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Claudio Gentile

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Claudio Gentile
Gentile alla Juventus nella stagione 1981-1982
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza178 cm
Peso71 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex difensore)
Termine carriera1º luglio 1988 - giocatore
10 giugno 2014 - allenatore
Carriera
Giovanili
1964-1968Maslianico
1968-1971Varese
Squadre di club1
1971-1972Arona34 (4)
1972-1973Varese34 (1)
1973-1984Juventus283 (9)
1984-1987Fiorentina70 (0)
1987-1988Piacenza20 (0)
Nazionale
1974Italia (bandiera) Italia U-232 (0)
1975-1984Italia (bandiera) Italia71 (1)
Carriera da allenatore
1998-2000Italia (bandiera) Italia U-20
2000Italia (bandiera) ItaliaVice
2000-2006Italia (bandiera) Italia U-21
2004Italia (bandiera) Italia olimpica
2014Sion
Palmarès
 Olimpiadi
BronzoAtene 2004
 Mondiali di calcio
OroSpagna 1982
 Europei di calcio Under-21
OroGermania 2004
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Claudio Gentile (Tripoli, 27 settembre 1953) è un dirigente sportivo, ex calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo difensore, campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982.

Considerato uno dei migliori terzini della storia del calcio italiano[1][2], legò la sua attività calcistica principalmente alla Juventus, squadra nella quale militò per undici stagioni a cavallo tra gli anni 1970 e 1980, vincendo sei campionati di Serie A, due coppe nazionali, una Coppa delle Coppe e una Coppa UEFA, e disputando inoltre una finale di Coppa dei Campioni. Assieme al portiere Dino Zoff, al libero Gaetano Scirea e al terzino sinistro Antonio Cabrini, tutti e tre compagni di club e nazionale, Gentile fu membro di una delle migliori linee difensive di sempre[3].

In nazionale ha totalizzato 71 presenze, partecipando a due mondiali (Argentina 1978 e Spagna 1982) e a un europeo (Italia 1980), distinguendosi in più occasioni come uno dei pilastri della squadra[4][5].

Da allenatore, alla guida dell'Italia under 21, ha vinto un europeo di categoria nel 2004.

Nato nell'allora Regno Unito di Libia[6] da genitori originari di Noto[7][8], a loro volta cresciuti in Libia durante gli anni della colonizzazione italiana, da bambino Gentile inizia a giocare nei vicoli di Tripoli con compagni arabi e altri figli di coloni[9][10]: qui acquisisce la grinta e la cattiveria agonistica che lo avrebbero contraddistinto lungo la sua carriera professionistica[9][10]. Prevenendo le persecuzioni agli italiani che avranno inizio qualche anno dopo con l'instaurarsi del regime gheddafiano, all'età di otto anni rientra frettolosamente in Italia con la sua famiglia[6][9] e si stabilisce a Brunate, nel Comasco[9].

Proprio le origini libiche gli hanno valso l'appellativo di Gheddafi[9][10], tuttavia mai amato dallo stesso Gentile per via dei succitati eventi che avevano portato alla brusca separazione dalla sua terra natale – «non si rendevano conto di quanto detestassi quel soprannome [...]: non lo sopportavo perché sapevo che cosa aveva fatto [Gheddafi, ndr] agli italiani e ai miei parenti» –[11], preferendo essere identificato con il semplice vezzeggiativo del proprio cognome, Gento[10].

Nel 2013 il suo nome compare inizialmente tra gli indagati in un'inchiesta fiorentina su false fideiussioni per l'iscrizione di alcuni club alla Lega Pro[12]; per lui, sei mesi dopo, il Tribunale di Firenze richiede l'archiviazione del procedimento in quanto «del tutto estraneo» ai fatti[13].

Caratteristiche tecniche

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Gentile (a sinistra) esce dal campo con Antonio Cabrini, coppia di terzini della Juventus e della nazionale tra gli anni 1970 e 1980[14].

