Juventus Football Club 1976-1977

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Voce principale: Juventus Football Club.
Juventus FC
Stagione 1976-1977
Sport calcio
SquadraJuventus
AllenatoreBandiera dell'Italia Giovanni Trapattoni
PresidenteBandiera dell'Italia Giampiero Boniperti
Serie A (in Coppa dei Campioni)
Coppa ItaliaSecondo turno
Coppa UEFAVincitore
Maggiori presenzeCampionato: Benetti, Bettega, Causio, Scirea, Zoff (30)[1]
Miglior marcatoreCampionato: Bettega (17)[1]
StadioComunale
Abbonati14 131[2]
Media spettatori41 892[3]¹
1975-1976 1977-1978
¹
considera le partite giocate in casa in campionato.
Si invita a seguire il modello di voce

Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la Juventus Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 1976-1977.

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

«Erano scomparse le vedettes straniere, consunte dalla lunga autarchia imposta dalla federazione. Una Juventus che aveva rinunciato anche alla sacra figura del regista centrale [...] per affidarsi a un centrocampo di cursori e di guerrieri. [...] È la Juventus più equilibrata che io ricordi, certamente meno spettacolare [...], senza primedonne condizionanti, però con un tasso medio elevatissimo, senza punti deboli. Con meccanismi perfetti, la copertura di Furino per le avanzate di Scirea, gli interscambi fra Benetti e Tardelli. E se c'era da battersi in trincea, nessuno tirava indietro il piede, potete scommetterci.»

I due neoacquisti Boninsegna e Benetti

Al primo anno della nuova gestione tecnica di Giovanni Trapattoni — che si dipanerà con successo per tutto il decennio seguente — la Juventus, sulla carta ritenuta indebolita dalla sostituzione di Capello e Anastasi con i più esperti, nonché considerati in fase calante, Benetti e Boninsegna,[5] firmò invece una mossa vincente[6] disputando una delle migliori stagioni della sua storia.

In campionato i bianconeri battagliarono per lo scudetto con i campioni uscenti del Torino sino all'ultima giornata: le due squadre, appaiate in cima alla classifica alla fine del girone di andata,[7] continuarono il «testa a testa» per tutta la tornata di ritorno. La Vecchia Signora prevalse alla fine con 51 punti, frutto di 23 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte — record per la Serie A a 16 squadre —,[8] contro i 50 dei granata, a corollario di «un'annata entusiasmante, indimenticabile» per la città sabauda;[9] a riprova di un cammino monstre la terza classificata, la Fiorentina, venne relegata alla quota di 35 punti.

Quattro giorni prima di vincere il diciassettesimo scudetto la Juventus si era aggiudicata anche la sua prima competizione confederale,[10] la Coppa UEFA, diventando la prima squadra italiana nonché dell'Europa meridionale a trionfare in questo torneo.[11] Dopo aver eliminato nei primi turni le due compagini mancuniane, nell'ordine Manchester City e Manchester Utd, rimontando a Torino le sconfitte patite rispettivamente a Maine Road e all'Old Trafford, le Zebre superarono in sequenza i sovietici dello Šachtar, i tedeschi orientali del Magdeburgo e i greci dell'AEK Atene, trovando ad attenderli in finale gli spagnoli dell'Athletic Bilbao.

Tardelli batte il portiere basco Iribar e segna il decisivo 1-0 all'Athletic Bilbao, nella finale di andata della Coppa UEFA a Torino.

Nella gara di andata i piemontesi vinsero 1-0 al Comunale con un gol di Tardelli; al ritorno, in un infuocato San Mamés, i bianconeri passarono in vantaggio con la decisiva rete di Bettega la quale a fine gara, pur a fronte della sconfitta 1-2, permise ai torinesi di vincere il doppio confronto contro i baschi e mettere in bacheca il trofeo.[12] Rimane questa l'unica affermazione internazionale che la Juventus, e più in generale una società calcistica, conseguì con un organico composto esclusivamente da giocatori italiani.[13][14]

Non riservò altrettanta gloria l'avventura in Coppa Italia. I bianconeri superarono la prima fase a gironi, giocata nell'estate 1976, con qualche patema di troppo, riuscendo ad avere la meglio del Genoa solo grazie alla migliore differenza reti; nella seconda fase, disputata nel maggio 1977 e parzialmente snobbata dai torinesi che ricorsero nell'occasione a seconde linee ed elementi delle giovanili,[15] la squadra chiuse il proprio girone alle spalle dell'Inter vedendosi così precluso l'accesso alla finale.

