Nazionale di calcio dell'Islanda
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Uniformi di gara
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Sport | ![]() | ||
Federazione | KSÍ Knattspyrnusamband Íslands | ||
Confederazione | UEFA | ||
Codice FIFA | ISL | ||
Soprannome | Strákarnir okkar (I nostri ragazzi) | ||
Selezionatore | ![]() | ||
Record presenze | Birkir Bjarnason (112) | ||
Capocannoniere | Gylfi Sigurðsson (27) | ||
Ranking FIFA | 67º (26 ottobre 2023)[1] | ||
Esordio internazionale | |||
![]() ![]() Reykjavík, Islanda; 17 luglio 1946 | |||
Migliore vittoria | |||
![]() ![]() Vaduz, Liechtenstein; 26 Marzo 2023 | |||
Peggiore sconfitta | |||
![]() ![]() Copenaghen, Danimarca; 23 agosto 1967 | |||
Campionato del mondo | |||
Partecipazioni | 1 (esordio: 2018) | ||
Miglior risultato | Primo turno nel 2018 | ||
Campionato d'Europa | |||
Partecipazioni | 1 (esordio: 2016) | ||
Miglior risultato | Quarti di finale nel 2016 | ||
UEFA Nations League | |||
Partecipazioni | 2 (esordio: 2018-2019) | ||
Miglior risultato | 12º posto nella Lega A 2018-2019 |
La nazionale di calcio dell'Islanda (in islandese Karlalandslið Íslands í knattspyrnu) è la squadra di calcio che rappresenta l'Islanda ed è posta sotto l'egida della Federazione calcistica dell'Islanda. Rappresenta il paese in tutte le competizioni internazionali dal 1946.
La squadra ha ottenuto i primi risultati di rilievo nella seconda metà degli anni duemiladieci. Il 6 settembre 2015 conseguì la sua prima qualificazione al campionato europeo[2]. Presente nella fase finale di Euro 2016, l'Islanda superò la fase a gironi come seconda classificata ed ebbe accessi alla fase a eliminazione diretta e, dopo aver eliminato agli ottavi di finale l'Inghilterra, fu estromessa dal torneo dalla Francia ai quarti. Il 9 ottobre 2017, dopo la vittoria per 2-0 sul Kosovo al Laugardalsvöllur di Reykjavík, guadagnò per la prima volta nella sua storia la qualificazione ai campionato mondiale, classificandosi prima nel proprio girone eliminatorio[3][4]. Al 2018, l'Islanda è lo Stato meno popoloso al mondo la cui nazionale si sia qualificata alla fase finale della massima competizione calcistica per nazionali[5]. La partecipazione della squadra islandese al mondiale si è conclusa al primo turno, con un pareggio (contro l'Argentina) e due sconfitte (contro Nigeria e Croazia).
La sua migliore posizione nella classifica mondiale della FIFA per nazionali è il 19º posto, raggiunto nel luglio 2017, mentre la peggiore è il 131º posto, toccato a giugno 2012. Nel giugno del 2020 si trova al 62º posto della graduatoria.[1]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Dagli esordi agli anni duemila[modifica | modifica wikitesto]
Sebbene la KSÍ fosse stata fondata già nel 1921, il primo match internazionale di una selezione islandese fu disputato soltanto il 29 luglio 1930 contro le Fær Øer in quella che era un'amichevole interna al Regno di Danimarca. L'Islanda vinse fuori casa 1-0. La partita non è ritenuta ufficiale perché entrambe le squadre e federazioni non erano affiliate alla FIFA. Quello che è considerato il primo match ufficiale della nazionale islandese, riconosciuto quindi anche dalla FIFA, è quello disputato a Reykjavík contro la Danimarca il 17 luglio 1946, perso dagli islandesi per 3-0. Di fatto per i primi 20 anni di esistenza della KSÍ, la squadra non partecipò ad alcuna qualificazione né ai Mondiali né agli Europei. La prima partecipazione islandese si registrò alle qualificazioni per i mondiali del 1958: il risultato fu abbastanza deludente, con l'Islanda ultima del proprio gruppo, mai vincente e un passivo di 26 gol. Con l'eccezione del Campionato Europeo del 1964 l'Islanda non provò altre qualificazioni ai tornei maggiori. Solo dal 1974 la squadra ha preso parte a tutte le successive qualifiche, senza tuttavia successo per numerosi anni. Nel 1994 la squadra raggiunse un primo traguardo, ottenendo un premio per la loro miglior posizione, allora, di sempre nel ranking FIFA, quando raggiunsero il 37º posto.
