Domenico Morfeo

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Domenico Morfeo
Morfeo all'Atalanta nel 1996
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 173 cm
Peso 74 kg
Calcio
Ruolo Centrocampista
Termine carriera 2011
Carriera
Giovanili
1988-1993Atalanta
Squadre di club1
1993-1997Atalanta83 (22)
1997-1998Fiorentina26 (5)
1998-1999Milan11 (0)
1999-2000Cagliari5 (1)
2000Verona10 (5)
2000-2001Fiorentina2 (0)
2001Atalanta17 (5)
2001-2002Fiorentina18 (2)
2002-2003Inter17 (1)
2003-2008Parma88 (16)[1]
2008-2009Brescia1 (0)
2009Cremonese4 (0)
2010-2011 San Benedetto dei Marsi22 (19)
Nazionale
1991-1992Bandiera dell'Italia Italia U-167 (2)
1993-1994Bandiera dell'Italia Italia U-186 (6)
1995-1997Bandiera dell'Italia Italia U-215 (1)
1996Bandiera dell'Italia Italia olimpica2 (0)
Palmarès
 Europei di calcio Under-21
Oro Spagna 1996
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Domenico Morfeo (San Benedetto dei Marsi, 16 gennaio 1976) è un ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Anche suo fratello Mario è stato un calciatore.[2] Dopo avere lasciato l'ambiente del calcio è tornato a Parma dove gestisce un ristorante.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Era un trequartista dotato di eccellente tecnica di base[3][4][5][6] che gli consentiva di giocare in diversi ruoli offensivi: ala sinistra o seconda punta. Giocatore di talento, agile e creativo, era abile nel fornire assist e nell'andare in gol con l'eccellente piede sinistro. Ciò gli valse inizialmente il confronto con il suo idolo Roberto Baggio, così come Rivera e Maradona, portandolo a essere soprannominato Maradonino. Sebbene non fosse un giocatore particolarmente prolifico, possedeva un tiro preciso e potente da fuori area ed era uno specialista dei calci piazzati.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Inizi[modifica | modifica wikitesto]

Entra nel settore giovanile dell'Atalanta, squadra che lo esamina e lo ingaggia all'età di 14 anni su segnalazione di Mino Favini. Arriva all'Atalanta grazie anche al tecnico Bixio Liberale, suo allenatore e osservatore orobico.[3] Debutta in Serie A a 17 anni il 19 dicembre 1993, in una partita che vede la vittoria dell'Atalanta sul Genoa per 2-1.

Nella stessa stagione del suo debutto colleziona 9 presenze realizzando anche 3 reti. Il 13 marzo 1994 in Atalanta-Lecce 3-4 entra al 75' minuto e mette a segno il suo primo e secondo gol in Serie A con una doppietta che non evita però la sconfitta ai bergamaschi a causa della rete del 4-3 del Lecce al 90'. A fine stagione la squadra retrocede in Serie B[7].

Nella stagione 1994-1995 totalizzò 18 presenze e 3 reti contribuendo alla promozione dell'Atalanta. Nella stagione 1995-1996, a 19 anni, Morfeo totalizzò 30 presenze realizzando 11 reti. Nel frattempo giocò parecchie partite nella Nazionale Under-21.

La permanenza dell'Atalanta in Serie A convinse Morfeo a firmare per un altro anno per il club di Bergamo. Nell'ultima stagione a Bergamo (1996-1997) Morfeo si confermò collezionando 26 presenze, 5 reti e molti assist per i compagni (soprattutto Filippo Inzaghi, che diverrà capocannoniere del torneo e col quale litigherà per la battuta d'un calcio di rigore[7]).

Gli anni in giro per l'Italia[modifica | modifica wikitesto]

Durante il mercato estivo Cecchi Gori si aggiudicò il giocatore per 8,5 miliardi di lire:[8] ingaggiato inizialmente come vice-Rui Costa, riuscì dopo qualche partita a diventare titolare assieme al campione portoghese. Fu poi l'arrivo in maglia viola di Edmundo che lo fece tornare in panchina; in seguito, Morfeo affermerà che c'erano «delle pressioni» per far giocare titolare l'attaccante brasiliano[7]. In due stagioni a Firenze totalizzò 26 presenze e 5 gol.

Nelle stagioni successive fu preso inizialmente in prestito dal Milan dove, così com'era successo in maglia viola, faticò a trovare spazio tra i titolari. Con i rossoneri il bottino fu di sole 11 presenze ma riuscì a contribuire comunque alla conquista dello scudetto rossonero del 1998-1999 provocando l'autorete di Magoni in Bologna-Milan (2-3) e fornendo a Oliver Bierhoff l'assist per il gol-vittoria sette giorni dopo in Milan-Salernitana (3-2).

