Luis Enrique
Luis Enrique | ||
---|---|---|
![]() | ||
Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 180 cm | |
Peso | 73 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |
Termine carriera | 1º luglio 2004 - giocatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1988-1990 | Sporting Gijón | |
Squadre di club1 | ||
1989-1991 | Sporting Gijón | 36 (15) |
1991-1996 | Real Madrid | 157 (14) |
1996-2004 | Barcellona | 207 (74) |
Nazionale | ||
1990-1991 | ![]() | 5 (0) |
1991-1992 | ![]() | 14 (3) |
1992 | ![]() | 6 (1) |
1991-2002 | ![]() | 62 (12) |
Carriera da allenatore | ||
2008-2011 | Barcellona B | |
2011-2012 | Roma | |
2013-2014 | Celta Vigo | |
2014-2017 | Barcellona | |
2018-2019 | ![]() | |
2019-2022 | ![]() | |
Palmarès | ||
![]() | ||
Bronzo | Europa 2020 | |
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Argento | Italia 2021 | |
![]() | ||
Oro | Barcellona 1992 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate all'8 dicembre 2022 |
Luis Enrique Martínez García, noto semplicemente come Luis Enrique (AFI: [lwis enˈrike]; Gijón, 8 maggio 1970), è un allenatore di calcio ed ex calciatore spagnolo, di ruolo centrocampista.
Nella carriera con i club ha vinto tre campionati spagnoli, tre Coppe di Spagna, due Supercoppe spagnole, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa UEFA. Con la selezione olimpica ha conquistato un'Olimpiade nel 1992. Nel 2004 Pelé lo ha inserito nella lista dei 125 migliori calciatori viventi[1].
Da allenatore del Barcellona ha vinto due campionati spagnoli, tre Coppe di Spagna, una Supercoppa spagnola, una UEFA Champions League, una Supercoppa UEFA e una Coppa del mondo per club FIFA. Nel 2015 è stato nominato miglior allenatore dell'anno IFFHS e FIFA World Coach of the Year.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
È sposato dal 27 dicembre 1997 con Elena Cullell,[2] storica compagna, dalla quale avuto tre figli: Pacho, Sira, fidanzata con Ferrán Torres, e Xana, morta per un cancro alle ossa all'età di 9 anni il 29 agosto 2019.[3][4]
Carriera[modifica | modifica wikitesto]
Giocatore[modifica | modifica wikitesto]
Club[modifica | modifica wikitesto]
Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]
Comincia a giocare all'età di undici anni nelle giovanili dello Sporting Gijón. Debutta in prima squadra il 24 settembre 1989 in prima divisione, nella partita Sporting Gijón-Malaga (0-1). Nella stagione seguente contribuisce alla qualificazione della squadra alla Coppa UEFA segnando 14 gol.
Real Madrid[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate seguente il Real Madrid lo acquista per 250 milioni di pesetas[5] (circa 3 miliardi di lire). Nella prima stagione nel Real Madrid viene utilizzato come ala o interno destro, sotto la gestione di Radomir Antić. Sacrificato in posizioni non consone alle sue abilità anche sotto la gestione di Benito Floro, durante la quale il calciatore vince comunque la Coppa di Spagna e la Supercoppa di Spagna, con l'arrivo del tecnico Jorge Valdano, nel 1994, Luis Enrique, schierato come centrocampista di fascia destra, riacquista centralità nel progetto tattico della squadra. Nella stagione 1994-1995, chiusa con la vittoria del campionato, va in gol nel largo successo per 5-0 contro il Barcellona, ma nell'annata 1995-1996 vive una stagione negativa, caratterizzata, per il Real Madrid, da una crisi societaria e di risultati.
