Finale della UEFA Champions League 1995-1996

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Finale della UEFA Champions League 1995-1996
I giocatori della Juventus celebrano la vittoria
Informazioni generali
Sport Calcio
CompetizioneChampions League 1995-96
Data22 maggio 1996
CittàRoma
ImpiantoStadio Olimpico
Spettatori68 000
Dettagli dell'incontro
Ajax Juventus
1 1
2 - 4 dopo i tiri di rigore
ArbitroManuel Díaz Vega
Successione
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La finale della 41ª edizione della Champions League si tenne il 22 maggio 1996 allo stadio Olimpico di Roma tra la Juventus (Italia) e l'Ajax (Paesi Bassi).

Le squadre[modifica | modifica wikitesto]

Squadre Partecipazioni precedenti

(il grassetto indica la vittoria)

Bandiera dei Paesi Bassi Ajax 5 (1969, 1971, 1972, 1973, 1995)
Bandiera dell'Italia Juventus 3 (1973, 1983, 1985)

Il cammino verso la finale[modifica | modifica wikitesto]

I due capitani di Juventus e Nantes-Atlantique, Vialli e Ferri, nel corso della semifinale di andata a Torino.

La Juventus di Marcello Lippi, che si riaffaccia alla competizione dopo nove anni, supera come prima classificata la fase a gironi, nella quale è stata inserita nel gruppo C insieme ai tedeschi del Borussia Dortmund, ai rumeni della Steaua Bucarest e agli scozzesi dei Rangers.

Ai quarti i Bianconeri incontrano gli spagnoli del Real Madrid, ribaltando con il successo per 2-0 di Torino la sconfitta per 0-1 patita in precedenza a Madrid. In semifinale i piemontesi estromettono i francesi del Nantes-Atlantique, grazie alla vittoria per 2-0 nell'andata al Delle Alpi e all'ininfluente sconfitta per 2-3 nel ritorno alla Beaujoire.

L'Ajax di Louis van Gaal, detentore del trofeo, guadagna il primo posto nella fase a gironi, nella quale è stata inserita nel gruppo D composto dal Real Madrid, dagli ungheresi del Ferencváros e dagli svizzeri del Grasshoppers.

Ai quarti gli olandesi superano il Borussia Dortmund con un risultato complessivo di 3-0. In semifinale i greci del Panathīnaïkos vengono eliminati grazie al 3-0 nella sfida di ritorno allo stadio Olimpico Spyros Louīs, dopo la sconfitta per 0-1 dell'andata all'Olympisch Stadion.

La partita[modifica | modifica wikitesto]

La formazione dell'Ajax scesa in campo nella finale di Roma

La Juventus, finalista di Coppa UEFA la stagione precedente, torna in finale di Coppa dei Campioni-Champions League per la quarta volta, a undici anni dalla sua precedente apparizione nonché, fin lì, unica affermazione: proprio quella sfida, oscurata dalla strage dell'Heysel, offre ai bianconeri il maggiore stimolo per provare finalmente a festeggiare, come nelle parole del vicepresidente juventino Roberto Bettega, una «vera» vittoria.[1]

Dall'altra parte l'Ajax, campione uscente, si affida a un gruppo che seppur rinnovato e a tratti ancora acerbo, nei mesi precedenti ha già dimostrato il proprio valore conquistando un quadruple, e che limitatamente alla Champions League vanta una grande invulnerabilità, con una sola sconfitta nei precedenti venti incontri.[1]

L'ajacide Litmanen batte il portiere juventino Peruzzi e sigla il gol del pareggio, sotto lo sguardo dell'altro juventino Ferrara.

L'avvio è appannaggio della Juventus, anche per via di una certa tensione che blocca alcuni giovani elementi dell'Ajax, portandoli in questa fase a commettere vari e ingenui errori.[1] La gara si sblocca al 13' quando il difensore biancorosso Frank de Boer si esibisce in un maldestro colpo di testa in ripiegamento, che permette all'attaccante juventino Fabrizio Ravanelli d'incunearsi lestamente tra lo stesso de Boer e il portiere Edwin van der Sar in uscita, e nonostante la posizione molto angolata oltreché il tentativo di salvataggio di Sonny Silooy, d'insaccare in scivolata per il vantaggio bianconero.[1]

La rete subìta desta l'Ajax che si ricompone e inizia a spingere verso la metà campo avversaria, sfruttando la sua maggiore forza fisica,[2] rendendosi pericoloso in particolar modo su palla inattiva:[1] dapprima, su azione di calcio d'angolo, Nwankwo Kanu costringe l'estremo difensore bianconero Angelo Peruzzi a un grande intervento che nega il pareggio agli olandesi;[1] un gol solo rimandato poiché al 41' la retroguardia juventina si lascia sorprendere sugli sviluppi di un calcio di punizione dal limite dell'area, con un incerto Peruzzi stavolta non esente da colpe,[3] il quale riesce solo a smanacciare una palla che ricade così tra i piedi del fantasista ajacide Jari Litmanen, autore del pari con un facile tap-in sottorete.[1]

Il numero uno juventino Peruzzi, decisivo nel vittorioso epilogo ai rigori con due parate, viene festeggiato dal compagno di squadra Del Piero.

