Nazionale di calcio dell'Ucraina

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Bandiera dell'Ucraina Ucraina
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Sport Calcio
Federazione UAF
Українська Асоціація Футболу
Confederazione UEFA
Codice FIFA UKR
Soprannome Збірна Жовто-Блакитні (Squadra giallo-blu)
Selezionatore Bandiera dell'Ucraina Serhij Rebrov
Record presenze Anatolij Tymoščuk (144)
Capocannoniere Andrij Ševčenko (48)
Ranking FIFA 24º (15 febbraio 2024)[1]
Esordio internazionale
Bandiera dell'Ucraina Ucraina 1 - 3 Ungheria Bandiera dell'Ungheria
Užhorod, Ucraina; 29 aprile 1992
Migliore vittoria
Bandiera dell'Ucraina Ucraina 9 - 0 San Marino Bandiera di San Marino
Leopoli, Ucraina; 6 settembre 2013
Peggiore sconfitta
Bandiera della Francia Francia 7 - 1 Ucraina Bandiera dell'Ucraina
Parigi, Francia; 7 ottobre 2020
Campionato del mondo
Partecipazioni 1 (esordio: 2006)
Miglior risultato Quarti di finale nel 2006
Campionato d'Europa
Partecipazioni 3 (esordio: 2012)
Miglior risultato Quarti di finale nel 2020
UEFA Nations League
Partecipazioni 2 (esordio: 2018-2019)
Miglior risultato 2º posto nella Lega B 2018-2019
Andrij Ševčenko raffigurato su un francobollo ucraino che celebra la qualificazione della nazionale a Germania 2006

La nazionale di calcio dell'Ucraina (in ucraino Збірна України з футболу, Zbіrna Ukrajini z futbolu) è la rappresentativa calcistica dell'Ucraina ed è posta sotto l'egida dell'Associazione calcistica dell'Ucraina (UAF), fino al 2019 conosciuta come Federazione calcistica dell'Ucraina (FFU).

La nazionale ucraina, che ha esordito nel 1992, conta una partecipazione alla fase finale del campionato del mondo, nel 2006, edizione in cui raggiunse i quarti di finale, eliminata dall'Italia poi laureatasi campione del mondo. Al campionato europeo conta tre partecipazioni alla fase finale: nel 2012, quando fu nazionale del paese ospitante insieme alla Polonia, nel 2016 e nel 2020, edizione in cui ottenne il suo migliore risultato nel torneo, i quarti di finale. Più volte è giunta a disputare i play-off di qualificazione a mondiali ed europei (Francia 1998, Belgio-Paesi Bassi 2000, Corea del Sud-Giappone 2002, Sudafrica 2010, Brasile 2014 e Qatar 2022) senza riuscire a vincerli.

Nella classifica mondiale della FIFA l'Ucraina ha ottenuto come miglior piazzamento l'11º posto del febbraio 2007, il peggior piazzamento è stato invece il 132º posto del settembre 1993. Occupa il 26º posto della classifica.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Periodo pre-indipendenza[modifica | modifica wikitesto]

Ben prima dell'indipendenza dal paese, avvenuta con il crollo dell'URSS, una selezione ucraina fu attiva dal 1925 al 1935. Il primo incontro documentato della selezione ucraina risale al 1928, quando fu organizzato un torneo tra le selezioni delle varie repubbliche sovietiche socialiste e le squadre di club della città di Mosca. Appena prima dell'inizio del torneo l'Ucraina giocò due amichevoli contro la Federación Roja del Deporte, squadra uruguaiana, una a Charkiv (persa per 1-2) e una a Mosca (vinta per 3-2). Nel torneo sovietico giocò tre partite e raggiunse la finale, dove fu sconfitta dal Mosca per 1-0. Nel cammino verso la finale riuscì a sconfiggere la Bielorussia e la selezione della Repubblica Transcaucasica.

Nel 1929 sconfisse per 4-1 l'Austria meridionale in un'amichevole giocata a Charkiv.

Nel 1931 partecipò ad un altro torneo pansovietico a Mosca, dove giocò una partita di semifinale, persa per 3-0 contro la Repubblica Transcaucasica.

Nel 1986 l'Ucraina vinse in casa il torneo calcistico delle Spartakiadi dell'URSS sconfiggendo in finale l'Uzbekistan.

Anni 1990[modifica | modifica wikitesto]

Esordi[modifica | modifica wikitesto]

Nata da quella sovietica dopo il crollo dell'Unione Sovietica, la nazionale ucraina giocò la sua prima partita ufficiale il 29 aprile 1992, un'amichevole contro l'Ungheria allo Stadio Avanhard di Užhorod (1-3 per gli ungheresi, gol ucraino di Ivan Hetsko). La partita si sarebbe dovuta svolgere allo Stadio della Repubblica di Kiev, ma per problemi finanziari si decise per il suo spostamento vicino al confine con l'Ungheria. Per la partita la selezione Ucraina non fece alcuna preparazione, dal momento che si radunò il 27 aprile e l'indomani raggiunse in volo la città di Užhorod. La compagine ucraina era priva di molti elementi di valore ed esperienza, impegnati nel contempo con la Comunità degli Stati Indipendenti in amichevole contro l'Inghilterra a Mosca, e gli unici calciatori della rosa che potevano vantare esperienza con le nazionali di calcio erano Ivan Hetsko e Oleh Lužnyj. Gli altri avevano giocato con la nazionale olimpica sovietica, mentre Serhij Kovalec' aveva militato nell'Ucraina alle Spartakiadi dell'URSS del 1986.