Barcellona[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1996 il presidente del club madrileno Lorenzo Sanz decide di non rinnovargli il contratto, consentendo a Luis Enrique di firmare per il club rivale del Barcellona, dove ritrova Abelardo, ex compagno allo Sporting Gijón. Nella prima stagione con il club blaugrana, sotto la guida di Bobby Robson, segna 17 gol e vince la Supercoppa di Spagna, la Coppa del Re e la Coppa delle Coppe. Anche nella stagione successiva, agli ordini dell'olandese Louis van Gaal, si dimostra un centrocampista con grande senso del gol: 18 nella Liga, 25 complessivi nella stagione, impreziosita dalla vittoria del campionato, della Coppa del Re e della Supercoppa europea.
A Barcellona diviene capitano della squadra e si aggiudica un altro titolo nazionale nel 1998-1999. Il quinquennio successivo sarà privo di trofei; il 16 maggio 2004 il giocatore disputa la sua ultima partita da calciatore professionista, contro il Racing Santander, ponendo fine a otto annate di militanza nel Barcellona: il tecnico Frank Rijkaard lo sostituisce al 59º minuto di gioco della partita con Marc Overmars, tra gli applausi del Camp Nou.
Nazionale[modifica | modifica wikitesto]
Esordisce in nazionale maggiore nel 1991, nell'amichevole contro la Romania (0-2). Successivamente prende parte con la selezione olimpica all'Olimpiade del 1992, vincendo la medaglia d'oro. Con la nazionale maggiore partecipa a tre mondiali (1994, 1998, 2002) e ad un europeo (1996).
Chiude la propria esperienza con la nazionale spagnola nel 2002, con 62 presenze e 12 reti.
Allenatore[modifica | modifica wikitesto]
Barcellona B[modifica | modifica wikitesto]
Il 18 giugno 2008 ha assunto ufficialmente la carica di allenatore del Futbol Club Barcelona Atlètic (poi ridenominato Barcellona B), squadra delle riserve del Barcellona, prendendo il posto di Josep Guardiola, suo ex compagno di squadra, passato a dirigere la prima squadra. La squadra, militante nella Segunda División B, al primo anno si piazza al quinto posto e al secondo anno al secondo posto valido per la promozione in Segunda División. Alla sua terza stagione sulla panchina della squadra B ottiene uno storico terzo posto (miglior piazzamento di sempre per il club) valido per la partecipazione ai play-off, a cui non prenderà parte non potendo la squadra militare nella stessa serie del Barcellona. Il 31 maggio 2011, durante un'intervista rilasciata alla TV ufficiale del club[6], annuncia di voler lasciare a fine stagione l'incarico di allenatore del Barcellona B, ritenendo ormai chiuso il suo ciclo.
Roma[modifica | modifica wikitesto]
Il 20 giugno 2011 diventa ufficialmente l'allenatore della squadra italiana della Roma, di cui diventa il secondo tecnico spagnolo dopo Luis Miró, firmando un contratto di due anni da 2,9 milioni di euro lordi per la stagione 2011-2012 e da 3,1 milioni di euro per la stagione 2012-2013. Nell'avventura italiana lo seguono Iván de la Peña come assistente (che lascerà l'incarico il 12 agosto 2011),[7] Robert Moreno come allenatore in seconda, Antonio Llorente come mental coach e Rafael Cabanellas come preparatore atletico.[8] Fa il suo esordio ufficiale sulla panchina della Roma, il 18 agosto 2011, nella partita d'andata valida per il terzo turno di Europa League contro lo Slovan Bratislava, gara persa per 1 a 0[9]. Nella gara di ritorno la Roma pareggia 1-1, sancendo l'uscita anticipata dalle competizioni europee[10]. Anche in campionato l'avventura con la Roma non è fortunata: la squadra si classifica al 7º posto con 56 punti ottenuti e non riesce a qualificarsi per le coppe europee, cosa che non accadeva dal 1997. Il 10 maggio 2012, al termine di una seduta di allenamento, annuncia alla squadra che lascerà la panchina della Roma subito dopo l'ultima giornata di campionato,[11][12] rinunciando ad un anno di stipendio e venendo rimpiazzato dal boemo Zdeněk Zeman.
