nazionale e internazionale nei vari tornei di categoria.<ref>{{cita|Prospetto informativo OPV 2007|p. 64}}.</ref> Analogamente a club di altri Paesi, la Juventus ha istituito scuole calcio sotto forma di club-satellite,<ref name="giovanili">{{cita web|url=http://www.settoregiovanile.figc.it/evento_attivita.asp?id=9659|titolo=6 domande a Camillo De Nicola|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060515095352/http://www.settoregiovanile.figc.it/evento_attivita.asp?id=9659|urlmorto=no}}</ref> e ''Summer Camps'' riservati agli adolescenti in Italia e in [[Inghilterra]].<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/juve/it/4you/juventus-soccer-school|titolo=Juventus Soccer Schools: Summer Camps|urlarchivio=https://archive.is/20130411052752/http://www.juventus.com/juve/it/4you/juventus-soccer-school|urlmorto=sì}}</ref> Porta inoltre avanti progetti come Juventus University, la prima università calcistica al mondo,<ref>{{cita web|url=http://www.juvesoccerschool.com/cose-j-university/|titolo=Cos'è University|urlarchivio=https://archive.is/20130731121837/http://www.juvesoccerschool.com/cose-j-university/|urlmorto=sì}}</ref> Juventus National Academy, volto alla creazione di una rete di scuole calcio preadolescenziali dislocate sul territorio nazionale,<ref>{{cita web|url=http://www.juvesoccerschool.com/academy/index.php?option=com_content&view=article&id=10&catid=2&Itemid=10|titolo=National Academy|urlarchivio=https://archive.is/20120605012155/http://www.juvesoccerschool.com/academy/index.php?option=com_content&view=article&id=10&catid=2&Itemid=10|urlmorto=sì}}</ref> e il programma Juventus Soccer Schools International attraverso la gestione di scuole calcio in 18 Paesi.


Storicamente la Juventus gode di una rete di osservatori giovanili sia su tutto il territorio nazionale sia all'estero.<ref name=satelliti/> Tra coloro i quali hanno iniziato a militare in giovane età nei piemontesi, nella prima parte del XX secolo si segnalano [[Carlo Bigatto]], i campioni del mondo [[Gianpiero Combi]] e, questi anche olimpico, [[Pietro Rava]], [[Carlo Parola]], [[Giovanni Viola]] e soprattutto [[Giampiero Boniperti]], da sempre legato ai colori bianconeri, dalle giovanili ai successivi incarichi dirigenziali.
Storicamente la Juventus gode di una rete di osservatori giovanili sia su tutto il territorio nazionale sia all'estero.<ref name="giovanili"/> Tra coloro i quali hanno iniziato a militare in giovane età nei piemontesi, nella prima parte del XX secolo si segnalano [[Carlo Bigatto]], i campioni del mondo [[Gianpiero Combi]] e, questi anche olimpico, [[Pietro Rava]], [[Carlo Parola]], [[Giovanni Viola]] e soprattutto [[Giampiero Boniperti]], da sempre legato ai colori bianconeri, dalle giovanili ai successivi incarichi dirigenziali.


Nella seconda metà del Novecento, tra i calciatori di prestigio cresciuti nel vivaio bianconero ci sono due bandiere del club quali [[Giuseppe Furino]] e [[Roberto Bettega]], oltre a elementi quali [[Pietro Anastasi]], [[Franco Causio]] e il [[Pallone d'oro 1982]] [[Paolo Rossi (calciatore 1956)|Paolo Rossi]]. All'inizio del III millennio dal settore giovanile della Juventus si è messo in evidenza il torinese [[Claudio Marchisio]], entrato nella società bianconera da bambino fino ad arrivare alla prima squadra.
Nella seconda metà del Novecento, tra i calciatori di prestigio cresciuti nel vivaio bianconero ci sono due bandiere del club quali [[Giuseppe Furino]] e [[Roberto Bettega]], oltre a elementi quali [[Pietro Anastasi]], [[Franco Causio]] e il [[Pallone d'oro 1982]] [[Paolo Rossi (calciatore 1956)|Paolo Rossi]]. All'inizio del III millennio dal settore giovanile della Juventus si è messo in evidenza il torinese [[Claudio Marchisio]], entrato nella società bianconera da bambino fino ad arrivare alla prima squadra.
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{{vedi anche|Juventus Football Club nella cultura di massa}}
{{vedi anche|Juventus Football Club nella cultura di massa}}


Nel corso degli anni la Juventus, oltre a imporsi come realtà sportiva nazionale e internazionale, ha acquisito un posto di rilievo in ambito socioculturale.<ref>{{cita news|autore=Gian Paolo Ormezzano|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0027/articleid,0985_01_1987_0257_0029_16614566/|titolo=Juventus, 90 anni di giuventù|pubblicazione=La Stampa|p=27|data=1º novembre 1987|accesso=25 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170425115603/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0027/articleid,0985_01_1987_0257_0029_16614566/|dataarchivio=25 aprile 2017|urlmorto=no}}</ref> A testimonianza di ciò, diversi studiosi ritengono che la sua storia societaria s'intreccia con quella [[Storia di Torino|di Torino]] e [[Storia d'Italia|d'Italia]];<ref name=FIFA>{{cita web|lingua=en|url=http://www.fifa.com/news/y=2014/m=10/news=juventus-roma-a-tale-of-two-capitals-2452883.html|titolo=Juventus & Roma, a duel of north & south|data=4 ottobre 2014|accesso=7 gennaio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170107104655/http://www.fifa.com/news/y=2014/m=10/news=juventus-roma-a-tale-of-two-capitals-2452883.html|dataarchivio=7 gennaio 2017|urlmorto=no}}</ref> ciò in virtù di un insieme di fattori quali il legame che dal 1923 unisce la squadra alla [[Agnelli (famiglia)|dinastia industriale Agnelli]] — e che ha dato origine al [[Storia della Serie A#Il sodalizio tra la Juventus e gli Agnelli|sodalizio]] imprenditoriale più antico e duraturo dello [[sport in Italia|sport italiano]]<ref name=BeccantiniTreccani/> —, che da allora ha permesso al club di essere gestito da imprenditori provenienti dalla [[Italia settentrionale|regione settentrionale]] della Penisola, pur rimanendo estremamente popolare tra le [[Proletariato|classi lavoratrici]] a livello nazionale che generalmente erano di origini [[Mezzogiorno (Italia)|meridionali]]<ref>{{cita|Osella|8 min 40 s e sqq.}}</ref> in parziale conseguenza della diffusione delle fabbriche della [[casa automobilistica]] [[FIAT]];<ref name=FIFA/> le numerose [[Palmarès della Juventus Football Club|vittorie]] ottenute dalla squadra in ambito federale e confederale sono spesso coincise temporalmente con i principali successi ottenuti dalla [[Nazionale di calcio dell'Italia|squadra nazionale]], della quale la Juventus è la principale [[Juventus Football Club e Nazionali di calcio|fornitrice]],<ref name="LópezCarreñoCIHEFE" /> facendo di essa una delle formazioni italiane più rappresentative, oltre a suscitare molteplici e forti sentimenti ambivalenti in altre società di calcio e nei relativi tifosi in ragione della diffusione su scala globale della propria tifoseria e a diverse rivendicazioni [[campanilismo|anticampanilistiche]].<ref name="Hazard, Gould">{{cita|Patrick Hazard, David Gould|titolo=Three Confrontations and a Coda: Juventus of Turin and Italy|pp. 200-201; 203-207|Fear and Loathing in World Football}}.</ref>
Nel corso degli anni la Juventus, oltre a imporsi come realtà sportiva nazionale e internazionale, ha acquisito un posto di rilievo in ambito socioculturale.<ref>{{cita news|autore=Gian Paolo Ormezzano|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0027/articleid,0985_01_1987_0257_0029_16614566/|titolo=Juventus, 90 anni di giuventù|pubblicazione=La Stampa|p=27|data=1º novembre 1987|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170425115603/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0027/articleid,0985_01_1987_0257_0029_16614566/|urlmorto=no}}</ref> A testimonianza di ciò, diversi studiosi ritengono che la sua storia societaria s'intreccia con quella [[Storia di Torino|di Torino]] e [[Storia d'Italia|d'Italia]];<ref name="FIFA">{{cita web|lingua=en|url=http://www.fifa.com/news/y=2014/m=10/news=juventus-roma-a-tale-of-two-capitals-2452883.html|titolo=Juventus & Roma, a duel of north & south|data=4 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170107104655/http://www.fifa.com/news/y=2014/m=10/news=juventus-roma-a-tale-of-two-capitals-2452883.html|urlmorto=no}}</ref> ciò in virtù di un insieme di fattori quali il legame che dal 1923 unisce la squadra alla [[Agnelli (famiglia)|dinastia industriale Agnelli]] — e che ha dato origine al [[Storia della Serie A#Il sodalizio tra la Juventus e gli Agnelli|sodalizio]] imprenditoriale più antico e duraturo dello [[sport in Italia|sport italiano]]<ref name="Beccantini"/> —, che da allora ha permesso al club di essere gestito da imprenditori provenienti dalla [[Italia settentrionale|regione settentrionale]] della Penisola, pur rimanendo estremamente popolare tra le [[Proletariato|classi lavoratrici]] a livello nazionale che generalmente erano di origini [[Mezzogiorno (Italia)|meridionali]]<ref>{{cita|Osella|8 min 40 s e sqq.}}</ref> in parziale conseguenza della diffusione delle fabbriche della [[casa automobilistica]] [[FIAT]];<ref name="FIFA"/> le numerose [[Palmarès della Juventus Football Club|vittorie]] ottenute dalla squadra in ambito federale e confederale sono spesso coincise temporalmente con i principali successi ottenuti dalla [[Nazionale di calcio dell'Italia|squadra nazionale]], della quale la Juventus è la principale [[Juventus Football Club e Nazionali di calcio|fornitrice]],<ref name="López Carreño"/> facendo di essa una delle formazioni italiane più rappresentative, oltre a suscitare molteplici e forti sentimenti ambivalenti in altre società di calcio e nei relativi tifosi in ragione della diffusione su scala globale della propria tifoseria e a diverse rivendicazioni [[campanilismo|anticampanilistiche]].<ref name="Hazard, Gould">{{cita|Patrick Hazard, David Gould|titolo=Three Confrontations and a Coda: Juventus of Turin and Italy|pp. 200-201; 203-207|Fear and Loathing in World Football}}.</ref>


Tra le prime squadre sportive le cui partite sono state trasmesse in diretta radiofonica e televisiva in Italia,<ref>{{cita pubblicazione|autore=Vito Maggio|url=https://www.gruppocarige.it/gruppo/html/ita/arte-cultura/la-casana/2001_2/pdf/58_63.pdf|titolo=Nicolò Carosio. Una storica "voce" per due città|rivista=La Casana|numero=1|p=61|editore=Banca Carige S.p.A.|anno=2001|accesso=25 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160806153624/http://gruppocarige.it/gruppo/html/ita/arte-cultura/la-casana/2001_2/pdf/58_63.pdf|dataarchivio=6 agosto 2016|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Pino Frisoli|titolo=La TV per Sport|editore=Tracce|città=Pescara|anno=2007|p=16|isbn=88-7433-392-7}}</ref> il prestigio sportivo internazionale raggiunto ha permesso alla società torinese d'influire, seppur indirettamente, nella fondazione e/o nell'[[Colori e simboli della Juventus Football Club|identità visiva]] di numerose squadre sportive in giro per il mondo, legate in parte all'[[emigrazione italiana]], divenendo contemporaneamente uno strumento d'[[italiani]]tà;<ref name=ref name="RAI Storia"/> mentre il consenso che suscitava come riflesso dell'identità sabauda-industriale della città di Torino,<ref>{{cita|Osella|1 min 10 s}}.</ref><ref>{{cita|Osella|3 min 11 s}}.</ref> l'avrebbe convertita in uno degli elementi che rappresentano universalmente la propria metropoli e [[Piemonte|regione]] d'origine.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore1=Cristian Bonetto|autore2=Duncan Garwood|autore3=Paula Hardy ''et al.''|titolo=Grand Tour of Italy. Road Trips|capitolo=Turin|editore=Lonely Planet Publishing Co.|anno=2016|città=Londra|cid=Boneto, Garwood, Hardy ''et al.''|isbn=1-76034-157-6}}</ref> L'evoluzione storica del club, la sua popolarità e la larga fetta di antipatia da parte dei tifosi di squadre rivali, illustrati sia attraverso diverse analisi artistiche e/o accademiche, ne fanno oggetto e sfondo di alcuni lungometraggi, canzoni e testi letterari anche estranei all'ambito strettamente sportivo.
Tra le prime squadre sportive le cui partite sono state trasmesse in diretta radiofonica e televisiva in Italia,<ref>{{cita pubblicazione|autore=Vito Maggio|url=https://www.gruppocarige.it/gruppo/html/ita/arte-cultura/la-casana/2001_2/pdf/58_63.pdf|titolo=Nicolò Carosio. Una storica "voce" per due città|rivista=La Casana|numero=1|p=61|editore=Banca Carige S.p.A.|anno=2001|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160806153624/http://gruppocarige.it/gruppo/html/ita/arte-cultura/la-casana/2001_2/pdf/58_63.pdf|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Pino Frisoli|titolo=La TV per Sport|editore=Tracce|città=Pescara|anno=2007|p=16|isbn=88-7433-392-7}}</ref> il prestigio sportivo internazionale raggiunto ha permesso alla società torinese d'influire, seppur indirettamente, nella fondazione e/o nell'[[Colori e simboli della Juventus Football Club|identità visiva]] di numerose squadre sportive in giro per il mondo, legate in parte all'[[emigrazione italiana]], divenendo contemporaneamente uno strumento d'[[italiani]]tà;<ref name=ref name="RAI"/> mentre il consenso che suscitava come riflesso dell'identità sabauda-industriale della città di Torino,<ref>{{cita|Osella|1 min 10 s}}.</ref><ref>{{cita|Osella|3 min 11 s}}.</ref> l'avrebbe convertita in uno degli elementi che rappresentano universalmente la propria metropoli e [[Piemonte|regione]] d'origine.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore1=Cristian Bonetto|autore2=Duncan Garwood|autore3=Paula Hardy ''et al.''|titolo=Grand Tour of Italy. Road Trips|capitolo=Turin|editore=Lonely Planet Publishing Co.|anno=2016|città=Londra|cid=Boneto, Garwood, Hardy ''et al.''|isbn=1-76034-157-6}}</ref> L'evoluzione storica del club, la sua popolarità e la larga fetta di antipatia da parte dei tifosi di squadre rivali, illustrati sia attraverso diverse analisi artistiche e/o accademiche, ne fanno oggetto e sfondo di alcuni lungometraggi, canzoni e testi letterari anche estranei all'ambito strettamente sportivo.


==Allenatori e presidenti==
==Allenatori e presidenti==
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[[File:Giovanni Trapattoni, Juventus, anni '90.jpg|thumb|upright|[[Giovanni Trapattoni]], con 14 trofei in 13 stagioni, è il tecnico più vincente nella storia della Juventus]]
[[File:Giovanni Trapattoni, Juventus, anni '90.jpg|thumb|upright|[[Giovanni Trapattoni]], con 14 trofei in 13 stagioni, è il tecnico più vincente nella storia della Juventus]]


Sono 44 gli allenatori ad avere avuto a tutt'oggi la conduzione tecnica della Juventus; 10 di essi hanno ricoperto l'incarico ''ad interim''.<ref name="Allenatori JFC">{{cita web|url=http://www.myjuve.it/allenatori-juventus/elenco_allenatori.aspx|titolo=Elenco allenatori della Juventus F.C.|accesso=17 luglio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081006103550/http://www.myjuve.it/allenatori-juventus/elenco_allenatori.aspx|dataarchivio=6 ottobre 2008|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita news|autore=Bruno Bernardi|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0672_08_1996_0424_0051_9253045/|titolo=Un secolo di football a Torino: 1917-1926|capitolo=Il mister|pubblicazione=Torino Sette|p=1|editore=La Stampa|data=20 dicembre 1996|accesso=16 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161220151157/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0672_08_1996_0424_0051_9253045/|dataarchivio=20 dicembre 2016|urlmorto=no}}</ref>
Sono 44 gli allenatori ad avere avuto a tutt'oggi la conduzione tecnica della Juventus; 10 di essi hanno ricoperto l'incarico ''ad interim''.<ref name="allenatori">{{cita web|url=http://www.myjuve.it/allenatori-juventus/elenco_allenatori.aspx|titolo=Elenco allenatori della Juventus F.C.|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081006103550/http://www.myjuve.it/allenatori-juventus/elenco_allenatori.aspx|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita news|autore=Bruno Bernardi|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0672_08_1996_0424_0051_9253045/|titolo=Un secolo di football a Torino: 1917-1926|capitolo=Il mister|pubblicazione=Torino Sette|p=1|editore=La Stampa|data=20 dicembre 1996|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161220151157/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0672_08_1996_0424_0051_9253045/|urlmorto=no}}</ref>


Il primo allenatore della storia bianconera fu l'ungherese [[Jenő Károly]], scelto dal presidente [[Edoardo Agnelli (imprenditore 1892)|Edoardo Agnelli]] nel 1923 al fine di introdurre innovazioni dal punto di vista tattico e strategico nel gioco della squadra. Károly allenò la squadra per 70 incontri fino alla morte, avvenuta nel 1926.<ref name="Storia JFC"/>
Il primo allenatore della storia bianconera fu l'ungherese [[Jenő Károly]], scelto dal presidente [[Edoardo Agnelli (imprenditore 1892)|Edoardo Agnelli]] nel 1923 al fine di introdurre innovazioni dal punto di vista tattico e strategico nel gioco della squadra. Károly allenò la squadra per 70 incontri fino alla morte, avvenuta nel 1926.<ref name="storia"/>


A vantare il mandato tecnico più lungo è tuttora [[Giovanni Trapattoni]], rimasto alla guida della squadra per 13 stagioni di cui 10 consecutive, dal [[Juventus Football Club 1976-1977|1976-1977]] al [[Juventus Football Club 1985-1986|1985-1986]] e poi dal [[Juventus Football Club 1991-1992|1991-1992]] al [[Juventus Football Club 1993-1994|1993-1994]]. Sia il numero di annate consecutive sia quello totale sono un primato per i tecnici di club italiani, ma Trapattoni vanta anche il record complessivo di panchine (596) e di trofei vinti con il club (14, primato tra gli allenatori italiani).<ref name="Allenatori JFC"/>
A vantare il mandato tecnico più lungo è tuttora [[Giovanni Trapattoni]], rimasto alla guida della squadra per 13 stagioni di cui 10 consecutive, dal [[Juventus Football Club 1976-1977|1976-1977]] al [[Juventus Football Club 1985-1986|1985-1986]] e poi dal [[Juventus Football Club 1991-1992|1991-1992]] al [[Juventus Football Club 1993-1994|1993-1994]]. Sia il numero di annate consecutive sia quello totale sono un primato per i tecnici di club italiani, ma Trapattoni vanta anche il record complessivo di panchine (596) e di trofei vinti con il club (14, primato tra gli allenatori italiani).<ref name="allenatori"/>


Da menzionare inoltre [[Massimiliano Allegri]], tecnico nel vittorioso ciclo degli anni 2010, l'unico nella [[Calcio in Italia|storia del calcio italiano]] ad avere vinto 5 [[campionato italiano di calcio|campionati]] consecutivi in panchina,<ref>{{cita web|autore=Stefano Fiori|url=https://www.foxsports.it/2019/04/20/juventus-allegri-quinto-scudetto-consecutivo/|titolo=Juventus, lo scudetto di Allegri: il quinto, triste capolavoro|data=20 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190507234852/https://www.foxsports.it/2019/04/20/juventus-allegri-quinto-scudetto-consecutivo/|urlmorto=sì}}</ref> e [[Carlo Carcano]], ''deus ex machina'' della squadra del [[Quinquennio d'oro]] nella prima metà degli anni 1930.<ref name="Carcano"/>
Da menzionare inoltre [[Massimiliano Allegri]], tecnico nel vittorioso ciclo degli anni 2010, l'unico nella [[Calcio in Italia|storia del calcio italiano]] ad avere vinto 5 [[campionato italiano di calcio|campionati]] consecutivi in panchina,<ref>{{cita web|autore=Stefano Fiori|url=https://www.foxsports.it/2019/04/20/juventus-allegri-quinto-scudetto-consecutivo/|titolo=Juventus, lo scudetto di Allegri: il quinto, triste capolavoro|data=20 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190507234852/https://www.foxsports.it/2019/04/20/juventus-allegri-quinto-scudetto-consecutivo/|urlmorto=sì}}</ref> e [[Carlo Carcano]], ''deus ex machina'' della squadra del [[Quinquennio d'oro]] nella prima metà degli anni 1930.<ref name="Carcano"/>
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[[File:Edoardo Agnelli - Circolo Golf Torino anni 1930.jpg|thumb|upright|left|[[Edoardo Agnelli (imprenditore 1892)|Edoardo Agnelli]], primo esponente della famiglia torinese a legare il suo nome al club; il suo mandato, dal 1923 al 1935, culminò nel [[Quinquennio d'oro]]]]
[[File:Edoardo Agnelli - Circolo Golf Torino anni 1930.jpg|thumb|upright|left|[[Edoardo Agnelli (imprenditore 1892)|Edoardo Agnelli]], primo esponente della famiglia torinese a legare il suo nome al club; il suo mandato, dal 1923 al 1935, culminò nel [[Quinquennio d'oro]]]]


In più di 120 anni di storia societaria alla guida della Juventus si sono avvicendati 23 presidenti e 2 comitati di gestione.<ref name="Presidenti JFC">{{cita web|url=http://www.myjuve.it/presidenti-juventus/elenco_temporale_presidenti.aspx|titolo=Elenco presidenti della Juventus F.C.|accesso=17 luglio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090218144244/http://www.myjuve.it/presidenti-juventus/elenco_temporale_presidenti.aspx|dataarchivio=18 febbraio 2009|urlmorto=no}}</ref>
In più di 120 anni di storia societaria alla guida della Juventus si sono avvicendati 23 presidenti e 2 comitati di gestione.<ref name="presidenti">{{cita web|url=http://www.myjuve.it/presidenti-juventus/elenco_temporale_presidenti.aspx|titolo=Elenco presidenti della Juventus F.C.|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090218144244/http://www.myjuve.it/presidenti-juventus/elenco_temporale_presidenti.aspx|urlmorto=no}}</ref>