Divise[modifica | modifica wikitesto]

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1ª portiere
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2ª portiere

Rosa[modifica | modifica wikitesto]

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Dino Zoff
Bandiera dell'Italia P Giancarlo Alessandrelli
Bandiera dell'Italia P Stefano Bobbo [16]
Bandiera dell'Italia D Claudio Gentile
Bandiera dell'Italia D Gaetano Scirea
Bandiera dell'Italia D Antonello Cuccureddu
Bandiera dell'Italia D Francesco Morini
Bandiera dell'Italia D Luciano Spinosi
Bandiera dell'Italia D Antonio Cabrini
Bandiera dell'Italia D Fabio Francisca [16]
Bandiera dell'Italia D Plinio Serena [16]
Bandiera dell'Italia D Lorenzo Cascella [16]
Bandiera dell'Italia C Romeo Benetti
Bandiera dell'Italia C Franco Causio
Bandiera dell'Italia C Marco Tardelli
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia C Giuseppe Furino (capitano)
Bandiera dell'Italia C Alberto Marchetti
Bandiera dell'Italia C Luciano Miani [17]
Bandiera dell'Italia C Gian Piero Gasperini [16]
Bandiera dell'Italia C Salvatore Saporito [16]
Bandiera dell'Italia C Maurizio Schincaglia [16]
Bandiera dell'Italia C Francesco Della Monica [16]
Bandiera dell'Italia C Sandro Beccaris [16]
Bandiera dell'Italia C Massimo Berti [16]
Bandiera dell'Italia A Roberto Boninsegna
Bandiera dell'Italia A Roberto Bettega
Bandiera dell'Italia A Sergio Gori
Bandiera dell'Italia A Luigi Capuzzo [16]
Bandiera dell'Italia A Walter Lanni [16]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Serie A[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A 1976-1977.

Girone di andata[modifica | modifica wikitesto]

Roma
3 ottobre 1976, ore 15:00 CET
1ª giornata
Lazio2 – 3
referto
JuventusStadio Olimpico
Arbitro:  Bergamo (Livorno)

Torino
10 ottobre 1976, ore 15:00 CET
2ª giornata
Juventus1 – 0
referto
GenoaStadio Comunale
Arbitro:  Lattanzi (Roma)

Foggia
24 ottobre 1976, ore 14:30 CET
3ª giornata
Foggia0 – 1
referto
JuventusStadio Pino Zaccheria
Arbitro:  Michelotti (Parma)

Torino
31 ottobre 1976, ore 14:30 CET
4ª giornata
Juventus3 – 0
referto
CatanzaroStadio Comunale
Arbitro:  Barbaresco (Cormons)

Milano
7 novembre 1976, ore 14:30 CET
5ª giornata
Milan2 – 3
referto
JuventusStadio San Siro
Arbitro:  Menegali (Roma)

Torino
21 novembre 1976, ore 14:30 CET
6ª giornata
Juventus2 – 1
referto
VeronaStadio Comunale
Arbitro:  Serafino (Roma)

Cesena
28 novembre 1976, ore 14:30 CET
7ª giornata
Cesena0 – 1
referto
JuventusStadio La Fiorita
Arbitro:  R. Lattanzi (Roma)

Torino
5 dicembre 1976, ore 14:30 CET
8ª giornata
Juventus0 – 2
referto
TorinoStadio Comunale
Arbitro:  Agnolin (Bassano del Grappa)

Torino
12 dicembre 1976, ore 14:30 CET
9ª giornata
Juventus0 – 0
referto
FiorentinaStadio Comunale
Arbitro:  Casarin (Milano)

Bologna
19 dicembre 1976, ore 14:30 CET
10ª giornata
Bologna0 – 1
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Bergamo (Livorno)

Torino
2 gennaio 1977, ore 15:00 CET
11ª giornata
Juventus1 – 0
referto
PerugiaStadio Comunale
Arbitro:  Lazzaroni (Milano)

Napoli
9 gennaio 1977, ore 15:00 CET
12ª giornata
Napoli0 – 2
(tav.)[18]
referto
JuventusStadio San Paolo
Arbitro:  Menicucci (Firenze)

Torino
16 gennaio 1977, ore 15:00 CET
13ª giornata
Juventus2 – 0
referto
InterStadio Comunale
Arbitro:  Michelotti (Parma)

Roma
30 gennaio 1977, ore 15:00 CET
14ª giornata
Roma3 – 1
referto
JuventusStadio Olimpico
Arbitro:  Casarin (Milano)