Celta Vigo[modifica | modifica wikitesto]
L'8 giugno 2013 firma un contratto biennale con il club spagnolo del Celta Vigo, ritornando quindi in Spagna. Ad annunciarlo è la stessa società spagnola attraverso il suo account ufficiale di Twitter[13]. Il 16 maggio 2014, dopo aver conquistato il 9º posto e una salvezza tranquilla, annuncia la sua decisione di lasciare la squadra.
Barcellona[modifica | modifica wikitesto]

Il 19 maggio 2014 viene nominato nuovo allenatore del Barcellona, club del quale fu una bandiera da giocatore, con il quale firma un contratto biennale.[14][15] Il 17 maggio 2015, con la vittoria per 1-0 sul campo dell'Atletico Madrid, vince con una giornata di anticipo per la 23ª volta nella sua storia il titolo di Campione di Spagna.[16] Il 30 maggio, battendo per 3-1 l'Athletic Club, vince la 27º Coppa del Re del Barcellona.[17] Il 6 giugno vince la Champions League contro la Juventus realizzando il Triplete alla sua prima stagione con i blaugrana.[18] Tre giorni dopo prolunga il contratto con il Barcellona fino al 2017.[19]
Nella stagione seguente perde la Supercoppa spagnola contro l'Athletic Bilbao e in Champions viene eliminato ai quarti dall'Atlético Madrid ma vince Supercoppa europea, Mondiale per club, campionato e Coppa del Re.
Nell'estate 2016 vince la Supercoppa contro il Siviglia.[20] Il 1º marzo 2017, dopo la vittoria per 6-1 contro lo Sporting Gijón, annuncia l'addio al Barça a fine stagione.[21] Dopo aver perso per 4-0 l'andata degli ottavi di Champions in casa del Paris Saint-Germain il 14 febbraio,[22] l'8 marzo ribalta il risultato vincendo per 6-1 (con gol decisivo di Sergi Roberto al 95º minuto), accedendo così ai quarti.[23][24] Qui trova alle urne la Juventus, ma viene eliminato dalla Champions League.[25][26] Lascia la panchina blaugrana il 21 maggio 2017, in seguito alla vittoria per 4-2 contro l'Eibar e dopo aver visto sfumare il titolo di campione di Spagna, andato al Real Madrid.
Nazionale spagnola[modifica | modifica wikitesto]
Il 9 luglio 2018 viene nominato commissario tecnico della nazionale spagnola di calcio, a seguito delle dimissioni di Fernando Hierro, congedatosi dopo il campionato mondiale 2018.[27] Nello stesso anno partecipa alla prima edizione della UEFA Nations League, dove le Furie rosse si piazzano al secondo posto nel proprio girone, mancando la qualificazione alla fase finale del torneo.
Il 19 giugno 2019, meno di un anno dopo, si dimette dal ruolo ottenuto per gravi motivi personali e gli subentra il vice Robert Moreno.[28] Nell'agosto successivo viene annunciato che il motivo delle dimissioni erano le condizioni di salute di sua figlia Xana, morta a 9 anni a causa di un tumore alle ossa.[29][30]
Il 19 novembre 2019 torna sulla panchina della nazionale, nel frattempo condotta da Moreno alla qualificazione al campionato europeo 2020.[31] Partito senza i favori del pronostico, conduce gli iberici a disputare un convincente Europeo, uscendo dopo una grande partita nella semifinale giocata a Wembley contro l’Italia, futura vincitrice dell'edizione, che si impone ai tiri di rigore.[32]
