Marco Materazzi

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Marco Materazzi
Materazzi nel 2020
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 193 cm
Peso 90 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Termine carriera 1º gennaio 2016 - giocatore
Carriera
Giovanili
1988-1990Lazio
1990-1991Messina
1991-1992Tor di Quinto
Squadre di club1
1992-1993Tor di Quinto12 (0)
1993-1994Marsala25 (4)
1994-1995Trapani13 (2)
1995-1996Perugia1 (0)
1996-1997Carpi18 (7)
1997-1998Perugia46 (7)
1998-1999Everton27 (1)
1999-2001Perugia51 (15)
2001-2011Inter184 (18)
2014-2016Chennaiyin7 (0)
Nazionale
2001-2008Bandiera dell'Italia Italia41 (2)
Carriera da allenatore
2014-2017Chennaiyin
Palmarès
 Mondiali di calcio
Oro Germania 2006
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Marco Materazzi (Lecce, 19 agosto 1973) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore. Con la nazionale italiana è diventato campione del mondo nel 2006.

Soprannominato Matrix,[1] si è affermato a livello nazionale con il Perugia,[2] per poi legare la maggior parte della sua carriera all'Inter, dove ha militato per un decennio, vincendo cinque campionati italiani consecutivi (dal 2006 al 2010), quattro Coppe Italia (2005, 2006, 2010 e 2011), quattro Supercoppe italiane (2005, 2006, 2008 e 2010), una UEFA Champions League (2010) e una Coppa del mondo per club FIFA (2010).[2] Dopo avere concluso l'esperienza italiana si è trasferito nel campionato indiano, cominciandovi — dopo il ritiro dai campi — la carriera da allenatore.[3]

Difensore spesso criticato per l'esuberanza dei suoi interventi,[2] si è comunque distinto per le notevoli capacità nel gioco aereo e nei calci piazzati, mettendo a referto un considerevole quantitativo di reti per il suo ruolo.[2] In nazionale conta 41 presenze e 2 gol, entrambi realizzati nel vittorioso campionato mondiale del 2006: le marcature gli hanno permesso di risultare, al pari di Luca Toni, il miglior realizzatore azzurro della competizione.[2]

Nel 2021 è entrato a far parte della Hall of Fame dell'Inter.[4]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Materazzi (in primo piano) durante una partita con la selezione Inter Forever nel 2018.

È nato a Lecce da Giuseppe Materazzi, all'epoca calciatore della squadra locale, e Anna Inzaina (deceduta il 30 agosto 1988), entrambi sardi, rispettivamente di Arborea e Tempio Pausania.[5][6] È fratello di Matteo, procuratore sportivo nato il 27 aprile 1976,[7] e Monia: quest'ultima rimase vedova il 28 novembre 2011, dopo la scomparsa del marito Maurizio Maestrelli (figlio dell'ex allenatore Tommaso).[8] Sposato con Daniela dal 23 giugno 1997, ha avuto tre figli:[9] Anna, Gianmarco e Davide.[10] Appassionato di pallacanestro,[11] in carriera vestì il numero 23 in onore dell'ex cestista Michael Jordan.[12][13]

Simpatizzante della Lazio in età giovanile,[14] nel 2007 ha pubblicato l'autobiografia Una vita da guerriero, in collaborazione con i giornalisti Andrea Elefante e Roberto De Ponti.[15][16]

Nel settembre del 2009 ha sporto querela contro i Manetti Bros., registi della serie L'ispettore Coliandro:[17] nell'episodio Mai rubare a casa dei ladri (trasmesso su Rai 2 il 10 febbraio 2009) l'ispettore Borromini (interpretato da Massimiliano Bruno) definisce «bastardo» il difensore,[18] in suo possesso al fantacalcio, per avere rimediato un cartellino rosso.[17][19] Ritenendosi offeso dall'espressione, Materazzi chiede un risarcimento di un euro per ogni spettatore della puntata (risultati circa 2 300 000).[17] In risposta l'attore Giampaolo Morelli (protagonista della fiction) dichiarò di avere voluto dedicare un omaggio al calciatore e non di arrecare un'offesa ai suoi danni.[20] I registi della serie proposero inoltre a Materazzi di entrare a fare parte del cast della trasmissione, eliminando la scena "incriminata".[20]

Tra il 2012 e 2013 ha aperto, dapprima a Milano e successivamente a Perugia, due negozi a tempo in società con il cestista Stefano Mancinelli.[21][22] Nel settembre 2012 è inoltre divenuto opinionista per Gazza Offside,[23] rubrica on-line curata dalla Gazzetta.[24][25]

Ha poi prestato la voce al personaggio di Donny, comparso nell'episodio The Debarted dei Simpson e trasmesso in Italia il 29 novembre 2008.[26]

Nel giugno del 2021, insieme a Lele Adani, Massimo Ambrosini e Gianluca Zambrotta partecipa a 100% Fuoriclasse, una nuova rubrica lanciata sul sito della Gazzetta.[27] Già impegnato da qualche anno con i progetti di Inter Forever, sempre nel giugno del 2021 comunica di avere aderito, assieme ad altri ex calciatori del calibro di Amauri e Alessio Cerci, alla Island Cup, un mini campionato che prenderà il via in Florida ad agosto e dal 2022 si svolgerà in diversi paesi dell'area caraibica.[28] A luglio entra a fare parte del progetto Wine of the Champions di Fabio Cordella per la produzione di tre etichette di vino con il suo nome [29] ed è anche Ambassador di Coin of Champions nell’ambito delle criptovalute.[30]

