Paulo Roberto Falcão

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Paulo Roberto Falcão
Falcão alla Roma nel 1983
Nazionalità Bandiera del Brasile Brasile
Altezza 183 cm
Peso 71 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1986 - giocatore
Carriera
Giovanili
19??-1972Internacional
Squadre di club1
1972-1979Internacional158 (22)[1]
1980-1985Roma107 (22)
1985-1986San Paolo10 (0)
Nazionale
1972Bandiera del Brasile Brasile olimpica3 (0)[2]
1976-1986Bandiera del Brasile Brasile28 (6)[3]
Carriera da allenatore
1990-1991Bandiera del Brasile Brasile
1991-1992América
1993-1994Internacional
1994Bandiera del Giappone Giappone
2011Internacional
2012Bahia
2015-2016Sport Recife
2016Internacional
Palmarès
 Copa América
Bronzo Copa América 1979
Argento Cile 1991
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 13 luglio 2016

Paulo Roberto Falcão (Xanxerê, 16 ottobre 1953) è un allenatore di calcio, ex calciatore e dirigente sportivo brasiliano, di ruolo centrocampista.

Considerato uno dei più forti centrocampisti della storia del calcio, occupa la 31ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori sudamericani del XX secolo pubblicata dall'IFFHS.[4] Nel marzo del 2004, Pelé lo ha anche inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, redatta in occasione del Centenario della FIFA.[5]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Falcão è nato il 16 ottobre 1953[6] ad Abelardo Luz, una località all'epoca facente parte del circondario della municipalità di Xanxerê, nello Stato di Santa Catarina[7], da madre di origini calabresi e padre portoghese[8].

Fu sposato con l'avvocato Rosane Damazio, con cui ebbe un figlio, Paulinho, poi conteso quando la donna accusò il compagno di infedeltà coniugale[9]; in seguito ebbe una relazione con l'italiana Maria Flavia Frontoni, dalla quale ebbe un altro figlio, Giuseppe, che riconobbe dopo un contenzioso legale[9].

Nell'autobiografia La filosofia di Moana, la pornostar Moana Pozzi racconta di aver avuto un flirt con Falcão[10].

Dal 2003 è sposato con la giornalista Cristina Ranzolin[9], presentatrice del Jornal do Almoço, trasmesso sulla rete televisiva RBS TV. Falcão vive a Porto Alegre[9].

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

«È Falcao che dirige l’orchestra in campo. Io, al massimo, qualche volta gli scrivo la musica o arrangio lo spartito seguendo certe idee.»

Era un centrocampista centrale elegante che svolgeva prevalentemente la funzione di regista, ma era in grado di assolvere a una grande varietà di compiti, partecipando in egual maniera alla fase difensiva e a quella offensiva.[12] I compagni di squadra a Roma Francesco Graziani e Roberto Pruzzo lo hanno definito un "giocatore universale" e un "allenatore in campo" per le sue doti tecniche e caratteriali.[12]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Internacional[modifica | modifica wikitesto]

La sua carriera da professionista comincia in patria nell'Internacional[6]. Qui gioca per sei stagioni, conquistando per tre volte il titolo brasiliano, titolo che l'Internacional non aveva mai conquistato prima. Al termine dei sei anni nel club Falcão conta ventidue reti in campionato. Considerato ancora oggi uno dei più grandi giocatori del club[13], durante la sua militanza nelle file della squadra di Porto Alegre è stato per due volte insignito del Bola de Ouro, un prestigioso premio assegnato dalla rivista brasiliana Placar al miglior giocatore del campionato brasiliano[12].

Roma[modifica | modifica wikitesto]
Falcão (in primo piano) in azione alla Roma nel campionato 1981-1982, alle prese con il fiorentino Antognoni.

