Nereo Rocco

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Nereo Rocco
Rocco nella stagione 1967-1968
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista, attaccante)
Termine carriera 1947 - giocatore
1977 - allenatore
Carriera
Giovanili
1925-1926Bandiera non conosciuta Ginnastica Triestina
1926-1927Bandiera non conosciuta Audace Trieste
1927-1928Triestina
Squadre di club1
1928-1937Triestina235 (62)
1937-1940Napoli52 (7)
1940-1942Padova47 (14)
1942-194394º Reparto Distrettuale22 (5)
1943-1944Bandiera non conosciuta San Giusto14 (1)
1945-1946Bandiera non conosciuta Cacciatore Trieste? (?)
1946-1947Libertas Trieste3 (2)
Nazionale
1934Bandiera dell'Italia Italia1 (0)
Carriera da allenatore
1938-1939Napoli[1]
1945-1946Bandiera non conosciuta Cacciatore Trieste
1946-1947Libertas Trieste
1947-1950Triestina
1950-1953Treviso
1953-1954Triestina
1954-1961Padova
1960Bandiera dell'Italia Italia Olimpica[2]
1961-1963Milan[3]
1963-1967Torino
1967-1974Milan[4]
1974-1975Fiorentina
1975-1976MilanDT[5]
1977Milan
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Nereo Rocco (Trieste, 20 maggio 1912Trieste, 20 febbraio 1979[6]) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo centrocampista o attaccante.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Trieste, nel rione di San Giacomo, il 20 maggio 1912.[7] Già da piccolo si trasferì con la famiglia nel cosiddetto "Rion del Re" (così chiamato in quanto inaugurato nel 1925, giubileo di regno di Vittorio Emanuele III), nel sobborgo di Rozzol, dove poi abitò per tutta la vita con la moglie Maria Berzin e i figli Bruno e Tito. La famiglia di Rocco era di condizione agiata grazie all'azienda per il commercio delle carni di sua proprietà, che era un'importante realtà nelle forniture navali di allora.[8]

La passione per il gioco del calcio nacque in Nereo fin da piccolo, osservando le partite della neonata Unione Sportiva Triestina che giocava in un campo di calcio vicino a casa sua: lo storico campo di Montebello dove la Triestina giocò fino al 1932, anno in cui si trasferì allo stadio di Valmaura, l'attuale stadio Giuseppe Grezar. Il cognome del padre Giusto (1891-1968) è Roch, austriaco di origine viennese.[9][10] La madre era Giulia Schillan (1888-1952). Aveva due sorelle, Silvana (1913-1989) e Nedda (1919-1969).

Il nonno, Ludwig, un brillante borghese di Vienna, faceva il cambiavalute e fuggì per amore di quella che diventerà la nonna di Nereo: una ballerina o acrobata spagnola di Palma di Maiorca.[11] Roch diventa Rocco nel 1925, quando per lavorare era obbligatorio avere la tessera del Fascio; il cognome italianizzato doveva inizialmente diventare Rocchi, ma l'impiegato all'anagrafe sbagliò e nacque così Rocco. Morì il 20 febbraio 1979 nell'ospedale Maggiore di Trieste, dopo una breve malattia; è sepolto nel cimitero monumentale Sant'Anna di Trieste.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Calciatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Triestina[modifica | modifica wikitesto]
Un giovane Rocco calciatore della Triestina negli anni 1930

Rocco, prima di esordire come calciatore, organizzava piccoli tornei con gli amici, creando vere e proprie squadre fino a quando un giorno venne notato da Ovidio Paron, dirigente della Società Ginnastica Triestina, che lo portò tra le file della propria squadra. Nel 1927, grazie all'insistenza dell'amico Piero Pasinati, Rocco entrò a fare parte delle giovanili della Triestina per poi passare alle riserve della prima squadra. Dopo una presenza nel campionato di Divisione Nazionale 1928-1929[12], fece il proprio esordio in Serie A il 6 ottobre 1929 in una partita contro il Torino, persa dagli alabardati per 1-0 e diventò titolare a 18 anni, occupando il ruolo di mezzala. Rocco giocò con la Triestina dal 1928 al 1937, nove stagioni, giocando 235 partite e totalizzando 62 reti[12].

