Bruno Conti

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Bruno Conti
Conti alla Roma nella stagione 1979-1980
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 169 cm
Peso 65 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Termine carriera 1º luglio 1991 - giocatore
17 giugno 2005 - allenatore
Carriera
Giovanili
196?-1972Nettuno
1972-1973Anzio
1973-1974Roma
Squadre di club1
1973-1975Roma4 (0)
1975-1976Genoa36 (3)
1976-1978Roma46 (4)
1978-1979Genoa32 (1)
1979-1991Roma254 (33)
Nazionale
1980-1986Bandiera dell'Italia Italia47 (5)
Carriera da allenatore
1991-1992RomaEsordienti
1992-1993RomaGiovanissimi
2005RomaInterim
Palmarès
 Mondiali di calcio
Oro Spagna 1982
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Bruno Conti (Nettuno, 13 marzo 1955) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante, coordinatore del settore giovanile della Roma.

Campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982, ha legato il proprio nome a quello della Roma con cui disputò quasi tutta la carriera (eccetto due campionati con il Genoa in Serie B) tra il 1973 e il 1991, indossando sempre la sua maglia numero sette. Difese i colori giallorossi per sedici campionati, segnando un totale di 47 reti. Insieme ad Ancelotti, Di Bartolomei, Falcao, Pruzzo e Tancredi, ha fatto parte del nucleo storico della squadra che nel 1982-1983 conquistò il secondo scudetto giallorosso e che nel 1983-1984 raggiunse la finale di Coppa dei Campioni: sempre con la casacca romanista ha vinto cinque Coppe Italia e, a livello giovanile, due Campionati e una Coppa Italia Primavera.

Terminata la carriera agonistica, ha intrapreso quella dirigenziale entrando nei quadri della Roma, con responsabilità prettamente sul settore giovanile giallorosso.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Conti e il figlio Daniele nel 1991

Conti è nativo di Nettuno, definita la città del baseball in quanto sede dell'omonimo club, il più titolato d'Italia. In ragione di ciò, prima di optare definitivamente per il calcio fu anche un giocatore di baseball, del quale in gioventù era considerato una delle promesse più fulgide:[1] all'età di 13 anni i dirigenti del Santa Monica erano pronti a offrirgli una borsa di studio per gli Stati Uniti d'America onde valorizzarne il talento, ma i suoi genitori si opposero.[1] Con la formazione nettunese fece un'apparizione nella massima serie nell'annata 1969.[2]

In giovane età venne scartato da Helenio Herrera durante un provino per l'Inter perché considerato troppo basso di statura.[1]

Ha due figli, Daniele e Andrea, entrambi diventati a loro volta calciatori professionisti.

A lui è stato simpaticamente dedicato un libro, che poi è anche la sua prima biografia, dal titolo Essere Bruno Conti, scritta da Gabriella Greison. Nel 2011 ha inoltre curato la prefazione del libro di Giuseppe Carlotti Unico Grande Amore. Storie di romanisti in trasferta. Nel marzo del 2022 pubblica l'autobiografia Un gioco da ragazzi scritta con il giornalista Giammarco Menga.[3]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Considerato tra le più forti ali destre del calcio italiano dal secondo dopoguerra,[4][5] Conti era un giocatore tecnicamente dotato, abile nel saltare l'uomo e servire assist ai compagni di squadra.[6] Molto rapido, prediligeva giocare sulla fascia destra[6] pur essendo mancino.[7][8]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi, il debutto nella Roma e gli anni al Genoa[modifica | modifica wikitesto]
Conti al Genoa nella stagione 1978-1979

Cresce nelle giovanili del Nettuno, dove è nato, e dell'Anzio,[9] prima di approdare alla Roma.

