UEFA Champions League 1992-1993

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UEFA Champions League 1992-1993
Competizione UEFA Champions League
Sport Calcio
Edizione 38ª
Organizzatore UEFA
Date dal 19 agosto 1992
al 26 maggio 1993
Partecipanti 36 (8 alla Champions)
Nazioni 36
Formula eliminazione diretta+fase a gironi+finale
Sede finale Olympiastadion
(Monaco di Baviera)
Risultati
Vincitore Olympique Marsiglia
(1º titolo)
Secondo Milan
Statistiche
Miglior marcatore Bandiera del Brasile Romário (7)
Incontri disputati 82
Gol segnati 215 (2,62 per incontro)
Pubblico 1 896 743
(23 131 per incontro)
L'Olympiastadion di Monaco di Baviera teatro della finale
Cronologia della competizione
Coppa dei Campioni 1991-1992 1993-1994

La UEFA Champions League 1992-1993 fu la 38ª edizione della massima manifestazione continentale di calcio (la prima con la nuova denominazione), disputata tra il 19 agosto 1992 e il 26 maggio 1993 e conclusa con la vittoria dell'Olympique Marsiglia, al suo primo titolo. Fu la prima edizione che, in ambito ufficiale, non si chiamò più Coppa Dei Campioni.

Nonostante il titolo conseguito, il Marsiglia - primo e unico club francese a vincere la competizione - non disputò l'edizione successiva della competizione in quanto retrocesso in seconda divisione in seguito al cosiddetto Affaire VA-OM[1]; di conseguenza, fu escluso dalla Supercoppa europea e dalla Coppa Intercontinentale, venendo rimpiazzato - in entrambi casi - dal Milan finalista, che giunse a disputarsi la vittoria del torneo dopo dieci successi in altrettanti incontri. La vittoria dell'Olympique Marsiglia è stata negli anni particolarmente contestata, sia causa di presunti tentativi di corruzione nei confronti di componenti di CSKA, Bruges e Rangers, sia a causa di accuse di doping da parte di alcuni calciatori dell'OM che presero parte alla finale[2].

Formula[modifica | modifica wikitesto]

Poiché, a seguito della dissoluzione dell'Unione Sovietica e della Jugoslavia, ci furono un maggior numero di nazioni che avevano titolo a iscrivere alla competizione le squadre vincitrici dei rispettivi campionati nazionali, venne disputato un turno preliminare che eliminò quattro delle 36 aventi diritto ad entrare nella Coppa.[3]

La formula della precedente edizione della manifestazione, in cui le otto squadre qualificate dagli ottavi venivano suddivise in due gruppi le cui vincitrici disputavano la finale, risultò un successo. Fu così che l'UEFA decise di brevettare la fase a gironi col nuovo nome di UEFA Champions League. La Champions League fu quindi inizialmente una specifica fase all'interno della Coppa dei Campioni, fase che veniva a sostituire l'ultima fase ad eliminazione diretta della classica formula del torneo. I primi turni eliminatori e la finale continuavano invece ad essere strutturati nel metodo tradizionale[4]. La Champions League fu dotata di un logo consistente in otto stelle, simboleggianti le otto partecipanti alla competizione, disposte in modo da formare un pallone da calcio (e tale rimarrà anche dopo l'allargamento). Fu ugualmente composto un inno ufficiale da Tony Britten, basato sulla rielaborazione delle musiche di Zadok the Priest di Georg Friedrich Händel, mentre a livello televisivo, i diritti per la trasmissione delle partite furono centralizzati dall'UEFA e aggiudicati al miglior offerente.

Dopo la vittoria vennero mosse delle accuse contro l'Olympique Marsiglia e il suo presidente Bernard Tapie, per aver truccato una partita. Si trattava dell'incontro del campionato francese contro il Valenciennes. Alcuni tesserati marsigliesi corruppero due calciatori del Valenciennes per vincere l'incontro e il campionato francese in anticipo, in modo da risparmiare energie in vista della finale contro il Milan. Ciò provocò la revoca del titolo nazionale all'Olympique Marsiglia da parte della Federazione Calcistica Francese e la retrocessione in Ligue 2 per la stagione successiva, motivo per cui la squadra non poté difendere il titolo europeo nell'edizione successiva del torneo[5].

