Aldo Serena

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Aldo Serena
Serena al Milan nella stagione 1982-1983
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 183 cm
Peso 77 kg
Calcio
Ruolo Attaccante
Termine carriera 1º luglio 1993
Carriera
Giovanili
1975-1977Montebelluna
Squadre di club1
1977-1978Montebelluna29 (9)
1978-1979Inter2 (1)
1979-1980Como18 (2)
1980-1981Bari35 (10)
1981-1982Inter21 (2)
1982-1983Milan20 (8)
1983-1984Inter28 (8)
1984-1985Torino29 (9)
1985-1987Juventus51 (21)
1987-1991Inter114 (45)
1991-1993Milan10 (0)
Nazionale
1984-1990Bandiera dell'Italia Italia24 (5)
Palmarès
 Mondiali di calcio
Bronzo Italia 1990
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Aldo Serena (Montebelluna, 25 giugno 1960) è un ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.

È uno dei sei calciatori italiani (insieme a Filippo Cavalli, Giovanni Ferrari, Sergio Gori, Pierino Fanna e Attilio Lombardo) che hanno vinto lo scudetto con tre diverse società:[1] nel suo caso, con Juventus, Inter e Milan.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Attaccante dotato di grinta e spirito di sacrificio,[2][3] aveva nel colpo di testa il pezzo migliore del proprio repertorio.[2][4][5]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Montebelluna e Inter[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuto nelle giovanili del Montebelluna, sua città natale, esordì nel calcio professionistico nella stagione 1977-1978 segnando nove reti con i biancocelesti in Serie D. Acquistato dall'Inter nel 1978, come riserva di Altobelli e Muraro, segnò il suo primo gol in Serie A il 19 novembre 1978 nella partita interna contro la Lazio (vinta 4-0), che rappresentò il suo esordio in massima serie.

Como, Bari, Milan e Torino[modifica | modifica wikitesto]
Serena in azione al Torino nella stagione 1984-1985

A fine stagione, collezionate soltanto due presenze, venne mandato in prestito al Como in Serie B segnando due reti in 18 presenze. L'anno successivo passò al Bari, sempre in prestito, e stavolta segnò 10 reti in 35 apparizioni.

Tornò all'Inter nella stagione 1981-1982, segnando 2 reti in 21 presenze di campionato e solo una in Coppa Italia, seppure quest'ultima valse il definitivo 1-0 nella finale di andata contro il Torino; l'1-1 nella sfida di ritorno diede il trofeo ai nerazzurri, il primo per l'attaccante. Non venne confermato per la stagione successiva e passò così ai concittadini del Milan, in Serie B, segnando otto reti e contribuendo attivamente alla promozione dei rossoneri in massima serie. Tornò all'Inter la stagione seguente, segnando ancora otto gol.[6]

Venne quindi ceduto, ancora una volta in prestito, al Torino per l'annata 1984-1985, terminata dai granata al secondo posto in classifica, cui Serena contribuì con un bottino personale di 9 reti tra cui il gol-vittoria all'89' nel derby del 18 novembre 1984.[7]

Juventus[modifica | modifica wikitesto]
Serena esulta per la Juventus nel campionato 1985-1986

Nel 1985, rientrato all'Inter, fu ceduto alla Juventus che pagò 2,8 miliardi di lire più il cartellino di Marco Tardelli valutato 3,2 miliardi.[8] Curiosa la storia del suo trasferimento: Serena nel giugno 1985 viene chiamato d'urgenza dal presidente Pellegrini per discuterne a cena, ma Serena disse che non poteva, perché doveva andare al concerto milanese di Bruce Springsteen, il primo in Italia: il giocatore rimandò l'incontro a dopo il concerto di The Boss. A mezzanotte, rinunciando ai bis di Springsteen, se ne andò da San Siro a piedi sino alla casa, non distante, di Pellegrini, che gli comunicò il trasferimento ai bianconeri.[9][10][11] Un biennio più tardi, nel quale debuttò in Coppa dei Campioni, vinse uno scudetto e una Coppa Intercontinentale, fece il percorso inverso: passò dalla Juventus all'Inter per 3,5 miliardi di lire.[12]

Nel dicembre 1985 vinse la Coppa Intercontinentale contro l'Argentinos Juniors ai tiri di rigore, realizzando il proprio penalty.[13] A fine stagione conquistò il suo primo scudetto, il 22º per la Vecchia Signora, segnando 11 gol in 24 presenze. Rimase anche nella stagione 1986-87.

