Gianluigi Buffon
Gianluigi Buffon | ||
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Buffon con la maglia della nazionale nel 2014 | ||
Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 192[1] cm | |
Peso | 92[1] kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Portiere | |
Squadra | Juventus | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1984-1986 | Canaletto | |
1986-1990 | Perticata | |
1990-1991 | Bonascola | |
1991-1995 | Parma | |
Squadre di club1 | ||
1995-2001 | Parma | 168 (-159)[2] |
2001- | Juventus | 506 (-376) |
Nazionale | ||
1993-1994 | ![]() | 3 (-2) |
1995 | ![]() | 3 (-1) |
1994-1995 | ![]() | 3 (-1) |
1995-1997 | ![]() | 11 (-7) |
1997 | ![]() | 4 (-1) |
1996 | ![]() | 0 (-0) |
1997- | ![]() | 176 (-146) |
Palmarès | ||
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Oro | Germania 2006 | |
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Argento | Polonia-Ucraina 2012 | |
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Bronzo | Brasile 2013 | |
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Oro | Spagna 1996 | |
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Oro | Bari 1997 | |
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Argento | Grecia 1995 | |
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Argento | Turchia 1993 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 22 aprile 2018 |
Gianluigi Buffon, detto Gigi[3][4][5] (Carrara, 28 gennaio 1978), è un calciatore italiano, portiere della Juventus e della nazionale italiana, delle quali è capitano.
Considerato tra i più forti portieri di tutti i tempi, è stato spesso definito il migliore nella storia del calcio.[6][7][8][9] Con i club ha vinto 8 campionati di Serie A – record per un portiere –, 1 di Serie B, 6 Supercoppe italiane, 4 Coppe Italia e una Coppa UEFA. Con la nazionale italiana, di cui detiene il record di presenze (176), è stato campione del mondo nel 2006 e vicecampione d'Europa nel 2012, partecipando a cinque Mondiali – primato condiviso con Antonio Carbajal e Lothar Matthäus[10] –, quattro Europei e due Confederations Cup. Prima di entrare nel giro della nazionale maggiore ha vinto un Europeo di categoria con l'Under-21 nel 1996, e nello stesso anno ha preso parte ai Giochi olimpici.
Detiene il record di imbattibilità nella Serie A a girone unico, avendo mantenuto la sua porta inviolata per 974 minuti nella stagione 2015-2016.[11] Con oltre 600 presenze nel massimo campionato italiano, è il portiere con più apparizioni nella storia della Serie A, nonché il secondo giocatore in assoluto dietro Paolo Maldini; insieme allo stesso Maldini, è inoltre uno dei due calciatori italiani ad aver superato le 1000 presenze in carriera.[12]
Nel 2006 è stato premiato dalla FIFA come miglior portiere del Mondiale[13] e si è classificato secondo nella classifica del Pallone d'oro, dopo il connazionale Fabio Cannavaro.[14] Nel 2003, la UEFA lo ha premiato con il titolo di miglior portiere e, unico caso tra i giocatori del suo ruolo, miglior giocatore della stagione.[15] Tra il 2003 e il 2017 è stato eletto cinque volte "Portiere dell'anno" dall'IFFHS,[16] record condiviso con Iker Casillas; altre sei volte, tra il 2008 e il 2016, ha ottenuto il secondo posto.[16] Sempre dall'IFFHS è stato premiato come miglior portiere del decennio 2000-2010,[17] del quarto di secolo 1987-2011[18] e del XXI secolo (prendendo però solo in considerazione i risultati ottenuti dal 2001 al 2011).[19] Nel 2009 è stato inserito nella squadra ideale del decennio dal Sun,[20] mentre nel 2004 è stato inserito nella FIFA 100, una lista dei 125 più grandi giocatori viventi, selezionata da Pelé e dalla FIFA in occasione delle celebrazioni del centenario della federazione. Nel 2016, a Montecarlo, è stato premiato con il Golden Foot, diventando il primo portiere nella storia a ricevere tale riconoscimento.[21]
Indice
Biografia
Gianluigi Buffon nasce il 28 gennaio 1978 a Carrara, in Toscana, da una famiglia di sportivi: la madre Maria Stella Masocco è stata tre volte campionessa italiana di getto del peso e lancio del disco,[22] lo zio Dante Angelo Masocco ha giocato a livello nazionale e nella Serie A1 di pallacanestro, il padre Adriano ha militato nella nazionale di getto del peso[22] e le sorelle Guendalina e Veronica sono state pallavoliste affermate.[22][23] È parente di Lorenzo Buffon, portiere di Milan, Genoa, Inter, Fiorentina e della nazionale: Lorenzo è cugino di secondo grado del nonno di Gianluigi.[24][25]
Nonostante fin da bambino sia stato tifoso del Genoa, dalla stagione 2002-2003 porta scritto sui guanti l'acronimo "C.U.I.T.", che significa Commando Ultrà Indian Trips,[26] ovvero il nome di un gruppo di tifosi ultras della Carrarese,[26] di cui era azionista.[26] Possiede un ristorante nel centro della città di Pistoia, intitolato "Zerosei", e lo stabilimento balneare "La Romanina" in località Ronchi.[27]
È stato opinionista fisso nel programma di Darwin Pastorin, Le partite non finiscono mai, tra il settembre 2006 e il maggio 2007.
Il 14 novembre 2008 esce Numero 1, testo autobiografico scritto con Roberto Perrone,[28] in cui Buffon viene definito nell'introduzione «il più grande portiere del mondo, uno dei quattro o cinque che resteranno per sempre nell'immaginario mondiale del football».
