Finale della UEFA Champions League 2009-2010

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Finale della UEFA Champions League 2009-2010
Lo Stadio Santiago Bernabéu di Madrid (Spagna) durante la cerimonia d'apertura della finale
Informazioni generali
Sport Calcio
CompetizioneChampions League 2009-10
Data22 maggio 2010
CittàMadrid
ImpiantoStadio Santiago Bernabéu
Spettatori73 490
Dettagli dell'incontro
Bayern Monaco Inter
0 2
ArbitroBandiera dell'Inghilterra Howard Webb
MVPBandiera dell'Argentina Diego Milito
Successione
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La finale della 55ª edizione della Champions League si è disputata sabato 22 maggio 2010 allo Stadio Santiago Bernabéu di Madrid tra i tedeschi del Bayern Monaco e gli italiani dell'Inter.

Le squadre[modifica | modifica wikitesto]

Squadre Partecipazioni precedenti
(il grassetto indica la vittoria)
Bandiera della Germania Bayern Monaco 7 (1974, 1975, 1976, 1982, 1987, 1999, 2001)
Bandiera dell'Italia Inter 4 (1964, 1965, 1967, 1972)

Il cammino verso la finale[modifica | modifica wikitesto]

Bayern Monaco[modifica | modifica wikitesto]

Il Bayern Monaco di Louis van Gaal viene inserito nel Gruppo A insieme a Juventus, Bordeaux e Maccabi Haifa. Nell'incontro d'esordio, i tedeschi battono il Maccabi Haifa in trasferta per 3-0[1], prima di pareggiare in casa per 0-0 contro la Juventus[2]; nella doppia sfida con il Bordeaux arrivano due sconfitte, quella esterna per 2-1[3] e quella interna per 2-0[4]. Il girone si chiude tuttavia con due trionfi, quello casalingo per 1-0 a discapito degli israeliani[5] e quello in trasferta per 4-1 contro gli italiani[6], che determinano il secondo posto in classifica con 10 punti conquistati, derivanti appunto da tre vittorie, un pari e due sconfitte. Negli ottavi di finale vengono sorteggiati gli italiani della Fiorentina, eliminati grazie alla regola dei gol fuori casa sul risultato complessivo di 4-4 in virtù del successo interno per 2-1[7] e della sconfitta esterna per 3-2[8]. Ai quarti gli inglesi del Manchester Utd, finalisti della precedente edizione, vengono anch'essi superati grazie alla regola dei gol fuori casa sul punteggio totale di 4-4, a seguito della vittoria casalinga per 2-1[9] e della battuta d'arresto esterna per 3-2[10]. In semifinale affrontano i francesi dell'Olympique Lione, superati con un risultato aggregato di 4-0 tra andata e ritorno, vincendo sia all'andata a Monaco di Baviera per 1-0[11], sia al ritorno a Lione per 3-0[12]. I bavaresi agguantano così la finale della massima competizione europea per l'ottava volta, a nove anni di distanza dall'ultima disputata.

Inter[modifica | modifica wikitesto]

Zanetti e González durante la gara di ritorno dei quarti di finale tra CSKA Mosca e Inter.

L'Inter di José Mourinho viene inserita nel Gruppo F insieme ai campioni in carica del Barcellona, Dinamo Kiev e Rubin. Nelle prime due partite del raggruppamento, gli italiani racimolano altrettanti pareggi contro il Barcellona e il Rubin, rispettivamente per 0-0 in casa[13] e per 1-1 in trasferta[14]; nella doppia sfida con la Dinamo Kiev arrivano un pari interno per 2-2[15] e una vittoria esterna per 2-1[16]. Il girone si completa con una sconfitta per 2-0 in trasferta ad opera degli spagnoli[17] ed un trionfo casalingo per 2-0 a discapito dei russi[18], che sanciscono il secondo posto in classifica con 9 punti conquistati, frutto appunto di due successi, tre pareggi e una sconfitta. Negli ottavi di finale vengono sorteggiati gli inglesi del Chelsea, battuti con risultato complessivo di 3-1 tra andata e ritorno, determinato dalla vittoria interna per 2-1[19] e da quella esterna per 1-0[20]. Ai quarti i russi del CSKA Mosca vengono eliminati con un aggregato totale di 2-0 nel doppio confronto, vincendo entrambe le partite per 1-0[21][22]. In semifinale incontrano nuovamente gli spagnoli del Barcellona, già affrontati nella fase a gironi, che vengono superati con un risultato complessivo di 3-2 tra andata, vinta per 3-1 al Meazza[23], e ritorno, sconfitta per 1-0 al Camp Nou[24]. I milanesi raggiungono così la loro quinta finale di Champions League, a distanza di trentotto anni dall'ultima disputata.