La squadra di Marsiglia subì anche altre accuse in relazione alla competizione vinta. L'allenatore del CSKA Mosca disse che l'OM aveva tentato di corromperlo in un match della fase a gironi, anche se questa affermazione è stata in seguito ritirata. Inoltre, in un'intervista ITV nel 2011, il calciatore Mark Hateley dei Rangers ha sostenuto che la società francese gli aveva offerto denaro per rinunciare a partecipare alla gara decisiva tra le due squadre.[senza fonte] Nel 2006 Eydelie, ex giocatore del Marsiglia, denunciò un presunto caso di doping, affermando che prima della finale gli atleti della sua squadra avevano ricevuto delle iniezioni.[2]

Squadre partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Gli sconvolgimenti politici nell'Europa orientale cambiarono il quadro delle partecipanti. Definitivamente liquidata la Germania Est, quello che restava della Jugoslavia fu esclusa su ordine dell'ONU, e anche l'Albania si isolò per gli sconvolgimenti interni. Venne aggiunta la Slovenia, che era riuscita a rendersi indipendente pacificamente. La dissoluzione dell'Unione Sovietica comportò l’accesso dei tre Paesi baltici,[6] e all’ultimo momento anche dell’Ucraina che aveva organizzato in fretta e furia un proprio mini campionato anche perché i posti nelle coppe europee dell’ultimo torneo sovietico erano finiti in maggioranza in mano russa. Saltata definitivamente la comoda tradizione delle 32 partecipanti, si accettarono altri due casi particolari: quello delle Faroe, che pur erano solo autonome riconoscendo loro un privilegio fino a quel momento riservato solo alle federazioni britanniche, e quello di Israele che in Asia era fonte di forti contrasti per le note cause di politica internazionale.[3]

Primo turno
Bandiera della Grecia AEK Atene () Bandiera di Cipro APOEL () Bandiera dell'Austria Austria Vienna () Bandiera della Spagna Barcellona ()
Bandiera della Turchia Beşiktaş () Bandiera del Belgio Club Bruges () Bandiera della Russia CSKA Mosca () Bandiera della Bulgaria CSKA Sofia ()
Bandiera della Romania Dinamo Bucarest () Bandiera dell'Ungheria Ferencváros () Bandiera dell'Irlanda del Nord Glentoran () Bandiera della Svezia IFK Göteborg ()
Bandiera della Finlandia Kuusysi () Bandiera della Polonia Lech Poznań () Bandiera dell'Inghilterra Leeds Utd () Bandiera della Danimarca Lyngby ()
Bandiera dell'Italia Milan () Bandiera della Francia Olympique Marsiglia () Bandiera del Portogallo Porto () Bandiera dei Paesi Bassi PSV ()
Bandiera della Scozia Rangers () Bandiera della Svizzera Sion () Bandiera della Slovacchia Slovan Bratislava () Bandiera della Germania Stoccarda ()
Bandiera del Lussemburgo Union Luxembourg () Bandiera della Norvegia Viking () Bandiera dell'Islanda Víkingur () Bandiera della Lituania Žalgiris ()
Turno preliminare
Bandiera delle Fær Øer KÍ Klaksvík () Bandiera d'Israele Maccabi Tel Aviv () Bandiera dell'Estonia Norma Tallinn () Bandiera della Slovenia Olimpia Lubiana ()
Bandiera dell'Irlanda Shelbourne () Bandiera della Lettonia Skonto () Bandiera dell'Ucraina Tavrija () Bandiera di Malta Valletta ()

Date[modifica | modifica wikitesto]

