Serie A 1992-1993

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Serie A 1992-1993
Competizione Serie A
Sport Calcio
Edizione 91ª (61ª di Serie A)
Organizzatore Lega Nazionale Professionisti
Date dal 6 settembre 1992
al 12 giugno 1993
Luogo Bandiera dell'Italia Italia
Partecipanti 18
Formula girone unico
Risultati
Vincitore Milan
(13º titolo)
Retrocessioni Brescia
Fiorentina
Ancona
Pescara
Statistiche
Miglior marcatore Bandiera dell'Italia Giuseppe Signori (26)
Incontri disputati 306
Gol segnati 858 (2,8 per incontro)
Distribuzione geografica delle squadre della Serie A 1992-1993
Cronologia della competizione
1991-1992 1993-1994

La Serie A 1992-1993 è stata la 91ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (la 61ª a girone unico), disputata tra il 6 settembre 1992 e il 6 giugno 1993 e conclusa con la vittoria del Milan, al suo tredicesimo titolo, il secondo consecutivo.

Capocannoniere del torneo è stato Giuseppe Signori (Lazio) con 26 reti.

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

A livello di organici, si registrò il debutto assoluto dell'Ancona.[1] Dal punto di vista regolamentare, a posteriori ben più rilevante fu l'introduzione delle nuove regole riservate ai portieri, ai quali da questo momento venne fatto divieto di toccare con le mani il pallone ricevuto su retropassaggio da un compagno di squadra — a meno che non venisse effettuato di testa.[2]

Calciomercato[modifica | modifica wikitesto]

Giuseppe Signori, alla sua prima stagione con la maglia della Lazio, vinse il titolo di capocannoniere.

A vivacizzare il calciomercato nell'estate del 1992 fu l'aumento del numero di stranieri tesserabili, fermo restando il limite massimo di tre nella lista da consegnare all'arbitro il giorno della partita; ne vennero ingaggiati 73.

Il Milan, desideroso di un salto di qualità a livello internazionale, impiegò considerevoli risorse per la costruzione di una rosa ampia[3] acquistando giocatori di primo piano, quali Savićević, il Pallone d'oro 1991 Papin e Lentini del Torino — trattativa quest'ultima conclusasi, tra le proteste dei tifosi granata,[4] per 18,5 miliardi di lire (una somma su cui venne inoltre istruito un processo, che non poté concludersi per intervenuta prescrizione, circa il presunto pagamento di altri 10 miliardi fuori bilancio[5]) —, da alternare nel confermato undici titolare.[6][7] La Juventus rispose mettendo sotto contratto in primis Vialli, strappato alla Sampdoria per 40 miliardi — all'epoca la cifra più alta mai spesa al mondo per un calciatore —,[8] oltreché Platt, Möller, Dino Baggio e Ravanelli.[9]

Particolarmente movimentata fu l'estate del Napoli. Sebbene alle prese con una situazione economica già traballante, la società partenopea non badò a spese per tornare definitivamente ai vertici dopo il quarto posto della stagione precedente: prese dal Cagliari Fonseca,[10] dal Benfica il mediano svedese Thern, dal Torino Bresciani e Policano, la bandiera doriana Pari e Angelo Carbone dal Bari.[11] L'ambiente azzurro, tuttavia, sperò fino alla fine nel clamoroso ritorno di Maradona: l'argentino rimaneva infatti ancora contrattualmente legato al Napoli, e la squalifica per doping terminava il 1º luglio di quell'anno. Nonostante le serrate trattative che coinvolsero, oltre all'entourage del campione e al club di Ferlaino, la Federcalcio, l'AFA e la FIFA (quest'ultima interessata soprattutto al Pibe de Oro quale uomo-immagine dell'imminente mondiale statunitense),[12][13][14] la vicenda si risolse in un nulla di fatto: Maradona non fece ritorno a Napoli e approdò al Siviglia.[15]

Diverse società investirono invece sui giocatori del cosiddetto Foggia dei miracoli[16] che tanto aveva impressionato nella stagione precedente: Rambaudi e Codispoti passarono all'Atalanta, Matrecano al Parma, Baiano alla Fiorentina (che, non nascondendo grandi ambizioni, prelevò tra gli altri anche il tedesco Effenberg e il danese Brian Laudrup), Signori alla Lazio e Shalimov all'Inter (che aggiunse alla rosa anche Schillaci, De Agostini, Sammer, Pančev, Rubén Sosa e Manicone) del nuovo allenatore Bagnoli; la squadra pugliese rimediò con innesti provenienti dalle categorie inferiori e rappresentava perciò, anche per via dell'età media estremamente bassa per l'epoca (23 anni),[17] una delle maggiori incognite del torneo.[18]

Nella capitale, la Roma prelevò Mihajlović dalla Stella Rossa e Caniggia dall'Atalanta,[19] mentre la Lazio del nuovo presidente Sergio Cragnotti ingaggiò l'inglese Gascoigne, prelevò dall'Ajax Winter e puntò sui giovani Luzardi, Bonomi, Favalli e Marcolin (questi ultimi tre presi in blocco dalla Cremonese neoretrocessa). Il Parma, sempre più in crescita, scelse di rinforzarsi in attacco con il colombiano Asprilla e a centrocampo con l'esperto Pin, proveniente dalla Lazio. Infine il neopromosso Brescia acquistò dal Real Madrid il fantasista rumeno Hagi.[20]

Avvenimenti[modifica | modifica wikitesto]

Girone di andata[modifica | modifica wikitesto]

L'Atalanta di Marcello Lippi, tra le sorprese della stagione con l'ottavo posto finale.

Già dopo le prime giornate s'intuì che il campionato si sarebbe chiuso con la vittoria del favorito Milan, già in fuga dopo la seconda giornata.