Le due squadre vanno all'intervallo sull'1-1, punteggio che rimane invariato anche nella seconda frazione di gioco, più avara di emozioni, e dove si segnala unicamente una nitida occasione per il capitano dei torinesi, Gianluca Vialli, il quale da posizione molto favorevole calcia sull'esterno della rete,[1] e un'altra non sfruttata da Angelo Di Livio.[2]

La sfida si prolunga quindi ai tempi supplementari, risoltisi in un nulla di fatto nonostante un'occasione non sfruttata dal fantasista bianconero Alessandro Del Piero nella seconda frazione,[2] consegnando l'esito della finale ai tiri di rigore:[1] nella serie dal dischetto i calciatori juventini sono infallibili, mentre tra gli amsterdamiani risultano decisivi gli errori di Edgar Davids e Silooy, le cui conclusioni vengono entrambe respinte da Peruzzi; realizzando il suo tentativo, Vladimir Jugović consegna alla Juventus il suo secondo titolo nella competizione.[1]

Con questa vittoria, inoltre, Vialli entra nella ristretta cerchia dei giocatori vincitori di tutte e tre le competizioni confederali stagionali, diventando il primo tra gli attaccanti a farlo.[4]

Tabellino[modifica | modifica wikitesto]

Roma
22 maggio 1996, ore 20:30
Ajax1 – 1
(d.t.s.)
referto
JuventusStadio Olimpico (68 000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Spagna Manuel Díaz Vega

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Ajax
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Juventus
P 1 Bandiera dei Paesi Bassi Edwin van der Sar
D 2 Bandiera dei Paesi Bassi Sonny Silooy
D 3 Bandiera dei Paesi Bassi Danny Blind Ammonizione al 83’ 83’
D 4 Bandiera dei Paesi Bassi Frank de Boer Uscita al 69’ 69’
D 5 Bandiera dei Paesi Bassi Winston Bogarde
C 6 Bandiera dei Paesi Bassi Ronald de Boer Uscita al 91’ 91’
A 7 Bandiera della Nigeria Finidi George Ammonizione al 22’ 22’
C 8 Bandiera dei Paesi Bassi Edgar Davids
A 9 Bandiera della Nigeria Nwankwo Kanu
C 10 Bandiera della Finlandia Jari Litmanen
A 11 Bandiera dei Paesi Bassi Kiki Musampa Uscita al 46’ 46’
A disposizione:
P 12 Bandiera dei Paesi Bassi Fred Grim
C 13 Bandiera dei Paesi Bassi Arnold Scholten Ingresso al 69’ 69’
C 14 Bandiera dei Paesi Bassi Dave van den Bergh
A 15 Bandiera dei Paesi Bassi Patrick Kluivert Ingresso al 46’ 46’
C 16 Bandiera dei Paesi Bassi Nordin Wooter Ammonizione al 92’ 92’ Ingresso al 91’ 91’
Allenatore:
Bandiera dei Paesi Bassi Louis van Gaal
P 1 Bandiera dell'Italia Angelo Peruzzi
D 2 Bandiera dell'Italia Ciro Ferrara
D 3 Bandiera dell'Italia Gianluca Pessotto
D 4 Bandiera dell'Italia Moreno Torricelli Ammonizione al 102’ 102’
D 5 Bandiera dell'Italia Pietro Vierchowod
C 6 Bandiera del Portogallo Paulo Sousa Uscita al 57’ 57’
C 7 Bandiera della Francia Didier Deschamps Ammonizione al 87’ 87’
C 8 Bandiera dell'Italia Antonio Conte Uscita al 44’ 44’
A 9 Bandiera dell'Italia Gianluca Vialli
A 10 Bandiera dell'Italia Alessandro Del Piero
A 11 Bandiera dell'Italia Fabrizio Ravanelli Uscita al 77’ 77’
A disposizione:
P 12 Bandiera dell'Italia Michelangelo Rampulla
D 13 Bandiera dell'Italia Sergio Porrini
C 14 Bandiera della Jugoslavia Vladimir Jugović Ammonizione al 50’ 50’ Ingresso al 44’ 44’
C 15 Bandiera dell'Italia Angelo Di Livio Ammonizione al 106’ 106’ Ingresso al 57’ 57’
A 16 Bandiera dell'Italia Michele Padovano Ingresso al 77’ 77’
Allenatore:
Bandiera dell'Italia Marcello Lippi

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j La Juve piega l'Ajax dal dischetto, su it.uefa.com (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2016).
  2. ^ a b c (ES) José del Olmo, XLI Liga de Campeones 1995/96: Juventus FC Torino (Italia), in Cuadernos de Fútbol, n. 97, Centro de Investigaciones de Historia y Estadística del Fútbol Español, 1º aprile 2018, ISSN 1989-6379 (WC · ACNP).
  3. ^ Matteo Gatto, Classici: Ajax-Juventus '96, su ultimouomo.com, 23 maggio 1996.
  4. ^ (EN) Hugo Pietra, Treble chance for Vítor Baía, su uefa.com, 21 maggio 2004 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2016).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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