Nella prima parte della stagione successiva andò in prestito al Cagliari, dove collezionò 5 presenze con un'unica rete. Con il mercato riparatore di gennaio venne girato in prestito al Verona, sempre in Serie A, allenata da Cesare Prandelli, conosciuto ai tempi delle giovanili dell'Atalanta: con la maglia gialloblù realizzò 5 reti in 10 presenze, contribuendo così alla salvezza della squadra scaligera.

Nella stagione 2000-2001 tornò a Firenze di passaggio, poiché la Fiorentina decise di cederlo nuovamente in prestito. Tornato all'Atalanta totalizzò 17 presenze e 5 reti. La stagione successiva terminò con la retrocessione della squadra, in cui Morfeo totalizzò 18 presenze e 2 reti. La società viola fallì poi nell'estate del 2002 e Morfeo si ritrovò svincolato.

Venne quindi prelevato dall'Inter di Massimo Moratti, che lo ingaggiò a parametro zero nella stagione 2002-2003. Nell'Inter era una riserva, collezionando in 17 presenze e 1 rete in campionato (contro la Roma in un pirotecnico match finito 2-2); segnò anche, per la prima e unica volta in carriera, una rete in Champions League nella vittoria in trasferta contro il Newcastle (1-4).

Proprio in Coppa avverrà l'episodio che chiuderà, di fatto, l'esperienza nerazzurra: nella partita decisiva per la qualificazione ai quarti di finale contro il Bayer Leverkusen, litigherà con Emre per tirare un calcio di rigore: alla fine andò sul dischetto proprio Morfeo, che però si fece parare il tiro e successivamente venne sostituito[9]. L'Inter vincerà comunque per 2-0, ma da lì in avanti il fantasista non giocherà più in Champions League, ed in campionato calcherà il campo solo per due spezzoni[7].

Parma[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate 2003 passò in comproprietà per un milione al Parma e nella prima stagione totalizzò 23 presenze e 4 reti. L'anno successivo rimase in Emilia e fu autore di una grande stagione (il cui bilancio fu di 31 presenze, 8 reti e numerosi assist per il centravanti Gilardino),[10] tanto che nell'estate del 2005 i crociati acquisirono completamente il suo cartellino dall'Inter per 7,5 milioni di €.

Nel 2006-2007, stagione per lui abbastanza travagliata, realizzò invece una sola rete, nel 2-2 di Siena. Nella stagione successiva non fu mai impiegato dal primo minuto e le sue sporadiche apparizioni avvennero spesso a partita già chiusa.

Brescia e Cremonese[modifica | modifica wikitesto]

Il 17 luglio 2008 firmò un contratto biennale con il Brescia, ma dopo soli due mesi, in cui giocò solo una partita di Coppa Italia, annunciò la volontà di rescindere il contratto con le rondinelle, facendo nascere delle speculazioni circa la fine della sua carriera agonistica,[11] provatesi false quando all'inizio del 2009 è tornato al calcio giocato con il suo ex allenatore Emiliano Mondonico alla Cremonese[12].

Nel 2010 ha ripreso a giocare in seconda categoria, nel San Benedetto dei Marsi, squadra del paese natio dove ha trascorso l'infanzia[13]. Morfeo lascia definitivamente il calcio giocato a febbraio 2011[14].

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Totti, Morfeo e Chiesa in nazionale nel 1996 per uno stage riservato ai migliori giovani italiani dell'epoca

Dal 1991 al 1992 ha fatto parte dell'Under-15-16 italiana, collezionando 7 presenze e due gol. Nel 1993 è la volta della chiamata con l'Under-18, con cui segna sei gol in 6 incontri disputati. Le ottime prestazioni sia con gli azzurrini che in campionato convincono nel 1995 Cesare Maldini a convocarlo con l'Under-21, con cui gioca da protagonista gli Europei di categoria di Spagna 1996, che vede gli azzurrini vittoriosi in finale proprio contro la Spagna. In questa finale, in cui gli azzurrini terminarono i tempi supplementari in 9 sul punteggio di 1 a 1, lo stesso Morfeo fu incaricato di battere il calcio di rigore decisivo, che insaccò vittoriosamente alle spalle del portiere iberico Mora.[3] Nel febbraio 1996 viene convocato in nazionale maggiore dal tecnico Arrigo Sacchi per uno stage.[15]

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2015 apre ad Avezzano, in Abruzzo, un centro commerciale chiamato "Shopping Park Ten".[16]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 2 novembre 2015.