Voluto nella capitale dal segretario giallorosso Camillo Anastasi, nell'occasione anche talent scout, i primi tempi nel vivaio romanista sono tuttavia difficili per Conti, più che altro per un fisico giudicato non consono a una futura carriera ad alti livelli:[9] le sue indubbie doti tecniche gli permettono di uscire alla distanza,[9] e con la squadra Primavera vincerà due Scudetti consecutivi, nel 1972-1973 e nel 1973-1974, e una Coppa Italia nell'edizione 1973-1974. Notato dal tecnico della prima squadra, Nils Liedholm, questi lo fa esordire da professionista il 10 febbraio 1974, a 19 anni, all'Olimpico di Roma nello 0-0 contro il Torino.[9] Purtroppo per Conti, il suo debutto cade nel pieno della sfortunata epoca della Rometta, dove riesce comunque a destare attenzione per via della sua eccellente tecnica.

Dopo altre sporadiche presenze nel campionato seguente, per la stagione 1975-1976 viene mandato in prestito al Genoa, dove disputa da titolare un ottimo torneo di Serie B e durante il quale forma un affiatato duo col futuro bomber romanista Roberto Pruzzo. L'estate seguente Liedholm decide di riportarlo a Roma, e Conti ripaga tale fiducia nel biennio successivo. Nell'estate 1978, però, il Genoa lo richiede indietro nell'ambito dell'operazione che porta Pruzzo nella capitale: la giovane ala disputa quindi un nuovo torneo cadetto, nel quale stavolta non brilla particolarmente, prima del definitivo ritorno a Roma a partire dalla stagione 1979-1980, divenendo ben presto un beniamino dei tifo giallorosso.

Ritorno a Roma[modifica | modifica wikitesto]

Nel campionato 1982-1983 coglie con la Roma lo Scudetto, il secondo per la società capitolina, a quarantuno anni dal precedente; per il tornante è tuttavia un'annata in tono minore, nella quale risente più di altri delle fatiche derivate dal precedente campionato del mondo 1982, ma dove rimane comunque tra gli uomini-simbolo della squadra campione. L'anno seguente arriva invece quella che è forse la maggiore delusione della carriera, la finale di Coppa dei Campioni persa all'Olimpico contro il Liverpool, e dove, nel decisivo epilogo ai tiri di rigore, proprio Conti insieme a Francesco Graziani sbagliano i penalty decisivi.

Conti in maglia romanista nella stagione 1986-1987

In giallorosso, dopo la partenza di Liedholm, incontra qualche difficoltà col nuovo tecnico Sven-Göran Eriksson, pur accettando ogni decisione dello svedese — compreso il ritiro della fascia di capitano — senza mai polemizzare. Nella sua ultima stagione di attività, quella del 1990-1991, giocò una sola sfida, l'andata degli ottavi di finale della Coppa UEFA, il 28 novembre 1990, in cui entrò in campo all'80'; nel resto dell'annata non disputerà più alcun incontro, ritirandosi al termine della stessa.[10] Alla sua partita di addio all'Olimpico, il 23 maggio 1991, ci furono oltre 80 000 paganti, più di quelli della finale di ritorno della Coppa UEFA disputatasi nello stesso impianto, il giorno prima, tra i giallorossi e Inter, vinta dai nerazzurri.

Da tutti i tifosi giallorossi è ricordato come il Sindaco de Roma.[11] Oltre al succitato Scudetto, Conti annovera in maglia giallorossa la vittoria di cinque Coppe Italia tra il 1980 e il 1991. A riprova del suo ruolo di rilievo nella storia del club, il 20 settembre 2012 è stato tra i primi 11 giocatori ad essere inserito nella neonata hall of fame romanista.[12]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Esordì nella nazionale azzurra di Enzo Bearzot nel 1980 e vi giocò per 47 volte, segnando 5 reti. È considerato il "figlioccio" di Franco Causio, in quanto in Nazionale ha raccolto la pesante eredità del Barone, titolare negli azzurri per ben nove anni.