Napoli[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1937 passò al Napoli, acquistato per 160.000 lire dell'epoca con il compagno di squadra Germano Mian[13], debuttando con la nuova squadra in campionato alla prima giornata, il 12 settembre 1937 nella sconfitta in trasferta contro il Bologna per 3-2 e segnando la prima rete il 14 novembre 1937, nona giornata di campionato, nel pareggio casalingo contro il Genova 1893 per 2-2, gol decisivo per il risultato finale[13] e unico gol per quella stagione.[14] L'anno successivo, a seguito dell'esonero dell'allenatore Eugen Payer, fece parte della commissione tecnica che guidò i partenopei,[15][16] e con sei reti, tra cui una nella vittoria casalinga per 4-1 del 19 febbraio 1939 contro la Juventus, fu il cannoniere della squadra.[17] Con i campani, in 52 partite, segnò 7 reti in massima divisione; tra questi, c'è il gol della vittoria del 5 febbraio 1939 ai danni del Milan per 1-0.[18]. A Napoli, al Vomero, nasce il suo primo figlio Bruno.

Padova e fine carriera[modifica | modifica wikitesto]
Rocco (in piedi, secondo da destra) con la maglia del Padova

Passò quindi al Padova in Serie B, disputandovi 47 partite e siglando 14 reti; nella stagione 1942-1943 disputò il campionato di Serie C nelle file della squadra, prettamente militare, del 94º Reparto Distrettuale di Trieste[19]. Chiuse la carriera con San Giusto (Divisione Nazionale 1944), Cacciatore Trieste (Prima Divisione) e Libertas Trieste in Serie C, ricoprendo nelle ultime due il ruolo di allenatore-giocatore[12]. In totale Rocco ha disputato in massima serie 287 gare in 12 campionati, segnando 69 gol.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Indossò la maglia della Nazionale in un'occasione: Vittorio Pozzo lo schierò nella partita di qualificazione al campionato mondiale di calcio 1934, disputata il 25 marzo 1934 a Milano contro la Grecia e vinta dagli "azzurri" per 4-0[20][21]. Pur facendo parte del gruppo che affrontò il ritiro in previsione del torneo, Rocco non risultò nella rosa dei convocati per il mondiale. Giocò anche in Nazionale B, segnando il gol con cui, il 27 ottobre 1935, gli azzurri batterono a Genova[22] la nazionale della Cecoslovacchia per 3-1[23].

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Kurt Hamrin con l'allenatore Rocco nella Serie A 1964-1965

«– Vinca il migliore...
– Ciò, sperèmo de no!»

Secondo alcuni (ma forse non secondo lui), da allenatore introdusse in Italia il "catenaccio"[27], il modulo tattico prettamente difensivo ideato in Svizzera negli anni trenta. L'allenatore triestino sperimentò questo assetto già durante la sua carriera da giocatore, quando giocò nel ruolo di libero nella squadra della Libertas, negli anni dell'immediato dopoguerra. In un'amichevole contro la più quotata Triestina, Rocco riuscì a infliggere una clamorosa sconfitta agli alabardati, che lo prenotarono per l'anno seguente. La Triestina, finita ultima nella stagione 1946-1947 e ripescata per via della difficile situazione in cui versava la città nel dopoguerra, grazie al nuovo giovane tecnico e alla nuova tattica che prevedeva il battitore libero, arrivò addirittura a classificarsi seconda dietro al Grande Torino nel campionato 1947-1948. Con questo risultato, per molti versi misconosciuto nella sua città, iniziò la storia di Nereo Rocco allenatore.

Gli venne dato quasi subito il soprannome di el paròn ("il padrone"), soprannome che lo accompagnò per sempre, pur se contraddistinto da una certa bonomia.

Dopo due buoni ottavi posti nelle stagioni seguenti, 1948-1949 e 1949-1950, Rocco venne allontanato dalla Triestina per ragioni mai del tutto chiarite e assunto dal Treviso, in Serie B. Dopo tre stagioni anonime con i trevigiani, Rocco venne richiamato alla guida della Triestina in Serie A, ma ancora fu esonerato nel corso della stagione 1953-1954 dopo un pesante 0-6 casalingo patito contro il Milan.