Tra i più eclatanti risultati precedenti agli anni Duemila ricordiamo una vittoria contro la Germania Ovest per 2 reti a 1 nel 1975 e due contro la Norvegia nel 1988.
Il 24 aprile 1996 Eiður Guðjohnsen debuttò in Nazionale sostituendo il padre Arnór nel secondo tempo di un'amichevole tra Islanda ed Estonia, entrando nella storia del calcio dato che mai prima di allora un padre e un figlio avevano giocato entrambi in una partita internazionale.[6]
Gli anni duemila e gli investimenti sul calcio[modifica | modifica wikitesto]
Le cose migliorano durante le qualificazioni per l'europeo 2000. Gli islandesi, con Guðjón Þórðarson, raggiungono il quarto posto nel girone a sei squadre, con 15 punti (cinque in meno rispetto all'Ucraina, che può partecipare ai play-off): un successo rispetto agli scarsi risultati ottenuti in precedenza. Da ricordare il pareggio strappato alla Francia, allora campione del mondo, e la vittoria sulla Russia per 1 a 0.
Fu dopo quella campagna che il governo islandese puntò sullo sport ed in particolare il calcio per combattere il dilagante alcolismo e tabagismo che imperversava tra le fasce giovani della popolazione: si puntò alla costruzione di vari campi da calcio, in particolare indoor per ovviare il problema del clima inclemente al di fuori dei periodi estivi, si incoraggiò la pratica tra i giovani e si attuò ed organizzò dei corsi di formazione per allenatori e dirigenti.[7]

Prima del 2013, il risultato migliore in una competizione internazionale avvenne alle qualificazioni per l'europeo del 2004, quando la nazionale, guidata da Ásgeir Sigurvinsson, sfiorò per un punto il secondo posto nel girone preliminare: questo piazzamento avrebbe condotto la squadra ai play-off per la fase finale.
Il 18 agosto 2004 l'Islanda batté in amichevole per 2-0 l'Italia in occasione dell'esordio del commissario tecnico azzurro Marcello Lippi (che nel 2006 portò gli italiani a vincere la Coppa del Mondo).[8] Fu una partita da record anche perché allo stadio Laugardalsvöllur di Reykjavík accorsero 20.034 spettatori, mai così tanti per una partita in Islanda. Le due squadre si ritrovarono il 30 marzo 2005, sempre in un test amichevole, che stavolta terminò senza reti.[9]
Le prime qualificazioni europee e mondiali (2014-2018)[modifica | modifica wikitesto]
Sovvertendo i pronostici, l'Islanda arrivò a giocarsi la qualificazione per il campionato del mondo 2014 nello spareggio contro la Croazia.[10] Dopo un pari senza reti all'andata[11], soltanto la sconfitta per 2-0 nel ritorno impedisce l'accesso alla fase finale.[12] I progressi degli ultimi anni vengono confermati durante la fase eliminatoria del campionato d'Europa 2016, in cui l'Olanda viene battuta per 2-0 nell'andata[13], e poi 1-0 nella partita di ritorno[14]: lo 0-0 finale contro il Kazakistan assicura all'Islanda una storica qualificazione a un evento di calcio internazionale.[15] Nel girone F della fase finale i nordici rimangono imbattuti, pareggiando contro Portogallo e Ungheria e poi battendo l'Austria accedendo così agli ottavi al secondo posto dietro all'Ungheria e davanti al Portogallo (che si qualifica come migliore terza).[16] Negli ottavi, accade l'inaspettata eliminazione dell'Inghilterra, decisamente più quotata ma battuta per 2-1 per gli islandesi[17]; nei quarti, l'Islanda viene battuta dai padroni di casa della Francia con un sonoro 5-2.[18]

Un anno più tardi, l'Islanda si qualifica per la prima volta anche al campionato mondiale, quello di Russia 2018, vincendo a sorpresa il girone I davanti alla Croazia[4][19]. Questo risultato rende la nazionale islandese la selezione dello stato più piccolo in termini di abitanti a essersi qualificata per un mondiale, con i suoi 334 000 abitanti, e più in generale l'unico paese con meno di un milione di abitanti ad aver disputato una fase finale di Coppa del mondo[20]. Dopo un buon esordio a Russia 2018 tramite un pari per 1-1 contro la quotata Argentina di Leo Messi, che si fa parare un rigore dall'estremo difensore avversario, l'Islanda perde per 2-0 contro la Nigeria (match in cui fallì un rigore nel finale di gara) e viene sconfitta per 2-1 anche dalla Croazia, e termina il mondiale all'ultimo posto del girone, totalizzando un solo punto in tre partite.
