Serie A 1973-1974

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Serie A 1973-1974 (disambigua).
Serie A 1973-1974
Competizione Serie A
Sport Calcio
Edizione 72ª (42ª di Serie A)
Organizzatore Lega Nazionale Professionisti
Date dal 7 ottobre 1973
al 19 maggio 1974
Luogo Italia Italia
Partecipanti 16
Formula girone unico
Risultati
Vincitore Lazio
(1º titolo)
Retrocessioni Foggia
Genoa
Verona (per condanna)
Statistiche
Miglior marcatore Italia Giorgio Chinaglia (24)
Incontri disputati 240
Gol segnati 497 (2,07 per incontro)
I biancocelesti per la prima volta scudettati
Cronologia della competizione
1972-1973 1974-1975

La Serie A 1973-1974 è stata la 72ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (la 42ª a girone unico), disputata tra il 7 ottobre 1973 e il 19 maggio 1974 e conclusa con la vittoria della Lazio, al suo primo titolo.

Capocannoniere del torneo è stato Giorgio Chinaglia (Lazio) con 24 reti.

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

Novità[modifica | modifica wikitesto]

Due le novità regolamentari più importanti: la possibilità per le squadre di portare in panchina (fermo restando il limite dei due cambi) un terzo giocatore, il secondo di movimento stante il portiere di riserva,[1] e l'introduzione dei cartellini gialli e rossi per segnalare, rispettivamente, le ammonizioni e le espulsioni a carico dei giocatori in campo.[2][3]

Calciomercato[modifica | modifica wikitesto]

Francesco Rocca, passato da mediano a terzino nella sua prima stagione da titolare alla Roma, emerse fra le rivelazioni del torneo.[4]

La Juventus confermò pressoché in toto la rosa campione uscente, limitandosi a salutare il trentaquattrenne Haller, di ritorno in patria dopo oltre un decennio trascorso nella penisola, e ad accogliere dai cadetti del Varese il promettente Gentile. Anche la rampante Lazio, assoluta rivelazione della passata stagione, circoscrisse il proprio mercato al piccolo cabotaggio segnalandosi unicamente per la promozione a titolare del diciannovenne D'Amico, talentuosa mezzapunta cresciuta nel vivaio[5] e che l'allenatore Maestrelli inserirà in campo davanti a un Frustalupi il quale, all'opposto, pur avendo superato i trent'anni vivrà una tardiva consacrazione disputando la miglior annata della carriera come «centro motore» dei biancocelesti.[6]

Un Milan alle prese con una squadra ormai alla fine di un ciclo salutò due capisaldi delle precedenti stagioni quali Rosato e Prati, ceduti rispettivamente a Genoa e Roma; l'inserimento in prima squadra del giovane difensore Maldera, di ritorno alla base dopo un anno di apprendistato a Bologna, tuttavia non basterà nell'immediato per mantenere i rossoneri ai vertici.[7] I concittadini dell'Inter, tornati nelle mani di Helenio Herrera, non stravolsero l'undici titolare inserendovi solamente l'ex felsineo Fedele, mentre l'ambizioso Napoli, affidato a Vinício, puntò sui gol del brasiliano Clerici strappato alla Fiorentina.

Il portiere Lamberto Boranga, neoacquisto della matricola Cesena.

Il Torino iniziò a gettare le basi della squadra che di lì a un paio d'anni tornerà allo scudetto, prelevando dall'Arezzo la promettente punta Graziani reduce da buoni trascorsi nella serie cadetta. La Roma, destinata a un torneo di medio livello, giovò tuttavia delle prestazioni in crescendo di un vivace elemento delle giovanili, Rocca, mediano trasformato con successo in terzino dal tecnico Liedholm,[4] quest'ultimo arrivato a stagione iniziata sulla panchina giallorossa.

Al via del campionato tornava, dopo otto anni, una nobile decaduta come il Genoa, assieme a una debuttante assoluta, il Cesena del patron Dino Manuzzi, che si presentò con Boranga in porta e Bersellini in panchina; l'allenatore artefice della storica promozione dei romagnoli, l'emergente Radice, si era nel frattempo guadagnato l'ingaggio da parte della Fiorentina dove, con l'obiettivo di puntare sui giovani, si affidò tra gli altri a un prospetto quale Guerini.