Nell'aprile del 2022 tiene una lectio magistralis nell'aula magna della Link Campus University di Roma spiegando agli studenti come attraverso la formazione e il lavoro si possa arrivare a diventare campioni del mondo.[31]

Nel febbraio del 2023 debutta come opinionista di DAZN in occasione del derby della Madonnina vinto dall’Inter.[32]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Era un centrale difensivo dal gioco aggressivo, ruvido e spesso falloso[33][34], aspetto che lo portava a ricevere numerosi provvedimenti disciplinari e ad avere accesi scontri con gli avversari, talvolta originati da provocazioni in campo[35][36][37]: un perfetto esempio di ciò è l'episodio con Zinédine Zidane nella finale di coppa del mondo 2006.[38]

L'elevata statura gli conferiva notevoli vantaggi nel gioco aereo; si segnalava inoltre per l'abilità nel battere i calci piazzati (punizioni e rigori).[39] Detiene infatti il primato di gol per un difensore in un singolo campionato di Serie A: nella stagione 2000-2001 andò a segno per dodici volte, migliorando il record di Passarella che nel 1985-1986 aveva realizzato 11 reti.[39][40] È stato anche tra i pochi difensori capaci di segnare più di dieci gol in due campionati in Serie A.[41]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Gli esordi, la parentesi inglese e l'affermazione[modifica | modifica wikitesto]

Materazzi esulta dopo un gol segnato per il Perugia nel 1999.

Mosse i primi passi da calciatore nelle giovanili di Lazio e Messina.[42] Dal 1991 al 1993 militò nel Tor di Quinto, in Promozione;[42] giocò poi con il Marsala e il Trapani, raggiungendo con quest'ultima i play-off della Serie C1 1994-1995.[42][43] Passò quindi al Perugia nel 1995, vincendovi il Campionato Primavera, per poi trasferirsi in prestito al Carpi.[42] Rientrato in Umbria nel gennaio 1997, il 2 febbraio fece il suo esordio in A nel pareggio senza reti con l'Inter.[44] Due settimane più tardi realizzò la prima rete, in occasione di una gara persa (2-1) contro la Juventus.[45] Con i Grifoni conobbe la retrocessione al termine del campionato[46], prima dell'immediata risalita.[47]

Dopo una parentesi in Inghilterra con l'Everton — in cui ricevette ben quattro espulsioni in ventisette presenze in campionato —[42][48] fece ritorno alla compagine perugina, venendo acquistato per 8 miliardi di lire.[49] Nominato capitano della squadra,[50] nel torneo 2000-2001 fu autore di ben 12 gol.[39][40][50] Il positivo rendimento tra le file umbre gli valse, inoltre, la chiamata in nazionale maggiore.[51][52][53]

Inter[modifica | modifica wikitesto]

2001-2004: le vittorie sfiorate e la squalifica[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate 2001 venne acquistato dall'Inter,[54] disputando la prima gara proprio contro la sua ex formazione.[55] Alla seconda presenza segnò un gol in casa del Parma, che non fu però sufficiente ai nerazzurri per ottenere la vittoria.[56] Pur rendendosi protagonisti di una buona stagione, i milanesi non colsero alcun trofeo, venendo eliminati nelle semifinali di Coppa UEFA e fallendo l'appuntamento con lo scudetto nella giornata conclusiva del campionato.[57][58] Giunta al traguardo da capolista, l'Inter uscì sconfitta dal campo della Lazio, perdendo il primato a favore della Juventus:[58] nella circostanza Materazzi fu coinvolto in un fatto controverso, quando al termine dell'incontro una veemente discussione tra i calciatori delle due squadre rischiò di sfociare nello scontro fisico.[59][60] Le telecamere ripresero inoltre il labiale del difensore mentre rammentava al laziale Nesta la vittoria del titolo da parte dei romani nel 2000, compiuta grazie anche all'affermazione dei perugini contro la Juventus.[59] Ulteriori polemiche sorsero con Antonio Conte, all'epoca centrocampista dei bianconeri.[61] Durante la stagione successiva i meneghini si arresero nuovamente sul filo di lana, venendo eliminati dai rivali del Milan in semifinale di Champions League — a causa della regola dei gol in trasferta[62] e terminando il campionato dietro la Juventus.[63]

La terza stagione di Materazzi all'Inter fu contraddistinta da un grave episodio di violenza: dopo la gara con il Siena del 1º febbraio 2004, il difensore sferrò un pugno all'avversario Bruno Cirillo lesionandone il labbro.[64] Ad aggravare la circostanza fu l'indebita presenza del calciatore interista in panchina, in quanto non inserito nella distinta ufficiale.[65] Cirillo contestò inoltre il fatto che nel corso dell'incontro Materazzi lo aveva descritto come «scarso» ai propri compagni di squadra.[66][67] Nonostante le scuse fornite dalla società,[68] il giudice sportivo Maurizio Laudi inflisse una lunga squalifica al calciatore:[69][70] lo stop venne fissato fino al termine di marzo, con il provvedimento riguardante anche l'attività internazionale.[71] La gravità della situazione indusse il club, multato per 5 000 euro,[71] a non presentare ricorso:[72] nei giorni seguenti, Materazzi incontrò privatamente Cirillo per scusarsi dell'accaduto.[73]

Il trentenne difensore ritornò a calcare i campi in primavera,[74] come previsto, contribuendo al quarto posto finale in campionato.[75]

2004-2008: il ciclo Mancini[modifica | modifica wikitesto]
Materazzi durante il periodo interista, nel 2006.