Note: In ogni risultato sottostante, il punteggio della finalista è menzionato per primo. (C: Casa; T: Trasferta)

Bandiera della Germania Bayern Monaco Turno Bandiera dell'Italia Inter
Avversario Risultato Fase a gironi Avversario Risultato
Bandiera d'Israele Maccabi Haifa 3–0 (T) Giornata 1 Bandiera della Spagna Barcellona 0–0 (C)
Bandiera dell'Italia Juventus 0–0 (C) Giornata 2 Bandiera della Russia Rubin 1–1 (T)
Bandiera della Francia Bordeaux 1–2 (T) Giornata 3 Bandiera dell'Ucraina Dinamo Kiev 2–2 (C)
Bandiera della Francia Bordeaux 0–2 (C) Giornata 4 Bandiera dell'Ucraina Dinamo Kiev 2–1 (T)
Bandiera d'Israele Maccabi Haifa 1–0 (C) Giornata 5 Bandiera della Spagna Barcellona 0–2 (T)
Bandiera dell'Italia Juventus 4–1 (T) Giornata 6 Bandiera della Russia Rubin 2–0 (C)
2ª classificata del Gruppo A
Squadra G V N P GF GS DG Pt
Bandiera della Francia Bordeaux 6 5 1 0 9 2 +7 16
Bandiera della Germania Bayern Monaco 6 3 1 2 9 5 +4 10
Bandiera dell'Italia Juventus 6 2 2 2 4 7 −3 8
Bandiera d'Israele Maccabi Haifa 6 0 0 6 0 8 −8 0
Piazzamenti finali 2ª classificata del Gruppo F
Squadra G V N P GF GS DG Pt
Bandiera della Spagna Barcellona 6 3 2 1 7 3 +4 11
Bandiera dell'Italia Inter 6 2 3 1 7 6 +1 9
Bandiera della Russia Rubin 6 1 3 2 4 7 −3 6
Bandiera dell'Ucraina Dinamo Kiev 6 1 2 3 7 9 −2 5
Avversario Tot. Andata Ritorno Fase a eliminazione diretta Avversario Tot. Andata Ritorno
Bandiera dell'Italia Fiorentina 4–4 (gt) 2–1 (C) 2–3 (T) Ottavi di finale Bandiera dell'Inghilterra Chelsea 3–1 2–1 (C) 1–0 (T)
Bandiera dell'Inghilterra Manchester Utd 4–4 (gt) 2–1 (C) 2–3 (T) Quarti di finale Bandiera della Russia CSKA Mosca 2–0 1–0 (C) 1–0 (T)
Bandiera della Francia Olympique Lione 4–0 1–0 (C) 3–0 (T) Semifinali Bandiera della Spagna Barcellona 3–2 3–1 (C) 0–1 (T)

La partita[modifica | modifica wikitesto]

La coreografia realizzata dai tifosi dell'Inter prima del fischio di inizio della partita.

L'allenatore dei biancorossi van Gaal schiera la squadra con il 4-4-1-1, Müller agisce a supporto dell'unica punta Olić; sulle fasce a destra Robben e a sinistra Altıntop, che prende il posto dello squalificato Ribéry. Il tecnico dei nerazzurri Mourinho conferma il 4-2-3-1, Chivu gioca da terzino sinistro al posto di Zanetti, che sostituisce lo squalificato Thiago Motta accanto a Cambiasso; alle spalle del centravanti Milito il trio di trequartisti è composto da Eto'o a destra, Sneijder al centro e Pandev a sinistra.