Nell'estate 2009 viene ingaggiato da PokerStars (la sala di poker online), come testimonial pubblicitario con un contratto da un milione di euro.[29]
Il 16 luglio 2010 è diventato socio azionario della Carrarese, squadra della sua città natale, acquisendo il 50% della proprietà assieme a Cristiano Lucarelli e Maurizio Mian.[30] Il 10 giugno 2011 acquisisce il 20% delle quote azionarie della società,[31] per poi diventarne unico azionista l'anno successivo.[32]
Il 30 maggio 2011 è entrato a far parte del Consiglio di amministrazione di Zucchi con una quota del 19,4%.[33] Nel luglio 2011 la CONSOB lo multa per un ammontare di circa 60 000 euro «per non avere dato conto di avere superato le soglie rilevanti del 2%, del 5% e poi 10% nel capitale di Zucchi».[34] Nel 2014 acquisisce il 56% delle azioni, diventandone azionista di maggioranza. Quest'operazione ha destato qualche perplessità da parte dei media, essendo essa uno degli sponsor della FIGC.[35]
Il 16 giugno 2011 si sposa con la showgirl ceca Alena Šeredová.[36] Da lei ha avuto due figli: Louis Thomas, nato il 28 dicembre 2007, il cui nome è stato scelto in onore del suo idolo sportivo, il portiere del Camerun Thomas N'Kono,[37] e David Lee, nato il 31 ottobre 2009.[38] La coppia si è separata nel 2014. In seguito si è legato sentimentalmente alla giornalista di Sky Ilaria D'Amico,[39] con la quale, il 6 gennaio 2016, ha avuto il suo terzo figlio, Leopoldo Mattia.[40]
Il 7 maggio 2012 è stato eletto vicepresidente dell'Associazione Italiana Calciatori, prima volta per un giocatore in attività.[41] Il 6 luglio dello stesso anno è divenuto l'azionista unico della Carrarese, tramite la società Buffon & co.[42]
Controversie
È stato oggetto di critiche in due occasioni, entrambe riguardanti l'ostentazione di simboli legati all'estrema destra. Quando militava nel Parma, mostrò sotto la curva una maglietta con la scritta "Boia chi molla"; il gesto, oltre alle critiche, gli costò anche un deferimento alla commissione disciplinare.[43] Lo stesso Buffon spiega, nell'autobiografia Numero 1, che tale gesto era dovuto al fatto di aver trovato questa scritta intagliata sul cassetto di un tavolo ai tempi del collegio.[44]
Sempre nel Parma, all'inizio della stagione 2000-2001, Buffon scelse l'88 come numero di maglia, poiché costituito da quattro "palle", simbolo della rinascita dopo l'infortunio che gli aveva impedito di partecipare all'Europeo 2000.[45] Il numero 88 è però usato in ambienti neonazisti come acronimo di Heil Hitler (l'ottava lettera dell'alfabeto è la H); il portiere, ignaro di questo significato del numero 88, ripiegò sul 77 dopo alcune proteste di diverse associazioni, soprattutto del responsabile dello sport della comunità ebraica di Roma Vittorio Pavoncello.[46]
Nel 2001 rischia la reclusione, a causa di un falso diploma, per essersi iscritto a giurisprudenza all'Università di Parma senza averne titolo,[47] ma patteggia la pena a sei milioni di lire.[48]
A maggio 2006, viene coinvolto in un giro di scommesse clandestine,[49][50][51][52] che gli fa rischiare la partecipazione agli imminenti mondiali.[53] Lo stesso anno, durante i festeggiamenti per la vittoria del campionato del mondo 2006 al Circo Massimo, esibisce uno striscione lanciatogli dalla folla con su scritto "Fieri di essere italiani", con annessa una croce celtica.[54][55]
Caratteristiche tecniche
Portiere di grande carisma[56][57][58] e temperamento,[59] abbina a un ottimo senso della posizione[60] eccellenti doti tecniche, fisiche e atletiche,[59][60][61] che gli consentono di destreggiarsi con efficacia nelle parate in tuffo[60] e nelle uscite alte;[60][62] in quest'ultimo gesto tecnico, pur essendo dotato di una buona presa,[60] è solito preferire la respinta, indirizzando il pallone verso il compagno meglio piazzato.[63] Stilisticamente essenziale,[64] sa farsi valere anche nelle uscite basse,[60][64][65] sebbene col passare degli anni abbia progressivamente ridotto la frequenza di questo genere di interventi.[66]
Nonostante la statura elevata, possiede ottimi riflessi[62][67] e notevole agilità;[62] si distingue, inoltre, per la costanza di rendimento,[68][69] la concentrazione,[59][69] il buon rinvio col piede destro[70] e l'abilità nel controllo di palla,[71] che all'occorrenza sfrutta per eludere il pressing dell'avversario:[60] propensione, quest'ultima, manifestata soprattutto in giovane età, dapprima con una certa avventatezza e successivamente con più prudenza.[72] Abile nel parare i calci di rigore, nel corso della sua carriera ha neutralizzato numerosi tiri dal dischetto, alcuni dei quali in circostanze decisive.[73][74] Di notevole longevità sportiva, ha mantenuto elevati standard di rendimento anche in prossimità dei quarant'anni.[75][76]
Carriera
Club
Inizi, Parma
Inizia nella scuola calcio Canaletto, una società di calcio dilettantistica della Spezia. Passato nella categoria pulcini, torna a Carrara per giocare nel Perticata, altra formazione dilettantistica. A 12 anni passa al Bonascola, squadra della sua città natale.
All'età di 13 anni, il 13 giugno 1991,[77] viene acquistato dal Parma per 15 milioni di lire pagabili in due anni.[78] Dopo gli inizi da centrocampista,[79] a 14 anni è costretto a giocare in porta, vista la contemporanea assenza di entrambi i portieri infortunati: nel giro di due settimane conquista tra i pali il posto di titolare,[23] prendendo come modello Thomas N'Kono,[79] numero 1 del Camerun ai Mondiali del 1982 e del 1990. In gialloblù è cresciuto sotto la guida del preparatore dei portieri Ermes Fulgoni, che Buffon ha ritenuto essere stato il suo maestro;[80] anche con Villiam Vecchi ha imparato tanto.[81]

Con il titolare Luca Bucci infortunato,[80] viene aggregato in prima squadra dal tecnico Nevio Scala, che, fortemente colpito dalle qualità del giocatore,[82] lo preferisce al secondo portiere Alessandro Nista e lo fa esordire in Serie A a 17 anni, il 19 novembre 1995, nella partita Parma-Milan (0-0), in cui Buffon è uno dei migliori in campo.[83] Subisce la prima rete nella successiva partita contro la Juventus (gol di Ciro Ferrara). Con i ducali esordisce anche nelle competizioni UEFA per club, precisamente in Coppa UEFA, contro il Vitória Guimarães (partita finita 2-0 per i portoghesi) il 24 settembre dell'anno seguente.