Già distintosi come difensore eclettico e tenace nelle file del Varese[15], poco più che ventenne seppe emergere quale «rivelazione» della Juventus vincitrice del campionato 1974-1975[16], grazie alla sua abilità nel coniugare una costante partecipazione alla manovra con il controllo dell'«avversario più pericoloso»[17], ispirandosi sul piano difensivo a specialisti della marcatura a uomo come Tarcisio Burgnich e Angelo Anquilletti[7].

Dapprima schierato nel ruolo di terzino destro, agli ordini di Giovanni Trapattoni si spostò sulla corsia opposta: pur essendo inizialmente poco avvezzo all'uso del sinistro[10], acquisì la capacità di effettuare precisi traversoni anche col piede debole, in virtù di un progressivo raffinamento tecnico voluto dall'allenatore[18], confermandosi protagonista dei due successivi Scudetti bianconeri, nelle stagioni 1976-1977[10] – «il mio miglior campionato in assoluto»[7] – e 1977-1978[19].

Negli anni a seguire, l'affermazione di Antonio Cabrini come fluidificante mancino lo restituì alla fascia destra[20], stavolta con compiti più difensivi per via di esigenze tattiche[21]: la propensione al gioco d'attacco restò comunque tra i suoi punti di forza, consentendogli di formare con il compagno di squadra un duo atipico, vista l'abilità di entrambi nell'arrivare sul fondo[22], e a lungo decisivo per i successi della Juventus e della nazionale italiana[14].

Gentile (a sinistra) in marcatura sul fantasista Zico nel campionato di Serie A 1983-1984. In precedenza, il loro "duello" con le maglie di Italia e Brasile era stato tra i momenti salienti del campionato del mondo 1982[4][5].

Oltre che da terzino, poteva essere impiegato in varie zone del centrocampo[7] – specialmente nel ruolo di mediano, a lui piuttosto gradito – rivelandosi invece refrattario ad agire da stopper, posizione ricoperta con profitto in caso di necessità, ma che lo costringeva a minimizzare le sortite offensive[23]. In forza alla Fiorentina, ultratrentenne, tornò a disimpegnarsi come terzino di spinta[21], per poi concludere la carriera da libero nelle file del Piacenza[24].

«Irriducibile combattente»[19], nel 2007 è stato inserito dal quotidiano inglese The Times all'ottavo posto nella classifica dei calciatori più rudi di tutti i tempi[25]; nonostante questo, ha ricevuto una sola espulsione in carriera[26], peraltro per somma di ammonizioni[27].

Gli esordi: Arona e Varese
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Un giovane Gentile (in piedi, secondo da destra) al Varese nella stagione 1972-1973

Inizia l'attività nel settore giovanile del Maslianico[9], da cui lo preleva il Varese dopo una trattativa col presidente del Maslianico, R. D'Angelo, che cedette assieme a lui i giovani promettenti Garganigo (poi diventato professionista come Gentile) Secchi e Bianchi. La precedente trattativa con il Como era saltata per motivi economici[9]. Con i biancorossi lombardi compie tutta la trafila delle giovanili[9], tuttavia non viene ancora considerato all'altezza della prima squadra[9] sicché viene ceduto in prestito all'Arona[15], dove disputa la stagione 1971-1972 nel campionato di Serie D.

Le prestazioni di Gento inducono il Varese a riportarlo alla base[9]: gioca una stagione da titolare tra i cadetti (1972-1973), segnalandosi tra i migliori giovani della categoria[28], ma ancora una volta non convince l'allenatore Pietro Maroso e il direttore sportivo Sandro Vitali[9][10].

L'affermazione: Juventus
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Gentile (a sinistra) e Roberto Bettega con la maglia della Juventus nel campionato 1974-1975.

Nell'estate del 1973 viene acquistato dalla Juventus, voluto da Giampiero Boniperti[9], per oltre 200 milioni di lire[28], in vista della sostituzione dell'anziano Sandro Salvadore[29]. Viene inizialmente impiegato come riserva di Giuseppe Furino, per la contemporanea presenza di Marchetti, Spinosi e Longobucco nel ruolo di terzino[10][28]. Esordisce in campionato in maglia juventina il 2 dicembre 1973, nella vittoria per 5-1 sul Verona, giocando proprio da mediano[10], e nei mesi successivi guadagna gradualmente maggior spazio in prima squadra, nonostante un evidente calo di forma nel finale[9][10]. In quella stagione disputa anche il derby della Mole, giocando in marcatura su Claudio Sala[30]: il duello si ripeterà più volte negli anni successivi[10][31].

