Fulvio Collovati

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Fulvio Collovati
Collovati in nazionale nel 1979
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 183 cm
Peso 75 kg
Calcio
Ruolo Difensore
Termine carriera 1º luglio 1993
Carriera
Giovanili
1970-1976Milan
Squadre di club1
1976-1982Milan158 (4)
1982-1986Inter109 (3)
1986-1987Udinese20 (2)
1987-1989Roma45 (1)
1989-1993Genoa72 (0)
Nazionale
1976-1978Bandiera dell'Italia Italia U-218 (0)
1979-1986Bandiera dell'Italia Italia50 (3)
Palmarès
 Mondiali di calcio
Oro Spagna 1982
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Fulvio Collovati (Teor, 9 maggio 1957) è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore, campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Difensore, all'inizio terzino destro e successivamente centrale, era dotato di una buona tecnica individuale.[1] Veniva impiegato in marcatura,[1][2] dove faceva valere la propria abilità nel gioco aereo e nell'anticipo sull'attaccante avversario;[3] per queste sue doti, viene considerato l'erede di Roberto Rosato al Milan.[4]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Milan[modifica | modifica wikitesto]
Collovati in azione al Milan nella stagione 1978-1979

Nato in Friuli ma cresciuto dall'età di 7 anni a Milano, viene scoperto da Giovanni Trapattoni mentre a 13 anni giocava nell'oratorio di Limbiate,[5] crebbe nelle giovanili del Milan con le quali perse due finali del Torneo di Viareggio, nel 1976 e 1977, venendo premiato anche come miglior giocatore, e partecipò nel 1977 alla vittoria della Blue Stars/FIFA Youth Cup.[6] Esordì in Serie A con i rossoneri nella stagione 1976-1977, sotto la guida di Pippo Marchioro il quale lo impiegò come riserva di Angelo Anquilletti e Giuseppe Sabadini,[4] scendendo in campo 11 volte e conquistando la Coppa Italia.

Nella stagione seguente, con Nils Liedholm in panchina, giocò con più regolarità (25 presenze e 1 gol), ma la consacrazione definitiva avvenne nell'annata 1978-1979 dove disputò 27 partite contribuendo, come uno dei punti di forza della difesa rossonera, allo scudetto della stella.[4] Al termine della successiva stagione il Milan venne condannato alla retrocessione in Serie B per illecito sportivo, e a differenza di altri giocatori Collovati seguì la squadra rossonera fra i cadetti, giocando 36 partite con due reti e riconquistando la massima serie.

Nell'estate 1981 venne nominato nuovo capitano milanista, in sostituzione di Aldo Maldera;[4] tuttavia al termine dell'annata 1981-1982 il Milan retrocedette nuovamente in serie cadetta, questa volta sul campo, subendo una dura contestazione che non risparmiò Collovati, il quale tra le altre cose venne colpito da un sasso lanciato dagli spalti da un tifoso rossonero durante una partita a Como.[7] La fallimentare stagione segnò la fine dell'esperienza in rossonero del difensore.

Inter[modifica | modifica wikitesto]
Collovati all'Inter nel 1985

Collovati, nel frattempo diventato campione del mondo con la nazionale, durante l'estate 1982 preferì lasciare il turbolento ambiente del Milan per accasarsi ai rivali cittadini dell'Inter (in cambio di Pasinato, Canuti e Serena[8]), anche a causa di sopravvenuti dissidi con la società rossonera;[9] per questo fu accusato di tradimento dai tifosi milanisti, e la stampa gli affibbiò il soprannome di "ingrato transfuga".[5]

In nerazzurro disputò quattro stagioni da titolare, le prime due in comproprietà con il Milan,[9] e quindi acquistato definitivamente dalla società interista;[10] qui raggiunse per due anni di fila le semifinali di Coppa UEFA, nel 1984-1985 e 1985-1986, tuttavia sul piano personale perse parte della freschezza atletica delle stagioni precedenti,[8] venendo anche impiegato come libero dall'allenatore Mario Corso.[11]

Udinese, Roma e Genoa[modifica | modifica wikitesto]
Collovati al Genoa nella stagione 1989-1990

Dopo il Mondiale in Messico, escluso dai piani tecnici dell'Inter,[12] si trasferì nell'ottobre 1986 all'Udinese,[13] con cui rimase però solo una stagione (20 partite e 2 reti) conclusasi con la retrocessione, a causa della penalizzazione di 9 punti inflitta alla squadra friulana.