Destò inizialmente curiosità il neopromosso Pescara di Giovanni Galeone, che però rientrò presto nei ranghi, mentre il campionato abbandonava gradualmente il classico catenaccio per votarsi a un gioco più offensivo e spettacolare nonché a una non sempre impeccabile difesa a zona;[21] le 48 reti segnate il 4 ottobre infransero un vecchio record (42) che perdurava dal 1930.[22][23] Fu il Torino del pragmatico Emiliano Mondonico a tentare un inseguimento, bloccando per primo i rossoneri sul pareggio il 1º novembre 1992, ma andando poi a perdere il derby due settimane dopo.[24]

Alla tredicesima giornata il Milan vantava già 8 punti di vantaggio sui granata, sull'Inter e sulla Fiorentina, che malgrado la buona posizione di classifica esonerò il 3 gennaio 1993 il tecnico Luigi Radice a causa di incomprensioni con la dirigenza;[25] il trainer brianzolo venne sostituito da Agroppi. Alla fine del girone di andata i rossoneri, malgrado la defezione forzata del loro numero nove Van Basten per problemi fisici,[26] mantennero il +8 sui concittadini nerazzurri[7] mentre la terza classificata, la sorprendente Atalanta di Marcello Lippi, era staccata di 11 lunghezze. Deludenti i risultati per Napoli e Roma. Gli azzurri precipitarono fino al terzultimo posto e ne pagò le conseguenze il tecnico Ranieri, al posto del quale venne richiamato l'allenatore dei successi maradoniani Bianchi. Stessa onta toccò ai giallorossi, sulla cui panchina però rimase Boskov, giunto nella Capitale dopo i trionfi alla guida della Sampdoria.

Il Milan chiuse il girone d'andata conquistando 31 dei 34 punti disponibili, grazie a quattordici vittorie e tre pareggi, migliorando il proprio record di 29 punti del torneo precedente.

Girone di ritorno[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante un avvio promettente, una deludente Fiorentina ricadde dopo cinquantaquattro anni in Serie B.

Il dominio dei rossoneri sul torneo si fece sempre maggiore: il 7 marzo acuì i problemi della Fiorentina e allungò a +11 sull'Inter. Solo nelle ultime dieci giornate i rossoneri, anche a causa degli impegni in Champions League e dei persistenti malanni di Van Basten, accusarono un brusco calo di rendimento; il 14 marzo si fecero rimontare dalla Lazio il doppio vantaggio, mentre sette giorni dopo subirono la prima sconfitta dopo 58 gare[27] e quasi due anni d'imbattibilità: fu il Parma a espugnare il Meazza grazie a un calcio di punizione di Asprilla.[28] L'Inter sperò in un riavvicinamento, ma non andò oltre il pareggio nel derby della vigilia di Pasqua e, pur vedendo proseguire la crisi di risultati dei rossoneri, battuti in casa dalla Juventus per 3-1 la domenica successiva, riuscì solamente ad avvicinarsi gradualmente fino al -4.

Il pareggio tra Milan e Brescia della penultima giornata consentì dunque ai rossoneri di festeggiare il loro 13º scudetto. All'Inter andò la piazza d'onore, con conseguente qualificazione in Coppa UEFA, mentre il terzo posto andò a un Parma definitivamente assestatosi ai vertici con la contemporanea vittoria della Coppa delle Coppe a Wembley; seguirono l'altalenante Juventus, la Lazio del giovane capocannoniere Signori e il Cagliari,[29] alla prima qualificazione europea dopo due decenni. Rimasero tagliate fuori dalla Zona Europa la deludente Sampdoria, un'Atalanta bruscamente calata nel finale e il Torino alle prese con una profonda crisi societaria che costrinse il presidente Borsano, artefice della rinascita granata d'inizio decennio, a vendere il club.[30] In campionato il numero di gol complessivi passò dai 695 della stagione 1991-92 agli 858 di questo torneo: era dall'edizione 1958-59 che non si segnava così tanto in Serie A.

I festeggiamenti del Milan per la conquista del loro tredicesimo tricolore.

In zona retrocessione, Roma e Napoli si misero al sicuro anzitempo, ma dovettero fare i conti anche loro, a stagione ancora in corso, con problemi finanziari tali da generare storici cambiamenti dirigenziali.[31][32][33] Si salvò nuovamente il Foggia, mentre il Genoa strappò i punti vitali solo nelle ultime giornate. Il crollo verticale della Fiorentina nel girone di ritorno (che comportò il licenziamento anche di Agroppi, sostituito da Chiarugi) non conobbe sosta e, a causa dei confronti diretti sfavorevoli con Brescia e Udinese, la squadra viola retrocesse a sorpresa in Serie B dopo oltre mezzo secolo, al termine di un'ultima giornata vibrante.[34] Ai viola si aggregarono le rondinelle lombarde, sconfitte dai friulani nello spareggio di Bologna, mentre per Ancona e Pescara (cui restò la magra consolazione di uno storico 5-1 inflitto alla penultima giornata alla Juventus[35]) la retrocessione era già stata decretata da tempo.

Squadre partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Club[36] Stagione Città Stadio Stagione precedente
Ancona dettagli Ancona Stadio Dorico
Stadio del Conero (dalla 12ª)
3º posto in Serie B, promosso
Atalanta dettagli Bergamo Stadio Comunale
Stadio Renato Dall'Ara, Bologna (solo 33ª)
11º posto in Serie A
Brescia dettagli Brescia Stadio Mario Rigamonti
Stadio Dino Manuzzi, Cesena (solo 2ª)
Stadio Nereo Rocco, Trieste (solo 32ª)
1º posto in Serie B, promosso
Cagliari dettagli Cagliari Stadio Sant'Elia 13º posto in Serie A
Fiorentina dettagli Firenze Stadio Comunale
Stadio Marcantonio Bentegodi, Verona (solo 25ª)
12º posto in Serie A
Foggia dettagli Foggia Stadio Pino Zaccheria 9º posto in Serie A
Genoa dettagli Genova Stadio Luigi Ferraris 14º posto in Serie A
Inter dettagli Milano Stadio Giuseppe Meazza 8º posto in Serie A
Juventus dettagli Torino Stadio delle Alpi 2º posto in Serie A
Lazio dettagli Roma Stadio Olimpico 10º posto in Serie A
Milan dettagli Milano Stadio Giuseppe Meazza 1º posto in Serie A
Napoli dettagli Napoli Stadio San Paolo 4º posto in Serie A
Parma dettagli Parma Stadio Ennio Tardini 7º posto in Serie A
Pescara dettagli Pescara Stadio Adriatico 2º posto in Serie B, promosso
Roma dettagli Roma Stadio Olimpico 5º posto in Serie A
Sampdoria dettagli Genova Stadio Luigi Ferraris 6º posto in Serie A
Torino dettagli Torino Stadio delle Alpi 3º posto in Serie A
Udinese dettagli Udine Stadio Friuli 4º posto in Serie B, promossa