Gentile agli sgoccioli della sua esperienza juventina, in un momento di relax al termine della stagione 1983-1984.

A partire dalla stagione 1974-1975 forma con Antonello Cuccureddu la coppia di terzini titolare[9][32]; inizialmente è impiegato sulla fascia sinistra[10] e in seguito, dopo l'affermazione di Antonio Cabrini, sulla destra, con compiti più difensivi[21]. Con l'altro giovane difensore Gaetano Scirea contribuisce alla conquista del suo primo Scudetto[33], tuttavia nel campionato 1975-1976, a causa di una squalifica e di attriti con l'allenatore Carlo Parola, perde temporaneamente il posto in squadra, sostituito da Marco Tardelli[34][35]. Nella stagione successiva, con Giovanni Trapattoni allenatore, torna titolare contribuendo a un nuovo Scudetto dei bianconeri[34][35] e alla vittoria in Coppa UEFA.

Conclude l'esperienza juventina nel 1984, dopo undici stagioni di militanza nelle quali vince complessivamente sei Scudetti, due Coppe Italia, una Coppa UEFA e una Coppa delle Coppe. Colleziona 283 presenze in campionato, e 415 in totale comprendendo la Coppa Italia e le coppe europee.

Il finale di carriera: Fiorentina e Piacenza
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Nell'estate del 1984, all'età di trentuno anni, lascia la Juventus per trasferirsi alla Fiorentina[36], approfittando della nuova normativa sullo svincolo dei giocatori[24]. L'esperienza in viola, durata tre stagioni, è costellata di difficoltà: inizialmente viene contestato dalla tifoseria, a causa del suo passato bianconero[37], e in seguito ha problemi con l'allenatore Aldo Agroppi[38], a causa della politica di svecchiamento da lui portata avanti a discapito dei giocatori più anziani[39].

Gentile (a destra) alla Fiorentina nel campionato 1984-1985, in marcatura sul sampdoriano Evaristo Beccalossi.

Svincolatosi dal club gigliato[40], trascorre alcuni mesi senza squadra, partecipando (insieme all'altro campione del mondo Marco Tardelli) al ritiro per calciatori disoccupati organizzato a Pomezia[41]. Nel dicembre del 1987 viene ingaggiato dal Piacenza, squadra neopromossa in Serie B: scende in campo in 20 occasioni, contribuendo alla salvezza del club prima di concludere definitivamente la carriera agonistica[24].

In carriera ha totalizzato 353 presenze e 9 gol in Serie A.

Dopo il debutto nella nazionale Under-23, il 29 settembre 1974 contro i pari età della Jugoslavia[42], ha esordito con la nazionale maggiore il 19 aprile 1975, a ventuno anni, nella partita Italia-Polonia (0-0) disputata a Roma[43]. Nel corso del 1976 esce temporaneamente dal giro azzurro, avendo perso il posto da titolare nella Juventus[34] e a causa di alcuni dissapori con il commissario tecnico Fulvio Bernardini[44]. Tornato in azzurro, diventa titolare fisso con Enzo Bearzot[45], e realizza il suo primo e unico gol in nazionale l'8 giugno 1977, a Helsinki, nella partita vinta 3-0 contro la Finlandia[46].

Gentile (a sinistra) in nazionale al campionato del mondo 1978, alle prese con l'argentino Mario Kempes.

Ha partecipato da titolare al campionato del mondo 1978 in Argentina, nel quale è stato considerato tra i migliori difensori della manifestazione, giocando inizialmente come terzino destro e, dopo l'infortunio a Mauro Bellugi, come stopper[47]; impiegato in marcatura su campioni quali Mario Kempes, Hans Krankl, Johnny Rep e Roberto Dinamite, ha impedito ai suoi diretti avversari di realizzare reti. In seguito è stato titolare al campionato d'Europa 1980 organizzato in Italia, segnalandosi nuovamente tra i migliori[5][48], e al vittorioso campionato del mondo 1982 in Spagna, dove si è fatto notare per le sue marcature a uomo su Maradona e Zico[4][5]. In entrambi i casi è stato ammonito, saltando così la semifinale vinta contro la Polonia[49]; rientra tra i titolari nella finale contro la Germania Ovest, nella quale viene impiegato in marcatura su Pierre Littbarski[4].