Valerij Lobanovs'kyj, è stato Head Coach della Nazionale tra il 2001 e il 2002

Prima della nascita della nazionale ucraina propriamente detta, molti giocatori ucraini rappresentarono importanti tasselli dell'Unione Sovietica che aveva ben figurato al campionato del mondo 1986 e al campionato d'Europa 1988, sotto la direzione di Valerij Lobanovs'kyj (con 7 giocatori di origine ucraina su 11 titolari nella finale), ma parecchi di loro, come Andrej Kančel'skis, Viktor Onopko, Sergej Juran, Jurij Nikiforov, Ilya Tsymbalar ed Oleg Salenko, scelsero di militare nella Russia invece che nella propria, avendo la FIFA identificato nella Russia l'erede della nazionale sovietica. Akhrik Tsveiba e Oleksij Mychajlyčenko, che militarono nell'URSS e nella CSI, contano una e due presenze con la nazionale ucraina, collezionate nella fase conclusiva della loro carriera.

Il primo allenatore dell'Ucraina avrebbe dovuto essere Valerij Lobanovs'kyj, che all'epoca era però sotto contratto con gli Emirati Arabi Uniti. Si stabilì che la scelta del CT della nazionale sarebbe ricaduta su un allenatore selezionato tra un comitato tecnico composto da Anatolij Puzač, tecnico della Dinamo Kiev, Jevhen Kučerevs'kyj, allenatore del Dnipro, Evgenij Lemeško, allenatore della Torpedo Zaporižžja, Yukhym Shkolnykov, alla guida del Bukovyna Černivci, e Viktor Prokopenko, allenatore del Čornomorec'. In seguito ai suddetti allenatori si aggiunse anche Valerij Jaremčenko, tecnico dello Šachtar. Alla fine la rosa dei nomi si ridusse a Puzach, Yaremnčenko e Prokopenko, il quale alla fine divenne il CT.

Nell'estate del 1992 la nazionale ucraina giocò due altre partite in trasferta, il 27 giugno contro gli Stati Uniti (0-0) e il 26 agosto ancora contro l'Ungheria (che vinse per 2-1). Dopo questa sconfitta, maturata a causa di due gol subiti negli ultimi dieci minuti di gioco, Prokopenko si dimise.

Per l'amichevole in programma nell'autunno 1992 a Minsk contro la Bielorussia il ruolo di CT passò a Mykola Pavlov e Leonid Tkačenko, i vice di Prokopenko. Allo Stadio Dinamo l'Ucraina riuscì a pareggiare con un gol di Jurij Maksymov.

L'Ucraina sulla scena internazionale[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante l'abbandono di tanti ex-sovietici di origine ucraina, gli anni novanta furono un buon periodo per la scuola calcistica ucraina, con giocatori come Andrij Voronin e Anatolij Tymoščuk e specialmente molti prodotti delle giovanili della Dinamo Kiev, che produsse talenti del calibro di Serhij Rebrov, Oleksandr Šovkovs'kyj e, soprattutto, uno dei più incisivi attaccanti del periodo e una delle principali stelle calcistiche della storia del paese, Andrij Ševčenko, che ne diventò ben presto capitano e simbolo.

Nell'inverno del 1992 fu nominato allenatore dell'Ucraina l'ex stella della Dinamo Kiev Oleh Bazylevyč. Il 27 aprile 1993 il nuovo CT esordì con un pareggio in amichevole alla Prokopenko Arena di Odessa contro Israele: al gol israeliano rispose, a dieci minuti dalla fine, una rete di Serhij Konovalov[2]. Il 18 maggio 1993, a Vilnius, l'Ucraina ottenne la prima vittoria battendo per 1-2 la Lituania con reti di Viktor Leonenko e Dmytro Mykhaylenko, che risposero al vantaggio lituano[3]. Nell'estate seguente la squadra ucraina perse per 3-1 in casa della Croazia (gol ucraino di Andrij Husin). Nell'ottobre 1993 l'Ucraina tenne la sua prima tournée, disputando tre di partite negli Stati Uniti. Ad High Point, il 16 ottobre, batté per 2-1 gli Stati Uniti di fronte a 32 600 spettatori (doppietta di Viktor Leonenko); a San Diego, il 20 ottobre, perse per 1-2 contro il Messico di fronte a circa 54 000 spettatori; il 23 ottobre vinse nuovamente contro gli Stati Uniti, stavolta per 1-0 (gol di Serhij Popov) a Bethlehem di fronte a 8 000 spettatori.

Inserita nel gruppo 4 di qualificazione al campionato d'Europa 1996 dal sorteggio tenutosi il 22 gennaio 1994 a Manchester, l'Ucraina trovò nel raggruppamento l'Italia, prima nella classifica mondiale della FIFA del novembre 1993 e ai vertici del calcio mondiale, la quotata Croazia e Lituania, Slovenia ed Estonia. Nel marzo 1994 l'Ucraina fu sconfitta in amichevole (0-1) sul campo di Israele, poi batté la Bielorussia per 3-1. Le successive amichevoli in trasferta contro Emirati Arabi Uniti e Bulgaria, entrambe terminate 1-1, fecero da preludio all'esordio in competizioni ufficiali, avvenuto il 7 settembre 1994, nella prima giornata delle qualificazioni a Euro 1996. In questa occasione, allo Stadio della Repubblica di Kiev, l'Ucraina, di fronte a 25 000 spettatori, subì un'inattesa sconfitta per 0-2 contro la Lituania, a causa di due gol subiti a metà del secondo tempo, nell'arco di un paio di minuti. La successiva avversaria fu la Corea del Sud, che aveva esonerato il CT ucraino Anatolij Byšovec per affidarsi ai suoi assistenti Mykola Pavlov e Volodymyr Muntyan. Con i sudcoreani l'Ucraina giocò due partite amichevoli e le perse entrambe. Al ritorno in patria, il 20 settembre 1994, Bazylevyč fu pesantemente criticato dai vertici federali. Sul suo futuro si sarebbe deciso nella riunione del comitato esecutivo della federcalcio ucraina, ma Bazylevyč decise di dimettersi, accusando Bannikov di "mancanza di tatto". Il 24 settembre 1994 la panchina ucraina passò a József Szabó, ad interim fino alla fine dell'anno. L'esordio di Szabó non fu positivo, dato che il 12 ottobre l'Ucraina pareggiò per 0-0 a Kiev contro la Slovenia, ma il 13 novembre la squadra batté per 3-0 a Kiev l'Estonia, chiudendo l'anno solare al quarto posto della graduatoria del girone di qualificazione a Euro 1996. Il nuovo anno portò un nuovo CT: il 5 gennaio 1995 la federcalcio ucraina nominò allenatore della nazionale Anatolij Kon'kov, che esordì in gare ufficiali il 25 marzo, perdendo per 4-0 in casa della Croazia, prima di subire un'altra sconfitta, per 0-2, a Kiev contro l'Italia. Sotto la gestione Konkov l'Ucraina concluse al quarto posto il girone di qualificazione all'europeo, con un bilancio complessivo di 4 vittorie, un pareggio e 5 sconfitte. Fu, tuttavia, l'unica squadra del girone in grado di battere la Croazia (classificatasi prima per il vantaggio negli scontri diretti contro l'Italia), l'11 giugno 1995 a Kiev (1-0 con gol di Jurij Kalytvyncev).