Nella stagione successiva (1996-1997) è già titolare della squadra emiliana, con la quale colleziona 27 presenze, e l'anno successivo esordisce in nazionale. Negli anni in cui veste la maglia parmigiana viene ribattezzato Superman[84] e conquista una Coppa UEFA, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana.
Juventus
2001-2011
Dopo aver perfezionato l'acquisto di Lilian Thuram dal Parma, il 3 luglio 2001, sempre dagli emiliani, la Juventus acquista Buffon per 75 miliardi di lire più la cessione a titolo definitivo di Jonathan Bachini, valutato 30 miliardi;[85] Buffon risulta così l'acquisto più oneroso nella storia della società bianconera[86] – record mantenuto fino al 2016, anno in cui la Juventus acquista Gonzalo Higuaín per 90 milioni di euro[87] –, nonché il calciatore italiano e il portiere più costoso di sempre.[88] Nella sua prima stagione in bianconero, dopo un avvio incerto, incrementa il proprio rendimento[89] e vince lo scudetto, il primo della carriera, con un sorpasso all'Inter all'ultima giornata.
Nel 2002-2003 vince la Supercoppa italiana e un altro scudetto, perdendo ai tiri di rigore la Champions League nella finalissima contro il Milan: già protagonista di un penalty respinto a Luís Figo nella semifinale contro il Real Madrid, nell'ultimo atto del torneo compie una difficile parata su Filippo Inzaghi – annoverata dallo stesso Buffon tra le più belle della sua carriera[90] – e neutralizza i rigori di Clarence Seedorf e K'akhaber K'aladze, ma il suo collega Dida fa meglio e la coppa va ai rossoneri (2-3).[91][92] Quell'anno viene premiato dalla UEFA come miglior giocatore della stagione: nessun portiere aveva mai ricevuto questo riconoscimento.[15]
Vinta la Supercoppa italiana contro il Milan, ai rigori, nella stagione 2003-2004 la Juventus si classifica terza in campionato.
Nelle stagioni 2004-2005 e 2005-2006, con Fabio Capello in panchina, Buffon vince rispettivamente il terzo e il quarto scudetto della sua carriera, in seguito revocati per le vicende di Calciopoli. Retrocesso in Serie B, decide di continuare la sua avventura con la società torinese. Nel novembre del 2006, la Juventus lo ringrazia acquistando una pagina di ognuno dei tre quotidiani sportivi nazionali (Corriere dello Sport, La Gazzetta dello Sport, Tuttosport), pubblicandovi queste parole: «La tua maglia dice chi sei. La società, i compagni, i tifosi e i partner ringraziano Gigi Buffon per essere ancora e sempre il loro numero uno».[93][94] A fine stagione la Juventus si classifica al primo posto nonostante la penalizzazione, ritrovando la Serie A.
Durante la stagione 2007-2008. Buffon inizia a soffrire di acciacchi fisici,[95] che lo affliggeranno anche nelle due stagioni successive, costringendolo a saltare diversi incontri.[96][97][98] Per la Juventus sono anni altalenanti: dopo un terzo e un secondo posto ottenuti nelle stagioni 2007-2008 e 2008-2009, le due annate successive vedono i bianconeri classificarsi settimi.
2011-

L'arrivo di Antonio Conte sulla panchina della Juventus coincide con il ritorno ad alti livelli della squadra torinese, che dal 2012 al 2014 si aggiudica tre scudetti consecutivi e due Supercoppe italiane.[99] Divenuto capitano nel 2012 in seguito all'addio di Alessandro Del Piero[100], nel campionato 2013-14 mantiene la sua porta inviolata per 745' stabilendo - oltre che un record personale - la sesta miglior prestazione di tutti i tempi in Serie A.[101]
Terminato il ciclo di Conte, sostituito da Massimiliano Allegri nella stagione 2014-2015, la Juventus non riesce a vincere la terza Supercoppa italiana di fila, persa ai rigori contro il Napoli[102], ma conquista il quarto scudetto consecutivo, seguito dalla Coppa Italia (pur non scendendo mai in campo durante la competizione, sostituito da Storari). Nello stesso anno giunge in finale di Champions League contro il Barcellona, perdendo per 3-1 nonostante la buona prova di Buffon.[103] Al termine della competizione, l'estremo difensore viene inserito nella squadra ideale dell'edizione 2014-2015.[104]

L'8 agosto, con la vittoria per 2-0 sulla Lazio, vince la quinta Supercoppa italiana con la Juventus e la sesta personale, raggiungendo Dejan Stanković nella speciale classifica di trofei vinti (6).[105] Il 12 agosto si è classificato al quarto posto dell'UEFA Best Player in Europe Award.[106] Il 21 ottobre, nella partita casalinga di Champions League pareggiata 0-0 contro il Borussia M'gladbach, supera Alessandro Del Piero al primo posto della classifica dei minuti giocati con la Juventus.[107] A partire dal 64' di Sampdoria-Juventus (1-2) del 10 gennaio 2016, in cui subisce una rete da Antonio Cassano, è protagonista di un lungo periodo di inviolabilità, che lo porta a stabilire due record: l'11 marzo, a seguito della vittoria per 1-0 contro il Sassuolo, diventa il portiere con la più lunga striscia di imbattibilità in Serie A nella storia della Juventus, superando il precedente primato di Dino Zoff;[108] il 20 marzo, in Torino-Juventus, batte anche il record assoluto della massima serie (stabilito da Sebastiano Rossi nel 1994), migliorandolo fino a 974 minuti, quando subisce su rigore il gol di Andrea Belotti.[11] Vince il campionato alla trentacinquesima giornata, grazie alla vittoria conseguita contro la Fiorentina per 1-2 (nella quale, nel finale, risulta decisivo ai fini del risultato parando un rigore a Nikola Kalinić) e alla sconfitta del Napoli secondo in classifica per 1-0 nella trasferta di Roma, nel posticipo giocato il lunedì pomeriggio. Il 21 maggio, pur non scendendo in campo durante la partita (così come durante tutta la competizione, sostituito da Neto), vince la seconda Coppa Italia consecutiva con la Juventus, la terza personale.[109]