Nell'estate 2004 la conduzione tecnica fu affidata a Roberto Mancini, con il quale il difensore non trovò inizialmente spazio tra i titolari.[76] Resosi protagonista di un rendimento discontinuo,[77] ottenne maggiori chance dopo l'affermazione al Mondiale 2006 con la maglia azzurra.[78] Nel campionato 2006-2007 contribuì alla vittoria del tricolore con 10 reti, segnalandosi in particolare per un gol nel derby meneghino vinto per 4-3 (terminato per lui con un'espulsione)[79] e per la marcatura in rovesciata contro il Messina.[80] Fu inoltre autore di una decisiva doppietta nel successo contro il Siena,[81] vittoria che assicurò ai milanesi il titolo con cinque gare di anticipo.[82][83]

Minore fu invece l'apporto fornito nel torneo seguente, complice anche un infortunio subìto con la nazionale all'inizio della stagione.[84][85] Chiuso nel proprio ruolo da Samuel e Córdoba,[86] trovò l'unica rete il 27 aprile 2008 nel successo di misura con il Cagliari (2-1).[87] Due settimane più tardi fu protagonista in negativo della partita con il Siena, fallendo peraltro un calcio di rigore dopo avere sottratto la palla al tiratore designato Cruz.[88] L'Inter si aggiudicò comunque lo scudetto all'ultima giornata.[89]

2008-2011: i successi con Mourinho e l'ultimo anno[modifica | modifica wikitesto]
Materazzi in azione con l'Inter nel 2009.

A sostituire Mancini dopo il vittorioso ciclo fu José Mourinho, con il quale Materazzi venne impiegato sporadicamente.[90][91][92] La Beneamata conquistò il titolo nazionale per la quarta stagione consecutiva, mentre il giocatore si rese protagonista dell'ennesimo episodio controverso:[93] durante i festeggiamenti espose infatti uno striscione volgare in risposta al rossonero Ambrosini, che nel 2007 si era espresso in modo provocatorio verso i nerazzurri dopo la loro affermazione in campionato.[94] Un'altra polemica sorse nel gennaio 2010, quando il calciatore indossò una maschera che raffigurava Silvio Berlusconi, all'epoca Presidente del Consiglio italiano e proprietario del Milan, dopo il derby vinto dalla propria squadra:[95] il rischio di una squalifica venne scongiurato dallo stesso Materazzi, il quale telefonò al premier per scusarsi e attribuì il fatto al contesto goliardico del dopo-partita.[96] Dal punto di vista sportivo ebbe invece modo di arricchire ulteriormente il palmarès nell'annata successiva: sotto la guida del portoghese i nerazzurri vinsero un altro campionato, il quinto consecutivo, oltre a trionfare in Coppa Italia e Champions League.[97]

Nell'ultima stagione il difensore finì ai margini della squadra, anche a causa del rapporto conflittuale con il nuovo allenatore Rafael Benítez.[98] Nel giugno 2011, dopo essersi aggiudicato la Coppa del mondo per club e un'altra coppa nazionale, risolse il contratto in accordo con la società,[99] pur esprimendo alcune rimostranze verso il sostituto di Benítez, il brasiliano Leonardo.[100]

Chennaiyin[modifica | modifica wikitesto]

Dopo avere conseguito l'abilitazione ad allenatore nel luglio del 2013,[101] un anno più tardi fu tesserato dagli indiani del Chennaiyin per svolgere un doppio ruolo sia in campo che in panchina.[3][102] Terzo classificato nella stagione d'esordio,[103] ricoprì successivamente il solo incarico di tecnico, portando la squadra a vincere il campionato nel dicembre 2015.[104] Nel 2016 si classificò invece al penultimo posto, venendo poi esonerato nel marzo del 2017.[105]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Buffon, Materazzi e Perrotta festeggiano la qualificazione dell'Italia agli ottavi di finale, al termine della sfida della fase a gironi del Mondiale 2006 contro la Rep. Ceca.

Esordì in nazionale con il commissario tecnico Giovanni Trapattoni il 25 aprile 2001, a 27 anni, giocando titolare nella gara amichevole Italia-Sudafrica (1-0), disputata a Perugia.[51][106][107] Entrò quindi stabilmente nel giro della nazionale e viene convocato per il Mondiale 2002, nel quale ottenne una presenza subentrando al posto di Nesta nella seconda partita del girone, persa per 2-1 contro la Croazia.[108] Partecipò anche all'Europeo 2004,[109] dove scese in campo nell'ultima partita del girone contro la Bulgaria, che malgrado la vittoria per 2-1 sancì l'eliminazione degli Azzurri al primo turno.[110]

Materazzi in nazionale nel 2006.

Venne poi confermato dal nuovo commissario tecnico, Marcello Lippi, tanto da indossare la fascia di capitano in due amichevoli.[111] Convocato per il Mondiale 2006,[112] debuttò subentrando all'infortunato Nesta nella terza gara del girone vinta 2-0 contro la Repubblica Ceca, nella quale realizzò anche il suo primo gol in nazionale.[10][113] Espulso contro l'Australia negli ottavi di finale, ricevette un turno di squalifica.[114] Giocò da titolare nella finale contro la Francia, nella quale provocò dopo pochi minuti il rigore con il quale Zidane portò in vantaggio i transalpini,[115] realizzando poi il pari con un colpo di testa su calcio d'angolo.[115] Durante i tempi supplementari si rese protagonista di un celebre episodio che portò all'espulsione di Zidane, il quale lo colpì con una testata al petto dopo un breve diverbio.[115] Trasformò poi il secondo rigore della sequenza finale, con l'Italia che si aggiudicò la vittoria dopo i tiri di rigore.[115][116]