Fase Turno Andata Ritorno
Eliminatorie Turno preliminare 19 agosto 1992 2 settembre 1992
Primo turno 16 settembre 1992 30 settembre-9 ottobre 1992
Secondo turno 21 ottobre 1992 4 novembre 1992
Champions League Prima giornata 25 novembre 1992
Seconda giornata 9 dicembre 1992
Terza giornata 3 marzo 1993
Quarta giornata 17 marzo 1993
Quinta giornata 7 aprile 1993
Sesta giornata 21 aprile 1993
Finale 26 maggio 1993

Partite[modifica | modifica wikitesto]

Turno preliminare[modifica | modifica wikitesto]

Squadra 1 Totale Squadra 2 Andata Ritorno
Shelbourne Bandiera dell'Irlanda 1 - 2 Bandiera dell'Ucraina Tavrija 0 - 0 1 - 2
Valletta Bandiera di Malta 1 - 3 Bandiera d'Israele Maccabi Tel Aviv 1 - 2 0 - 1
KÍ Klaksvík Bandiera delle Fær Øer 1 - 6 Bandiera della Lettonia Skonto Riga 1 - 3 0 - 3
Olimpia Lubiana Bandiera della Slovenia 5 - 0 Bandiera dell'Estonia Norma Tallinn 3 - 0 2 - 0

Sedicesimi di finale[modifica | modifica wikitesto]

Squadra 1 Totale Squadra 2 Andata Ritorno
IFK Göteborg Bandiera della Svezia 3 - 2 Bandiera della Turchia Beşiktaş 2 - 0 1 - 2
Lech Poznań Bandiera della Polonia 2 - 0 Bandiera della Lettonia Skonto Riga 2 - 0 0 - 0
Rangers Bandiera della Scozia 3 - 0 Bandiera della Danimarca Lyngby 2 - 0 1 - 0
Stoccarda Bandiera della Germania 4 - 4[7] Bandiera dell'Inghilterra Leeds Utd 3 - 0 1 - 4
Slovan Bratislava Bandiera della Cecoslovacchia 4 - 1 Bandiera dell'Ungheria Ferencváros 4 - 1 0 - 0
Milan Bandiera dell'Italia 7 - 0 Bandiera della Slovenia Olimpia Lubiana 4 - 0 3 - 0
Kuusysi Bandiera della Finlandia 1 - 2 Bandiera della Romania Dinamo Bucarest 1 - 0 0 - 2 (dts)
Glentoran Bandiera dell'Irlanda del Nord 0 - 8 Bandiera della Francia Olympique Marsiglia 0 - 5 0 - 3
Maccabi Tel Aviv Bandiera d'Israele 0 - 4 Bandiera del Belgio Club Bruges 0 - 1 0 - 3
Austria Vienna Bandiera dell'Austria 5 - 4 Bandiera della Bulgaria CSKA Sofia 3 - 1 2 - 3
Sion Bandiera della Svizzera 7 - 2 Bandiera dell'Ucraina Tavrija 4 - 1 3 - 1
Union Luxembourg Bandiera del Lussemburgo 1 - 9 Bandiera del Portogallo Porto 1 - 4 0 - 5
AEK Atene Bandiera della Grecia 3 - 3 (gfc) Bandiera di Cipro APOEL 1 - 1 2 - 2
PSV Bandiera dei Paesi Bassi 8 - 0 Bandiera della Lituania Zalgiris Vilnius 6 - 0 2 - 0
Víkingur Bandiera dell'Islanda 2 - 5 Bandiera della Russia CSKA Mosca 0 - 1 2 - 4
Barcellona Bandiera della Spagna 1 - 0 Bandiera della Norvegia Viking 1 - 0 0 - 0

Ottavi di finale[modifica | modifica wikitesto]

