Pierluigi Collina
Pierluigi Collina | ||
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Collina come designatore arbitrale per la federazione italiana nel 2010 | ||
Informazioni personali | ||
Arbitro di | ![]() | |
Federazione | ![]() | |
Sezione | Viareggio | |
Professione | Consulente finanziario | |
Altezza | 188 cm | |
Peso | 74 kg | |
Attività nazionale | ||
Anni | Campionato | Ruolo |
1988-1991 1991-2005 |
Serie C1 e C2 Serie A e B |
Arbitro Arbitro |
Attività internazionale | ||
1994-2005 | UEFA e FIFA | Arbitro |
Esordio | Turchia-Francia 8 marzo 1995 | |
Premi | ||
Anno | Premio | |
1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 |
Migliore arbitro AIC Migliore arbitro AIC Miglior arbitro dell'anno IFFHS Miglior arbitro dell'anno IFFHS Migliore arbitro AIC Miglior arbitro dell'anno IFFHS Miglior arbitro dell'anno IFFHS Migliore arbitro AIC Miglior arbitro dell'anno IFFHS Migliore arbitro AIC Miglior arbitro dell'anno IFFHS Migliore arbitro AIC Migliore arbitro AIC |
Pierluigi Collina (Bologna, 13 febbraio 1960) è un ex arbitro di calcio italiano, iscritto alla sezione AIA di Viareggio.
Ha diretto la finale del campionato mondiale del 2002 ed è stato ininterrottamente il miglior arbitro del mondo dal 1998 al 2005,[1] secondo quanto stabilito dalla IFFHS, la Federazione mondiale degli storici e degli statistici del calcio con sede in Germania che nel gennaio 2010 ha esaminato tutte le graduatorie in materia arbitrale negli ultimi 22 anni (dal 1987).
Dotato di temperamento deciso e carismatico,[2] benché non sia un giocatore, il Times lo ha inserito al 50º posto della classifica dei 50 calciatori più cattivi di tutti i tempi,[3] mentre nel 2020 è stato eletto miglior arbitro della storia del calcio da France Football.[4] Dal 2011 è membro della Hall of fame del calcio italiano.
Dopo il ritiro dall'attività agonistica, nel 2010 diventa supervisore degli arbitri della Federazione calcistica dell'Ucraina. Dal 2010 all'agosto 2018 è stato responsabile della commissione arbitrale UEFA, lasciando la carica al connazionale Roberto Rosetti. Dal gennaio 2017 è il presidente della Commissione Arbitri della FIFA.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Figlio unico di un impiegato statale e di un'insegnante di una scuola elementare, una volta conseguita la maturità scientifica, si iscrive alla facoltà di Economia e Commercio all'Università di Bologna, laureandosi nel 1984 con 110 e lode.
Dal 1991 vive a Viareggio, dove ha praticato per anni la professione di consulente finanziario. È sposato con Giovanna Collina e ha due figlie.
Nel 2003 ha pubblicato un libro dal titolo Le mie regole del gioco. Quello che il calcio mi ha insegnato della vita.[5]
È apparso sulle copertine dei videogiochi calcistici Pro Evolution Soccer 3, Pro Evolution Soccer 4 (assieme a Thierry Henry e Francesco Totti) e Pro Evolution Soccer 5 (assieme a Gianluigi Buffon), mentre in Fifa 2005 è sbloccabile come arbitro nelle partite amichevoli nazionali. Inoltre nel 2003 è stato protagonista nel video di una canzone di Giorgia, La gatta (sul tetto).
È stato presente in numerose campagne pubblicitarie per importanti marchi e campagne sociali, tra le più curiose vi è quella in Giappone per uno spot sui takoyaki (polpettine di polpo) e nell'ultimo episodio dell'anime Holly e Benji Forever, dove appare in una delle ultime sequenze in qualità di direttore di gara di Giappone-Brasile. La sua caricatura è apparsa nel video della canzone Shoot the Dog di George Michael.
Collina è apparso nello spot di una campagna istituzionale sulla prevenzione della celiachia, malattia di cui soffre sua figlia.[6]
Carriera[modifica | modifica wikitesto]
Tra le partite arbitrate, ci sono una finale di Coppa Campioni 1998-1999 (con la rocambolesca vittoria del Manchester United grazie a due gol segnati nei minuti di recupero ai danni del Bayern Monaco) e la finale dei mondiali del 2002 Brasile-Germania, terminata 2-0 per i brasiliani (nello stesso torneo diresse anche Argentina-Inghilterra e l'ottavo di finale Turchia-Giappone).