La crisi (dal 2018)[modifica | modifica wikitesto]
Terminata l'esperienza al mondiale, l'Islanda viene affidata al CT svedese Erik Hamrén e partecipa alla nuova competizione europea, la UEFA Nations League 2018-2019, dove, grazie agli ottimi risultati dell'ultimo biennio, è stata sorteggiata nel gruppo 2 della Lega A insieme a Svizzera e Belgio. Con quattro sconfitte i nordici retrocedono nella Lega B, ma vengono poi riammessi in Lega A per allargamento dei quadri. Nelle qualificazioni al campionato europeo 2020, l'Islanda si piazza terza nel girone F dietro a Francia e Turchia e, pur non riuscendo a qualificarsi direttamente alla fase a gironi, si qualifica agli spareggi della Lega A: dopo aver vinto 2-1 contro la Romania, viene sconfitta in finale dall'Ungheria in modo rocambolesco, subendo due gol nei minuti finali di partita e soccombendo con il medesimo risultato della partita con i rumeni (1-2); i magiari accedono così alla fase a gironi ed eliminano gli islandesi.
Nella UEFA Nations League 2020-2021 l'Islanda subisce ben 6 sconfitte in 6 partite, piazzandosi ultima nel girone vinto agevolmente dal Belgio, segnando solo 3 gol e subendone 17 (peggiore difesa della competizione). Hamrén lascia la panchina della squadra alla fine del 2020 e viene rimpiazzato da Arnar Viðarsson, ma la crisi di risultati prosegue nelle qualificazioni al campionato del mondo 2022, nelle quali la nazionale islandese si piazza penultima nel proprio girone, con 2 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte.
Incontri[modifica | modifica wikitesto]
Impianti e strutture[modifica | modifica wikitesto]

La nazionale islandese disputa i propri incontri casalinghi nello stadio Laugardalsvöllur di Reykjavík, impianto casalingo anche del Fram, club della capitale. L'impianto originariamente era di modeste dimensioni, con una sola tribuna costruita nel 1958. Soltanto nel 1997 fu aggiunta un'altra tribuna opposta, prima della ristrutturazione complessiva avvenuta nel 2006 a seguito degli impegni del governo islandese di valorizzare il calcio, che ha portato l'impianto ad avere circa 9.800 posti a sedere, con una capienza massima di 15.000 calcolando anche quelli in piedi. Paradossalmente la partita che ha visto più spettatori è stata l'amichevole disputata tra Islanda ed Italia nel 2004 quando lo stadio aveva ancora soltanto le due tribune, con un'affluenza di 20.204 spettatori, molti dei quali in piedi.
Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]
Colori[modifica | modifica wikitesto]

L'Islanda scende tradizionalmente in campo con una divisa ove il colore dominante è l'azzurro. Col passare del tempo sono entrate in uso quali tinte complementari anche il bianco ed il rosso, così da richiamare i colori della bandiera nazionale.