L'11 ottobre 2016 si aggiudica la 14ª edizione del Golden Foot;[21] nello stesso mese viene inserito dalla testata francese France Football fra i 30 candidati alla vittoria del Pallone d'oro.[110] Il 2 novembre, nel pareggio casalingo contro il Lione (1-1), raggiunge quota 100 presenze in Champions League (escluse le presenze nei turni preliminari).[111] Il 6 novembre, nella vittoria esterna contro il Chievo (1-2), raggiunge quota 600 presenze in Serie A;[112] l'8 aprile 2017, nella gara di ritorno contro i clivensi, tocca quota 616, superando Javier Zanetti al secondo posto della classifica dei calciatori con più presenze nel massimo campionato italiano.[113] Alla fine di maggio mette in bacheca sia la Coppa Italia (non giocando nessuna gara della manifestazione)[114] che il sesto campionato di fila[115]: Buffon, insieme ai compagni di squadra Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner e Marchisio, è tra i 6 esacampioni d'Italia di questo ciclo bianconero.[116] Non riesce invece l'affermazione europea in Champions League, dove la Juventus esce sconfitta in finale contro il Real Madrid, vittorioso per 1-4; per Buffon si tratta della terza finale di Champions League persa, dopo i precedenti del 2003 e 2015.[117] L'estremo difensore bianconero viene comunque premiato come miglior portiere del torneo continentale[118] e, per la quinta volta in carriera, come Miglior portiere dell'anno IFFHS.[16]
Nazionale
Gioca in tutte le rappresentative giovanili italiane dall'Under-15 all'Under-23. Gioca l'Europeo Under-15 nel 1993 in Turchia, il Mondiale Under-17 nel 1993 in Giappone, arriva in finale all'Europeo Under-18 del 1995 e vince l'Europeo Under-21 del 1996 pur senza scendere in campo nel corso della manifestazione, in cui il portiere titolare della nazionale italiana è Angelo Pagotto;[119] sempre nel 1996 è convocato per i Giochi olimpici, venendo preferito allo stesso Pagotto come riserva di Gianluca Pagliuca.[120]
1997-2006
Gianluigi Buffon ottiene la sua prima convocazione in nazionale maggiore da parte del CT Cesare Maldini in occasione delle qualificazioni al Mondiale di calcio 1998. Esordisce con la maglia della nazionale il 29 ottobre 1997, all'età di 19 anni, durante la partita di spareggio contro la Russia giocata a Mosca, valida per le qualificazioni ai Mondiali di Francia 1998. Buffon entrò in campo al 32' minuto del primo tempo per sostituire l'infortunato Pagliuca. Durante l'incontro, Buffon subì il suo primo gol in nazionale al 52' a causa di un'autorete di Fabio Cannavaro, all'epoca suo compagno di squadra nel Parma e futuro collega nella Juventus. La partita si concluse con il risultato di 1-1.[121]
Viene convocato per il Mondiale del 1998 in Francia come terzo portiere dietro Angelo Peruzzi e Gianluca Pagliuca, diventando poi il secondo a causa dell'infortunio di Peruzzi, costretto a rinunciare alla manifestazione e sostituito da Francesco Toldo.[122] Buffon riesce a brillare con l'arrivo sulla panchina della nazionale del CT Dino Zoff, il quale decide di schierarlo come titolare a soli 20 anni; convocato come titolare per l'Europeo 2000, dovrà tuttavia saltare la manifestazione per via di un infortunio alla mano subito durante un'amichevole contro la Norvegia.[123] In seguito, sotto la guida del CT Giovanni Trapattoni, batte la concorrenza di Toldo[124][125] e partecipa al Mondiale 2002 e all'Europeo 2004, subendo rispettivamente cinque e due gol.
Gianluigi Buffon raggiunge i suoi massimi livelli di prestazione durante il Mondiale del 2006 in Germania sotto la gestione tecnica del nuovo CT della nazionale Marcello Lippi. Durante il torneo, infatti, subisce solo due reti, ovvero un autogol del compagno Cristian Zaccardo durante l'incontro con gli Stati Uniti nella fase a gironi, terminato con il punteggio di 1-1,[126] e l'altra fu il calcio di rigore realizzato da Zinédine Zidane nella finale del 9 luglio 2006 contro la Francia.[127] Fino a quel momento ha mantenuto la porta italiana inviolata per ben 458 minuti (avvicinandosi al record di 518 minuti stabilito da Walter Zenga nel 1990). Nella finale disputata all'Olympiastadion di Berlino, a 28 anni si aggiudica con la nazionale italiana la Coppa del Mondo, battendo i francesi dopo l'1-1 ai calci di rigore. In special modo, durante la gara è da ricordare la decisiva parata effettuata nei supplementari su colpo di testa di Zidane.[128] Con le sue parate è stato uno dei maggiori artefici della vittoria azzurra del Mondiale, venendo per questo insignito del Premio Yashin come miglior portiere del torneo. In lizza fino all'ultimo per il Pallone d'oro, si classifica secondo dietro al compagno di squadra Fabio Cannavaro.