Rocco con Helenio Herrera prima di un derby della Madonnina nella stagione di Serie A 1967-1968

Rocco non rimase disoccupato a lungo: infatti fu chiamato a salvare un malcapitato Padova, relegato nei bassifondi della cadetteria, pur avendo in rosa giocatori di categoria. Dopo una salvezza insperata, Nereo Rocco preparò il suo Padova per il grande salto in Serie A, che avvenne nella stagione successiva 1954-1955. Nella sessione acquisti estiva Rocco fece acquistare Blason, già con lui nella Triestina che si piazzò seconda, Moro e Azzini, destinati a diventare suoi fedelissimi. Nella stagione 1957-1958 il Padova si classificò terzo e negli anni successivi continuò a piazzarsi sempre nelle zone medio - alte della classifica.

Dopo avere allenato con Paolo Todeschini la Nazionale olimpica, classificatasi al quarto posto ai Giochi della XVII Olimpiade di Roma,[28][29][30][31] Rocco fu ingaggiato dal Milan, dove vinse lo Scudetto al primo campionato.[32] Grande protagonista di quella stagione fu il diciannovenne Gianni Rivera. Nella stagione successiva (1962-1963), Rocco mise in bacheca la prima Coppa dei Campioni del Milan e del calcio italiano, battendo a Wembley il Benfica di Eusebio. Dopo questi trionfi, Rocco finì al Torino, guidandolo per tre stagioni, con l'acuto del terzo posto nella stagione 1964-1965, per poi assumere l'anno successivo sempre con i granata nella stagione 1966-1967 il ruolo di direttore tecnico. All'inizio della stagione 1967-1968 Rocco fu ingaggiato nuovamente dal Milan con il quale conquistò nuovamente lo scudetto e, nello stesso anno, la Coppa delle Coppe. La stagione seguente fu ancora il turno del massimo alloro europeo, vincendo la seconda Coppa dei Campioni mentre, in quella ancora successiva, dopo una memorabile sfida in Argentina contro l'Estudiantes, gli riuscì di conquistare la Coppa Intercontinentale che al Milan era sfuggita nel 1963 in una controversa sfida contro il Santos di Pelè.

Nereo Rocco e Luciano Chiarugi nel 1972-1973
Rocco e Prati al Milan nell'annata 1967-1968

In quegli anni Rocco consacrò definitivamente il talento di Gianni Rivera; inoltre el paròn rivalutò gente come il portiere suo concittadino Fabio Cudicini e l'anziano svedese Kurt Hamrin, già fromboliere con lui al Padova. Dopo avere guidato i diavoli per altre tre annate, vincendo ancora una Coppa delle Coppe nel 1972-1973 e la Coppa Italia nel 1971-1972 e nel 1972-1973, l'allenatore triestino lasciò il Milan a febbraio 1974 per divergenze con la dirigenza. Passò quindi alla Fiorentina che sperava, unendo l'esperienza dell'allenatore triestino al talento e all'energia di alcuni giovani emergenti quali Antognoni, Caso, Della Martira, Desolati, Guerini, di potere lottare per lo scudetto. Ottenne un ottavo posto finale in campionato e lasciò la panchina gigliata a fine maggio 1975, proprio prima della fase finale di Coppa Italia che i viola vinsero.

Ricoprì successivamente il ruolo di direttore tecnico nel Padova e per due stagioni nel Milan, per poi tornare in panchina nel 1977 dopo l'esonero di Giuseppe Marchioro. Vinse la Coppa Italia edizione 1976-77. Detenne per 28 anni, dal campionato 1977-1978, il record di presenze come allenatore in Serie A con 787 partite, battuto solo nel 2006 da Carlo Mazzone (arrivato a 795 partite). Con dieci trofei ufficiali vinti (due Campionati, tre Coppe Italia, due Coppe dei Campioni, due Coppe delle Coppe, una Coppa Intercontinentale) durante i suoi periodi da allenatore/direttore tecnico, è, ancora oggi, l'allenatore più vincente della storia del Milan, nonché quello con più panchine in gare ufficiali all'attivo della stessa squadra.