Nel 1987, a 30 anni, il suo ex tecnico Liedholm lo portò alla Roma, dove disputò due ottime stagioni; in particolare, nella prima giocò in coppia con Gianluca Signorini al centro della difesa.[3] Durante l'esperienza giallorossa segnò un solo gol in campionato, nella trasferta del 27 settembre 1987 sul campo dell'Avellino, in cui i capitolini si imposero per 3-2.[14]

Richiesto da Franco Scoglio,[5] chiuse la carriera nel Genoa con cui giocò per quattro anni, dal 1989 al 1993, tutti disputati in Serie A; con la formazione rossoblù, in seguito passata nelle mani di Osvaldo Bagnoli, raggiunse il quarto posto nel campionato di Serie A 1990-1991 e le semifinali della Coppa UEFA 1991-1992, migliori risultati del grifone dal secondo dopoguerra.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Convocato dal commissario tecnico Enzo Bearzot, esordì in nazionale il 24 febbraio 1979, a 21 anni, nella partita amichevole Italia-Paesi Bassi (3-0) disputata a Milano.[15] Divenne subito titolare, e realizzò la sua prima rete in azzurro il 16 febbraio 1980, nella gara amichevole vinta per 2-1 contro la Romania a Napoli.

Nonostante la fresca retrocessione in serie cadetta con il Milan, prese parte al campionato d'Europa 1980 dove l'Italia, paese ospitante, si classificò quarta: Collovati fallì il rigore decisivo nella finale per il terzo posto contro la Cecoslovacchia.

Collovati (in piedi, secondo da destra) nell'Italia campione del mondo a Spagna 1982

Due anni dopo fu tra i protagonisti della vittoriosa spedizione azzurra al campionato del mondo 1982 in Spagna, dove disputò, da titolare e con ottimo rendimento, tutte le gare della manifestazione fino alla finale dell'11 luglio 1982, vinta 3-1 contro la Germania Ovest. Al termine del torneo venne inserito nel Top 11 dei Mondiali.[16]

Dopo il campionato del mondo partecipò alle qualificazioni al campionato d'Europa 1984 per il quale l'Italia non riuscì a qualificarsi; dopodiché perse il posto da titolare come stopper a favore di Vierchowod.[17] Collovati rimase comunque nel gruppo, e il 2 giugno 1985 scese in campo per la prima volta con la fascia di capitano nella partita amichevole contro il Messico (1-1) disputata allo Stadio Azteca di Città del Messico.[18]

Partecipò infine al campionato del mondo 1986 dove fu impiegato unicamente nella terza gara del girone, la partita del 10 giugno vinta 3-2 contro la Corea del Sud, che rimane la sua ultima presenza in maglia azzurra.

Con la nazionale ha totalizzato 50 presenze e realizzato 3 gol.

Dirigente[modifica | modifica wikitesto]

Nel triennio 2001-2004 ricopre l'incarico di direttore sportivo del Piacenza.[19][20]

L'11 settembre 2015 rileva, assieme all'imprenditore Testa, la Pro Patria di Busto Arsizio:[21] ne diventa consigliere d'amministrazione ed è nominato amministratore delegato e direttore generale. Il successivo 6 novembre si dimette dalle cariche, conservando però il seggio nel consiglio d'amministrazione del club.[22]

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il ritiro dal calcio giocato ha prodotto e condotto numerose trasmissioni televisive, sia nazionali che locali. Ha condotto con la moglie Caterina su Canale Italia Sfoghi di calcio, sull'emittente ligure Telenord la trasmissione sportiva Il derby del Lunedì, e Il Campionato dei Campioni in onda su Odeon TV.[23]

Nel 2006 e nel 2010 è stato opinionista nella trasmissione Rai Notti Mondiali.[24][25] Ha ricoperto lo stesso ruolo in diverse edizioni della La Domenica Sportiva dal 2006 al 2014, mentre nel 2012 è telecronista al campionato d'Europa 2012. Nel novembre del 2014 è uno dei giudici, insieme a Fabio Galante e Nicola Berti, del talent calcistico Leyton Orient condotto da Simona Ventura su Agon Channel.