Avvenimenti[modifica | modifica wikitesto]

Girone di andata[modifica | modifica wikitesto]

Il campionato iniziò il 7 ottobre 1973, con la Sampdoria già penalizzata di tre punti per il cosiddetto giallo di Alzano:[8] prima dell'ultima giornata del campionato 1972-73, i genovesi avevano offerto un «premio a vincere» all'Atalanta per favorire l'impegno dei quasi sicuramente salvi bergamaschi nella gara contro il L.R. Vicenza e per garantire così, a danno dei veneti, la salvezza ai blucerchiati (il piano di questi ultimi riuscì a metà, visto che alla fine l'Atalanta perse in modo rocambolesco e finì per retrocedere lei stessa).[9]

Il laziale Giorgio Chinaglia, migliore marcatore del torneo con 24 reti.[10]

Inizialmente fu il Napoli a passare in testa, raggiunto il 16 dicembre dall'accoppiata Juventus-Lazio. Partenza a singhiozzo per il Milan, che pagò i rapporti nervosi tra Nereo Rocco e la dirigenza, accusata dall'allenatore di non aver fatto una buona campagna-acquisti; lo stesso Rocco lascerà il club in febbraio.[7] L'ultimo turno prima di Natale fu favorevole alla Lazio, che espugnò Verona e balzò in testa. Il 27 gennaio 1974 i biancocelesti di Tommaso Maestrelli si laurearono campioni d'inverno con tre punti di vantaggio su di un terzetto formato da Fiorentina, Juventus e Napoli.

Girone di ritorno[modifica | modifica wikitesto]

La tornata conclusiva fu agevole per una Lazio ormai lanciata, che vacillò solo in poche occasioni, e che il 17 febbraio, sconfiggendo all'Olimpico i detentori della Juventus, mise una seria ipoteca sul trionfo finale. Superato indenne il rovescio subìto il 17 marzo contro l'Inter, i romani poterono dare il via alla volata-scudetto; mantenendo tre punti di vantaggio sui bianconeri praticamente per tutto il girone di ritorno, i biancocelesti vinsero il loro primo scudetto il 12 maggio, con un turno d'anticipo, battendo il Foggia grazie a un rigore trasformato da Giorgio Chinaglia, peraltro capocannoniere con 24 reti.[10] Un anno dopo avere già sfiorato il tricolore, e a soli due anni dalla promozione in massima serie, l'undici capitolino, contando pressoché sulla stessa formazione della stagione precedente, salì al vertice del calcio: fu a posteriori la vittoria di una squadra tanto forte quanto effimera, che già nell'immediato perderà componenti importanti cedendo repentinamente il passo.

Il tecnico biancoceleste Tommaso Maestrelli assiste ai festeggiamenti all'Olimpico, il 12 maggio 1974, per lo scudetto vinto dalla sua Lazio.

Proprio il succitato Foggia fu protagonista di due scandali che rivoluzionarono il fondo della classifica, accusando il Verona di aver tentato di corrompere il giocatore del Napoli Sergio Clerici prima della gara fra le due squadre. Le indagini si concentrarono in particolare su una telefonata fatta dal presidente dei veneti Saverio Garonzi al centravanti brasiliano: il club scaligero fu condannato alla Serie B. Ma anche i pugliesi vennero accusati di aver offerto un prezioso orologio all'arbitro che avrebbe dovuto dirigere la gara dell'ultima giornata contro il Milan: già retrocessi sul campo, furono penalizzati di altri sei punti.

La retrocessione del Verona giovò, così, alla penalizzata Sampdoria, che riottenne il posto in Serie A;[11] il Genoa fu ultimo sul campo, mentre buono fu l'esordio in Serie A della matricola Cesena. In zona UEFA, un pareggio interno all'ultima giornata contro una Sampdoria già retrocessa costò alla Fiorentina il proprio posto in Europa in favore del Torino.