Riconoscimenti postumi[modifica | modifica wikitesto]

Mezzobusto di Rocco presso l'ingresso della tribuna Pasinati dello stadio di Trieste
Targa commemorativa a Nereo Rocco negli edifici adiacenti al velodromo Giovanni Monti e allo stadio Silvio Appiani di Padova
  • Il nuovo stadio di Trieste, una struttura da ventimila posti a sedere che ospita le partite della Triestina venne inaugurato il 18 ottobre 1992 e battezzato in suo onore con il nome di stadio Nereo Rocco.[33]
  • A Milanello, il centro sportivo del Milan, all'entrata è posta una sua statua a Suo omaggio e ricordo.[34]
  • Anche lo stadio di Marcon (VE) è intitolato al paròn.[35]
  • Anche il campo sportivo della squadra di calcio della Polisportiva Opicina, squadra dilettantistica del carso triestino, è intitolato a Nereo Rocco.
  • La via in cui è situato lo stadio Euganeo di Padova è stata intitolata a Nereo Rocco.
  • In suo onore a Napoli, nel quartiere di Secondigliano, è nata la "Scuola Calcio Nereo Rocco" fondata nel 1978 da Bruno Marasco, allenatore poi diventatone presidente.[36]
  • A Trieste, presso il magazzino 26 del Porto Vecchio, in occasione dei cento anni dalla sua nascita, a partire dal 15 maggio fino al 31 luglio 2012, una mostra ha ripercorso interamente la sua vita, ricca di successi.[37]

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Tra il 1972 e il 1976 prese parte, insieme a numerosi altri sportivi e persone dello spettacolo, alla rubrica pubblicitaria televisiva Carosello, dove pubblicizzava le confezioni maschili Facis del Gruppo Finanziario Tessile (GFT).

Nel film del 2013 La farfalla granata, che narra la storia del calciatore Luigi Meroni, il ruolo di Nereo Rocco (che allenò Meroni al Torino) è interpretato da Francesco Pannofino.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
25-3-1934 Milano Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera della Grecia Grecia Qual. Mondiali 1934 - Uscita al 46’ 46’
Totale Presenze 1 Reti 0
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia B
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
22-10-1933 Vercelli Italia Bandiera dell'Italia 4 – 4 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Amichevole 1
3-12-1933 Lugano Svizzera Bandiera della Svizzera 0 – 7 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole 1
11-2-1934 Trieste Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole -
27-10-1935 Genova Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia Amichevole 1
Totale Presenze 4 Reti 3

