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Vetrina

Nella tradizione memoriale del lager di Janowska, il Tango della morte (in tedesco Todestango; in russo Танго смерти?, Tango smerti) fu un brano musicale commissionato dalle SS a un musicista ebreo detenuto, affinché fosse eseguito dall'orchestra dei prigionieri durante lo sterminio di altri internati. Il tango sarebbe stato poi interpretato dagli orchestrali per loro stessi, uccisi uno alla volta poco prima dello smantellamento del lager (1943).
La vicenda riflette una realtà storica, ma sembra essersi ricomposta in una trama leggendaria, suggestiva ed emblematica delle atrocità del nazismo. Le testimonianze dei sopravvissuti nell'immediato (1944) confermano che durante gli atti di sterminio suonava l'orchestra, ma non menzionano mai un tango. Il modo drammatico dello sterminio degli orchestrali, a sua volta, è attestato da poche testimonianze oculari, tardive o filtrate da resoconti di propaganda sovietici.
Di un brano intitolato Todestango non esistono partiture, ma solo rare reminiscenze, emerse a distanza di anni in tre diverse versioni. Una non è mai stata riconosciuta; le altre due sono state ricondotte ai tanghi Plegaria di Eduardo Bianco (1927) e To ostatnia niedziela di Jerzy Petersburski (1935).
Alcuni, con tutti i limiti imposti dall'assenza di prove documentali, sostengono che il brano fosse un arrangiamento di To ostatnia niedziela. Secondo altri, il Todestango non era una melodia speciale, ma un concetto astratto che rifletteva la percezione, da parte degli internati, di qualunque brano eseguito durante impiccagioni e fucilazioni.
La narrazione tradizionale sul Tango della morte è in ogni caso un'importante testimonianza sul vissuto dei prigionieri e sull'abuso nazista della musica, che nei campi di concentramento e sterminio non fu solo strumento di resistenza dei deportati, ma anche strumento dei persecutori per annichilire l'umanità delle loro persone.
Voci di qualità

Guglielmo degli Ubertini, spesso chiamato Guglielmino (1219 circa – Campaldino, 11 giugno 1289), è stato un vescovo cattolico, politico e militare italiano. Fu il cinquantottesimo vescovo di Arezzo, reggendo ininterrottamente la diocesi tra il 1248 e il 1289. Dal grande potere politico, fu anche per breve tempo signore di Arezzo tra il 1287 e il 1289.
Proveniente dalla potente famiglia nobiliare e ghibellina degli Ubertini, fu una delle principali figure della politica aretina e toscana della seconda metà del XIII secolo. Costantemente impegnato nelle guerre tra guelfi e ghibellini, fu uomo politico spregiudicato e cambiò più volte schieramento, scontrandosi anche col governo della sua stessa città, di cui fu brevemente signore prima di morire. Durante la sua vita comandò numerose campagne militari, e combatté anche alla battaglia di Montaperti del 1260. Più simile a un grande feudatario che a un ecclesiastico, esercitò comunque un saldo controllo della sua diocesi, centralizzandone il controllo e costruendo numerosi nuovi edifici religiosi, tra i quali il moderno Duomo di Arezzo. Non si fece scrupoli nemmeno ad usare i mezzi religiosi più estremi come la scomunica e l'interdetto, spesso impiegandoli contro i propri avversari politici del momento.
Nel 1275, dopo aver partecipato al secondo concilio di Lione, ospitò papa Gregorio X ad Arezzo e, quando il pontefice vi morì, gestì il conclave del gennaio 1276, ottenendo un generoso lascito che finanziò la costruzione del nuovo duomo. Dopo aver nuovamente combattuto col Comune di Arezzo negli anni 1280, riuscì ad esautorare i suoi oppositori e a diventare signore della città nel 1287. Nel 1289 invece, quando scoppiò la guerra tra Arezzo e Firenze, si mise alla testa dell'armata aretina assieme a Bonconte da Montefeltro, trovando la morte alla conseguente battaglia di Campaldino. Con la dipartita del vescovo Guglielmino, Arezzo perse una guida capace e, per molti anni, non riuscì più a imporsi nel panorama politico toscano.
I resti di Guglielmino, dati per dispersi dopo la battaglia, furono infine identificati nel 2008 e interrati nel Duomo di Arezzo da lui stesso voluto. La storiografia, particolarmente influenzata dai cronisti coevi a lui avversi come Dino Compagni e Giovanni Villani, ricorda Guglielmino principalmente in maniera negativa, anche se la sua figura è stata poi parzialmente rivalutata.
Lo sapevi che...