Nel 2022 partecipa al Mondiale in Qatar,[33] dove fa il suo debutto come allenatore nella partita inaugurale del Gruppo E disputata il 23 novembre con la vittoria roboante sulla Costa Rica (7-0),[34] cui fa seguito il pareggio con la Germania (1-1),[35] e la sconfitta per mano del Giappone (2-1).[36] Come nell'edizione precedente, le Furie rosse vengono nuovamente eliminate nell'incontro valido per gli ottavi di finale dal Marocco, autentica sorpresa del mondiale, che vince per 3-0, con gli iberici che non riescono a mettere a segno nessun tentativo dagli undici metri.[37][38]
L'8 dicembre successivo viene sollevato dall'incarico; al suo posto la Federcalcio spagnola ingaggia Luis de la Fuente.[39]
Statistiche[modifica | modifica wikitesto]
Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1989-1990 | ![]() |
SDB | 27 | 5 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 27 | 5 |
1989-1990 | ![]() |
PD | 1 | 0 | CR | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 1 | 0 |
1990-1991 | PD | 35 | 14 | CR | 9 | 3 | - | - | - | - | - | - | 44 | 18 | |
Totale Sporting Gijón | 36 | 15 | 9 | 3 | - | - | - | - | 45 | 18 | |||||
1991-1992 | ![]() |
PD | 29 | 4 | CR | 6 | 1 | CU | 6 | 0 | - | - | - | 41 | 5 |
1992-1993 | PD | 34 | 2 | CR | 6 | 0 | CU | 8 | 1 | - | - | - | 48 | 3 | |
1993-1994 | PD | 28 | 2 | CR | 4 | 1 | CdC | 6 | 0 | SS | 2 | 0 | 40 | 3 | |
1994-1995 | PD | 35 | 4 | CR | 2 | 0 | CU | 6 | 0 | - | - | - | 43 | 4 | |
1995-1996 | PD | 31 | 3 | CR | 0 | 0 | UCL | 8 | 0 | SS | 2 | 0 | 41 | 3 | |
Totale Real Madrid | 157 | 15 | 18 | 2 | 34 | 1 | 4 | 0 | 213 | 18 | |||||
1996-1997 | ![]() |
PD | 35 | 17 | CR | 7 | 1 | CdC | 7 | 0 | SS | 2 | 0 | 51 | 18 |
1997-1998 | PD | 34 | 18 | CR | 6 | 3 | UCL | 4 | 3 | SU+SS | 2+1 | 1+0 | 47 | 25 | |
1998-1999 | PD | 26 | 11 | CR | 3 | 0 | UCL | 3 | 1 | SS | 2 | 0 | 34 | 12 | |
1999-2000 | PD | 19 | 3 | CR | 5 | 3 | UCL | 7 | 6 | SS | 2 | 0 | 33 | 12 | |
2000-2001 | PD | 28 | 9 | CR | 4 | 1 | UCL+CU | 4+5 | 2+4 | - | - | - | 41 | 16 | |
2001-2002 | PD | 23 | 4 | CR | 0 | 0 | UCL | 15 | 6 | - | - | - | 38 | 10 | |
2002-2003 | PD | 18 | 8 | CR | 0 | 0 | UCL | 8 | 2 | - | - | - | 26 | 10 | |
2003-2004 | PD | 24 | 3 | CR | 1 | 0 | CU | 5 | 2 | - | - | - | 30 | 5 | |
Totale Barcellona | 207 | 73 | 26 | 8 | 58 | 26 | 9 | 1 | 300 | 108 | |||||
Totale carriera | 427 | 108 | 53 | 13 | 92 | 27 | 13 | 1 | 585 | 149 |
Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]
Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]
Statistiche aggiornate al 27 maggio 2017. In grassetto le competizioni vinte.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | % Vittorie | Piazz. | |||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | G | V | N | P | % | |||
2008-2009 | ![]() |
SDB | 38 | 15 | 15 | 8 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 38 | 15 | 15 | 8 | 39,47 | 5º |
2009-2010 | SDB | 38+6[40] | 22+2 | 10+4 | 6 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 44 | 24 | 14 | 6 | 54,55 | 2º | |
2010-2011 | SD | 42 | 20 | 11 | 11 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 42 | 20 | 11 | 11 | 47,62 | 3º | |
Totale Barcellona B | 124 | 59 | 40 | 25 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 124 | 59 | 40 | 25 | 47,58 | ||||||
2011-2012 | ![]() |
A | 38 | 16 | 8 | 14 | CI | 2 | 1 | 0 | 1 | UEL[41] | 2 | 0 | 1 | 1 | - | - | - | - | - | 42 | 17 | 9 | 16 | 40,48 | 7º |