2007-

All'Europeo 2008, con il CT Roberto Donadoni, indossa la fascia di capitano nella gara d'esordio contro i Paesi Bassi (sconfitta per 3-0) a causa dell'assenza di Fabio Cannavaro;[129] in seguito evita all'Italia una precoce eliminazione, parando di riflesso un rigore ad Adrian Mutu, nella seconda gara del girone contro la Romania (1-1),[130] e mantiene inviolata la porta azzurra nella decisiva vittoria contro la Francia (2-0) che vale l'accesso ai quarti di finale.[131] Qui, nella gara che vede la Spagna estromettere gli azzurri ai tiri di rigore (2-4, 0-0 d.t.s.), neutralizza inutilmente ai fini del risultato il tiro di Daniel Güiza.[132] Chiude la competizione con 4 reti al passivo.
Partecipa quindi alla Confederations Cup 2009, con Marcello Lippi tornato in panchina, dove l'Italia viene eliminata al primo turno e nella quale il portiere subisce 5 reti. Il 14 novembre dello stesso anno, nell'amichevole di Pescara contro i Paesi Bassi, raggiunge quota 100 presenze in nazionale – quarto giocatore italiano dopo Zoff, Paolo Maldini e Fabio Cannavaro a toccare tale traguardo.
Il 1º giugno 2010 viene selezionato per il Mondiale 2010 in Sudafrica. Nella prima partita del girone contro il Paraguay (1-1) si è infortunato alla schiena, accusando un problema sciatico che lo ha costretto a lasciare il campo durante l'intervallo;[133][134] al suo posto è entrato Federico Marchetti, che è stato titolare anche per le altre due partite del girone che ha visto l'Italia eliminata. Chiude quindi la competizione con una presenza e una rete subita.
Dopo l'addio di Lippi, arriva come CT Cesare Prandelli, il quale lo nomina nuovo capitano della squadra non appena torna fra i disponibili: rientra a giocare infatti il 9 febbraio 2011 nell'amichevole pareggiata per 1-1 in casa della Germania.[135] Il 6 settembre 2011, nella gara vinta per 1-0 sulla Slovenia, stabilisce il nuovo record d'imbattibilità nelle qualificazioni agli Europei: 644'.[136][137]

Selezionato per l'Europeo 2012,[138] è tra i protagonisti dell'Italia che si classifica al secondo posto, perdendo la finale ancora contro la Spagna (0-4). Al termine della manifestazione, la commissione tecnica dell'UEFA ha inserito Buffon nella lista dei migliori giocatori dell'edizione.[139]
Convocato per la Confederations Cup 2013,[140] gioca tutte le 5 partite in cui è coinvolta la nazionale azzurra che giunge al terzo posto, dopo aver battuto l'Uruguay ai calci di rigore (dove Buffon è decisivo parando i penalty di Diego Forlán, Martín Cáceres e Walter Gargano);[141] nella precedente partita, cioè la semifinale persa sempre dal dischetto e nuovamente contro la Spagna, non aveva invece respinto alcun tiro dei sette calciati dalle furie rosse. L'11 ottobre seguente, in Danimarca-Italia (2-2), supera le 136 presenze di Cannavaro, diventando il primatista azzurro dei calciatori più presenti in nazionale.[142]
Nel 2014 prende parte al suo quinto mondiale, eguagliando il record di Lothar Matthäus e Antonio Carbajal.[10] Nella terza partita contro l'Uruguay, nonostante Buffon risulti tra i migliori in campo, l'Italia perde 0-1 e viene eliminata dalla competizione.[143][144]
Il 6 settembre 2015 (durante la gestione di Antonio Conte, subentrato a Prandelli) Buffon raggiunge le 150 presenze in maglia azzurra, scendendo in campo contro la Bulgaria in una gara di qualificazione all'Europeo 2016.[145] Titolare e capitano anche nella competizione continentale, offre ottime prestazioni;[146] l'Italia viene eliminata ai quarti di finale dalla Germania dopo i tiri di rigore (ininfluente la parata di Buffon sul tiro di Thomas Müller).[147]
Il 24 marzo 2017, in occasione della partita di qualificazione al Mondiale di Russia 2018 contro l'Albania, giocata a Palermo, tocca quota mille presenze tra squadre di club e nazionale maggiore.[148] Il 13 novembre dello stesso anno, dopo aver perso lo spareggio di qualificazione al mondiale del 2018 contro la Svezia (1-0 e 0-0), Buffon annuncia il ritiro dalla nazionale,[149] salvo poi cambiare idea e accettare la convocazione del nuovo ct Luigi Di Biagio per le amichevoli contro Argentina e Inghilterra del 23 e 27 marzo 2018.[150]
Statistiche
Al 22 aprile 2018 Buffon ha disputato, tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili, 1071 partite nelle quali ha subito 881 reti, alla media di 0,82 gol a partita.