Per via dello scontro con il francese,[117][118] la FIFA gli inflisse due turni di squalifica.[119][120] Le cause dello scontro rimasero ignote per oltre un anno:[121] tre giorni dopo la finale, Zidane si scusò pubblicamente ma non si rivolse direttamente al difensore italiano e lasciò intendere di essere stato provocato, e solo nell'agosto del 2007 Materazzi ammise, durante un'intervista a TV Sorrisi e Canzoni, di aver insultato la sorella dell'avversario, scatenandone la scomposta reazione.[122][123] I mezzi d'informazione avevano inizialmente parlato di possibili insulti alla madre di Zidane e di epiteti razziali,[124] voci poi smentite negli anni seguenti e che valsero al calciatore un risarcimento economico da parte dei media per i danni d'immagine derivati.[125][126]

Confermato nel gruppo azzurro dal nuovo CT Roberto Donadoni, 22 agosto 2007 subì un grave infortunio nell'amichevole di Budapest contro l'Ungheria.[84] Saltò anche la sfida con il Portogallo del 6 febbraio 2008 per problemi alla schiena.[127] Rientrato in occasione della gara con la Spagna,[128] fu convocato per l'Europeo 2008.[129] L'unica apparizione avvenne nella prima giornata, con gli Azzurri battuti per 3-0 dai Paesi Bassi.[130] In seguito al ritorno di Lippi sulla panchina della nazionale, non venne più preso in considerazione.[131]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1990-1991 Bandiera dell'Italia Messina B 0 0 CI 0 0 - - - - - - 0 0
1991-1992 Bandiera dell'Italia Tor di Quinto D 0 0 - - - - - - - - - 0 0
1992-1993 D 12 0 - - - - - - - - - 12 0
Totale Tor di Quinto 12 0 - - - - - - 12 0
1993-1994 Bandiera dell'Italia Marsala D 25 4 - - - - - - - - - 25 4
1994-1995 Bandiera dell'Italia Trapani C1 13 2 CI-C - - - - - - - - 13+ 2+
1995-1996 Bandiera dell'Italia Perugia B 1 0 CI - - - - - - - - 1 0
1996-gen. 1997 Bandiera dell'Italia Carpi C1 18 7 CI-C ? 2 - - - - - - 18+ 9
gen.-giu. 1997 Bandiera dell'Italia Perugia A 14 2 CI 0 0 - - - - - - 14 2
1997-1998 B 32+1[132] 5 CI 2 0 - - - - - - 35 5
1998-1999 Bandiera dell'Inghilterra Everton PL 27 1 FACup+CdL 2+4 0+1 - - - - - - 33 2
1999-2000 Bandiera dell'Italia Perugia A 21 3 CI 2 0 Int 1 0 - - - 24 3
2000-2001 A 30 12 CI 2 0 Int 1 0 - - - 33 12
Totale Perugia 98 22 6 0 2 0 - - 106 22
2001-2002 Bandiera dell'Italia Inter A 23 1 CI 1 0 CU 8 1 - - - 38 2
2002-2003 A 20 1 CI 0 0 UCL 13[133] 0 - - - 38 1
2003-2004 A 14 3 CI 0 0 UCL 4 0 - - - 22 3
2004-2005 A 26 0 CI 5 0 UCL 9[133] 0 - - - 43 0
2005-2006 A 22 2 CI 6 0 UCL 10[133] 0 SI 1 0 39 2
2006-2007 A 28 10 CI 2 0 UCL 6 0 SI 1 0 39 10
2007-2008 A 23 1 CI 4 0 UCL 3 0 SI 1 0 33 1
2008-2009 A 8 0 CI 2 0 UCL 5 1 SI 0 0 16 1
2009-2010 A 12 0 CI 4 0 UCL 4 0 SI 0 0 20 0
2010-2011 A 8 0 CI 1 0 UCL 1 0 SI+SU+Cmc 1+0+0 0 13 0
Totale Inter 184 18 25 0 63 2 4 0 276 20
2014 Bandiera dell'India Chennaiyin ISL 6+1[132] 0 - - - - - - - - - 7 0
Totale carriera 386 54 37+ 3+ 65 2 4 0 491+ 59+