Ha diretto inoltre la Finale di Coppa UEFA 2003-2004 tra Valencia e Olympique de Marseille (2-0) e la finale del torneo calcistico alle Olimpiadi del 1996 tra Nigeria e Argentina (3-2); in tale competizione diresse altre 4 gare.
È stato impiegato anche al campionato del mondo 1998, dove fu designato per Paesi Bassi-Belgio e Francia-Danimarca, al Campionato europeo di calcio 2000, in cui gli vennero affidate Paesi Bassi-Rep. Ceca, Inghilterra-Germania e il quarto di finale Francia-Spagna, e al Campionato europeo di calcio 2004, dove diresse la partita inaugurale Portogallo-Grecia, la partita di girone Inghilterra-Croazia e la semifinale Rep. Ceca-Grecia.
Proprio agli Europei del 2000, a causa di un presunto errore per la concessione di un rigore discusso ai Paesi Bassi, dopo giorni di grandi polemiche, i sostenitori della Rep. Ceca contestarono Collina, indossando a migliaia in un successivo incontro una maschera di carta con le fattezze dell'arbitro italiano.[7]

In precedenza, il 14 maggio 2000 aveva diretto la discussa partita Perugia-Juventus, decisiva per il campionato italiano 1999-2000. La Juventus, che era due punti sopra la rivale Lazio, era obbligata a vincere. Collina fu costretto a sospendere l'incontro alla fine del primo tempo a causa di un violento nubifragio che si abbatté sullo stadio Renato Curi. Dopo ben 71 minuti d'interruzione, placatosi il maltempo, fece riprendere ugualmente la partita nonostante il campo fosse ormai evidentemente compromesso: in quest'anomala situazione la gara fu vinta per 1-0 dal Perugia, risultato che consegnò alla Lazio lo scudetto; grandi polemiche ne derivarono circa il mancato rinvio dell'incontro.[8]
Vanta anche la direzione in tre semifinali di UEFA Champions League (nel 2001 Leeds United-Valencia, nel 2002 Real Madrid-Barcellona e nel 2004 Deportivo La Coruna-Porto).
Inoltre, il 10 gennaio 2003, è stato il primo arbitro estero ad arbitrare una partita di Ligue 1 (Olympique Lyonnais-Olympique Marsiglia), a causa dell'indisponibilità dei fischietti transalpini allora impegnati in un ritiro. Il 9 giugno 2005 ha arbitrato la partita di addio al calcio di Ciro Ferrara allo stadio San Paolo di Napoli.
L'ultima gara ufficiale diretta da Collina in Italia è stata la partita valida per la Coppa Italia, Pavia-Bari, disputata allo stadio Pietro Fortunati il 21 agosto 2005. La partita è terminata 0-0, e dopo i calci di rigore i pugliesi hanno avuto la meglio, vincendo 5-6. L'ultima gara ufficiale in assoluto arbitrata da Collina è stata invece, tre giorni dopo, Villareal-Everton, match di ritorno dei preliminari di Champions League 2005-2006, terminata con il risultato di 2-1 per i padroni di casa, con grandi polemiche da parte inglese per l'annullamento (sul risultato di 1-1) di una rete di Ferguson apparsa ai più regolare.[9]

Il 29 agosto 2005, dopo 28 anni di carriera, ha rassegnato le dimissioni dall'Associazione Italiana Arbitri (AIA), accompagnate da una dichiarazione stampa molto polemica, a seguito di una pubblicazione della Gazzetta dello Sport che rivelò che «Collina aveva firmato uno dei tanti contratti pubblicitari [...] con la Opel, sponsor del Milan, senza il consenso dell'allora presidente AIA Tullio Lanese»,[10] accusa respinta dall'ormai ex-fischietto, che dopo essere inizialmente declassato in Serie B decide di non arbitrare più. Dopo i Mondiali 2006 ha collaborato con Sky Sport come cronista sportivo.
È stato arbitro effettivo dal 1977 al 2005, internazionale dal 1995. Nel corso della carriera arbitrale ha diretto: 240 gare in Serie A (debutto il 15 dicembre 1991 in Verona-Ascoli); 79 in Serie B; 42 in Coppa Italia (Finale 1995, 2002, 2004 e 2005); 2 in Supercoppa Italiana (2003 e 2004); 109 internazionali (debutto l'8 marzo 1995 in Turchia-Francia). Tra le classiche del campionato italiano vanta la direzione di 5 Derby di Milano, 5 Inter-Roma, 5 Milan-Roma, 4 Juventus-Inter, 4 Milan-Juventus, 4 Juventus-Roma, 2 Derby di Roma, 1 Derby di Torino, 1 Derby di Genova, e due spareggi-retrocessione dalla Serie A (nel 2003 Atalanta-Reggina e nel 2005 Bologna-Parma).