Presenze e reti nei club
Statistiche aggiornate al 22 aprile 2018.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1995-1996 | ![]() |
A | 9 | -6 | CI | 0 | -0 | CdC | 0 | -0 | SI | 0 | -0 | 9 | -6 |
1996-1997 | A | 27 | -17 | CI | 0 | -0 | CU | 1 | -1 | - | - | - | 28 | -18 | |
1997-1998 | A | 32 | -33 | CI | 6 | -6 | UCL | 8[151] | -6[152] | - | - | - | 46 | -45 | |
1998-1999 | A | 34 | -36 | CI | 6 | -4 | CU | 11 | -10 | - | - | - | 51 | -50 | |
1999-2000 | A | 32+1[153] | -36 + -3[153] | CI | 0 | -0 | UCL+CU | 2[154]+7 | -2[154] + -7 | SI | 1 | -1 | 43 | -49 | |
2000-2001 | A | 34 | -31 | CI | 2 | -2 | CU | 7 | -7 | - | - | - | 43 | -40 | |
Totale Parma | 168+1 | -159 + -3 | 14 | -12 | 36 | -33 | 1 | -1 | 220 | -208 | |||||
2001-2002 | ![]() |
A | 34 | -23 | CI | 1 | -1 | UCL | 10 | -12 | - | - | - | 45 | -36 |
2002-2003 | A | 32 | -23 | CI | 0 | -0 | UCL | 15 | -16 | SI | 1 | -1 | 48 | -40 | |
2003-2004 | A | 32 | -41 | CI | 0 | -0 | UCL | 6 | -6 | SI | 1 | -1 | 39 | -48 | |
2004-2005 | A | 37 | -23 | CI | 0 | -0 | UCL | 11[151] | -6[155] | - | - | - | 48 | -29 | |
2005-2006 | A | 18 | -12 | CI | 2 | -3 | UCL | 4 | -6 | SI | 0 | -0 | 24 | -21 | |
2006-2007 | B | 37 | -21 | CI | 3 | -4 | - | - | - | - | - | - | 40 | -25 | |
2007-2008 | A | 34 | -30 | CI | 1 | -1 | - | - | - | - | - | - | 35 | -31 | |
2008-2009 | A | 23 | -26 | CI | 2 | -2 | UCL | 5[151] | -4[152] | - | - | - | 30 | -32 | |
2009-2010 | A | 27 | -33 | CI | 1 | -2 | UCL+UEL | 6+1 | -7 + -1 | - | - | - | 35 | -43 | |
2010-2011 | A | 16 | -17 | CI | 1 | -0 | UEL[156] | - | - | - | - | - | 17 | -17 | |
2011-2012 | A | 35 | -16 | CI | 0 | -0 | - | - | - | - | - | - | 35 | -16 | |
2012-2013 | A | 32 | -19 | CI | 1 | -0 | UCL | 10 | -8 | SI | 1 | -2 | 44 | -29 | |
2013-2014 | A | 33 | -20 | CI | 0 | -0 | UCL+UEL | 6+8 | -9 + -4 | SI | 1 | -0 | 48 | -33 | |
2014-2015 | A | 33 | -20 | CI | 0 | -0 | UCL | 13 | -10 | SI | 1 | -2 | 47 | -32 | |
2015-2016 | A | 35 | -17 | CI | 0 | -0 | UCL | 8 | -9 | SI | 1 | -0 | 44 | -26 | |
2016-2017 | A | 30 | -24 | CI | 0 | -0 | UCL | 12 | -7 | SI | 1 | -1 | 43 | -32 | |
2017-2018 | A | 18 | -11 | CI | 2 | -0 | UCL | 9 | -11 | SI | 1 | -3 | 30 | -25 | |
Totale Juventus | 506 | -376 | 14 | -13 | 124 | -116 | 8 | -10 | 652 | -515 | |||||
Totale carriera | 675 | -538 | 28 | -25 | 160 | -149 | 9 | -11 | 872 | -723 |
Cronologia presenze in nazionale
Record
Statistiche aggiornate al 22 aprile 2018.
- Calciatore con più presenze nella nazionale di calcio dell'Italia (176).
- Calciatore con più presenze da capitano nella nazionale italiana (80).
- Calciatore con più presenze in una nazionale UEFA (176).[157]
- Calciatore con più presenze nei campionati europei fra qualificazioni e fasi finali (58).
- Uno dei tre calciatori, insieme a Antonio Carbajal e Lothar Matthäus, ad aver partecipato a cinque edizioni dei Mondiali di calcio;[10] nel 1998 (senza scendere in campo), 2002, 2006, 2010 e 2014.
- Calciatore con più presenze in Coppa Campioni/Champions League con la maglia della Juventus (115).[158]
- Uno dei due calciatori, insieme a Dejan Stanković, ad aver vinto più volte la Supercoppa italiana (6).[159]
- Calciatore con più presenze nella Supercoppa italiana con la maglia della Juventus (8).[160]
- Calciatore con più minuti giocati in Serie A con la maglia della Juventus.[161]
- Calciatore con più minuti giocati nella Juventus in tutte le competizioni.[162]
- Portiere con più partite consecutive senza subire gol in Serie A (10).[163]
- Portiere con la più lunga striscia di imbattibilità nella storia della massima serie italiana (974'),[11] considerando sia la Serie A a girone unico sia i campionati precedenti alla sua istituzione (i record passati erano detenuti rispettivamente da Sebastiano Rossi con 929'[11] e Gianpiero Combi con 934'[164]).
- Portiere con più presenze nella storia della Serie A (637).
- Calciatore ad aver vinto il maggior numero di campionati di Serie A (8, più un titolo revocato), assieme a Giovanni Ferrari, Giuseppe Furino e Virginio Rosetta.[165]
- Calciatore ad aver vinto il maggior numero di trofei con la maglia della Juventus (17).
Palmarès
ClubCompetizioni nazionali
Competizioni internazionali
Nazionale |
Individuale
|
Onorificenze
![]() |
Collare d'oro al Merito Sportivo |
— Roma, 23 ottobre 2006.[167] |
![]() |
Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana |
— 12 dicembre 2006. Di iniziativa del Presidente della Repubblica.[168] |
Opere
- Gianluigi Buffon, Roberto Perrone, Numero 1, Milano, Rizzoli, 2008, ISBN 978-88-17-02438-9.
- Prefazione a Il destino nelle mani. Vita e carriera di Giovanni De Prà, di Biagio Angrisani e Luca De Prà, De Ferrari, 2008.
Note
- ^ a b Gianluigi Buffon, su juventus.com. URL consultato il 19 ottobre 2017.
- ^ 169 (-162) se si considera anche lo spareggio per l'accesso alla UEFA Champions League 2000-2001 disputato il 23 maggio 2000 contro l'Inter.
- ^ Elezioni, Gigi Buffon appoggia Monti. «Uomo tutto d'un pezzo, raziocinante», su corriere.it.