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
25-4-2001 Perugia Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera del Sudafrica Sudafrica Amichevole -
2-6-2001 Tbilisi Georgia Bandiera della Georgia 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 2002 - Ingresso al 60’ 60’
5-9-2001 Piacenza Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera del Marocco Marocco Amichevole -
6-10-2001 Parma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Qual. Mondiali 2002 -
13-2-2002 Catania Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Amichevole -
27-3-2002 Leeds Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Uscita al 56’ 56’
18-5-2002 Praga Rep. Ceca Bandiera della Rep. Ceca 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
8-6-2002 Kashima Italia Bandiera dell'Italia 1 – 2 Bandiera della Croazia Croazia Mondiali 2002 - 1º turno - Ingresso al 23’ 23’
21-8-2002 Trieste Italia Bandiera dell'Italia 0 – 1 Bandiera della Slovenia Slovenia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
12-11-2003 Varsavia Polonia Bandiera della Polonia 3 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’ Uscita al 90’ 90’
28-4-2004 Genova Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Spagna Spagna Amichevole - Ammonizione al 84’ 84’
30-5-2004 Radès Tunisia Bandiera della Tunisia 0 – 4 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
22-6-2004 Guimarães Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Euro 2004 - 1º turno - Ammonizione al 44’ 44’ Uscita al 82’ 82’
18-8-2004 Reykjavík Islanda Bandiera dell'Islanda 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ammonizione al 13’ 13’
4-9-2004 Palermo Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Norvegia Norvegia Qual. Mondiali 2006 -
8-9-2004 Chișinău Moldavia Bandiera della Moldavia 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 2006 -
13-10-2004 Parma Italia Bandiera dell'Italia 4 – 3 Bandiera della Bielorussia Bielorussia Qual. Mondiali 2006 -
17-11-2004 Messina Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Finlandia Finlandia Amichevole - Cap.Ammonizione al 26’ 26’
9-2-2005 Cagliari Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Russia Russia Amichevole -
26-3-2005 Milano Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Scozia Scozia Qual. Mondiali 2006 -
30-3-2005 Padova Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera dell'Islanda Islanda Amichevole - Cap. Uscita al 46’ 46’
4-6-2005 Oslo Norvegia Bandiera della Norvegia 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 2006 - Ammonizione al 47’ 47’ Uscita al 79’ 79’
17-8-2005 Dublino Irlanda Bandiera dell'Irlanda 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
12-10-2005 Lecce Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Moldavia Moldavia Qual. Mondiali 2006 -
16-11-2005 Ginevra Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Costa d'Avorio Costa d'Avorio Amichevole -
1-3-2006 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 4 – 1 Bandiera della Germania Germania Amichevole - Ingresso al 80’ 80’
31-5-2006 Ginevra Svizzera Bandiera della Svizzera 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Uscita al 46’ 46’
2-6-2006 Losanna Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera dell'Ucraina Ucraina Amichevole - Ingresso al 75’ 75’
22-6-2006 Amburgo Rep. Ceca Bandiera della Rep. Ceca 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Mondiali 2006 - 1º turno 1 Ingresso al 17’ 17’
26-6-2006 Kaiserslautern Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Australia Australia Mondiali 2006 - Ottavi di finale -  50’
4-7-2006 Dortmund Germania Bandiera della Germania 0 – 2 dts Bandiera dell'Italia Italia Mondiali 2006 - Semifinale -
9-7-2006 Berlino Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 dts
(5 - 3 dtr)
Bandiera della Francia Francia Mondiali 2006 - Finale 1 4º titolo mondiale
7-10-2006 Roma Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera dell'Ucraina Ucraina Qual. Euro 2008 -
11-10-2006 Tbilisi Georgia Bandiera della Georgia 1 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 2008 - Ingresso al 74’ 74’
15-11-2006 Bergamo Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Turchia Turchia Amichevole -
28-3-2007 Bari Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Scozia Scozia Qual. Euro 2008 -
2-6-2007 Tórshavn Fær Øer Bandiera delle Fær Øer 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 2008 - Uscita al 66’ 66’
6-6-2007 Kaunas Lituania Bandiera della Lituania 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 2008 -
22-8-2007 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 3 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Uscita al 46’ 46’
26-3-2008 Elche Spagna Bandiera della Spagna 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ammonizione al 25’ 25’ Uscita al 46’ 46’
9-6-2008 Berna Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 3 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Euro 2008 - 1º turno - Uscita al 55’ 55’
Totale Presenze (66º posto) 41 Reti 2

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 2 dicembre 2016. In grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
2014 Bandiera dell'India Chennaiyin ISL 14+2[132] 6+1[132] 5 3+1[132] - - - - - - - - - - - - - - - 16 7 5 4 43,75
2015 ISL 14+3[132] 7+2[132] 1 6+1[132] - - - - - - - - - - - - - - - 17 9 1 7 52,94
2016 ISL 14 3 6 5 - - - - - - - - - - - - - - - 14 3 6 5 21,43
Totale carriera 47 19 12 16 - - - - - - - - - - - - 44 19 11 14 43,18

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

Perugia: 1995-1996

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Inter: 2004-2005, 2005-2006, 2009-2010, 2010-2011
Inter: 2005, 2006, 2008, 2010
Inter: 2005-2006, 2006-2007, 2007-2008, 2008-2009, 2009-2010
Chennaiyin: 2015

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Inter: 2009-2010
Inter: 2010