Torino
6 febbraio 1977, ore 15:00 CET
15ª giornata
Juventus3 – 0
referto
SampdoriaStadio Comunale
Arbitro:  Prati (Parma)

Girone di ritorno[modifica | modifica wikitesto]

Torino
13 febbraio 1977, ore 15:00 CET
16ª giornata
Juventus2 – 0
referto
LazioStadio Comunale
Arbitro:  Ciacci (Firenze)

Genova
20 febbraio 1977, ore 15:00 CET
17ª giornata
Genoa2 – 2
referto
JuventusStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  Menegali (Roma)

Torino
27 febbraio 1977, ore 15:00 CET
18ª giornata
Juventus1 – 0
referto
FoggiaStadio Comunale
Arbitro:  Serafino (Roma)

Catanzaro
6 marzo 1977, ore 15:00 CET
19ª giornata
Catanzaro0 – 2
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Agnolin (Bassano del Grappa)

Torino
13 marzo 1977, ore 15:00 CET
20ª giornata
Juventus2 – 1
referto
MilanStadio Comunale
Arbitro:  Barbaresco (Cormons)

Verona
20 marzo 1977, ore 15:00 CET
21ª giornata
Verona0 – 0
referto
JuventusStadio Marcantonio Bentegodi[19]
Arbitro:  Michelotti (Parma)

Torino
27 marzo 1977, ore 15:00 CET
22ª giornata
Juventus3 – 2
referto
CesenaStadio Comunale
Arbitro:  Serafino (Roma)

Torino
3 aprile 1977, ore 15:30 CET
23ª giornata
Torino1 – 1
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Casarin (Milano)

Firenze
10 aprile 1977, ore 15:30 CET
24ª giornata
Fiorentina1 – 3
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Lattanzi (Roma)

Torino
16 aprile 1977[21], ore 16:30 CET
25ª giornata
Juventus2 – 1
referto
BolognaStadio Comunale
Arbitro:  Ciacci (Firenze)

Perugia
24 aprile 1977, ore 15:30 CET
26ª giornata
Perugia1 – 1
referto
JuventusStadio Comunale di Pian di Massiano
Arbitro:  Bergamo (Livorno)

Torino
30 aprile 1977[22], ore 16:15 CET
27ª giornata
Juventus2 – 1
referto
NapoliStadio Comunale
Arbitro:  Menegali (Roma)

Milano
8 maggio 1977, ore 16:00 CET
28ª giornata
Inter0 – 2
referto
JuventusStadio San Siro
Arbitro:  Agnolin (Bassano del Grappa)

Torino
14 maggio 1977[23], ore 16:00 CET
29ª giornata
Juventus1 – 0
referto
RomaStadio Comunale
Arbitro:  Reggiani (Bologna)

Genova
22 maggio 1977, ore 16:30 CEST
30ª giornata
Sampdoria0 – 2
referto
JuventusStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  Lattanzi (Roma)

Coppa Italia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Italia 1976-1977.

Primo turno[modifica | modifica wikitesto]

Monza
29 agosto 1976, ore 20:30 CEST
1ª giornata
Monza1 – 1
referto
JuventusStadio Gino Alfonso Sada
Arbitro:  Lattanzi (Roma)

Torino
1º settembre 1976, ore 20:30 CEST
2ª giornata
Juventus2 – 0
referto
VeronaStadio Comunale
Arbitro:  Barboni (Firenze)

Torino
5 settembre 1976, ore 20:30 CEST
3ª giornata
Juventus4 – 0
referto
SambenedetteseStadio Comunale
Arbitro:  Lazzaroni (Milano)

Genova
19 settembre 1976, ore 17:00 CEST
5ª giornata
Genoa0 – 0
referto
JuventusStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  Menegali (Roma)

Secondo turno[modifica | modifica wikitesto]

Torino
12 giugno 1977, ore 20:30 CEST
1ª giornata
Juventus0 – 1
referto
InterStadio Comunale
Arbitro:  Menicucci (Firenze)

Torino
15 giugno 1977, ore 20:30 CEST
2ª giornata
Juventus1 – 1
referto
LecceStadio Comunale (4 677 spett.)
Arbitro:  Pieri (Genova)

Milano
19 giugno 1977, ore 20:30 CEST
3ª giornata
Inter1 – 0
referto
JuventusStadio San Siro (33 456 spett.)
Arbitro:  Ciulli (Roma)

Vicenza
22 giugno 1977, ore 19:30 CEST
4ª giornata
L.R. Vicenza2 – 4
referto
JuventusStadio Romeo Menti (ca 12 000 spett.)
Arbitro:  D'Elia (Salerno)