2013-2014 | ![]() |
PD | 38 | 14 | 7 | 17 | CR | 2 | 1 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 40 | 15 | 7 | 18 | 37,50 | 9º |
2014-2015 | ![]() |
PD | 38 | 30 | 4 | 4 | CR | 9 | 9 | 0 | 0 | UCL | 13 | 11 | 0 | 2 | - | - | - | - | - | 60 | 50 | 4 | 6 | 83,33 | 1º |
2015-2016 | PD | 38 | 29 | 4 | 5 | CR | 9 | 7 | 2 | 0 | UCL | 10 | 7 | 2 | 1 | SS+SU+Cmc | 2+1+2 | 0+1+2 | 1+0+0 | 1+0+0 | 62 | 46 | 9 | 7 | 74,19 | 1º | |
2016-2017 | PD | 38 | 28 | 6 | 4 | CR | 9 | 6 | 2 | 1 | UCL | 10 | 6 | 1 | 3 | SS | 2 | 2 | 0 | 0 | 59 | 42 | 9 | 8 | 71,19 | 2º | |
Totale Barcellona | 114 | 87 | 14 | 13 | 27 | 22 | 4 | 1 | 33 | 24 | 3 | 6 | 7 | 5 | 1 | 1 | 181 | 138 | 22 | 21 | 76,24 | ||||||
Totale carriera | 314 | 176 | 69 | 69 | 31 | 24 | 4 | 3 | 35 | 24 | 4 | 7 | 7 | 5 | 1 | 1 | 387 | 229 | 78 | 80 | 59,17 |
Nazionale[modifica | modifica wikitesto]
Statistiche aggiornate al 6 dicembre 2022.
Squadra | Naz | dal | al | Record | |||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
G | V | N | P | GF | GS | DR | % Vittorie | ||||
Spagna | ![]() |
9 luglio 2018 | 19 giugno 2019 | 7 | 5 | 0 | 2 | 19 | 9 | +10 | 71,43 |
19 novembre 2019 | 8 dicembre 2022 | 39 | 20 | 14 | 5 | 76 | 28 | +48 | 51,28 | ||
Totale | 46 | 25 | 14 | 7 | 95 | 37 | +58 | 54,35 |
Nazionale nel dettaglio[modifica | modifica wikitesto]
Stagione | Squadra | Competizione | Piazzamento | Andamento | Reti | ||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Giocate | Vittorie | Pareggi | Sconfitte | % Vittorie | GF | GS | DR | ||||||
2018 | ![]() |
Nations League 2018-2019 | 2º nel Gruppo 4 di Lega A | 4 | 2 | 0 | 2 | 50,00 | 12 | 7 | +5 | ||
2019 | Qual. Euro 2020 | 1º nel Gruppo F, Qualificato | 1 | 1 | 0 | 0 | 100,00 | 2 | 1 | +1 | |||
2020 | Nations League 2020-2021 | 2º | 8 | 4 | 2 | 2 | 50,00 | 16 | 6 | +10 | |||
2021 | Qual. Mondiale 2022 | 1º nel Gruppo B, qualificato | 8 | 6 | 1 | 1 | 75,00 | 15 | 5 | +10 | |||
Giu.-lug. 2021 | Europeo 2020 | Semifinale | 6 | 2 | 4 | 0 | 33,33 | 13 | 6 | +7 | |||
2022 | UEFA Nations League | nel gruppo 2 della Lega A | 6 | 3 | 2 | 1 | 50,00 | 8 | 5 | +3 | |||
nov.-dic. 2022 | Mondiale 2022 | Ottavi di finale | 4 | 1 | 2 | 1 | 25,00 | 9 | 3 | +6 | |||
2018-2022 | Amichevoli | 9 | 6 | 3 | 0 | 66,67 | 20 | 4 | +16 | ||||
Totale Spagna | 46 | 25 | 14 | 7 | 54,35 | 95 | 37 | +58 |
Panchine da commissario tecnico della nazionale spagnola[modifica | modifica wikitesto]
Palmarès[modifica | modifica wikitesto]
Giocatore[modifica | modifica wikitesto]
Club[modifica | modifica wikitesto]
Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]
- Barcellona: 1996-1997
- Barcellona: 1997
Nazionale[modifica | modifica wikitesto]
Oro olimpico: 1
Individuale[modifica | modifica wikitesto]
- 1996-1997
- Inserito nella FIFA 100 (2004)
Allenatore[modifica | modifica wikitesto]
Club[modifica | modifica wikitesto]
Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
- Barcellona: 2016
Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]
- Barcellona: 2014-2015
- Barcellona: 2015
- Barcellona: 2015
Individuale[modifica | modifica wikitesto]
- 2014-2015[42]
- 2015
- 2015
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) The Fifa 100, su theguardian.com, 4 marzo 2004. URL consultato il 6 luglio 2021.