Il 9 aprile 1996 Szabó tornò sulla panchina dell'Ucraina[4], dove sarebbe rimasto per tre anni. Sotto la sua gestione la nazionale affrontò, in un difficile girone di qualificazione al campionato del mondo 1998, la Germania campione d'Europa in carica, il Portogallo, reduce dall'eliminazione ai quarti di finale di Euro 1996, l'Irlanda del Nord, l'Armenia e l'Albania. Battendo l'Irlanda del Nord a Belfast (1-0) e il Portogallo a Kiev (2-1) e approfittando di un passo falso della Germania in casa contro i nordirlandesi (1-1), l'Ucraina salì in testa al girone dopo due giornate. Malgrado la sconfitta per 1-0 patita in Portogallo, riprese la testa del gruppo battendo per 1-0 l'Albania a Granada (in campo neutro per via dei disordini in corso nel paese schipetaro) e in casa l'Irlanda del Nord (2-1). Con tre punti di vantaggio sulla Germania e una partita in meno rispetto ai tedeschi, per gli ucraini la strada verso la qualificazione parve spianata. Fu in questo momento, però, che le cose iniziarono a complicarsi. Prima la sconfitta subita il 30 aprile 1997 a Brema contro i tedeschi (2-0) e poi il pareggio in casa (1-1) con l'Armenia del 7 maggio seguente frenarono il cammino degli ucraini, che il 7 giugno a Kiev non andarono oltre un pari senza reti contro la Mannschaft. Nel frattempo il Portogallo riuscì ad approfittare degli scontri diretti tra ucraini e tedeschi per inserirsi nella lotta per i vertici della classifica. L'Ucraina si risollevò battendo in casa (1-0) l'Albania ad agosto, prima di chiudere il girone con una vittoria per 0-2 contro l'Armenia a Erevan nell'ottobre 1997. Grazie a questi ultimi risultati concluse seconda e ottenne dunque un posto nei play-off di qualificazione al mondiale a scapito dei portoghesi. Agli spareggi fu, tuttavia, la Croazia a qualificarsi per Francia 1998, battendo gli ucraini in casa (2-0) all'andata e pareggiando in trasferta (1-1) al ritorno.

Arrivò poi un'altra delusione nei play-off di qualificazione al campionato d'Europa 2000. Dopo il secondo posto nel girone di Russia, Francia campione del mondo in carica, Islanda, Armenia e Andorra, la nazionale ucraina fu eliminata dalla Slovenia. Il 13 novembre 1999 furono gli ucraini ad aprire le marcature a Lubiana (gol di Andrij Ševčenko), ma due gol sloveni ribaltarono il risultato (2-1). Un rigore di Sergej Rebrov fece passare in vantaggio gli ucraini anche nella sfida di ritorno, il 17 novembre a Kiev, ma un gol di Miran Pavlin a dodici minuti dalla fine valse agli sloveni la qualificazione.

Anni 2000: il debutto mondiale[modifica | modifica wikitesto]

I play-off furono fatali per l'Ucraina anche nelle qualificazioni al campionato del mondo 2002. Pur avendo perso una sola partita su dieci, la squadra gialloblù chiuse al secondo posto il girone di qualificazione, con quattro punti in meno rispetto alla Polonia capolista e davanti a Bielorussia, Norvegia, Galles, Armenia. Nel novembre 2001 fu la Germania ad eliminare la nazionale ucraina agli spareggi (1-1 l'11 novembre a Kiev, 4-1 a il 14 novembre a Dortmund).

L'Ucraina non riuscì a qualificarsi neanche per il campionato d'Europa 2004, piazzandosi terza in un girone di qualificazione che comprendeva la Spagna e gli inaspettati futuri campioni d'Europa della Grecia.

Ruslan Rotan, tra gli elementi chiave dell'Ucraina nelle qualificazioni a Germania 2006

Nel 2005 la squadra riuscì a qualificarsi per la prima volta nella sua storia ad un mondiale, guidata dal capitano, leader e Pallone d'oro 2004 Andrij Ševčenko, che realizzò 6 dei 18 gol totali della squadra nelle eliminatorie. Gli ucraini furono presenti a Germania 2006 dopo essersi piazzati primi nel loro equilibrato girone di qualificazione, vincendo sette partite e perdendone solo una delle dodici totali e precedendo in classifica rappresentative più blasonate come la Grecia campione d'Europa in carica, la Turchia e la Danimarca.

L'esultanza di Ševčenko dopo aver segnato il secondo gol contro la Svezia nella prima partita dell'europeo 2012

Il cammino dei gialloblù nella fase finale del mondiale tedesco fu positivo. Inseriti nel girone H con Spagna, Tunisia ed Arabia Saudita, persero per 4-0 la prima partita contro gli spagnoli, ma in virtù delle vittorie per 4-0 sugli arabi e per 1-0 sui tunisini si qualificarono per gli ottavi di finale. Battendo la Svizzera ai tiri di rigore per 3-0 (dopo lo 0-0 dei tempi supplementari) arrivarono ai quarti di finale, dove furono eliminati dall'Italia (poi campione del mondo), vittoriosa per 3-0.