Squadre partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Mappa di localizzazione: Italia
Torino
Torino
Milano
Milano
Genova
Genova
Roma
Roma
Squadre di Torino
Juventus
Torino
Squadre di Milano
Inter
Milan
Squadre di Genova
Genoa
Sampdoria
Squadre di Roma
Lazio
Roma
Ubicazione delle squadre della Serie A 1973-1974
Club Stagione Città Stadio Stagione precedente
Bologna dettagli Bologna Stadio Comunale 7º posto in Serie A
Cagliari dettagli Cagliari Stadio Sant'Elia 8º posto in Serie A
Cesena dettagli Cesena Stadio "La Fiorita" 2º posto in Serie B, promosso
Fiorentina dettagli Firenze Stadio Comunale 4º posto in Serie A
Foggia dettagli Foggia Stadio Pino Zaccheria 3º posto in Serie B, promosso
Genoa dettagli Genova Stadio Luigi Ferraris 1º posto in Serie B, promosso
Inter dettagli Milano Stadio San Siro 4º posto in Serie A
Juventus dettagli Torino Stadio Comunale 1º posto in Serie A
L.R. Vicenza dettagli Vicenza Stadio Romeo Menti 13º posto in Serie A
Lazio dettagli Roma Stadio Olimpico 3º posto in Serie A
Milan dettagli Milano Stadio San Siro 2º posto in Serie A
Napoli dettagli Napoli Stadio San Paolo 9º posto in Serie A
Roma dettagli Roma Stadio Olimpico 11º posto in Serie A
Sampdoria dettagli Genova Stadio Luigi Ferraris 12º posto in Serie A
Torino dettagli Torino Stadio Comunale 6º posto in Serie A
Verona dettagli Verona Stadio Marcantonio Bentegodi 10º posto in Serie A

Allenatori e primatisti[modifica | modifica wikitesto]

Squadra Allenatore Calciatore più presente Cannoniere
Bologna Italia Bruno Pesaola Italia Giuseppe Savoldi (30) Italia Giuseppe Savoldi (12)
Cagliari Italia Giuseppe Chiappella Italia Enrico Albertosi,
Italia Cesare Poli (30)
Italia Gigi Riva (15)
Cesena Italia Eugenio Bersellini Italia Paolo Ammoniaci,
Italia Battista Festa (30)
Italia Giuliano Bertarelli (6)
Fiorentina Italia Luigi Radice Italia Giuseppe Brizi (30) Italia Nello Saltutti (7)
Foggia Italia Lauro Toneatto Italia Pellegrino Valente (30) Italia Silvano Villa (5)
Genoa Italia Arturo Silvestri Italia Claudio Maselli,
Italia Roberto Rosato (30)
Italia Sidio Corradi (5)
Inter Argentina Helenio Herrera (1ª-16ª)
Italia Enea Masiero (17ª-30ª)
Italia Tarcisio Burgnich (30) Italia Roberto Boninsegna (23)
Juventus Cecoslovacchia Čestmír Vycpálek Italia Dino Zoff (30) Italia Pietro Anastasi (16)
Lanerossi Vicenza Italia Héctor Puricelli Italia Oscar Damiani,
Italia Giuseppe Longoni (30)
Italia Oscar Damiani,
Italia Angelo Benedicto Sormani (5)
Lazio Italia Tommaso Maestrelli Italia Giorgio Chinaglia,
Italia Mario Frustalupi,
Italia Franco Nanni,
Italia Giancarlo Oddi,
Italia Felice Pulici,
Italia Giuseppe Wilson (30)
Italia Giorgio Chinaglia (24)
Milan Italia Nereo Rocco (1ª-8ª)
Italia Cesare Maldini e Italia Nereo Rocco (D.T.) (9ª-17ª)
Italia Cesare Maldini (18ª-24ª)
Italia Giovanni Trapattoni (25ª-30ª)
Italia Angelo Anquilletti (29) Italia Luciano Chiarugi (11)
Napoli Brasile Luís Vinício Italia Pietro Carmignani,
Italia Andrea Orlandini,
Italia Luigi Pogliana (30)
Brasile Sergio Clerici (15)
Roma Italia Manlio Scopigno (1ª-6ª)
Svezia Nils Liedholm (7ª-30ª)
Italia Angelo Domenghini,
Italia Francesco Rocca (30)
Italia Pierino Prati (8)
Sampdoria Italia Guido Vincenzi Italia Massimo Cacciatori (30) Italia Mario Maraschi (6)
Torino Italia Gustavo Giagnoni (1ª-19ª)
Italia Edmondo Fabbri (20ª-30ª)
Italia Luciano Castellini (30) Italia Paolino Pulici (14)
Verona Italia Giancarlo Cadè Italia Aldo Bet,
Italia Paolo Sirena,
Italia Renato Zaccarelli (30)
Italia Livio Luppi (6)