Squadra 1 Totale Squadra 2 Andata Ritorno
IFK Göteborg Bandiera della Svezia 4 - 0 Bandiera della Polonia Lech Poznań 1 - 0 3 - 0
Rangers Bandiera della Scozia 4 - 2 Bandiera dell'Inghilterra Leeds Utd 2 - 1 2 - 1
Slovan Bratislava Bandiera della Cecoslovacchia 0 - 5 Bandiera dell'Italia Milan 0 - 1 0 - 4
Dinamo Bucarest Bandiera della Romania 0 - 2 Bandiera della Francia Olympique Marsiglia 0 - 0 0 - 2
Club Bruges Bandiera del Belgio 3 - 3 (gfc) Bandiera dell'Austria Austria Vienna 2 - 0 1 - 3
Sion Bandiera della Svizzera 2 - 6 Bandiera del Portogallo Porto 2 - 2 0 - 4
AEK Atene Bandiera della Grecia 1 - 3 Bandiera dei Paesi Bassi PSV 1 - 0 0 - 3
CSKA Mosca Bandiera della Russia 4 - 3 Bandiera della Spagna Barcellona 1 - 1 3 - 2

UEFA Champions League[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo A[modifica | modifica wikitesto]

Squadra P.ti G V N P GF GS DR
Bandiera della Francia Olympique Marsiglia 9 6 3 3 0 14 4 +10
Bandiera della Scozia Rangers 8 6 2 4 0 7 5 +2
Bandiera del Belgio Club Bruges 5 6 2 1 3 5 8 -3
Bandiera della Russia CSKA Mosca 2 6 0 2 4 2 11 -9
Prima giornata
Club Bruges 1–0 CSKA Mosca
Rangers 2–2 Olympique Marsiglia
Seconda giornata
CSKA Mosca 0–1 Rangers
Olympique Marsiglia 3–0 Club Bruges
Terza giornata
Club Bruges 1–1 Rangers
CSKA Mosca 1–1 Olympique Marsiglia
Quarta giornata
Rangers 2–1 Club Bruges
Olympique Marsiglia 6–0 CSKA Mosca
Quinta giornata
Olympique Marsiglia 1–1 Rangers
CSKA Mosca 1–2 Club Bruges
Sesta giornata
Club Bruges 0–1 Olympique Marsiglia
Rangers 0–0 CSKA Mosca

Gruppo B[modifica | modifica wikitesto]

Squadra P.ti G V N P GF GS DR
Bandiera dell'Italia Milan 12 6 6 0 0 11 1 +10
Bandiera della Svezia IFK Göteborg 6 6 3 0 3 7 8 -1
Bandiera del Portogallo Porto 5 6 2 1 3 5 5 0
Bandiera dei Paesi Bassi PSV 1 6 0 1 5 4 13 -9
Prima giornata
Porto 2–2 PSV
Milan 4–0 IFK Göteborg
Seconda giornata
PSV 1–2 Milan
IFK Göteborg 1–0 Porto
Terza giornata
Porto 0–1 Milan
PSV 1–3 IFK Göteborg
Quarta giornata
Milan 1–0 Porto
IFK Göteborg 3–0 PSV
Quinta giornata
IFK Göteborg 0–1 Milan
PSV 0–1 Porto
Sesta giornata
Milan 2–0 PSV
Porto 2–0 IFK Göteborg

Finale[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Finale della UEFA Champions League 1992-1993.
Monaco
26 maggio 1993, ore 20:15
Olympique Marsiglia1 – 0
referto
MilanOlympiastadion (64.400 spett.)
Arbitro: Bandiera della Svizzera Kurt Röthlisberger