Tifosi ucraini durante Ucraina-Arabia Saudita, a Germania 2006

Gli ucraini non riuscirono a qualificarsi per la fase finale del campionato d'Europa 2008, piazzandosi quarti in un arduo girone di qualificazione comprendente Italia, Francia e Scozia.

L'Ucraina prese parte alle qualificazioni al mondiale del 2010, in programma in Sudafrica. Si piazzò seconda nel gruppo 6, alle spalle dell'Inghilterra e precedendo la forte Croazia, qualificandosi così per gli spareggi per l'accesso ai mondiale, dove trovarono la Grecia. Dopo il pareggio 0-0 in casa dei greci, gli ucraini furono battuti per 1-0 in casa, non riuscendo così a qualificarsi.

Anni 2010: l'europeo casalingo[modifica | modifica wikitesto]

L'Ucraina del CT Oleh Blochin, già qualificata in quanto paese ospitante insieme alla Polonia al campionato europeo del 2012, si apprestò ad esordire in una fase finale di un campionato europeo con notevoli aspettative. Inserita nel gruppo D, nella prima partita batté per 2-1 la Svezia con una doppietta di Andrij Ševčenko, che rispose al vantaggio di Zlatan Ibrahimović. La partita con la Francia, interrotta dopo cinque minuti a causa di una pioggia torrenziale e ripresa dopo quindici minuti, si concluse con la vittoria dei francesi per 2-0. Nell'ultima partita, contro l'Inghilterra, l'Ucraina fornì una buona prova, ma un colpo di testa di Wayne Rooney al 48º minuto di gioco portò in vantaggio gli inglesi. L'Ucraina pervenne al pareggio con Marko Dević, nonostante il tentativo di salvataggio sulla linea di John Terry, ma l'arbitro Viktor Kassai non convalidò il gol e perciò l'Ucraina fu eliminata da Euro 2012.

Nelle eliminatorie del mondiale di Brasile 2014 l'Ucraina fu inserita nel gruppo H di qualificazione di Inghilterra, Montenegro, Polonia, San Marino e Moldavia. Riuscì ad aggiudicarsi l'accesso ai play-off piazzandosi seconda con 21 punti in classifica, dietro gli inglesi. Ai play-off contro la Francia, nonostante la vittoria per 2-0 nella partita di andata a Kiev, l'Ucraina fu eliminata a causa del 3-0 subito nella partita ritorno in terra francese.

Come nelle qualificazioni al mondiale di due anni prima, anche per Euro 2016 (esteso a 24 squadre) l'Ucraina ottenne un posto nei play-off, piazzandosi questa volta terza nel girone dietro Spagna e Slovacchia e lasciandosi alle spalle Bielorussia, Lussemburgo e Macedonia. Agli spareggi gli ucraini batterono la Slovenia per 2-0 nella partita di andata e pareggiarono per 1-1 in quella di ritorno, accedendo così alla fase finale. In Francia, l'Ucraina fu inserita nel girone C con Germania, Polonia e Irlanda del Nord. L'esito della competizione fu negativo: dopo aver perso le prime due partite con Germania ed Irlanda del Nord per 2-0, i gialloblù furono aritmeticamente eliminati dal torneo con un turno di anticipo, divenendo la prima squadra della competizione ad essere sicura dell'eliminazione al primo turno. Persero anche l'ultima partita del girone contro la Polonia per 1-0, chiudendo il torneo senza reti all'attivo.

Al CT Fomenko subentrò, nel luglio 2016, un simbolo del calcio ucraino, Andrij Ševčenko. Per le qualificazioni UEFA al campionato del mondo di Russia 2018, gli ucraini furono inseriti nel gruppo I, dove i principali avversari erano l'emergente Islanda, la Croazia e la Turchia. Dopo un inizio stentato, la nazionale ucraina si riprese e si ritrovò seconda in classifica alla vigilia della terzultima gara, ma compromise la qualificazione con la sconfitta in Islanda e soprattutto con la sconfitta interna per 0-2 con la Croazia nell'ultima partita. Fu eliminata chiudendo al terzo posto in classifica, dietro all'Islanda e alla stessa Croazia.

Nel gruppo 1 della Lega B della UEFA Nations League 2018-2019 l'Ucraina ottenne tre vittorie nelle prime tre partite, contro Rep. Ceca e Slovacchia, guadagnando così l'aritmetica promozione in Lega A nell'ottobre 2018, con un turno di anticipo. Ininfluente fu la sconfitta subita in casa della Slovacchia all'ultimo turno: l'Ucraina chiuse al primo posto il girone, con 5 gol fatti e 5 subiti.

Inserita in un raggruppamento comprendente Portogallo, Serbia, Irlanda del Nord e Bielorussia e Lussemburgo, la squadra di Ševčenko centrò poi la qualificazione al campionato d'Europa 2020 vincendo il girone con un turno di anticipo, grazie al successo in casa per 2-1 contro i portoghesi, e risultando la quinta nazionale a ottenere un posto nella fase finale del torneo.

Anni 2020: i quarti all'europeo 2020[modifica | modifica wikitesto]

Nella fase finale del campionato europeo del 2020, tenutasi nel 2021 a causa del posticipo dovuto alla pandemia di COVID-19, la nazionale ucraina fu inserita nel gruppo C insieme a Macedonia del Nord, Austria e Paesi Bassi. Persa per 3-2 la gara d'esordio contro gli olandesi, gli ucraini vinsero per 2-1 contro i macedoni e furono sconfitti per 1-0 dagli austriaci. I tre punti ottenuti furono sufficienti per il passaggio del turno, dato che l'Ucraina risultò quarta nella graduatoria delle sei nazionali terze in classifica nei rispettivi gironi: in questo modo la nazionale gialloblù superò per la prima volta la fase a gironi degli europei. Agli ottavi di finale eliminò la Svezia, battuta per 2-1 dopo i tempi supplementari, accedendo per la prima volta anche ai quarti di finale; l'eliminazione giunse per mano dell'Inghilterra, vittoriosa per 4-0.