Il primo presidente della società bianconera fu [[Eugenio Canfari]], uno dei soci [[Storia della Juventus Football Club#Le origini|fondatori]].<ref name="Storia JFC"/> Il periodo più lungo in carica è appannaggio di [[Giampiero Boniperti]], alla guida della Juventus per 19 anni dal 1971 al 1990.<ref name="Presidenti JFC"/> Boniperti, al pari del suo successore [[Vittorio Caissotti di Chiusano]], presidente dal 1990 al 2003, vanta il ''palmarès'' più ampio della storia del club.<ref>{{Cita web|url=http://www.myjuve.it/statistiche-presidenti-juventus/palmares.aspx|titolo=Presidenti della Juventus F.C.: Palmarès|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170725183521/http://www.myjuve.it/statistiche-presidenti-juventus/palmares.aspx|urlmorto=sì}}</ref>
Il primo presidente della società bianconera fu [[Eugenio Canfari]], uno dei soci [[Storia della Juventus Football Club#Le origini|fondatori]].<ref name="storia"/> Il periodo più lungo in carica è appannaggio di [[Giampiero Boniperti]], alla guida della Juventus per 19 anni dal 1971 al 1990.<ref name="presidenti"/> Boniperti, al pari del suo successore [[Vittorio Caissotti di Chiusano]], presidente dal 1990 al 2003, vanta il ''palmarès'' più ampio della storia del club.<ref>{{Cita web|url=http://www.myjuve.it/statistiche-presidenti-juventus/palmares.aspx|titolo=Presidenti della Juventus F.C.: Palmarès|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170725183521/http://www.myjuve.it/statistiche-presidenti-juventus/palmares.aspx|urlmorto=sì}}</ref>


L'imprenditore [[Umberto Agnelli]], divenuto presidente ventiduenne nel 1956,<ref name=BeccantiniTreccani/> fu il più giovane a ricoprire tale carica.<ref name="Storia JFC"/> Da citare anche le presidenze dello [[Svizzera|svizzero]] [[Alfred Dick]] e del [[Francia|francese]] [[Jean-Claude Blanc]], gli unici non italiani ad assumere la massima carica del club;<ref name="Storia JFC"/> in particolare, Dick fu il presidente del primo scudetto bianconero ([[Prima Categoria 1905|1905]]). Dal 2010 la presidenza bianconera è ricoperta dall'imprenditore [[Andrea Agnelli]].<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/juve/it/news/2010/4/news_newseventi_06d0ec8103b94b8db41b3307b63c940e.asp|titolo=Elkann: «Andrea Agnelli presidente»|data=28 aprile 2010|urlarchivio=https://archive.is/20130411064133/http://www.juventus.com/juve/it/news/2010/4/news_newseventi_06d0ec8103b94b8db41b3307b63c940e.asp|urlmorto=sì}}</ref>
L'imprenditore [[Umberto Agnelli]], divenuto presidente ventiduenne nel 1956,<ref name="Beccantini"/> fu il più giovane a ricoprire tale carica.<ref name="storia"/> Da citare anche le presidenze dello [[Svizzera|svizzero]] [[Alfred Dick]] e del [[Francia|francese]] [[Jean-Claude Blanc]], gli unici non italiani ad assumere la massima carica del club;<ref name="storia"/> in particolare, Dick fu il presidente del primo scudetto bianconero ([[Prima Categoria 1905|1905]]). Dal 2010 la presidenza bianconera è ricoperta dall'imprenditore [[Andrea Agnelli]].<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/juve/it/news/2010/4/news_newseventi_06d0ec8103b94b8db41b3307b63c940e.asp|titolo=Elkann: «Andrea Agnelli presidente»|data=28 aprile 2010|urlarchivio=https://archive.is/20130411064133/http://www.juventus.com/juve/it/news/2010/4/news_newseventi_06d0ec8103b94b8db41b3307b63c940e.asp|urlmorto=sì}}</ref>


==Calciatori==
==Calciatori==
{{vedi anche|Calciatori della Juventus Football Club}}
{{vedi anche|Calciatori della Juventus Football Club}}


In più di 120 anni di storia hanno vestito la maglia della Juventus oltre 700 calciatori, in gran parte italiani,<ref name=giocatori>{{cita web|url=http://www.juworld.net/giocatori-homepage.asp|titolo=Area statistica: Tutti i giocatori della Juventus FC|accesso=29 luglio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090106163501/http://www.juworld.net/giocatori-homepage.asp|dataarchivio=6 gennaio 2009|urlmorto=no}}</ref> alcuni dei quali hanno anche [[Juventus Football Club e Nazionali di calcio#Giocatori convocati nella Nazionale «A» italiana|militato]] nella [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana]].
In più di 120 anni di storia hanno vestito la maglia della Juventus oltre 700 calciatori, in gran parte italiani,<ref>{{cita web|url=http://www.juworld.net/giocatori-homepage.asp|titolo=Area statistica: Tutti i giocatori della Juventus FC|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090106163501/http://www.juworld.net/giocatori-homepage.asp|urlmorto=no}}</ref> alcuni dei quali hanno anche [[Juventus Football Club e Nazionali di calcio#Giocatori convocati nella Nazionale «A» italiana|militato]] nella [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana]].


Tra i giocatori italiani di rilievo che hanno indossato il bianconero figurano [[Carlo Bigatto]], il primo giocatore-simbolo del club,<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/news/news/2013/a-un-secolo-dall-esordio-della-leggenda-bigatto.php|titolo=A un secolo dall’esordio della Leggenda Bigatto|data=12 ottobre 2013|accesso=14 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161028154043/http://www.juventus.com/it/news/news/2013/a-un-secolo-dall-esordio-della-leggenda-bigatto.php|dataarchivio=28 ottobre 2016|urlmorto=sì}}</ref> [[Giampiero Boniperti]], riconosciuto come il calciatore più rappresentativo nella storia della società,<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/site/ita/NEWS_newseventi_868A8C92AE8443EEAB598DC5A4478E28.asp|titolo=La Juventus festeggia Boniperti|data=4 luglio 2008|urlarchivio=https://archive.is/20080707080343/http://www.juventus.com/site/ita/NEWS_newseventi_868A8C92AE8443EEAB598DC5A4478E28.asp|urlmorto=sì}}</ref> [[Carlo Parola]] — autore della più famosa [[rovesciata]] del calcio italiano<ref>{{cita web|url=http://www2.raisport.rai.it/news/sport/calcio/200003/22/38d9037a046c3/|titolo=Addio mister rovesciata|editore=RAI Sport|data=22 marzo 2000|accesso=15 febbraio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111220004616/http://www2.raisport.rai.it/news/sport/calcio/200003/22/38d9037a046c3/|urlmorto=sì}}</ref> —, e plurivittoriosi elementi quali lo ''[[UEFA Jubilee Awards|UEFA Golden Player]]'' italiano [[Dino Zoff]],<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.uefa.com/memberassociations/news/newsid=130150.html|titolo=Golden Players take centre stage|data=29 novembre 2003|accesso=8 febbraio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120112032036/http://www.uefa.com/memberassociations/news/newsid=130150.html|dataarchivio=12 gennaio 2012|urlmorto=no}}</ref> il Pallone d'oro 1982 [[Paolo Rossi (calciatore 1956)|Paolo Rossi]], [[Gaetano Scirea]], [[Sergio Brio]], [[Antonio Cabrini]] e [[Stefano Tacconi]] — questi ultimi, quattro dei cinque soli [[Statistiche delle competizioni UEFA per club#Giocatori vincitori di tutte le maggiori competizioni UEFA per club|calciatori]] ad aver vinto tutte le competizioni confederali per club<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.rsssf.com/miscellaneous/player-trivia-ecups.html|titolo=Trivia on Players regarding European Club Cups|autore=Didier Fort|data=5 giugno 2005|accesso=29 luglio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090621090239/http://www.rsssf.com/miscellaneous/player-trivia-ecups.html|dataarchivio=21 giugno 2009|urlmorto=no}}</ref> —, il [[Pallone d'oro 1993]] [[Roberto Baggio]], [[Alessandro Del Piero]], giocatore-simbolo della squadra a cavallo di II e III millennio, e [[Gianluigi Buffon]], pluripresente in maglia azzurra.
Tra i giocatori italiani di rilievo che hanno indossato il bianconero figurano [[Carlo Bigatto]], il primo giocatore-simbolo del club,<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/news/news/2013/a-un-secolo-dall-esordio-della-leggenda-bigatto.php|titolo=A un secolo dall'esordio della Leggenda Bigatto|data=12 ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161028154043/http://www.juventus.com/it/news/news/2013/a-un-secolo-dall-esordio-della-leggenda-bigatto.php|urlmorto=sì}}</ref> [[Giampiero Boniperti]], riconosciuto come il calciatore più rappresentativo nella storia della società,<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/site/ita/NEWS_newseventi_868A8C92AE8443EEAB598DC5A4478E28.asp|titolo=La Juventus festeggia Boniperti|data=4 luglio 2008|urlarchivio=https://archive.is/20080707080343/http://www.juventus.com/site/ita/NEWS_newseventi_868A8C92AE8443EEAB598DC5A4478E28.asp|urlmorto=sì}}</ref> [[Carlo Parola]] — autore della più famosa [[rovesciata]] del calcio italiano<ref>{{cita web|url=http://www2.raisport.rai.it/news/sport/calcio/200003/22/38d9037a046c3/|titolo=Addio mister rovesciata|editore=RAI Sport|data=22 marzo 2000|accesso=15 febbraio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111220004616/http://www2.raisport.rai.it/news/sport/calcio/200003/22/38d9037a046c3/|urlmorto=sì}}</ref> —, e plurivittoriosi elementi quali lo ''[[UEFA Jubilee Awards|UEFA Golden Player]]'' italiano [[Dino Zoff]],<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.uefa.com/memberassociations/news/newsid=130150.html|titolo=Golden Players take centre stage|data=29 novembre 2003|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120112032036/http://www.uefa.com/memberassociations/news/newsid=130150.html|urlmorto=no}}</ref> il Pallone d'oro 1982 [[Paolo Rossi (calciatore 1956)|Paolo Rossi]], [[Gaetano Scirea]], [[Sergio Brio]], [[Antonio Cabrini]] e [[Stefano Tacconi]] — questi ultimi, quattro dei cinque soli [[Statistiche delle competizioni UEFA per club#Giocatori vincitori di tutte le maggiori competizioni UEFA per club|calciatori]] ad aver vinto tutte le competizioni confederali per club<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.rsssf.com/miscellaneous/player-trivia-ecups.html|titolo=Trivia on Players regarding European Club Cups|autore=Didier Fort|data=5 giugno 2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090621090239/http://www.rsssf.com/miscellaneous/player-trivia-ecups.html|urlmorto=no}}</ref> —, il [[Pallone d'oro 1993]] [[Roberto Baggio]], [[Alessandro Del Piero]], giocatore-simbolo della squadra a cavallo di II e III millennio, e [[Gianluigi Buffon]], pluripresente in maglia azzurra.
[[File:Michel Platini - Juventus FC - Pallone d'oro 1984.jpg|thumb|upright|Il francese [[Michel Platini]], vincitore in bianconero per tre anni consecutivi del [[Pallone d'oro]] di ''[[France Football]]'']]
[[File:Michel Platini - Juventus FC - Pallone d'oro 1984.jpg|thumb|upright|Il francese [[Michel Platini]], vincitore in bianconero per tre anni consecutivi del [[Pallone d'oro]] di ''[[France Football]]'']]


Tra i giocatori non italiani ad aver difeso i colori della Juventus, si segnalano negli anni 1950 e 1960 l'argentino [[Omar Sívori]], il quale da [[oriundo]] fu il primo Pallone d'oro bianconero nel [[Pallone d'oro 1961|1961]], e il gallese [[John Charles]], i quali insieme a Boniperti formarono un [[Trio Magico|trio d'attacco]] tra i più prolifici nella storia del club e del calcio italiano; tra gli anni 1960 e 1970 ci fu il tedesco [[Helmut Haller]], mentre dagli anni 1980 in avanti figurarono i francesi [[Michel Platini]], tre volte consecutive Pallone d'oro durante gli anni a Torino, e [[Zinédine Zidane]], Pallone d'oro 1998, oltre al ceco [[Pavel Nedvěd]], primo straniero per numero di presenze in competizioni ufficiali con la maglia bianconera<ref name=presenze>{{cita web|url=http://www.transfermarkt.it/juventus-turin/rekordspieler/verein/506|titolo=Giocatori con più partite|accesso=23 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170407162259/http://www.transfermarkt.it/juventus-turin/rekordspieler/verein/506|dataarchivio=7 aprile 2017|urlmorto=no}}</ref> nonché [[Pallone d'oro 2003]], e al franco-argentino [[David Trezeguet]], miglior marcatore straniero della storia juventina.<ref name="cannonieri">{{cita web|url=http://www.transfermarkt.it/juventus-turin/topTorschuetzen/verein/506|titolo=Marcatori record|accesso=23 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160920142214/http://www.transfermarkt.it/juventus-turin/topTorschuetzen/verein/506|dataarchivio=20 settembre 2016|urlmorto=no}}</ref>
Tra i giocatori non italiani ad aver difeso i colori della Juventus, si segnalano negli anni 1950 e 1960 l'argentino [[Omar Sívori]], il quale da [[oriundo]] fu il primo Pallone d'oro bianconero nel [[Pallone d'oro 1961|1961]], e il gallese [[John Charles]], i quali insieme a Boniperti formarono un [[Trio Magico|trio d'attacco]] tra i più prolifici nella storia del club e del calcio italiano; tra gli anni 1960 e 1970 ci fu il tedesco [[Helmut Haller]], mentre dagli anni 1980 in avanti figurarono i francesi [[Michel Platini]], tre volte consecutive Pallone d'oro durante gli anni a Torino, e [[Zinédine Zidane]], Pallone d'oro 1998, oltre al ceco [[Pavel Nedvěd]], primo straniero per numero di presenze in competizioni ufficiali con la maglia bianconera<ref name="presenze">{{cita web|url=http://www.transfermarkt.it/juventus-turin/rekordspieler/verein/506|titolo=Giocatori con più partite|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170407162259/http://www.transfermarkt.it/juventus-turin/rekordspieler/verein/506|urlmorto=no}}</ref> nonché [[Pallone d'oro 2003]], e al franco-argentino [[David Trezeguet]], miglior marcatore straniero della storia juventina.<ref>{{cita web|url=http://www.transfermarkt.it/juventus-turin/topTorschuetzen/verein/506|titolo=Marcatori record|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160920142214/http://www.transfermarkt.it/juventus-turin/topTorschuetzen/verein/506|urlmorto=no}}</ref>


===Contributo alle nazionali di calcio===
===Contributo alle nazionali di calcio===
{{vedi anche|Juventus Football Club e Nazionali di calcio}}
{{vedi anche|Juventus Football Club e Nazionali di calcio}}
Al 4 ottobre 2019 la Juventus è il club che ha fornito il [[Juventus Football Club e Nazionali di calcio#Giocatori convocati nella Nazionale «A» italiana|maggior numero di giocatori]] alla [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana]]: a tale data infatti 145 elementi hanno ricevuto una convocazione in [[maglia azzurra]] durante la loro militanza juventina (a fronte dei 114 dell'Inter e dei 109 del Milan).<!-- IL SITO WEB DELLA FIGC INSERISCE PER ERRORE 2 VOLTE ORSI NELLA LISTA STORICA DI CONVOCATI JUVENTUS, 2 ALTAFINI IN QUELLA DEL MILAN, 1 FURINO IN QUELLA DELL'INTER E OMETTE TARDELLI E L. VIERI IN QUELLA DELL'INTER. --><ref>{{cita web|url=https://www.figc.it/it/nazionali/nazionali-in-cifre/convocati-di-una-societ%C3%A0/|titolo=Nazionale in cifre: i convocati di una società alla Nazionale A|accesso=9 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181109193811/https://www.figc.it/it/nazionali/nazionali-in-cifre/convocati-di-una-societ%C3%A0/|dataarchivio=9 novembre 2018|urlmorto=no}}</ref>
Al 4 ottobre 2019 la Juventus è il club che ha fornito il [[Juventus Football Club e Nazionali di calcio#Giocatori convocati nella Nazionale «A» italiana|maggior numero di giocatori]] alla [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana]]: a tale data infatti 145 elementi hanno ricevuto una convocazione in [[maglia azzurra]] durante la loro militanza juventina (a fronte dei 114 dell'Inter e dei 109 del Milan).<!-- IL SITO FIGC INSERISCE PER ERRORE 2 VOLTE ORSI NEI CONVOCATI DELLA JUVENTUS, 2 ALTAFINI IN QUELLA DEL MILAN, 1 FURINO IN QUELLA DELL'INTER E OMETTE TARDELLI E L. VIERI IN QUELLA DELL'INTER. --><ref>{{cita web|url=https://www.figc.it/it/nazionali/nazionali-in-cifre/convocati-di-una-societ%C3%A0/|titolo=Nazionale in cifre: i convocati di una società alla Nazionale A|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181109193811/https://www.figc.it/it/nazionali/nazionali-in-cifre/convocati-di-una-societ%C3%A0/|urlmorto=no}}</ref>


Sono 22 in totale i giocatori della Juventus militanti nelle selezioni nazionali italiane campioni del mondo: nove nel [[Convocazioni per il campionato mondiale di calcio 1934#Italia|1934]] ([[Luigi Bertolini|Bertolini]], [[Felice Borel|Borel II]], [[Umberto Caligaris|Caligaris]], [[Gianpiero Combi|Combi]], [[Giovanni Ferrari|Ferrari]], [[Luis Monti|Monti]], [[Raimundo Orsi|Orsi]], [[Virginio Rosetta|Rosetta]] e [[Mario Varglien|Varglien I]]), due nel [[Convocazioni per il campionato mondiale di calcio 1938#Italia|1938]] ([[Alfredo Foni|Foni]] e [[Pietro Rava|Rava]]), sei nel [[Convocazioni per il campionato mondiale di calcio 1982#Italia|1982]] ([[Dino Zoff|Zoff]], [[Claudio Gentile|Gentile]], [[Antonio Cabrini|Cabrini]], [[Gaetano Scirea|Scirea]], [[Marco Tardelli|Tardelli]] e [[Paolo Rossi (calciatore 1956)|Rossi]]) e cinque nel [[Convocazioni per il campionato mondiale di calcio 2006#Italia|2006]] ([[Gianluigi Buffon|Buffon]], [[Fabio Cannavaro|Cannavaro]], [[Mauro Germán Camoranesi|Camoranesi]], [[Gianluca Zambrotta|Zambrotta]] e [[Alessandro Del Piero|Del Piero]]).<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|data=9 giugno - 9 luglio 2006|url=http://resources.fifa.com/mm/document/afdeveloping/technicaldevp/50/08/32/fwc_2006_germany_1_2_262.pdf|titolo=Report and Statistics 2006 FIFA World Cup Germany|editore=Fédération Internationale de Football Association|volume=2|pp=192; 208|accesso=3 luglio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160402090548/http://resources.fifa.com/mm/document/afdeveloping/technicaldevp/50/08/32/fwc_2006_germany_1_2_262.pdf|dataarchivio=2 aprile 2016|urlmorto=no}}</ref> Tre sono invece i calciatori della Juventus laureatisi campioni d'Europa con la nazionale nell'edizione di {{EC2|1968}} ([[Giancarlo Bercellino|Bercellino]], [[Ernesto Castano|Castano]] e [[Sandro Salvadore|Salvadore]]).
Sono 22 in totale i giocatori della Juventus militanti nelle selezioni nazionali italiane campioni del mondo: nove nel [[Convocazioni per il campionato mondiale di calcio 1934#Italia|1934]] ([[Luigi Bertolini|Bertolini]], [[Felice Borel|Borel II]], [[Umberto Caligaris|Caligaris]], [[Gianpiero Combi|Combi]], [[Giovanni Ferrari|Ferrari]], [[Luis Monti|Monti]], [[Raimundo Orsi|Orsi]], [[Virginio Rosetta|Rosetta]] e [[Mario Varglien|Varglien I]]), due nel [[Convocazioni per il campionato mondiale di calcio 1938#Italia|1938]] ([[Alfredo Foni|Foni]] e [[Pietro Rava|Rava]]), sei nel [[Convocazioni per il campionato mondiale di calcio 1982#Italia|1982]] ([[Dino Zoff|Zoff]], [[Claudio Gentile|Gentile]], [[Antonio Cabrini|Cabrini]], [[Gaetano Scirea|Scirea]], [[Marco Tardelli|Tardelli]] e [[Paolo Rossi (calciatore 1956)|Rossi]]) e cinque nel [[Convocazioni per il campionato mondiale di calcio 2006#Italia|2006]] ([[Gianluigi Buffon|Buffon]], [[Fabio Cannavaro|Cannavaro]], [[Mauro Germán Camoranesi|Camoranesi]], [[Gianluca Zambrotta|Zambrotta]] e [[Alessandro Del Piero|Del Piero]]).<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|data=9 giugno - 9 luglio 2006|url=http://resources.fifa.com/mm/document/afdeveloping/technicaldevp/50/08/32/fwc_2006_germany_1_2_262.pdf|titolo=Report and Statistics 2006 FIFA World Cup Germany|editore=Fédération Internationale de Football Association|volume=2|pp=192; 208|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160402090548/http://resources.fifa.com/mm/document/afdeveloping/technicaldevp/50/08/32/fwc_2006_germany_1_2_262.pdf|urlmorto=no}}</ref> Tre sono invece i calciatori della Juventus laureatisi campioni d'Europa con la nazionale nell'edizione di {{EC2|1968}} ([[Giancarlo Bercellino|Bercellino]], [[Ernesto Castano|Castano]] e [[Sandro Salvadore|Salvadore]]).
[[File:Italia v Francia Mondiale 1978.jpg|thumb|left|La [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana]] all'esordio al {{WC|1978}}: vi figurano 8 giocatori all'epoca militanti nella Juventus]]
[[File:Italia v Francia Mondiale 1978.jpg|thumb|left|La [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana]] all'esordio al {{WC|1978}}: vi figurano 8 giocatori all'epoca militanti nella Juventus]]