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Germania 2006

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

Miglior difensore: 2007
2006-2007
2021

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Chennaiyin: 2015

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Collare d'Oro al Merito Sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
«Per la vittoria del Campionato del mondo di calcio del 2006»
— Roma, 23 ottobre 2006. Di iniziativa del Presidente del CONI[134]
Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Per meriti sportivi»
— 12 dicembre 2006. Di iniziativa del Presidente della repubblica.[135]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Che cosa ho detto veramente a Zidane, Milano, Mondadori, 2006, ISBN 88-04-56434-2.
  • Una vita da guerriero, con Roberto de Ponti e Andrea Elefante, Milano, Mondadori, 2007, ISBN 978-88-04-57307-4.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Materazzi: "Il mio soprannome? Chiedete a Roberto Scarpini di Inter Channel" [collegamento interrotto], su inter.it, 15 giugno 2003.
  2. ^ a b c d e Ferretti, Frasca, p. 1670.
  3. ^ a b Materazzi va in India: allenatore-giocatore al Chennai Titans, su gazzetta.it, 12 settembre 2014.
  4. ^ Marco Materazzi entra nella Hall of Fame: "Un sogno che si avvera", su inter.it, 4 gennaio 2022. URL consultato il 4 gennaio 2022.
  5. ^ Giuseppe Cancedda, I ricordi di Tempio Monteduro: «Un grande mediano» [collegamento interrotto], in La Nuova Sardegna, 27 febbraio 2001.
  6. ^ Giuseppe Cancedda, Materazzi, un sardo Mondiale, in La Nuova Sardegna, 12 luglio 2006, p. 30. URL consultato il 27 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2017).
  7. ^ Matteo Materazzi, su rai.it. URL consultato il 16 dicembre 2018.
  8. ^ Morto Maurizio Maestrelli, cognato di Materazzi, su fcinternews.it, 29 novembre 2011.
  9. ^ Materazzi a "Raggi X": "Io e i miei figli", su inter.it, 28 dicembre 2005. URL consultato il 27 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2020).
  10. ^ a b Luigi Garlando, Sua altezza Materazzi, in La Gazzetta dello Sport, 23 giugno 2006.
  11. ^ Materazzi in chat: "23? Sono appassionato di basket e mio figlio è nato il 23." [collegamento interrotto], su inter.it, 8 ottobre 2003.
  12. ^ Massimo Oriani, Jordan, basta la parola, in La Gazzetta dello Sport, 24 ottobre 2006.
  13. ^ Michael Jordan incontra Figo e Materazzi, su inter.it, 25 ottobre 2006. URL consultato il 4 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2021).
  14. ^ Jessica Reatini, Materazzi: «Da piccolo tifavo Lazio», su lazionews24.com, 22 aprile 2020.
  15. ^ Materazzi: "La mia vita dentro un libro", su inter.it, 30 agosto 2007. URL consultato il 29 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2020).
  16. ^ Materazzi si racconta in un libro, su gazzetta.it, 31 agosto 2007.
  17. ^ a b c Gabriella Mancini, Materazzi querela «l'ispettore Coliandro», in La Gazzetta dello Sport, 1º settembre 2009.
  18. ^ Filmato audio L'ispettore Coliandro - Mai rubare a casa dei ladri, 10 febbraio 2009, a 51:30.
  19. ^ Calcio: Materazzi querela "L'ispettore Coliandro", su sport.repubblica.it, 31 agosto 2009.
  20. ^ a b L'ispettore Coliandro «Marco recita con noi», in La Gazzetta dello Sport, 11 settembre 2009.
  21. ^ Paolo Bartezzaghi, «Milano, giochiamocela. Le possibilità ci sono», in La Gazzetta dello Sport, 17 giugno 2012.
  22. ^ Marco Materazzi apre 'Space 23' a Perugia, oggi l'inaugurazione, su umbria24.it, 23 settembre 2013.
  23. ^ Gazzetta.it, in La Gazzetta dello Sport, 18 settembre 2012.
  24. ^ GazzaOffside: domani 9.45 c'è Materazzi, in La Gazzetta dello Sport, 16 settembre 2012.
  25. ^ Lunedì non perdete GazzaOffSide con Materazzi, in La Gazzetta dello Sport, 23 settembre 2012.
  26. ^ Arrivano i Simpson con Jovanotti, Materazzi e Fede, su diesis.it, 17 novembre 2008.
  27. ^ Gazzetta Social Club - Speciale Europei | La Gazzetta dello Sport [collegamento interrotto], su La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 13 giugno 2021.
  28. ^ Marco Materazzi torna a giocare: parteciperà alla Island Cup 2021, riservata a ex calciatori celebri, su FC Inter News. URL consultato il 14 giugno 2021.
  29. ^ Materazzi lancia 3 etichette di vino: l'ex calciatore entra nella squadra di Cordella, su Io Tifo Inter, 29 giugno 2021. URL consultato il 3 luglio 2021.
  30. ^ Roberto Giusti, Coin of Champions, Christian Vieri tra gli Ambassadors: Bobo e una carriera all'insegna del gol, su Footballnews24.it, 6 gennaio 2022. URL consultato il 26 marzo 2023.
  31. ^ La “lectio magistralis” di Marco Materazzi: salirà in cattedra per formare nuovi atleti vincenti
  32. ^ Redazione, Materazzi a DAZN: "Insigne sta soffrendo, lo conosco bene. Ovviamente tifa ma...", su m.calcionapoli24.it, 5 febbraio 2023. URL consultato il 5 febbraio 2023.
  33. ^ Statistiche: lo sapevi che Materazzi..., su inter.it, 8 giugno 2007. URL consultato il 6 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2020).