Tra le divise più iconiche vi sono quelle sfoggiate ad Euro 2016 e al mondiale 2018, entrambe prodotte dall'italiana Erreà: la prima composta da un kit blu con una fascia rossa bordata di bianco verticale sul lato, che sfuma con un gioco di pallini nei pressi dello stemma della federazione, la seconda ugualmente blu con maniche raglan adornate da un motivo sfumato nei tre colori della bandiera nazionale; idealmente esse evocavano i geyser, peculiare fenomeno geologico islandese[21]. Complice la contestuale crescita del livello della squadra, si è verificato un aumento esponenziale di richieste del materiale di merchandising, obbligando ad aumentare la produzione delle divise onde soddisfare le richieste degli acquirenti.[22].
Le divise da trasferta sono generalmente a colori invertiti rispetto alle casalinghe, pertanto su di esse domina il bianco; le terze divise, laddove previste dai contratti di sponsorizzazione, hanno visto l'adozione di soluzioni con il rosso o il nero quali tinte dominanti.
Sponsor[modifica | modifica wikitesto]
Periodo | Fornitore |
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1947-1975 | ![]() |
1975-1976 | ![]() |
1976-1991 | ![]() |
1992-1996 | ![]() |
1996-2002 | ![]() |
2002-2020 | ![]() |
2020- | ![]() |
Simboli ufficiali[modifica | modifica wikitesto]
Nei primi decenni di attività, la nazionale di calcio islandese ha adottato quale simbolo la bandiera nazionale, applicandondola talora (con pochi orpelli) sul torso delle casacche da gioco. Nel 1973 fece la sua comparsa sui pantaloncini da gioco l'acronimo federale KSÍ, mentre tre anni dopo il logo della federazione (poi ridisegnato nel 1997) fu ricamato sul petto delle maglie[23].
Nel 2020 la federcalcio islandese ha attuato un completo rebranding, adottando due identificativi per la parte istituzionale e la parte sportiva. La nazionale si è quindi dotata di un proprio logo, sotto forma di un complesso di linee spezzate che formano la rappresentazione stilizzata dei Landvættir, gli "spiriti" (toro, drago, aquila e gigante) che secondo la mitologia norrena proteggerebbero le quattro regioni storiche islandesi (Vopnafjörður, Eyjafjörður, Reykjanes, Breiðafjörður)[24].
-
Logo federale, in uso per la nazionale dal 1997 al 2020
Partecipazioni ai tornei internazionali[modifica | modifica wikitesto]
Campionato del mondo | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1950 | Non partecipante |
1954 | Non partecipante |
1958 | Non qualificata |
1962 | Non partecipante |
1966 | Non partecipante |
1970 | Non partecipante |
1974 | Non qualificata |
1978 | Non qualificata |
1982 | Non qualificata |
1986 | Non qualificata |
1990 | Non qualificata |
1994 | Non qualificata |
1998 | Non qualificata |
2002 | Non qualificata |
2006 | Non qualificata |
2010 | Non qualificata |
2014 | Non qualificata |
2018 | Primo turno |
2022 | Non qualificata |
Campionato europeo | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1960 | Non partecipante |
1964 | Non qualificata |
1968 | Non partecipante |
1972 | Non partecipante |
1976 | Non qualificata |
1980 | Non qualificata |
1984 | Non qualificata |
1988 | Non qualificata |
1992 | Non qualificata |
1996 | Non qualificata |
2000 | Non qualificata |
2004 | Non qualificata |
2008 | Non qualificata |
2012 | Non qualificata |
2016 | Quarti di finale |
2020 | Non qualificata |
Giochi olimpici[25] | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1948 | Non partecipante |
Confederations Cup | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1992 | Non invitata |
1995 | Non invitata |
1997 | Non qualificata |
1999 | Non qualificata |
2001 | Non qualificata |
2003 | Non qualificata |
2005 | Non qualificata |
2009 | Non qualificata |
2013 | Non qualificata |
2017 | Non qualificata |
Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni
Statistiche dettagliate sui tornei internazionali[modifica | modifica wikitesto]
Mondiali[modifica | modifica wikitesto]
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1950 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1954 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1958 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1962 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1966 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1970 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1974 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1978 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1982 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1986 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1990 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1994 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1998 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