- ^ (ES) La discreta vida privada de Luis Enrique y su familia, su elpais.com, 30 agosto 2019. URL consultato l'8 dicembre 2022.
- ^ (ES) Luis Enrique: Former Spain and Barcelona manager's daughter dies aged nine, su bbc.com, 29 agosto 2019. URL consultato l'8 dicembre 2022.
- ^ (ES) Luis Enrique comunica la muerte de su hija de nueve años al no superar un osteosarcoma, su cadenaser.com, 29 agosto 2019. URL consultato l'8 dicembre 2022.
- ^ (ES) Nando compra su carta de libertad para poder fichar por el Madrid, in El País, 9 luglio 1992. URL consultato il 27 novembre 2011.
- ^ (EN) If it were possible we could be promoted, su fcbarcelona.com. URL consultato il 5 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2011).
- ^ Roma, De La Peña si scusa: "Devo tornare a Barcellona", su sport.sky.it. URL consultato il 29 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Conduzione tecnica affidata al signor Luis Enrique (PDF), su asroma.it. URL consultato il 21 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2011).
- ^ La Roma resta a secco,lo Slovan la beffa, su repubblica.it. URL consultato il 24 agosto 2011.
- ^ Roma-Slovan, troppi errori sotto porta e un clamoroso pasticcio difensivo, su ilmessaggero.it, 26 agosto 2011. URL consultato il 30 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2011).
- ^ Luis Enrique: "È stato un onore allenare la Roma", su asroma.it, 12 maggio 2012. URL consultato il 5 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2012).
- ^ Roma, Luis Enrique: «Lascio». L'addio a Trigoria, Baldini su Montella, su ilmessaggero.it, 10 maggio 2012.
- ^ Ufficiale: Luis Enrique nuovo tecnico del Celta Vigo, su tuttomercatoweb.com, 8 giugno 2013. URL consultato il 18 maggio 2015.
- ^ Luis Enrique firma il contratto con il Barça: «Con Totti rapporto unico», su corrieredellosport.it, Corriere dello Sport, 21 maggio 2014. URL consultato il 22 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ Barcellona: Messi rinnova, Luis Enrique nuovo allenatore, su repubblica.it, La Repubblica, 21 maggio 2014. URL consultato il 22 maggio 2014.
- ^ Il Barcelona è campione di Spagna: 23º titolo, su QS Sport, 17 maggio 2015. URL consultato il 14 aprile 2016.
- ^ Adriano Seu, Messi incanta: doppietta. Al Barça la Coppa del Re, su La Gazzetta dello Sport, 30 maggio 2015. URL consultato il 14 aprile 2016.
- ^ Il trionfo di Luis Enrique, omaggiato dalla Roma: "Goditi il meritato trionfo", su La Gazzetta dello Sport, 6 giugno 2015. URL consultato il 14 aprile 2016.