Classifica finale[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Lazio 43 30 18 7 5 45 23 +22
2. Juventus 41 30 16 9 5 50 26 +24
3. Napoli 36 30 12 12 6 35 28 +7
4. Inter 35 30 12 11 7 47 33 +14
5. Torino 34 30 10 14 6 27 24 +3
6. Fiorentina 33 30 10 13 7 32 26 +6
7. Milan 30 30 11 8 11 34 36 -2
8. Roma 29 30 10 9 11 29 28 +1
[12] 8. Bologna 29 30 6 17 7 35 36 -1
10. Cagliari 28 30 7 14 9 25 32 -7
11. Cesena 27 30 6 15 9 25 28 -3
12. L.R. Vicenza 26 30 7 12 11 22 37 -15
13. Sampdoria (-3) 20 30 5 13 12 27 34 -7
14. Foggia (-6) 18 30 6 12 12 20 34 -14
15. Genoa 17 30 4 9 17 16 37 -21
16. Verona 25 30 8 9 13 28 35 -7

Legenda:

      Campione d'Italia.
      Qualificata in Coppa delle Coppe 1974-1975.
      Qualificate in Coppa UEFA 1974-1975.
      Retrocesse in Serie B 1974-1975.

Regolamento:

Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
In caso di parità di punti era in vigore il pari merito, eccetto per i posti salvezza-retrocessione e qualificazione-esclusione dalla Coppa UEFA (differenza reti) nonché per l'assegnazione dello scudetto (spareggio).

Note:

La Lazio non fu qualificata alla Coppa dei Campioni 1974-1975 per effetto della squalifica comminata dalla UEFA, in seguito agli incidenti dell'incontro di Coppa UEFA contro l'Ipswich Town.
Il Verona è stato declassato all'ultimo posto per effetto dei verdetti sul processo allo Scandalo della telefonata.
Il Foggia ha scontato 6 punti di penalizzazione per effetto dei verdetti sul processo allo Scandalo della telefonata.
La Sampdoria ha scontato 3 punti di penalizzazione per il comportamento del suo presidente ritenuto inopportuno l’ultima giornata dell’anno precedente.
La Fiorentina fu designata dalla Lega Calcio per la Coppa Mitropa 1974-1975.

Squadra campione[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Società Sportiva Lazio 1973-1974.
Formazione tipo Giocatori (presenze)
Italia Felice Pulici (30)
Italia Sergio Petrelli (22)
Italia Luigi Martini (28)
Italia Giuseppe Wilson (30)
Italia Giancarlo Oddi (30)
Italia Franco Nanni (30)
Italia Renzo Garlaschelli (29)
Italia Luciano Re Cecconi (23)
Italia Giorgio Chinaglia (30)
Italia Mario Frustalupi (30)
Italia Vincenzo D'Amico (27)
Altri giocatori: Fausto Inselvini (11), Paolo Franzoni (10), Luigi Polentes (9), Mario Facco (6), Pierpaolo Manservisi (4), Sergio Borgo (1), Franco Tripodi (1).

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Tabellone[modifica | modifica wikitesto]