2002 | ![]() ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
2006 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
2010 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
2014 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
2018 | ![]() |
Primo turno | 0 | 1 | 2 | 2:5 |
2022 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
Europei[modifica | modifica wikitesto]
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1960 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1964 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1968 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1972 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1976 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1980 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1984 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1988 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1992 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1996 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
2000 | ![]() ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
2004 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
2008 | ![]() ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
2012 | ![]() ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
2016 | ![]() |
Quarti di finale | 2 | 2 | 1 | 8:9 |
2020[26] | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
FIFA Confederations Cup[modifica | modifica wikitesto]
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1992 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1995 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1997 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1999 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
2001 | ![]() ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
2003 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
2005 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
2009 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
2013 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
2017 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
UEFA Nations League[modifica | modifica wikitesto]
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
2018-2019 | ![]() |
12º in Lega A [27] | 0 | 0 | 3 | 1:11 |
2020-2021 | ![]() |
16° in Lega A[28] | 0 | 0 | 6 | 3:17 |
Olimpiadi[modifica | modifica wikitesto]
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1948 | Londra | Non partecipante | - | - | - | - |
Tutte le rose[modifica | modifica wikitesto]
Mondiali[modifica | modifica wikitesto]
- Coppa del Mondo FIFA 2018
- 1 Halldórsson, 2 Sævarsson, 3 Friðjónsson, 4 A. Guðmundsson, 5 Ingason, 6 R. Sigurðsson, 7 J. B. Guðmundsson, 8 Bjarnason, 9 Sigurðarson, 10 G. Sigurðsson, 11 Finnbogason, 12 Schram, 13 Rúnarsson, 14 Árnason, 15 Eyjólfsson, 16 Ó. I. Skúlason, 17 Gunnarsson, 18 Magnússon, 19 Gíslason, 20 Hallfreðsson, 21 Traustason, 22 Böðvarsson, 23 A. F. Skúlason, CT: Hallgrímsson
Europei[modifica | modifica wikitesto]
- Campionato d'Europa UEFA 2016
- 1 Halldórsson, 2 Sævarsson, 3 Hauksson, 4 Hermannsson, 5 Ingason, 6 R. Sigurðsson, 7 Guðmundsson, 8 B. Bjarnason, 9 Sigþórsson, 10 G. Sigurðsson, 11 Finnbogason, 12 Kristinsson, 13 Jónsson, 14 Árnason, 15 Böðvarsson, 16 Sigurjónsson, 17 Gunnarsson, 18 T. Bjarnason, 19 Magnússon, 20 Hallfreðsson, 21 Traustason, 22 Guðjohnsen, 23 Skúlason, CT: Lagerbäck e Hallgrímsson
Rosa attuale[modifica | modifica wikitesto]
Lista dei giocatori convocati per le gare di qualificazione al campionato europeo di calcio 2024 contro Slovacchia e Portogallo del 16 e 19 novembre 2023.
Presenze e reti aggiornate al termine della seconda gara.
Staff tecnico[modifica | modifica wikitesto]
- Commissario Tecnico:
Åge Hareide
- Vice-Allenatore:
Eiður Guðjohnsen
- Preparatore dei portieri:
Gudmundur Hreidarsson
- Fisioterapista:
Friðrik Ellert Jónsson
- Fisioterapista:
Pétur Örn Gunnarsson
- Preparatore atletico:
Sebastian Boxleitner
- Medico sociale: ?
Record individuali[modifica | modifica wikitesto]


Dati aggiornati al 19 novembre 2023.