Grazie alla segnalazione del giornalista del Corriere dello Sport Ezio De Cesari[12], il 10 agosto 1980 viene acquistato dalla Roma per la cifra di un milione e mezzo di dollari[14], e la sua acquisizione è inizialmente accompagnata da un leggero scetticismo, poiché la tifoseria aspettava l'approdo in maglia giallorossa di Zico[12]. Al momento dell'atterraggio del suo aereo all'aeroporto di Fiumicino è comunque accolto da 5000 tifosi della Roma[12]. L'Internacional di Porto Alegre per vendere Falcao reclamava un pagamento con una scadenza assai perentoria che, probabilmente, il club giallorosso non avrebbe potuto permettersi. Fu così che l'allora presidente Viola contattò Vasco Farolfi (storico presidente del Montevarchi Calcio), il quale anticipò per intero la somma richiesta dai brasiliani: quale contropartita (e segno di ringraziamento), oltre al saldo della somma, quell'anno la prima amichevole che la Roma disputò fu col Montevarchi.

Esordisce con la maglia giallorossa proprio contro la sua ex squadra, l'Internacional[6], in una partita amichevole giocata il 29 agosto 1980, terminata con il punteggio di 2-2. Qualche settimana dopo esordisce anche in campionato, il 14 settembre 1980 contro il Como, poi vinta dalla Roma per 1 a 0, ma Falcão non convince, venendo anche criticato[6], sebbene presto riesca a crescere e guadagnarsi fiducia e ammirazione[6]. Al termine del primo anno in giallorosso termina il campionato con tre reti, mentre la squadra sfiora la vittoria del titolo italiano, andato alla Juventus, però vince la Coppa Italia[6]. L'anno successivo gioca ventiquattro partite e segna sei reti[6]. Nel prosieguo della sua permanenza nella Capitale, il presidente della società giallorossa Dino Viola si affida a lui per ottenere dei rendiconti tecnici delle partite della squadra[12].

Falcão durante la finale della Coppa dei Campioni 1983-1984, gara divenuta a posteriori uno spartiacque nella sua esperienza romanista.

Nella stagione 1982-1983 vince con la Roma il suo primo campionato italiano, il secondo nella storia della società, e in questa stagione colleziona ventisette presenze e sette reti in campionato, due reti in Coppa UEFA, una contro il Colonia e una contro il Benfica e una rete negli ottavi di finale della Coppa Italia. La sua prestazione contro il Pisa è ricordata come una delle migliori con la maglia capitolina, poiché abbinò al gol decisivo una prestazione sontuosa, assurgendo al ruolo di guida della squadra[12] Viene soprannominato dai tifosi "divino"[9] o anche "l'ottavo re di Roma"[6].

Dopo un'altra stagione, con ventisette presenze e cinque reti, e la vittoria in Coppa Italia, la Roma arriva alla finale della Coppa dei Campioni 1983-1984, allo Stadio Olimpico, perdendo ai rigori contro il Liverpool[6]. Falcão, in condizioni fisiche non ottimali, rinuncia a battere un rigore, e viene pesantemente criticato[14]. Lo stesso calciatore nello speciale "Chiedi chi era Falcao" afferma che anche se fosse stato in condizione di calciare il rigore sarebbe stato il quinto tiratore dagli 11 metri, tiro a cui non si arrivò poiché al Liverpool bastarono 4 rigori per aggiudicarsi il trofeo. Inoltre, nel 1985 subisce un grave infortunio, a causa del quale verrà operato a New York[14], il 1º agosto lascia Roma tramite rescissione del contratto [15].