- ^ Buffon: "Che rischi alla fine. Mi carico con le piazze italiane", su gazzetta.it.
- ^ Buffon: «Totti al Mondiale sarebbe bellissimo», su corrieredellosport.it.
- ^ Buffon, Gianluigi, su treccani.it. URL consultato il 15 febbraio 2016.
- ^ Stefano Agresti, Cinque imprese e un gigante: Buffon, su blog.corrieredellosport.it, 16 settembre 2015. URL consultato il 2 dicembre 2015.
- ^ (EN) Juventus keeper Gianluigi Buffon celebrates 20 years since debut, su skysports.com, 19 novembre 2015.
- ^ Intervista esclusiva a Giuliano Sarti: "Gigi Buffon è il miglior portiere di tutti i tempi", su mediaset.it, 18 settembre 2014. URL consultato il 15 febbraio 2016.
- ^ a b c (EN) Behind the World Cup record: Lothar Matthaus, su fifa.com, 8 maggio 2017.
- ^ a b c d Record di imbattibilità per Buffon: 974', su legaseriea.it, 20 marzo 2016.
- ^ Italia e Juventus celebrano Buffon nel club dei millenari. E Maldini è nel mirino, su tuttosport.com, 24 marzo 2017.
- ^ Gigi Buffon è il miglior portiere, su repubblica.it, 10 luglio 2006. URL consultato il 6 settembre 2008.
- ^ Luigi Garlando, Cannavaro mister Pallone d'Oro, su gazzetta.it, 17 novembre 2006. URL consultato il 6 settembre 2008.
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- ^ Buffon miglior portiere del decennio, su tuttosport.com, 5 gennaio 2011. URL consultato il 10 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Buffon miglior portiere degli ultimi 25 anni, su repubblica.it, 25 gennaio 2012. URL consultato il 10 settembre 2015.
- ^ L'Iffhs ha deciso: Buffon miglior portiere del XXI secolo, su sport.sky.it, 7 febbraio 2012. URL consultato il 10 settembre 2015.
- ^ Gli italiani piacciono agli inglesi, su sportmediaset.mediaset.it, 31 dicembre 2009. URL consultato il 21 novembre 2012.
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- ^ Buffon, Lucarelli e Mian comprano la Carrarese, su iltirreno.gelocal.it, 17 luglio 2010. URL consultato il 29 ottobre 2010.
- ^ Gigi Buffon, rinnova il suo investimento con la Carrarese, su tuttolegapro.com, 10 giugno 2011.
- ^ Carrarese, Buffon diventa azionista unico, su tuttosport.com, 6 luglio 2012. URL consultato il 28 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2016).
- ^ BusinessPeople, Gigi Buffon entra nel CDA Zucchi, su juvemania.it, 30 maggio 2011.
- ^ Zucchi: la Consob multa Buffon per 60mila euro, su archivio-radiocor.ilsole24ore.com.
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- ^ Juve, Buffon e Seredova si sono sposati a Praga, su tuttosport.com.
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- ^ Buffon: «Ci tenevo a dedicare la vittoria a mio figlio», su juventus.com.
- ^ Buffon-D'Amico, scatti roventi e bimbo in arrivo. Khedira lascia Lena, su gazzetta.it, 8 luglio 2015.
- ^ Ilaria D'Amico e Gigi Buffon genitori: è nato Leopoldo Mattia, su zazoom.it, 7 gennaio 2016.
- ^ Aic, Tommasi presidente. Buffon il vicepresidente, su tuttosport.com.
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- ^ Buffon, Perrone, p. 119.
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- ^ Diploma non autentico, Buffon rischia fino a 4 anni, in La Gazzetta dello Sport, 14 settembre 2000.
- ^ Parma: Buffon patteggia multa di 6 milioni per falso diploma, su quotidianonet.ilsole24ore.com. (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2010).
- ^ Buffon nel giro delle scommesse, in la Repubblica.
- ^ Scommesse, Buffon si difende, su repubblica.it.
- ^ Un campione tra pasticci e miracoli Le gag, il fascio e il diploma falso, in Corriere della Sera.
- ^ Buffon: «Sono pulito, solo scommesse legali», su corriere.it.
- ^ Una puntata da 10 000 euro rimette nei guai Buffon, in Corriere della Sera.
- ^ Il politologo Buffon, tra manovra e pallone, su lettera43.it.
- ^ Davide Stoppini, E Buffon inciampa sulla croce celtica, gazzetta.it, 12 luglio 2006. URL consultato il 28 gennaio 2018.
- ^ Che portiere, che Capitano, che carisma! Albertosi scolpisce la sentenza: "Buffon? Neuer non gli lega neanche le scarpe...", su goal.com, 29 giugno 2012. URL consultato il 9 settembre 2015.
- ^ Italia, Buffon idolo in Francia: "salva" la Marsigliese, su corrieredellosport.it, 2 settembre 2016.
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- ^ a b Gigi Garanzini, Il grande rimpianto di SuperGigi, in La Stampa, 11 settembre 2003, p. 32.
- ^ Marco Frattino, Toldo esalta Buffon: "Ha un talento ineguagliabile", su tuttomercatoweb.com, 19 settembre 2015. URL consultato il 7 ottobre 2016.
- ^ Non sparate sul portiere, Buffon difende il ruolo a spada tratta: "Certe regole sono disumane", su goal.com, 27 dicembre 2013.
- ^ Emanuele Gamba, Buffon, riflessi super Caceres protagonista Diego perno decisivo, in la Repubblica, 4 novembre 2009. URL consultato il 12 gennaio 2015.
- ^ Leonardo Petri, I portieri giudicano Frey 'è fortissimo, ma Buffon...', in la Repubblica, 7 gennaio 2009. URL consultato il 9 settembre 2015.
- ^ a b Juventus: Buffon para Neto, su calciomercato.com, 5 aprile 2015. URL consultato il 9 settembre 2015.