Decisamente negativo fu il percorso nella UEFA Nations League 2020-2021: sorteggiata nel gruppo 4 della Lega A insieme a Spagna, Svizzera e Germania, l'Ucraina vinse due partite su sei, concludendo il girone all'ultimo posto e retrocedendo così in Lega B. Nella UEFA Nations League 2022-2023 la squadra ottenne 3 vittorie in 6 partite, piazzandosi seconda, alle spalle della Scozia nel girone di Lega B.

Nelle qualificazioni al campionato del mondo 2022 l'Ucraina si piazzò seconda nel girone vinto dalla Francia, scavalcando all'ultima giornata la Finlandia e qualificandosi ai play-off. Qui eliminò in semifinale la Scozia (3-1), ma cadde in finale contro il Galles (1-0).

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Andrij Voronin con la divisa casalinga dell'europeo del 2012.
Periodo Fornitore
1992-1996 Bandiera del Regno Unito Umbro
1997-2002 Bandiera della Germania Puma
2002-2008 Bandiera dell'Italia Lotto
2009-2016 Bandiera della Germania Adidas
2017-oggi Bandiera della Spagna Joma

Divise storiche[5][modifica | modifica wikitesto]

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1992-1994
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1997-1999
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
2005—2006
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
2006-2008 (Mondiale 2006)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
2008
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2009
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2010—2011
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2011-2014 (Europeo 2012)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2014—2015
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Europeo 2016
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
2017—2018
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
2018—2019
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2020
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2021-2022 (Europeo 2020)

Partecipazioni ai tornei internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Fino al 1991 l'Ucraina non aveva una propria nazionale in quanto lo Stato ucraino era inglobato nell'Unione Sovietica. Esisteva, quindi, un'unica nazionale che rappresentava tutta l'Unione Sovietica. Dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica venne creata la Comunità degli Stati Indipendenti che rappresentava l'omonima confederazione di cui l'Ucraina adesso non fa più parte. Tale nazionale, però, partecipò solo al Campionato europeo di calcio 1992, dopodiché ogni nazione che aderiva alla CSI creò la propria nazionale.

Campionato del mondo
Edizione Risultato
1994 Non partecipante
1998 Non qualificata
2002 Non qualificata
2006 Quarti di finale
2010 Non qualificata
2014 Non qualificata
2018 Non qualificata
2022 Non qualificata
Campionato europeo
Edizione Risultato
1996 Non qualificata
2000 Non qualificata
2004 Non qualificata
2008 Non qualificata
2012 Primo turno
2016 Primo turno
2020 Quarti di finale
Giochi olimpici[6]
Edizione Risultato
Confederations Cup
Edizione Risultato
1995 Non invitata
1997 Non qualificata
1999 Non qualificata
2001 Non qualificata
2003 Non qualificata
2005 Non qualificata
2009 Non qualificata
2013 Non qualificata
2017 Non qualificata


Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni


Statistiche dettagliate sui tornei internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1994 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Non partecipante - - - -
1998 Bandiera della Francia Francia Non qualificata - - - -
2002 Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud / Bandiera del Giappone Giappone Non qualificata - - - -
2006 Bandiera della Germania Germania Quarti di finale 2 1 2 5:7
2010 Bandiera del Sudafrica Sudafrica Non qualificata - - - -
2014 Bandiera del Brasile Brasile Non qualificata - - - -
2018 Bandiera della Russia Russia Non qualificata - - - -
2022 Bandiera del Qatar Qatar Non qualificata - - - -

Europei[modifica | modifica wikitesto]

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1996 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Non qualificata - - - -
2000 Bandiera del Belgio Belgio / Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Non qualificata - - - -
2004 Bandiera del Portogallo Portogallo Non qualificata - - - -
2008 Bandiera dell'Austria Austria / Bandiera della Svizzera Svizzera Non qualificata - - - -
2012 Bandiera della Polonia Polonia / Bandiera dell'Ucraina Ucraina Primo turno 1 0 2 2:4
2016 Bandiera della Francia Francia Primo turno 0 0 3 0:5
2020[7] Bandiera dell'Europa Europa Quarti di finale 2 0 3 6:10

Confederations Cup[modifica | modifica wikitesto]

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1995 Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita Non invitata - - - -
1997 Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita Non invitata - - - -
1999 Bandiera del Messico Messico Non qualificata - - - -
2001 Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud / Bandiera del Giappone Giappone Non qualificata - - - -
2003 Bandiera della Francia Francia Non qualificata - - - -
2005 Bandiera della Germania Germania Non qualificata - - - -
2009 Bandiera del Sudafrica Sudafrica Non qualificata - - - -
2013 Bandiera del Brasile Brasile Non qualificata - - - -
2017 Bandiera della Russia Russia Non qualificata - - - -

Nations League[modifica | modifica wikitesto]

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
2018-2019 Bandiera del Portogallo Portogallo 2° in Lega B[8] 3 0 1 5:5
2020-2021 Bandiera dell'Italia Italia 13° in Lega A[9] 2 0 4 5:13
2022-2023 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 6° in Lega B 3 2 1 10:4

Tutte le rose[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo FIFA 2006
Šovkovs'kyj, 2 Nesmačnyj, 3 Jacenko, 4 Tymoščuk, 5 Jezers'kyj, 6 Rusol, 7 Ševčenko, 8 Šelajev, 9 Husjev, 10 Voronin, 11 Rebrov, 12 Pjatov, 13 Čyhryns'kyj, 14 Husin, 15 Mileŭski, 16 Vorobej, 17 Vaščuk, 18 Nazarenko, 19 Kalynyčenko, 20 Bjelik, 21 Rotan', 22 Sviders'kyj, 23 Šust, CT: Blochin

Europei[modifica | modifica wikitesto]

