Nazionale di calcio degli Emirati Arabi Uniti

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Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Sport Calcio
Federazione UAEFA
Confederazione AFC
Codice FIFA UAE
Soprannome Al-Abyad (Bianchi)
Selezionatore Bandiera del Portogallo Paulo Bento
Record presenze Adnan Al-Talyani (161)
Capocannoniere Ali Mabkhout (83)
Ranking FIFA 69º[1] (26 ottobre 2023)
Esordio internazionale
Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti 1 - 0 Qatar Bandiera del Qatar
Riad, Arabia Saudita; 17 marzo 1972
Migliore vittoria
Bandiera del Brunei Brunei 0 - 12 Emirati Arabi Uniti Bandiera degli Emirati Arabi Uniti
Bandar Seri Begawan, Brunei; 14 aprile 2001
Peggiore sconfitta
Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti 0 - 8 Brasile Bandiera del Brasile
Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti; 12 novembre 2005
Campionato del mondo
Partecipazioni 1 (esordio: 1990)
Miglior risultato Primo turno nel 1990
Coppa d'Asia
Partecipazioni 10 (esordio: 1980)
Miglior risultato Argento Secondo posto nel 1996
Coppa delle nazioni del Golfo
Partecipazioni 24 (esordio: 1972)
Miglior risultato Oro Campioni (2007, 2013)
Confederations Cup
Partecipazioni 1 (esordio: 1997)
Miglior risultato Primo turno nel 1997

La nazionale di calcio degli Emirati Arabi Uniti (in arabo منتخب الإمارات العربية المتحدة لكرة القدم?) è la squadra di calcio nazionale degli Emirati Arabi Uniti ed è posta sotto l'egida della Federazione calcistica degli Emirati Arabi Uniti.

Conta una partecipazione alla fase finale del campionato del mondo (Italia 1990, dove fu eliminata al primo turno) e vanta un secondo posto e due terzi posti in Coppa d'Asia, oltre alla vittoria di due Coppe del Golfo (2007 e 2013).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Esordi[modifica | modifica wikitesto]

La nazionale emiratina giocò il suo primo match il 17 marzo 1972 contro il Qatar (vittoria per 1-0) a Riad, qualche mese dopo la proclamazione di indipendenza degli Emirati Arabi Uniti. Il gol decisivo fu segnato da Ahmed Chowbi. In quei giorni affrontò tre altre nazionali arabe: perse per 4-0 contro l'Arabia Saudita e per 7-0 contro il Kuwait e vinse per 3-0 contro il Bahrein.

Dal 1972 prese parte alla Coppa delle nazioni del Golfo, che ospitò nel 1982, ottenendo tre terzi posti consecutivi.

Prime partecipazioni alla Coppa d'Asia[modifica | modifica wikitesto]

Qualificatasi per la fase finale della Coppa d'Asia 1980, giocata in Kuwait, la nazionale emiratina affrontò i padroni di casa (futuri vincitori del torneo), la Corea del Sud, la Malaysia e il Qatar nel gruppo B. Dopo il pareggio per 1-1 contro il Kuwait perse gli altri tre incontri, terminando il torneo al quinto posto nel suo girone e nono generale.

Gli Emirati Arabi si qualificarono anche per la Coppa d'Asia 1984 a Singapore e per la Coppa d'Asia 1988 in Qatar, edizioni in cui l'eliminazione arrivò sempre al primo turno. Il 7 dicembre 1984 ottennero la prima vittoria nelle fasi finali del torneo, contro l'India, sotto la guida del CT Heshmat Mohajerani.

Nel 1984 il CT Mohajerani si dimise e fu sostituito dal brasiliano Carlos Alberto Parreira, che guidò la squadra nella Coppa d'Asia 1988, per poi lasciare il suo posto al connazionale Mário Zagallo.

Mondiale 1990[modifica | modifica wikitesto]

Sotto la gestione Zagallo la nazionale emiratina si qualificò per la prima volta alla fase finale di un mondiale, guadagnando l'accesso a Italia 1990. Prima della fase finale Parreira tornò a guidare la nazionale al posto del dimissionario Zagallo.