Allenatori e primatisti[modifica | modifica wikitesto]

Squadra Allenatore Calciatore più presente[37] Cannoniere
Ancona Bandiera dell'Italia Vincenzo Guerini Bandiera dell'Italia Massimo Agostini (33) Bandiera dell'Italia Massimo Agostini (12)
Atalanta Bandiera dell'Italia Marcello Lippi Bandiera dell'Italia Roberto Bordin,
Bandiera dell'Italia Sergio Porrini (33)
Bandiera dell'Italia Maurizio Ganz (14)
Brescia Bandiera dell'Italia Adelio Moro e Bandiera della Romania Mircea Lucescu (D.T.) Bandiera della Romania Ioan Sabău (32) Bandiera della Romania Florin Răducioiu (13)
Cagliari Bandiera dell'Italia Carlo Mazzone Bandiera dell'Italia Mario Ielpo (34) Bandiera dell'Italia Massimiliano Cappioli,
Bandiera dell'Uruguay Enzo Francescoli,
Bandiera del Belgio Luís Oliveira,
Bandiera dell'Italia Vittorio Pusceddu (7)
Fiorentina[38][39][40] Bandiera dell'Italia Luigi Radice (1ª-14ª)
Bandiera dell'Italia Aldo Agroppi (15ª-29ª)
Bandiera dell'Italia Luciano Chiarugi (30ª-34ª)
Bandiera dell'Italia Francesco Baiano,
Bandiera dell'Argentina Gabriel Batistuta (32)
Bandiera dell'Argentina Gabriel Batistuta (16)
Foggia Bandiera della Rep. Ceca Zdeněk Zeman Bandiera dell'Italia Pasquale De Vincenzo,
Bandiera dell'Italia Francesco Mancini (31)
Bandiera dell'Italia Pierpaolo Bresciani (6)
Genoa[41][42][43] Bandiera dell'Italia Bruno Giorgi (1ª-9ª)
Bandiera dell'Italia Luigi Maifredi (10ª-21ª)
Bandiera dell'Italia Claudio Maselli (22ª-34ª)
Bandiera dell'Italia Andrea Fortunato (33) Bandiera della Rep. Ceca Tomáš Skuhravý (10)
Inter Bandiera dell'Italia Osvaldo Bagnoli Bandiera dell'Italia Sergio Battistini (34) Bandiera dell'Uruguay Rubén Sosa (20)
Juventus Bandiera dell'Italia Giovanni Trapattoni Bandiera dell'Italia Dino Baggio,
Bandiera dell'Italia Gianluca Vialli (32)
Bandiera dell'Italia Roberto Baggio (21)
Lazio Bandiera dell'Italia Dino Zoff Bandiera dell'Italia Diego Fuser (33) Bandiera dell'Italia Giuseppe Signori (26)
Milan Bandiera dell'Italia Fabio Capello Bandiera dell'Italia Alessandro Costacurta,
Bandiera dell'Italia Paolo Maldini (31)
Bandiera della Francia Jean-Pierre Papin,
Bandiera dei Paesi Bassi Marco van Basten (13)
Napoli[44] Bandiera dell'Italia Claudio Ranieri (1ª-9ª)
Bandiera dell'Italia Ottavio Bianchi (10ª-34ª)
Bandiera dell'Italia Gianfranco Zola (33) Bandiera dell'Uruguay Daniel Fonseca (16)
Parma Bandiera dell'Italia Nevio Scala Bandiera dell'Italia Lorenzo Minotti,
Bandiera dell'Italia Gabriele Pin (33)
Bandiera dell'Italia Alessandro Melli (12)
Pescara[45] Bandiera dell'Italia Giovanni Galeone (1ª-24ª)
Bandiera dell'Italia Vincenzo Zucchini (25ª-34ª)
Bandiera dell'Italia Massimiliano Allegri (31) Bandiera dell'Italia Massimiliano Allegri (12)
Roma Bandiera dell'Italia Narciso Pezzotti e Bandiera della Jugoslavia Vujadin Boškov (D.T.) Bandiera dell'Italia Valter Bonacina (32) Bandiera dell'Italia Giuseppe Giannini (9)
Sampdoria Bandiera dell'Italia Sergio Santarini e Bandiera della Svezia Sven-Göran Eriksson (D.T.) Bandiera dell'Italia Attilio Lombardo,
Bandiera dell'Italia Michele Serena (34)
Bandiera dell'Italia Roberto Mancini (15)
Torino Bandiera dell'Italia Emiliano Mondonico Bandiera dell'Italia Luca Marchegiani (34) Bandiera dell'Uruguay Carlos Alberto Aguilera (12)
Udinese Bandiera dell'Italia Alberto Bigon Bandiera dell'Argentina Néstor Sensini (33) Bandiera dell'Argentina Abel Balbo (21)

Classifica finale[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Milan 50 34 18 14 2 65 32 +33
2. Inter 46 34 17 12 5 59 36 +23
[46] 3. Parma 41 34 16 9 9 47 34 +13
4. Juventus 39 34 15 9 10 59 47 +12
5. Lazio 38 34 13 12 9 65 51 +14
6. Cagliari 37 34 14 9 11 45 33 +12
7. Sampdoria 36 34 12 12 10 50 48 +2
8. Atalanta 36 34 14 8 12 42 44 -2
[47] 9. Torino 35 34 9 17 8 38 38 0
10. Roma 33 34 8 17 9 42 39 +3
11. Napoli 32 34 10 12 12 49 50 -1
12. Foggia 32 34 10 12 12 39 55 -16
13. Genoa 31 34 7 17 10 41 55 -14
14. Udinese 30 34 10 10 14 42 48 -6
15. Brescia 30 34 9 12 13 36 44 -8
16. Fiorentina 30 34 8 14 12 53 56 -3
17. Ancona 19 34 6 7 21 39 73 -34
18. Pescara 17 34 6 5 23 47 75 -28

Legenda:

      Campione d'Italia e qualificato in UEFA Champions League 1993-1994.
      Qualificati in Coppa delle Coppe 1993-1994.
      Qualificati in Coppa UEFA 1993-1994.
      Retrocessi in Serie B 1993-1994.