Ha disputato la sua ultima gara in nazionale il 26 maggio 1984, a trent'anni, nella partita amichevole Canada-Italia (0-2) giocata a Toronto, indossando nell'occasione la fascia da capitano.[50] In totale ha collezionato 71 presenze con gli Azzurri.

Dirigente e allenatore

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Terminata l'attività agonistica, Gentile è rimasto nel mondo del calcio, indirizzandosi inizialmente verso l'attività dirigenziale. Nella stagione 1990-1991 è tornato alla Juventus in veste di collaboratore, in particolare per la ristrutturazione del settore giovanile bianconero[51]. Tra il 1991 e il 1993 è direttore generale del Lecco[52], ricoprendo anche il ruolo di direttore sportivo dal marzo del 1992[53].

Gentile nel 2006, in veste di commissario tecnico dell'Italia Under-21.

In seguito è entrato nel Settore Tecnico della FIGC, come allenatore della nazionale Under-20[54][55]. Nel 2000 è inizialmente vice di Giovanni Trapattoni sulla panchina della nazionale A[9][55]; in ottobre sostituisce Marco Tardelli (nel frattempo passato all'Inter), come commissario tecnico della nazionale italiana Under-21[55]. Con la rappresentativa giovanile è arrivato alle semifinali nell'europeo di categoria del 2002, ha vinto l'edizione del 2004[56], conquistando nello stesso anno la medaglia di bronzo ai Giochi olimpici di Atene. Ha concluso la sua avventura sulla panchina degli Azzurrini con l'eliminazione ai quarti di finale nell'europeo del 2006[9].

Nel luglio dello stesso anno viene sostituito da Pierluigi Casiraghi per decisione del commissario straordinario della FIGC Guido Rossi e del suo vice Demetrio Albertini, nonostante i risultati ottenuti e le rassicurazioni sulla riconferma[9][57][58]. Negli anni successivi non ha allenato alcuna squadra[9], pur essendo stato in corsa per la sostituzione di Ciro Ferrara sulla panchina della Juventus[59], e per la panchina della nazionale libica, dopo la caduta di Gheddafi[60].

In un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport nel settembre del 2013, ha rivelato che nell'estate del 2006, prima di essere sostituito alla guida dell'Under-21, un grande club gli aveva offerto un ingaggio e Gentile ne aveva informato la Federcalcio, che gli chiese di aspettare: quando fu allontanato dalla guida degli Azzurrini, era nel frattempo sfumata anche la possibilità di allenare il grande club, sicché questi eventi lo spinsero a citare a giudizio la FIGC; ha quindi rifiutato le offerte di diverse società calcistiche ricevute dal 2006 in poi, perché se le avesse accettate non avrebbe potuto rivolgersi alla magistratura civile[61].

Il 5 giugno 2014 viene ingaggiato come allenatore del Sion[62], ma il 10 dello stesso mese non si presenta al raduno della squadra[63] e, nei giorni successivi, inizia con la proprietà una controversia per la risoluzione del contratto[64].