Inserita in un difficile girone comprendente Germania Ovest (poi vincitrice del torneo), Colombia e Jugoslavia, la squadra di Parreira totalizzò tre sconfitte in tre partite, segnando due gol e subendone undici. Perse per 2-0 contro la Colombia, per 5-1 contro la Germania Ovest e per 4-1 contro la Jugoslavia. Khalid Ismaïl contro la Germania Ovest mise a segno il primo gol emiratino nelle fasi finali dei mondiali.

Parreira fu esonerato dopo il mondiale.

Due anni dopo, nella Coppa d'Asia 1992, gli Emirati Arabi Uniti ottennero il quarto posto.

Coppa d'Asia 1996[modifica | modifica wikitesto]

La nazionale emiratina, padrona di casa nella Coppa d'Asia 1996, si preparò al torneo ingaggiando il CT croato Tomislav Ivić nel 1995. Nella fase finale fu inserita in un gruppo con Kuwait, Corea del Sud e Indonesia. Dopo il pari contro i sudcoreani (1-1) arrivarono due vittorie, contro Kuwait (3-2) e Indonesia (2-0), che garantirono il primo posto nel girone con sette punti in classifica. Ai quarti di finale gli Emirati Arabi Uniti ebbero la meglio sull'Iraq (1-0 con il golden gol di Abdulrahman Ibrahim al 103º minuto di gioco) e in semifinale contro il Kuwait (1-0), qualificandosi per la prima volta per la finale. Nell'atto conclusivo del torneo si arresero all'Arabia Saudita ai tiri di rigore, ottenendo comunque un ottimo secondo posto, miglior risultato di sempre della squadra emiratina nel torneo.

Alla FIFA Confederations Cup 1997 furono presenti anche gli Emirati Arabi vice-campioni d'Asia, dato che l'Arabia Saudita, campione d'Asia in carica, era già qualificata per il torneo in quanto paese ospitante. Persero per 2-0 contro l'Uruguay, poi batterono il Sudafrica per 1-0 e furono nuovamente sconfitti (per 6-1) dalla Rep. Ceca nell'ultima partita, uscendo così dal torneo.

Anni bui e Coppa del Golfo 2007[modifica | modifica wikitesto]

Malgrado le buone prestazioni nella Coppa d'Asia 1996, gli Emirati Arabi Uniti mancarono la qualificazione alla Coppa d'Asia 2000, la cui fase finale si tenne in Libano. Terminarono successivamente all'ultimo posto il girone della Coppa del Golfo 2002.

Gli anni a venire furono caratterizzati da altri insuccessi. La squadra emiratina fu eliminata al primo turno della Coppa d'Asia nelle edizioni 2004, 2007 e 2011 (edizione, quest'ultima, conclusa senza gol all'attivo).

In questo periodo sulla panchina emiratina sedettero, tra gli altri, Carlos Queiroz (1999), Roy Hodgson (2002-2004) e Dick Advocaat (2005). Nel 2006 fu la volta di Bruno Metsu, che aveva guidato il Senegal ai quarti di finale del campionato del mondo 2002. Il tecnico francese condusse gli Emirati Arabi Uniti alla vittoria della Coppa del Golfo 2007, primo titolo nella storia della nazionale.

Ottimi risultati (dal 2012)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2012 sulla panchina della squadra arrivò Mahdi Ali, che aveva guidato la nazionale emiratina Under-23 alla sua prima partecipazione alle Olimpiadi. Lavorando con i giovani, egli seppe formare un ottimo sodalizio, in grado di vincere la Coppa del Golfo 2013.

Nella fase conclusiva della Coppa d'Asia 2015, in Australia, gli Emirati Arabi Uniti affrontarono Iran, Qatar, Bahrein. Battuto per 4-1 il Qatar all'esordio, sconfissero anche il Bahrein (2-1), qualificandosi così per la fase a eliminazione diretta. Nel terzo incontro del girone persero per 1-0 contro l'Iran, ma guadagnarono comunque il secondo posto in classifica. Nei quarti di finale ebbero la meglio sul Giappone ai tiri di rigore, per poi perdere per 2-0 la semifinale contro l'Australia padrona di casa e futura vincitrice del torneo. Gli Emirati Arabi vinsero poi per 3-2 la finale per il terzo posto contro l'Iraq.