La sua ultima partita la disputa il 16 dicembre 1984 contro il Napoli, segnando peraltro la rete decisiva[12]. Le ragioni del divorzio dalla compagine giallorossa sono da attribuirsi ai contrasti con l'allora presidente Dino Viola, in merito a dissidi contrattuali[6]; nell'ultima stagione lo stipendio di Falcão era il più elevato nel campionato italiano, oltre un miliardo di lire all'anno[14]. Inoltre, il giocatore si era rifiutato di sottoporsi a una visita medica da parte della società, e anche tale situazione contribuì a minare ulteriormente il rapporto tra le due parti[12]. Il 20 settembre 2012 è stato tra i primi 11 giocatori a essere inserito nella Hall of fame ufficiale della Roma[16]

San Paolo[modifica | modifica wikitesto]

Il 20 agosto 1985 ritorna in patria, al San Paolo.[17] Dopo un anno di attività con la squadra brasiliana, durante il quale conta solamente dieci presenze, pur aggiudicandosi il campionato, conclude definitivamente la sua carriera di calciatore[6].

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Da sinistra: Bruno Conti, Nils Liedholm e Falcão prima del campionato del mondo 1982.

Riceve la sua prima convocazione nella Nazionale olimpica brasiliana per i Giochi della XX Olimpiade a Monaco di Baviera: spedizione poco fortunata con un pareggio e due sconfitte e precoce eliminazione. Riserva nella prima gara con la Danimarca (entra all'inizio del secondo tempo) e titolare contro Ungheria e Iran. Nel 1978 viene escluso dalle convocazioni per la nazionale di Cláudio Coutinho per aver dichiarato di non voler fare la riserva[6].

Dopo la partecipazione alla Copa América 1979, Falcão prende parte al campionato del mondo 1982, il suo primo. Insieme a giocatori del calibro di Toninho Cerezo, Leo Junior, Zico, Éder Aleixo de Assis e Sócrates, componeva un centrocampo dal tasso tecnico insuperabile[6]. In questa edizione, disputata in Spagna, scende in campo cinque volte, realizzando tre reti, l'ultima contro l'Italia, per il secondo momentaneo pareggio verdeoro, nella partita poi persa 3-2 (tripletta di Paolo Rossi).

Quattro anni più tardi partecipa al campionato del mondo 1986. Iniziando il torneo in panchina, scende in campo solamente due volte, per un totale di 91 minuti. Nella prima gara contro la Spagna (vinta per 1-0) entra al 79' al posto di Junior, mentre nella seconda contro l'Algeria (anche qui vittoria per 1-0) sostituisce al 10' del primo tempo Leandro. Il Brasile proseguirà poi la sua corsa per altre tre gare, venendo eliminato dalla Francia ai rigori nei quarti di finale[18].

Allenatore e dirigente[modifica | modifica wikitesto]

Il 17 agosto 1990 torna nel mondo del calcio come allenatore, ingaggiato da Ricardo Terra Teixeira per sostituire Sebastião Lazaroni alla guida del Brasile.[19] Il 21 agosto 1991 si dimette dopo 6 vittorie su 18 partite e la sconfitta nella finale della Coppa América contro l'Argentina.[20][21] Nel 1991 viene ingaggiato dai messicani dell'América, dove rimane solo una stagione.

Il 29 luglio 1993, dopo 13 anni viene ingaggiato come allenatore dal "suo" Internacional, club con il quale aveva giocato all'inizio della sua carriera.[22][23] L'11 febbraio 1994 è invece sulla panchina del Giappone.[24][25] Il 14 ottobre si dimette dalla guida dopo la sconfitta contro la Corea del Sud ai giochi asiatici.[26][27]

L'11 aprile 2011 ritorna sulla panchina dell'Internacional, venendo presentato ufficialmente alla stampa il 12 aprile[28][29][30]. Il 4 maggio viene però subito eliminato agli ottavi della Coppa Libertadores dal Peñarol[31] ma si rifà il 15 maggio vincendo il suo primo titolo da allenatore, il Campionato Gaúcho, in finale contro i rivali del Grêmio ai rigori[32]. Il 18 luglio dopo appena 19 partite sulla panchina dell'Internacional viene esonerato dopo 3 sconfitte consecutive.[33]

Dal 6 febbraio 2012 allena il Bahia.[34] Il 20 luglio 2012 viene esonerato in seguito a una serie di tre sconfitte consecutive.[35]

Il 21 settembre 2015 diventa allenatore dello Sport Recife.[36] Il 18 aprile 2016 viene sollevato dall'incarico.