Regolamento:

Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
A parità di punti valeva la classifica avulsa, eccetto per l'assegnazione dello scudetto, dei posti salvezza-retrocessione e qualificazione-esclusione dalla Coppa UEFA per i quali era previsto uno spareggio.

Note:

La Fiorentina retrocedette per classifica avulsa sfavorevole: 1. Brescia 5 punti; 2. Udinese 4; 3. Fiorentina 3.
Il Brescia retrocedette dopo spareggio.

Squadra campione[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Associazione Calcio Milan 1992-1993.
Formazione tipo Giocatori (presenze)[48]
Bandiera dell'Italia Sebastiano Rossi (27)
Bandiera dell'Italia Mauro Tassotti (27)
Bandiera dell'Italia Alessandro Costacurta (31)
Bandiera dell'Italia Franco Baresi (II) (29)
Bandiera dell'Italia Paolo Maldini (31)
Bandiera dell'Italia Roberto Donadoni (20)
Bandiera dell'Italia Demetrio Albertini (29)
Bandiera dei Paesi Bassi Frank Rijkaard (22)
Bandiera dell'Italia Gianluigi Lentini (30)
Bandiera della Francia Jean-Pierre Papin (22)
Bandiera dell'Italia Daniele Massaro (29)
Altri giocatori: Stefano Eranio (21), Alberico Evani (18), Ruud Gullit (15), Marco van Basten (15), Stefano Nava (14), Zvonimir Boban (13), Marco Simone (13), Enzo Gambaro (11), Francesco Antonioli (9), Dejan Savićević (10), Fernando De Napoli (4), Filippo Galli (1), Aldo Serena (1).

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Tabellone[modifica | modifica wikitesto]

Anc Ata Bre Cag Fio Fog Gen Int Juv Laz Mil Nap Par Pes Rom Sam Tor Udi
Ancona –––– 0-2 5-1 0-1 2-1 3-0 0-0 3-0 0-1 0-3 1-3 1-1 1-1 5-3 1-1 2-3 0-1 1-0
Atalanta 2-1 –––– 1-1 2-1 2-1 2-1 1-2 1-1 2-1 2-2 1-1 3-2 2-1 2-1 3-1 1-2 0-0 2-0
Brescia 1-1 2-0 –––– 0-2 1-1 4-1 2-2 1-3 2-0 2-0 0-1 2-1 0-1 1-0 0-2 3-1 0-0 2-1
Cagliari 3-0 2-1 3-1 –––– 2-1 1-1 3-0 0-0 0-0 1-1 1-1 1-0 0-1 4-0 1-0 0-2 0-0 1-1
Fiorentina 7-1 0-1 2-2 2-1 –––– 6-2 1-1 2-2 2-0 0-2 3-7 1-1 1-1 2-0 2-1 4-0 0-0 2-2
Foggia 1-0 1-0 0-0 1-1 1-0 –––– 2-2 1-3 2-1 2-1 2-2 2-4 1-0 1-0 0-0 1-0 0-0 1-0
Genoa 4-4 1-0 1-1 2-3 2-2 0-0 –––– 1-1 2-2 2-3 2-2 2-1 1-1 4-3 0-0 0-0 2-1 1-0
Inter 3-0 1-0 2-1 3-1 2-2 1-1 4-0 –––– 3-1 2-0 1-1 0-0 2-1 2-0 1-1 0-0 3-0 2-2
Juventus 5-1 4-1 0-0 2-1 3-0 4-2 1-0 0-2 –––– 4-1 0-1 4-3 2-2 2-1 1-1 1-1 2-1 5-1
Lazio 5-0 3-0 2-0 1-2 2-2 1-1 1-1 3-1 1-1 –––– 2-2 4-3 5-2 2-1 1-1 2-1 1-2 4-0
Milan 2-0 2-0 1-1 1-0 2-0 1-0 1-0 1-1 1-3 5-3 –––– 2-2 0-1 4-0 0-0 4-0 0-0 1-1
Napoli 0-0 1-0 0-0 1-0 4-1 2-0 2-2 1-2 2-3 3-1 1-5 –––– 1-1 2-0 2-1 1-1 1-1 3-0
Parma 3-0 0-0 2-0 3-1 1-1 4-0 1-0 2-0 2-1 2-1 0-2 1-1 –––– 1-0 3-1 1-0 2-2 3-1
Pescara 4-3 2-0 2-0 0-1 0-2 2-4 1-2 1-4 5-1 2-3 4-5 3-0 0-2 –––– 1-1 2-2 2-2 2-2
Roma 2-1 2-2 2-3 1-1 1-1 3-1 3-0 4-1 2-1 0-0 0-1 1-1 1-0 0-1 –––– 0-0 4-5 1-1
Sampdoria 3-1 2-3 1-0 2-0 2-0 3-3 4-1 1-3 1-1 3-3 1-2 3-1 2-1 1-1 2-2 –––– 0-1 2-0
Torino 4-1 1-1 1-0 0-5 1-1 1-1 1-1 1-2 1-2 1-1 1-1 0-1 3-0 3-1 0-0 2-2 –––– 1-0
Udinese 2-0 1-2 2-2 2-1 4-0 3-2 3-0 2-1 0-0 0-0 0-0 2-0 1-0 5-2 1-2 1-2 1-0 ––––