La squadra emiratina non riuscì poi a qualificarsi per il campionato del mondo 2018. Giunta seconda nel gruppo A di seconda fase delle eliminatorie AFC dietro l'Arabia Saudita, si piazzò quarta nel girone B di terza fase, pur avendo piazzato l'attaccante Ahmed Khalil in testa alla classifica dei marcatori, a pari merito con altri due giocatori. Il commissario tecnico argentino Edgardo Bauza fu dunque esonerato e rimpiazzato dall'italiano Alberto Zaccheroni.[2]

In qualità di paese organizzatore della Coppa d'Asia 2019, gli Emirati Arabi Uniti si qualificarono d'ufficio alla fase finale del torneo. Qui vinsero il proprio girone con un pareggio (1-1 contro il Bahrein), una vittoria (2-0 contro l'India) e un altro pareggio (1-1 contro la Thailandia), per poi eliminare agli ottavi di finale il Kirghizistan (3-2 dopo i tempi supplementari) e ai quarti di finale l'Australia campione in carica (1-0), ma in semifinale subirono una clamorosa sconfitta contro il Qatar (0-4).[3] Zaccheroni si dimise alla scadenza del contratto con la federazione.[4]

Nelle qualificazioni al campionato del mondo 2022 la squadra emiratina riuscì a superare il girone di secondo turno e si piazzò terza nel proprio girone di terzo turno, qualificandosi allo spareggio con la terza classificata nell'altro girone, l'Australia. A ottenere un posto nel play-off contro il Perù furono, però, gli australiani, che sconfissero gli emiratini per 2-1 allo stadio Ahmed bin Ali di Ar Rayyan, in Qatar.

Tornei[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1978 Bandiera dell'Argentina Argentina Ritirata - - -
1982 Bandiera della Spagna Spagna Non partecipante - - -
1986 Bandiera del Messico Messico Non qualificata - - -
1990 Bandiera dell'Italia Italia Primo turno 0 0 3 2:11
1994 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Non qualificata - - -
1998 Bandiera della Francia Francia Non qualificata - - -
2002 Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud / Bandiera del Giappone Giappone Non qualificata - - -
2006 Bandiera della Germania Germania Non qualificata - - -
2010 Bandiera del Sudafrica Sudafrica Non qualificata - - - -
2014 Bandiera del Brasile Brasile Non qualificata - - - -
2018 Bandiera della Russia Russia Non qualificata - - - -
2022 Bandiera del Qatar Qatar Non qualificata - - - -

Coppa d'Asia[modifica | modifica wikitesto]

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1956 Hong Kong Non partecipante - - - -
1960 Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud Non partecipante - - - -
1964 Bandiera d'Israele Israele Non partecipante - - - -
1968 Bandiera dell'Iran Iran Non iscritta - - - -
1972 Bandiera della Thailandia Thailandia Non partecipante - - - -
1976 Bandiera dell'Iran Iran Non partecipante - - - -
1980 Bandiera del Kuwait Kuwait Primo turno 0 1 3 3:9
1984 Bandiera di Singapore Singapore Primo turno 2 0 2 3:8
1988 Bandiera del Qatar Qatar Primo turno 1 0 3 2:4
1992 Bandiera del Giappone Giappone Quarto posto 1 2 2 5:7
1996 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti Secondo posto 4 1 1 8:7
2000 Bandiera del Libano Libano Non qualificata - - - -
2004 Bandiera della Cina Cina Primo turno 0 1 2 1:5
2007 Bandiera dell'Indonesia Indonesia/Bandiera della Malaysia Malaysia
Bandiera della Thailandia Thailandia/Bandiera del Vietnam Vietnam
Primo turno 1 0 2 3:6
2011 Bandiera del Qatar Qatar Primo turno 0 1 2 0:4
2015 Bandiera dell'Australia Australia Terzo posto 3 1 2 10:8
2019 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti Semifinali 3 2 1 8:8

Confederations Cup[modifica | modifica wikitesto]

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1992 Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita Non invitata - - - -
1995 Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita Non invitata - - - -
1997 Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita Primo turno 1 0 2 2:8
1999 Bandiera del Messico Messico Non qualificata - - - -
2001 Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud / Bandiera del Giappone Giappone Non qualificata - - - -
2003 Bandiera della Francia Francia Non qualificata - - - -
2005 Bandiera della Germania Germania Non qualificata - - - -
2009 Bandiera del Sudafrica Sudafrica Non qualificata - - - -
2013 Bandiera del Brasile Brasile Non qualificata - - - -
2017 Bandiera della Russia Russia Non qualificata - - - -