L'8 agosto 2016, dopo il pari per 2-2 contro il Fluminense, Falcao viene di nuovo esonerato dall'Internacional di Porto Alegre per il quale aveva firmato appena un mese prima. Solo 3 pareggi, 2 sconfitte e nessuna vittoria in questa esperienza nella sua squadra più amata, hanno portato il presidente del club sudamericano, Vitorio Piffero, a prendere la sofferta decisione di sollevarlo dall'incarico.

Il 15 novembre 2022 diventa coordinatore sportivo del Santos.[37] Il 4 agosto 2023, a seguito di un'accusa di molestie sessuali, si dimette dall'incarico.[38][39]

Commentatore sportivo[modifica | modifica wikitesto]

Falcão è commentatore delle partite di calcio trasmesse da Rede Globo[9] e collabora come opinionista del giornale Zero Hora e dell'emittente Radio Gaúcha[9].

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paulo Roberto Falcão (con Franco Cerretti ed Ernesto Alicicco), Il manuale del calcio, Newton Compton Editori, 1982

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1971 Bandiera del Brasile Internacional A 0 0 - - - - - - - - - 0 0
1972 A 0 0 - - - - - - - - - 0 0
1973 A 34 0 - - - - - - - - - 34 0
1974 A 21 2 - - - - - - - - - 21 2
1975 A 19 1 - - - - - - - - - 19 1
1976 A 15 5 - - - - - - - - - 15 5
1977 A 9 0 - - - - - - - - - 9 0
1978 A 27 5 - - - - - - - - - 27 5
1979 A 20 5 - - - - - - - - - 20 5
1980 A 12 3 - - - - - - - - - 12 3
Totale Internacional
157 21 - - - - - - - - - 157 21
1980-1981 Bandiera dell'Italia Roma A 25 3 CI 5 0 CdC 2 1 TC 0 0 32 4
1981-1982 A 24 6 CI 2 0 CdC 4 0 - - - 30 6
1982-1983 A 27 7 CI 4 1 CU 8 2 - - - 39 10
1983-1984 A 27 5 CI 8 0 CC 8 1 - - - 43 6
1984-1985 A 4 1 CI 3 0 CdC 1 0 - - - 8 1
Totale Roma 107 22 22 1 23 4 - - - 152 27
1985 Bandiera del Brasile San Paolo A 0 0 - - - - - - - - - 0 0
1986 A 10 0 - - - - - - - - - 10 0
Totale San Paolo 10 0 - - - - - - - - - 10 0
Totale carriera 274 43 22 1 23 4 319 48