Presenze e reti nei club

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Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1971-1972 Italia (bandiera) Arona D 34 4 - - - - - - - - - 34 4
1972-1973 Italia (bandiera) Varese B 34 1 CI 3 0 - - - - - - 37 1
1973-1974 Italia (bandiera) Juventus A 13 0 CI 7 0 CC 0 0 CInt 1 0 21 0
1974-1975 A 29 0 CI 6 0 CU 9 1 - - - 44 1
1975-1976 A 22 1 CI 4 0 CC 4 0 - - - 30 1
1976-1977 A 29 1 CI 9 0 CU 11 0 - - - 49 1
1977-1978 A 28 3 CI 4 0 CC 7 0 - - - 39 3
1978-1979 A 30 0 CI 7 0 CC 1 0 - - - 38 0
1979-1980 A 26 2 CI 4 0 CdC 8 0 - - - 38 2
1980-1981 A 27 0 CI 6 0 CU 4 0 TC 2 0 39 0
1981-1982 A 27 2 CI 4 0 CC 4 0 - - - 35 2
1982-1983 A 28 0 CI 10 0 CC 9 0 - - - 47 0
1983-1984 A 24 0 CI 5 0 CdC 8 0 - - - 37 0
Totale Juventus 283 9 66 0 65 1 3 0 417 10
1984-1985 Italia (bandiera) Fiorentina A 29 0 CI 10 1 CU 3 0 - - - 42 1
1985-1986 A 19 0 CI 8 0 - - - - - - 27 0
1986-1987 A 22 0 CI 5 0 CU 2 0 - - - 29 0
Totale Fiorentina 70 0 23 1 5 0 - - 98 1
1987-1988 Italia (bandiera) Piacenza B 20 0 CI 0 0 - - - - - - 20 0
Totale carriera 441 14 92 1 70 1 3 0 606 16