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- ^ Matteo Dore, Buffon e Van der Sar maestri con i piedi, in La Gazzetta dello Sport, 14 marzo 2001. URL consultato il 27 novembre 2015.
- ^ Nicola Cecere, Buffon para Pagliuca: "In Francia avrei potuto giocare io", in La Gazzetta dello Sport, 7 ottobre 1998.
- ^ Buffon, hai ragione tu: sei anche un pararigori, su tuttosport.com, 29 settembre 2014. URL consultato il 29 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2015).
- ^ Buffon: “Non paro i rigori? Critiche umilianti per me”, su tuttosport.com, 30 giugno 2013. URL consultato il 29 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
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- ^ Buffon, Perrone, p. 38.
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- ^ La Juventus non ha il fisico. Buffon e Camoranesi kot, su lastampa.it.
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- ^ Buffon: "Se me ne fossi accorto non avrei aiutato l'arbitro...", su gazzetta.it, 25 febbraio 2012.
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- ^ Milan-Juventus 0-1 nella finale Coppa Italia 2016, gol Morata, su ansa.it, 22 maggio 2016.
- ^ Pallone d’Oro: Buffon candidato con Messi, CR7 e Pogba, su gazzetta.it, 24 ottobre 2016.
- ^ Gianluca Oddenino, La Juve non convince, solo pari col Lione, su lastampa.it, 2 novembre 2016.
- ^ Fabiana Della Valle, Chievo-Juventus 1-2. Apre Mandzukic, pareggia Pellissier, chiude Pjanic, su gazzetta.it, 6 novembre 2016.
- ^ Alessandro Massimo, 616 per Buffon, superato Zanetti, su it.uefa.com, 9 aprile 2017.
- ^ Marco Fallisi, Coppa Italia, Juve-Lazio 2-0: gol di Dani Alves e Bonucci, storico tris bianconero, su gazzetta.it, 17 maggio 2017.
- ^ Jacopo Gerna, Juventus-Crotone 3-0, bianconeri nella leggenda: gol di Mandzukic, Dybala e Alex Sandro, su gazzetta.it, 21 maggio 2017.
- ^ Mai nessuno come loro, su juventus.com, 21 maggio 2017.
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- ^ Italia, Di Biagio convoca Cutrone e Chiesa. Torna Bonaventura. C'è Buffon, su gazzetta.it, 17 marzo 2018.
- ^ a b c 2 presenze nei turni preliminari.
- ^ a b Una rete subita nei turni preliminari.
- ^ a b Spareggio per l'accesso alla UEFA Champions League 2000-2001.
- ^ a b Nei turni preliminari.
- ^ 3 reti subite nei turni preliminari.
- ^ Non inserito in lista UEFA.
- ^ Buffon da record, superato Casillas, su it.uefa.com, 25 marzo 2017.
- ^ Presenze giocatori Champions League/Coppa dei Campioni, su myjuve.it. URL consultato il 17 marzo 2016.
- ^ Juve, Supercoppa dei record. Notte e numeri da capogiro, su gazzetta.it, 9 agosto 2015. URL consultato il 21 novembre 2016.
- ^ Presenze giocatori Supercoppa Italiana, su myjuve.it. URL consultato il 2 maggio 2016.
- ^ Al 65' di Sampdoria-Juventus Gigi Buffon è diventato il giocatore bianconero ad aver collezionato più minuti di sempre in bianconero: 39.681, su goal.com, 19 marzo 2017.
- ^ Buffon supera Del Piero: suo il record di minuti giocati con la Juventus, su ilbuzz.it.eurosport.com, 21 ottobre 2015.
- ^ Ivan Palumbo, Juve, 10 gare consecutive senza subire gol: è record nella storia della Serie A, su gazzetta.it, 12 marzo 2016.
- ^ 20 dicembre 1902: nasce Combi, il "nonno" di Zoff e Buffon, su torino.repubblica.it, 20 dicembre 2014. URL consultato il 30 maggio 2016.
- ^ Giocatori pluriscudettati, Buffon raggiunge la vetta con 8: Bonucci a 7, su goal.com, 21 maggio 2017.
- ^ A seguito della sentenza della Commissione di Appello Federale in merito ai fatti oggetto dello scandalo del calcio italiano del 2006, lo scudetto vinto dalla Juventus nel campionato 2004-2005 fu revocato e non più assegnato.
- ^ Coni: Consegnati i Collari d'oro e diplomi d'onore ai campionissimi, su coni.it, 23 ottobre 2006. URL consultato il 7 maggio 2011.
- ^ Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana Sig. Gianluigi Buffon, su quirinale.it.
Bibliografia
- Gianluigi Buffon, Roberto Perrone, Numero 1, Milano, Rizzoli, 2008, ISBN 978-88-17-02438-9.
- Alberto Polverosi, BUFFON, Gianluigi, in Enciclopedia dello Sport – Calcio, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
- Andrea Schianchi, Il calcio di Buffon ai raggi X, Milano, La Gazzetta dello Sport, 31 agosto 2011.
Voci correlate
- Calciatori con almeno 100 presenze in Nazionale
- Calciatori con almeno 1000 presenze in carriera
- FIFA 100
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Collegamenti esterni
- (IT, EN) Sito ufficiale, su gianluigibuffon.it.
- (EN, DE, FR, ES, AR) Gianluigi Buffon, su FIFA.com, FIFA.
- Gianluigi Buffon, su UEFA.com, UEFA.
- (EN) Gianluigi Buffon, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Gianluigi Buffon, su transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Gianluigi Buffon, su it.soccerway.com, Perform Group.
- Gianluigi Buffon, su calcio.com, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (DE) Gianluigi Buffon, su fussballdaten.de, Fussballdaten Verlags GmbH.
- (ES) Gianluigi Buffon, su AS.com, AS.
- (EN) Gianluigi Buffon, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- Gianluigi Buffon, su Treccani.it, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Convocazioni e presenze in Nazionale di Gianluigi Buffon, su FIGC.it, FIGC.
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