Lecce
26 giugno 1977, ore 18:00 CEST
5ª giornata
Lecce1 – 1
referto
JuventusStadio Via del mare (ca 10 000 spett.)
Arbitro:  Lapi (Firenze)

Torino
29 giugno 1977, ore 20:30 CEST
6ª giornata
Juventus2 – 1
referto
L.R. VicenzaStadio Comunale (370 spett.)
Arbitro:  Lanese (Messina)

Coppa UEFA[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa UEFA 1976-1977 e Finale della Coppa UEFA 1976-1977.
Manchester
15 settembre 1976, ore 20:30 CEST
Primo turno - Andata
Manchester City1 – 0
referto
JuventusMaine Road (36 955 spett.)
Arbitro: Bandiera della Svizzera Hungerbühler

Torino
29 settembre 1976, ore 20:30 CET
Primo turno - Ritorno
Juventus2 – 0
referto
Manchester CityStadio Comunale (ca 55 000 spett.)
Arbitro: Bandiera del Belgio Rion

Manchester
20 ottobre 1976, ore 19:30 CET
Secondo turno - Andata
Manchester Utd1 – 0
referto
JuventusOld Trafford (59 021 spett.)
Arbitro: Bandiera della Germania Ovest Biwersi

Torino
3 novembre 1976, ore 20:30 CET
Secondo turno - Ritorno
Juventus3 – 0
referto
Manchester UtdStadio Comunale (ca 65 000 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Ungheria Palotai

Torino
24 novembre 1976, ore 20:30 CET
Terzo turno - Andata
Juventus3 – 0
referto
ŠachtarStadio Comunale (42 545 spett.)
Arbitro: Bandiera della Jugoslavia Maksimović

Donec'k
8 dicembre 1976, ore 17:00 CET
Terzo turno - Ritorno
Šachtar1 – 0
referto
JuventusStadio Šachtar (ca 40 000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Turchia Ok

Magdeburgo
2 marzo 1977, ore 17:30 CET
Quarti di finale - Andata
Magdeburgo1 – 3
referto
JuventusErnst-Grube-Stadion (ca 33 000 spett.)
Arbitro: Bandiera del Galles Reynolds

Torino
16 marzo 1977, ore 20:30 CET
Quarti di finale - Ritorno
Juventus1 – 0
referto
MagdeburgoStadio Comunale (ca 65 000 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Burns

Torino
6 aprile 1977, ore 20:30 CET
Semifinale - Andata
Juventus4 – 1
referto
AEK AteneStadio Comunale (60 922 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Unione Sovietica Zharkov

Nea Filadelfia
20 aprile 1977, ore 19:00 CET
Semifinale - Ritorno
AEK Atene0 – 1
referto
JuventusStadio Nea Filadelfia (ca 35 000 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Ungheria Palotai

Torino
4 maggio 1977, ore 20:30 CET
Finale - Andata
Juventus1 – 0
referto
Athletic BilbaoStadio Comunale (65 812 spett.)
Arbitro: Bandiera dei Paesi Bassi Corver

Bilbao
18 maggio 1977, ore 19:00 CET
Finale - Ritorno
Athletic Bilbao2 – 1
referto
JuventusStadio di San Mamés (ca 40 000 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Austria Linemayr