Campionato d'Europa UEFA 2012
Koval', 2 Selin, 3 Chačeridi, 4 Tymoščuk, 5 Kučer, 6 Harmaš, 7 Ševčenko, 8 Alijev, 9 Husjev, 10 Voronin, 11 Jarmolenko, 12 Pjatov, 13 Ševčuk, 14 Rotan', 15 Mileŭski, 16 Selezn'ov, 17 Mychalyk, 18 Nazarenko, 19 Konopljanka, 20 Rakyc'kyj, 21 Butko, 22 Dević, 23 Horjaïnov, CT: Blochin
Campionato d'Europa UEFA 2016
Bojko, 2 Butko, 3 Chačeridi, 4 Tymoščuk, 5 Kučer, 6 Stepanenko, 7 Jarmolenko, 8 Zozulja, 9 Kovalenko, 10 Konopljanka, 11 Selezn'ov, 12 Pjatov, 13 Ševčuk, 14 Rotan', 15 Budkivs'kyj, 16 Sydorčuk, 17 Fedec'kyj, 18 Rybalka, 19 Harmaš, 20 Rakyc'kyj, 21 Zinčenko, 22 Karavajev, 23 Ševčenko, CT: Fomenko
Campionato d'Europa UEFA 2020
Buščan, 2 Sobol', 3 Sudakov, 4 Kryvcov, 5 Sydorčuk, 6 Stepanenko, 7 Jarmolenko, 8 Malinovs'kyj, 9 Jaremčuk, 10 Šaparenko, 11 Marlos, 12 Pjatov, 13 Zabarnyj, 14 Makarenko, 15 Cyhankov, 16 Mykolenko, 17 Zinčenko, 18 Bezus, 19 Bjesjedin, 20 Zubkov, 21 Karavajev, 22 Matvijenko, 23 Trubin, 24 Tymčyk, 25 Popov, 26 Dovbyk, CT: Ševčenko

Rosa attuale[modifica | modifica wikitesto]

Lista dei giocatori convocati per la gare dei play-off di qualificazione al campionato europeo di calcio 2024 del marzo 2024.[10]

Dati aggiornati al momento della convocazione.

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
P Heorhij Buščan 31 maggio 1994 (29 anni) 16 -26 Bandiera dell'Ucraina Dinamo Kiev
P Anatolij Trubin 1º agosto 2001 (22 anni) 10 -13 Bandiera del Portogallo Benfica
P Andriy Lunin 11 febbraio 1999 (25 anni) 9 -6 Bandiera della Spagna Real Madrid
D Mykola Matviyenko 2 maggio 1996 (27 anni) 61 0 Bandiera dell'Ucraina Šachtar
D Oleksandr Karavayev 2 giugno 1992 (31 anni) 49 3 Bandiera dell'Ucraina Dinamo Kiev
D Vitaliy Mykolenko 29 maggio 1999 (24 anni) 37 1 Bandiera dell'Inghilterra Everton
D Illja Zabarnyj 1º settembre 2002 (21 anni) 32 1 Bandiera dell'Inghilterra Bournemouth
D Oleksandr Tymchyk 20 gennaio 1997 (27 anni) 15 1 Bandiera dell'Ucraina Dinamo Kiev
D Juchym Konoplja 26 agosto 1999 (24 anni) 10 1 Bandiera dell'Ucraina Šachtar
D Bohdan Mychajličenko 21 marzo 1997 (26 anni) 7 0 Bandiera dell'Ucraina Polіssja Žytomyr
D Denys Popov 17 febbraio 1999 (25 anni) 3 0 Bandiera dell'Ucraina Dinamo Kiev
D Valerij Bondar 27 febbraio 1999 (25 anni) 3 0 Bandiera dell'Ucraina Šachtar
D Maksym Talovjerov 28 giugno 2000 (23 anni) 0 0 Bandiera dell'Austria LASK
C Serhiy Sydorchuk 2 maggio 1991 (32 anni) 60 3 Bandiera del Belgio Westerlo
C Oleksandr Zinchenko 15 dicembre 1996 (27 anni) 58 9 Bandiera dell'Inghilterra Arsenal
C Ruslan Malinovskyi 4 maggio 1993 (30 anni) 57 7 Bandiera dell'Italia Genoa
C Viktor Cyhankov 15 novembre 1997 (26 anni) 50 11 Bandiera della Spagna Girona
C Oleksandr Zubkov 3 agosto 1996 (27 anni) 29 2 Bandiera dell'Ucraina Šachtar
C Mykola Šaparenko 4 ottobre 1998 (25 anni) 28 1 Bandiera dell'Ucraina Dinamo Kiev
C Mychajlo Mudryk 5 gennaio 2001 (23 anni) 16 1 Bandiera dell'Inghilterra Chelsea
C Heorhij Sudakov 1º settembre 2002 (21 anni) 12 1 Bandiera dell'Ucraina Šachtar
C Oleksandr Pikhalyonok 7 maggio 1997 (26 anni) 8 0 Bandiera dell'Ucraina Dnipro-1
C Oleksiy Hutsulyak 25 dicembre 1997 (26 anni) 0 0 Bandiera dell'Ucraina Dnipro-1
C Volodymyr Bražko 23 gennaio 2002 (22 anni) 0 0 Bandiera dell'Ucraina Dinamo Kiev
A Roman Yaremchuk 27 novembre 1995 (28 anni) 46 13 Bandiera della Spagna Valencia
A Artem Dovbyk 21 maggio 1997 (26 anni) 23 7 Bandiera della Spagna Girona
A Danylo Sikan 16 aprile 2001 (22 anni) 7 1 Bandiera dell'Ucraina Šachtar
A Vladyslav Vanat 4 gennaio 2002 (22 anni) 5 0 Bandiera dell'Ucraina Dinamo Kiev

Record individuali[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Calciatori della Nazionale ucraina.