BOL CAG CES FIO FOG GEN INT JUV L.R LAZ MIL NAP ROM SAM TOR VER
Bologna –––– 3-1 1-1 1-1 0-0 2-0 3-0 0-0 4-0 2-2 3-2 2-2 0-0 2-1 2-2 1-2
Cagliari 0-0 –––– 0-0 1-0 1-0 0-1 1-1 2-1 2-0 0-1 0-1 0-0 1-1 2-1 1-1 1-1
Cesena 3-0 1-1 –––– 0-0 2-0 1-1 0-1 0-2 2-2 0-0 1-0 1-1 1-1 2-1 0-0 1-0
Fiorentina 1-1 4-1 0-0 –––– 0-1 0-0 1-0 2-0 0-1 1-1 3-2 1-1 1-0 1-1 3-1 2-1
Foggia 1-1 1-1 1-1 2-1 –––– 1-0 1-2 0-0 2-1 0-1 0-0 1-0 1-0 2-2 1-1 1-1
Genoa 1-1 1-1 1-2 0-1 2-1 –––– 1-1 0-1 1-1 1-2 0-1 1-2 2-1 0-2 0-2 1-0
Inter 1-1 0-1 3-1 1-1 5-1 0-0 –––– 0-2 2-0 3-1 2-1 2-2 2-0 2-1 3-0 0-0
Juventus 1-1 1-1 2-2 3-1 2-1 3-0 2-0 –––– 0-0 3-1 2-0 4-1 2-1 2-0 1-1 5-1
Lanerossi Vicenza 2-1 1-1 0-0 2-1 1-0 1-1 1-0 0-3 –––– 0-3 1-1 2-1 0-1 0-0 0-0 1-1
Lazio 4-0 2-0 2-0 0-0 1-0 1-0 1-1 3-1 3-0 –––– 1-0 1-0 2-1 1-0 0-1 4-2
Milan 1-1 2-2 1-0 1-1 1-0 2-0 1-5 2-2 1-2 0-0 –––– 0-0 2-0 2-1 1-0 2-1
Napoli 2-0 1-0 1-0 2-1 1-1 1-0 2-1 2-0 2-1 3-3 1-2 –––– 1-1 1-0 1-1 2-0
Roma 2-1 2-0 1-0 0-0 3-0 2-0 3-3 3-2 0-0 1-2 1-2 0-1 –––– 2-1 0-0 1-0
Sampdoria 0-0 1-1 1-1 1-2 0-0 1-1 1-1 1-2 2-1 1-0 3-2 0-0 0-0 –––– 1-1 2-1
Torino 2-0 1-2 2-1 0-1 0-0 1-0 2-2 0-1 1-0 2-1 1-0 1-1 1-0 1-1 –––– 0-0
Verona 1-1 2-0 2-1 1-1 3-0 2-0 1-3 0-0 1-1 0-1 2-1 1-0 0-1 1-0 0-1 ––––

Calendario[modifica | modifica wikitesto]

andata (1ª) 1ª giornata ritorno (16ª)
7 ott. 0-0 Cagliari-Napoli 0-1 3 feb.
0-0 Cesena-Torino 1-2
2-1 Fiorentina-Verona 1-1
0-0 Inter-Genoa 1-1
2-1 Juventus-Foggia 0-0
0-3 Lanerossi Vicenza-Lazio 0-3
2-1 Roma-Bologna 0-0
3-2 Sampdoria-Milan 1-2
andata (2ª) 2ª giornata ritorno (17ª)
14 ott. 4-0 Bologna-Lanerossi Vicenza 1-2 10 feb.
1-1 Foggia-Cagliari 0-1
0-1 Genoa-Fiorentina 0-0
1-0 Lazio-Sampdoria 0-1
1-0 Milan-Cesena 0-1
2-0 Napoli-Juventus 1-4
1-0 Torino-Roma 0-0
1-3 Verona-Inter 0-0


andata (3ª) 3ª giornata ritorno (18ª)
28 ott. 1-1 Cagliari-Torino 2-1 17 feb.
1-0 Cesena-Verona 1-2
0-1 Fiorentina-Foggia 1-2
2-2 Inter-Napoli 1-2
3-1 Juventus-Lazio 1-3
1-1 Lanerossi Vicenza-Genoa 1-1
1-2 Roma-Milan 0-2
0-0 Sampdoria-Bologna 1-2
andata (4ª) 4ª giornata ritorno (19ª)
4 nov. 0-0 Bologna-Juventus 1-1 3 mar.
1-1 Foggia-Cesena 0-2
2-1 Genoa-Roma 0-2
0-0 Lazio-Fiorentina 1-1
2-2 Milan-Cagliari 1-0
1-0 Napoli-Sampdoria 0-0
2-2 Torino-Inter 0-3
1-1 Verona-Lanerossi Vicenza 1-1