Calendario[modifica | modifica wikitesto]

andata (1ª) 1ª giornata ritorno (18ª)
6 set. 2-1 Atalanta-Parma 0-0 31 gen.
0-0 Cagliari-Juventus 1-2
1-1 Fiorentina-Genoa 2-2
1-0 Milan-Foggia 2-2
0-0 Napoli-Brescia 1-2
0-1 Roma-Pescara 1-1
3-3 Sampdoria-Lazio 1-2
4-1 Torino-Ancona 1-0
2-1 Udinese-Inter 2-2
andata (2ª) 2ª giornata ritorno (19ª)
13 set. 2-3 Ancona-Sampdoria 1-3 7 feb.
0-0 Brescia-Torino 0-1
2-4 Foggia-Napoli 0-2
0-0 Genoa-Roma 0-3
3-1 Inter-Cagliari 0-0
4-1 Juventus-Atalanta 1-2
2-2 Lazio-Fiorentina 2-0
3-1 Parma-Udinese 0-1
4-5 Pescara-Milan 0-4


andata (3ª) 3ª giornata ritorno (20ª)
20 set. 1-0 Brescia-Pescara 0-2 14 feb.
1-1 Cagliari-Lazio 2-1
7-1 Fiorentina-Ancona 1-2
2-2 Genoa-Juventus 0-1
2-0 Milan-Atalanta 1-1
1-2 Napoli-Inter 0-0
3-1 Roma-Foggia 0-0
3-0 Torino-Parma 2-2
1-2 Udinese-Sampdoria 0-2
andata (4ª) 4ª giornata ritorno (21ª)
27 set. 1-1 Ancona-Napoli 0-0 28 feb.
2-1 Atalanta-Cagliari 1-2
1-0 Foggia-Udinese 2-3
2-2 Inter-Fiorentina 2-2
1-1 Juventus-Roma 1-2
1-1 Lazio-Genoa 3-2
2-0 Parma-Brescia 1-0
2-2 Pescara-Torino 1-3
23 dic. 1-2 Sampdoria-Milan 0-4


andata (5ª) 5ª giornata ritorno (22ª)
4 ott. 4-1 Brescia-Foggia 0-0 7 mar.
1-0 Cagliari-Roma 1-1
3-7 Fiorentina-Milan 0-2
4-4 Genoa-Ancona 0-0
1-0 Inter-Atalanta 1-1
5-2 Lazio-Parma 1-2
2-3 Napoli-Juventus 3-4
2-2 Torino-Sampdoria 1-0
5-2 Udinese-Pescara 2-2
andata (6ª) 6ª giornata ritorno (23ª)
18 ott. 0-0 Atalanta-Torino 1-1 14 mar.
2-2 Foggia-Genoa 0-0
0-0 Juventus-Brescia 0-2
5-3 Milan-Lazio 2-2
3-0 Parma-Ancona 1-1
0-2 Pescara-Fiorentina 0-2
4-1 Roma-Inter 1-1
2-0 Sampdoria-Cagliari 2-0
2-0 Udinese-Napoli 0-3


andata (7ª) 7ª giornata ritorno (24ª)
25 ott. 3-0 Ancona-Foggia 0-1 21 mar.
0-2 Brescia-Cagliari 1-3
4-0 Fiorentina-Sampdoria 0-2
4-3 Genoa-Pescara 2-1
3-1 Inter-Juventus 2-0
3-0 Lazio-Atalanta 2-2
2-1 Napoli-Roma 1-1
0-2 Parma-Milan 1-0
1-0 Torino-Udinese 0-1
andata (8ª) 8ª giornata ritorno (25ª)
1º nov. 3-2 Atalanta-Napoli 0-1 28 mar.
2-1 Cagliari-Fiorentina[49] 1-2
1-0 Foggia-Parma 0-4
5-1 Juventus-Ancona 1-0
0-0 Milan-Torino 1-1
1-4 Pescara-Inter 0-2
2-3 Roma-Brescia 2-0
4-1 Sampdoria-Genoa 0-0
0-0 Udinese-Lazio 0-4


andata (9ª) 9ª giornata ritorno (26ª)
8 nov. 5-1 Ancona-Brescia 1-1 4 apr.
2-1 Atalanta-Foggia 0-1
2-1 Fiorentina-Roma 1-1
2-3 Genoa-Cagliari 0-3
0-0 Inter-Sampdoria 3-1
5-1 Juventus-Udinese 0-0
1-2 Lazio-Torino 1-1
1-5 Napoli-Milan 2-2 3 apr.
1-0 Parma-Pescara 2-0 4 apr.
andata (10ª) 10ª giornata ritorno (27ª)
22 nov. 1-1 Brescia-Fiorentina 2-2 10 apr.
0-1 Cagliari-Parma 1-3
2-1 Foggia-Lazio 1-1
1-1 Milan-Inter 1-1
2-0 Pescara-Atalanta 1-2
2-1 Roma-Ancona 1-1
3-1 Sampdoria-Napoli 1-1
1-2 Torino-Juventus 1-2
3-0 Udinese-Genoa 0-1


andata (11ª) 11ª giornata ritorno (28ª)
29 nov. 0-1 Ancona-Cagliari 0-3 18 apr.
2-0 Atalanta-Udinese 2-1
1-0 Foggia-Pescara 4-2
2-1 Genoa-Torino 1-1
2-1 Inter-Brescia 3-1
0-1 Juventus-Milan 3-1 17 apr.
1-1 Lazio-Roma 0-0 18 apr.
4-1 Napoli-Fiorentina 1-1
1-0 Parma-Sampdoria 1-2 17 apr.
andata (12ª) 12ª giornata ritorno (29ª)
6 dic. 3-0 Ancona-Inter 0-3 25 apr.
2-2 Brescia-Genoa 1-1
1-0 Cagliari-Napoli 0-1
2-0 Fiorentina-Juventus 0-3
1-1 Milan-Udinese 0-0
2-3 Pescara-Lazio 1-2
1-0 Roma-Parma 1-3
2-3 Sampdoria-Atalanta 2-1
1-1 Torino-Foggia 0-0