Aggiornato al 20 novembre 2023.[11][12][13]

I giocatori in grassetto sono ancora in attività in nazionale

Anatolij Tymoščuk e Andrij Ševčenko detentori rispettivamente del record di presenze e reti con la maglia della nazionale ucraina.
Andrij Ševčenko celebra la 100ª partita per l'Ucraina nel 2010

Presenze[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Giocatore Presenze Goal Periodo
1 Anatolij Tymoščuk 144 4 2000-2016
2 Andrij Jarmolenko 116 46 2009-
3 Andrij Ševčenko 111 48 1995-2012
4 Andriy Pyatov 102 0 2006-2022
5 Ruslan Rotan 100 8 2003-2018
6 Oleh Husyev 98 13 2003-2016
7 Oleksandr Shovkovskyi 92 0 1994-2012
8 Jevhen Konopljanka 87 21 2010-
9 Taras Stepanenko 81 4 2010-
10 Serhij Rebrov 75 15 1992-2007

Reti[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Giocatore Reti Presenze Periodo
1 Andrij Ševčenko 48 111 1995-2012
2 Andrij Jarmolenko 46 116 2009-
3 Jevhen Konopljanka 21 87 2010-
4 Serhij Rebrov 15 75 1992-2006
5 Roman Yaremchuk 13 46 2018-
6 Oleg Husyev 98 2003-2016
7 Serhiy Nazarenko 12 56 2003-2012
8 Yevhen Seleznyov 11 57 2008-2018
Viktor Cyhankov 49 2016-
10 Andriy Vorobey 9 68 2000-2008
Andrij Husin 71 1993-2006
Oleksandr Zinchenko 58 2015-

Capitani[modifica | modifica wikitesto]

# Nome Anni Capitano (Pres. totali)
1 Andrij Ševčenko 1995 - 2012 58 (111)
2 Anatolij Tymoščuk 2000 - 2016 41 (144)
3 Oleh Lužnyj 1992 - 2002 39 (52)
4 Ruslan Rotan' 2003 - 2018 23 (100)
5 Andrij Pjatov 2007 - 2022 23 (101)
6 Andrij Jarmolenko 2009 - 19 (108)
7 Jurij Kalitvincev 1995 - 1999 13 (22)
Oleksandr Holovko 1995 - 2004 13 (58)
9 Oleksandr Shovkovskyi 1994 - 2012 12 (92)
10 Oleksandr Kucher 2006 - 2017 7 (56)
10 Jevhen Konopljanka 2010 - 5 (86)
Oleksandr Zinčenko 2015 - 5 (54)

Commissari tecnici[modifica | modifica wikitesto]

Dati aggiornati al 21 giugno 2021.

Manager Carriera con l'Ucraina Partite Vittorie Pareggi Sconfitte Goal fatti Goal subiti Vittorie %
Bandiera dell'Ucraina Viktor Prokopenko 1992 3 0 1 2 2 5 0
Bandiera dell'Ucraina Mykola Pavlov (ad interim) 1992 1 0 1 0 1 1 0
Bandiera dell'Ucraina Oleh Bazylevych 1993-1994 11 4 3 4 13 14 36.36
Bandiera dell'Ucraina Mykola Pavlov (ad interim) 1994 2 0 0 2 0 3 0
Bandiera dell'Ucraina Yozhef Sabo 1994 2 1 1 0 3 0 50
Bandiera dell'Ucraina Anatoliy Konkov 1995 7 3 0 4 8 13 42.86
Bandiera dell'Ucraina Yozhef Sabo 1996-1999 32 15 11 6 26 41 46.88
Bandiera dell'Ucraina Valeriy Lobanovskyi 2000-2001 18 12 4 2 29 14 66.67
Bandiera dell'Ucraina Leonid Buryak 2002-2003 19 14 3 2 38 13 73.68
Bandiera dell'Ucraina Oleh Blochin 2003-2007 46 21 14 11 78 26 45.65
Bandiera dell'Ucraina Oleksiy Mykhaylychenko 2008-2009 20 15 1 4 41 12 75
Bandiera dell'Ucraina Myron Markevych 2010 4 3 1 0 9 3 75
Bandiera dell'Ucraina Yuriy Kalytvyntsev (ad interim) 2010-2011 8 3 2 3 14 16 37.5
Bandiera dell'Ucraina Oleh Blochin 2011-2012 12 5 3 4 28 12 41.67
Bandiera dell'Ucraina Andriy Bal (ad interim) 2012 3 1 1 1 2 1 33.33
Bandiera dell'Ucraina Oleksandr Zavarov (ad interim) 2012 1 1 0 0 1 0 100
Bandiera dell'Ucraina Mykhaylo Fomenko 2012-2016 37 24 6 7 67 22 64.86
Bandiera dell'Ucraina Andrij Ševčenko 2016-2021 50 24 13 13 69 57 48
Bandiera dell'Ucraina Oleksandr Petrakov 2021-2022 15 6 7 2 23 13 40
Bandiera dell'Ucraina Ruslan Rotan' (ad interim) 2023 1 0 0 1 0 2 0
Bandiera dell'Ucraina Serhij Rebrov 2023-in corso 0 0 0 0 0 0

Staff tecnico[modifica | modifica wikitesto]

Staff aggiornato al 7 giugno 2023.[14]

Staff dell'area tecnica
  • Bandiera dell'Ucraina Sergiy Rebrov - Allenatore
  • Bandiera non conosciuta carica vacante - Vice Allenatore
  • Bandiera non conosciuta carica vacante - Vice Allenatore
  • Bandiera dell'Ucraina Rustam Chudžamov - Preparatore Portieri
  • Bandiera della Spagna Javier Luruena Lobo - Preparatore Atletico
  • Bandiera dell'Ucraina Gleb Platov - Match Analyst

Confronti con le altre nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Dati aggiornati al 31 marzo 2021.[15][16]