I maggiori contributi della Juventus alla nazionale risalgono alla [[Coppa Internazionale 1933-1935]] (torneo predecessore del [[campionato europeo di calcio]]), e al {{WC|1978}}, quando in entrambi i casi gli azzurri ricorsero a ben 9 juventini tra gli 11 titolari: in Coppa Internazionale, l'Italia che affrontò l'{{NazNB|CA|HUN}} il 20 ottobre 1933 schierò Bertolini, Borel II, Caligaris, [[Renato Cesarini|Cesarini]], Combi, Ferrari, Monti, Orsi e Rosetta,<ref>{{Cita|Tavella, Ossola|p. 111}}.</ref> mentre ai Mondiali 1978, nella prima fase contro i padroni di casa dell'{{NazNB|CA|ARG}} e nella seconda fase contro i {{NazNB|CA|NLD}}, gli azzurri si affidarono a [[Romeo Benetti|Benetti]], [[Roberto Bettega|Bettega]], Cabrini, [[Franco Causio|Causio]], [[Antonello Cuccureddu|Cuccureddu]], Gentile, Scirea, Tardelli e Zoff — il che costituisce un primato nazionale in competizioni ufficiali.<ref>{{cita news|autore=Bruno Perucca|titolo=Juventus e Milan vestite d'azzurro|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0729_01_1994_0064_0052_10000864/|pubblicazione=La Stampa|data=6 marzo 1994|p=4|accesso=23 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161224031518/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0729_01_1994_0064_0052_10000864/|dataarchivio=24 dicembre 2016|urlmorto=no}}</ref>
I maggiori contributi della Juventus alla nazionale risalgono alla [[Coppa Internazionale 1933-1935]] (torneo predecessore del [[campionato europeo di calcio]]), e al {{WC|1978}}, quando in entrambi i casi gli azzurri ricorsero a ben 9 juventini tra gli 11 titolari: in Coppa Internazionale, l'Italia che affrontò l'{{NazNB|CA|HUN}} il 20 ottobre 1933 schierò Bertolini, Borel II, Caligaris, [[Renato Cesarini|Cesarini]], Combi, Ferrari, Monti, Orsi e Rosetta,<ref>{{Cita|Tavella, Ossola|p. 111}}.</ref> mentre ai Mondiali 1978, nella prima fase contro i padroni di casa dell'{{NazNB|CA|ARG}} e nella seconda fase contro i {{NazNB|CA|NLD}}, gli azzurri si affidarono a [[Romeo Benetti|Benetti]], [[Roberto Bettega|Bettega]], Cabrini, [[Franco Causio|Causio]], [[Antonello Cuccureddu|Cuccureddu]], Gentile, Scirea, Tardelli e Zoff — il che costituisce un primato nazionale in competizioni ufficiali.<ref>{{cita news|autore=Bruno Perucca|titolo=Juventus e Milan vestite d'azzurro|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0729_01_1994_0064_0052_10000864/|pubblicazione=La Stampa|data=6 marzo 1994|p=4|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161224031518/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0729_01_1994_0064_0052_10000864/|urlmorto=no}}</ref>


La Juventus, con 25 elementi, guida la particolare classifica dei club che vantano giocatori campioni del mondo con la propria nazionale: ai succitati 22 italiani, vanno infatti aggiunti 3 francesi, ovvero [[Didier Deschamps]] e [[Zinédine Zidane]] nell'edizione di {{WC2|1998}}, e [[Blaise Matuidi]] in quella di {{WC2|2018}}.<ref name="Juve campioni">{{cita web|url=https://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2485037.html|titolo=Quali club hanno avuto più campioni del mondo nella storia?|data=16 luglio 2018|accesso=16 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180716194615/https://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2485037.html|dataarchivio=16 luglio 2018|urlmorto=no}}</ref> Quanto al campionato d'Europa, oltre ai 3 sopracitati, altri 3 giocatori sono vincitori del torneo con nazionali diverse da quella italiana: [[Luis del Sol]] con la {{NazNB|CA|ESP}} ({{EC2|1964}}), e [[Michel Platini]] ({{EC2|1984}}) e Zidane ({{EC2|2000}}) con la Francia.
La Juventus, con 25 elementi, guida la particolare classifica dei club che vantano giocatori campioni del mondo con la propria nazionale: ai succitati 22 italiani, vanno infatti aggiunti 3 francesi, ovvero [[Didier Deschamps]] e [[Zinédine Zidane]] nell'edizione di {{WC2|1998}}, e [[Blaise Matuidi]] in quella di {{WC2|2018}}.<ref>{{cita web|url=https://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2485037.html|titolo=Quali club hanno avuto più campioni del mondo nella storia?|data=16 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180716194615/https://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2485037.html|urlmorto=no}}</ref> Quanto al campionato d'Europa, oltre ai 3 sopracitati, altri 3 giocatori sono vincitori del torneo con nazionali diverse da quella italiana: [[Luis del Sol]] con la {{NazNB|CA|ESP}} ({{EC2|1964}}), e [[Michel Platini]] ({{EC2|1984}}) e Zidane ({{EC2|2000}}) con la Francia.


In occasione della [[finale del campionato mondiale di calcio 2006]] la Juventus stabilì un ulteriore [[Statistiche del campionato mondiale di calcio#Nazionali di calcio maggiormente influenzate da un solo club|primato internazionale]] in quanto, oltre ai succitati 5 nazionali italiani, scesero in campo 3 bianconeri con la maglia francese: [[Lilian Thuram]], [[Patrick Vieira]] e [[David Trezeguet]],<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|data=9 giugno - 9 luglio 2006|url=http://resources.fifa.com/mm/document/afdeveloping/technicaldevp/50/08/34/fwc_2006_germany_1_1_263.pdf|titolo=Report and Statistics 2006 FIFA World Cup Germany|editore=Fédération Internationale de Football Association|volume=1|p=115|accesso=3 luglio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150906094832/http://resources.fifa.com/mm/document/afdeveloping/technicaldevp/50/08/34/fwc_2006_germany_1_1_263.pdf|dataarchivio=6 settembre 2015|urlmorto=no}}</ref> per un totale di 8 tesserati di uno stesso club sul terreno di gioco, eguagliando così il primato stabilito nella [[Finale del campionato mondiale di calcio 1934|finale di 72 anni prima]] dai cecoslovacchi dello {{Calcio Slavia Praga|N}}.<ref>{{cita web|lingua=de|url=http://fussballweltmeisterschaft.npage.de/1934.html|titolo=Fußball Weltmeisterschaft 1934 in Italien|accesso=27 maggio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150528012348/http://fussballweltmeisterschaft.npage.de/1934.html|dataarchivio=28 maggio 2015|urlmorto=no}}</ref>
In occasione della [[finale del campionato mondiale di calcio 2006]] la Juventus stabilì un ulteriore [[Statistiche del campionato mondiale di calcio#Nazionali di calcio maggiormente influenzate da un solo club|primato internazionale]] in quanto, oltre ai succitati 5 nazionali italiani, scesero in campo 3 bianconeri con la maglia francese: [[Lilian Thuram]], [[Patrick Vieira]] e [[David Trezeguet]],<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|data=9 giugno - 9 luglio 2006|url=http://resources.fifa.com/mm/document/afdeveloping/technicaldevp/50/08/34/fwc_2006_germany_1_1_263.pdf|titolo=Report and Statistics 2006 FIFA World Cup Germany|editore=Fédération Internationale de Football Association|volume=1|p=115|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150906094832/http://resources.fifa.com/mm/document/afdeveloping/technicaldevp/50/08/34/fwc_2006_germany_1_1_263.pdf|urlmorto=no}}</ref> per un totale di 8 tesserati di uno stesso club sul terreno di gioco, eguagliando così il primato stabilito nella [[Finale del campionato mondiale di calcio 1934|finale di 72 anni prima]] dai cecoslovacchi dello {{Calcio Slavia Praga|N}}.<ref>{{cita web|lingua=de|url=http://fussballweltmeisterschaft.npage.de/1934.html|titolo=Fußball Weltmeisterschaft 1934 in Italien|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150528012348/http://fussballweltmeisterschaft.npage.de/1934.html|urlmorto=no}}</ref>


==Palmarès==
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===Competizioni giovanili===
===Competizioni giovanili===
La sezione giovanile della Juventus è una delle più vittoriose della sua categoria sia a livello nazionale, potendo vantare 9 titoli di [[Campionati italiani di calcio giovanile|campione d'Italia]], sia internazionale, con più di 100 trofei ufficiali compresi quelli di alcuni tra le competizioni più importanti al mondo nella categoria, come il [[Viareggio Cup World Football Tournament Coppa Carnevale|Torneo di Viareggio]] vinto per 9 volte (record).<ref>{{cita web|url=http://www.viareggiocup.com/68-edizione/news-dal-torneo/678-la-juve-vince-la-68-viareggio-cup-la-gumina-capocannoniere-e-golden-boy-marson-miglior-portiere.html|titolo=La Juve vince la 68ª Viareggio Cup|data=30 marzo 2016|accesso=30 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160402080657/http://www.viareggiocup.com/68-edizione/news-dal-torneo/678-la-juve-vince-la-68-viareggio-cup-la-gumina-capocannoniere-e-golden-boy-marson-miglior-portiere.html|dataarchivio=2 aprile 2016|urlmorto=no}}</ref> Inoltre la squadra fu finalista del [[Blue Stars/FIFA Youth Cup]] nel 1962.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.fifa.com/mm/document/fifafacts/mencompovw/01/58/51/37/fs-212_01a_fbluestars.pdf|titolo=Blue Stars/FIFA Youth Cup|pp=7-8|accesso=2 dicembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130413064448/http://www.fifa.com/mm/document/fifafacts/mencompovw/01/58/51/37/fs-212_01a_fbluestars.pdf|dataarchivio=13 aprile 2013|urlmorto=no}}</ref>
La sezione giovanile della Juventus è una delle più vittoriose della sua categoria sia a livello nazionale, potendo vantare 9 titoli di [[Campionati italiani di calcio giovanile|campione d'Italia]], sia internazionale, con più di 100 trofei ufficiali compresi quelli di alcuni tra le competizioni più importanti al mondo nella categoria, come il [[Viareggio Cup World Football Tournament Coppa Carnevale|Torneo di Viareggio]] vinto per 9 volte (record).<ref>{{cita web|url=http://www.viareggiocup.com/68-edizione/news-dal-torneo/678-la-juve-vince-la-68-viareggio-cup-la-gumina-capocannoniere-e-golden-boy-marson-miglior-portiere.html|titolo=La Juve vince la 68ª Viareggio Cup|data=30 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160402080657/http://www.viareggiocup.com/68-edizione/news-dal-torneo/678-la-juve-vince-la-68-viareggio-cup-la-gumina-capocannoniere-e-golden-boy-marson-miglior-portiere.html|urlmorto=no}}</ref> Inoltre la squadra fu finalista del [[Blue Stars/FIFA Youth Cup]] nel 1962.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|url=http://www.fifa.com/mm/document/fifafacts/mencompovw/01/58/51/37/fs-212_01a_fbluestars.pdf|titolo=Blue Stars/FIFA Youth Cup|pp=7-8|editore=Fédération Internationale de Football Association|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130413064448/http://www.fifa.com/mm/document/fifafacts/mencompovw/01/58/51/37/fs-212_01a_fbluestars.pdf|urlmorto=no}}</ref>


==Statistiche e record==
==Statistiche e record==
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[[File:Juventus Football Club 1976-1977.jpg|thumb|left|La Juventus della stagione [[Juventus Football Club 1976-1977|1976-1977]] rimane l'unica formazione [[italia]]na ad aver vinto un trofeo internazionale, la [[Coppa UEFA 1976-1977|Coppa UEFA]], con una rosa di soli giocatori nazionali]]
[[File:Juventus Football Club 1976-1977.jpg|thumb|left|La Juventus della stagione [[Juventus Football Club 1976-1977|1976-1977]] rimane l'unica formazione [[italia]]na ad aver vinto un trofeo internazionale, la [[Coppa UEFA 1976-1977|Coppa UEFA]], con una rosa di soli giocatori nazionali]]


La Juventus esordì nel [[Campionato Italiano di Football 1900|campionato italiano]] l'11 marzo 1900. Quella 2019-2020 sarà dunque la sua 115ª stagione sportiva; nelle 114 precedenti, ha partecipato a 106 campionati di massima serie (2 di [[Campionato Italiano di Football|Campionato Federale]], 9 di [[Prima Categoria (campionato prime squadre)|Prima Categoria Nazionale]], 5 di [[Prima Divisione]], 4 di [[Divisione Nazionale]] e 86 di [[Serie A]] propriamente detta) e uno di [[Serie B]] (nel [[Serie B 2006-2007|2006-2007]]), mentre in altre 7 occasioni non superò le eliminatorie del Comitato Regionale Piemontese. Nel corso delle 113 stagioni nei campionati di massima serie la Juventus si è classificata al primo posto in 36 occasioni (record italiano), sebbene il club abbia in realtà vinto 35 titoli di [[Albo d'oro del campionato italiano di calcio|campione d'Italia]].<ref name=Calciopoli/> La Juventus, inoltre, è giunta seconda in 21 tornei e terza in 12, totalizzando il 61,06% di piazzamenti nelle prime tre rispetto alle partecipazioni.
La Juventus esordì nel [[Campionato Italiano di Football 1900|campionato italiano]] l'11 marzo 1900. Quella 2019-2020 sarà dunque la sua 115ª stagione sportiva; nelle 114 precedenti, ha partecipato a 106 campionati di massima serie (2 di [[Campionato Italiano di Football|Campionato Federale]], 9 di [[Prima Categoria (campionato prime squadre)|Prima Categoria Nazionale]], 5 di [[Prima Divisione]], 4 di [[Divisione Nazionale]] e 86 di [[Serie A]] propriamente detta) e uno di [[Serie B]] (nel [[Serie B 2006-2007|2006-2007]]), mentre in altre 7 occasioni non superò le eliminatorie del Comitato Regionale Piemontese. Nel corso delle 113 stagioni nei campionati di massima serie la Juventus si è classificata al primo posto in 36 occasioni (record italiano), sebbene il club abbia in realtà vinto 35 titoli di [[Albo d'oro del campionato italiano di calcio|campione d'Italia]].<ref name="Calciopoli"/> La Juventus, inoltre, è giunta seconda in 21 tornei e terza in 12, totalizzando il 61,06% di piazzamenti nelle prime tre rispetto alle partecipazioni.


La vittoria in gara ufficiale con il maggior scarto fu un 15-0 in casa del {{Calcio Cento|N}}, secondo turno di [[Coppa Italia 1926-1927]]; il suddetto primato lo è anche per la competizione, a pari merito con l'incontro tra {{Calcio Alessandria|N}} e A.C. Bologna (17-2, disputatosi nel medesimo turno della citata edizione del torneo) e quello tra {{Calcio Cittadella|N}} e {{Calcio Potenza|N}} (15-0 nel primo turno eliminatorio dell'edizione [[Coppa Italia 2015-2016|2015-2016]]).<ref name="partite record1">{{cita web|url=http://www.tuttosport.com/news/calcio/coppa-italia/2015/08/02-2918933/coppa_italia_potenza_con_juniores_cittadella_da_record_vince_15-0/|titolo=Coppa Italia: Potenza con juniores, Cittadella da record vince 15-0!|data=2 agosto 2015|accesso=23 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161223201115/http://www.tuttosport.com/news/calcio/coppa-italia/2015/08/02-2918933/coppa_italia_potenza_con_juniores_cittadella_da_record_vince_15-0/|dataarchivio=23 dicembre 2016|urlmorto=no}}</ref> In campionato il record fu invece un 11-0, realizzato due volte nel [[Divisione Nazionale 1928-1929|torneo 1928-1929]] contro {{Calcio Fiorentina|N}} e {{Calcio Fiumana|N}}, rispettivamente nella 2ª e 6ª giornata.<ref name="partite record1"/> La sconfitta con il maggior scarto fu invece uno 0-8 subìto dal {{Calcio Torino|N}} nel campionato di [[Prima Categoria 1912-1913]].<ref>{{cita web|url=http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/2009/03/05-20353/Torino-Juventus,+un+derby+lungo+102+anni|titolo=Torino-Juventus, un derby lungo 102 anni|data=5 marzo 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://archive.is/20141201014052/http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/2009/03/05-20353/Torino-Juventus,+un+derby+lungo+102+anni}}</ref>
La vittoria in gara ufficiale con il maggior scarto fu un 15-0 in casa del {{Calcio Cento|N}}, secondo turno di [[Coppa Italia 1926-1927]]; il suddetto primato lo è anche per la competizione, a pari merito con l'incontro tra {{Calcio Alessandria|N}} e A.C. Bologna (17-2, disputatosi nel medesimo turno della citata edizione del torneo) e quello tra {{Calcio Cittadella|N}} e {{Calcio Potenza|N}} (15-0 nel primo turno eliminatorio dell'edizione [[Coppa Italia 2015-2016|2015-2016]]).<ref name="partite">{{cita web|url=http://www.tuttosport.com/news/calcio/coppa-italia/2015/08/02-2918933/coppa_italia_potenza_con_juniores_cittadella_da_record_vince_15-0/|titolo=Coppa Italia: Potenza con juniores, Cittadella da record vince 15-0!|data=2 agosto 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161223201115/http://www.tuttosport.com/news/calcio/coppa-italia/2015/08/02-2918933/coppa_italia_potenza_con_juniores_cittadella_da_record_vince_15-0/|urlmorto=no}}</ref> In campionato il record fu invece un 11-0, realizzato due volte nel [[Divisione Nazionale 1928-1929|torneo 1928-1929]] contro {{Calcio Fiorentina|N}} e {{Calcio Fiumana|N}}, rispettivamente nella 2ª e 6ª giornata.<ref name="partite"/> La sconfitta con il maggior scarto fu invece uno 0-8 subìto dal {{Calcio Torino|N}} nel campionato di [[Prima Categoria 1912-1913]].<ref>{{cita web|url=http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/2009/03/05-20353/Torino-Juventus,+un+derby+lungo+102+anni|titolo=Torino-Juventus, un derby lungo 102 anni|data=5 marzo 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://archive.is/20141201014052/http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/2009/03/05-20353/Torino-Juventus,+un+derby+lungo+102+anni}}</ref>


Nell'annata [[Serie A 1976-1977|1976-1977]] la Juventus stabilì il primato di punti per campionati italiani a 16 squadre (51).<ref>{{cita news|autore=Ferruccio Cavallero|titolo=Juve e Toro, due squadroni|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0011/articleid,1093_02_1977_0109_0013_24173802/|pubblicazione=La Stampa|data=23 maggio 1977|p=11|accesso=18 dicembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111214115522/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0011/articleid,1093_02_1977_0109_0013_24173802|dataarchivio=14 dicembre 2011|urlmorto=no}}</ref> Nella stagione [[Juventus Football Club 2011-2012|2011-2012]] stabilì il primato d'[[Statistiche della Serie A#Intero campionato|imbattibilità]] assoluta in una singola stagione della Serie A (con zero sconfitte in 38 partite), stabilendo anche il record d'imbattibilità nel corso di una singola stagione (42).<ref>{{cita web|autore=Paolo Menicucci|url=http://it.uefa.com/memberassociations/association=ita/news/newsid=1800382.html|titolo=Riepilogo stagione: Italia|data=21 maggio 2012|accesso=18 settembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120831042425/http://it.uefa.com/memberassociations/association=ita/news/newsid=1800382.html|dataarchivio=31 agosto 2012|urlmorto=no}}</ref>
Nell'annata [[Serie A 1976-1977|1976-1977]] la Juventus stabilì il primato di punti per campionati italiani a 16 squadre (51).<ref>{{cita news|autore=Ferruccio Cavallero|titolo=Juve e Toro, due squadroni|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0011/articleid,1093_02_1977_0109_0013_24173802/|pubblicazione=La Stampa|data=23 maggio 1977|p=11|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111214115522/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0011/articleid,1093_02_1977_0109_0013_24173802|urlmorto=no}}</ref> Nella stagione [[Juventus Football Club 2011-2012|2011-2012]] stabilì il primato d'[[Statistiche della Serie A#Intero campionato|imbattibilità]] assoluta in una singola stagione della Serie A (con zero sconfitte in 38 partite), stabilendo anche il record d'imbattibilità nel corso di una singola stagione (42).<ref>{{cita web|autore=Paolo Menicucci|url=http://it.uefa.com/memberassociations/association=ita/news/newsid=1800382.html|titolo=Riepilogo stagione: Italia|data=21 maggio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120831042425/http://it.uefa.com/memberassociations/association=ita/news/newsid=1800382.html|urlmorto=no}}</ref>


Tra i numerosi primati ottenuti dalla squadra nel triennio 2014-2016 ci sono il maggior numero di punti in una singola edizione di Serie A (102 nella stagione [[Serie A 2013-2014|2013-2014]], anche record nei [[Coefficiente UEFA#Vertice storico|principali campionati del continente europeo]]).<ref>{{cita web|url=http://it.uefa.com/memberassociations/association=sco/news/newsid=2107969.html|titolo=Il Club dei 100|data=19 maggio 2014|accesso=20 maggio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140520220121/http://it.uefa.com/memberassociations/association=sco/news/newsid=2107969.html|dataarchivio=20 maggio 2014|urlmorto=no}}</ref> Nella stagione [[Juventus Football Club 2015-2016|2015-2016]] ha inanellato il suo primo ''[[treble]]'' nazionale, unendo a campionato e coppa nazionale anche la Supercoppa di Lega.<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/news/news/2016/i-numeri-di-un-ennesima-impresa.php|titolo=I numeri di un'ennesima impresa|data=22 maggio 2016|accesso=22 maggio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160523094659/http://www.juventus.com/it/news/news/2016/i-numeri-di-un-ennesima-impresa.php|dataarchivio=23 maggio 2016|urlmorto=no}}</ref>
Tra i numerosi primati ottenuti dalla squadra nel triennio 2014-2016 ci sono il maggior numero di punti in una singola edizione di Serie A (102 nella stagione [[Serie A 2013-2014|2013-2014]], anche record nei [[Coefficiente UEFA#Vertice storico|principali campionati del continente europeo]]).<ref>{{cita web|url=http://it.uefa.com/memberassociations/association=sco/news/newsid=2107969.html|titolo=Il Club dei 100|data=19 maggio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140520220121/http://it.uefa.com/memberassociations/association=sco/news/newsid=2107969.html|urlmorto=no}}</ref> Nella stagione [[Juventus Football Club 2015-2016|2015-2016]] ha inanellato il suo primo ''[[treble]]'' nazionale, unendo a campionato e coppa nazionale anche la Supercoppa di Lega.<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/news/news/2016/i-numeri-di-un-ennesima-impresa.php|titolo=I numeri di un'ennesima impresa|data=22 maggio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160523094659/http://www.juventus.com/it/news/news/2016/i-numeri-di-un-ennesima-impresa.php|urlmorto=no}}</ref>


