Il campionato europeo di calcio del 2000, noto anche come Euro 2000 o Belgio-Paesi Bassi 2000, è stata l'undicesima edizione del campionato europeo di calcio organizzato dalla UEFA. La fase finale, con sedici squadre, si svolse in Belgio e nei Paesi Bassi dal 10 giugno al 2 luglio 2000.
Il trofeo fu vinto dalla Francia, che in finale batté per 2-1 l'Italia aggiudicandosi così il suo secondo titolo europeo appena due anni dopo aver vinto il campionato del mondo 1998 disputato in casa.
Gli spareggi premiano la stessa nazionale inglese (ne fa le spese la rivale Scozia), Slovenia e Danimarca (le quali negano rispettivamente a Ucraina e Israele il sogno di una prima storica qualificazione) e infine la Turchia che prevale sull'Irlanda.
Le teste di serie furono 4: le nazioni ospitanti, Belgio e Paesi Bassi, vennero inserite nei gironi B e D. Le altre teste di serie designate furono Germania, campione in carica, inserita nel gruppo A e Spagna nel gruppo C. I tedeschi furono accompagnati nel girone da inglesi e portoghesi, mentre la quarta selezionata fu la Romania, che non godeva dei favori del pronostico. L'Italia finì nel gruppo del Belgio, cui si aggiunsero poi Svezia e Turchia
Nella prima fase, un verdetto inaspettato giunse dal primo girone in cui il Portogallo e la Romania si qualificarono a scapito di Germania ed Inghilterra (rispettivamente campione uscente e semifinalista del precedente torneo). I lusitani compirono un "en-plein" rimontando gli inglesi (che si erano portati sul 2-0 in 20')[1], sconfiggendo i romeni a tempo scaduto[2] e rifilando un 3-0 ai tedeschi (con Sérgio Conceição autore di una tripletta)[3]. La squadra di Ribbeck si classificò ultima, perdendo anche con i britannici.
Anche l'Italia totalizzò nove punti, conseguendo tre vittorie in fila con Turchia, Belgio e Svezia. Una doppietta di Hakan Şükür consegnò ai turchi uno storico accesso ai quarti, eliminando i padroni di casa.[4]
Il girone C fu teatro del "derby slavo", in cui Jugoslavia e Slovenia pareggiarono 3-3[5]. I primi superarono poi il turno, in compagnia della Spagna; l'altra eliminata fu la Norvegia.
Infine, nel gruppo D, guadagnarono l'accesso alla fase seguente i Paesi Bassi (padrona di casa) e la Francia (detentrice del titolo mondiale): fu l'ultima gara a sancire l'ordine della classifica, con la vittoria olandese sui transalpini per 3-2. L'eliminazione toccò invece alla Repubblica Ceca, finalista della precedente edizione, e alla Danimarca: curiosamente, gli scandinavi erano stati sorteggiati nel medesimo gruppo dei francesi anche ai Mondiali di due anni prima.
Nel primo quarto si registrò un incontro inedito, tra Portogallo e Turchia: la squadra lusitana vinse con una rete per tempo, mentre gli avversari sbagliarono anche un rigore. L'Italia pose fine al cammino della Romania, imponendosi con lo stesso punteggio: andarono a segno Totti (al 33') e Inzaghi (al 42').
I Paesi Bassi si sbarazzarono della Jugoslavia con una goleada: 6-1, con tripletta per Kluivert (vincitore della classifica marcatori, in coabitazione con lo slavo Milošević). L'ultimo incrocio mise di fronte Francia e Spagna, con i campioni del mondo che vinsero per 2-1: nei minuti finali, la "Roja" sprecò l'occasione di riaprire i giochi fallendo un rigore con Raúl (che calciò alto).
Nella prima semifinale, a Bruxelles, la Francia strappò il passaggio del turno al Portogallo solo nei supplementari: Zidane, su rigore, realizzò il golden goal del 2-1 (in precedenza, Henry aveva risposto al temporaneo vantaggio siglato da Nuno Gomes).[6]
In Paesi Bassi-Italia, l'arbitro Merk espulse Zambrotta dopo 30' e fischiò due rigori in favore degli olandesi: Toldo parò a De Boer il primo (40') mentre il secondo fu calciato sul palo da Kluivert (62'). Resistendo la situazione di parità anche nei supplementari, l'accesso alla finale fu decretato dagli undici metri: Toldo respinse due tentativi (nuovamente a De Boer e a Bosvelt) e Stam calciò sopra la traversa, mentre gli Azzurri andarono in rete tre volte su quattro.[7] Per la prima volta dal 1968, quando ospitò l'Europeo, la squadra italiana raggiunse l'atto finale.
Italia e Francia schierate in campo durante l'esecuzione degli inni nazionali, prima del calcio d'inizio della finale.
Gli azzurri Del Piero (a sinistra) e Totti (a destra) nel corso della finale.
Domenica 2 luglio 2000, la finale del De Kuip di Rotterdam è tra Francia e Italia: transalpini e azzurri non si erano mai affrontati, finora, nella fase finale degli Europei.
La squadra di Zoff, pur praticando un gioco più aggressivo, passa in vantaggio soltanto nel secondo tempo: Totti, con un colpo di tacco, smarca Pessotto il cui cross viene spedito in rete da Delvecchio. Al 3' di recupero, Wiltord trova il pareggio con un rasoterra angolato: l'azione era partita da un rinvio di Barthez dalla sua trequarti. La Francia perviene quindi alla vittoria al 103' con il golden goal di Trezeguet.
Per i campioni mondiali si tratta del secondo successo continentale, dopo quello colto nel 1984 in casa propria.
Nota bene:nella sezione "partecipazioni precedenti al torneo" le date in grassetto indicano che la nazione ha vinto quella edizione del torneo, mentre le date in corsivo indicano l'edizione ospitata da una determinata squadra.