L'inizio di partita è contrassegnato da un sostanziale equilibrio tra le due squadre in campo. La prima occasione è per il Bayern Monaco al 9°, con Robben che crossa dalla destra creando scompiglio nella difesa interista. Al 18° Sneijder impegna severamente Butt su punizione, con il portiere tedesco costretto a respingere. Dopo mezz'ora permane l'equilibrio, nonostante il possesso palla sia favorevole ai biancorossi. Al 35° calcio lungo di Júlio César, sponda di testa di Milito per Sneijder che restituisce palla all'argentino con un passaggio filtrante, Milito controlla e di destro supera Butt. La reazione del Bayern Monaco è affidata a Robben, che al 40° si accentra partendo da destra ma calcia alto. Milito e Sneijder combinano ancora, ma l'olandese calcia su Butt. Nel primo minuto di recupero, van Bommel calcia da fuori area ma la palla finisce a lato alla destra di Júlio César.

La seconda frazione di gioco vede i tedeschi partire forte alla ricerca del pareggio: Altıntop serve Müller al centro dell'area ma il tiro del tedesco viene bloccato in due tempi da Júlio César. L'Inter risponde con un'azione di Milito sulla sinistra, con l'argentino che mette palla dietro per Pandev, il cui tiro viene alzato sopra la traversa da Butt. Tra il 54° e il 55° una buona occasione per parte: prima Sneijder tira alto su punizione, poi Altıntop tira a lato alla destra di Júlio César. Al 65° Robben si rende molto pericoloso con un tiro a giro ma Júlio César si rifugia in angolo. Al 70° l'Inter raddoppia chiudendo di fatto la partita: Eto'o serve Milito fuori dall'area, l'argentino avanza, salta Van Buyten con una finta e calcia di destro mandando il pallone all'angolino basso alla sinistra di Butt.[25]

Tabellino[modifica | modifica wikitesto]

Madrid
22 maggio 2010, ore 20:45 CEST
Bayern Monaco0 – 2
referto
InterStadio Santiago Bernabéu (73.490 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Howard Webb

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Bayern Monaco
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Inter

Formazioni:

Bayern Monaco (4-4-1-1)
P 22 Bandiera della Germania Hans-Jörg Butt
D 21 Bandiera della Germania Philipp Lahm
D 5 Bandiera del Belgio Daniel Van Buyten
D 6 Bandiera dell'Argentina Martín Demichelis Ammonizione al 26’ 26’
D 28 Bandiera della Germania Holger Badstuber
C 10 Bandiera dei Paesi Bassi Arjen Robben
C 17 Bandiera dei Paesi Bassi Mark van Bommel Ammonizione al 78’ 78’
C 31 Bandiera della Germania Bastian Schweinsteiger
C 8 Bandiera della Turchia Hamit Altıntop Uscita al 63’ 63’
A 11 Bandiera della Croazia Ivica Olić Uscita al 74’ 74’
A 25 Bandiera della Germania Thomas Müller
A disposizione:
P 1 Bandiera della Germania Michael Rensing
D 13 Bandiera della Germania Andreas Görlitz
A 18 Bandiera della Germania Miroslav Klose Ingresso al 63’ 63’
C 23 Bandiera della Croazia Danijel Pranjić
D 26 Bandiera della Germania Diego Contento
A 33 Bandiera della Germania Mario Gómez Ingresso al 74’ 74’
C 44 Bandiera dell'Ucraina Anatoliy Tymoshchuk
Allenatore:
Bandiera dei Paesi Bassi Louis van Gaal
Inter (4-2-3-1)
P 12 Bandiera del Brasile Júlio César
D 13 Bandiera del Brasile Maicon
D 6 Bandiera del Brasile Lúcio
D 25 Bandiera dell'Argentina Walter Samuel
D 26 Bandiera della Romania Cristian Chivu Ammonizione al 30’ 30’ Uscita al 68’ 68’
C 4 Bandiera dell'Argentina Javier Zanetti
C 19 Bandiera dell'Argentina Esteban Cambiasso
C 10 Bandiera dei Paesi Bassi Wesley Sneijder
A 9 Bandiera del Camerun Samuel Eto'o
A 22 Bandiera dell'Argentina Diego Milito Uscita al 90+2’ 90+2’
A 27 Bandiera della Macedonia del Nord Goran Pandev Uscita al 79’ 79’
A disposizione:
P 1 Bandiera dell'Italia Francesco Toldo
D 2 Bandiera della Colombia Iván Córdoba
C 5 Bandiera della Serbia Dejan Stanković Ingresso al 68’ 68’
C 11 Bandiera del Ghana Sulley Muntari Ingresso al 79’ 79’
C 17 Bandiera del Kenya McDonald Mariga
D 23 Bandiera dell'Italia Marco Materazzi Ingresso al 90+2’ 90+2’
A 45 Bandiera dell'Italia Mario Balotelli
Allenatore:
Bandiera del Portogallo José Mourinho