In ambito nazionale la squadra ha disputato un record di 18 finali di [[Coppa Italia]] (13 vittorie, primato nazionale) e un record di 15 in [[Supercoppa italiana|Supercoppa LNP]] (8 vittorie, idem).
In ambito nazionale la squadra ha disputato un record di 18 finali di [[Coppa Italia]] (13 vittorie, primato nazionale) e un record di 15 in [[Supercoppa italiana|Supercoppa LNP]] (8 vittorie, idem).
[[File:Juventus FC 1984-85.jpg|thumb|I bianconeri dell'annata [[Juventus Football Club 1984-1985|1984-1985]] che trionfando in [[Coppa dei Campioni 1984-1985|Coppa dei Campioni]] fecero del club piemontese il primo nella storia del calcio a fare suoi tutti i maggiori [[Competizioni UEFA per club|tornei dell'UEFA]]]]
[[File:Juventus FC 1984-85.jpg|thumb|I bianconeri dell'annata [[Juventus Football Club 1984-1985|1984-1985]] che trionfando in [[Coppa dei Campioni 1984-1985|Coppa dei Campioni]] fecero del club piemontese il primo nella storia del calcio a fare suoi tutti i maggiori [[Competizioni UEFA per club|tornei dell'UEFA]]]]


Il club vanta il record italiano di stagioni disputate nelle competizioni UEFA, che fino all'annata 2018-2019 sono 49 (considerando che nelle stagioni 2009-2010 e 2013-2014 ha partecipato prima alla fase a gironi di Champions League, e poi a quella a eliminazione diretta di Europa League). Di esse, 33 sono relative a partecipazioni in Coppa dei Campioni/Champions League, 4 in Coppa delle Coppe e 14 complessive in Coppa UEFA/Europa League).<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.rsssf.com/tablesi/ital-ec.html|titolo=Italian Clubs in European Cups|autore=Maurizio Mariani|autore2=Roberto Di Maggio|data=6 giugno 2008|accesso=4 dicembre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140330110530/http://rsssf.com/tablesi/ital-ec.html|dataarchivio=30 marzo 2014|urlmorto=no}}</ref> Nel computo globale delle competizioni a livello confederale, risulta il primo club italiano e quarto a livello europeo per numero di punti conquistati (563), ed è il club italiano con il maggior numero di partite disputate (430), vinte (234), gol realizzati (737), [[differenza reti]] (+344) e percentuale di vittorie (54,4%) a tutto il 18 settembre 2019.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.uefa.com/printoutfiles/competitions/uefacup/2013/e/e_01_md.pdf|titolo=All-time statistics, UEFA competitions|p=76|data=14 settembre 2012|accesso=21 settembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121126001127/http://www.uefa.com/printoutfiles/competitions/uefacup/2013/e/e_01_md.pdf|dataarchivio=26 novembre 2012|urlmorto=no}}<br/>{{cita web|lingua=en|url=http://www.uefa.com/printoutfiles/competitions/ucl/2013/e/e_01_md.pdf|titolo=All-time statistics, UEFA competitions (2012-2013)|p=100|data=16 settembre 2012|accesso=21 settembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131109001604/http://www.uefa.com/printoutfiles/competitions/ucl/2013/e/e_01_md.pdf|dataarchivio=9 novembre 2013|urlmorto=no}} In base alla procedura di calcolo standard del [[coefficiente UEFA]] si applica il sistema di punteggio 2-1-0 rispettivamente per le vittorie, pareggi e sconfitte, indipendentemente dalla formula in vigore, cfr. {{cita pubblicazione|lingua=en|data=agosto/settembre 2008|titolo=Top 125|rivista=Champions Magazine|numero=30|p=96|editore=Union des Associations Européennes de Football|ISSN=1740-9969}}</ref>
Il club vanta il record italiano di stagioni disputate nelle competizioni UEFA, che fino all'annata 2018-2019 sono 49 (considerando che nelle stagioni 2009-2010 e 2013-2014 ha partecipato prima alla fase a gironi di Champions League, e poi a quella a eliminazione diretta di Europa League). Di esse, 33 sono relative a partecipazioni in Coppa dei Campioni/Champions League, 4 in Coppa delle Coppe e 14 complessive in Coppa UEFA/Europa League).<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.rsssf.com/tablesi/ital-ec.html|titolo=Italian Clubs in European Cups|autore=Maurizio Mariani|autore2=Roberto Di Maggio|data=6 giugno 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140330110530/http://rsssf.com/tablesi/ital-ec.html|urlmorto=no}}</ref> Nel computo globale delle competizioni a livello confederale, risulta il primo club italiano e quarto a livello europeo per numero di punti conquistati (563), ed è il club italiano con il maggior numero di partite disputate (430), vinte (234), gol realizzati (737), [[differenza reti]] (+344) e percentuale di vittorie (54,4%) a tutto il 18 settembre 2019.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.uefa.com/printoutfiles/competitions/uefacup/2013/e/e_01_md.pdf|titolo=All-time statistics, UEFA competitions|p=76|data=14 settembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121126001127/http://www.uefa.com/printoutfiles/competitions/uefacup/2013/e/e_01_md.pdf|urlmorto=no}}<br/>{{cita web|lingua=en|url=http://www.uefa.com/printoutfiles/competitions/ucl/2013/e/e_01_md.pdf|titolo=All-time statistics, UEFA competitions (2012-2013)|p=100|data=16 settembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131109001604/http://www.uefa.com/printoutfiles/competitions/ucl/2013/e/e_01_md.pdf|urlmorto=no}} In base alla procedura di calcolo standard del [[coefficiente UEFA]] si applica il sistema di punteggio 2-1-0 rispettivamente per le vittorie, pareggi e sconfitte, indipendentemente dalla formula in vigore, cfr. {{cita pubblicazione|lingua=en|data=agosto/settembre 2008|titolo=Top 125|rivista=Champions Magazine|numero=30|p=96|editore=Union des Associations Européennes de Football|ISSN=1740-9969}}</ref>
I risultati nei tre tornei stagionali permisero al club di occupare il primo posto del [[Coefficiente UEFA#Coefficiente per club|''ranking'' UEFA]] per sette volte dalla sua istituzione nel 1979, corrispondenti ai quinquenni 1982-1986; 1983-1987; 1984-1988; 1987-1991; 1993-1997; 1995-1999 e 1996-2000 — primato italiano e secondo a livello europeo, ''ex aequo'' con il {{Calcio Barcellona|N}}, dopo il {{Calcio Real Madrid|N}} (15).<ref>{{cita web|autore=Bert Kassies|lingua=en|url=https://www.xs4all.nl/~kassiesa/bert/uefa/data/index.html#info|titolo=UEFA European Cup Coefficients Database: Historical info|accesso=19 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091028022126/http://www.xs4all.nl/%7Ekassiesa/bert/uefa/data/index.html#info|dataarchivio=28 ottobre 2009|urlmorto=no}}</ref>
I risultati nei tre tornei stagionali permisero al club di occupare il primo posto del [[Coefficiente UEFA#Coefficiente per club|''ranking'' UEFA]] per sette volte dalla sua istituzione nel 1979, corrispondenti ai quinquenni 1982-1986; 1983-1987; 1984-1988; 1987-1991; 1993-1997; 1995-1999 e 1996-2000 — primato italiano e secondo a livello europeo, ''ex aequo'' con il {{Calcio Barcellona|N}}, dopo il {{Calcio Real Madrid|N}} (15).<ref>{{cita web|autore=Bert Kassies|lingua=en|url=https://www.xs4all.nl/~kassiesa/bert/uefa/data/index.html#info|titolo=UEFA European Cup Coefficients Database: Historical info|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091028022126/http://www.xs4all.nl/%7Ekassiesa/bert/uefa/data/index.html#info|urlmorto=no}}</ref>


La formazione bianconera ha disputato un totale di 20 finali in [[Società calcistiche vincitrici delle competizioni confederali e interconfederali|competizioni ufficiali a livello internazionale]], nona al mondo nonché quinta in [[Europa]] e seconda tra i club italiani in questa graduatoria.<ref>{{Calcio Real Madrid|N}}: 35 finali in competizioni internazionali ufficiali per club; {{Calcio Milan|N}}: 29; {{Calcio Boca Juniors|N}}: 29; {{Calcio Barcellona|N}}: 28; {{Calcio Al Ahly|N}}: 26; {{Calcio Independiente|N}}: 25; {{Calcio Liverpool|N}}: 24; {{Calcio San Paolo|N}}: 21 (statistiche aggiornate a tutto il 21 dicembre 2019); cfr. {{Cita web|lingua=en|autore=Roberto Di Maggio|url=http://www.rsssf.com/miscellaneous/intfinalrec.html|titolo=International Finalists|data=19 dicembre 2013|accesso=3 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140329080311/http://rsssf.com/miscellaneous/intfinalrec.html|dataarchivio=29 marzo 2014|urlmorto=no}}</ref> Delle 20 finali citate, 9 sono state giocate in [[UEFA Champions League|Coppa dei Campioni/UEFA Champions League]] (2 vittorie complessive), una in [[Coppa delle Coppe UEFA|Coppa delle Coppe]] (1 vittoria), 4 in [[UEFA Europa League|Coppa UEFA]] (3 vittorie), una in [[Coppa Intertoto UEFA|Coppa Intertoto]] (1 vittoria), 2 in [[Supercoppa UEFA]] (2 vittorie) e 3 in [[Coppa Intercontinentale (calcio)|Coppa Intercontinentale]] (2 vittorie).<ref name=Saffer/> Il trionfo in [[Coppa UEFA 1976-1977]] fu il primo ottenuto da una squadra italiana, e fece della Juventus l'unica ad aver vinto una manifestazione internazionale ufficiale con una rosa composta esclusivamente da [[Juventus Football Club 1976-1977|calciatori]] provenienti da un solo Paese.<ref name="Di Cesare"/>
La formazione bianconera ha disputato un totale di 20 finali in [[Società calcistiche vincitrici delle competizioni confederali e interconfederali|competizioni ufficiali a livello internazionale]], nona al mondo nonché quinta in [[Europa]] e seconda tra i club italiani in questa graduatoria.<ref>{{Calcio Real Madrid|N}}: 35 finali in competizioni internazionali ufficiali per club; {{Calcio Milan|N}}: 29; {{Calcio Boca Juniors|N}}: 29; {{Calcio Barcellona|N}}: 28; {{Calcio Al Ahly|N}}: 26; {{Calcio Independiente|N}}: 25; {{Calcio Liverpool|N}}: 24; {{Calcio San Paolo|N}}: 21 (statistiche aggiornate a tutto il 21 dicembre 2019); cfr. {{Cita web|lingua=en|autore=Roberto Di Maggio|url=http://www.rsssf.com/miscellaneous/intfinalrec.html|titolo=International Finalists|data=19 dicembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140329080311/http://rsssf.com/miscellaneous/intfinalrec.html|urlmorto=no}}</ref> Delle 20 finali citate, 9 sono state giocate in [[UEFA Champions League|Coppa dei Campioni/UEFA Champions League]] (2 vittorie complessive), una in [[Coppa delle Coppe UEFA|Coppa delle Coppe]] (1 vittoria), 4 in [[UEFA Europa League|Coppa UEFA]] (3 vittorie), una in [[Coppa Intertoto UEFA|Coppa Intertoto]] (1 vittoria), 2 in [[Supercoppa UEFA]] (2 vittorie) e 3 in [[Coppa Intercontinentale (calcio)|Coppa Intercontinentale]] (2 vittorie).<ref name="Saffer"/> Il trionfo in [[Coppa UEFA 1976-1977]] fu il primo ottenuto da una squadra italiana, e fece della Juventus l'unica ad aver vinto una manifestazione internazionale ufficiale con una rosa composta esclusivamente da [[Juventus Football Club 1976-1977|calciatori]] provenienti da un solo Paese.<ref name="Di Cesare"/>


Sempre in ambito internazionale, è l'unico club del mondo ad avere vinto tutte le competizioni per club maschili organizzate dalla confederazione di appartenenza<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.uefa.com/printoutfiles/competitions/ucl/2010/e/e_01_md.pdf|titolo=Legend - UEFA club competition|editore=Union des Associations Européennes de Football|p=99|data=11 settembre 2009|pubblicazione=|accesso=8 febbraio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120111044406/http://www.uefa.com/printoutfiles/competitions/ucl/2010/e/e_01_md.pdf|dataarchivio=11 gennaio 2012|urlmorto=no}}</ref> oltreché il primo ad aver vinto tutte le tre principali competizioni dell'UEFA: la Juventus raggiunse tale traguardo nel 1985, e rimane l'unica ad averlo fatto sotto un'unica gestione tecnica;<ref>{{Treccani|giovanni-trapattoni_(Enciclopedia-dello-Sport)|TRAPATTONI, Giovanni|autore=Salvatore Lo Presti|anno=2002}}</ref> per tale ragione nel 1988 le fu riconosciuta la speciale [[Targa UEFA]].<ref>{{cita news|autore=Giorgio Viglino|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0022/articleid,0961_01_1988_0148_0024_23903470/|titolo=Boniperti e Futre, è la volta buona|pubblicazione=La Stampa|data=13 luglio 1988|p=22|accesso=17 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722024230/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0022/articleid,0961_01_1988_0148_0024_23903470/|dataarchivio=22 luglio 2011|urlmorto=no}}</ref>
Sempre in ambito internazionale, è l'unico club del mondo ad avere vinto tutte le competizioni per club maschili organizzate dalla confederazione di appartenenza<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|url=http://www.uefa.com/printoutfiles/competitions/ucl/2010/e/e_01_md.pdf|titolo=Legend - UEFA club competition|editore=Union des Associations Européennes de Football|p=99|data=11 settembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120111044406/http://www.uefa.com/printoutfiles/competitions/ucl/2010/e/e_01_md.pdf|urlmorto=no}}</ref> oltreché il primo ad aver vinto tutte le tre principali competizioni dell'UEFA: la Juventus raggiunse tale traguardo nel 1985, e rimane l'unica ad averlo fatto sotto un'unica gestione tecnica;<ref>{{Treccani|giovanni-trapattoni_(Enciclopedia-dello-Sport)|TRAPATTONI, Giovanni|autore=Salvatore Lo Presti|anno=2002}}</ref> per tale ragione nel 1988 le fu riconosciuta la speciale [[Targa UEFA]].<ref>{{cita news|autore=Giorgio Viglino|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0022/articleid,0961_01_1988_0148_0024_23903470/|titolo=Boniperti e Futre, è la volta buona|pubblicazione=La Stampa|data=13 luglio 1988|p=22|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722024230/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0022/articleid,0961_01_1988_0148_0024_23903470/|urlmorto=no}}</ref>


===Statistiche individuali===
===Statistiche individuali===
[[File:Alex Del Piero, Juventus 1993-94.jpg|thumb|upright|left|[[Alessandro Del Piero]], primatista di presenze e reti nella storia juventina]]
[[File:Alex Del Piero, Juventus 1993-94.jpg|thumb|upright|left|[[Alessandro Del Piero]], primatista di presenze e reti nella storia juventina]]


Al 20 maggio 2012 il giocatore juventino primatista di presenze in Serie A è [[Alessandro Del Piero]] con 478, cui vanno sommate 35 presenze in [[Serie B]], che ne fanno complessivamente il bianconero con il [[Calciatori della Juventus Football Club#Presenze in partite ufficiali|maggior numero di gare nei campionati italiani]] con 513.<ref name=presenze/> Il precedente record fu superato il 6 febbraio 2011 e apparteneva a [[Giampiero Boniperti]], che dal [[Serie A 1946-1947|1946]] al [[Serie A 1960-1961|1961]] scese in campo 443 volte.<ref name="Boniperti">{{cita news|autore=Giovanni Battista Olivero|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2011/febbraio/05/444_Ale_tra_record_nuovo_ga_10_110205001.shtml|titolo=444 Ale tra record e nuovo contratto|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=5 febbraio 2011|accesso=23 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161224033034/http://archiviostorico.gazzetta.it/2011/febbraio/05/444_Ale_tra_record_nuovo_ga_10_110205001.shtml|dataarchivio=24 dicembre 2016|urlmorto=no}}</ref>
Al 20 maggio 2012 il giocatore juventino primatista di presenze in Serie A è [[Alessandro Del Piero]] con 478, cui vanno sommate 35 presenze in [[Serie B]], che ne fanno complessivamente il bianconero con il [[Calciatori della Juventus Football Club#Presenze in partite ufficiali|maggior numero di gare nei campionati italiani]] con 513.<ref name="presenze"/> Il precedente record fu superato il 6 febbraio 2011 e apparteneva a [[Giampiero Boniperti]], che dal [[Serie A 1946-1947|1946]] al [[Serie A 1960-1961|1961]] scese in campo 443 volte.<ref>{{cita news|autore=Giovanni Battista Olivero|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2011/febbraio/05/444_Ale_tra_record_nuovo_ga_10_110205001.shtml|titolo=444 Ale tra record e nuovo contratto|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=5 febbraio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161224033034/http://archiviostorico.gazzetta.it/2011/febbraio/05/444_Ale_tra_record_nuovo_ga_10_110205001.shtml|urlmorto=no}}</ref>


Ancora Del Piero detiene il primato assoluto di presenze ufficiali con la maglia bianconera (705), nonché quello di gol (289, altro record), dei quali 188 in Serie A e 54 nelle competizioni internazionali.<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/2014/11/08/gol-e-numeri-record-del-piero-cuore-juve_1013adb4-b3b4-4100-a8e3-f83d004162d7.html|titolo=Gol e numeri record, Del Piero cuore Juve|data=8 novembre 2014|accesso=23 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161224030506/http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/2014/11/08/gol-e-numeri-record-del-piero-cuore-juve_1013adb4-b3b4-4100-a8e3-f83d004162d7.html|dataarchivio=24 dicembre 2016|urlmorto=no}}</ref> Il precedente primato di gol fu superato nel gennaio 2006 e apparteneva al succitato Boniperti con 182.<ref>{{cita web|autore=Francesca Fanelli|url=http://www.corrieredellosport.it/624/2011/12/07-208758/2005,+Del+Piero-Juve+182+gol+come+Boniperti|titolo=2005, Del Piero-Juve 182 gol come Boniperti|data=7 dicembre 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161223133813/http://www.corrieredellosport.it/624/2011/12/07-208758/2005,+Del+Piero-Juve+182+gol+come+Boniperti}}</ref>
Ancora Del Piero detiene il primato assoluto di presenze ufficiali con la maglia bianconera (705), nonché quello di gol (289, altro record), dei quali 188 in Serie A e 54 nelle competizioni internazionali.<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/2014/11/08/gol-e-numeri-record-del-piero-cuore-juve_1013adb4-b3b4-4100-a8e3-f83d004162d7.html|titolo=Gol e numeri record, Del Piero cuore Juve|data=8 novembre 2014||urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161224030506/http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/2014/11/08/gol-e-numeri-record-del-piero-cuore-juve_1013adb4-b3b4-4100-a8e3-f83d004162d7.html|urlmorto=no}}</ref> Il precedente primato di gol fu superato nel gennaio 2006 e apparteneva al succitato Boniperti con 182.<ref>{{cita web|autore=Francesca Fanelli|url=http://www.corrieredellosport.it/624/2011/12/07-208758/2005,+Del+Piero-Juve+182+gol+come+Boniperti|titolo=2005, Del Piero-Juve 182 gol come Boniperti|data=7 dicembre 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161223133813/http://www.corrieredellosport.it/624/2011/12/07-208758/2005,+Del+Piero-Juve+182+gol+come+Boniperti}}</ref>


Il miglior marcatore della Juventus in un campionato a girone unico fu [[Felice Borel|Borel II]] con 32 gol in 34 gare nel [[Serie A 1933-1934|campionato 1933-1934]],<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/2016/04/03/paradosso-higuain-gol-n.30-nel-giorno-peggiore_aeb15197-0f5d-45ad-a72e-dba896f3e145.html|titolo=Paradosso Higuain, gol n.30 nel giorno peggiore|data=3 aprile 2016|accesso=23 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161223132941/http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/2016/04/03/paradosso-higuain-gol-n.30-nel-giorno-peggiore_aeb15197-0f5d-45ad-a72e-dba896f3e145.html|dataarchivio=23 dicembre 2016|urlmorto=no}}</ref> mentre l'[[Ungheria|ungherese]] [[Ferenc Hirzer]] detenne in precedenza il primato assoluto di gol segnati in una singola edizione del campionato italiano con 35 in 26 incontri nella [[Prima Divisione 1925-1926]].<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/2016/01/25/foto/da_nordahl_a_angelillo_i_bomber_con_piu_di_30_centri_in_serie_a_in_un_unica_stagione-131999904/1/#1|titolo=Da Nordahl a Angelillo: i bomber con più di 30 centri nel massimo campionato italiano in un'unica stagione|data=25 gennaio 2016|accesso=23 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161223133533/http://www.repubblica.it/sport/2016/01/25/foto/da_nordahl_a_angelillo_i_bomber_con_piu_di_30_centri_in_serie_a_in_un_unica_stagione-131999904/1/#1|dataarchivio=23 dicembre 2016|urlmorto=no}}</ref> Infine [[Omar Sívori]] detiene insieme a [[Silvio Piola]] il record di marcature in una singola partita: 6 gol, segnati all'{{Calcio Inter|N}} nella 28ª giornata del [[Serie A 1960-1961|campionato 1960-1961]].<ref>{{cita web|autore=Antonio Pannullo|url=http://www.secoloditalia.it/2016/10/lazio-ebbe-suo-totti-leggendario-si-chiamava-silvio-piola/|titolo=Anche la Lazio ebbe il suo Totti leggendario: si chiamava Silvio Piola...|data=3 ottobre 2016|accesso=23 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161223133148/http://www.secoloditalia.it/2016/10/lazio-ebbe-suo-totti-leggendario-si-chiamava-silvio-piola/|dataarchivio=23 dicembre 2016|urlmorto=no}}</ref>
Il miglior marcatore della Juventus in un campionato a girone unico fu [[Felice Borel|Borel II]] con 32 gol in 34 gare nel [[Serie A 1933-1934|campionato 1933-1934]],<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/2016/04/03/paradosso-higuain-gol-n.30-nel-giorno-peggiore_aeb15197-0f5d-45ad-a72e-dba896f3e145.html|titolo=Paradosso Higuain, gol n.30 nel giorno peggiore|data=3 aprile 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161223132941/http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/2016/04/03/paradosso-higuain-gol-n.30-nel-giorno-peggiore_aeb15197-0f5d-45ad-a72e-dba896f3e145.html|urlmorto=no}}</ref> mentre l'[[Ungheria|ungherese]] [[Ferenc Hirzer]] detenne in precedenza il primato assoluto di gol segnati in una singola edizione del campionato italiano con 35 in 26 incontri nella [[Prima Divisione 1925-1926]].<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/2016/01/25/foto/da_nordahl_a_angelillo_i_bomber_con_piu_di_30_centri_in_serie_a_in_un_unica_stagione-131999904/1/#1|titolo=Da Nordahl a Angelillo: i bomber con più di 30 centri nel massimo campionato italiano in un'unica stagione|data=25 gennaio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161223133533/http://www.repubblica.it/sport/2016/01/25/foto/da_nordahl_a_angelillo_i_bomber_con_piu_di_30_centri_in_serie_a_in_un_unica_stagione-131999904/1/#1|urlmorto=no}}</ref> Infine [[Omar Sívori]] detiene insieme a [[Silvio Piola]] il record di marcature in una singola partita: 6 gol, segnati all'{{Calcio Inter|N}} nella 28ª giornata del [[Serie A 1960-1961|campionato 1960-1961]].<ref>{{cita web|autore=Antonio Pannullo|url=http://www.secoloditalia.it/2016/10/lazio-ebbe-suo-totti-leggendario-si-chiamava-silvio-piola/|titolo=Anche la Lazio ebbe il suo Totti leggendario: si chiamava Silvio Piola...|data=3 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161223133148/http://www.secoloditalia.it/2016/10/lazio-ebbe-suo-totti-leggendario-si-chiamava-silvio-piola/|urlmorto=no}}</ref>