andata (13ª) 13ª giornata ritorno (30ª)
13 dic. 1-1 Atalanta-Brescia 0-2 9 mag.
2-1 Foggia-Juventus 2-4
2-1 Genoa-Napoli 2-2
3-1 Lazio-Inter 0-2
2-0 Milan-Ancona 3-1
1-1 Parma-Fiorentina 1-1 8 mag.
2-2 Pescara-Sampdoria 1-1 9 mag.
0-0 Torino-Roma 5-4
2-1 Udinese-Cagliari 1-1
andata (14ª) 14ª giornata ritorno (31ª)
3 gen. 0-3 Ancona-Lazio 0-5 16 mag.
2-1 Brescia-Udinese 2-2
0-0 Cagliari-Torino 5-0
0-1 Fiorentina-Atalanta 1-2
4-0 Inter-Genoa 1-1
2-2 Juventus-Parma 1-2 15 mag.
2-0 Napoli-Pescara 0-3 16 mag.
0-1 Roma-Milan 0-0
3-3 Sampdoria-Foggia 0-1


andata (15ª) 15ª giornata ritorno (32ª)
10 gen. 3-1 Atalanta-Roma 2-2 23 mag.
1-3 Foggia-Inter 1-1
2-0 Lazio-Brescia 0-2
1-0 Milan-Cagliari 1-1 21 mag.
1-0 Parma-Genoa 1-1 23 mag.
4-3 Pescara-Ancona 3-5
1-1 Sampdoria-Juventus 1-1
0-1 Torino-Napoli 1-1
4-0 Udinese-Fiorentina 2-2
andata (16ª) 16ª giornata ritorno (33ª)
17 gen. 1-0 Ancona-Udinese 0-2 30 mag.
0-1 Brescia-Milan 1-1
1-1 Cagliari-Foggia 1-1
0-0 Fiorentina-Torino 1-1
1-0 Genoa-Atalanta 2-1
2-1 Inter-Parma 0-2
2-1 Juventus-Pescara 1-5
3-1 Napoli-Lazio 3-4
0-0 Roma-Sampdoria 2-2


andata (17ª) 17ª giornata ritorno (34ª)
24 gen. 2-1 Atalanta-Ancona 2-0 6 giu.
1-0 Foggia-Fiorentina 2-6
1-1 Lazio-Juventus 1-4
1-0 Milan-Genoa 2-2
1-1 Parma-Napoli 1-1
0-1 Pescara-Cagliari 0-4
1-0 Sampdoria-Brescia 1-3
1-2 Torino-Inter 0-3
1-2 Udinese-Roma 1-1

Spareggi[modifica | modifica wikitesto]

Spareggio salvezza[modifica | modifica wikitesto]

Risultati Luogo e data
Udinese 3-1 Brescia Bologna, 12 giugno 1993

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Squadre[modifica | modifica wikitesto]

Capoliste solitarie[modifica | modifica wikitesto]

————————————————————————————————————————————————————————————————————
Milan
10ª11ª12ª13ª14ª15ª16ª17ª18ª19ª20ª21ª22ª23ª24ª25ª26ª27ª28ª29ª30ª31ª32ª33ª34ª

Classifica in divenire[modifica | modifica wikitesto]

10ª 11ª 12ª 13ª 14ª 15ª 16ª 17ª 18ª 19ª 20ª 21ª 22ª 23ª 24ª 25ª 26ª 27ª 28ª 29ª 30ª 31ª 32ª 33ª 34ª
Ancona 0 0 0 1 2 2 4 4 6 6 6 8 8 8 8 10 10 10 10 12 13 14 15 15 15 16 17 17 17 17 17 19 19 19
Atalanta 2 2 2 4 4 5 5 7 9 9 11 13 14 16 18 18 20 21 23 24 24 25 26 27 27 27 29 31 31 31 33 34 34 36
Brescia 1 2 4 4 6 7 7 9 9 10 10 11 12 14 14 14 14 16 16 16 16 17 19 19 19 20 21 21 22 24 25 27 28 30
Cagliari 1 1 2 2 4 4 6 8 10 10 12 14 14 15 15 16 18 18 19 21 23 24 24 26 26 28 28 30 30 31 33 34 35 37
Fiorentina 1 2 4 5 5 7 9 9 11 12 12 14 15 15 15 16 16 17 17 17 18 18 20 20 22 23 24 25 25 26 26 27 28 30
Foggia 0 0 0 2 2 3 3 5 5 7 9 10 12 13 13 14 16 17 17 18 18 19 20 22 22 24 25 27 28 28 30 31 32 32
Genoa 1 2 3 4 5 6 8 8 8 8 10 11 13 13 13 15 15 16 16 16 16 17 18 20 21 21 23 24 25 26 27 28 30 31
Inter 0 2 4 5 7 7 9 11 12 13 15 15 15 17 19 21 23 24 25 26 27 28 29 31 33 35 36 38 40 42 43 44 44 46
Juventus 1 3 4 5 7 8 8 10 12 14 14 14 14 15 16 18 19 21 21 23 23 25 25 25 27 28 30 32 34 36 36 37 37 39
Lazio 1 2 3 4 6 6 8 9 9 9 10 12 14 16 18 18 19 21 23 23 25 25 26 27 29 30 31 32 34 34 36 36 38 38
Milan 2 4 6 8 10 12 14 15 17 18 20 21 23 25 27 29 31 32 34 35 37 39 40 40 41 42 43 43 44 46 47 48 49 50
Napoli 1 3 3 4 4 4 6 6 6 6 8 8 8 10 12 14 15 15 17 18 19 19 21 22 24 25 26 27 29 30 30 31 31 32
Parma 0 2 2 4 4 6 6 6 8 10 12 12 13 14 16 16 17 18 18 19 21 23 24 26 28 30 32 32 34 35 37 38 40 41
Pescara 2 2 2 3 3 3 3 3 3 5 5 5 6 6 8 8 8 9 9 11 11 12 12 12 12 12 12 12 12 13 15 15 17 17
Roma 0 1 3 4 4 6 6 6 6 8 9 11 12 12 12 13 15 16 18 19 21 22 23 24 26 27 28 29 29 29 30 31 32 33
Sampdoria 1 3 5 5 6 8 8 10 11 13 13 13 14 15 16 17 19 19 21 23 23 23 25 27 28 28 29 31 33 34 34 35 36 36
Torino 2 3 5 6 7 8 10 11 13 13 13 14 15 16 16 17 17 19 21 22 24 26 27 27 28 29 29 30 31 33 33 34 35 35
Udinese 2 2 2 2 4 6 6 7 7 9 9 10 12 12 14 14 14 15 17 17 19 20 20 22 22 23 23 23 24 25 26 27 29 30