Stagione Squadra Campionato Coppa nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1993-1994 Bandiera dell'Italia Atalanta A 9 3 CI 2 0 - - - - - - 11 3
1994-1995 B 18 3 CI 0 0 CAI 1 0 - - - 19 3
1995-1996 A 30 11 CI 7 1 - - - - - - 37 12
1996-1997 A 26 5 CI 1 0 - - - - - - 27 5
1997-1998 Bandiera dell'Italia Fiorentina A 24 5 CI 5 1 - - - - - - 29 6
1998-1999 Bandiera dell'Italia Milan A 11 0 CI 2 0 - - - - - - 13 0
1999-gen. 2000 Bandiera dell'Italia Cagliari A 5 1 CI 0 0 - - - - 5 1
gen.-giu. 2000 Bandiera dell'Italia Verona A 10 5 CI - - - - - - - - 10 5
2000-gen. 2001 Bandiera dell'Italia Fiorentina A 2 0 CI 1 0 CU - - - - - 3 0
2000-2001 Bandiera dell'Italia Atalanta A 17 5 CI - - - - - - - - 17 5
Totale Atalanta 100 27 10 1 1 0 - - 111 28
2001-2002 Bandiera dell'Italia Fiorentina A 18 2 CI 1 0 CU 3 2 SI 1 0 22 4
Totale Fiorentina 44 7 7 1 3 2 1 0 55 10
2002-2003 Bandiera dell'Italia Inter A 17 1 CI 0 0 UCL 10 1 - - - 27 2
2003-2004 Bandiera dell'Italia Parma A 23 4 CI - - CU 1 0 - - - 24 4
2004-2005 A 31+1[17] 8+0[17] CI - - CU 4 0 - - 36 8
2005-2006 A 23 2 CI 1 0 - - - - 24 2
2006-2007 A 23 1 CI - - CU - - - - 23 1
2007-2008 A 11 1 CI 1 0 - - - - 12 1
Totale Parma 88+1 16+0 2 0 5 0 - - 96 16
2008-gen. 2009 Bandiera dell'Italia Brescia B 0 0 CI 1 0 - - - - - - 1 0
gen.-giu. 2009 Bandiera dell'Italia Cremonese 1D 4 0 CI+CI-LP -+3 2 - - - - - - 7 2
2010-feb. 2011 Bandiera dell'Italia San Benedetto dei Marsi 2° Cat. 22 19 - - - - - - - - - 22 19
Totale carriera 213+1 76+0 25 4 18 3 1 0 258 83

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

Atalanta: 1991-1992
Atalanta: 1992-1993
Atalanta: 1993
Atalanta: 1993

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Milan: 1998-1999

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Spagna 1996

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 89 (16) se si comprendono i play-out.
  2. ^ Ufficiale: Mario Morfeo riparte da San Benedetto dei Marsi, su tuttomercatoweb.com, 18 agosto 2007. URL consultato il 28 febbraio 2014.
  3. ^ a b c Claudio Leone, I grandi numeri 10: Domenico Morfeo, l'eterno Cyrano, su footballpills.com.
  4. ^ Giovanni Fontana, La coscienza, Morfeo, e l’incoscienza, su rivistaundici.com, 15 gennaio 2016.
  5. ^ Gianni Gardon, Stelle comete: Domenico Morfeo, su blog.guerinsportivo.it, 19 marzo 2014.
  6. ^ Andrea Losapio, «Addio al calcio senza rimpianti», su bergamo.corriere.it, 7 dicembre 2012.
  7. ^ a b c d La coscienza, Morfeo, e l’incoscienza, rivistaundici.com, 15 gennaio 2016.
  8. ^ Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 14 (1997-1998), Panini, 6 agosto 2012, p. 10.
  9. ^ L'Inter passa a Leverkusen: è nei quarti della Champions, La Repubblica, 19 marzo 2003.
  10. ^ Domenico Morfeo, su parmacalcio1913.com. URL consultato il 1º novembre 2020.
  11. ^ Clamoroso a Brescia: Morfeo ci ripensa, lascia il calcio, su tuttomercatoweb.com, 22 settembre 2008. URL consultato il 28 febbraio 2014.
  12. ^ Il ritorno di Morfeo - Cremonese di lusso, su archiviostorico.gazzetta.it. URL consultato il 3 marzo 2014.
  13. ^ Sporting Pescina-San Benedetto Dei Marsi= 2-1, su calciopeligno.blogspot.com.
  14. ^ Alessandro Di Gioia, Che fine ha fatto? La storia di Morfeo, su calciomercato.com, 19 giugno 2014. URL consultato il 21 marzo 2017.
  15. ^ Prove d'Italia: Chiesa, Morfeo, Totti, in la Repubblica, 19 febbraio 1996.
  16. ^ Noemi De Blasis, Inaugurazione centro commerciale Ten: intervista a Domenico Morfeo, su marsicanews.com, 14 ottobre 2015. URL consultato il 21 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2017).
  17. ^ a b Spareggio salvezza.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]