==Tifoseria==
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[[File:Juventus109.jpg|thumb|Striscione celebrativo del 109º anniversario della Juventus, [[Stadio Olimpico Grande Torino|stadio Olimpico]], 1º novembre 2006]]
[[File:Juventus109.jpg|thumb|Striscione celebrativo del 109º anniversario della Juventus, [[Stadio Olimpico Grande Torino|stadio Olimpico]], 1º novembre 2006]]


Al 2016 i tifosi della Juventus sono stimati tra i 12 e i 14 milioni in [[Italia]].<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|autore=Massimo Franchi|data=13 marzo 2015|url=http://resources.fifa.com/mm/document/af-magazine/fifaweekly/02/56/20/34/10_en_weekly_lowres_10_en_neutral.pdf|titolo=Gentile, Boniek, Zidane and friends|rivista=The FIFA Weekly|numero=10|p=12|OCLC=862248672|accesso=19 aprile 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160428135908/http://resources.fifa.com/mm/document/af-magazine/fifaweekly/02/56/20/34/10_en_weekly_lowres_10_en_neutral.pdf|dataarchivio=28 aprile 2016|urlmorto=no}}</ref> Secondo il sondaggio condotto dall'istituto Demos & Pi e pubblicato nel settembre 2016 su ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'' il club risulta essere il più sostenuto del Paese con il 34% di preferenze da parte del campione esaminato.<ref name="ricerca2016"/>
Al 2016 i tifosi della Juventus sono stimati tra i 12 e i 14 milioni in [[Italia]].<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|autore=Massimo Franchi|data=13 marzo 2015|url=http://resources.fifa.com/mm/document/af-magazine/fifaweekly/02/56/20/34/10_en_weekly_lowres_10_en_neutral.pdf|titolo=Gentile, Boniek, Zidane and friends|rivista=The FIFA Weekly|numero=10|p=12|OCLC=862248672|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160428135908/http://resources.fifa.com/mm/document/af-magazine/fifaweekly/02/56/20/34/10_en_weekly_lowres_10_en_neutral.pdf|urlmorto=no}}</ref> Secondo il sondaggio condotto dall'istituto Demos & Pi e pubblicato nel settembre 2016 su ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'' il club risulta essere il più sostenuto del Paese con il 34% di preferenze da parte del campione esaminato.<ref name="ricerca"/>


La società vanta inoltre al 2019, in base a un'analisi pubblicata dall'agenzia d'indagini sul mercato [[Nielsen (azienda)|Nielsen Sports]], 41 milioni di sostenitori in [[Europa]] e 423 milioni nel resto del mondo.<ref name="tifosi juventini"/> Numerosi sono anche i ''[[fan club]]'' sparsi a livello internazionale,<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/fans/club-doc/trova-un-club-doc-all-estero.php|titolo=I club esteri|data=20 luglio 2016|accesso=25 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170220052725/http://www.juventus.com/it/fans/club-doc/trova-un-club-doc-all-estero.php|dataarchivio=20 febbraio 2017|urlmorto=no}}</ref> in particolare nei Paesi a forte [[emigrazione italiana]].<ref>{{cita|Parrish, Nauright|p. 142}}.</ref>
La società vanta inoltre al 2019, in base a un'analisi pubblicata dall'agenzia d'indagini sul mercato [[Nielsen (azienda)|Nielsen Sports]], 41 milioni di sostenitori in [[Europa]] e 423 milioni nel resto del mondo.<ref name="tifosi"/> Numerosi sono anche i ''[[fan club]]'' sparsi a livello internazionale,<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/fans/club-doc/trova-un-club-doc-all-estero.php|titolo=I club esteri|data=20 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170220052725/http://www.juventus.com/it/fans/club-doc/trova-un-club-doc-all-estero.php|urlmorto=no}}</ref> in particolare nei Paesi a forte [[emigrazione italiana]].<ref>{{cita|Parrish, Nauright|p. 142}}.</ref>


Il tifo per la Juventus è tradizionalmente eterogeneo dal punto di vista sociologico e geograficamente uniforme in tutto il Paese,<ref name=ricerca2013b>{{Cita|Sondaggio Demos & Pi 2013|Ilvo Diamanti, «Calcio, il declino del tifo. In curva solo gli ultras», p. 5}}.</ref> è molto marcato anche nel [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno d'Italia]] e nelle [[Italia insulare|isole]],<ref name=ricerca2013>{{cita|Sondaggio Demos & Pi 2013|p. 20}}.</ref> il che garantisce un seguito rilevante alla squadra anche durante gli incontri esterni. Tale caratteristica di diffusione del tifo fa della Juventus dal punto di vista sociologico una squadra «nazionale».<ref>{{Cita|Patrick Hazard, David Gould|titolo=Three Confrontations and a Coda: Juventus of Turin and Italy|p. 203|Fear and Loathing in World Football}}.</ref>
Il tifo per la Juventus è tradizionalmente eterogeneo dal punto di vista sociologico e geograficamente uniforme in tutto il Paese,<ref>{{Cita|Sondaggio Demos & Pi 2013|Ilvo Diamanti, «Calcio, il declino del tifo. In curva solo gli ultras», p. 5}}.</ref> è molto marcato anche nel [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno d'Italia]] e nelle [[Italia insulare|isole]],<ref>{{cita|Sondaggio Demos & Pi 2013|p. 20}}.</ref> il che garantisce un seguito rilevante alla squadra anche durante gli incontri esterni. Tale caratteristica di diffusione del tifo fa della Juventus dal punto di vista sociologico una squadra «nazionale».<ref>{{Cita|Patrick Hazard, David Gould|titolo=Three Confrontations and a Coda: Juventus of Turin and Italy|p. 203|Fear and Loathing in World Football}}.</ref>


===Storia===
===Storia===
Il pensiero comune d'inizio XX secolo voleva che il tifo per la Juventus fosse appannaggio delle classi [[Borghesia|borghesi]], laddove quello per la rivale cittadina del {{Calcio Torino|N}} traesse linfa dalle classi [[Proletariato|popolari e proletarie]].<ref>{{cita news|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=7992150|titolo=Speciale 100 anni del Derby di Torino|pubblicazione=La Stampa|data=30 settembre 2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131029205200/http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=7992150}}</ref> Qualche decennio dopo, con l'ingresso degli [[Agnelli (famiglia)|Agnelli]] nell'amministrazione della ''Vecchia Signora'' (1923), il tifo per la squadra si diffuse anche tra gli operai meccanici dell'industria di proprietà della famiglia, la [[FIAT]]. Essendo iniziato un [[Immigrazione|fenomeno migratorio]] — poi divenuto massiccio nel secondo dopoguerra — verso [[Torino]] e gli altri grandi poli industriali del [[Italia settentrionale|Settentrione]] da parte dei lavoratori [[Italia meridionale|meridionali]] in cerca di impiego, la Juventus già dagli anni 1930 divenne il primo club italiano ad avere una tifoseria non più connotata campanilisticamente o al più regionalmente, ma a carattere nazionale.<ref name="Immigrazione">{{cita web|lingua=en|url=http://www.fifa.com/classicfootball/clubs/rivalries/newsid=924118/index.html|titolo=Injuries clouding Turin derby|data=24 ottobre 2008|accesso=24 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130603061055/http://www.fifa.com/classicfootball/clubs/rivalries/newsid=924118/index.html|dataarchivio=3 giugno 2013|urlmorto=no}}</ref><ref name="Papa">{{Cita|Papa, Panico|p. 271}}.</ref>
Il pensiero comune d'inizio XX secolo voleva che il tifo per la Juventus fosse appannaggio delle classi [[Borghesia|borghesi]], laddove quello per la rivale cittadina del {{Calcio Torino|N}} traesse linfa dalle classi [[Proletariato|popolari e proletarie]].<ref>{{cita news|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=7992150|titolo=Speciale 100 anni del Derby di Torino|pubblicazione=La Stampa|data=30 settembre 2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131029205200/http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=7992150}}</ref> Qualche decennio dopo, con l'ingresso degli [[Agnelli (famiglia)|Agnelli]] nell'amministrazione della ''Vecchia Signora'' (1923), il tifo per la squadra si diffuse anche tra gli operai meccanici dell'industria di proprietà della famiglia, la [[FIAT]]. Essendo iniziato un [[Immigrazione|fenomeno migratorio]] — poi divenuto massiccio nel secondo dopoguerra — verso [[Torino]] e gli altri grandi poli industriali del [[Italia settentrionale|Settentrione]] da parte dei lavoratori [[Italia meridionale|meridionali]] in cerca di impiego, la Juventus già dagli anni 1930 divenne il primo club italiano ad avere una tifoseria non più connotata campanilisticamente o al più regionalmente, ma a carattere nazionale.<ref name="immigrazione">{{cita web|lingua=en|url=http://www.fifa.com/classicfootball/clubs/rivalries/newsid=924118/index.html|titolo=Injuries clouding Turin derby|data=24 ottobre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130603061055/http://www.fifa.com/classicfootball/clubs/rivalries/newsid=924118/index.html|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita|Papa, Panico|p. 271}}.</ref>
[[File:Tifoseria juventina anni 1970.jpg|thumb|left|Tifoseria juventina allo [[Stadio Olimpico Grande Torino|stadio Comunale]] al termine del [[Serie A 1974-1975|campionato 1974-1975]]]]
[[File:Tifoseria juventina anni 1970.jpg|thumb|left|Tifoseria juventina allo [[Stadio Olimpico Grande Torino|stadio Comunale]] al termine del [[Serie A 1974-1975|campionato 1974-1975]]]]


Con il consolidamento dei flussi migratori interni avvenuti tra gli anni 1950 e i primi anni 1970 la Juventus sembrò rappresentare attraverso i suoi tifosi lo spirito del nuovo lavoratore immigrato [[piemonte]]se, mentre la tifoseria del Torino rimase legata all'ambiente culturale di marca prettamente torinese e cittadina.<ref name="Immigrazione"/> In anni più recenti le differenze sociali e culturali fra le due opposte tifoserie si sono sempre più affievolite fino a essere oramai di fatto nulle.
Con il consolidamento dei flussi migratori interni avvenuti tra gli anni 1950 e i primi anni 1970 la Juventus sembrò rappresentare attraverso i suoi tifosi lo spirito del nuovo lavoratore immigrato [[piemonte]]se, mentre la tifoseria del Torino rimase legata all'ambiente culturale di marca prettamente torinese e cittadina.<ref name="immigrazione"/> In anni più recenti le differenze sociali e culturali fra le due opposte tifoserie si sono sempre più affievolite fino a essere oramai di fatto nulle.


===Gemellaggi e rivalità===
===Gemellaggi e rivalità===
In ragione della posizione raggiunta dalla squadra al vertice del calcio nazionale, in maniera pressoché duratura dal cosiddetto «[[Storia della Serie A#Anni 1950: l'affermarsi della lotta tra le «tre grandi»|dopoguerra calcistico]]», della diffusione del suo tifo e anche di diverse rivendicazioni [[Campanilismo|anticampanilistiche]], le rivalità sono molteplici e molto sentite:<ref name="Hazard, Gould"/> la tifoseria rivale d'elezione è quella del concittadino [[Derby di Torino|Torino]].<ref>{{cita|Patrick Hazard, David Gould|titolo=Three Confrontations and a Coda: Juventus of Turin and Italy|pp. 210-214|Fear and Loathing in World Football}}.</ref> A seguire quella dell'[[Derby d'Italia|Inter]], fin dagli anni 1960 e rinfocolata dopo le decisioni giudiziarie riguardanti lo [[Calciopoli|scandalo del calcio italiano del 2006]],<ref>{{cita web|url=http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2008/09/22-4377/Juve-Inter,+storia+di+una+rivalit%C3%A0|titolo=Juve-Inter, storia di una rivalità|data=22 settembre 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090930034634/http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2008/09/22-4377/Juve-Inter%2C+storia+di+una+rivalit%C3%A0}}</ref> oltre a quella del [[Rivalità calcistica Juventus-Milan|Milan]], nonostante per lungo tempo le due società abbiano tenuto buoni rapporti sportivo-commerciali con reciproci scambi di giocatori.<ref>{{cita news|autore=Corrado Sannucci|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/05/15/juve-milan-la-sfida-infinita-storia-di.html|titolo=Juve e Milan, la sfida infinita: storia di rivalità e di campioni|pubblicazione=la Repubblica|data=15 maggio 2003|accesso=4 marzo 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100106032252/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/05/15/juve-milan-la-sfida-infinita-storia-di.html|dataarchivio=6 gennaio 2010|urlmorto=no}}</ref>
In ragione della posizione raggiunta dalla squadra al vertice del calcio nazionale, in maniera pressoché duratura dal cosiddetto «[[Storia della Serie A#Anni 1950: l'affermarsi della lotta tra le «tre grandi»|dopoguerra calcistico]]», della diffusione del suo tifo e anche di diverse rivendicazioni [[Campanilismo|anticampanilistiche]], le rivalità sono molteplici e molto sentite:<ref name="Hazard, Gould"/> la tifoseria rivale d'elezione è quella del concittadino [[Derby di Torino|Torino]].<ref>{{cita|Patrick Hazard, David Gould|titolo=Three Confrontations and a Coda: Juventus of Turin and Italy|pp. 210-214|Fear and Loathing in World Football}}.</ref> A seguire quella dell'[[Derby d'Italia|Inter]], fin dagli anni 1960 e rinfocolata dopo le decisioni giudiziarie riguardanti lo [[Calciopoli|scandalo del calcio italiano del 2006]],<ref>{{cita web|url=http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2008/09/22-4377/Juve-Inter,+storia+di+una+rivalit%C3%A0|titolo=Juve-Inter, storia di una rivalità|data=22 settembre 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090930034634/http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2008/09/22-4377/Juve-Inter%2C+storia+di+una+rivalit%C3%A0}}</ref> oltre a quella del [[Rivalità calcistica Juventus-Milan|Milan]], nonostante per lungo tempo le due società abbiano tenuto buoni rapporti sportivo-commerciali con reciproci scambi di giocatori.<ref>{{cita news|autore=Corrado Sannucci|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/05/15/juve-milan-la-sfida-infinita-storia-di.html|titolo=Juve e Milan, la sfida infinita: storia di rivalità e di campioni|pubblicazione=la Repubblica|data=15 maggio 2003|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100106032252/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/05/15/juve-milan-la-sfida-infinita-storia-di.html|urlmorto=no}}</ref>
[[File:Heysel Mural based in Juventus FC's colours at Deen Haag - Nederland.jpg|thumb|Murale a [[L'Aia]] dedicato al gemellaggio tra la tifoseria della Juventus e quella dell'{{Calcio ADO Den Haag|N}}, nonché in ricordo delle vittime della [[strage dell'Heysel]]]]
[[File:Heysel Mural based in Juventus FC's colours at Deen Haag - Nederland.jpg|thumb|Murale a [[L'Aia]] dedicato al gemellaggio tra la tifoseria della Juventus e quella dell'{{Calcio ADO Den Haag|N}}, nonché in ricordo delle vittime della [[strage dell'Heysel]]]]


Più recenti e legate all'imporsi alla ribalta negli anni 1980 delle loro squadre con conseguente lotta sportiva per la conquista del primato nazionale sono le rivalità con la tifoseria della {{Calcio Fiorentina|N}}, legata principalmente alla lotta-scudetto del [[serie A 1981-1982|campionato 1981-1982]],<ref>{{cita|Patrick Hazard, David Gould|titolo=Three Confrontations and a Coda: Juventus of Turin and Italy|pp. 200-201|Fear and Loathing in World Football}}.</ref> e con quella della {{Calcio Roma|N}}, che fino alla metà di quel decennio fu la più valida contendente della Juventus al titolo.<ref name=FIFA/> Non è inoltre da tralasciare l'antagonismo col {{Calcio Napoli|N}}, in essere fin dagli anni 1950, ma acuitasi all'inizio del III millennio.<ref>{{cita|Patrick Hazard, David Gould|titolo=Three Confrontations and a Coda: Juventus of Turin and Italy|pp. 214-217|Fear and Loathing in World Football}}.</ref>
Più recenti e legate all'imporsi alla ribalta negli anni 1980 delle loro squadre con conseguente lotta sportiva per la conquista del primato nazionale sono le rivalità con la tifoseria della {{Calcio Fiorentina|N}}, legata principalmente alla lotta-scudetto del [[serie A 1981-1982|campionato 1981-1982]],<ref>{{cita|Patrick Hazard, David Gould|titolo=Three Confrontations and a Coda: Juventus of Turin and Italy|pp. 200-201|Fear and Loathing in World Football}}.</ref> e con quella della {{Calcio Roma|N}}, che fino alla metà di quel decennio fu la più valida contendente della Juventus al titolo.<ref name="FIFA"/> Non è inoltre da tralasciare l'antagonismo col {{Calcio Napoli|N}}, in essere fin dagli anni 1950, ma acuitasi all'inizio del III millennio.<ref>{{cita|Patrick Hazard, David Gould|titolo=Three Confrontations and a Coda: Juventus of Turin and Italy|pp. 214-217|Fear and Loathing in World Football}}.</ref>


In senso opposto a partire dagli anni 1980 vi è un legame di amicizia tra la tifoseria juventina e quella dell'{{Calcio Avellino|N}}, andato a scemare a fine anni 1990, ma poi rinsaldatosi nei primi anni 2010.<ref>{{cita web|autore=Guido Vaciago|url=http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2013/12/18-280481/Gemellaggio+fra+i+tifosi+di+Juventus+e+Avellino|titolo=Gemellaggio fra i tifosi di Juventus e Avellino|data=18 dicembre 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304091509/http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2013/12/18-280481/Gemellaggio+fra+i+tifosi+di+Juventus+e+Avellino}}</ref> Fuori dall'Italia esistono saldi gemellaggi con i tifosi organizzati dell'{{Calcio ADO Den Haag|N}} dell'[[L'Aia|Aia]] e con quelli del {{Calcio Legia Varsavia|N}}.<ref>{{cita web|autore1=Paola Cipriani|autore2=Marco Mensurati|autore3=Fabio Tonacci|url=http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2014/03/20/news/calcio_la_tifoseria_degli_ultras-81427305/|titolo=L'internazionale degli ultrà|rivista=R'E Le inchieste|editore=Gruppo Editoriale L'Espresso|data=20 marzo 2014|accesso=14 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161117203125/http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2014/03/20/news/calcio_la_tifoseria_degli_ultras-81427305/|dataarchivio=17 novembre 2016|urlmorto=no}}</ref> Dagli anni 2010 si è inoltre rinforzata l'amicizia con i tifosi del {{Calcio Notts County|N}} — squadra di [[Nottingham]] che vanta legami storici con la Juventus<ref>{{cita web|lingua=en|autore=Dan Robinson|url=http://www.nottinghampost.com/notts-county-second-largest-number-overseas-fans/story-26760038-detail/story.html|titolo=Notts County has second largest number of overseas fans in Football League|data=24 giugno 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150821011650/http://www.nottinghampost.com/Notts-County-second-largest-number-overseas-fans/story-26760038-detail/story.html}}</ref> — così come è nata un'amicizia con i sostenitori dell'{{Calcio Elche|N}}.<ref>{{cita web|lingua=es|url=http://www.elchecf.es/noticia-ficha/intercambio-de-camisetas-con-la-juventus|titolo=Intercambio de camisetas con la Juventus|data=13 novembre 2012|urlarchivio=https://archive.is/20130412130027/http://www.elchecf.es/noticia-ficha/intercambio-de-camisetas-con-la-juventus|urlmorto=sì}}</ref>
In senso opposto a partire dagli anni 1980 vi è un legame di amicizia tra la tifoseria juventina e quella dell'{{Calcio Avellino|N}}, andato a scemare a fine anni 1990, ma poi rinsaldatosi nei primi anni 2010.<ref>{{cita web|autore=Guido Vaciago|url=http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2013/12/18-280481/Gemellaggio+fra+i+tifosi+di+Juventus+e+Avellino|titolo=Gemellaggio fra i tifosi di Juventus e Avellino|data=18 dicembre 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304091509/http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2013/12/18-280481/Gemellaggio+fra+i+tifosi+di+Juventus+e+Avellino}}</ref> Fuori dall'Italia esistono saldi gemellaggi con i tifosi organizzati dell'{{Calcio ADO Den Haag|N}} dell'[[L'Aia|Aia]] e con quelli del {{Calcio Legia Varsavia|N}}.<ref>{{cita web|autore1=Paola Cipriani|autore2=Marco Mensurati|autore3=Fabio Tonacci|url=http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2014/03/20/news/calcio_la_tifoseria_degli_ultras-81427305/|titolo=L'internazionale degli ultrà|rivista=R'E Le inchieste|editore=Gruppo Editoriale L'Espresso|data=20 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161117203125/http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2014/03/20/news/calcio_la_tifoseria_degli_ultras-81427305/|urlmorto=no}}</ref> Dagli anni 2010 si è inoltre rinforzata l'amicizia con i tifosi del {{Calcio Notts County|N}} — squadra di [[Nottingham]] che vanta legami storici con la Juventus<ref>{{cita web|lingua=en|autore=Dan Robinson|url=http://www.nottinghampost.com/notts-county-second-largest-number-overseas-fans/story-26760038-detail/story.html|titolo=Notts County has second largest number of overseas fans in Football League|data=24 giugno 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150821011650/http://www.nottinghampost.com/Notts-County-second-largest-number-overseas-fans/story-26760038-detail/story.html}}</ref> — così come è nata un'amicizia con i sostenitori dell'{{Calcio Elche|N}}.<ref>{{cita web|lingua=es|url=http://www.elchecf.es/noticia-ficha/intercambio-de-camisetas-con-la-juventus|titolo=Intercambio de camisetas con la Juventus|data=13 novembre 2012|urlarchivio=https://archive.is/20130412130027/http://www.elchecf.es/noticia-ficha/intercambio-de-camisetas-con-la-juventus|urlmorto=sì}}</ref>


