Fernando De Napoli
Fernando De Napoli | ||
---|---|---|
De Napoli in nazionale | ||
Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 178 cm | |
Peso | 75 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Centrocampista | |
Termine carriera | 1997 | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
19??-19?? | ![]() | |
19??-19?? | Avellino | |
Squadre di club1 | ||
1982-1983 | → Rimini | 31 (2) |
1983-1986 | Avellino | 73 (3) |
1986-1992 | Napoli | 176 (8) |
1992-1994 | Milan | 9 (0) |
1994-1995 | → Reggiana | 31 (0) |
1995 | Cagliari | 0 (0) |
1995-1997 | → Reggiana | 27 (0) |
Nazionale | ||
1984-1986 | ![]() | 16 (1) |
1986-1992 | ![]() | 54 (1) |
Palmarès | ||
![]() | ||
Bronzo | Italia 1990 | |
![]() | ||
Argento | 1986 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Fernando De Napoli, detto Nando (Chiusano di San Domenico, 15 marzo 1964) è un ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.
Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]
Regista e, all'occorrenza, esterno di centrocampo, fu perno della mediana del Napoli di Diego Armando Maradona. I tifosi irpini lo soprannominarono "Rambo" vista la capigliatura, lo spirito battagliero e la grinta messa in campo.
Carriera[modifica | modifica wikitesto]
Club[modifica | modifica wikitesto]
Cresce nelle giovanili della Mirgia di Mercogliano. Dopo una stagione al Rimini, allenato da Arrigo Sacchi, passa all'Avellino, esordendo in Serie A nel 1983. Nel 1986 viene ceduto al Napoli per 5,8 miliardi di lire[1]. Qui vince due scudetti, rispettivamente nel 1986-87 e nel 1989-90, una Coppa Italia nel 1986-87, una Coppa UEFA nel 1988-89 e una Supercoppa italiana nel 1990. Gioca a fianco di Salvatore Bagni, restando a Napoli fino al 1992.
Passato al Milan per 6,5 miliardi di lire[2], in rossonero vince altri due scudetti (1992-93 e 1993-94) e una UEFA Champions League (1993-94), collezionando tuttavia solo 9 presenze nel suo biennio a Milano. Nel 1994 si trasferisce quindi in prestito alla Reggiana.
![]() Da sinistra: De Napoli e Careca esultano per il Napoli alla fine degli anni 1980. |
L'ottima stagione personale in Emilia, nonostante la retrocessione dei granata in Serie B, gli vale la chiamata di Giovanni Trapattoni al Cagliari. In rossoblù una serie di problemi fisici non gli permettono però di scendere in campo, sicché nel mercato di riparazione di ottobre i sardi ricedono il calciatore proprio alla Reggiana, club dove chiude la carriera nel 1997.
Nazionale[modifica | modifica wikitesto]
Esordisce in Nazionale l'11 maggio 1986, a ventidue anni, nell'amichevole Italia-Cina (2-0) giocata allo stadio San Paolo di Napoli. Divenuto subito titolare, viene convocato da Enzo Bearzot per il campionato del mondo 1986 in Messico, in cui l'Italia viene eliminata agli ottavi.
Nella gestione di Azeglio Vicini prende parte al campionato europeo 1988 in Germania Ovest, dove gli Azzurri raggiungono la semifinale, e al campionato del mondo 1990, giocato in casa, chiuso al terzo posto.
È l'unico giocatore dell'Avellino ad aver disputato un Mondiale di calcio con la Nazionale italiana[3].
Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]
Al termine della sua carriera da calciatore, rimane alla Reggiana rivestendo il ruolo di team manager fino al giorno del fallimento della squadra emiliana, nel 2005.[4] In seguito lascia il mondo del calcio e diventa proprietario, insieme a un altro socio, di un'enoteca a Vergato.[5]
Statistiche[modifica | modifica wikitesto]
Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]
Palmarès[modifica | modifica wikitesto]
Club[modifica | modifica wikitesto]
Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
Coppa Italia: 1
- Napoli: 1986-1987
- Avellino: 1986
Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]
Coppa UEFA: 1
- Napoli: 1988-1989
- Milan: 1993-1994
- Milan: 1994
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
![]() |
Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana |
— Roma, 30 settembre 1991. Di iniziativa del Presidente della Repubblica.[6] |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Panini, 1986-1987, p. 10.
- ^ Panini, 1992-1993, p. 10.
- ^ Stefano D'Argenio, L'Avellino si veste d'Azzurro, su avellino-calcio.it.
- ^ Fabrizio Montanari, De Napoli: “Il fallimento della Reggiana mi ha allontanato dal calcio”, in Reggiosera.it, 12 febbraio 2018. URL consultato il 1º luglio 2019.
- ^ Enrico Turcato, Napoli, 30 anni dal primo Scudetto: cosa fanno oggi i protagonisti di quel trionfo?, in Eurosport, 10 maggio 2017. URL consultato il 1º luglio 2019.
- ^ Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana Sig. Fernando De Napoli, su quirinale.it.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 3 (1986-1987), Panini, 2012.
- Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 9 (1992-1993), Panini, 2012.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fernando De Napoli
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN, DE, FR, ES, AR) Fernando De Napoli, su FIFA.com, FIFA.
- (EN) Fernando De Napoli, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Fernando De Napoli, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Fernando De Napoli, su calcio.com, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (EN, RU) Fernando De Napoli, su eu-football.info.
- Calciatori dell'U.S. Avellino 1912
- Calciatori del Rimini F.C.
- Calciatori della S.S.C. Napoli
- Calciatori dell'A.C. Milan
- Calciatori dell'A.C. Reggiana 1919
- Calciatori del Cagliari Calcio
- Calciatori italiani
- Nati nel 1964
- Nati il 15 marzo
- Nati a Chiusano di San Domenico
- Calciatori della Nazionale italiana
- Cavalieri OMRI