Ritorni alle milanesi[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate 1987 ebbe quindi luogo il ritorno all'Inter, dove ritrovò Trapattoni con cui si era aggiudicato il titolo nazionale un anno prima.[14] In Coppa UEFA, nel ritorno dei sedicesimi con il Beşiktaş, segnò una doppietta nel 3-1 finale.[15] Altri due gol li realizzò da ex, nel derby d'Italia del 25 ottobre: i nerazzurri vinsero per 2-1.[16] Anche il Bologna, in Coppa Italia, subì due reti da lui.[17]

Visse un'ulteriore consacrazione l'anno successivo, quando si laureò capocannoniere del torneo con 22 centri contribuendo in maniera determinante allo Scudetto dei record nerazzurro.[18] Un gol portò alla vittoria della stracittadina d'andata, in cui segnò con un colpo di testa in tuffo.[19] Appose la propria firma anche sulla Supercoppa italiana, con una realizzazione alla Sampdoria.[20]

Aggiunta al suo palmarès anche una Coppa UEFA (1991) rientrò al Milan dove, in due stagioni, disputò in tutto 10 partite e non segnò alcuna rete, ma vinse altri due Scudetti.[21] Si ritirò nel 1993.[22]

Detiene il singolare primato di aver giocato i derby di Milano e di Torino con tutte le 4 maglie.[23]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Convocato in Nazionale da Enzo Bearzot, esordì nella squadra dei campioni del Mondo l'8 dicembre 1984, a 24 anni, nell'amichevole contro la Polonia vinta 2-0 a Pescara.[24] Realizzò il suo primo gol in Nazionale il 5 febbraio 1986, ad Avellino, nella partita amichevole persa 2-1 in casa contro la Germania Ovest.[25] Fu convocato per il Mondiale 1986 in Messico, senza però scendere in campo.[26]

Venne confermato nel gruppo azzurro dal nuovo CT Azeglio Vicini, che lo convocò per il Mondiale 1990 ospitato dall'Italia, preferendolo a Fusi del Napoli.[27] L'attaccante segnò una rete all'Uruguay negli ottavi di finale, partita che coincise con il suo trentesimo compleanno.[28] Nella semifinale contro l'Argentina fallì un rigore della sequenza finale, contribuendo alla sconfitta italiana.[29] La sua ultima presenza in Nazionale fu quella del 22 dicembre 1990, con il centravanti che mise a referto una doppietta nella gara delle qualificazioni europee vinta 4-0 contro Cipro a Limassol.[30][31]

Chiuse la sua esperienza in Nazionale con 5 gol in 24 presenze, ed è uno dei sei calciatori italiani ad aver segnato sia ad un Mondiale che ad un'Olimpiade.

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il ritiro è diventato commentatore tecnico nelle telecronache e opinionista dapprima per Mediaset, dal 1994, e poi per Sky Sport, dal 2023.[32]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1977-1978 Bandiera dell'Italia Montebelluna D 29 9 - - - - - - - - - 29 9
1978-1979 Bandiera dell'Italia Inter A 2 1 CI 0 0 CdC 2 0 - - - 4 1
1979-1980 Bandiera dell'Italia Como B 18 2 CI 0 0 - - - - - - 18 2
1980-1981 Bandiera dell'Italia Bari B 35 10 CI 4 2 - - - - - - 39 12
1981-1982 Bandiera dell'Italia Inter A 21 2 CI 5 1 CU 4 2 - - - 30 5
1982-1983 Bandiera dell'Italia Milan B 20 8 CI 9 6 - - - - - - 29 14
1983-1984 Bandiera dell'Italia Inter A 28 8 CI 5 1 CU 4 2 - - - 37 11
1984-1985 Bandiera dell'Italia Torino A 29 9 CI 6 0 - - - - - - 35 9
1985-1986 Bandiera dell'Italia Juventus A 25 11 CI 5 4 CC 4 5 CInt+TE 1+0 0 35 20
1986-1987 A 26 10 CI 8 5 CC 2 1 - - - 36 16
Totale Juventus 51 21 13 9 6 6 1 0 71 36
1987-1988 Bandiera dell'Italia Inter A 22 6 CI 4 3 CU 5 3 - - - 31 12
1988-1989 A 32 22 CI 5 3 CU 5 3 - - - 42 28
1989-1990 A 30 9 CI 3 2 CC 2 1 SI 1 1 36 13
1990-1991 A 30 8 CI 4 0 CU 10 1 - - - 44 9
Totale Inter 165 56 26 10 32 12 1 1 224 79
1991-1992 Bandiera dell'Italia Milan A 9 0 CI 6 0 - - - - - - 15 0
1992-1993 A 1 0 CI 1 0 UCL 0 0 SI 0 0 2 0
Totale Milan 30 8 16 6 0 0 0 0 46 14
Totale carriera 357 115 65 27 38 18 2 1 462 161