È inoltre consulente e uomo immagine della società Sport Plus 4 You che si occupa di procura sportiva, impianti sportivi, e marketing.[21] Sposatosi con la giornalista napoletana Caterina Cimmino, anche lei apparsa in numerosi programmi a sfondo sportivo, ha due figlie: Celeste e Clementina.[5]

Da fine gennaio 2018, è opinionista della neonata emittente radiofonica RMC Sport Network.

È stato inoltre ospite fisso a Quelli che il calcio, fino alla stagione 2018-2019 del programma. Nel 2022 per i Mondiali in Qatar è opinionista de Il circolo dei Mondiali su Rai 1. Nell'aprile del 2024 insieme a Sebino Nela è bordocampista in occasione dell'andata dei quarti di finale di Europa League Milan-Roma.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1975-1976 Bandiera dell'Italia Milan A 0 0 CI 2 0 CU 0 0 - - - 2 0
1976-1977 A 11 0 CI 3 0 CU 0 0 - - - 14 0
1977-1978 A 25 1 CI 4 0 CdC 0 0 - - - 28 1
1978-1979 A 27 0 CI 2 0 CU 2 0 - - - 31 0
1979-1980 A 30 0 CI 6 1 CC 2 0 - - - 38 1
1980-1981 B 36 2 CI 3 0 - - - - - - 39 2
1981-1982 A 29 1 CI 4 1 - - - CM 5 1 38 3
Totale Milan 158 4 24 2 4 0 5 1 190 7
1982-1983 Bandiera dell'Italia Inter A 28 0 CI 9 1 CdC 6 0 - - - 36 1
1983-1984 A 27 1 CI 5 0 CU 6 2 - - - 36 3
1984-1985 A 29 2 CI 10 0 CU 9 0 - - - 47 2
1985-1986 A 25 0 CI 6 1 CU 8 0 TE 0 0 39 1
Totale Inter 109 3 30 2 29 2 0 0 168 7
1986-1987 Bandiera dell'Italia Udinese A 20 2 CI 0 0 - - - - - - 20 2
1987-1988 Bandiera dell'Italia Roma A 26 1 CI 6 0 - - - - - - 32 1
1988-1989 A 19+1[26] 0 CI 8 0 CU 3 0 - - - 31 0
Totale Roma 45+1 1+0 14 0 3 0 - - 63 1
1989-1990 Bandiera dell'Italia Genoa A 29 0 CI 2 0 - - - CM 1 0 32 0
1990-1991 A 17 0 CI 3 0 - - - - - - 20 0
1991-1992 A 18 0 CI 3 0 CU 3 0 - - - 24 0
1992-1993 A 8 0 CI 5 0 - - - - - - 13 0
Totale Genoa 72 0 13 0 3 0 1 0 89 0
Totale carriera 404+1 10+0 81 4 39 2 6 1 530 16