Record di presenze[modifica | modifica wikitesto]
Pos. | Nome | Presenze | Reti | Periodo |
---|---|---|---|---|
1 | Birkir Bjarnason | 113 | 15 | 2010- |
2 | Rúnar Kristinsson | 104 | 3 | 1987-2004 |
Aron Einar Gunnarsson | 5 | 2008- | ||
3 | Birkir Már Sævarsson | 103 | 3 | 2007-2021 |
5 | Ragnar Sigurðsson | 97 | 5 | 2007-2020 |
6 | Kári Árnason | 90 | 6 | 2005-2021 |
Jóhann Berg Guðmundsson | 8 | 2007- | ||
8 | Hermann Hreiðarsson | 89 | 5 | 1996-2011 |
9 | Eiður Guðjohnsen | 88 | 26 | 1996-2016 |
10 | Ari Freyr Skúlason | 83 | 1 | 2009-2021 |
Record di reti[modifica | modifica wikitesto]
Pos. | Nome | Reti | Presenze | Periodo | Reti a partita |
---|---|---|---|---|---|
1 | Gylfi Sigurðsson | 27 | 80 | 2010- | 0.32 |
2 | Kolbeinn Sigþórsson | 26 | 64 | 2010-2021 | 0.47 |
Eiður Guðjohnsen | 88 | 1996-2016 | 0.30 | ||
4 | Alfreð Finnbogason | 18 | 73 | 2010- | 0.27 |
5 | Ríkharður Jónsson | 17 | 33 | 1947-1965 | 0.52 |
6 | Birkir Bjarnason | 15 | 113 | 2010- | 0.15 |
7 | Ríkharður Daðason | 14 | 44 | 1991-2004 | 0.32 |
Arnór Guðjohnsen | 73 | 1979-1997 | 0.19 | ||
9 | Þórður Guðjónsson | 13 | 58 | 1993-2004 | 0.22 |
10 | Tryggvi Guðmundsson | 12 | 42 | 1997-2008 | 0.29 |
Heiðar Helguson | 55 | 1999-2011 | 0.22 |
Commissari tecnici[modifica | modifica wikitesto]
I primi quattro allenatori furono alla guida della Nazionale per una sola partita.
|
|
Confronti con altre Nazionali[modifica | modifica wikitesto]
Tra gli avversari nazionali contro cui sono stati disputati almeno 10 incontri, l'Islanda presenta i seguenti saldi:
Saldo positivo[modifica | modifica wikitesto]
Nazionale | Giocate | Vinte | Nulle | Perse | Reti fatte | Reti subite | Differenza | Ultima vittoria | Ultimo pari | Ultima sconfitta |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
![]() |
14 | 10 | 1 | 3 | 31 | 10 | +21 | 19 novembre 2008 | 9 ottobre 2004 | 4 febbraio 2008 |
![]() |
12 | 11 | 0 | 1 | 23 | 8 | +15 | 15 agosto 2012 | – | 22 marzo 2009 |
Saldo negativo[modifica | modifica wikitesto]
Nazionale | Giocate | Vinte | Nulle | Perse | Reti fatte | Reti subite | Differenza | Ultima vittoria | Ultimo pari | Ultima sconfitta |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
![]() |
26 | 7 | 4 | 15 | 25 | 50 | –25 | 7 settembre 2012 | 5 settembre 2009 | 3 settembre 2010 |
![]() |
19 | 0 | 3 | 16 | 10 | 63 | –53 | – | 4 settembre 1991 | 4 giugno 2011 |
![]() |
13 | 2 | 2 | 9 | 13 | 30 | –17 | 16 agosto 2000 | 1º giugno 1995 | 6 giugno 2007 |
![]() |
11 | 1 | 1 | 9 | 5 | 26 | –21 | 5 giugno 1975 | 12 ottobre 1974 | 6 settembre 1989 |
![]() |
11 | 0 | 3 | 8 | 8 | 32 | –24 | – | 5 settembre 1998 | 3 luglio 2016 |
![]() |
10 | 2 | 2 | 6 | 10 | 17 | –7 | 2 febbraio 2000 | 25 giugno 1980 | 30 aprile 2003 |
![]() |
10 | 2 | 1 | 9 | 5 | 33 | –28 | 3 settembre 2015 | 1º settembre 1982 | 6 giugno 2009 |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b (EN) Men's Ranking, su fifa.com. URL consultato il 26 ottobre 2023.
- ^ Qualificazioni Europei: la Norvegia scavalca la Croazia, l'Olanda crolla. Storica Islanda: è qualificata, su repubblica.it, 6 settembre 2015. URL consultato il 26 aprile 2021.