UEFA Man of the Match:
Bandiera dell'Argentina Diego Milito (Inter)
Fans' Man of the Match:
Bandiera dei Paesi Bassi Wesley Sneijder (Inter)

Assistenti arbitrali:
Bandiera dell'Inghilterra Mike Mullarkey
Bandiera dell'Inghilterra Darren Cann
Quarto uomo:
Bandiera dell'Inghilterra Martin Atkinson
Riserva:
Bandiera dell'Inghilterra Peter Kirkup

Statistiche della partita[modifica | modifica wikitesto]

Primo tempo[26]
Bayern Monaco Inter
Gol segnati 0 1
Tiri totali 10 7
Tiri in porta 1 4
Possesso palla 67% 33%
Angoli 2 0
Falli commessi 8 6
Fuorigioco 0 0
Ammonizioni 1 1
Espulsioni 0 0
Secondo tempo[26]
Bayern Monaco Inter
Gol segnati 0 1
Tiri totali 11 4
Tiri in porta 5 3
Possesso palla 69% 31%
Angoli 4 2
Falli commessi 8 7
Fuorigioco 0 0
Ammonizioni 1 0
Espulsioni 0 0
Totali[26]
Bayern Monaco Inter
Gol segnati 0 2
Tiri totali 21 11
Tiri in porta 6 7
Possesso palla 68% 32%
Angoli 6 2
Falli commessi 16 13
Fuorigioco 0 0
Ammonizioni 2 1
Espulsioni 0 0

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Diego Milito, MVP della finale.

A seguito dei cambiamenti voluti dall'UEFA, per la prima volta la finale della competizione viene giocata di sabato. L'Inter diventa la prima squadra italiana a realizzare il cosiddetto "treble classico", avendo vinto nelle settimane precedenti anche il campionato e la coppa nazionale (così come, curiosamente, aveva fatto in Germania l'altra finalista, il Bayern Monaco).[27] Terzo titolo per i nerazzurri, il primo sotto la denominazione Champions League dopo le due affermazioni consecutive in Coppa dei Campioni nel 1964 e nel 1965. Inoltre, quello dell'Inter è il dodicesimo successo in totale per le compagini italiane nella storia del torneo.