Avversario Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti fatte Reti subite Differenza reti
Bandiera dell'Albania Albania 6 5 1 0 13 4 +9
Bandiera di Andorra Andorra 4 4 0 0 17 0 +17
Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita 2 1 1 0 5 1 +4
Bandiera dell'Armenia Armenia 8 5 3 0 17 8 +9
Bandiera dell'Austria Austria 2 1 0 1 4 4 0
Bandiera dell'Azerbaigian Azerbaigian 2 1 1 0 6 0 +6
Bandiera della Bielorussia Bielorussia 9 5 3 1 12 5 +7
Bandiera del Brasile Brasile 1 0 0 1 0 2 -2
Bandiera della Bulgaria Bulgaria 5 3 2 0 7 2 +5
Bandiera del Camerun Camerun 1 0 1 0 0 0 0
Bandiera del Canada Canada 1 0 1 0 2 2 0
Bandiera del Cile Cile 1 1 0 0 2 1 +1
Bandiera di Cipro Cipro 3 1 1 1 5 5 0
Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud 2 0 0 2 0 3 -3
Bandiera della Costa Rica Costa Rica 1 1 0 0 4 0 +4
Bandiera della Croazia Croazia 9 1 3 5 5 15 -10
Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca 4 2 1 1 3 5 -2
Bandiera della Danimarca Danimarca 3 1 1 1 2 2 0
Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti 1 0 1 0 1 1 0
Bandiera dell'Estonia Estonia 5 5 0 0 11 0 +11
Bandiera della Finlandia Finlandia 3 2 1 0 4 2 +2
Bandiera della Francia Francia 11 1 4 6 7 22 -15
Bandiera delle Fær Øer Fær Øer 2 2 0 0 7 0 +7
Bandiera del Galles Galles 3 1 2 0 3 2 +1
Bandiera della Georgia Georgia 9 6 3 0 16 6 +10
Bandiera della Germania Germania 8 0 3 5 7 17 -10
Bandiera del Giappone Giappone 3 2 0 1 3 2 +1
Bandiera della Grecia Grecia 6 2 2 2 4 3 +1
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 7 1 2 4 3 9 -6
Bandiera dell'Iran Iran 1 0 0 1 0 1 -1
Bandiera dell'Islanda Islanda 4 1 2 1 3 4 -1
Bandiera d'Israele Israele 6 2 3 1 7 5 +2
Bandiera dell'Italia Italia 8 0 2 6 3 15 -12
Bandiera del Kazakistan Kazakistan 5 4 1 0 10 4 +6
Bandiera del Kosovo Kosovo 2 2 0 0 5 0 +5
Bandiera della Lettonia Lettonia 3 2 1 0 3 1 +2
Bandiera della Lituania Lituania 10 7 1 2 20 8 +12
Bandiera della Libia Libia 2 1 1 0 4 1 +3
Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo 5 5 0 0 12 1 +11
Bandiera di Malta Malta 1 0 0 1 0 1 -1
Bandiera del Marocco Marocco 1 0 1 0 0 0 0
Bandiera del Messico Messico 1 0 0 1 1 2 -1
Bandiera della Moldavia Moldavia 5 3 2 0 6 3 +3
Bandiera del Montenegro Montenegro 2 1 0 1 4 1 +3
Bandiera della Macedonia del Nord Macedonia del Nord 4 2 1 1 3 1 +2
Bandiera del Niger Niger 1 1 0 0 2 1 +1
Bandiera della Nigeria Nigeria 1 0 1 0 2 2 0
Bandiera del Niger Niger 2 0 2 0 4 4 0
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 2 0 1 1 1 4 -3
Bandiera dell'Irlanda del Nord Irlanda del Nord 5 2 2 1 3 3 0
Bandiera della Norvegia Norvegia 5 4 1 0 5 0 +5
Bandiera della Polonia Polonia 9 3 2 4 9 11 -2
Bandiera del Portogallo Portogallo 4 2 1 1 4 3 +1
Bandiera della Romania Romania 6 2 1 3 10 14 -4
Bandiera della Russia Russia 2 1 1 0 4 3 +1
Bandiera di San Marino San Marino 2 2 0 0 17 0 +17
Bandiera della Scozia Scozia 2 1 0 1 3 3 0
Bandiera della Serbia Serbia 7 6 1 0 16 3 +13
Bandiera della Slovacchia Slovacchia 8 3 3 2 9 10 -1
Bandiera della Slovenia Slovenia 6 1 3 2 7 7 0
Bandiera della Spagna Spagna 7 1 1 5 4 14 -10
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 4 3 1 0 5 1 +4
Bandiera della Svezia Svezia 4 2 1 1 4 3 +1
Bandiera della Svizzera Svizzera 3 1 2 0 4 3 +1
Bandiera della Tunisia Tunisia 1 1 0 0 1 0 +1
Bandiera della Turchia Turchia 9 2 3 4 9 11 -2
Bandiera dell'Ungheria Ungheria 2 0 0 2 2 5 -3
Bandiera dell'Uruguay Uruguay 1 0 0 1 2 3 -1
Bandiera dell'Uzbekistan Uzbekistan 2 2 0 0 4 1 +3
Total 274 124 76 74 377 225 +152

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Men's Ranking, su fifa.com. URL consultato il 29 febbraio 2024.
  2. ^ Ukraine - Israel, Apr 27, 1993 - International Friendlies - Match sheet, Transfermarkt.com.
  3. ^ Lithuania v Ukraine, 18 May 1993, 11v11.com.
  4. ^ Football MANAGER: Yozhef Sabo, eu-football.info.
  5. ^ UKRAINE: A HISTORY OF THE NATIONAL TEAM KITS – ZORYA LONDONSK
  6. ^ Come da regolamento FIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionare questa pagina.
  7. ^ Originariamente previsto per il 2020, fu posticipato al 2021 in seguito alla pandemia di COVID-19 del 2019-2021
  8. ^ Promossa in Lega A
  9. ^ Retrocessa in Lega B
  10. ^ (UK) Сергій Ребров назвав склад національної збірної України на березневі матчі - Офіційний сайт Української асоціацїї футболу, su uaf.ua. URL consultato l'11 marzo 2024.
  11. ^ Benjamin Strack-Zimmermann, Ukraine (2021), su www.national-football-teams.com.
  12. ^ Roberto Mamrud, Ukraine - Record International Players, su RSSSF.
  13. ^ https://eu-football.info/_players.php?id=265&data=9
  14. ^ https://en.uaf.ua/national/coaches
  15. ^ https://eu-football.info/_matches.php?id=265
  16. ^ https://www.worldfootball.net/teams/ukraine-team/21/

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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