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Olympique Marsiglia
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Milan
Olympique Marsiglia
P 1 Bandiera della Francia Fabien Barthez
TD 2 Bandiera della Francia Jocelyn Angloma 61'
TS 3 Bandiera della Francia Éric Di Meco
DC 4 Bandiera della Francia Basile Boli
CC 5 Bandiera della Francia Franck Sauzée
DC 6 Bandiera della Francia Marcel Desailly
CC 7 Bandiera della Francia Jean-Jacques Eydelie
AD 8 Bandiera della Croazia Alen Bokšić
AT 9 Bandiera della Germania Rudi Völler 78'
AS 10 Bandiera del Ghana Abedi Pelé
CC 11 Bandiera della Francia Didier Deschamps (C)
A disposizione:
C 12 Bandiera della Francia Jean-Christophe Thomas 78'
D 13 Bandiera della Francia Bernard Casoni
C 14 Bandiera della Francia Jean-Philippe Durand 61'
C 15 Bandiera della Francia Jean-Marc Ferreri
P 16 Bandiera della Francia Pascal Olmeta
Allenatore:
Bandiera del Belgio Raymond Goethals
P 1 Bandiera dell'Italia Sebastiano Rossi
TD 2 Bandiera dell'Italia Mauro Tassotti
TS 3 Bandiera dell'Italia Paolo Maldini
CC 4 Bandiera dell'Italia Demetrio Albertini
DC 5 Bandiera dell'Italia Alessandro Costacurta
DC 6 Bandiera dell'Italia Franco Baresi (C)
CLD 7 Bandiera dell'Italia Gianluigi Lentini
CC 8 Bandiera dei Paesi Bassi Frank Rijkaard
AT 9 Bandiera dei Paesi Bassi Marco van Basten 86'
CLS 10 Bandiera dell'Italia Roberto Donadoni 55'
AT 11 Bandiera dell'Italia Daniele Massaro
A disposizione:
P 12 Bandiera dell'Italia Carlo Cudicini
D 13 Bandiera dell'Italia Stefano Nava
C 14 Bandiera dell'Italia Stefano Eranio 86'
C 15 Bandiera dell'Italia Alberico Evani
A 16 Bandiera della Francia Jean-Pierre Papin 55'
Allenatore:
Bandiera dell'Italia Fabio Capello

Classifica marcatori[modifica | modifica wikitesto]

Sono escluse le gare del turno preliminare.[8]

Gol Minuti giocati Giocatore Squadra
7 791' Bandiera del Brasile Romário PSV
6 431' Bandiera dei Paesi Bassi Marco van Basten Milan
6 710' Bandiera della Croazia Alen Bokšić Olympique Marsiglia
6 813' Bandiera della Francia Franck Sauzée Olympique Marsiglia
5 874' Bandiera della Svezia Johnny Ekström IFK Göteborg
4 297' Bandiera del Brasile Túlio Sion
4 360' Bandiera del Brasile Zé Carlos Porto
4 377' Bandiera dell'Italia Marco Simone Milan
4 881' Bandiera del Belgio Gert Verheyen Club Bruges

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ UEFA Champions League 1992-1993, su it.uefa.com. URL consultato il 19 aprile 2016.
  2. ^ a b Enrico Currò, Noi del Marsiglia eravamo dopati nella finale del '93 contro il Milan, su repubblica.it, 21 gennaio 2006. URL consultato il 25 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2021).
  3. ^ a b UEFA Champions League 1992-1993, su ilcalcio.net, URL consultato il 17 novembre 2023.
  4. ^ Champions League 1992/93 Olimpique Marsiglia, su storiedicalcio.altervista.org. URL consultato il 4 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2013).
  5. ^ Il Marsiglia espulso dall'Europa, su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 15 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2012).
  6. ^ Lo Zalgiris Kaunas venne inoltre esentato dal turno preliminare per decisione della UEFA come indennizzo per l’esclusione dalla Coppa UEFA di due anni prima in seguito ai primi tentativi secessionisti dall’URSS.
  7. ^ Lo Stoccarda, pur qualificato grazie alla regola dei gol fuori casa, si vide annullato il passaggio al turno successivo per aver schierato in campo un quarto straniero in luogo dei tre consentiti. La vittoria del Leeds per 4-1 fu commutata in un 3-0 a tavolino che costrinse le due squadre allo spareggio, vinto in seguito dal Leeds per 2-1.
  8. ^ Statistiche - Gol segnati - Fase finale, su it.uefa.com, uefa.com. URL consultato il 4 gennaio 2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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