- ^ (IS) Þórður Snær Júlíusson, Það er staðfest...Ísland fer á HM!, su kjarninn.is, 9 ottobre 2017. URL consultato il 26 aprile 2021.
- ^ a b Paolo Tomaselli, Qualificazioni Mondiali 2018: Islanda in Russia: il c.t dentista Hallgrímsson ha fatto sognare un Paese, in Corriere della Sera, 9 ottobre 2017. URL consultato l'11 ottobre 2017.
- ^ La più piccola nazione a essersi mai qualificata ai Mondiali di calcio, su ilpost.it.
- ^ Padre e figlio in nazionale nella stessa partita di calcio Sportvintage.it
- ^ Il Messaggero: "Cenerentola Islanda: da 15 anni il governo investe nello sport per combattere alcolismo e tabagismo"
- ^ Pessimo esordio per Lippi Italia sconfitta in Islanda, su Repubblica.it, 18 agosto 2004. URL consultato il 28 giugno 2016.
- ^ Enrico Currò, Italia 2 che noia Con l'Islanda solo 0-0 ma Mondiale più vicino, in la Repubblica, 31 marzo 2005.
- ^ Qualificazioni mondiali: Spagna, Russia e Inghilterra ok. Prima volta Bosnia, Islanda al playoff, su repubblica.it, 15 ottobre 2013.
- ^ Qualificazioni: pareggio tra Islanda e Croazia La Grecia schiaccia la Romania: 3-1, su gazzetta.it, 15 novembre 2013.
- ^ Brasile 2014: qualificate Grecia e Croazia, eliminate Romania e Islanda, su gazzetta.it, 19 novembre 2013.
- ^ L'Islanda gela l'Olanda. Croazia super: 6-0 all'Azerbaigian, su sport.sky.it, 13 ottobre 2014. URL consultato l'11 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2017).
- ^ Euroqualificazioni, Olanda-Islanda 0-1, Belgio-Bosnia 3-1, Cipro-Galles 0-1, su gazzetta.it, 3 settembre 2015.
- ^ Euro 2016: Islanda e Rep. Ceca: festa! Galles e Belgio: ci siamo, su gazzetta.it, 6 settembre 2015.
- ^ Cesare Zanotto, Euro 2016: Islanda-Austria 2-1, la squadra di Lagerback vola agli ottavi, su sportmediaset.mediaset.it, 22 giugno 2016.
- ^ Islanda-Inghilterra 2-1 e il commentatore islandese esplode, tra gioia e incredulità, su it.eurosport.com, 28 giugno 2016.
- ^ Andrea Sorrentino, Ciao Islanda, allegra fino all'ultimo, in la Repubblica, 4 luglio 2016, p. 40.
- ^ Russia 2018, Spagna ok in Macedonia. Colpo Islanda: 1-0 e aggancio alla Croazia, su gazzetta.it, 11 giugno 2017.
- ^ La più piccola nazione a essersi mai qualificata ai Mondiali di calcio, su ilpost.it, 10 ottobre 2017.
- ^ Maglia Islanda Euro 2016, la collezione di Erreà Passione Maglie - Break The Ice, Le maglie dell'Islanda per gli Europei 2016
- ^ Il Fatto Quotidiano - "Islanda mania, richiesta record di maglie ufficiali da tutto il mondo: alla Erreà di Parma si lavora giorno e notte per superare il sold out"
- ^ Búningasaga Íslenska landsliðsins - History of our kit - facebook.com/footballiceland, 14 mar 2018
- ^ Islanda, un nuovo logo epico fra design moderno e antichi simboli - passionemaglie.it, 8 lug 2020
- ^ Come da regolamento FIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionare questa pagina.
- ^ Originariamente previsto per il 2020, fu posticipato al 2021 in seguito alla pandemia di COVID-19 del 2019-2021
- ^ Retrocessa in Lega B ma successivamente ripescata in Lega A con il cambio di formula a partire dall'edizione 2020-2021.
- ^ Retrocessa in Lega B
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (IS) Sito ufficiale, su ksi.is.
- (DE, EN, IT) Nazionale di calcio dell'Islanda, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- RSSSF archivio incontri internazionali 1946-, su rsssf.com.