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

In grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
1947-1948 Bandiera dell'Italia Triestina A 40 17 15 8 - - - - - - - - - - - - - - - 40 17 15 8 42,50
1948-1949 A 38 13 12 13 - - - - - - - - - - - - - - - 38 13 12 13 34,21
1949-1950 A 38 14 12 12 - - - - - - - - - - - - - - - 38 14 12 12 36,84
ott. 1950-1951 Bandiera dell'Italia Treviso B 34 13 8 13 - - - - - - - - - - - - - - - 34 13 8 13 38,24 Sub. 16º
1951-1952 B 38 14 13 11 - - - - - - - - - - - - - - - 38 14 13 11 36,84
1952-1953 B 38 12 11 11 - - - - - - - - - - - - - - - 38 12 11 11 31,58
Totale Treviso 106 39 32 35 - - - - - - - - - - - - 106 39 32 35 36,79
1953-feb. 1954 Bandiera dell'Italia Triestina A 21 4 6 11 - - - - - - - - - - - - - - - 21 4 6 11 19,05 Eson.
Totale Triestina 137 48 45 44 - - - - - - - - - - - - 137 48 45 44 35,04
mar.-mag. 1954 Bandiera dell'Italia Padova B 11 5 2 4 - - - - - - - - - - - - - - - 11 5 2 4 45,45 Sub. 13º
1954-1955 B 34 15 12 7 - - - - - - - - - - - - - - - 34 15 12 7 44,12 (prom.)
1955-1956 A 34 14 6 14 - - - - - - - - - - - - - - - 34 14 6 14 41,18
1956-1957 A 34 8 16 10 - - - - - - - - - - - - - - - 34 8 16 10 23,53 11º
1957-1958 A 34 16 10 8 CI 7 4 0 3 - - - - - - - - - - 41 20 10 11 48,78
1958-1959 A 34 13 8 13 CI 1 0 0 1 - - - - - - - - - - 35 13 8 14 37,14
1959-1960 A 34 14 8 12 CI 3 2 0 1 - - - - - - - - - - 37 16 8 13 43,24
1960-1961 A 34 16 6 12 CI 3 2 0 1 - - - - - CA 2 2 0 0 39 20 6 13 51,28
Totale Padova 249 101 68 80 14 8 0 6 - - - - 2 2 0 0 265 111 68 86 41,89
1961-1962 Bandiera dell'Italia Milan A 34 24 5 5 CI 1 0 0 1 CdF 2 0 1 1 CA 6 4 1 1 43 28 7 8 65,12
1962-1963 A 34 15 13 6 CI 2 1 0 1 CC 9 7 0 2 CA 4 3 0 1 49 26 13 10 53,06
1963-1964 Bandiera dell'Italia Torino A 34 9 17 8 CI 7 4 2 1 - - - - - - - - - - 41 13 19 9 31,71
1964-1965 A 34 16 12 6 CI 2 1 0 1 CdC 9 5 2 2 - - - - - 45 22 14 9 48,89
1965-1966 A 34 9 13 12 CI 1 0 1 0 CdF 2 0 1 1 - - - - - 37 9 15 13 24,32 10º
1966-1967 A 34 10 18 6 CI 3 2 0 1 - - - - - CdA 5 1 3 1 42 13 21 8 30,95
Totale Torino 136 44 60 32 13 7 3 3 11 5 3 3 5 1 3 1 165 57 69 39 34,55
1967-1968 Bandiera dell'Italia Milan A 30 18 10 2 CI 10 4 5 1 CdC 10 4 6 0 - - - - - 50 26 21 3 52,00
1968-1969 A 30 14 13 3 CI 5 2 1 2 CC 7 4 1 2 - - - - - 42 20 15 7 47,62
1969-1970 A 30 13 10 7 CI 3 1 2 0 CC 4 3 0 1 CInt 2 1 0 1 39 18 12 9 46,15
1970-1971 A 30 15 12 3 CI 12 8 2 2 - - - - - - - - - - 42 23 14 5 54,76
1971-1972 A 30 16 10 4 CI 11 8 3 0 CU 10 5 2 3 - - - - - 51 29 15 7 56,86
1972-1973[38] A 30 18 8 4 CI 7 5 1 1 CdC 9 7 2 0 - - - - - 46 30 11 5 65,22
dic. 1973-1974[39] A 17 8 4 5 CI 3 1 0 2 CdC 4 3 1 0 SU 2 1 0 1 26 13 5 8 50,00 Sub.
1974-mag. 1975 Bandiera dell'Italia Fiorentina A 30 9 13 8 CI 4 3 1 0 CM 4 1 1 2 - - - - - 38 13 15 10 34,21 Eson.
feb.-lug. 1977 Bandiera dell'Italia Milan A 15 3 8 4 CI 7 6 1 0 CU - - - - - - - - - 22 9 9 4 40,91 10º
Totale Milan 280 144 93 43 61 36 15 10 55 33 13 9 14 9 1 4 410 222 122 66 54,15
Totale carriera 938 385 311 242 92 54 19 19 70 39 17 14 21 12 4 5 1121 490 351 280 43,71

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Rocco posa con la Coppa dei Campioni e la Coppa Intercontinentale vinte nel 1969

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
Milan: 1961-1962, 1967-1968
Milan: 1971-1972, 1972-1973, 1976-1977
Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]
Milan: 1962-1963, 1968-1969
Milan: 1967-1968, 1972-1973
Milan: 1969

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

1962-1963
2012 (riconoscimento alla memoria)