A livello individuale, il tecnico nerazzurro Mourinho eguaglia il primato di Happel e Hitzfeld, capaci di conquistare il trofeo sulla panchina di due distinti club.[28] Milito è invece il quinto giocatore nell'era della Champions League a mettere a segno una doppietta nell'atto conclusivo della manifestazione.[29]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) UEFA.com, Bayern corsaro a Tel Aviv, su UEFA.com, 15 settembre 2009. URL consultato il 6 luglio 2023.
  2. ^ (EN) UEFA.com, La Juve soffre ma non si fa male, su UEFA.com, 30 settembre 2009. URL consultato il 6 luglio 2023.
  3. ^ (EN) UEFA.com, Neanche Butt ferma il Bordeaux, su UEFA.com, 21 ottobre 2009. URL consultato il 6 luglio 2023.
  4. ^ (EN) UEFA.com, Late shows put Bordeaux through, su UEFA.com, 3 novembre 2009. URL consultato il 6 luglio 2023.
  5. ^ (EN) UEFA.com, Olić strike lifts Bayern spirits, su UEFA.com, 25 novembre 2009. URL consultato il 6 luglio 2023.
  6. ^ (EN) UEFA.com, Bayern padrone in casa Juve, su UEFA.com, 8 dicembre 2009. URL consultato il 6 luglio 2023.
  7. ^ (EN) UEFA.com, La Fiorentina cade solo nel finale, su UEFA.com, 17 febbraio 2010. URL consultato il 6 luglio 2023.
  8. ^ Fiorentina-Bayern 3-2: Non basta Jo-Jo, Robben spezza il sogno viola, in Goal.com, 9 marzo 2010.
  9. ^ (EN) UEFA.com, Last-gasp Olić earns Bayern victory, su UEFA.com, 30 marzo 2010. URL consultato il 6 luglio 2023.
  10. ^ Colpo Bayern, eliminato il Manchester Utd. Avanti il Lione [collegamento interrotto], in Sport.sky.it, 7 aprile 2010.
  11. ^ (EN) UEFA.com, Il Bayern ringrazia sempre Robben, su UEFA.com, 21 aprile 2010. URL consultato il 6 luglio 2023.
  12. ^ Lione-Bayern Monaco 0-3: Francesi TRAVOLTI, la Champions ha la sua prima FINALISTA!, in Goal.com, 27 aprile 2010.
  13. ^ (EN) UEFA.com, A San Siro vincono le difese, su UEFA.com, 16 settembre 2009. URL consultato il 6 luglio 2023.
  14. ^ (EN) UEFA.com, Stanković regala un buon punto all'Inter, su UEFA.com, 29 settembre 2009. URL consultato il 6 luglio 2023.
  15. ^ (EN) UEFA.com, Ancora un pari per l'Inter, su UEFA.com, 20 ottobre 2009. URL consultato il 6 luglio 2023.
  16. ^ Dynamo Kiev-Inter 1-2: Sheva non basta, Inter da URLO nella ripresa con Milito-Sneijder | Goal.com Italia, su www.goal.com, 5 novembre 2009. URL consultato il 6 luglio 2023.
  17. ^ (EN) UEFA.com, Un super Barça 'rimanda' l'Inter, su UEFA.com, 24 novembre 2009. URL consultato il 6 luglio 2023.
  18. ^ (EN) UEFA.com, Inter autoritaria agli ottavi | UEFA Champions League, su UEFA.com, 9 dicembre 2009. URL consultato il 6 luglio 2023.
  19. ^ (EN) UEFA.com, Tango Inter, Chelsea battuto | UEFA Champions League, su UEFA.com, 24 febbraio 2010. URL consultato il 6 luglio 2023.
  20. ^ Special Inter, Chelsea k.o. Sneijder ispira, Eto'o decide, in Gazzetta.it, 16 marzo 2010.
  21. ^ (EN) UEFA.com, Basta un lampo del Principe | UEFA Champions League, su UEFA.com, 31 marzo 2010. URL consultato il 6 luglio 2023.
  22. ^ Sneijder zar di Russia L'Inter vola in semifinale, in Gazzetta.it, 6 aprile 2010.
  23. ^ (EN) UEFA.com, L'Inter doma il Barça | UEFA Champions League, su UEFA.com, 20 aprile 2010. URL consultato il 6 luglio 2023.
  24. ^ Inter eroica al Camp Nou È in finale di Champions, in Gazzetta.it, 28 aprile 2010.
  25. ^ Bayern Monaco-Inter 0-2: Milito PRINCIPE D'EUROPA, Inter nella LEGGENDA!, in Goal.com, 22 maggio 2010.
  26. ^ a b c (EN) Team statistics: Full time (PDF) [collegamento interrotto], su en.uefa.com, Union of European Football Associations, 22 maggio 2010. URL consultato l'8 luglio 2016.
  27. ^ Inter, un tris per la storia, in Uefa.com, 22 maggio 2010.
  28. ^ Mou entra nel club delle leggende, in Uefa.com, 22 maggio 2010.
  29. ^ Il club delle doppiette, in Uefa.com, 13 giugno 2017.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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