La bufonite (termine proveniente dal latino bufo, rospo) è una pietra o gemma magica leggendaria che si credeva fosse situata all'interno della testa dei rospi. Le leggende le attribuiscono la proprietà di essere un antidoto contro i veleni.
Tali pietre sono in realtà denti fossilizzati (anche chiamati "ittiodonti") di Scheenstia, un genere di pesci ossei estinti precedentemente incluso nel taxon cestino Lepidotes e appartenente alla classe degli attinopterigi, che popolava i mari del Giurassico e del Cretacico. Venivano descritte come pietre dalla forma perfetta, utilizzate in epoca medievale dai gioiellieri europei per produrne anelli e amuleti magici, pratica che non cessò fino al XVIII secolo.
Premi Nobel 2025
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- Fisica: John Clarke, Michel H. Devoret e John M. Martinis «per la scoperta dell'effetto tunnel quantistico macroscopico e della quantizzazione dell’energia in un circuito elettrico».
- Chimica: Susumu Kitagawa, Richard Robson e Omar M. Yaghi «per lo sviluppo dei reticoli metallorganici».
- Letteratura: László Krasznahorkai «per la sua opera avvincente e visionaria che, nel mezzo del terrore apocalittico, riafferma il potere dell’arte».
- Pace: María Corina Machado «per il suo instancabile lavoro nella promozione dei diritti democratici per il popolo venezuelano e per la sua lotta per raggiungere una transizione giusta e pacifica dalla dittatura alla democrazia».
- Economia: Joel Mokyr «per aver spiegato i prerequisiti per una crescita guidata attraverso il progresso tecnologico», Philippe Aghion e Peter Howitt «per la teoria della crescita sostenuta attraverso la distruzione creativa».
Nati...
...e morti
In questo giorno accadde...
- 1532 – Francisco Pizarro e i suoi uomini catturano l'imperatore inca Atahualpa e la sua corte.
- 1914 – La Federal Reserve degli Stati Uniti d'America inizia l'attività.
- 1933 – Stati Uniti e Unione Sovietica stringono relazioni diplomatiche ufficiali.
- 1940 – I nazisti isolano il ghetto di Varsavia dal mondo esterno.
- 2004 – Un Boeing X-43 della NASA stabilisce il nuovo record di velocità per un aereo: 11.200 km/h.
Ricorre oggi: la Chiesa cattolica celebra la memoria dei santi Giuseppe Moscati, Agnese d'Assisi e Margherita di Scozia.
Nelle altre lingue
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Basilica di Xavier, Navarra, Spagna. La basilica appartiene al complesso del castello di Xavier, costruito nel X secolo, con la basilica che risale a un periodo compreso tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. Di stile eclettico, l'interno presenta una singolare navata neogotica costruita con pietra grigia e marmo bianco. Le vetrate sono opera del pittore Marcelino Santamaría di Burgos. L'altare maggiore è un'opera decorativa artistica, scolpita in pietra intarsiata con mosaici, bronzi e smalti della casa Biais di Parigi. Il tabernacolo è situato su un altorilievo che rappresenta san Francesco d'Assisi che battezza e predica.
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Tre donne
Beatrice Speraz, Milano, 1891.
È una città maggiore (thesaban nakhon) della Thailandia del Nord nonché seconda città più grande della Thailandia. Il territorio comunale fa parte del distretto di Chiang Mai, che è il capoluogo della provincia di Chiang Mai. L'area urbana di Chiang Mai ha una popolazione di 1 198 000 abitanti e si estende da Hang Dong a sud fino a Mae Rim a nord, e da Suthep a ovest fino a San Kamphaeng a est. Il turismo è un'importante risorsa per l'economia della città, visitata ogni anno da circa un milione di persone. Chiang Mai offre attrattive simili a quelle di Bangkok, seppure in scala minore, ma è molto meno congestionata dal traffico e il clima è più temperato. Il ritmo di vita più rilassato rispetto alla capitale e la vicinanza con aree protette come i parchi nazionali agevolano attività escursionistiche e naturalistiche nella regione.