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
8-12-1984 Pescara Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Amichevole - Ingresso al 79’ 79’
5-2-1985 Dublino Irlanda Bandiera dell'Irlanda 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 72’ 72’
16-11-1985 Chorzów Polonia Bandiera della Polonia 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
5-2-1986 Avellino Italia Bandiera dell'Italia 1 – 2 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Amichevole 1
11-5-1986 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Cina Cina Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
15-11-1986 Milano Italia Bandiera dell'Italia 3 – 2 Bandiera della Svizzera Svizzera Qual. Euro 1988 - Ingresso al 41’ 41’
28-5-1987 Oslo Norvegia Bandiera della Norvegia 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 79’ 79’
10-6-1987 Zurigo Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Ingresso al 49’ 49’
22-12-1988 Perugia Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Scozia Scozia Amichevole -
22-2-1989 Pisa Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Danimarca Danimarca Amichevole -
25-3-1989 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Uscita al 21’ 21’
22-4-1989 Verona Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Amichevole -
26-4-1989 Taranto Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
11-11-1989 Vicenza Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Algeria Algeria Amichevole 1 Ingresso al 70’ 70’
15-11-1989 Londra Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 76’ 76’
21-12-1989 Cagliari Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
21-2-1990 Rotterdam Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 82’ 82’
30-3-1990 Basilea Svizzera Bandiera della Svizzera 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 58’ 58’
25-6-1990 Roma Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Mondiali 1990 - Ottavi di finale 1 Ingresso al 52’ 52’
30-6-1990 Roma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Irlanda Irlanda Mondiali 1990 - Quarti di finale - Ingresso al 71’ 71’
3-7-1990 Napoli Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 1 dts
(4 – 3 dtr)
Bandiera dell'Italia Italia Mondiali 1990 - Semifinale - Ingresso al 70’ 70’
17-10-1990 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1992 - Ingresso al 81’ 81’
3-11-1990 Roma Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Qual. Euro 1992 - Ingresso al 70’ 70’
22-12-1990 Limassol Cipro Bandiera di Cipro 0 – 4 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1992 2
Totale Presenze 24 Reti 5

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Dall'alto in basso: Serena, con i compagni di squadra Cabrini (al centro) e Mauro (a sinistra), con il trofeo della Coppa Intercontinentale 1985 vinta alla Juventus; con la maglia dell'Inter, premiato come capocannoniere del campionato 1988-1989.

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Como: 1979-1980
Milan: 1982-1983
Inter: 1981-1982
Juventus: 1985-1986
Inter: 1988-1989
Milan: 1991-1992, 1992-1993
Inter: 1989
Milan: 1992

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Juventus: 1985
Inter: 1990-1991

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

1988-1989 (22 gol)