Cronologia presenze e reti in nazionale

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Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
19-4-1975 Roma Italia Italia (bandiera) 0 – 0 Polonia (bandiera) Polonia Qual. Euro 1976 -
5-6-1975 Helsinki Finlandia Finlandia (bandiera) 0 – 1 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 1976 -
26-10-1975 Varsavia Polonia Polonia (bandiera) 0 – 0 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 1976 -
22-11-1975 Roma Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Qual. Euro 1976 -
30-12-1975 Firenze Italia Italia (bandiera) 3 – 2 Grecia (bandiera) Grecia Amichevole -
17-11-1976 Roma Italia Italia (bandiera) 2 – 0 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Qual. Mondiali 1978 -
22-12-1976 Lisbona Portogallo Portogallo (bandiera) 2 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
8-6-1977 Helsinki Finlandia Finlandia (bandiera) 0 – 3 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 1978 1
8-10-1977 Berlino Ovest Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 2 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
15-10-1977 Torino Italia Italia (bandiera) 6 – 1 Finlandia (bandiera) Finlandia Qual. Mondiali 1978 -
16-11-1977 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 2 – 0 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 1978 -
3-12-1977 Roma Italia Italia (bandiera) 3 – 0 Lussemburgo (bandiera) Lussemburgo Qual. Mondiali 1978 -
21-12-1977 Liegi Belgio Belgio (bandiera) 0 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
25-1-1978 Madrid Spagna Spagna (bandiera) 2 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
8-2-1978 Napoli Italia Italia (bandiera) 2 – 2 Francia (bandiera) Francia Amichevole -
18-5-1978 Roma Italia Italia (bandiera) 0 – 0 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Amichevole -
2-6-1978 Mar del Plata Italia Italia (bandiera) 2 – 1 Francia (bandiera) Francia Mondiali 1978 - 1º turno -
6-6-1978 Mar del Plata Italia Italia (bandiera) 3 – 1 Ungheria (bandiera) Ungheria Mondiali 1978 - 1º turno -
10-6-1978 Buenos Aires Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Mondiali 1978 - 1º turno -
14-6-1978 Buenos Aires Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 0 – 0 Italia (bandiera) Italia Mondiali 1978 - 2º turno -
18-6-1978 Buenos Aires Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Austria (bandiera) Austria Mondiali 1978 - 2º turno -
21-6-1978 Buenos Aires Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 2 – 1 Italia (bandiera) Italia Mondiali 1978 - 2º turno -
24-6-1978 Buenos Aires Brasile Brasile (bandiera) 2 – 1 Italia (bandiera) Italia Mondiali 1978 - Finale 3º-4º posto - 4º posto
20-9-1978 Torino Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Bulgaria (bandiera) Bulgaria Amichevole -
23-9-1978 Firenze Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Turchia (bandiera) Turchia Amichevole -
8-11-1978 Bratislava Cecoslovacchia Cecoslovacchia (bandiera) 3 – 0 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
21-12-1978 Roma Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole -
24-2-1979 Milano Italia Italia (bandiera) 3 – 0 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Amichevole -
26-5-1979 Roma Italia Italia (bandiera) 2 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
13-6-1979 Zagabria Jugoslavia Jugoslavia (bandiera) 4 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
26-9-1979 Firenze Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Svezia (bandiera) Svezia Amichevole - Uscita al 46’ 46’
17-11-1979 Udine Italia Italia (bandiera) 2 – 0 Svizzera (bandiera) Svizzera Amichevole -
16-2-1980 Napoli Italia Italia (bandiera) 2 – 1 Romania (bandiera) Romania Amichevole -
15-3-1980 Milano Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole -
19-4-1980 Torino Italia Italia (bandiera) 2 – 2 Polonia (bandiera) Polonia Amichevole -
12-6-1980 Milano Italia Italia (bandiera) 0 – 0 Spagna (bandiera) Spagna Euro 1980 - 1º turno -
15-6-1980 Torino Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Euro 1980 - 1º turno -
18-6-1980 Roma Italia Italia (bandiera) 0 – 0 Belgio (bandiera) Belgio Euro 1980 - 1º turno -
21-6-1980 Napoli Cecoslovacchia Cecoslovacchia (bandiera) 1 – 1 dts
(9 – 8 dtr)
Italia (bandiera) Italia Euro 1980 - Finale 3º-4º posto - 4º posto
24-9-1980 Genova Italia Italia (bandiera) 3 – 1 Portogallo (bandiera) Portogallo Amichevole -
11-10-1980 Lussemburgo Lussemburgo Lussemburgo (bandiera) 0 – 2 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 1982 -
1-11-1980 Roma Italia Italia (bandiera) 2 – 0 Danimarca (bandiera) Danimarca Qual. Mondiali 1982 -
15-11-1980 Torino Italia Italia (bandiera) 2 – 0 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Qual. Mondiali 1982 -
6-12-1980 Atene Grecia Grecia (bandiera) 0 – 2 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 1982 -
3-1-1981 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 2 – 0 Italia (bandiera) Italia Mundialito - 1º turno -
6-1-1981 Montevideo Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Mundialito - 1º turno -
25-2-1981 Roma Italia Italia (bandiera) 0 – 3 Europa (bandiera) Europa Amichevole - Uscita al 42’ 42’
19-4-1981 Udine Italia Italia (bandiera) 0 – 0 Germania Est (bandiera) Germania Est Amichevole -
3-6-1981 Copenaghen Danimarca Danimarca (bandiera) 3 – 1 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 1982 -
23-9-1981 Bologna Italia Italia (bandiera) 3 – 2 Bulgaria (bandiera) Bulgaria Amichevole -