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Panini, Presenze e reti, p. 9.
  2. ^ Spettatori ed Incassi dal 1962-63 al 2000-01 (PDF), su stadiapostcards.com.
  3. ^ (EN) Attendance Statistics of Serie A - 1974-75 to 1985-86, su stadiapostcards.com.
  4. ^ Adalberto Bortolotti, Qual è la Juve più bella?, in Guerin Sportivo, nº 22 (1048), Bologna, Conti Editore, 31 maggio – 6 giugno 1995, pp. 12-15.
  5. ^ Angelo Caroli, Signora, perché?, in Stampa Sera, 4 agosto 1976, p. 10.
  6. ^ Panini, I campioni, p. 6.
  7. ^ Giovanni Arpino, Derby perenne, in Stampa Sera, 7 febbraio 1977, p. 11.
  8. ^ Giorgio Gandolfi, Mai nessuno a quota 51 punti, in Stampa Sera, 23 maggio 1977, p. 10.
  9. ^ Ferruccio Cavallero, Una stagione da non dimenticare, in Stampa Sera, 23 maggio 1977, p. 11.
  10. ^ Domeniconi, p. 18.
  11. ^ UEFA Europa League: Storia, su it.uefa.com, Union des Associations Européennes de Football. URL consultato il 24 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2015).
    «Negli anni '70 i club tedeschi, olandesi, belgi e svedesi hanno iniziato a competere con successo con le squadre inglesi e tra il 1968 e il 1984 l'unica squadra dell'Europa meridionale a vincere il trofeo e interrompere lo strapotere dei club dell'Europa del Nord è stata la Juventus FC nel 1977»
  12. ^ Bruno Bernardi, Juventus, la Coppa Uefa finalmente!, in La Stampa, 19 maggio 1977, p. 18.
  13. ^ (EN) Sergio Di Cesare, Hard work pays off for Zoff, su uefa.com, 1º aprile 2008.
  14. ^ Filmato audio (ES) Final de la UEFA entre Athletic y Juventus en 1977, Canal+, 11 novembre 2008. URL consultato il 2 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2014).
  15. ^ Bruno Bernardi, “Realizzata la squadra che volevamo„, in La Stampa, 24 maggio 1977, p. 17.
  16. ^ a b c d e f g h i j k l Aggregato dalla squadra Primavera.
  17. ^ Ceduto durante la sessione autunnale di calciomercato.
  18. ^ Partita terminata 0-2 ma successivamente assegnata a tavolino dal giudice sportivo in seguito alle intemperanze del pubblico partenopeo (per un gol annullato all'80' a Massa causa fallo di mano), culminate con un lancio di oggetti tra cui una bottiglietta di Coca-Cola che causò una ferita sulla fronte al guardalinee Agostino Binzagi; cfr. Una bibita da 300 milioni, in Stampa Sera, 13 gennaio 1977, p. 15. URL consultato il 10 gennaio 2021.
  19. ^ Circa 30 minuti prima dell'incontro fu scoperta una bomba a mano del tipo SRCM, inesplosa, lanciata dalle gradinate, poi ricoperta con grandi materassi in gommapiuma: al termine dell'incontro fu fatta brillare da un artificiere; cfr. Franco Costa, Bomba in campo a Verona, in Stampa Sera, 21 marzo 1977, pp. 11-12. URL consultato il 20 marzo 2021.
  20. ^ Nonostante alcune fonti riportino Cabrini come primo marcatore (ad esempio Fiorentina-Juventus 1-3, su calcio-seriea.net. URL consultato il 10 aprile 2021.), la rete è da attribuire a Boninsegna: «I difensori viola, assegnavano poi il gol a Cabrini. Boninsegna negli spogliatoi non insisteva neppure tanto, ma la rete è sua»; cfr. Bruno Perucca, Benetti, un gol per sorridere, in La Stampa, 12 aprile 1977, p. 15. URL consultato il 10 aprile 2021.
  21. ^ Anticipo predisposto per l'impegno della Juventus nella semifinale di ritorno di Coppa UEFA; cfr. Bruno Bernardi, Bianconeri al Comunale (16,30) Attenzione a Clerici e a Chiodi, in La Stampa, 16 aprile 1977, p. 18. URL consultato il 16 aprile 2021.
  22. ^ Anticipo predisposto per l'impegno della Juventus nella finale di andata di Coppa UEFA; cfr. Juve-Napoli si gioca sabato, in Stampa Sera, 25 aprile 1977, p. 14. URL consultato il 30 aprile 2021.
  23. ^ Anticipo predisposto per l'impegno della Juventus nella finale di ritorno di Coppa UEFA; cfr. Juventus-Roma anticipata a sabato, in Corriere della Sera, 7 maggio 1977, p. 19.
  24. ^ Secondo l'Unità, fu Verza a segnare il momentaneo vantaggio vicentino; cfr. Enzo Bordin, Bel gioco e tanti gol in Vicenza-Juve: 2-4 (PDF), in l'Unità, 23 giugno 1977, p. 16. URL consultato il 22 giugno 2021.
  25. ^ Nel tabellino riportato ne l'Unità, la seconda rete bianconera viene erroneamente collocata al 69'; cfr. Juventus 2 Vicenza 1 (PDF), in l'Unità, 30 giugno 1977, p. 14. URL consultato il 30 giugno 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Calciatori 1976-77, edizione speciale per "La Gazzetta dello Sport", Modena, Franco Cosimo Panini Editore, 2004.
  • Elio Domeniconi, L'incantesimo che si spezza, in GS Storie: Signora di coppe, n. 4, Bologna, Guerin Sportivo, 2012, p. 19, ISBN non esistente.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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