Il linciaggio di Jesse Washington, un bracciante adolescente afroamericano, avvenne a Waco, nel Texas, il 15 maggio 1916, e divenne un ben noto esempio di linciaggio motivato da odio razziale. Washington era accusato di aver stuprato e ucciso Lucy Fryer, moglie del suo datore di lavoro, nella città di Robinson. In assenza di testimoni, Washington firmò una confessione sotto interrogatorio, diretto dallo sceriffo della Contea di McLennan, e indicò il luogo dove venne in seguito rinvenuta l'arma del delitto.
Washington fu processato per omicidio a Waco, in un'aula di tribunale gremita di gente furiosa. In tale occasione si dichiarò colpevole e fu rapidamente condannato a morte. Dopo che la condanna fu pronunciata, il pubblico trascinò il ragazzo fuori dall'aula e lo linciò davanti al municipio. Oltre diecimila persone, tra le quali funzionari pubblici della città e membri della polizia, assistettero all'esecuzione. Le fonti registrano un'atmosfera festosa tra i presenti all'evento, che avvenne durante la pausa pranzo, e riportano anche la presenza di parecchi bambini. Gli aggressori castrarono Washington, gli mozzarono le dita e lo mantennero sospeso sopra un falò: fu ripetutamente abbassato e risollevato sopra le fiamme per circa due ore. Dopo che il fuoco fu estinto, il corpo carbonizzato fu trascinato in giro per la città, mentre parti del suo corpo venivano vendute come souvenir. Un fotografo professionista poté scattare alcune fotografie durante l'evento, fornendo rare immagini di un linciaggio in corso; le immagini furono in seguito stampate e vendute a Waco come cartoline.
Sebbene il linciaggio avesse trovato l'approvazione di numerosi cittadini di Waco, fu condannato sui giornali di tutti gli Stati Uniti. La National Association for the Advancement of Colored People (NAACP) assunse Elisabeth Freeman, che indagò in modo dettagliato sull'accaduto, nonostante la riluttanza di molti residenti di Waco a parlarne. Ricevuto il rapporto della Freeman, W. E. B. Du Bois, editore e cofondatore della NAACP, pubblicò su The Crisis un resoconto dettagliato degli eventi e le foto del corpo carbonizzato di Jesse Washington, immagini che caratterizzarono la campagna anti-linciaggio dell'associazione.
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Paolo Caliari, detto il Veronese (Verona, 1528 - Venezia, 19 aprile 1588), è stato un pittore italiano del rinascimento, attivo a Venezia e in altre località del Veneto.
Caliari è noto in particolare per i suoi dipinti a soggetto religioso e mitologico di grande formato, come Nozze di Cana (1563), Cena a casa di Levi (1573) e Trionfo di Venezia (1582). Formatosi come pittore della scuola veronese di pittura nella bottega di Antonio Badile, iniziò ben presto a ricevere importanti committenze, anche grazie alla conoscenza con il celebre architetto Michele Sanmicheli con cui instaurò una prolifica collaborazione. Insieme a Tiziano, più anziano di una generazione, e a Tintoretto, Paolo Veronese è considerato uno del "grande trio che ha dominato la pittura veneziana del cinquecento". Conosciuto come un ottimo colorista, dopo un periodo iniziale iscrivibile alla pittura manierista, sviluppò uno stile naturalistico di pittura, sotto le influenze del Tiziano.
Le sue opere più famose sono elaborati cicli narrativi, eseguiti in uno stile drammatico e colorato, pieno di maestosi scenari architettonici e sfarzosi dettagli. I suoi grandi dipinti rappresentanti feste bibliche, affollati di figure, dipinti per i refettori dei monasteri di Venezia e Verona sono particolarmente famosi. Fu anche il principale pittore veneziano per i soffitti. La maggior parte di queste opere rimane ancora oggi in situ (tra tutte spiccano le decorazioni del Palazzo Ducale di Venezia, della chiesa di San Sebastiano e di Villa Barbaro), o almeno a Venezia, mentre le sue opere conservate nei musei sono principalmente lavori di dimensioni più contenute, come ritratti, che non sempre mostrano il carattere più tipico del pittore.
Caliari è sempre stato apprezzato per "la brillantezza cromatica della sua tavolozza, per lo splendore e la sensibilità della sua pennellata, per l'eleganza aristocratica delle sue figure e per la magnificenza del suo spettacolo", ma il suo lavoro è stato percepito "per non consentire l'espressione del profondo, umano o sublime. Del "grande trio" è stato il meno apprezzato dalla critica moderna. L'opera di Paolo ha anticipato l'arte barocca, ispirando numerosi artisti come Annibale Carracci, Sebastiano Ricci, Pietro da Cortona, Giambattista Tiepolo, fino a Eugène Delacroix.
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Sergente Stubby (1916/1917 - 16 marzo 1926, in inglese: Sergeant Stubby) è stato un cane che ha prestato servizio nell'esercito statunitense durante la prima guerra mondiale.
Egli fu il cane da guerra più decorato e l'unico ad essere stato promosso al rango di sergente dell'esercito statunitense per meriti in combattimento, come riportato anche dalla Smithsonian Institution. Egli fu la mascotte ufficiale del 102nd Infantry Regiment, assegnato alla 26th (Yankee) Division. Stubby prestò servizio per 18 mesi e prese parte a diciassette battaglie sul Fronte occidentale. Egli ebbe il merito di salvare il suo reggimento da una serie di attacchi a sorpresa con gas asfissiante, venendo ferito diverse volte e catturando persino un prigioniero tedesco sino all'arrivo di un soldato americano. Al suo ritorno in patria divenne una celebrità anche per la pubblicità mediatica che gli venne fatta.
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