Coppa Intercontinentale 1963

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Coppa Intercontinentale 1963
Competizione Coppa Intercontinentale
Sport Calcio
Edizione
Organizzatore UEFA e CONMEBOL
Date 16 ottobre
14 novembre
e 16 novembre 1963
Partecipanti 2
Risultati
Vincitore Santos
(2º titolo)
Secondo Milan
Cronologia della competizione
1962 1964

La Coppa Intercontinentale 1963 è stata la quarta edizione del trofeo riservato alle squadre vincitrici della Coppa dei Campioni e della Coppa Libertadores.

Avvenimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nella quarta edizione della Coppa Intercontinentale si affrontarono il Milan e il Santos. All'andata, giocata a Milano di fronte a oltre 50.000 spettatori paganti[1], i rossoneri vinsero nonostante i due gol di Pelé. Nella gara di ritorno il club italiano chiuse il primo tempo in vantaggio di due reti. Nella seconda frazione di gioco l'arbitro Juan Brozzi si rese protagonista di una direzione di gara molto contestata:[2] l'argentino non punì gli interventi duri e intimidatori dei sudamericani[1] che segnarono quattro reti in 18' vincendo il match col medesimo risultato con cui avevano perso all'andata.

Si rese così necessario uno spareggio. Per tale partita era previsto lo stesso direttore di gara e lo stesso campo. Il club rossonero, dopo aver minacciato di non partecipare se non fosse stato cambiato l'arbitro scende in campo due giorni più tardi, privo di Ghezzi e David, infortunati, nonché di Rivera, affaticato.[3] Dopo circa mezz'ora di gioco Brozzi assegnò un rigore discutibile al Santos ed espulse Cesare Maldini. Il penalty trasformato da Dalmo Gaspar decise l'incontro.[4] Seguirono molte polemiche sull'arbitraggio di Brozzi, il quale fu sospettato di essere stato corrotto dal Santos e perse la qualifica di arbitro internazionale, nonché sul presunto doping del Santos.[2][5][6]

Nel 2017, la FIFA ha equiparato i titoli della Coppa del mondo per club e della Coppa Intercontinentale, riconoscendo a posteriori anche i vincitori dell'Intercontinentale come detentori del titolo ufficiale di "campione del mondo FIFA", inizialmente attribuito soltanto ai vincitori della Coppa del mondo per club.[7][8][9]

Tabellino[modifica | modifica wikitesto]

Andata[modifica | modifica wikitesto]

Milano
16 ottobre 1963
Milan 4 – 2
referto
SantosSan Siro (51.917 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Austria Alfred Haberfellner

Ritorno[modifica | modifica wikitesto]

Rio de Janeiro
14 novembre 1963
Santos 4 – 2
referto
MilanMaracanã (150.000 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Argentina Juan Brozzi

Spareggio[modifica | modifica wikitesto]

Rio de Janeiro
16 novembre 1963
Santos 1 – 0
referto
MilanMaracanã (121.000 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Argentina Juan Brozzi

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Carlo F. Chiesa, Regine del mondo - La storia della Coppa Intercontinentale, in Calcio 2000, n. 27, febbraio 2000, p. 62.
  2. ^ a b http://www.magliarossonera.it/img196364/uff159_1964.pdf
  3. ^ DVD la grande storia del Milan - La gazzetta dello sport
  4. ^ http://www.magliarossonera.it/img196364/uff25_1964.jpg
  5. ^ http://www.magliarossonera.it/img196364/uff29a_1964.jpg
  6. ^ Spareggio. 16 novembre 1963, Santos vs Milan 1-0
  7. ^ Cfr. (EN) FIFA Council approves key organisational elements of the FIFA World Cup, su fifa.com, Fédération Internationale de Football Association, 27 ottobre 2017. URL consultato il 16 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2017).; (EN) FIFA Club World Cup 2017: Statistical Kit (PDF), su resources.fifa.com, Fédération Internationale de Football Association, pp. 15, 40-42. URL consultato il 16 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2017).; Mondiale per club: il Real cerca l'allungo, su it.uefa.com, 13 dicembre 2017.
  8. ^ Sebbene non promuova l'unificazione statistica dei tornei, la FIFA è l'unica organizzazione con giurisdizione mondiale al di sopra delle confederazioni continentali e quindi, l'unica che può conferire un titolo di tale livello, ergo, il titolo assegnato dalla stessa federazione mondiale ai vincitori della Coppa Intercontinentale è formalmente un titolo mondiale FIFA, cfr. (EN) Approval for Refereeing Assistance Programme and upper altitude limit for FIFA competitions, su fifa.com, 15 dicembre 2007. URL consultato il 3 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).; (EN) FIFA, FIFA Statutes, April 2016 edition (PDF), su resources.fifa.com, aprile 2016, p. 19.
  9. ^ Cfr. (ES) FIFA acepta propuesta de CONMEBOL de reconocer títulos de copa intercontinental como mundiales de clubes, su conmebol.com, 29 ottobre 2017.; (ES) La FIFA reconoció de manera oficial a la Copa Intercontinental, su diariovivo.com, 27 ottobre 2017.; (ES) FIFA reconoce Intercontinentales como Mundiales, su espndeportes.espn.com, 27 ottobre 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Massimo Perrone (a cura di), Il libro del calcio italiano 1999/2000, Roma, Il Corriere dello Sport, 1999, p. 710.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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