17-10-1981 Belgrado Jugoslavia Jugoslavia (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 1982 -
14-11-1981 Torino Italia Italia (bandiera) 1 – 1 Grecia (bandiera) Grecia Qual. Mondiali 1982 -
5-12-1981 Napoli Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Lussemburgo (bandiera) Lussemburgo Qual. Euro 1984 -
23-2-1982 Parigi Francia Francia (bandiera) 2 – 0 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
14-4-1982 Lipsia Germania Est Germania Est (bandiera) 1 – 0 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
28-5-1982 Ginevra Svizzera Svizzera (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
14-6-1982 Vigo Italia Italia (bandiera) 0 – 0 Polonia (bandiera) Polonia Mondiali 1982 - 1º turno -
18-6-1982 Vigo Italia Italia (bandiera) 1 – 1 Perù (bandiera) Perù Mondiali 1982 - 1º turno -
23-6-1982 Vigo Italia Italia (bandiera) 1 – 1 Camerun (bandiera) Camerun Mondiali 1982 - 1º turno -
29-6-1982 Barcellona Italia Italia (bandiera) 2 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Mondiali 1982 - 2º turno -
5-7-1982 Barcellona Italia Italia (bandiera) 3 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Mondiali 1982 - 2º turno -
11-7-1982 Madrid Italia Italia (bandiera) 3 – 1 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Mondiali 1982 - Finale - 3º titolo mondiale
27-10-1982 Roma Italia Italia (bandiera) 0 – 1 Svizzera (bandiera) Svizzera Amichevole -
13-11-1982 Milano Italia Italia (bandiera) 2 – 2 Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia Qual. Euro 1984 -
4-12-1982 Firenze Italia Italia (bandiera) 0 – 0 Romania (bandiera) Romania Qual. Euro 1984 -
12-2-1983 Limassol Cipro Cipro (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 1984 -
16-4-1983 Bucarest Romania Romania (bandiera) 1 – 0 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 1984 -
29-5-1983 Göteborg Svezia Svezia (bandiera) 2 – 0 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 1984 -
7-4-1984 Verona Italia Italia (bandiera) 1 – 1 Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
22-5-1984 Zurigo Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 1 – 0 Italia (bandiera) Italia Amichevole - Ingresso al 70’ 70’
26-5-1984 Toronto Canada Canada (bandiera) 0 – 2 Italia (bandiera) Italia Amichevole - Cap. Uscita al 59’ 59’
Totale Presenze (20º posto) 71 Reti 1
Gentile (in primo piano), con (sullo sfondo, da sinistra) Tardelli, Koetting e Cabrini, festeggia la vittoria della Juventus nella Coppa Italia 1982-1983.
Competizioni nazionali
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Juventus: 1974-1975, 1976-1977, 1977-1978, 1980-1981, 1981-1982, 1983-1984
Juventus: 1978-1979, 1982-1983
Competizioni internazionali
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Juventus: 1976-1977
Juventus: 1983-1984
Spagna 1982
Italia 1980
Spagna 1982
Italia under 21: Germania 2004
Italia Olimpica: Atene 2004
2006
Medaglia di bronzo al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
«Campione italiano professionisti»
— Roma, 1975.[66]
Medaglia d'oro al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
«Campione mondiale»
— Roma, 1982.[66]
Collare d'oro al Merito Sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
— Roma, 19 dicembre 2017.[67]
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  15. ^ a b Ferruccio Cavallero, Musiello e Gentile, due diciannovenni con la voglia di "sfondare" nella Juve, in La Stampa, 4 luglio 1973, p. 14.
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  17. ^ Hanno messo i "blue jeans" alla loro "Vecchia Signora", in Stampa Sera, 19 maggio 1975, p. 10.
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  40. ^ Domani tutti in ritiro a Castel del Piano (PDF), in l'Unità, 19 luglio 1987, p. 27.
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  42. ^ Gian Maria Madella, Una sfilata di campioncini ma senza gioco di squadra (PDF), in l'Unità, 30 settembre 1974, p. 7.
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  58. ^ La rabbia di Gentile: "Hanno distrutto l'Under", in la Repubblica, 17 novembre 2009, p. 69.
  59. ^ Ferrara va avanti al buio. "Ma non mi sento esonerato", in la Repubblica, 28 gennaio 2010, p. 55.
  60. ^ Il pallone dopo i fucili. La nuova Libia chiama i guerriglieri in nazionale, in la Repubblica, 19 gennaio 2012, p. 58.
  61. ^ Fabio Licari, Calcio, Gentile: "Chiedete a Zico e a Maradona se ero cattivo", su gazzetta.it, 22 settembre 2013.
  62. ^ Sion, Claudio Gentile è il nuovo allenatore: firma un biennale, su gianlucadimarzio.com, 5 giugno 2014. URL consultato il 5 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  63. ^ Che fine ha fatto Claudio Gentile? Mistero a Sion, su rainews.it, 10 giugno 2014. URL consultato il 19 luglio 2014.
  64. ^ Il Sion con Chassot, per ora, su rsi.ch, 15 luglio 2014. URL consultato il 19 luglio 2014.
  65. ^ (EN) All-Star Team, su football.sporting99.com. URL consultato il 17 febbraio 2014.
  66. ^ a b Benemerenze sportive di Claudio Gentile, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano. URL consultato il 1975.
  67. ^ Gli azzurri del mundial '82 premiati al CONI con il Collare d'oro al Merito Sportivo, su figc.it, 19 dicembre 2017. URL consultato il 21 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2017).
  • Sergio Rizzo, GENTILE, Claudio, in Enciclopedia dello sport, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
  • Claudio Gentile, Alberto Cerruti, E sono stato Gentile, Milano, Rizzoli, 2016, ISBN 978-8817087445.

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