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
24-2-1979 Milano Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Amichevole -
26-5-1979 Roma Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
13-6-1979 Zagabria Jugoslavia Bandiera della Jugoslavia 4 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
26-9-1979 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Svezia Svezia Amichevole -
17-11-1979 Udine Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Svizzera Svizzera Amichevole -
16-2-1980 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Romania Romania Amichevole 1
15-3-1980 Milano Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Amichevole -
19-4-1980 Torino Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera della Polonia Polonia Amichevole -
12-6-1980 Milano Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera della Spagna Spagna Euro 1980 - 1º turno -
15-6-1980 Torino Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Euro 1980 - 1º turno -
18-6-1980 Roma Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera del Belgio Belgio Euro 1980 - 1º turno -
21-6-1980 Napoli Cecoslovacchia Bandiera della Cecoslovacchia 1 – 1 dts
(9 – 8 dtr)
Bandiera dell'Italia Italia Euro 1980 - Finale 3º posto - [27]
24-9-1980 Genova Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera del Portogallo Portogallo Amichevole -
11-10-1980 Lussemburgo Lussemburgo Bandiera del Lussemburgo 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1982 1
1-11-1980 Roma Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Danimarca Danimarca Qual. Mondiali 1982 -
15-11-1980 Torino Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia Qual. Mondiali 1982 -
6-12-1980 Atene Grecia Bandiera della Grecia 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1982 -
25-2-1981 Roma Italia Bandiera dell'Italia 0 – 3 Bandiera dell'Europa Europa Amichevole -
3-6-1981 Copenaghen Danimarca Bandiera della Danimarca 3 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1982 -
23-9-1981 Bologna Italia Bandiera dell'Italia 3 – 2 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Amichevole -
17-10-1981 Belgrado Jugoslavia Bandiera della Jugoslavia 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1982 -
14-11-1981 Torino Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Grecia Grecia Qual. Mondiali 1982 -
5-12-1981 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo Qual. Mondiali 1982 1
23-2-1982 Parigi Francia Bandiera della Francia 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
14-4-1982 Lipsia Germania Est Bandiera della Germania Est 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
28-5-1982 Ginevra Svizzera Bandiera della Svizzera 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
14-6-1982 Vigo Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Mondiali 1982 - 1º turno -
18-6-1982 Vigo Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera del Perù Perù Mondiali 1982 - 1º turno -
23-6-1982 Vigo Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera del Camerun Camerun Mondiali 1982 - 1º turno -
29-6-1982 Barcellona Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Mondiali 1982 - 2º turno -
5-7-1982 Barcellona Italia Bandiera dell'Italia 3 – 2 Bandiera del Brasile Brasile Mondiali 1982 - 2º turno - Uscita al 34’ 34’
8-7-1982 Barcellona Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Mondiali 1982 - Semifinale -
11-7-1982 Madrid Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Mondiali 1982 - Finale - [28]
27-10-1982 Roma Italia Bandiera dell'Italia 0 – 1 Bandiera della Svizzera Svizzera Amichevole - Uscita al 84’ 84’
13-11-1982 Milano Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia Qual. Euro 1984 -
4-12-1982 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera della Romania Romania Qual. Euro 1984 -
12-2-1983 Limassol Cipro Bandiera di Cipro 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1984 -
16-4-1983 Bucarest Romania Bandiera della Romania 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1984 -
29-5-1983 Göteborg Svezia Bandiera della Svezia 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1984 -
22-12-1983 Perugia Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera di Cipro Cipro Qual. Euro 1984 - Ingresso al 46’ 46’
4-2-1984 Roma Italia Bandiera dell'Italia 5 – 0 Bandiera del Messico Messico Amichevole - Ingresso al 52’ 52’
26-5-1984 Toronto Canada Bandiera del Canada 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 82’ 82’
30-5-1984 New York Stati Uniti Bandiera degli Stati Uniti 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 73’ 73’
26-9-1984 Milano Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Svezia Svezia Amichevole - Uscita al 85’ 85’
3-4-1985 Ascoli Piceno Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera del Portogallo Portogallo Amichevole - Ingresso al 79’ 79’
2-6-1985 Città del Messico Messico Bandiera del Messico 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Cap.
6-6-1985 Città del Messico Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Amichevole - Cap. Uscita al 46’ 46’
16-11-1985 Chorzów Polonia Bandiera della Polonia 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
11-5-1986 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Cina Cina Amichevole - Ingresso al 82’ 82’
10-6-1986 Puebla Italia Bandiera dell'Italia 3 – 2 Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud Mondiali 1986 - 1º turno -
Totale Presenze 50 Reti 3