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Brasile
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
27-2-1976 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 2 Bandiera del Brasile Brasile Amichevole -
19-5-1976 Rio de Janeiro Brasile Bandiera del Brasile 2 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Coppa dell'Atlantico 1976 - Ingresso
23-5-1976 Los Angeles Brasile Bandiera del Brasile 1 – 0 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Amichevole -
31-5-1976 New Haven Brasile Bandiera del Brasile 4 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Uscita al 46’ 46’
1-12-1976 Rio de Janeiro Brasile Bandiera del Brasile 2 – 0 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Amichevole 1 Ingresso
23-1-1977 San Paolo Brasile Bandiera del Brasile 1 – 0 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Amichevole -
20-2-1977 Bogotà Colombia Bandiera della Colombia 0 – 0 Bandiera del Brasile Brasile Qual. Mondiali 1978 -
13-3-1977 Asunción Paraguay Bandiera del Paraguay 0 – 1 Bandiera del Brasile Brasile Qual. Mondiali 1978 -
20-3-1977 Rio de Janeiro Brasile Bandiera del Brasile 1 – 1 Bandiera del Paraguay Paraguay Qual. Mondiali 1978 -
17-5-1979 Rio de Janeiro Brasile Bandiera del Brasile 6 – 0 Bandiera del Paraguay Paraguay Amichevole -
31-5-1979 Rio de Janeiro Brasile Bandiera del Brasile 5 – 1 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Amichevole -
23-8-1979 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 2 Bandiera del Brasile Brasile Coppa America 1979 - 1º turno - Ingresso cap. [40]
24-10-1979 Asunción Paraguay Bandiera del Paraguay 2 – 1 Bandiera del Brasile Brasile Coppa America 1979 - Semifinale -
31-10-1979 Rio de Janeiro Brasile Bandiera del Brasile 2 – 2 Bandiera del Paraguay Paraguay Coppa America 1979 - Semifinale 1
19-5-1982 Recife Brasile Bandiera del Brasile 1 – 1 Bandiera della Svizzera Svizzera Amichevole -
27-5-1982 Uberlândia Brasile Bandiera del Brasile 7 – 0 Bandiera dell'Irlanda Irlanda Amichevole 1
14-6-1982 Siviglia Brasile Bandiera del Brasile 2 – 1 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Mondiali 1982 - 1º turno -
18-6-1982 Siviglia Brasile Bandiera del Brasile 4 – 1 Bandiera della Scozia Scozia Mondiali 1982 - 1º turno 1
23-6-1982 Siviglia Brasile Bandiera del Brasile 4 – 0 Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda Mondiali 1982 - 1º turno 1
2-7-1982 Barcellona Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 3 Bandiera del Brasile Brasile Mondiali 1982 - 2º turno - Ammonizione al 85’ 85’
5-7-1982 Barcellona Italia Bandiera dell'Italia 3 – 2 Bandiera del Brasile Brasile Mondiali 1982 - 2º turno 1
12-3-1986 Francoforte sul Meno Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest 2 – 0 Bandiera del Brasile Brasile Amichevole -
1-4-1986 São Luís Brasile Bandiera del Brasile 4 – 0 Bandiera del Perù Perù Amichevole -
8-4-1986 Goiânia Brasile Bandiera del Brasile 3 – 0 Bandiera della Germania Est Germania Est Amichevole - cap.
30-4-1986 Recife Brasile Bandiera del Brasile 4 – 2 Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia Amichevole - Uscita al 63’ 63’
7-5-1986 Curitiba Brasile Bandiera del Brasile 1 – 1 Bandiera del Cile Cile Amichevole -
1-6-1986 Guadalajara Spagna Bandiera della Spagna 0 – 1 Bandiera del Brasile Brasile Mondiali 1986 - 1º turno - Ingresso al 79’ 79’
6-6-1986 Guadalajara Brasile Bandiera del Brasile 1 – 0 Bandiera dell'Algeria Algeria Mondiali 1986 - 1º turno - Ingresso al 10’ 10’
Totale Presenze 28 Reti 6

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni statali[modifica | modifica wikitesto]
Internacional: 1973, 1974, 1975, 1976, 1979
San Paolo: 1986
Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
Da sinistra: Tancredi, Superchi e Falcão all'Olimpico di Roma il 15 maggio 1983, mentre festeggiano la vittoria dello scudetto 1982-1983, il secondo nella storia giallorossa.
Internacional: 1975, 1976, 1979
Roma: 1980-1981, 1983-1984
Roma: 1982-1983

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

1978, 1979
  • Bola de Prata: 3
1975, 1978, 1979
  • Onze d'Argent: 1
1982
  • Onze de Bronze 1
1983
  • Miglior calciatore dell'anno secondo la rivista italiana "Guerin Sportivo": 1
1983
  • FIFA XI: 2
1982, 1986
  • FIFA 100: 1
2004
  • Pallone d'argento al Mondiale: 1
1982
1999
2016

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Internacional: 2011

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

2019

Fuori dal campo[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1985 interpretò se stesso nel film Mezzo destro, mezzo sinistro, diretto da Sergio Martino. Due anni prima invece rifiutò di girare due pose in Paulo Roberto Cotechinho centravanti di sfondamento, perché ritenne quella pellicola una presa in giro nei suoi confronti[41].