==Organico==
==Organico==
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=== Rosa 2019-2020 ===
=== Rosa 2019-2020 ===
Rosa aggiornata al 31 gennaio 2020.<ref>{{cita web|url=http://www.legaseriea.it/it/serie-a/squadre/juventus/squadra|titolo=Prima Squadra|accesso=4 settembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191004065210/http://www.legaseriea.it/it/serie-a/squadre/juventus/squadra|dataarchivio=4 ottobre 2019|urlmorto=no}}</ref>
Rosa aggiornata al 31 gennaio 2020.<ref>{{cita web|url=http://www.legaseriea.it/it/serie-a/squadre/juventus/squadra|titolo=Prima Squadra|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191004065210/http://www.legaseriea.it/it/serie-a/squadre/juventus/squadra|urlmorto=no}}</ref>


{{Calciatore in rosa/inizio|col1=black|col2=white}}
{{Calciatore in rosa/inizio|col1=black|col2=white}}
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===Staff tecnico===
===Staff tecnico===
Staff aggiornato al 14 maggio 2020.<ref>{{cita web|url=https://www.juventus.com/it/news/news/2019/lo-staff-della-prima-squadra-2019-2020.php|titolo=Lo staff della Prima Squadra 2019/2020|data=10 luglio 2019|accesso=10 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190710145948/https://www.juventus.com/it/news/news/2019/lo-staff-della-prima-squadra-2019-2020.php|dataarchivio=10 luglio 2019|urlmorto=no}}</ref>
Staff aggiornato al 14 maggio 2020.<ref>{{cita web|url=https://www.juventus.com/it/news/news/2019/lo-staff-della-prima-squadra-2019-2020.php|titolo=Lo staff della Prima Squadra 2019/2020|data=10 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190710145948/https://www.juventus.com/it/news/news/2019/lo-staff-della-prima-squadra-2019-2020.php|urlmorto=no}}</ref>


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==Attività polisportiva==
==Attività polisportiva==
Il club svolse [[Società polisportiva|attività polisportiva]] a periodi alterni sino alla fine degli anni 1970. Inizialmente, dalla fondazione fino al 1899 furono presenti le sezioni di [[ciclismo (sport)|ciclismo]], [[Atletica leggera|atletica]], [[Lotta olimpica|lotta]] e [[podismo]], sport quest'ultimo che fu quello che raggiunse i maggiori risultati.<ref name="Tavella-Ossola">{{cita|Tavella, Ossola|p. 279}}.</ref>
Il club svolse [[Società polisportiva|attività polisportiva]] a periodi alterni sino alla fine degli anni 1970. Inizialmente, dalla fondazione fino al 1899 furono presenti le sezioni di [[ciclismo (sport)|ciclismo]], [[Atletica leggera|atletica]], [[Lotta olimpica|lotta]] e [[podismo]], sport quest'ultimo che fu quello che raggiunse i maggiori risultati.<ref>{{cita|Tavella, Ossola|p. 279}}.</ref>


Nella prima metà degli anni 1920 l'attività della Juventus fu nuovamente estesa ad altri sport per iniziativa del nepresidente [[Edoardo Agnelli (imprenditore 1892)|Edoardo Agnelli]] con la nascita della [[Juventus Organizzazione Sportiva Anonima]], che fino al dopoguerra, quando venne liquidata, partecipò ai principali campionati nazionali di diverse discipline quali le [[bocce]], il [[Nuoto Juventus|nuoto]], il [[Hockey su ghiaccio Juventus|disco su ghiaccio]] e il [[Tennis Club Juventus|tennis]],<ref name="IV Novembre">{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1612_02_1941_0060_0004_23874316/|titolo=In Corso IV Novembre impianti sportivi in via di realizzazione per le nuove attività della Juventus|pubblicazione=La Stampa|p=4|data=10 marzo 1941|accesso=15 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180615190633/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1612_02_1941_0060_0004_23874316/|dataarchivio=15 giugno 2018|urlmorto=no}}</ref> ottenendo con quest'ultima i maggiori successi.<ref>{{Cita web|url=http://www.federtennis.it/DettaglioNews.asp?IDNews=50394|titolo=Serie A1: Albo d'oro|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170825225452/http://www.federtennis.it/DettaglioNews.asp?IDNews=50394|urlmorto=sì}}</ref>
Nella prima metà degli anni 1920 l'attività della Juventus fu nuovamente estesa ad altri sport per iniziativa del nepresidente [[Edoardo Agnelli (imprenditore 1892)|Edoardo Agnelli]] con la nascita della [[Juventus Organizzazione Sportiva Anonima]], che fino al dopoguerra, quando venne liquidata, partecipò ai principali campionati nazionali di diverse discipline quali le [[bocce]], il [[Nuoto Juventus|nuoto]], il [[Hockey su ghiaccio Juventus|disco su ghiaccio]] e il [[Tennis Club Juventus|tennis]],<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1612_02_1941_0060_0004_23874316/|titolo=In Corso IV Novembre impianti sportivi in via di realizzazione per le nuove attività della Juventus|pubblicazione=La Stampa|p=4|data=10 marzo 1941|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180615190633/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1612_02_1941_0060_0004_23874316/|urlmorto=no}}</ref> ottenendo con quest'ultima i maggiori successi.<ref>{{Cita web|url=http://www.federtennis.it/DettaglioNews.asp?IDNews=50394|titolo=Serie A1: Albo d'oro|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170825225452/http://www.federtennis.it/DettaglioNews.asp?IDNews=50394|urlmorto=sì}}</ref>


Nella stagione 2017-2018 il club ha istituito una sua [[Juventus Football Club (femminile)|formazione calcistica femminile]], iscritta al campionato di [[Serie A (calcio femminile)|Serie A]].<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/news/news/2017/la-juventus-giocher--il-campionato-di-serie-a-femminile.php|titolo=La Juventus giocherà il campionato di Serie A Femminile|data=1º luglio 2017|accesso=1 agosto 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170804182955/http://www.juventus.com/it/news/news/2017/la-juventus-giocher--il-campionato-di-serie-a-femminile.php|dataarchivio=4 agosto 2017|urlmorto=no}}</ref> Con la vittoria dello scudetto al loro primo anno di attività, le ''Women'' hanno bissato il titolo conseguito dalla squadra maschile, facendo della Juventus il primo club capace di detenere contemporaneamente i maggiori campionati italiani di calcio, maschile e femminile.<ref>{{cita web|url=http://torino.repubblica.it/cronaca/2018/05/21/news/la_juventus_vince_anche_al_femminile_e_scudetto_nello_spareggio_con_il_brescia-196960030/|titolo=La Juventus vince anche al femminile, è scudetto nello spareggio con il Brescia|data=21 maggio 2018}}</ref>
Nella stagione 2017-2018 il club ha istituito una sua [[Juventus Football Club (femminile)|formazione calcistica femminile]], iscritta al campionato di [[Serie A (calcio femminile)|Serie A]].<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/news/news/2017/la-juventus-giocher--il-campionato-di-serie-a-femminile.php|titolo=La Juventus giocherà il campionato di Serie A Femminile|data=1º luglio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170804182955/http://www.juventus.com/it/news/news/2017/la-juventus-giocher--il-campionato-di-serie-a-femminile.php|urlmorto=no}}</ref> Con la vittoria dello scudetto al loro primo anno di attività, le ''Women'' hanno bissato il titolo conseguito dalla squadra maschile, facendo della Juventus il primo club capace di detenere contemporaneamente i maggiori campionati italiani di calcio, maschile e femminile.<ref>{{cita web|url=http://torino.repubblica.it/cronaca/2018/05/21/news/la_juventus_vince_anche_al_femminile_e_scudetto_nello_spareggio_con_il_brescia-196960030/|titolo=La Juventus vince anche al femminile, è scudetto nello spareggio con il Brescia|data=21 maggio 2018}}</ref>


Nell'annata 2018-2019 viene istituita una [[seconda squadra]] maschile, la {{Calcio Juventus U23|N}}, iscritta al campionato di [[Serie C]].<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/news/news/2018/la-seconda-squadra-bianconera---realt--.php|titolo=La seconda squadra bianconera è realtà!|data=3 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180806160346/http://www.juventus.com/it/news/news/2018/la-seconda-squadra-bianconera---realt--.php}}</ref> Con la vittoria della [[Coppa Italia Serie C]] al suo secondo anno di attività, l'U23 diventa la prima ''squadra B'' nella [[storia del calcio italiano]] a vincere un trofeo nazionale.<ref>{{cita web|url=https://www.juventus.com/it/news/articoli/under-23-storica-conquistata-la-coppa-italia-lega-pro|titolo=Under 23 storica, conquistata la Coppa Italia Lega Pro!|data=27 giugno 2020|accesso=28 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200629072928/https://www.juventus.com/it/news/articoli/under-23-storica-conquistata-la-coppa-italia-lega-pro|dataarchivio=29 giugno 2020|urlmorto=no}}</ref>
Nell'annata 2018-2019 viene istituita una [[seconda squadra]] maschile, la {{Calcio Juventus U23|N}}, iscritta al campionato di [[Serie C]].<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/news/news/2018/la-seconda-squadra-bianconera---realt--.php|titolo=La seconda squadra bianconera è realtà!|data=3 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180806160346/http://www.juventus.com/it/news/news/2018/la-seconda-squadra-bianconera---realt--.php}}</ref> Con la vittoria della [[Coppa Italia Serie C]] al suo secondo anno di attività, l'U23 diventa la prima ''squadra B'' nella [[storia del calcio italiano]] a vincere un trofeo nazionale.<ref>{{cita web|url=https://www.juventus.com/it/news/articoli/under-23-storica-conquistata-la-coppa-italia-lega-pro|titolo=Under 23 storica: conquistata la Coppa Italia Serie C!|data=27 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200629072928/https://www.juventus.com/it/news/articoli/under-23-storica-conquistata-la-coppa-italia-lega-pro|urlmorto=no}}</ref>


==Note==
==Note==

Versione delle 18:25, 2 lug 2020

Disambiguazione – "Juve" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Juve (disambigua).
Disambiguazione – "Juventus" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Juventus (disambigua).
Juventus FC
Calcio
Campione d'Italia in carica Campione d'Italia in carica
La Vecchia Signora, Madama, La fidanzata d'Italia,
Le Zebre, I Bianconeri
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Bianco, nero
SimboliZebra
InnoJuve (storia di un grande amore)
Paolo Belli
Dati societari
CittàTorino
NazioneBandiera dell'Italia Italia
ConfederazioneUEFA
Federazione FIGC
CampionatoSerie A
Fondazione1897
ProprietarioBandiera dell'Italia Famiglia Agnelli
PresidenteBandiera dell'Italia Andrea Agnelli
AllenatoreBandiera dell'Italia Maurizio Sarri
StadioAllianz Stadium
(41 507 posti)
Sito webwww.juventus.com
Palmarès
10 scudetti10 scudetti10 scudettiScudettoScudettoScudettoScudettoScudetto 10 coppe ItaliaCoppa ItaliaCoppa ItaliaCoppa Italia Supercoppa italianaSupercoppa italianaSupercoppa italianaSupercoppa italianaSupercoppa italianaSupercoppa italianaSupercoppa italianaSupercoppa italiana Coppa Ali della Vittoria Coppa dei CampioniCoppa dei Campioni Coppa delle Coppe Coppa UEFACoppa UEFACoppa UEFA Supercoppa europeaSupercoppa europea Coppa Intertoto
Scudetti35
Titoli nazionali1 campionato di Serie B
Trofei nazionali13 Coppe Italia
8 Supercoppe italiane
Trofei internazionali2 Coppe dei Campioni/Champions League
1 Coppe delle Coppe
3 Coppe UEFA/Europa League
2 Supercoppe UEFA
1 Coppa Intertoto UEFA
2 Coppe Intercontinentali
1 Coppa delle Alpi
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

La Juventus Football Club (dal latino: iuventūs, «gioventù»), meglio nota come Juventus (/juˈvɛntus/),[1] è una società calcistica italiana con sede nella città di Torino.

Fondata nel 1897 da un gruppo di studenti liceali locali,[2] la Juve, com'è colloquialmente abbreviata,[3] è il secondo club calcistico professionistico per anzianità tra quelli tuttora attivi nel Paese, dopo il Genoa (1893); è il più titolato e con maggiore tradizione sportiva FIGC, oltreché uno dei più blasonati al mondo con 67 trofei ufficiali vinti durante la militanza al vertice della piramide sportiva nazionale, tra cui il primato di 35 titoli di campione d'Italia e 11 in competizioni UEFA.[4] Partecipa alla Serie A, il massimo campionato italiano, a cui ha preso parte stabilmente sin dall'esordio nel 1900, eccezione fatta per la stagione 2006-2007. Dopo aver esordito in divisa rosanero, nel 1903 adottò l'odierna tenuta di gioco bianconera.

Il legame con la famiglia Agnelli, che dura in modo quasi ininterrotto dal 1923, è il primo e più duraturo sodalizio imprenditoriale-sportivo in Italia;[5] attraverso un peculiare modello gestionale instaurato nel frattempo, quella bianconera divenne una delle prime società sportive italiane a raggiungere uno status professionistico ante litteram,[6] affermandosi a livello nazionale dal decennio successivo e in ambito internazionale dalla metà degli anni 1970.[7] Nel decennio seguente diventò il primo club ad aver vinto tutte e tre le maggiori competizioni europee: la Coppa UEFA (1976-1977, prima squadra sudeuropea nel farlo), Coppa delle Coppe (1983-1984) e Coppa dei Campioni (1984-1985);[8] coi trionfi nella Supercoppa UEFA 1984 e nella Coppa Intercontinentale 1985 divenne inoltre il primo e tuttora unico al mondo ad avere conquistato tutti i trofei ufficiali maschili della propria confederazione di appartenenza, un record ulteriormente migliorato con il successo in Coppa Intertoto 1999.[9]

Quotata alla Borsa Italiana dal 2001,[10] la Juventus è una società per azioni posizionata pressoché stabilmente, dalla seconda metà degli anni 1990, tra i primi dieci club calcistici su scala mondiale in ambito finanziario per fatturato, valore borsistico e profitti.[11] Numerosi calciatori sono stati premiati durante la militanza nel club con riconoscimenti quali il Pallone d'oro (8), il FIFA World Player (3) e il migliore calciatore assoluto AIC (11) — tutti i tre, record a livello italiano —; il suo contributo alla nazionale italiana, ininterrotto dai primi anni 1920 oltreché il maggiore tra le squadre italiche, è stato decisivo per i successi della rappresentativa nazionale.[12] È inoltre forte del più numeroso sostegno a carattere nazionale oltreché molto esteso su scala globale,[13][14] principalmente nei Paesi a forte emigrazione italiana, che ne fanno contemporaneamente un simbolo anticampanilistico e di italianità.[15][16] Nel 2000 la Juventus fu inserita dalla FIFA al settimo posto (prima italiana) nella classifica secolare sui migliori club al mondo,[17] mentre nel 2009 fu nominata dall'IFFHS migliore squadra nel Paese e seconda a livello europeo, dopo il Real Madrid, del XX secolo.[18]

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Juventus Football Club.
La Juventus di Carlo Carcano della stagione 1933-1934, al quarto scudetto del Quinquennio d'oro

Nell'autunno del 1897 vide la luce a Torino lo Sport-Club Juventus per iniziativa di un gruppo di studenti del liceo classico Massimo d'Azeglio; tra essi i fratelli Eugenio ed Enrico Canfari.[2] Tre anni più tardi, con il nome di Foot-Ball Club Juventus,[19] la società si iscrisse al suo primo campionato italiano.[20] Il primo titolo nazionale arrivò già nel 1905,[20] tuttavia appena l'anno dopo il presidente della società, lo svizzero Alfred Dick, a seguito di accese discussioni di spogliatoio lasciò la Juventus e, assieme a un gruppo di soci dissidenti, si unì alla Torinese per dare vita al Torino:[21] l'episodio, oltre a segnare l'origine del derby della Mole, fu l'inizio di una serie di problemi finanziari e sportivi che culminarono nel 1913, quando la squadra bianconera evitò la retrocessione in Promozione grazie a un ripescaggio.[22]

Dopo la prima guerra mondiale la Juventus, risollevatasi con la presidenza di Giuseppe Hess e Corrado Corradini, migliorò il suo piazzamento in campionato e fornì i primi giocatori alla nazionale italiana.[23] Edoardo Agnelli assunse la presidenza della società il 24 luglio 1923.[5] Con l'ulteriore arrivo del primo allenatore professionista, l'ungherese Jenő Károly, giunse la vittoria del secondo tricolore nella stagione 1925-1926.[24]

Omar Sívori, John Charles e Giampiero Boniperti, il Trio Magico dei torinesi tra gli anni 1950 e 1960: per la leggenda juventina Boniperti, prima 15 anni da calciatore bianconero e poi 19 da presidente del club

Il primo ciclo vincente della società, grazie all'apporto di elementi come Giovanni Ferrari, Raimundo Orsi, Luis Monti e il trio difesivo Combi-Rosetta-Caligaris,[25] giunse tra il 1930-1931 e il 1934-1935, quando arrivarono cinque scudetti consecutivi, uniti al raggiungimento delle semifinali di Coppa dell'Europa Centrale per quattro anni di fila; allenatore della squadra in quattro delle cinque vittoriose stagioni fu Carlo Carcano, uno dei precursori del «metodo».[26] Molti giocatori di quella Juventus formarono il nucleo della nazionale italiana vittoriosa nella Coppa Internazionale e nel campionato del mondo 1934.[27] La prematura morte di Edoardo Agnelli, avvenuta nel 1935, coincise con la fine del cosiddetto «Quinquennio d'oro». Sul finire del periodo interbellico arrivò comunque la prima Coppa Italia dei bianconeri (1938).

Nel secondo dopoguerra sotto la presidenza di Gianni Agnelli e in seguito di suo fratello Umberto la Juventus tornò alla ribalta dopo tre lustri conoscendo un secondo ciclo di vittorie, grazie anche all'arrivo di Omar Sívori e John Charles, che insieme a Giampiero Boniperti formarono il «Trio Magico»:[28] tre scudetti tra il 1958 e il 1961, il primo dei quali fu il decimo e le valse il diritto a poter esporre sulle maglie la stella.[29] Sívori divenne inoltre nel 1961 il primo calciatore proveniente dalla Serie A a vincere il Pallone d'oro.[30]

La Juventus di Giovanni Trapattoni della stagione 1983-1984, che centrò il double composto da scudetto e Coppa delle Coppe

Nel 1971 Boniperti diventò presidente del club e il suo primo scudetto in tale nuova veste giunse subito alla sua prima stagione, nel 1971-1972, bissato da quello successivo del 1972-1973: furono i primi di un terzo vittorioso ciclo che nei successivi quindici anni, sotto la guida tecnica dapprima di Čestmír Vycpálek, poi di Carlo Parola e infine di Giovanni Trapattoni, portarono a Torino nove scudetti, due Coppe Italia e vittorie internazionali che fecero della Juventus la prima a vincere tutte le competizioni dell'UEFA e, a seguire, la prima al mondo a conquistare tutte le competizioni ufficiali per club.

In particolare nel 1977 arrivò la prima vittoria internazionale in Coppa UEFA, al termine di un'accesa finale contro gli spagnoli dell'Athletic Bilbao.[31] Il titolo nella Coppa dei Campioni 1984-1985, conseguito a Bruxelles il 29 maggio 1985 sul Liverpool circa un anno dopo la vittoria da imbattuta in Coppa delle Coppe, fu invece oscurato da gravi incidenti pre-gara generati dagli hooligan britannici che portarono alla morte di 39 spettatori. Lo scudetto vinto nel 1986 chiuse il decennio di Trapattoni: durante la sua gestione complessivamente 9 elementi della Juventus giocarono nella nazionale italiana al campionato del mondo di Argentina 1978 e 6 in quella che si laureò campione nella successiva edizione di Spagna 1982.

La Juventus di Marcello Lippi celebra i trionfi del 1996 in Champions League e Coppa Intercontinentale

Tramontata la generazione di calciatori che avevano costituito l'asse portante della squadra, la Juventus affrontò un periodo di nove anni privo di risultati in campo nazionale, anche se giunsero a Torino una Coppa Italia (1990) e due Coppe UEFA (1990 e 1993).[29] Nel 1994 l'arrivo in panchina di Marcello Lippi fu il preludio al quarto ciclo vincente dei bianconeri: in dieci stagioni — con l'intervallo di un biennio d'interregno di Carlo Ancelotti, il quale vinse la Coppa Intertoto — la squadra fece suoi cinque scudetti e una Coppa Italia, raggiunse quattro finali di Champions League vincendo quella del 1996 a Roma e conquistò una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa UEFA e quattro Supercoppe di Lega.

I successi ottenuti in campionato sotto la gestione tecnica di Fabio Capello a metà degli anni 2000 vennero annullati dall'esito del caso Calciopoli: nell'estate 2006 la giustizia sportiva revocò ai bianconeri il titolo conseguito nel 2005 e li declassò dal primo all'ultimo posto in classifica nel 2006, relegandoli d'ufficio per la prima volta nella loro storia in Serie B.[32] La Juventus fu promossa in massima categoria un anno più tardi vincendo il campionato cadetto. Nel 2010 Andrea Agnelli, quarto esponente della dinastia torinese, assume la presidenza del club. Sotto il suo mandato, con la guida tecnica dapprima di Antonio Conte e poi di Massimiliano Allegri, i bianconeri danno vita a un quinto ciclo di successi superando la squadra del Quinquennio d'oro e inanellando otto scudetti consecutivi dal 2012 al 2019, un unicum nel calcio italiano;[33] nello stesso decennio arrivano inoltre a Torino quattro double consecutivi grazie alle vittorie in Coppa Italia, altro primato nazionale,[34] e quattro Supercoppe di Lega.