Coppa delle nazioni del Golfo[modifica | modifica wikitesto]

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1970 Bandiera del Bahrein Bahrein Non partecipante - - - -
1972 Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita Terzo posto 1 0 2 1:11
1974 Bandiera del Kuwait Kuwait Quarto posto 1 0 3 5:9
1976 Bandiera del Qatar Qatar Terzo posto 0 2 4 4:13
1979 Bandiera dell'Iraq Iraq Sesto posto 1 0 5 5:18
1982 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti Terzo posto 3 0 2 7:6
1984 Bandiera dell'Oman Oman Quarto posto 2 3 1 5:4
1986 Bandiera del Bahrein Bahrein Secondo posto 3 1 2 10:7
1988 Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita Secondo posto 3 2 1 7:4
1990 Bandiera del Kuwait Kuwait Quinto posto 0 2 2 2:8
1992 Bandiera del Qatar Qatar Quarto posto 3 0 1 4:3
1994 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti Secondo posto 3 2 0 7:1
1996 Bandiera dell'Oman Oman Quarto posto 1 3 1 5:5
1998 Bandiera del Bahrein Bahrein Terzo posto 2 1 2 5:7
2002 Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita Sesto posto 1 0 4 3:7
2003 Bandiera del Kuwait Kuwait Quinto posto 2 1 3 6:7
2004 Bandiera del Qatar Qatar Primo turno 0 1 2 4:5
2007 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti Campione 4 0 1 8:5
2009 Bandiera dell'Oman Oman Primo turno 1 1 1 3:4
2010 Bandiera dello Yemen Yemen Terzo posto 1 2 1 3:2
2013 Bandiera del Bahrein Bahrein Campione 5 0 0 10:3
2014 Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita Terzo posto 2 2 1 7:5
2017 Bandiera del Kuwait Kuwait Secondo posto 1 4 0 1:0
2019 Bandiera del Qatar Qatar Primo Turno 1 0 2 5:6
2023 Bandiera dell'Iraq Iraq Primo Turno 0 1 2 2:4

FIFA Arab Cup[modifica | modifica wikitesto]

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1963 Bandiera del Libano Libano Non partecipante - - - -
1964 Bandiera del Kuwait Kuwait Non partecipante - - - -
1966 Bandiera dell'Iraq Iraq Non partecipante - - - -
1985 Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita Non partecipante - - - -
1988 Bandiera della Giordania Giordania Non partecipante - - - -
1992 Bandiera della Siria Siria Non partecipante - - - -
1998 Bandiera del Qatar Qatar Quarto Posto 1 0 3 6:8
2002 Bandiera del Kuwait Kuwait Non qualificata - - - -
2012 Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita Ritirata - - - -
2021 Bandiera del Qatar Qatar Quarti di Finale 2 0 2 3:7

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Commissari tecnici della nazionale emiratina

Rosa[modifica | modifica wikitesto]

Lista dei convocati per le partite di qualificazione al campionato del mondo 2022 contro Iraq e Corea del Sud del 24 e 29 marzo 2022.[5]

Presenze e reti aggiornate al 29 marzo 2022.