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

Milan: 1977

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Milan: 1976-1977
Milan: 1978-1979
Milan: 1980-1981

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Milan: 1982

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Spagna 1982

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

Spagna 1982

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Collare d'oro al Merito Sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
— Roma, 19 dicembre 2017.[29]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Polverosi, p. 657.
  2. ^ Tosatti, p. 112.
  3. ^ a b Fulvio Collovati, su enciclopediagiallorossa.com. URL consultato il 30 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2013).
  4. ^ a b c d Fulvio Collovati, su magliarossonera.it.
  5. ^ a b c d ESCLUSIVA TMW - Fulvio Collovati: "Ecco perché passai dal Milan all'Inter...", su tuttomercatoweb.com, 17 novembre 2013.
  6. ^ Blue Stars Youth Tournament, su magliarossonera.it.
  7. ^ E la torta a... Fulvio Collovati: campione del Mondo al quale la fortuna ha subito strizzato l'occhio, su gianlucadimarzio.com, 9 maggio 2015. URL consultato il 25 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2020).
  8. ^ a b Sappino, p. 157.
  9. ^ a b Collovati al Milan (ma partirà), in la Repubblica, 15 giugno 1984, p. 31.
  10. ^ Duecento miliardi puntati sul calcio: i conti tornano?, in la Repubblica, 8 luglio 1984, p. 26.
  11. ^ Per il debutto di Corso subito il dubbio più grande, in la Repubblica, 24 novembre 1985, p. 38.
  12. ^ In tre sottobraccio a Diaz, in la Repubblica, 25 giugno 1986, p. 24.
  13. ^ Collovati a Udine. Raggiunto l'accordo, in la Repubblica, 30 ottobre 1986, p. 21.
  14. ^ AVELLINO-ROMA 2-3, su almanaccogiallorosso.it.
  15. ^ I campioni del mondo '82, su gazzetta.it.
  16. ^ a b FIFA World Cup All Star Team, su football.sporting99.com. URL consultato il 19 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2016).
  17. ^ Vierchowod: Lo “zar" che alzò la coppa dalle grandi orecchie, su tuttosport.com, 6 aprile 2019.
  18. ^ (EN) Fulvio Collovati, su eu-football.info.
  19. ^ Anche il Piacenza si arrende, su repubblica.it, 10 luglio 2011. URL consultato il 27 marzo 2020.
  20. ^ Collovati e Cagni, passo d'addio, in la Repubblica, 13 giugno 2004.
  21. ^ a b Il duo Collovati-Testa si prende la Pro Patria, su varesenews.it, 10 settembre 2015. URL consultato il 9 novembre 2015.
  22. ^ Pro Patria, giornata nera: prima il deferimento, poi le dimissioni di Collovati, su varesenews.it, 7 novembre 2015. URL consultato il 9 novembre 2015.
  23. ^ Intervista a Fulvio Collovati, su intervisteromane.net.
  24. ^ Sky contro Rai, la sfida delle voci vip, in la Repubblica, 3 giugno 2006, p. 56.
  25. ^ I commentatori Rai e il carro dei perdenti, in Corriere della Sera, 26 giugno 2010, p. 71.
  26. ^ Spareggio per l'ammissione in Coppa UEFA 1989-1990.
  27. ^ 4º posto
  28. ^ 3º titolo mondiale
  29. ^ Gli azzurri del mundial '82 premiati al CONI con il Collare d'oro al Merito Sportivo, su figc.it, 19 dicembre 2017. URL consultato il 21 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2017).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alberto Polverosi, COLLOVATI, Fulvio, in Enciclopedia dello sport, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
  • Marco Sappino (a cura di), Dizionario del calcio italiano, vol. 2, Milano, Baldini&Castoldi, 2000, ISBN 978-88-8089-862-7.
  • Giorgio Tosatti (a cura di), 50 anni che fecero grande il pallone, testo di Adalberto Bortolotti, Milano, Selezione dal Reader's Digest, 1996, ISBN 978-88-7045-191-7.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]