  34. ^ Materazzi falloso? Ecco come lo giudicano gli arbitri: l'anno scorso due sole ammonizioni, su inter.it, 13 agosto 2003. URL consultato il 24 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2018).
  35. ^ Gianni Piva, Materazzi fa litigare Inter e Milan, in la Repubblica, 14 agosto 2003, p. 45.
  36. ^ Emanuele Gamba, Domenech accende Italia-Francia, su repubblica.it, 10 agosto 2007.
  37. ^ Materazzi: "Non sono un provocatore" [collegamento interrotto], su inter.it, 19 settembre 2002.
  38. ^ Maurizio Crosetti, Inarrestabile Ibra, in la Repubblica, 3 ottobre 2005, p. 48.
  39. ^ a b c Giuseppe Bagnati, I difensori e il vizio del gol, su gazzetta.it, 27 ottobre 2009.
  40. ^ a b Lanfredo Birelli, Chi è il difensore capocannoniere nella storia del campionato ?, in SportWeek, La Gazzetta dello Sport, 5 maggio 2001.
  41. ^ Fantacalcio, Glik come Materazzi: un difensore in doppia cifra?, su gazzetta.it, 12 gennaio 2015.
  42. ^ a b c d e La carriera di Marco Materazzi, su alpha59.it, 3 marzo 2018.
  43. ^ Fabio Tartamella, I cinquant'anni del Provinciale, in la Repubblica, 27 ottobre 2010, p. 23.
  44. ^ Alessio Da Ronch, Stop Perugia, lavori in corso, in La Gazzetta dello Sport, 9 febbraio 1997.
  45. ^ Marco Ansaldo, C'è poca Juve, ma tanto Del Piero, in La Stampa, 17 febbraio 1997, p. 29.
  46. ^ Enrico Currò, Il Perugia si arrende, gli ultrà si scatenano, in la Repubblica, 2 giugno 1997, p. 37.
  47. ^ Raffaele Dalla Vite, Valerio Piccioni, Giorgio Lo Giudice e Paolo Forcolin, L'ultimo urlo è del Perugia, in La Gazzetta dello Sport, 22 giugno 1998.
  48. ^ (EN) Louise Taylor, Everton step up Perugia pursuit for missing Materazzi money, su theguardian.com, 11 luglio 2006.
  49. ^ Materazzi al Perugia, Comandini alla Reggina e Poyet vicino alla Roma, in La Nuova Sardegna, 9 luglio 1999. URL consultato il 24 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2018).
  50. ^ a b Materazzi ancora in gol e il Perugia se la cava, su repubblica.it, 3 febbraio 2001.
  51. ^ a b Calcio: Nazionale, Trap chiama i perugini e lascia a casa Vieri, in Adnkronos, 20 aprile 2001.
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  53. ^ Rosario Pastore e Giuseppe Calvi, Un clamoroso Perugia, in La Gazzetta dello Sport, 30 aprile 2001.
  54. ^ Materazzi: "Giocare con Cordoba e Blanc dà grande sicurezza", su inter.it, 17 luglio 2001. URL consultato il 6 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2020).
  55. ^ Alberto Cerruti, È un'Inter che promette bene, in La Gazzetta dello Sport, 27 agosto 2001.
  56. ^ Il Tardini si conferma campo stregato per l'Inter, su repubblica.it, 9 settembre 2001.
  57. ^ Inter, inutile rimonta, su repubblica.it, 11 aprile 2002.
  58. ^ a b Lodovico Maradei, L'Inter paga la grande illusione, in La Gazzetta dello Sport, 6 maggio 2002.
  59. ^ a b Materazzi, lite con Nesta "Vi ho fatto vincere il titolo", su repubblica.it, 5 maggio 2002.
  60. ^ Andrea Elefante e Nicola Cecere, Moratti se la prende con la Lazio, in La Gazzetta dello Sport, 6 maggio 2002.
  61. ^ Andrea Elefante, Da Materazzi veleni su Conte, in La Gazzetta dello Sport, 7 maggio 2002.
  62. ^ Gianni Mura, Champions, il Milan in finale, in la Repubblica, 14 maggio 2003, p. 1.
  63. ^ Lodovico Maradei, Medaglia d'argento all'Inter, in La Gazzetta dello Sport, 25 maggio 2003.
  64. ^ Mirko Graziano e Antonello Capone, «Materazzi mi ha dato un pugno», in La Gazzetta dello Sport, 2 febbraio 2004.
  65. ^ Andrea Sorrentino, Scazzottata nel tunnel, così finisce la festa Inter, in la Repubblica, 2 febbraio 2004, p. 36.
  66. ^ Andrea Sorrentino, Materazzi diceva: puntalo, è scarso, in la Repubblica, 2 febbraio 2004, p. 41.
  67. ^ Cirillo: "Prima gli insulti, poi il pugno", su repubblica.it, 2 febbraio 2004.
  68. ^ Serena Gentile, Cirillo ora accusa anche l'Inter, su gazzetta.it, 2 febbraio 2004.
  69. ^ Gianni Piva, Pugni e insulti a Cirillo, su repubblica.it, 3 febbraio 2004.
  70. ^ Gianni Piva, Stangata al violento Materazzi, in la Repubblica, 3 febbraio 2004, p. 49.
  71. ^ a b Materazzi fermo fino ad aprile, 5 000 euro di multa all'Inter, su repubblica.it, 3 febbraio 2004.
  72. ^ Gianni Piva, Materazzi come l'Inter, nessun ricorso, in la Repubblica, 7 febbraio 2004, p. 48.
  73. ^ Cirillo e Materazzi riappacificati dopo la lite negli spogliatoi, su repubblica.it, 10 febbraio 2004.
  74. ^ Claudio Secci, L'Inter ritrova Materazzi, su gazzetta.it, 2 aprile 2004.
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  78. ^ Materazzi si vede bello così, su gazzetta.it, 18 agosto 2006.
  79. ^ Milano, spettacolo e gol a San Siro, su repubblica.it, 28 ottobre 2006.
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  81. ^ Nicola Cecere, Matrix fa l'Ibra: è suo il doppio sigillo scudetto, in La Gazzetta dello Sport, 23 aprile 2007.
  82. ^ Andrea Sorrentino, Materazzi in smoking bianco, in la Repubblica, 28 maggio 2007, p. 48.
  83. ^ Luca Taidelli, Materazzi alla festa in smoking bianco: «Siamo puliti», in La Gazzetta dello Sport, 28 maggio 2007.