andata (5ª) 5ª giornata ritorno (20ª)
18 nov. 0-0 Cagliari-Bologna 1-3 10 mar.
0-0 Cesena-Lazio 0-2
1-1 Fiorentina-Napoli 1-2
5-1 Inter-Foggia 2-1
3-0 Juventus-Genoa 1-0
1-1 Lanerossi Vicenza-Milan 2-1
1-0 Roma-Verona 1-0
1-1 Sampdoria-Torino 1-1
andata (6ª) 6ª giornata ritorno (21ª)
25 nov. 1-1 Bologna-Cesena 0-3 17 mar.
1-0 Foggia-Roma 0-3
0-2 Genoa-Sampdoria 1-1
1-1 Lazio-Inter 1-3
2-2 Milan-Juventus 0-2
2-1 Napoli-Lanerossi Vicenza 1-2
0-1 Torino-Fiorentina 1-3
2-0 Verona-Cagliari 1-1


andata (7ª) 7ª giornata ritorno (22ª)
2 dic. 0-1 Cagliari-Lazio 0-2 24 mar.
1-1 Cesena-Genoa[13] 2-1
1-1 Fiorentina-Bologna 1-1
2-1 Inter-Milan 5-1
5-1 Juventus-Verona 0-0
0-0 Lanerossi Vicenza-Torino[14] 0-1
0-1 Roma-Napoli 1-1
0-0 Sampdoria-Foggia 2-2
andata (8ª) 8ª giornata ritorno (23ª)
9 dic. 3-0 Bologna-Inter 1-1 31 mar.
2-1 Foggia-Lanerossi Vicenza 0-1
1-1 Genoa-Cagliari 1-0
2-1 Lazio-Roma 2-1
1-1 Milan-Fiorentina 2-3
1-0 Napoli-Cesena 1-1
0-1 Torino-Juventus 1-1
1-0 Verona-Sampdoria 1-2


andata (9ª) 9ª giornata ritorno (24ª)
16 dic. 2-2 Bologna-Torino 0-2 7 apr.
1-0 Fiorentina-Inter 1-1
1-0 Foggia-Genoa 1-2
2-2 Juventus-Cesena 2-0
0-1 Lanerossi Vicenza-Roma[13] 0-0
1-0 Lazio-Napoli 3-3
2-1 Milan-Verona 1-2
1-1 Sampdoria-Cagliari 1-2
andata (10ª) 10ª giornata ritorno (25ª)
23 dic. 2-1 Cagliari-Juventus 1-1 14 apr.
2-1 Cesena-Sampdoria 1-1
1-1 Genoa-Bologna 0-2
2-0 Inter-Lanerossi Vicenza 0-1
1-2 Napoli-Milan 0-0
0-0 Roma-Fiorentina 0-1
0-0 Torino-Foggia 1-1
0-1 Verona-Lazio 2-4


andata (11ª) 11ª giornata ritorno (26ª)
30 dic. 0-0 Bologna-Foggia 1-1 21 apr.
0-0 Cagliari-Cesena 1-1
2-0 Inter-Roma[15] 3-3
2-1 Lanerossi Vicenza-Fiorentina 1-0
1-0 Lazio-Milan 0-0
2-0 Napoli-Verona 0-1
1-2 Sampdoria-Juventus 0-2
1-0 Torino-Genoa 2-0
andata (12ª) 12ª giornata ritorno (27ª)
6 gen. 2-2 Cesena-Lanerossi Vicenza 0-0 28 apr.
4-1 Fiorentina-Cagliari 0-1
1-0 Foggia-Napoli 1-1
1-2 Genoa-Lazio 0-1
2-0 Juventus-Inter 2-0
1-0 Milan-Torino 0-1
2-1 Roma-Sampdoria 0-0
1-1 Verona-Bologna 2-1


andata (13ª) 13ª giornata ritorno (28ª)
13 gen. 2-0 Cagliari-Lanerossi Vicenza 1-1 5 mag.
0-0 Cesena-Fiorentina 0-0
2-1 Juventus-Roma 2-3
0-1 Lazio-Torino 1-2
2-0 Milan-Genoa[16] 1-0
2-0 Napoli-Bologna 2-2
1-1 Sampdoria-Inter 1-2
3-0 Verona-Foggia 1-1
andata (14ª) 14ª giornata ritorno (29ª)
20 gen. 3-2 Bologna-Milan 1-1 12 mag.
2-0 Fiorentina-Juventus 1-3
0-1 Foggia-Lazio 0-1
1-0 Genoa-Verona 0-2
0-1 Inter-Cagliari 1-1
0-0 Lanerossi Vicenza-Sampdoria 1-2
1-0 Roma-Cesena 1-1
1-1 Torino-Napoli 1-1


