Patrizio Sala

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Patrizio Sala
Patrizio Sala al Torino nel 1976
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 176 cm
Peso 68 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1990 - giocatore
Carriera
Giovanili
19??-19??Monza
Squadre di club1
1973-1975Monza37 (4)
1975-1981Torino159 (4)
1981-1982Sampdoria34 (1)
1982-1983Fiorentina21 (0)
1983-1984Pisa23 (0)
1984-1987Cesena95 (4)
1987-1989Parma36 (0)
1989-1990Solbiatese14 (0)
Nazionale
1978Bandiera dell'Italia Italia U-213 (0)
1976-1980Bandiera dell'Italia Italia8 (0)
Carriera da allenatore
1991-1995MonzaGiovanili
1995-1996Leffe
1997Varese
1997-1998Pistoiese
1999-2001Biellese
2001-2002Vis Pesaro
2002-2003Valenzana
2003-2005Pro Patria
2005TorinoPrimavera
2005-2006Casale
2012-2013Fiammamonza
2014-2015Bandiera non conosciuta Soccer BoysGiovanili
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 30 giugno 2015

Patrizio Sala (Bellusco, 16 giugno 1955) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo mediano.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuto nelle giovanili del Monza, disputò due campionati di serie C prima di approdare nel 1975 al Torino seguendo Luigi Radice, suo primo allenatore a Monza e “scopritore”.

Fu infatti Radice, assunto nel Torino al posto di Gustavo Giagnoni, a caldeggiarne l'acquisto intuendo nel giovane brianzolo ampi margini di miglioramento.

Da sinistra: i torinisti Renato Zaccarelli, Sala e Francesco Graziani durante una sessione fotografica allo stadio Filadelfia, 1978 circa.

Arrivato ufficialmente come rincalzo di Roberto Salvadori, lo sostituì in occasione di un incontro di Coppa Italia, suscitando immediatamente ampi consensi, tanto da ottenere il posto in squadra.

È grazie anche al suo apporto dinamico, unitamente alle intelligenti geometrie di Eraldo Pecci e alla sagacia tattica di Renato Zaccarelli, che il Torino poté contare sul miglior centrocampo della Serie A, aggiudicandosi così lo storico scudetto nel 1976.

La grande stagione 1975-76 gli spalancò le porte della nazionale, ma in azzurro ebbe sempre poco spazio, chiuso irrimediabilmente da Romeo Benetti.

Si confermò ancora tra i protagonisti l'anno successivo, quello dello storico duello con la Juventus conclusosi con una volata solitaria a due che premiò i bianconeri per un punto (Juventus 51, Torino 50), per poi pagare il progressivo scadimento della squadra, sempre più lontana dal vertice della classifica e in chiara difficoltà societaria, oltreché alle prese con divergenze nello spogliatoio.

Per esigenze di bilancio venne ceduto alla Sampdoria in Serie B nel 1981. Dopo un peregrinare in Toscana tra Fiorentina (1982-1983) e Pisa (1983-1984), approdò a Cesena, dove militò per quattro anni (dal 1984 al 1988), ambientandosi positivamente, guadagnando la promozione in Serie A e tornando, anche se con la limitazione della non più giovane età, agli standard dei tempi migliori.

Concluse la sua parabola professionistica nel Parma in Serie B.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Sala (accosciato, primo da destra) in Nazionale nel 1978

Esordì in Nazionale A il 25 settembre 1976 (Italia-Jugoslavia 3-0). Convocato ai Mondiali 1978 in Argentina, disputò solo un incontro, peraltro in qualità di titolare per le concomitanti assenze di Romeo Benetti e Marco Tardelli, la finale per il 3º posto persa contro il Brasile (2-1).

Dopo due anni di assenza dalla nazionale, fu convocato nel 1980 per l'incontro contro il Lussemburgo per la sua ottava e ultima presenza in Nazionale maggiore.

Per lui il curriculum azzurro parla di 3 partite in Nazionale giovanile, 6 con la Nazionale B e 8 nella Nazionale maggiore.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Appese le scarpe al chiodo, ha allenato le giovanili del Monza, il Leffe, il Varese, la Pistoiese, la Biellese, la Vis Pesaro, il Casale, la Pro Patria e le giovanili del Torino.

Nella stagione 2012/13 è stato il responsabile tecnico addetto al coordinamento degli allenatori della Fiammamonza. Nel corso della stagione è anche subentrato alla guida della squadra.[1]

Nella stagione 2014/15 ha allenato nelle giovanili della Soccer Boys, squadra della provincia di Milano.[2]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
25-9-1976 Roma Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia Amichevole -
16-10-1976 Lussemburgo Lussemburgo Bandiera del Lussemburgo 1 – 4 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1978 -
21-12-1977 Liegi Belgio Bandiera del Belgio 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
25-1-1978 Madrid Spagna Bandiera della Spagna 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
8-2-1978 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera della Francia Francia Amichevole - Ingresso al 72’ 72’
24-6-1978 Buenos Aires Brasile Bandiera del Brasile 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Mondiali 1978 - Finale 3º posto - [3]
23-9-1978 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Turchia Turchia Amichevole - Uscita al 46’ 46’
11-10-1980 Lussemburgo Lussemburgo Bandiera del Lussemburgo 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1982 - Ingresso al 46’ 46’
Totale Presenze 8 Reti 0

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Monza: 1973-1974, 1974-1975
Torino: 1975-1976

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Patrizio Sala: "Ho molta fiducia nel Toro, la squadra deve guardare avanti", in torinogranata.it, 3 marzo 2013. URL consultato il 10 dicembre 2017.
  2. ^ I giovani del Riviera d'Orta al lavoro con Patrizio Sala, in iamcalcio.it, 21 luglio 2015. URL consultato il 10 dicembre 2017.
  3. ^ 4º posto

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dizionario del Calcio Italiano (M.Sappino – Ed. Baldini & Castaldi)
  • Granatissimo – i 35 grandi del Toro (S.Barbero – Graphot Editrice)
  • Il ritorno degli dei granata (P.Ferrero – Bradipolibri)
  • Mi era rimasto un calzettone (A.Cracas - Elena Morea Editore)

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]