- ^ Luis Enrique ha rinnovato: rimane al Barcellona fino al 2017
- ^ Supercoppa di Spagna: travolto il Siviglia, festeggia il Barcellona, su SportMediaset, 18 agosto 2016. URL consultato il 9 marzo 2017.
- ^ Luis Enrique dice addio al Barcellona: “Devo riposare, lascio a fine stagione”, su Goal.com, 1º marzo 2017. URL consultato il 9 marzo 2017.
- ^ Redazione ANSA, Psg-Barcellona 4-0, francesi ipotecano i quarti. Stampa spagnola: "Catalani finiti", su ANSA, 14 febbraio 2017. URL consultato il 9 marzo 2017.
- ^ Leggendario Barcellona in Champions League: ribaltato il 4-0 dell'andata contro il Psg, su Rai News, 8 marzo 2017. URL consultato il 9 marzo 2017.
- ^ Gasport, Barcellona, è la più grande rimonta nella storia della Champions, su La Gazzetta dello Sport, 8 marzo 2017. URL consultato il 9 marzo 2017.
- ^ Champions, Barcellona-Juventus 0-0: un pareggio che vale la semifinale, in Repubblica.it, 19 aprile 2017. URL consultato il 22 aprile 2017.
- ^ Champions League, Barcellona-Juventus 0-0: Allegri in semifinale. URL consultato il 22 aprile 2017.
- ^ Luis Enrique nuovo c.t. della Spagna. Prende il posto di Hierro, in La Gazzetta dello Sport, 9 luglio 2018. URL consultato il 9 luglio 2018.
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- ^ Dramma Luis Enrique: è morta Xanita, la figlia di nove anni. Per lei aveva lasciato la nazionale spagnola, su la Repubblica, 29 agosto 2019. URL consultato il 30 agosto 2019.
- ^ Calcio: tragedia per Luis Enrique, muore la figlia di 9 anni, su ANSA, 29 agosto 2019. URL consultato il 30 agosto 2019.
- ^ Spagna, Luis Enrique torna ct per Euro 2020, su sport.sky.it, 19 novembre 2019.
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- ^ Giappone - Spagna: diretta live Mondiali Calcio 01/12/2022 | La Gazzetta dello Sport, su www.gazzetta.it. URL consultato l'8 dicembre 2022.
- ^ Mondiali: la Spagna affonda ai rigori, Marocco nella storia - Qatar 2022, su ANSA.it, 6 dicembre 2022. URL consultato l'8 dicembre 2022.
- ^ Marocco-Spagna 3-0 ai rigori: Hakimi e compagni nella storia, su corrieredellosport.it. URL consultato il 17 dicembre 2022.
- ^ Spagna: Luis Enrique non è più il ct. Al suo posto nominato Luis De La Fuente, su Sportmediaset.it. URL consultato l'8 dicembre 2022.
- ^ Play-off.
- ^ Play-off
- ^ (ES) The 2014/15 Liga BBVA Ideal XI. URL consultato il 4 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2018).
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su luisenrique21.com.
- Luis Enrique, su UEFA.com, UEFA.
- (EN) Luis Enrique, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Luis Enrique (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (DE, EN, IT) Luis Enrique (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Luis Enrique, su it.soccerway.com, Perform Group.
- Luis Enrique, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (EN) Luis Enrique, su soccerbase.com, Racing Post.
- (FR) Luis Enrique, su lequipe.fr, L'Équipe 24/24.
- (EN, ES, CA) Luis Enrique, su BDFutbol.com.
- (EN, RU) Luis Enrique (calciatore), su eu-football.info.
- (EN, RU) Luis Enrique (allenatore), su eu-football.info.
- (EN) Luis Enrique, su Olympedia.
- (EN) Luis Enrique, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316736321 · ISNI (EN) 0000 0004 5092 1764 · LCCN (EN) no2015139448 · BNE (ES) XX5490945 (data) · NDL (EN, JA) 001218213 · WorldCat Identities (EN) lccn-no2015139448 |
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