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Roberto Perrone, Serena, la punta con la valigia, su milano.corriere.it, 10 maggio 2013.
  2. ^ a b Monti, p. 841.
  3. ^ Gianni Mura, 7,5 a Berti (escluso il look), in la Repubblica, 30 maggio 1989.
  4. ^ Giancarlo Emanuel, "Cambiamo modulo, Serena giocherà nel ruolo di Bettega", in la Repubblica, 24 luglio 1985.
  5. ^ Antonino Morici, Serena e l'Inter dei record: "Potevamo aprire un ciclo", su gazzetta.it, 4 marzo 2008.
  6. ^ Gianni Mura, Ma con l'Inter tanta fatica, in la Repubblica, 22 aprile 1984, p. 33.
  7. ^ Gian Paolo Ormezzano, Francini e Serena, bravi ragazzi da gol, in Stampa Sera, 19 novembre 1984, p. 17.
  8. ^ Panini, vol. 2 (1985-1986), p. 10.
  9. ^ Carlo Landoni, Quando la Juve "frega" l'Inter. Lucio e altri "rigenerati" in bianconero, su sportmediaset.mediaset.it, 5 luglio 2012.
  10. ^ (EN) Ex-Inter Striker Aldo Serena: "Missed Last 3 Encores Of Bruce Springsteen's Concert In 1985 To Sign For Juventus", su SempreInter.com, 4 settembre 2020. URL consultato il 5 febbraio 2023.
  11. ^ ESCLUSIVA I 60 anni di Serena: “Springsteen e gol. Ecco la mia Inter. Non si tocchi la LuLa”, in FC Inter 1908. URL consultato il 5 febbraio 2023.
  12. ^ Panini, vol. 4 (1987-1988), p. 10.
  13. ^ Gianni Mura, Serena invariabile, in la Repubblica, 24 dicembre 1985, p. 21.
  14. ^ Gianni Mura, Le certezze di Trapattoni, in la Repubblica, 29 luglio 1987, p. 21.
  15. ^ Nino Sormani, L'Inter è scampata al pericolo turco, in La Stampa, 1º ottobre 1987, p. 18.
  16. ^ Bruno Perucca, Serena colpisce, Rush fa cilecca, in La Stampa, 26 ottobre 1987, p. 19.
  17. ^ Antonio Dipollina, Applausi all'Inter con doppio Serena, in la Repubblica, 21 gennaio 1988, p. 23.
  18. ^ Gianni Brera, La beffa di Virdis, in la Repubblica, 11 ottobre 1988, p. 48.
  19. ^ Licia Granello, "Da conservatore a eroe", in la Repubblica, 13 dicembre 1988, p. 35.
  20. ^ Gianni Piva, L'Inter fa festa davanti a nessuno, in la Repubblica, 30 novembre 1989, p. 37.
  21. ^ Licia Granello, Serena, l'eterno ragazzo, in la Repubblica, 1º febbraio 1991, p. 35.
  22. ^ Licia Granello, Lo scudetto senza Sacchi, in la Repubblica, 7 aprile 1992, p. 31.
  23. ^ Licia Granello, SERENA, L'ETERNO RAGAZZO - la Repubblica.it, in repubblica.it, 1º febbraio 1991. URL consultato il 27 novembre 2022.
  24. ^ Mario Sconcerti, E cammina cammina qualcosa stavolta è cambiato, in la Repubblica, 9 dicembre 1984, p. 25.
  25. ^ Giuseppe Smorto, "Ma in Messico non pioverà", in la Repubblica, 6 febbraio 1986, p. 27.
  26. ^ Gianni Brera, Forza ragazzi dell'86, in la Repubblica, 31 maggio 1986, p. 19.
  27. ^ Fabrizio Bocca, L'Italia d'assalto, in la Repubblica, 1º maggio 1990, p. 36.
  28. ^ Corrado Sannucci, In campo Serena, un'altra invenzione di papà Vicini, in la Repubblica, 26 giugno 1990, p. 3.
  29. ^ Mario Sconcerti, Maledetti rigori, Argentina avanti, in la Repubblica, 4 luglio 1990, p. 2.
  30. ^ Fabrizio Bocca, "Ritrovati i gol, ma soprattutto l'entusiasmo...", in la Repubblica, 23 dicembre 1990, p. 40.
  31. ^ Bruno Bernardi, Scacciata la paura, in La Stampa, 23 dicembre 1990, p. 33.
  32. ^ Aldo Serena su Sky come opinionista e seconda voce nelle telecronache, su calcioefinanza.it, 9 marzo 2023.
  33. ^ Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana Sig. Aldo Serena, su quirinale.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Fabio Monti, SERENA, Aldo, in Enciclopedia dello sport, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
  • Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, ed. speciale per "La Gazzetta dello Sport", Modena, Panini, 2012.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]