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
1 P Mohamed Al Shamsi 4 gennaio 1997 (26 anni) 5 0 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Al Wahda
17 P Khalid Eisa 15 settembre 1989 (34 anni) 56 0 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Al Ain
22 P Adel Al Hosani 23 agosto 1989 (34 anni) 1 0 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Sharjah
2 D Khalid Al-Hashemi 18 marzo 1997 (26 anni) 0 0 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Baniyas
3 D Walid Abbas 11 giugno 1985 (38 anni) 106 7 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Shabab Al Ahli (Capitano)
4 D Mohammed Marzooq 23 gennaio 1989 (34 anni) 11 0 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Shabab Al Ahli
12 D Khalifa Al Hammadi 6 novembre 1998 (25 anni) 16 0 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Al Jazira
13 D Mohammed Al Attas 5 agosto 1997 (26 anni) 22 1 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Al Jazira
21 D Mahmoud Khamees 28 ottobre 1987 (36 anni) 47 2 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Al Wahda
23 D Abdulaziz Hussain 10 settembre 1990 (33 anni) 43 1 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Shabab Al Ahli
5 C Ali Salmeen 2 aprile 1995 (28 anni) 47 2 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Al Wasl
6 C Tahnoon Al-Zaabi 10 aprile 1999 (24 anni) 14 0 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Al Wahda
8 C Majed Hassan 1º agosto 1992 (31 anni) 61 1 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Shabab Al Ahli
9 C Bandar Al-Ahbabi 9 luglio 1990 (33 anni) 44 2 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Al Ain
10 C Abdullah Al-Naqbi 28 aprile 1993 (30 anni) 3 0 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Shabab Al Ahli
14 C Khalil Ibrahim 4 maggio 1993 (30 anni) 22 6 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Al Wahda
18 C Abdullah Ramadan 7 marzo 1998 (25 anni) 27 0 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Al Jazira
7 A Hareb Abdullah 26 novembre 2002 (21 anni) 6 1 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Shabab Al Ahli
11 A Caio Canedo 9 agosto 1990 (33 anni) 19 6 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Al Ain
16 A Ali Saleh 22 gennaio 2000 (23 anni) 20 3 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Al Wasl
19 A Yahya Al Ghassani 18 aprile 1998 (25 anni) 3 1 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Shabab Al Ahli
20 A Sultan Adil Mohamed 4 maggio 2004 (19 anni) 1 0 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Kalba

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Record individuali[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 24 marzo 2022.[6] I calciatori in grassetto militano tuttora in nazionale.

Presenze[modifica | modifica wikitesto]

Adnan Al Talyani, il primatista di presenze con la nazionale emiratina.
Pos. Giocatore Pres. Reti Periodo
1 Adnan Al Talyani 161 52 1983-1997
2 Ismail Matar 136 36 2003-2021
3 Subait Khater 120 12 1999-2011
4 Abdulrahim Jumaa 116 13 1998-2009
Ismail Al Hammadi 116 13 2007-2019
6 Ali Mabkhout 113 84 2009-
7 Zuhair Bakheet 112 27 1988-2002
Abdulsalam Jumaa 112 7 1997-2010
9 Muhsin Musabah 107 0 1988-1999
10 Walid Abbas 106 6 2008-oggi

Reti[modifica | modifica wikitesto]

Ali Mabkhout, il primatista di reti con la nazionale emiratina.
Pos. Giocatore Reti Pres. Media reti Periodo
1 Ali Mabkhout 84 113 0.74 2009-oggi
2 Adnan Al Talyani 52 161 0.32 1983-1997
3 Ahmed Khalil 48 104 0.46 2008-2019
4 Ismail Matar 36 136 0.26 2003-2021
5 Mohammad Omar 28 102 0.27 1996-2009
6 Zuhair Bakheet 27 112 0.24 1988-2002
7 Saeed Al Kass 15 60 0.25 1998-2013
8 Faisal Khalil 13 61 0.21 2001-2010
Ismail Al Hammadi 13 116 0.11 2007-2019
Abdulrahim Jumaa 13 116 0.11 1998-2009

Evoluzione maglia[modifica | modifica wikitesto]

Divisa Casa[modifica | modifica wikitesto]

Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
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Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1990
Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1992–94
Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
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Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1994
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1996
Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2002–04
Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2011–13
Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2015–18
Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2019–

Divisa Traferte[modifica | modifica wikitesto]

Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1990
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1992–94
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1994–95
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1996
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2002–04
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2011–13
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2015–18
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2019–presente

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Men's Ranking, su fifa.com. URL consultato il 31 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2018).
  2. ^ Zaccheroni nuovo ct degli Emirati Arabi Uniti, Il Mattino, 16 ottobre 2017.
  3. ^ Coppa d’Asia, Zaccheroni, niente finale. Qatar a valanga: finisce 4-0, Gazzetta, 29 gennaio 2019.
  4. ^ (EN) Alberto Zaccheroni's reign as UAE manager set to end following Asian Cup exit, thenational.ae, 30 gennaio 2019.
  5. ^ لاعباً في قائمة الأبيض استعداداً لمباراتي سوريا وإيران بتصفيات المونديال, su albayan.ae, Al Bayan.
  6. ^ Roberto Mamrud; Karel Stokkermans, Players with 100+ Caps and 30+ International Goals, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 5 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2012).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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