Campione del mondo a Spagna 1982, con le sue prestazioni risultò decisivo nella vittoria azzurra, tanto da venire giudicato tra i migliori elementi della manifestazione — addirittura «il più forte del mondo» a detta di Pelé —,[13] guadagnandosi inoltre il soprannome di MaraZico da una crasi tra Maradona e Zico, i due calciatori più popolari di quel mundial. Andò in gol, insolitamente di destro malgrado fosse mancino, con un tiro da fuori area nella sfida del girone di qualificazione contro il Perù; in seguito, nella finale contro la Germania Ovest, dopo la sua ammonizione per un fallo su Karlheinz Förster al 25', subì il fallo del rigore poi fallito da Antonio Cabrini, partecipò all'azione del momentaneo 2-0 di Marco Tardelli e creò le condizioni per la terza rete azzurra recuperando palla sulla linea di centrocampo e lanciando Alessandro Altobelli verso la porta.

Conti in maglia azzurra nel 1982; sullo sfondo, Alessandro Altobelli.

Divenuto nel frattempo tra i senatori del gruppo azzurro, rimase in nazionale fino al campionato del mondo 1986, giocando l'ultima partita in occasione della sconfitta italiana agli ottavi di finale contro la Francia; al termine del torneo messicano chiude la sua carriera in azzurro.

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Si è ritirato dal mondo del calcio professionistico nel 1991. Nell'immediato è nominato allenatore delle squadre giovanili della Roma, di cui assume nel 1994 il ruolo di responsabile del settore giovanile.

Dal 14 marzo al 30 giugno 2005, dopo le dimissioni del tecnico Luigi Delneri ha guidato ad interim la prima squadra giallorossa, portandola in finale di Coppa Italia e garantendole l'accesso alla Coppa UEFA. Al termine della stagione torna nei ranghi dirigenziali del club capitolino in qualità di responsabile dell'area tecnica della prima squadra e del settore giovanile, concentrandosi in seguito totalmente su quest'ultimo incarico che ricopre fino all'aprile del 2016, quando gli subentra Massimo Tarantino; contestualmente gli viene affidato il ruolo di ambasciatore del club giallorosso.[14]

Dall'estate 2021, con l'arrivo di Vincenzo Vergine alla guida del vivaio romanista, Conti passa a occuparsi del coordinamento tecnico delle squadre giovanili, nell'immediato di quelle che vanno dall'Under-11 all'Under-16[15] e dall'anno seguente di quelle che vanno dall'Under-10 all'Under-14.[16]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1973-1974 Bandiera dell'Italia Roma A 1 0 CI 0 0 - - - - - - 1 0
1974-1975 A 3 0 CI 3 0 - - - - - - 6 0
1975-1976 Bandiera dell'Italia Genoa B 36 3 CI 6 0 - - - - - - 42 3
1976-1977 Bandiera dell'Italia Roma A 29 2 CI 0 0 - - - - - - 29 2
1977-1978 A 17 2 CI 4 0 - - - CE 0 0 21 2
1978-1979 Bandiera dell'Italia Genoa B 32 1 CI 4 1 - - - - - - 36 2
Totale Genoa 68 4 10 1 - - - - 78 5
1979-1980 Bandiera dell'Italia Roma A 28 3 CI 9 1 - - - - - - 37 4
1980-1981 A 27 5 CI 6 0 CdC 4 0 TC 0 0 37 5
1981-1982 A 26 8 CI 1 0 CdC 2 0 - - - 29 8
1982-1983 A 26 3 CI 7 0 CU 7 0 - - - 40 3
1983-1984 A 27 7 CI 7 2 CC 9 1 - - - 43 10
1984-1985 A 22 1 CI 1 0 CdC 5 0 - - - 28 1
1985-1986 A 24 2 CI 7 0 - - - - - - 31 2
1986-1987 A 23 1 CI 5 1 CdC 0 0 - - - 28 2
1987-1988 A 16 0 CI 6 0 - - - - - - 22 0
1988-1989 A 14 1 CI 7 3 CU 6 2 - - - 27 6
1989-1990 A 21 2 CI 1 0 - - - - - - 22 2
1990-1991 A 0 0 CI 0 0 CU 1 0 - - - 1 0
Totale Roma 304 37 64 7 34 3 0 0 402 47
Totale carriera 372 41 74 8 34 3 0 0 480 52