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
— Roma, 4 luglio 1958 per meriti sportivi.[40]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ facente parte di una commissione tecnica.
  2. ^ Insieme al direttore tecnico Giuseppe Viani e all'allenatore Paolo Todeschini.
  3. ^ Insieme al direttore tecnico Giuseppe Viani.
  4. ^ Nella stagione 1972-1973 come direttore tecnico insieme all'allenatore Cesare Maldini; Medesimo ruolo dal dicembre 1973 al febbraio 1974 insieme all'allenatore Cesare Maldini.
  5. ^ Come direttore tecnico insieme all'allenatore Giovanni Trapattoni e nel giugno 1976 insieme a Paolo Barison .
  6. ^ Autori Vari, Dizionario del calcio a cura della redazione de La Gazzetta dello Sport, Dizionari Rizzoli, pag. 155
  7. ^ Alberto Cerruti, I cent'anni di Rocco, in La Gazzetta dello Sport, 19 maggio 2012.
  8. ^ Gianni Mura, Rocco e i suoi figli, in la Repubblica, 19 febbraio 1999, p. 58.
  9. ^ Gianni Mura, Semplice, vero, unico, su repubblica.it, 17 febbraio 2004.
  10. ^ Gianni Mura, I ragazzi della scuola Rocco, su repubblica.it, 20 febbraio 2004.
  11. ^ Gianni Brera, Nereo Rocco, su brera.net, 20/21 febbraio 1979.
  12. ^ a b c Schmid, Gualersi, p.73.
  13. ^ a b Carratelli, p.64.
  14. ^ Carratelli, p.65.
  15. ^ Mario Improta, Numeri Azzurri, Fratelli Frilli Editori, pagine 48 e 50
  16. ^ Napolissimo.net - Torneo 1938/1939.
  17. ^ Carratelli, p.67.
  18. ^ il Littoriale, 6 febbraio 1939, pagina 3 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2015). emeroteca.coni.it
  19. ^ Fuorigioco, da «Il Littoriale», 18 dicembre 1942, p. 2
  20. ^ Le vicende della partita "Italia-Grecia" nei quattro goals del trionfo "azzurro"., Il Littoriale, 26 marzo 1934, pag.3
  21. ^ Italia-Grecia 4-0. Italia1910.com
  22. ^ Littoriale, 28 ottobre 1935, pagina 1 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2011). emeroteca.coni.it
  23. ^ Littoriale, 28 ottobre 1935, pagina 4 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2011). emeroteca.coni.it
  24. ^ Gigi Garanzini ne "Nereo Rocco. La leggenda del paròn continua" racconta che questa frase attribuita a Rocco sia in realtà un falso storico
  25. ^ Vittorio Zucconi, "No, speriamo non vinca il migliore...", su repubblica.it, 22 maggio 1999.
  26. ^ Corrado Sannucci, Trap, il santone intoccabile che si ispira a Rocco, su repubblica.it, 25 maggio 2002.
  27. ^ Andrea Schianchi, Nereo Rocco, l'inventore del catenaccio che diventò Paròn d'Europa, su gazzetta.it, 2 novembre 2014.
  28. ^ Nereo Rocco è il più grande giocatore e allenatore di calcio che Trieste abbia mai avuto.
  29. ^ Morto Todeschini che lanciò Rivera nel Milan, in La Stampa, 31 marzo 1993, p. 32.
  30. ^ F.L., È morto Todeschini, ex della Pro, in La Stampa, 31 marzo 1993, p. 37.
  31. ^ Calcio news, in la Repubblica, 1º aprile 1993, p. 27.
  32. ^ Germano Bovolenta, Quando Milan-Inter era Rocco-Herrera, in La Gazzetta dello Sport, 28 settembre 2008.
  33. ^ Stadio Nereo Rocco, su sport.comune.trieste.it, 11 luglio 2018.
  34. ^ Nereo Rocco, l’uomo che mise il catenaccio alle porte dell'Italia, su agi.it, 20 febbraio 2019.
  35. ^ Lista Impianti Sportivi, su comune.marcon.ve.it.
  36. ^ "Il calcio libero nella scuola Nereo Rocco", su ricerca.repubblica.it, 23 gennaio 2018.
  37. ^ Nereo Rocco: la mostra al Magazzino 26 di Trieste, su masedomani.com, 21 maggio 2012. URL consultato l'8 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2022).
  38. ^ Come direttore tecnico a fianco dell'allenatore Cesare Maldini.
  39. ^ Dalla nona alla diacessettesima giornata come direttore tecnico a fianco dell'allenatore Cesare Maldini.
  40. ^ 2 giugno, Ciampi insignisce cantautori, intellettuali e artisti, su repubblica.it, 31 maggio 2004.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuliano Sadar, El Paron - Biografia di Nereo Rocco, LINT Editoriale, Trieste, edizione italiana. ISBN 88-8190-025-4
  • Gigi Garanzini, Nereo Rocco: la leggenda del Paròn, Baldini & Castoldi, 1999 Milano. ISBN 88-8089-434-X
  • Mimmo Carratelli, La grande Storia del Napoli, Gianni Marchesini.
  • Fabrizio Schmid, Giovanni Gualersi, Calciatori di Serie A 1929-2023 (O-Z), 2022.

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