  84. ^ a b Materazzi operato dopo l'infortunio, resterà fermo almeno tre mesi, su repubblica.it, 23 agosto 2007.
  85. ^ Gianni Piva, Inter nei guai, lungo stop per Materazzi, in la Repubblica, 24 agosto 2007, p. 57.
  86. ^ Cordoba ko, Materazzi out, in la Nuova di Venezia, 21 febbraio 2008, p. 38.
  87. ^ Giusto Ferronato, Inter, la festa è vicina, su gazzetta.it, 27 aprile 2008.
  88. ^ Luigi Garlando, L'eroe di Berlino torna sulla terra, su gazzetta.it, 12 maggio 2008.
  89. ^ Fabrizio Bocca, Da Moratti a Ibra a Mourinho, su repubblica.it, 18 maggio 2008.
  90. ^ Derby, fuori un turno Materazzi e Burdisso, su sport.sky.it, 30 settembre 2008. URL consultato il 7 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2020).
  91. ^ Inter, si ferma Materazzi, su it.uefa.com, 2 ottobre 2008.
  92. ^ Mourinho boccia la difesa, su repubblica.it, 4 novembre 2008.
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  94. ^ Fabrizio Cometti e Giulio Di Feo, Feste con sfottò, in La Gazzetta dello Sport, 18 maggio 2009.
  95. ^ Materazzi, la maschera del premier finisce dal giudice, su repubblica.it, 25 gennaio 2010.
  96. ^ Ammonito Materazzi, al telefono le scuse a Berlusconi, su repubblica.it, 26 gennaio 2010.
  97. ^ Alberto Cerruti, LEGGENDARIA INTER, in La Gazzetta dello Sport, 23 maggio 2010.
  98. ^ Materazzi: “In bocca al lupo Zidane. Ma sarà dura: è condannato a vincere, su gazzetta.it, 5 gennaio 2016.
  99. ^ Dieci anni dopo: Materazzi saluta l'Inter. Addio o arrivederci?, su lastampa.it, 20 giugno 2011.
  100. ^ Inter, Materazzi: “Orgoglioso del mio record, tradito da Leonardo”, su interlive.it, 20 luglio 2011.
  101. ^ Eva A. Provenzano, Coverciano, Materazzi promosso: adesso è un allenatore!, su fcinter1908.it, 5 luglio 2013.
  102. ^ Aldo Cangemi, India, Materazzi, che allenatore! Non si schiera mai ma vince sempre..., su gazzetta.it, 21 ottobre 2014.
  103. ^ India: Materazzi, Elano e i 5 Singh: il Chennaiyin lotta per il titolo, su gazzetta.it, 8 novembre 2014.
  104. ^ Aldo Cangemi, Materazzi campione in India: beffa Lucio con due gol nel recupero, su gazzetta.it, 20 dicembre 2015.
  105. ^ India, Materazzi non è più il tecnico del Chennaiyin: "Grandissima avventura", su repubblica.it, 6 marzo 2017.
  106. ^ Totti, il derby s'allontana, su repubblica.it, 25 aprile 2001.
  107. ^ La Nazionale supera il test del Sudafrica, su repubblica.it, 25 aprile 2001.
  108. ^ Massimo Vincenzi, Italia battuta dai croati, annullati due gol: 1-2, su repubblica.it, 8 giugno 2002.
  109. ^ Materazzi: "Italia tra le favorite", su gazzetta.it, 23 maggio 2004.
  110. ^ Striscioni: Mamma butta la pasta, in la Repubblica, 23 giugno 2004, p. 44.
  111. ^ Enrico Currò, Lippi guarda già ai Mondiali "Devo preparare due squadre", su repubblica.it, 17 novembre 2004.
  112. ^ Valerio Gualerzi, Lippi ha fiducia, nonostante tutto, su repubblica.it, 15 maggio 2006.
  113. ^ Gaetano De Stefano, Gol di riserva, Italia agli ottavi, su gazzetta.it, 22 giugno 2006.
  114. ^ Enrico Currò, Brividi e gioia, in la Repubblica, 27 giugno 2006, p. 60.
  115. ^ a b c d Gaetano De Stefano, Ci incoronano i rigori, su gazzetta.it, 9 luglio 2006.
  116. ^ Emilio Marrese, Che miracolo, Materazzi da scriteriato a campione, in la Repubblica, 10 luglio 2006, p. 6.
  117. ^ Caso Zidane, la Fifa contro Materazzi, su repubblica.it, 13 luglio 2006.
  118. ^ Zurigo: la Fifa ascolta Materazzi, il 20 luglio la sentenza della federazione, su repubblica.it, 14 luglio 2006.
  119. ^ La sentenza della Fifa sul caso Zidane, su repubblica.it, 20 luglio 2006.
  120. ^ Massimo Pisa, Scandalo Zidane, Materazzi punito per ingiurie, in la Repubblica, 21 luglio 2006, p. 58.
  121. ^ Times: l'insulto di Materazzi a Zidane è il peggiore nella storia dello sport, su repubblica.it, 2 agosto 2007.
  122. ^ Materazzi-Zidane, mistero svelato, su repubblica.it, 18 agosto 2007.
  123. ^ Emanuela Audisio, Materazzi svela l'insulto a Zidane, in la Repubblica, 19 agosto 2007, p. 1.
  124. ^ Il Sun si scusa con Materazzi, su repubblica.it, 26 maggio 2008.
  125. ^ Materazzi vince ancora, il Daily Star si è scusato, su gazzetta.it, 7 aprile 2008.
  126. ^ (EN) Materazzi wins British libel damages over Sun's claims about Zidane head-butt, in The Guardian, 6 febbraio 2009.
  127. ^ Materazzi non ce la fa, Italia il 19 a Zurigo, su gazzetta.it, 5 febbraio 2008.
  128. ^ Gaetano De Stefano, L'orgoglio di Donadoni: "Pagnotta guadagnata", su gazzetta.it, 24 marzo 2008.
  129. ^ Marco Materazzi, su temi.repubblica.it, 23 maggio 2008.
  130. ^ Fabrizio Bocca, Dov'è finito Matrix?, su repubblica.it, 10 giugno 2008.
  131. ^ Gianluca Moresco, Lippi richiama Gilardino e si tiene Del Piero, su repubblica.it, 16 agosto 2008.
  132. ^ a b c d e f g h Play-off.
  133. ^ a b c 2 presenze nel terzo turno preliminare.
  134. ^ Cerimonia di consegna dei Collari d'Oro 2006
  135. ^ Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana Sig. Marco Materazzi

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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