Cronistoria

Lo stesso argomento in dettaglio: Cronistoria della Juventus Football Club.
Cronistoria essenziale della Juventus Football Club
Vince la Coppa Italia (4º titolo).
File:UEFA CUP.svg Vince la Coppa UEFA (1º titolo).
Vince la Coppa delle Coppe (1º titolo).
Vince la Supercoppa UEFA (1º titolo) (1ª partecipazione).
File:Coppa Intercontinentale.svg Vince la Coppa Intercontinentale (1º titolo).
File:UEFA CUP.svg Vince la Coppa UEFA (2º titolo).
Vince la Coppa Italia (9º titolo).
Vince la Champions League (2º titolo).
Vince la Supercoppa UEFA (2º titolo).
File:Coppa Intercontinentale.svg Vince la Coppa Intercontinentale (2º titolo).
Vince la Supercoppa italiana (2º titolo).
Vince la Supercoppa italiana (3º titolo).
Vince la Supercoppa italiana (5º titolo).
Vince la Supercoppa italiana (6º titolo).
Vince la Coppa Italia (10º titolo).
Vince la Coppa Italia (11º titolo).
Vince la Supercoppa italiana (7º titolo).
Vince la Coppa Italia (12º titolo).
Vince la Coppa Italia (13º titolo).
Vince la Supercoppa italiana (8º titolo).

Colori e simboli

Lo stesso argomento in dettaglio: Colori e simboli della Juventus Football Club.

Colori

I fondatori-giocatori dello Sport-Club Juventus nel biennio 1897-1898 con indosso l'originaria divisa rosanero

L'uniforme di gioco della Juventus è una maglia a strisce verticali bianche e nere,[36] tradizionalmente abbinata a pantaloncini e calzettoni bianchi. La divisa degli esordi adottata a cavallo tra XIX e XX secolo era invece composta da una camicia rosa (abbinata a scelta con cravatta o farfallino) e pantaloni neri. In seguito a causa dei frequenti lavaggi il rosa scolorì in maniera talmente evidente che il club ne decise il cambio.[36]

Nel 1903 fu così chiesto all'inglese Savage (tra i membri della società) di cercare nel suo Paese un kit da gioco più consono e resistente all'usura. Savage aveva un amico di Nottingham tifoso del Notts County, la cui maglia è a strisce bianconere: per tale ragione fu spedito a Torino un set di uniformi analogo a quello usato dai Magpies.[37]

Simboli ufficiali

Stemma

La zebra rampante, già parte dell'iconografia del club, ha inoltre affiancato lo stemma sociale da fine anni 1970 ai primi anni 1990

Eccezion fatta per un particolare simbolo in uso dal 1979 all'inizio degli anni 1990 — e che ha solo affiancato lo stemma ufficiale — ovvero la silhouette nera di una zebra rampante,[38] dagli albori al 2017 l'emblema identificativo della Juventus è rimasto sostanzialmente invariato:[39] uno scudo ovale riempito da pali bianchi e neri, con il nome del club impresso nella parte superiore, mentre in quella inferiore trovava posto il toro, simbolo civico torinese; altri dettagli erano in oro, o in alternativa in blu Savoia, quest'ultimo un omaggio alla tradizione sabauda di Torino.[39]

Con la stagione 2017-2018 il club ha adottato un diverso stemma volto a inaugurare una rinnovata identità societaria,[40] di fatto un logo che si distacca nettamente dalla tradizionale araldica calcistica europea:[41] si tratta di un pittogramma che riproduce la lettera «J» stilizzata, composta da strisce verticali bianconere che, incurvandosi, vanno a proiettare i bordi di uno scudo francese antico, rimandando esplicitamente anche allo scudetto;[40] il tutto è sormontato dalla denominazione societaria.[40]

Inno

L'inno ufficiale della Juventus — il quinto nella storia del club — è Juve (storia di un grande amore), scritto da Alessandra Torre e Claudio Guidetti, nella versione del cantante e musicista emiliano Paolo Belli composta nel 2007.[42] Tra quelle composte dagli artisti più noti figura Juvecentus, opera di Pierangelo Bertoli nel 1997, in occasione del centesimo anniversario della fondazione del club.[43]

Strutture

Stadio

L'ingresso del Campo Juventus, impianto interno dal 1922 al 1933 nonché di proprietà del club

Nel biennio 1897-1898 i primi campi utilizzati dal club furono al Parco del Valentino e al Giardino della Cittadella. Fino al 1908 la squadra si spostò nella piazza d'armi torinese, all'epoca sita tra i corsi Galileo Ferraris e Duca degli Abruzzi, tranne nel biennio 1905-1906 durante il quale il terreno di casa fu il motovelodromo Umberto I.[44] Dal 1909 al 1922 l'impianto utilizzato fu quello di Corso Sebastopoli, e da qui al 1933 quello di Corso Marsiglia che fu teatro della conquista di quattro campionati, tre dei quali consecutivi.[45]

Dal 1933 al 1990 il club ha disputato i suoi incontri interni allo stadio Comunale nella zona di Santa Rita. Nato col nome di Municipale "Benito Mussolini" per dotare la città di un impianto che potesse ospitare le gare del campionato del mondo 1934, ribattezzato dopo la seconda guerra mondiale dapprima in Comunale e in seguito Comunale "Vittorio Pozzo", esso ospitò 890 incontri di campionato della Juventus;[46] dopo la definitiva dismissione dello stadio Filadelfia, il Comunale fu condiviso dal 1963 con i concittadini del Torino. Il Comunale fu utilizzato fino al 1990, anno in cui le due compagini cittadine si trasferirono allo stadio delle Alpi, costruito nel quartiere di Vallette in occasione del campionato del mondo 1990, e che fu l'impianto interno dei bianconeri dal 1990 al 2006.[47]

L'Allianz Stadium, impianto casalingo dal 2011

Nel 2002 la giunta torinese concesse alla Juventus lo sfruttamento dell'area del Delle Alpi per novantanove anni,[47] sicché nel 2008 si decise la costruzione di un nuovo stadio cittadino,[48] sito nell'area dell'ormai abbandonato impianto. Dal 2006 al 2011 la squadra ritornò temporaneamente a disputare i suoi incontri interni al Comunale, rinnovato in occasione dei XX Giochi olimpici invernali e ribattezzato Olimpico;[46] come già accaduto nei decenni passati, anche stavolta l'impianto è stato condiviso con la squadra granata. Dal 2011 il club bianconero gioca le sue partite interne allo Juventus Stadium, poi rinominato Allianz Stadium, costruito sulle ceneri del vecchio Delle Alpi e primo impianto moderno realizzato in Italia nonché di proprietà di una società calcistica,[49] concepito prettamente per la disciplina.[50]

Centro di allenamento

Morini, Salvadore e il tecnico Vycpálek nel 1972 al Campo Combi, centro di allenamento della Juventus per oltre cinquant'anni

Nei suoi primi decenni la Juventus non disponeva di strutture ad hoc per le sue sedute di allenamento, sfruttando gli stessi campi amatoriali nei quali si svolgevano le prime sfide calcistiche della sua storia: la piazza d'armi cittadina, e il Velodromo Umberto I nel quartiere Crocetta, con l'eccezione della patinoire al Parco del Valentino; prima dello scoppio della Grande Guerra la società usufruì fugacemente anche di quello che era il maggiore impianto polisportivo della Torino del tempo, lo Stadium.[51]

Nel periodo interbellico i bianconeri svolgevano gli allenamenti nelle loro sedi di gara casalinghe, dapprima al Campo Juventus e poi dal 1933 allo stadio Mussolini,[51] fino al 1943 quando venne inaugurato il primo centro d'allenamento del club, il Campo Combi nel quartiere Santa Rita, a pochi passi dal Mussolini, dove la squadra rimase per il successivo mezzo secolo.[51]

Nel 1990 la Juventus abbandonò il Combi per le strutture Sisport a Orbassano,[52] dove si allenò per un quadriennio prima di far ritorno a Santa Rita,[51] stavolta allo stadio Comunale nel frattempo dismesso dall'attività agonistica.[53] I bianconeri lasciarono definitivamente il quartiere nel 2003, per via della riqualificazione dello stesso in vista dei XX Giochi olimpici invernali.

Inizialmente la squadra migrò a poca distanza nel centro Sisport di via Guala,[54] dove rimase fino al 2006 quando venne inaugurato lo Juventus Center di Vinovo,[55] sede di allenamento per i successivi dodici anni. Dal 2018 la prima squadra maschile si allena presso il nuovo Juventus Training Center, sito all'interno del complesso J-Village nella zona della Continassa.[56]

Società

Umberto (sopra) e Gianni Agnelli (sotto) con la Juventus, rispettivamente nel 1959 e nel 1993; la famiglia Agnelli è legata al club fin dal 1923, un unicum nel calcio mondiale, e ne detiene la maggioranza dal 1949, facendone la proprietà più longeva dello sport italiano[5]

Fondata sotto la forma di associazione,[57] la Juventus acquisì dimensione aziendale indipendente come società a responsabilità limitata nell'agosto 1949,[58] essendo guidata da allora da un consiglio di amministrazione, mutando ragione sociale in una società per azioni a capitale interamente privato il 27 giugno 1967.[59] Dal 1º marzo 2009 la società che controlla la maggioranza del capitale azionario del club (63,8%) è la finanziaria Exor, holding a sua volta controllata (52,99%) dalla Giovanni Agnelli e C.;[60] il rimanente capitale azionario è detenuto dall'azienda irlandese Lindsell Train Investment Trust Ltd. (10%) e da azionisti diffusi (26,2%)[60] attraverso l'Associazione Piccoli Azionisti della Juventus Football Club, fondata nel 2010 e costituita da oltre 40 000 membri,[61] includendo investitori quali il Royal Bank of Scotland, il governo di Norvegia, il fondo pensione degli impiegati pubblici della California e la società finanziaria BlackRock.[62]

Terza società calcistica in Italia, dopo Lazio e Roma, a essere quotata in Borsa, dal 3 dicembre 2001[63] al 19 settembre 2011[64] la Juventus fu listata nel segmento STAR. Dall'ottobre 2016 al dicembre 2018,[65] e nuovamente dal marzo 2020,[66] il titolo è presente nell'indice FTSE Italia Mid Cap del mercato telematico azionario; tra il dicembre 2019 e il marzo 2020 era stato invece quotato nell'indice FTSE MIB.[67]

La Juventus risulta il decimo club a livello mondiale in termini di fatturato (459,7 milioni di euro al 30 giugno 2019) in base all'edizione 2019 del Deloitte Football Money League,[68] e si piazza sempre al decimo posto in ambito internazionale, come valore borsistico, nella classifica annuale stilata dalla rivista statunitense Forbes (1 512 miliardi di dollari equivalenti a 1 357 miliardi di euro al 31 maggio 2019), divenendo nel maggio 2016 la prima società calcistica nel Paese a superare la soglia del miliardo di euro;[69] in entrambe le graduatorie, inoltre, si afferma come la prima società italiana.[70]

Il club è stato inserito al nono posto nella classifica globale stilata dall'organizzazione di consulenza inglese Brand Finance sia in termini di potenza di marchio, dov'è stato valutato con una classificazione AAA («estremamente forte») con un score di 86.8, sia per valore dell'impresa (2 332 miliardi di euro al 16 maggio 2019).[71] Tutto ciò ne fece complessivamente, nel 2015, la seconda società sportiva per patrimonio di marca in Italia — prima nel settore calcistico — dopo la Scuderia Ferrari.[72] Il club è anche tra i membri fondatori dell'European Club Association, organizzazione che ha preso il posto del soppresso G-14 di cui era stato a sua volta membro fondatore, e composta dalle principali società calcistiche internazionali, riunitesi in consorzio al fine di ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e televisivi di fronte alla FIFA.

Organigramma societario

Organigramma aggiornato al 23 novembre 2018.[73]

Area amministrativa

Cronologia degli sponsor tecnici
Cronologia degli sponsor ufficiali

Impegno nel sociale

La Juventus è attiva nel campo sociale e umanitario. Tra i programmi sociali intrapresi figurano Fatti e Progetti per i Giovani, orientato al miglioramento della qualità di vita e a favorire l'accesso all'istruzione a giovani extracomunitari.[81] Con l'azienda ospedaliera Regina Margherita-Sant'Anna di Torino, partecipa al progetto Crescere insieme al Sant'Anna[82] volto alla ristrutturazione del reparto di neonatologia del Sant'Anna,[82] e sostiene la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.[81] Altro progetto comunitario, in collaborazione con l'Associazione Gruppi di Volontariato Vincenziano, è un centro di accoglienza intitolato a Edoardo Agnelli, che accoglie madri in condizioni disagiate.[81]

Nel 2000 il club intraprese il progetto Un sogno per il Gaslini allo scopo di dotare l'istituto Giannina Gaslini di Genova di una dépendance (l'ex abbazia di San Gerolamo di Quarto) da adibire a luogo di studio e svago per i bambini degenti. La raccolta fondi juventina si articolò in donazioni e iniziative di beneficenza, come la partecipazione della squadra in veste di ospite al Festival di Sanremo 2003[83] e al programma televisivo Juventus, una squadra per amico,[84] oltre a libri e a un album musicale, Il mio canto libero,[85] che sempre nel 2003 ottenne il disco di platino.[86]

Nel 2009 il club promosse due iniziative per la lotta antirazzista e l'integrazione socio-culturale, Un calcio al razzismo[87] e Gioca con me,[88] poi incluse nel 2013 dall'UNESCO nei programmi della Giornata mondiale dei diritti umani,[89] e presentate nel 2014 al NGO UNESCO Liaison Committee a Parigi.[90]

Dal 2017 il club partecipa con il progetto Juventus for Special al campionato di calcio a 7 "Quarta Categoria", promosso da CSI e FIGC, e riservato a persone con disabilità cognitivo-relazionali.[91]

Settore giovanile

La formazione giovanile della Juventus vincitrice nel 1994 del Campionato Primavera, trascinata da un ventenne Alessandro Del Piero (a destra), futura bandiera della prima squadra per i successivi due decenni

Il settore giovanile della Juventus è composto da 17 squadre maschili che competono a livello nazionale e internazionale nei vari tornei di categoria.[92] Analogamente a club di altri Paesi, la Juventus ha istituito scuole calcio sotto forma di club-satellite,[93] e Summer Camps riservati agli adolescenti in Italia e in Inghilterra.[94] Porta inoltre avanti progetti come Juventus University, la prima università calcistica al mondo,[95] Juventus National Academy, volto alla creazione di una rete di scuole calcio preadolescenziali dislocate sul territorio nazionale,[96] e il programma Juventus Soccer Schools International attraverso la gestione di scuole calcio in 18 Paesi.

Storicamente la Juventus gode di una rete di osservatori giovanili sia su tutto il territorio nazionale sia all'estero.[93] Tra coloro i quali hanno iniziato a militare in giovane età nei piemontesi, nella prima parte del XX secolo si segnalano Carlo Bigatto, i campioni del mondo Gianpiero Combi e, questi anche olimpico, Pietro Rava, Carlo Parola, Giovanni Viola e soprattutto Giampiero Boniperti, da sempre legato ai colori bianconeri, dalle giovanili ai successivi incarichi dirigenziali.

Nella seconda metà del Novecento, tra i calciatori di prestigio cresciuti nel vivaio bianconero ci sono due bandiere del club quali Giuseppe Furino e Roberto Bettega, oltre a elementi quali Pietro Anastasi, Franco Causio e il Pallone d'oro 1982 Paolo Rossi. All'inizio del III millennio dal settore giovanile della Juventus si è messo in evidenza il torinese Claudio Marchisio, entrato nella società bianconera da bambino fino ad arrivare alla prima squadra.

Diffusione nella cultura di massa

Lo stesso argomento in dettaglio: Juventus Football Club nella cultura di massa.

Nel corso degli anni la Juventus, oltre a imporsi come realtà sportiva nazionale e internazionale, ha acquisito un posto di rilievo in ambito socioculturale.[97] A testimonianza di ciò, diversi studiosi ritengono che la sua storia societaria s'intreccia con quella di Torino e d'Italia;[98] ciò in virtù di un insieme di fattori quali il legame che dal 1923 unisce la squadra alla dinastia industriale Agnelli — e che ha dato origine al sodalizio imprenditoriale più antico e duraturo dello sport italiano[5] —, che da allora ha permesso al club di essere gestito da imprenditori provenienti dalla regione settentrionale della Penisola, pur rimanendo estremamente popolare tra le classi lavoratrici a livello nazionale che generalmente erano di origini meridionali[99] in parziale conseguenza della diffusione delle fabbriche della casa automobilistica FIAT;[98] le numerose vittorie ottenute dalla squadra in ambito federale e confederale sono spesso coincise temporalmente con i principali successi ottenuti dalla squadra nazionale, della quale la Juventus è la principale fornitrice,[12] facendo di essa una delle formazioni italiane più rappresentative, oltre a suscitare molteplici e forti sentimenti ambivalenti in altre società di calcio e nei relativi tifosi in ragione della diffusione su scala globale della propria tifoseria e a diverse rivendicazioni anticampanilistiche.[100]

Tra le prime squadre sportive le cui partite sono state trasmesse in diretta radiofonica e televisiva in Italia,[101][102] il prestigio sportivo internazionale raggiunto ha permesso alla società torinese d'influire, seppur indirettamente, nella fondazione e/o nell'identità visiva di numerose squadre sportive in giro per il mondo, legate in parte all'emigrazione italiana, divenendo contemporaneamente uno strumento d'italianità;[15] mentre il consenso che suscitava come riflesso dell'identità sabauda-industriale della città di Torino,[103][104] l'avrebbe convertita in uno degli elementi che rappresentano universalmente la propria metropoli e regione d'origine.[105] L'evoluzione storica del club, la sua popolarità e la larga fetta di antipatia da parte dei tifosi di squadre rivali, illustrati sia attraverso diverse analisi artistiche e/o accademiche, ne fanno oggetto e sfondo di alcuni lungometraggi, canzoni e testi letterari anche estranei all'ambito strettamente sportivo.

Allenatori e presidenti

Allenatori

Lo stesso argomento in dettaglio: Allenatori della Juventus Football Club.
File:Giovanni Trapattoni, Juventus, anni '90.jpg
Giovanni Trapattoni, con 14 trofei in 13 stagioni, è il tecnico più vincente nella storia della Juventus

Sono 44 gli allenatori ad avere avuto a tutt'oggi la conduzione tecnica della Juventus; 10 di essi hanno ricoperto l'incarico ad interim.[106][107]

Il primo allenatore della storia bianconera fu l'ungherese Jenő Károly, scelto dal presidente Edoardo Agnelli nel 1923 al fine di introdurre innovazioni dal punto di vista tattico e strategico nel gioco della squadra. Károly allenò la squadra per 70 incontri fino alla morte, avvenuta nel 1926.[24]

A vantare il mandato tecnico più lungo è tuttora Giovanni Trapattoni, rimasto alla guida della squadra per 13 stagioni di cui 10 consecutive, dal 1976-1977 al 1985-1986 e poi dal 1991-1992 al 1993-1994. Sia il numero di annate consecutive sia quello totale sono un primato per i tecnici di club italiani, ma Trapattoni vanta anche il record complessivo di panchine (596) e di trofei vinti con il club (14, primato tra gli allenatori italiani).[106]

Da menzionare inoltre Massimiliano Allegri, tecnico nel vittorioso ciclo degli anni 2010, l'unico nella storia del calcio italiano ad avere vinto 5 campionati consecutivi in panchina,[108] e Carlo Carcano, deus ex machina della squadra del Quinquennio d'oro nella prima metà degli anni 1930.[26]

Presidenti

Lo stesso argomento in dettaglio: Presidenti della Juventus Football Club.
Edoardo Agnelli, primo esponente della famiglia torinese a legare il suo nome al club; il suo mandato, dal 1923 al 1935, culminò nel Quinquennio d'oro

In più di 120 anni di storia societaria alla guida della Juventus si sono avvicendati 23 presidenti e 2 comitati di gestione.[109]

Il primo presidente della società bianconera fu Eugenio Canfari, uno dei soci fondatori.[24] Il periodo più lungo in carica è appannaggio di Giampiero Boniperti, alla guida della Juventus per 19 anni dal 1971 al 1990.[109] Boniperti, al pari del suo successore Vittorio Caissotti di Chiusano, presidente dal 1990 al 2003, vanta il palmarès più ampio della storia del club.[110]

L'imprenditore Umberto Agnelli, divenuto presidente ventiduenne nel 1956,[5] fu il più giovane a ricoprire tale carica.[24] Da citare anche le presidenze dello svizzero Alfred Dick e del francese Jean-Claude Blanc, gli unici non italiani ad assumere la massima carica del club;[24] in particolare, Dick fu il presidente del primo scudetto bianconero (1905). Dal 2010 la presidenza bianconera è ricoperta dall'imprenditore Andrea Agnelli.[111]

Calciatori

Lo stesso argomento in dettaglio: Calciatori della Juventus Football Club.

In più di 120 anni di storia hanno vestito la maglia della Juventus oltre 700 calciatori, in gran parte italiani,[112] alcuni dei quali hanno anche militato nella nazionale italiana.

Tra i giocatori italiani di rilievo che hanno indossato il bianconero figurano Carlo Bigatto, il primo giocatore-simbolo del club,[113] Giampiero Boniperti, riconosciuto come il calciatore più rappresentativo nella storia della società,[114] Carlo Parola — autore della più famosa rovesciata del calcio italiano[115] —, e plurivittoriosi elementi quali lo UEFA Golden Player italiano Dino Zoff,[116] il Pallone d'oro 1982 Paolo Rossi, Gaetano Scirea, Sergio Brio, Antonio Cabrini e Stefano Tacconi — questi ultimi, quattro dei cinque soli calciatori ad aver vinto tutte le competizioni confederali per club[117] —, il Pallone d'oro 1993 Roberto Baggio, Alessandro Del Piero, giocatore-simbolo della squadra a cavallo di II e III millennio, e Gianluigi Buffon, pluripresente in maglia azzurra.