Classifiche di rendimento[modifica | modifica wikitesto]

Rendimento andata-ritorno[modifica | modifica wikitesto]
Andata Ritorno
Milan 31 Parma 24
Inter 23 Inter 23
Atalanta 20 Juventus 20
Juventus 19 Cagliari 19
Lazio 19 Lazio 19
Sampdoria 19 Milan 19
Cagliari 18 Roma 18
Parma 17 Torino 18
Torino 17 Napoli 17
Fiorentina 16 Sampdoria 17
Foggia 16 Atalanta 16
Genoa 15 Brescia 16
Napoli 15 Foggia 16
Roma 15 Genoa 16
Brescia 14 Udinese 16
Udinese 14 Fiorentina 14
Ancona 10 Ancona 9
Pescara 8 Pescara 9
Rendimento casa-trasferta[modifica | modifica wikitesto]
In casa In trasferta
Parma 28 Milan 26
Inter 27 Inter 19
Juventus 26 Torino 17
Atalanta 25 Sampdoria 15
Foggia 24 Cagliari 14
Lazio 24 Lazio 14
Milan 24 Roma 14
Udinese 24 Juventus 13
Cagliari 23 Parma 13
Napoli 22 Atalanta 11
Fiorentina 21 Genoa 11
Sampdoria 21 Brescia 10
Brescia 20 Napoli 10
Genoa 20 Fiorentina 9
Roma 19 Foggia 8
Torino 18 Udinese 6
Ancona 16 Ancona 3
Pescara 14 Pescara 3

Primati stagionali[modifica | modifica wikitesto]

  • Maggior numero di vittorie: Milan (18)
  • Minor numero di sconfitte: Milan (2)
  • Miglior attacco: Lazio e Milan (65 reti fatte)
  • Miglior difesa: Milan (32 reti subite)
  • Miglior differenza reti: Milan (+33)
  • Maggior numero di pareggi: Genoa, Roma e Torino (17)
  • Minor numero di pareggi: Pescara (5)
  • Minor numero di vittorie: Ancona e Pescara (6)
  • Maggior numero di sconfitte: Pescara (23)
  • Peggiore attacco: Brescia (36 reti fatte)
  • Peggior difesa: Pescara (75 reti subite)
  • Peggior differenza reti: Ancona (-34)
  • Partita con più reti: Fiorentina-Milan 3-7 (5ª giornata)
  • Miglior sequenza di partite utili: Milan (23)
  • Massimo numero di reti segnate in una singola giornata: 48 (5ª giornata)

Individuali[modifica | modifica wikitesto]

Classifica marcatori[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso del campionato furono segnati complessivamente 858 gol (di cui 39 su autorete e 73 su calcio di rigore) da 199 diversi giocatori, per una media di 2,80 gol a partita[27]. Da segnalare due quadriplette messe a segno da Marco van Basten (in Napoli-Milan 1-5 della 9ª giornata) e da Roberto Baggio (in Juventus-Udinese 5-1 sempre alla 9ª giornata).[50]
Di seguito, la classifica dei marcatori[50].

Gol Rigori Giocatore Squadra
26 7 Bandiera dell'Italia Giuseppe Signori Lazio
21 3 Bandiera dell'Italia Roberto Baggio Juventus
21 5 Bandiera dell'Argentina Abel Balbo Udinese
20 3 Bandiera dell'Uruguay Rubén Sosa Inter
16 Bandiera dell'Argentina Gabriel Batistuta Fiorentina
16 2 Bandiera dell'Uruguay Daniel Fonseca Napoli
15 5 Bandiera dell'Italia Roberto Mancini Sampdoria
14 1 Bandiera dell'Italia Maurizio Ganz Atalanta
13 Bandiera della Francia Jean-Pierre Papin Milan
13 3 Bandiera della Romania Florin Răducioiu Brescia
13 2 Bandiera dei Paesi Bassi Marco van Basten Milan
12 1 Bandiera dell'Italia Massimo Agostini Ancona
12 Bandiera dell'Uruguay Carlos Alberto Aguilera Torino
12 5 Bandiera dell'Italia Massimiliano Allegri Pescara
12 Bandiera dell'Italia Alessandro Melli Parma
12 1 Bandiera dell'Italia Gianfranco Zola Napoli

Media spettatori[modifica | modifica wikitesto]

Media spettatori della Serie A 1992-93: 32.607[51]

Club Pos. Media
Milan 1 75.830
Napoli 2 58.599
Roma 3 50.306
Lazio 4 49.105
Juventus 5 45.868
Inter 6 45.126
Fiorentina 7 34.472
Sampdoria 8 30.856
Genoa 9 27.803
Torino 10 26.914
Parma 11 23.792
Cagliari 12 21.773
Udinese 13 20.228
Atalanta 14 19.976
Pescara 15 16.387
Foggia 16 14.207
Brescia 17 13.839
Ancona 18 11.845