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
11-10-1980 Lussemburgo Lussemburgo Bandiera del Lussemburgo 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1982 - Ingresso al 66’ 66’
1-11-1980 Roma Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Danimarca Danimarca Qual. Mondiali 1982 -
15-11-1980 Torino Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia Qual. Mondiali 1982 1
6-12-1980 Atene Grecia Bandiera della Grecia 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1982 -
3-1-1981 Montevideo Uruguay Bandiera dell'Uruguay 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Mundialito -
6-1-1981 Montevideo Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Mundialito -
25-2-1981 Roma Italia Bandiera dell'Italia 0 – 3 Bandiera dell'Europa Europa Amichevole -
3-6-1981 Copenaghen Danimarca Bandiera della Danimarca 3 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1982 -
23-9-1981 Bologna Italia Bandiera dell'Italia 3 – 2 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Amichevole -
17-10-1981 Belgrado Jugoslavia Bandiera della Jugoslavia 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1982 -
14-11-1981 Torino Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Grecia Grecia Qual. Mondiali 1982 1
23-2-1982 Parigi Francia Bandiera della Francia 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
14-4-1982 Lipsia Germania Est Bandiera della Germania Est 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
14-6-1982 Vigo Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Mondiali 1982 - 1º turno -
18-6-1982 Vigo Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera del Perù Perù Mondiali 1982 - 1º turno 1
23-6-1982 Vigo Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera del Camerun Camerun Mondiali 1982 - 1º turno -
29-6-1982 Barcellona Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Mondiali 1982 - 2º turno -
5-7-1982 Barcellona Italia Bandiera dell'Italia 3 – 2 Bandiera del Brasile Brasile Mondiali 1982 - 2º turno -
8-7-1982 Barcellona Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Mondiali 1982 - Semifinale -
11-7-1982 Madrid Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Mondiali 1982 - Finale - 3º titolo mondiale
27-10-1982 Roma Italia Bandiera dell'Italia 0 – 1 Bandiera della Svizzera Svizzera Amichevole -
13-11-1982 Milano Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia Qual. Euro 1984 -
4-12-1982 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera della Romania Romania Qual. Euro 1984 -
16-4-1983 Bucarest Romania Bandiera della Romania 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1984 -
29-5-1983 Göteborg Svezia Bandiera della Svezia 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1984 -
5-10-1983 Bari Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Grecia Grecia Amichevole -
15-10-1983 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 0 – 3 Bandiera della Svezia Svezia Qual. Euro 1984 -
22-12-1983 Perugia Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera di Cipro Cipro Qual. Euro 1984 -
4-2-1984 Roma Italia Bandiera dell'Italia 5 – 0 Bandiera del Messico Messico Amichevole 1
3-3-1984 Istanbul Turchia Bandiera della Turchia 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
7-4-1984 Verona Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia Amichevole -
22-5-1984 Zurigo Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
26-9-1984 Milano Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Svezia Svezia Amichevole -
3-11-1984 Losanna Svizzera Bandiera della Svizzera 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
8-12-1984 Pescara Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Amichevole -
5-2-1985 Dublino Irlanda Bandiera dell'Irlanda 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
13-3-1985 Atene Grecia Bandiera della Grecia 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
3-4-1985 Ascoli Piceno Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera del Portogallo Portogallo Amichevole 1
2-6-1985 Città del Messico Messico Bandiera del Messico 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
6-6-1985 Città del Messico Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Amichevole -
25-9-1985 Lecce Italia Bandiera dell'Italia 1 – 2 Bandiera della Norvegia Norvegia Amichevole -
5-2-1986 Avellino Italia Bandiera dell'Italia 1 – 2 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Amichevole -
11-5-1986 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Cina Cina Amichevole -
31-5-1986 Città del Messico Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Mondiali 1986 - 1º turno -
5-6-1986 Puebla Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Mondiali 1986 - 1º turno -
10-6-1986 Puebla Italia Bandiera dell'Italia 3 – 2 Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud Mondiali 1986 - 1º turno -
17-6-1986 Città del Messico Francia Bandiera della Francia 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Mondiali 1986 - Ottavi di finale -
Totale Presenze (53º posto) 47 Reti 5