Nel dicembre 2006, dopo le dimissioni di Stefano Tedeschi dalla carica di designatore degli arbitri di Serie A, Collina è stato nominato consulente del nuovo designatore Cesare Gussoni, già presidente dell'AIA. È stato responsabile della Commissione Arbitrale dell'UEFA dal 2010 al 2018, poi dimessosi.
Dopo aver riottenuto la tessera dell'AIA è stato nominato il 19 luglio 2007 designatore degli arbitri e consulente tecnico-atletico della CAN A e B dal comitato nazionale dell'AIA, riunito a Roma. Il 3 luglio 2010 si dimette dall'incarico di designatore arbitrale del campionato italiano: nominato, infatti, designatore UEFA dal presidente Michel Platini, sceglie di mantenere solo l'incarico europeo. Il suo precedente ruolo sarà ricoperto ad interim dall'allora presidente dell'AIA Marcello Nicchi.[11][12]
Nel dicembre 2007 rende noto di aver ricevuto minacce tali da rendere necessaria l'assegnazione di una scorta a protezione della sua persona.[13]
Il 20 gennaio 2017 viene nominato presidente della Commissione Arbitri della FIFA.[14]
Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
- Premio Nazionale Ciminiera d'Argento, 1991
- Premio Bernardi per il miglior debuttante in Serie A, 1992
- Premio Dattilo per il miglior arbitro internazionale, 1997
- Premio Mauro per il miglior arbitro della Serie A, 1999
- Nettuno d'oro 2002
- Premio della Football Association of Ireland come sportivo straniero dell'anno 2005.
- Inserito nella Hall of fame del calcio italiano nella categoria Arbitro italiano 2011
- "Oscar del calcio AIC", assegnato dalla Associazione Italiana Calciatori, per il miglior arbitro, 1997, 1998, 2000, 2002, 2003, 2004 e 2005.
- Miglior arbitro dell'anno, votato dalla Federazione Internazionale di Storia e Statistica del Calcio (IFFHS), 1998, 1999, 2000, 2001, 2002 e 2003.
- Laurea “honoris causa” in Scienze conferita dalla Università di Hull (GB).
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
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Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana |
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica» — Roma, 7 gennaio 2003[15] |
Altre attività[modifica | modifica wikitesto]
- Ambasciatore della International Red Cross per la campagna “Children in war” 2004.
- Ambasciatore FIFA per SOS Villaggi dei Bambini.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ IFFHS Former Results, su iffhs.de. URL consultato il 21 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2018).
- ^ Pierluigi Collina Treccani.it
- ^ Il Times contro gli eroi '82
- ^ France Football: Pierluigi Collina il miglior arbitro della storia, su La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 2 giugno 2021.
- ^ Pierluigi Collina, Le mie regole del gioco : quello che il calcio mi ha insegnato della vita, Milano, Mondadori, 2003, ISBN 88-04-51478-7.
- ^ Celiachia, Collina testimonial della campagna istituzionale: Associazione Arbitri Silvium di Gravina in Puglia (BA)
- ^ «Al San Paolo con la maschera di Collina» Napoli, la provocazione impazza sul web - Corriere del Mezzogiorno
- ^ a b Collina, uomo della pioggia, articolo su gazzetta.it
- ^ Villarreal 2 Everton 1 - 24 August 2005 - YouTube
- ^ Collina nel contestato spot della Opel su Repubblica.it
- ^ Da Collina un esempio per i politici: rinunciare al doppio incarico si può ilgiornale.it
- ^ CALCIO, COLLINA: PLATINI MI HA CHIAMATO E SARO' DESIGNATORE UEFA sport.repubblica.it
- ^ Collina ora vive sotto scorta Mai successo ad un designatore - Spy calcio - Repubblica.it
- ^ Fifa: Collina guida commissione arbitri | ANSA.it
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Pierluigi Collina
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pierluigi Collina
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Collina, Pierluigi, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (DE, EN, IT) Pierluigi Collina, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Pierluigi Collina, su it.soccerway.com, Perform Group.
- Pierluigi Collina, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (EN) Pierluigi Collina, su Olympedia.
- (EN) Pierluigi Collina, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (DE, EN) Pierluigi Collina, su filmportal.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 85390709 · ISNI (EN) 0000 0001 1450 4777 · LCCN (EN) n2003024012 · GND (DE) 12432102X · BNF (FR) cb145689994 (data) · NDL (EN, JA) 00925503 · CONOR.SI (SL) 22339171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n2003024012 |
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