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fabrizio Caccia, Un calcio discreto trenta estati fa..., in la Repubblica, 23 agosto 1992, p. 23.
  2. ^ Passaggio al portiere, nuova norma Fifa?, in la Repubblica, 24 aprile 1992, p. 38.
  3. ^ Un solo obiettivo: tutto, in la Repubblica, 1º agosto 1992.
  4. ^ Edoardo Girola. Notte di scontri a Torino, Lentini è sfuggito ai tifosi, Corriere della Sera, 2 luglio 1992, p. 5.
  5. ^ Per il processo Lentini prosciolti Berlusconi e Galliani, su repubblica.it, 5 novembre 2002.
  6. ^ Per il Super-Milan una partenza in silenzio, in la Repubblica, 21 luglio 1992.
  7. ^ a b Chiesa, p. 45.
  8. ^ Vialli-Juve, follia miliardaria, in la Repubblica, 23 maggio 1992, p. 39.
  9. ^ Maurizio Crosetti. Lo scudetto promesso, la Repubblica, 31 luglio 1992, p. 21.
  10. ^ Benedetto Fontana, Fonseca e Napoli insieme, in la Repubblica, 10 giugno 1992.
  11. ^ Mario Orfeo, Niente divi, viva il gruppo, in la Repubblica, 30 luglio 1992.
  12. ^ Mario Orfeo, Maradona, interviene Matarrese, in la Repubblica, 19 luglio 1992.
  13. ^ Il rilancio di Maradona, in la Repubblica, 12 agosto 1992.
  14. ^ Paolo Paoletti, 1992: perché Maradona non tornò più al Napoli!, su nottesport.it, 8 agosto 2016.
  15. ^ Mario Orfeo, Maradona andrà al Siviglia, in La Repubblica, 10 settembre 1992.
  16. ^ Fabio Monti, C'era una volta il Foggia dei miracoli, in Corriere della Sera, 23 luglio 1992. URL consultato il 22 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2010).
  17. ^ Marco Benvenuto. Il vecchio che avanza, Calcio 2000, maggio 2004, p. 27.
  18. ^ Walter Guagneli. Juve, Sos a Vierchowod, l'Unità, 13 luglio 1992, p. 22.
  19. ^ La Roma vuole vincere l'altro campionato, su ricerca.repubblica.it, 21 luglio 1992. URL consultato il 26 marzo 2023.
  20. ^ Hagi a Brescia, cifre da Real, su ricerca.repubblica.it, 4 luglio 1992. URL consultato il 26 marzo 2023.
  21. ^ Francesco Zucchini. Una zona a rischio, l'Unità, 6 ottobre 1992, p. 27.
  22. ^ È un 48, l'Unità, 5 ottobre 1992, p. 22.
  23. ^ Gianni Piva, Altro che festa, è una strage, in la Repubblica, 6 ottobre 1992.
  24. ^ Licia Granello, Gol e imbattibilità, di record in record, in la Repubblica, 1º dicembre 1992.
  25. ^ Alessandro Tommasi. L'ossessione di Cecchi Gori jr., la Repubblica, 9 febbraio 1993, p. 29.
  26. ^ Van Basten operato. Starà fuori tre mesi, in Corriere della Sera, 22 dicembre 1992, p. 42 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2014).
  27. ^ a b Melegari, p. 242.
  28. ^ Scudetto 1992-93, su acmilan.com. URL consultato il 5 novembre 2014.
  29. ^ Caliceti, pp. 100-101.
  30. ^ Edoardo Girola, Goveani, concorso in bancarotta, in Corriere della Sera, 18 dicembre 1993, p. 40. URL consultato il 10 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2015).
  31. ^ Francesco Rasulo, L'addio di Ferlaino, in la Repubblica, 16 giugno 1993. URL consultato il 10 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2015).
  32. ^ Adriano Cisternino, Ferlaino non è più presidente ma resta padrone del Napoli, in Corriere della Sera, 16 giugno 1993, p. 36. URL consultato il 10 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2015).
  33. ^ Francesco Caccia, Fine dell'incubo, venduta la Roma, in la Repubblica, 22 maggio 1993.
  34. ^ Gianpaolo Ormezzano. Fiorentina, crudele caduta, La Stampa, 7 giugno 1993, p. 33.
  35. ^ Federico Casotti, Pescara-Juventus 5-1: quando Max Allegri bucò la rete, su goal.com, 28 marzo 2020.
  36. ^ Beltrami, pp. 199-252.
  37. ^ Melegari, p. 555.
  38. ^ Tra Firenze e Agroppi subito amore, corriere.it, 6 gennaio 1993.
  39. ^ Tra Firenze e Agroppi subito amore, corriere.it, 6 gennaio 1993 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2015).
  40. ^ "Fiorentina 3, la paura". Ciak si gira, corriere.it, 28 aprile 1993.
  41. ^ Maifredi, subito un inno alla gioia, corriere.it, 12 novembre 1992.
  42. ^ Maifredi, subito un inno alla gioia, corriere.it, 12 novembre 1992 (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2015).
  43. ^ Il Genoa licenzia Maifredi, corriere.it, 2 marzo 1993.
  44. ^ Napoli chiama Bianchi, Maifredi al Genoa, corriere.it, 11 novembre 1992 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2015).
  45. ^ Il Genoa vede la B e si sveglia. Ci rimette Galeone: esonerato, corriere.it, 22 marzo 1993 (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2015).
  46. ^ Ammesso alla Coppa delle Coppe 1993-1994 in quanto detentore del trofeo.
  47. ^ Vincitore della Coppa Italia.
  48. ^ Melegari, p. 205.
  49. ^ Giocata a Verona a porte chiuse.
  50. ^ a b Campionato 1992-93 su rsssf.com
  51. ^ http://www.stadiapostcards.com/a3.htm.htm

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Corriere della Sera, annate 1992 e 1993.
  • La Repubblica, annate 1992 e 1993.
  • La Stampa, annate 1992 e 1993.
  • L'Unità, annate 1992 e 1993.
  • Arrigo Beltrami (a cura di), Almanacco illustrato del calcio 1993, Modena, Panini, 1992.
  • Carlo Caliceti, L'isola del giorno prima', in Calcio 2000, maggio 2003, pp. 90-101.
  • Carlo F. Chiesa, L'avventura tricolore da Kipling a Sheva, in Calcio 2000, giugno 2004, pp. 34-50.
  • Fabrizio Melegari (a cura di), Almanacco illustrato del calcio - La storia 1898-2004, Modena, Panini, 2005.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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