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 30 giugno 2005.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
mar.-giu. 2005 Bandiera dell'Italia Roma A 10 1 4 5 CI 4 1 1 2 - - - - - - - - - - 14 2 5 7 14,29
Totale carriera 10 1 4 5 4 1 1 2 - - - - - - - - 14 2 5 7 14,29

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Conti, accanto al presidente Sandro Pertini, bacia la Coppa del Mondo vinta dall'Italia nel 1982.

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

Roma: 1972-1973, 1973-1974
Roma: 1973-1974

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Genoa: 1975-1976
Roma: 1979-1980, 1980-1981, 1983-1984, 1985-1986, 1990-1991
Roma: 1982-1983

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Spagna 1982

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

Spagna 1982
2017

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Collare d'oro al Merito Sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
— Roma, 19 dicembre 2017.[17]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Paglialunga.
  2. ^ FIBS Schede vita baseball, su schedevita.fibs.it. URL consultato l'11 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2012).
  3. ^ Bruno Conti si racconta in "Un gioco da ragazzi. Dalla Roma alla Nazionale, il mio calcio di una volta", su tgcom24.mediaset.it, 18 marzo 2022.
  4. ^ Filmato audio Massimo Cecchini, Bruno Conti, o "MaraZico", l'ala più forte del nostro calcio, La Gazzetta dello Sport, 13 marzo 2020.
  5. ^ Paolo Camedda, Bruno Conti, da promessa del baseball a simbolo della Roma e Campione del Mondo con l'Italia, su goal.com, 13 marzo 2023.
  6. ^ a b Bartoletti
  7. ^ Maurizio Crosetti, L'addio a Sivori, in la Repubblica, 19 febbraio 2005.
  8. ^ (Esclusiva) Bruno Conti: Quella volta che un allenatore al Nettuno mi lasciò sospeso alla traversa..., su vivoazzurro.it, 22 luglio 2014.
  9. ^ a b c d Franco Pagliari, A San Siro Bruno Conti ha giurato di diventare grande, in Giallorossi, 20 febbraio 1974, pp. 26-27.
  10. ^ F. Baranello, 28 novembre 1990 - 25 anni fa le ultime veroniche di Bruno Conti, su laroma24.it, 28 novembre 2015.
  11. ^ Bruno Conti: "Quando Eto'o venne a Roma", su corrieregiallorosso.com, 13 marzo 2012.
  12. ^ Hall of Fame: gli undici eletti della Classe 2012, su asroma.it, 20 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2012).
  13. ^ Valerio Piccioni, Essere Bruno Conti, su gazzetta.it, 17 febbraio 2011.
  14. ^ Chiara Zucchelli, Roma, Bruno Conti rinnova ma lascia il settore giovanile: tocca a Tarantino, su gazzetta.it, 12 aprile 2016.
  15. ^ Andrea Pugliese, José e una Roma camaleontica, in La Gazzetta dello Sport, 10 giugno 2021, p. 28.
  16. ^ Roma, UFFICIALE: rinnova una leggenda, su calciomercato.com, 2 giugno 2022.
  17. ^ Gli azzurri del mundial '82 premiati al CONI con il Collare d'oro al Merito Sportivo, su figc.it, 19 dicembre 2017. URL consultato il 21 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2017).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]