Il francese Michel Platini, vincitore in bianconero per tre anni consecutivi del Pallone d'oro di France Football

Tra i giocatori non italiani ad aver difeso i colori della Juventus, si segnalano negli anni 1950 e 1960 l'argentino Omar Sívori, il quale da oriundo fu il primo Pallone d'oro bianconero nel 1961, e il gallese John Charles, i quali insieme a Boniperti formarono un trio d'attacco tra i più prolifici nella storia del club e del calcio italiano; tra gli anni 1960 e 1970 ci fu il tedesco Helmut Haller, mentre dagli anni 1980 in avanti figurarono i francesi Michel Platini, tre volte consecutive Pallone d'oro durante gli anni a Torino, e Zinédine Zidane, Pallone d'oro 1998, oltre al ceco Pavel Nedvěd, primo straniero per numero di presenze in competizioni ufficiali con la maglia bianconera[118] nonché Pallone d'oro 2003, e al franco-argentino David Trezeguet, miglior marcatore straniero della storia juventina.[119]

Contributo alle nazionali di calcio

Lo stesso argomento in dettaglio: Juventus Football Club e Nazionali di calcio.

Al 4 ottobre 2019 la Juventus è il club che ha fornito il maggior numero di giocatori alla nazionale italiana: a tale data infatti 145 elementi hanno ricevuto una convocazione in maglia azzurra durante la loro militanza juventina (a fronte dei 114 dell'Inter e dei 109 del Milan).[120]

Sono 22 in totale i giocatori della Juventus militanti nelle selezioni nazionali italiane campioni del mondo: nove nel 1934 (Bertolini, Borel II, Caligaris, Combi, Ferrari, Monti, Orsi, Rosetta e Varglien I), due nel 1938 (Foni e Rava), sei nel 1982 (Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e Rossi) e cinque nel 2006 (Buffon, Cannavaro, Camoranesi, Zambrotta e Del Piero).[121] Tre sono invece i calciatori della Juventus laureatisi campioni d'Europa con la nazionale nell'edizione di Italia 1968 (Bercellino, Castano e Salvadore).

La nazionale italiana all'esordio al campionato del mondo 1978: vi figurano 8 giocatori all'epoca militanti nella Juventus

I maggiori contributi della Juventus alla nazionale risalgono alla Coppa Internazionale 1933-1935 (torneo predecessore del campionato europeo di calcio), e al campionato del mondo 1978, quando in entrambi i casi gli azzurri ricorsero a ben 9 juventini tra gli 11 titolari: in Coppa Internazionale, l'Italia che affrontò l'Ungheria il 20 ottobre 1933 schierò Bertolini, Borel II, Caligaris, Cesarini, Combi, Ferrari, Monti, Orsi e Rosetta,[122] mentre ai Mondiali 1978, nella prima fase contro i padroni di casa dell'Argentina e nella seconda fase contro i Paesi Bassi, gli azzurri si affidarono a Benetti, Bettega, Cabrini, Causio, Cuccureddu, Gentile, Scirea, Tardelli e Zoff — il che costituisce un primato nazionale in competizioni ufficiali.[123]

La Juventus, con 25 elementi, guida la particolare classifica dei club che vantano giocatori campioni del mondo con la propria nazionale: ai succitati 22 italiani, vanno infatti aggiunti 3 francesi, ovvero Didier Deschamps e Zinédine Zidane nell'edizione di Francia 1998, e Blaise Matuidi in quella di Russia 2018.[124] Quanto al campionato d'Europa, oltre ai 3 sopracitati, altri 3 giocatori sono vincitori del torneo con nazionali diverse da quella italiana: Luis del Sol con la Spagna (Spagna 1964), e Michel Platini (Francia 1984) e Zidane (Belgio-Paesi Bassi 2000) con la Francia.

In occasione della finale del campionato mondiale di calcio 2006 la Juventus stabilì un ulteriore primato internazionale in quanto, oltre ai succitati 5 nazionali italiani, scesero in campo 3 bianconeri con la maglia francese: Lilian Thuram, Patrick Vieira e David Trezeguet,[125] per un totale di 8 tesserati di uno stesso club sul terreno di gioco, eguagliando così il primato stabilito nella finale di 72 anni prima dai cecoslovacchi dello Slavia Praga.[126]

Palmarès

Lo stesso argomento in dettaglio: Palmarès della Juventus Football Club.

Competizioni nazionali

La squadra del 1905 per la prima volta campione d'Italia dopo la vittoria nel torneo di Prima Categoria

56 trofei (record italiano)

1905; 1925-1926; 1930-1931; 1931-1932; 1932-1933; 1933-1934; 1934-1935; 1949-1950; 1951-1952; 1957-1958
1959-1960; 1960-1961; 1966-1967; 1971-1972; 1972-1973; 1974-1975; 1976-1977; 1977-1978; 1980-1981; 1981-1982
1983-1984; 1985-1986; 1994-1995; 1996-1997; 1997-1998; 2001-2002; 2002-2003; 2011-2012; 2012-2013; 2013-2014
2014-2015; 2015-2016; 2016-2017; 2017-2018; 2018-2019
1937-1938; 1941-1942; 1958-1959; 1959-1960; 1964-1965; 1978-1979; 1982-1983; 1989-1990; 1994-1995; 2014-2015
2015-2016; 2016-2017; 2017-2018
1995; 1997; 2002; 2003; 2012; 2013; 2015; 2018

Competizioni internazionali

Giuseppe Furino, tra gli storici capitani bianconeri, con la Coppa UEFA 1976-1977, il primo trofeo confederale vinto dalla Juventus

11 trofei

1985; 1996
1984-1985; 1995-1996
1983-1984
1976-1977; 1989-1990; 1992-1993
1984; 1996
1999

Altre competizioni

1963
2006-2007

Competizioni giovanili

La sezione giovanile della Juventus è una delle più vittoriose della sua categoria sia a livello nazionale, potendo vantare 9 titoli di campione d'Italia, sia internazionale, con più di 100 trofei ufficiali compresi quelli di alcuni tra le competizioni più importanti al mondo nella categoria, come il Torneo di Viareggio vinto per 9 volte (record).[128] Inoltre la squadra fu finalista del Blue Stars/FIFA Youth Cup nel 1962.[129]

Statistiche e record

Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche e record della Juventus Football Club.

Statistiche di squadra

La Juventus della stagione 1976-1977 rimane l'unica formazione italiana ad aver vinto un trofeo internazionale, la Coppa UEFA, con una rosa di soli giocatori nazionali

La Juventus esordì nel campionato italiano l'11 marzo 1900. Quella 2019-2020 sarà dunque la sua 115ª stagione sportiva; nelle 114 precedenti, ha partecipato a 106 campionati di massima serie (2 di Campionato Federale, 9 di Prima Categoria Nazionale, 5 di Prima Divisione, 4 di Divisione Nazionale e 86 di Serie A propriamente detta) e uno di Serie B (nel 2006-2007), mentre in altre 7 occasioni non superò le eliminatorie del Comitato Regionale Piemontese. Nel corso delle 113 stagioni nei campionati di massima serie la Juventus si è classificata al primo posto in 36 occasioni (record italiano), sebbene il club abbia in realtà vinto 35 titoli di campione d'Italia.[32] La Juventus, inoltre, è giunta seconda in 21 tornei e terza in 12, totalizzando il 61,06% di piazzamenti nelle prime tre rispetto alle partecipazioni.

La vittoria in gara ufficiale con il maggior scarto fu un 15-0 in casa del Cento, secondo turno di Coppa Italia 1926-1927; il suddetto primato lo è anche per la competizione, a pari merito con l'incontro tra Alessandria e A.C. Bologna (17-2, disputatosi nel medesimo turno della citata edizione del torneo) e quello tra Cittadella e Potenza (15-0 nel primo turno eliminatorio dell'edizione 2015-2016).[130] In campionato il record fu invece un 11-0, realizzato due volte nel torneo 1928-1929 contro Fiorentina e Fiumana, rispettivamente nella 2ª e 6ª giornata.[130] La sconfitta con il maggior scarto fu invece uno 0-8 subìto dal Torino nel campionato di Prima Categoria 1912-1913.[131]

Nell'annata 1976-1977 la Juventus stabilì il primato di punti per campionati italiani a 16 squadre (51).[132] Nella stagione 2011-2012 stabilì il primato d'imbattibilità assoluta in una singola stagione della Serie A (con zero sconfitte in 38 partite), stabilendo anche il record d'imbattibilità nel corso di una singola stagione (42).[133]

Tra i numerosi primati ottenuti dalla squadra nel triennio 2014-2016 ci sono il maggior numero di punti in una singola edizione di Serie A (102 nella stagione 2013-2014, anche record nei principali campionati del continente europeo).[134] Nella stagione 2015-2016 ha inanellato il suo primo treble nazionale, unendo a campionato e coppa nazionale anche la Supercoppa di Lega.[135]

In ambito nazionale la squadra ha disputato un record di 18 finali di Coppa Italia (13 vittorie, primato nazionale) e un record di 15 in Supercoppa LNP (8 vittorie, idem).

I bianconeri dell'annata 1984-1985 che trionfando in Coppa dei Campioni fecero del club piemontese il primo nella storia del calcio a fare suoi tutti i maggiori tornei dell'UEFA

Il club vanta il record italiano di stagioni disputate nelle competizioni UEFA, che fino all'annata 2018-2019 sono 49 (considerando che nelle stagioni 2009-2010 e 2013-2014 ha partecipato prima alla fase a gironi di Champions League, e poi a quella a eliminazione diretta di Europa League). Di esse, 33 sono relative a partecipazioni in Coppa dei Campioni/Champions League, 4 in Coppa delle Coppe e 14 complessive in Coppa UEFA/Europa League).[136] Nel computo globale delle competizioni a livello confederale, risulta il primo club italiano e quarto a livello europeo per numero di punti conquistati (563), ed è il club italiano con il maggior numero di partite disputate (430), vinte (234), gol realizzati (737), differenza reti (+344) e percentuale di vittorie (54,4%) a tutto il 18 settembre 2019.[137] I risultati nei tre tornei stagionali permisero al club di occupare il primo posto del ranking UEFA per sette volte dalla sua istituzione nel 1979, corrispondenti ai quinquenni 1982-1986; 1983-1987; 1984-1988; 1987-1991; 1993-1997; 1995-1999 e 1996-2000 — primato italiano e secondo a livello europeo, ex aequo con il Barcellona, dopo il Real Madrid (15).[138]

La formazione bianconera ha disputato un totale di 20 finali in competizioni ufficiali a livello internazionale, nona al mondo nonché quinta in Europa e seconda tra i club italiani in questa graduatoria.[139] Delle 20 finali citate, 9 sono state giocate in Coppa dei Campioni/UEFA Champions League (2 vittorie complessive), una in Coppa delle Coppe (1 vittoria), 4 in Coppa UEFA (3 vittorie), una in Coppa Intertoto (1 vittoria), 2 in Supercoppa UEFA (2 vittorie) e 3 in Coppa Intercontinentale (2 vittorie).[9] Il trionfo in Coppa UEFA 1976-1977 fu il primo ottenuto da una squadra italiana, e fece della Juventus l'unica ad aver vinto una manifestazione internazionale ufficiale con una rosa composta esclusivamente da calciatori provenienti da un solo Paese.[31]

Sempre in ambito internazionale, è l'unico club del mondo ad avere vinto tutte le competizioni per club maschili organizzate dalla confederazione di appartenenza[140] oltreché il primo ad aver vinto tutte le tre principali competizioni dell'UEFA: la Juventus raggiunse tale traguardo nel 1985, e rimane l'unica ad averlo fatto sotto un'unica gestione tecnica;[141] per tale ragione nel 1988 le fu riconosciuta la speciale Targa UEFA.[142]

Statistiche individuali

File:Alex Del Piero, Juventus 1993-94.jpg
Alessandro Del Piero, primatista di presenze e reti nella storia juventina

Al 20 maggio 2012 il giocatore juventino primatista di presenze in Serie A è Alessandro Del Piero con 478, cui vanno sommate 35 presenze in Serie B, che ne fanno complessivamente il bianconero con il maggior numero di gare nei campionati italiani con 513.[118] Il precedente record fu superato il 6 febbraio 2011 e apparteneva a Giampiero Boniperti, che dal 1946 al 1961 scese in campo 443 volte.[143]

Ancora Del Piero detiene il primato assoluto di presenze ufficiali con la maglia bianconera (705), nonché quello di gol (289, altro record), dei quali 188 in Serie A e 54 nelle competizioni internazionali.[144] Il precedente primato di gol fu superato nel gennaio 2006 e apparteneva al succitato Boniperti con 182.[145]

Il miglior marcatore della Juventus in un campionato a girone unico fu Borel II con 32 gol in 34 gare nel campionato 1933-1934,[146] mentre l'ungherese Ferenc Hirzer detenne in precedenza il primato assoluto di gol segnati in una singola edizione del campionato italiano con 35 in 26 incontri nella Prima Divisione 1925-1926.[147] Infine Omar Sívori detiene insieme a Silvio Piola il record di marcature in una singola partita: 6 gol, segnati all'Inter nella 28ª giornata del campionato 1960-1961.[148]

Tifoseria

Lo stesso argomento in dettaglio: Tifoseria della Juventus Football Club.
Striscione celebrativo del 109º anniversario della Juventus, stadio Olimpico, 1º novembre 2006

Al 2016 i tifosi della Juventus sono stimati tra i 12 e i 14 milioni in Italia.[149] Secondo il sondaggio condotto dall'istituto Demos & Pi e pubblicato nel settembre 2016 su la Repubblica il club risulta essere il più sostenuto del Paese con il 34% di preferenze da parte del campione esaminato.[13]

La società vanta inoltre al 2019, in base a un'analisi pubblicata dall'agenzia d'indagini sul mercato Nielsen Sports, 41 milioni di sostenitori in Europa e 423 milioni nel resto del mondo.[14] Numerosi sono anche i fan club sparsi a livello internazionale,[150] in particolare nei Paesi a forte emigrazione italiana.[151]

Il tifo per la Juventus è tradizionalmente eterogeneo dal punto di vista sociologico e geograficamente uniforme in tutto il Paese,[152] è molto marcato anche nel Mezzogiorno d'Italia e nelle isole,[153] il che garantisce un seguito rilevante alla squadra anche durante gli incontri esterni. Tale caratteristica di diffusione del tifo fa della Juventus dal punto di vista sociologico una squadra «nazionale».[154]

Storia

Il pensiero comune d'inizio XX secolo voleva che il tifo per la Juventus fosse appannaggio delle classi borghesi, laddove quello per la rivale cittadina del Torino traesse linfa dalle classi popolari e proletarie.[155] Qualche decennio dopo, con l'ingresso degli Agnelli nell'amministrazione della Vecchia Signora (1923), il tifo per la squadra si diffuse anche tra gli operai meccanici dell'industria di proprietà della famiglia, la FIAT. Essendo iniziato un fenomeno migratorio — poi divenuto massiccio nel secondo dopoguerra — verso Torino e gli altri grandi poli industriali del Settentrione da parte dei lavoratori meridionali in cerca di impiego, la Juventus già dagli anni 1930 divenne il primo club italiano ad avere una tifoseria non più connotata campanilisticamente o al più regionalmente, ma a carattere nazionale.[156][157]

Tifoseria juventina allo stadio Comunale al termine del campionato 1974-1975

Con il consolidamento dei flussi migratori interni avvenuti tra gli anni 1950 e i primi anni 1970 la Juventus sembrò rappresentare attraverso i suoi tifosi lo spirito del nuovo lavoratore immigrato piemontese, mentre la tifoseria del Torino rimase legata all'ambiente culturale di marca prettamente torinese e cittadina.[156] In anni più recenti le differenze sociali e culturali fra le due opposte tifoserie si sono sempre più affievolite fino a essere oramai di fatto nulle.

Gemellaggi e rivalità

In ragione della posizione raggiunta dalla squadra al vertice del calcio nazionale, in maniera pressoché duratura dal cosiddetto «dopoguerra calcistico», della diffusione del suo tifo e anche di diverse rivendicazioni anticampanilistiche, le rivalità sono molteplici e molto sentite:[100] la tifoseria rivale d'elezione è quella del concittadino Torino.[158] A seguire quella dell'Inter, fin dagli anni 1960 e rinfocolata dopo le decisioni giudiziarie riguardanti lo scandalo del calcio italiano del 2006,[159] oltre a quella del Milan, nonostante per lungo tempo le due società abbiano tenuto buoni rapporti sportivo-commerciali con reciproci scambi di giocatori.[160]

Murale a L'Aia dedicato al gemellaggio tra la tifoseria della Juventus e quella dell'ADO Den Haag, nonché in ricordo delle vittime della strage dell'Heysel

Più recenti e legate all'imporsi alla ribalta negli anni 1980 delle loro squadre con conseguente lotta sportiva per la conquista del primato nazionale sono le rivalità con la tifoseria della Fiorentina, legata principalmente alla lotta-scudetto del campionato 1981-1982,[161] e con quella della Roma, che fino alla metà di quel decennio fu la più valida contendente della Juventus al titolo.[98] Non è inoltre da tralasciare l'antagonismo col Napoli, in essere fin dagli anni 1950, ma acuitasi all'inizio del III millennio.[162]

In senso opposto a partire dagli anni 1980 vi è un legame di amicizia tra la tifoseria juventina e quella dell'Avellino, andato a scemare a fine anni 1990, ma poi rinsaldatosi nei primi anni 2010.[163] Fuori dall'Italia esistono saldi gemellaggi con i tifosi organizzati dell'ADO Den Haag dell'Aia e con quelli del Legia Varsavia.[164] Dagli anni 2010 si è inoltre rinforzata l'amicizia con i tifosi del Notts County — squadra di Nottingham che vanta legami storici con la Juventus[165] — così come è nata un'amicizia con i sostenitori dell'Elche.[166]

Organico

Lo stesso argomento in dettaglio: Juventus Football Club 2019-2020.

Rosa 2019-2020

Rosa aggiornata al 31 gennaio 2020.[167]

N. Ruolo Calciatore
Bandiera della Polonia P Wojciech Szczęsny
Bandiera dell'Italia D Mattia De Sciglio
Bandiera dell'Italia D Giorgio Chiellini (capitano)
Bandiera dei Paesi Bassi D Matthijs de Ligt
Bandiera della Bosnia ed Erzegovina C Miralem Pjanić
Bandiera della Germania C Sami Khedira
Bandiera del Portogallo A Cristiano Ronaldo
Bandiera del Galles C Aaron Ramsey
Bandiera dell'Argentina A Paulo Dybala
Bandiera del Brasile A Douglas Costa
Bandiera del Brasile D Alex Sandro
Bandiera del Brasile D Danilo
N. Ruolo Calciatore
Bandiera della Francia C Blaise Matuidi
Bandiera della Colombia A Juan Cuadrado
Bandiera dell'Italia D Leonardo Bonucci (vicecapitano)
Bandiera dell'Argentina A Gonzalo Higuaín
Bandiera dell'Italia D Daniele Rugani
Bandiera della Francia C Adrien Rabiot
Bandiera della Turchia D Merih Demiral
Bandiera dell'Uruguay C Rodrigo Bentancur
Bandiera dell'Italia P Carlo Pinsoglio
Bandiera dell'Italia A Federico Bernardeschi
Bandiera dell'Italia P Gianluigi Buffon

Staff tecnico

Staff aggiornato al 14 maggio 2020.[168]

Staff dell'area tecnica
Staff tecnico
  • Bandiera dell'Italia Maurizio Sarri - Allenatore
  • Bandiera dell'Italia Giovanni Martusciello - Allenatore in seconda
  • Bandiera dell'Italia Marco Ianni - Collaboratore tecnico
  • Bandiera dell'Italia Gianni Picchioni - Collaboratore tecnico
  • Bandiera dell'Italia Loris Beoni - Collaboratore tecnico
  • Bandiera dell'Italia Claudio Filippi - Preparatore portieri
  • Bandiera dell'Italia Massimo Nenci - Preparatore portieri

Preparatori atletici
  • Bandiera dell'Italia Daniele Tognaccini - Responsabile prep. atletica
  • Bandiera dell'Italia Andrea Pertusio - Preparatore atletico
  • Bandiera dell'Italia Davide Losi - Preparatore atletico
  • Bandiera dell'Italia Enrico Maffei - Preparatore atletico
  • Bandiera dell'Italia Duccio Ferrari Bravo - Preparatore atletico
  • Bandiera dell'Italia Davide Ranzato - Preparatore atletico

Sport Science
  • Bandiera dell'Italia Roberto Sassi - Responsabile
  • Bandiera dell'Italia Antonio Gualtieri - Sport Scientist
  • Bandiera dell'Irlanda Darragh Connolly - Sport Scientist

Staff medico
  • Bandiera dell'Italia Luca Stefanini - Responsabile sanitario
  • Bandiera della Grecia Nikos Tzouroudis - Responsabile prima squadra
  • Bandiera dell'Italia Marco Freschi - Medico prima squadra

Match Analysis
  • Bandiera dell'Italia Riccardo Scirea - Responsabile
  • Bandiera dell'Italia Domenico Vernamonte - Match Analyst
  • Bandiera dell'Italia Giuseppe Maiuri - Match Analyst

Attività polisportiva

Il club svolse attività polisportiva a periodi alterni sino alla fine degli anni 1970. Inizialmente, dalla fondazione fino al 1899 furono presenti le sezioni di ciclismo, atletica, lotta e podismo, sport quest'ultimo che fu quello che raggiunse i maggiori risultati.[169]

Nella prima metà degli anni 1920 l'attività della Juventus fu nuovamente estesa ad altri sport per iniziativa del nepresidente Edoardo Agnelli con la nascita della Juventus Organizzazione Sportiva Anonima, che fino al dopoguerra, quando venne liquidata, partecipò ai principali campionati nazionali di diverse discipline quali le bocce, il nuoto, il disco su ghiaccio e il tennis,[170] ottenendo con quest'ultima i maggiori successi.[171]

Nella stagione 2017-2018 il club ha istituito una sua formazione calcistica femminile, iscritta al campionato di Serie A.[172] Con la vittoria dello scudetto al loro primo anno di attività, le Women hanno bissato il titolo conseguito dalla squadra maschile, facendo della Juventus il primo club capace di detenere contemporaneamente i maggiori campionati italiani di calcio, maschile e femminile.[173]

Nell'annata 2018-2019 viene istituita una seconda squadra maschile, la Juventus U23, iscritta al campionato di Serie C.[174] Con la vittoria della Coppa Italia Serie C al suo secondo anno di attività, l'U23 diventa la prima squadra B nella storia del calcio italiano a vincere un trofeo nazionale.[175]

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