andata (15ª) 15ª giornata ritorno (30ª)
27 gen. 1-1 Cagliari-Roma 0-2 19 mag.
0-1 Cesena-Inter 1-3
0-0 Juventus-Lanerossi Vicenza 3-0
4-0 Lazio-Bologna 2-2
1-0 Milan-Foggia 0-0
1-0 Napoli-Genoa[17] 2-1
1-2 Sampdoria-Fiorentina 1-1
0-1 Verona-Torino 0-0

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Squadre[modifica | modifica wikitesto]

Capoliste solitarie[modifica | modifica wikitesto]

————————————————————————————————————————————————————————————
Lazio
10ª11ª12ª13ª14ª15ª16ª17ª18ª19ª20ª21ª22ª23ª24ª25ª26ª27ª28ª29ª30ª

Primati stagionali[modifica | modifica wikitesto]

  • Maggior numero di partite vinte: 18 (Lazio)
  • Minor numero di partite perse: 5 (Juventus, Lazio)
  • Massimo dei pareggi: 17 (Bologna)
  • Minor numero di partite vinte: 4 (Genoa)
  • Maggior numero di partite perse: 17 (Genoa)
  • Minimo dei pareggi: 7 (Lazio)
  • Miglior attacco: 50 (Juventus)
  • Miglior difesa: 23 (Lazio)
  • Miglior differenza reti: 24 (Juventus)
  • Peggior attacco: 16 (Genoa)
  • Peggior difesa: 37 (Genoa, Lanerossi Vicenza)
  • Peggior differenza reti: −21 (Genoa)

Individuali[modifica | modifica wikitesto]

Da segnalare la quadripletta messa a segno da Roberto Boninsegna in Inter-Foggia 5-1 della 5ª giornata.

Classifica marcatori[modifica | modifica wikitesto]

Gol Rigori Giocatore Squadra
24 7 Italia Giorgio Chinaglia Lazio
23 5 Italia Roberto Boninsegna Inter
16 Italia Pietro Anastasi Juventus
15 6 Brasile Sergio Clerici Napoli
15 1 Italia Gigi Riva Cagliari
14 7 Italia Paolo Pulici Torino
12 5 Italia Antonello Cuccureddu Juventus
12 6 Italia Giuseppe Savoldi Bologna
11 Italia Luciano Chiarugi Milan
10 Italia Renzo Garlaschelli Lazio
9 Italia Roberto Bettega Juventus
9 Italia Giorgio Braglia Napoli
9 1 Italia Pierino Prati Roma

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giorgio Gandolfi, Novità del campionato, in La Stampa, 12 settembre 1973, p. 18.
  2. ^ Marco Della Croce, Il semaforo di Kensington Street, su storiedisport.it.
  3. ^ A un semaforo di Londra nacquero i “cartellini”, su iltirreno.gelocal.it, 22 luglio 2019.
  4. ^ a b Panini, Il boom, p. 7.
  5. ^ Panini, I campioni, p. 6.
  6. ^ Panini, Il big, p. 7.
  7. ^ a b Panini, Il flop, p. 7.
  8. ^ Trent'anni fa il giallo di Alzano, in la Repubblica, 10 agosto 2004, p. 10.
  9. ^ Guido Lajolo, Corruzione impropria della Sampdoria, in La Stampa, 14 agosto 1973, p. 14.
  10. ^ a b Panini, Il capocannoniere, p. 7.
  11. ^ Panini, Il caso, p. 7.
  12. ^ Vincitore della Coppa Italia
  13. ^ a b Giocata a Pisa.
  14. ^ Giocata a Novara.
  15. ^ Giocata a Napoli.
  16. ^ Giocata a Lucca.
  17. ^ Giocata a Piacenza.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Calciatori 1973-74, edizione speciale per "La Gazzetta dello Sport", Modena, Franco Cosimo Panini Editore, 2004.

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