Nell'edizione 1987-1988 di Domenica in, condotta da Lino Banfi, fu ospite fisso in qualità di commentatore sportivo per brevi interventi sulle partite della giornata.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 177+ (42) se si comprendono le partite giocate nel Campionato Gaúcho.
  2. ^ 11 (2) se si comprendono le amichevoli non ufficiali disputate con la Nazionale olimpica brasiliana.
  3. ^ 34 (7) se si comprendono le amichevoli non ufficiali disputate con la Nazionale maggiore brasiliana.
  4. ^ South America best Player of the Century, su iffhs.de. URL consultato il 9 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2012).
  5. ^ Fifa names greatest list, su news.bbc.co.uk.
  6. ^ a b c d e f g h i j k l m Giuseppe Galati, Paulo Roberto Falcão - L'ottavo Re di Roma Archiviato il 22 maggio 2011 in Internet Archive., Rai International
  7. ^ Abelardo Luz divenne municipalità nel 1958
  8. ^ Gian Paolo Ormezzano, Questo incredibile Falcão, in La Stampa, 23 settembre 1980, p. 21. URL consultato il 3 luglio 2014.
  9. ^ a b c d e f g Paolo Manzo, La storia di Falcao, l'ottavo re di Roma ora sogna una panchina Archiviato il 26 gennaio 2011 in Internet Archive., La Stampa, 23 gennaio 2011
  10. ^ I voti di Moana «Tardelli da 8 Falcao da 5», Gazzetta dello sport, 10 ottobre 2006, p. 6
  11. ^ Paulo Roberto Falcao, l'8° Re di Roma che lasciò la Capitale tra le polemiche, su goal.com.
  12. ^ a b c d e f g h i j Tribù del calcio, Premium Calcio, 4 febbraio 2011.
  13. ^ (PT) Paulo Roberto Falcão, su internacional.com.br. URL consultato il 9 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2010).
  14. ^ a b c d L'ottavo re di Roma Archiviato il 21 aprile 2016 in Internet Archive., Corriere dello sport, 23 agosto 2010
  15. ^ Roma - Falcao è finita, su ricerca.repubblica.it, larepubblica.it, 2 agosto 1985.
  16. ^ Hall of Fame: gli undici eletti della Classe 2012, su asroma.it. URL consultato il 20 settembre 2012.
  17. ^ Falçao se decidio por el Sao Paulo (PDF), su hemeroteca-paginas.mundodeportivo.com, mundodeportivo.com, 21 agosto 1985.
  18. ^ articolo Brasile-Francia Messico 1986: il tramonto dei giganti di Luca Sisto, sul sito Footballandlife.it [1]
  19. ^ Brasil: Falcao, seleccionador (PDF), su hemeroteca-paginas.mundodeportivo.com, mundodeportivo.com, 17 agosto 1990.
  20. ^ Dimissioni a sorpresa di Falcao, su ricerca.repubblica.it, repubblica.it, 21 agosto 1991.
  21. ^ Pelé se solidariza con Falcao (PDF), su hemeroteca-paginas.mundodeportivo.com, mundodeportivo.com, 23 agosto 1991.
  22. ^ El ex interñacional Falcao, entrenador del Porto Alegre (PDF), su hemeroteca-paginas.mundodeportivo.com, mundodeportivo.com, 29 luglio 1993.
  23. ^ Avellino si riavvicina Sibilla fu arrestato al calcio - mercato, su ricerca.repubblica.it, repubblica.it, 29 luglio 1993.
  24. ^ Calcio: Falcao ct nazionale Giapponese, su www1.adnkronos.com, adnkronos.com, 11 febbraio 1994.
  25. ^ Il nuovo mondo di Falcao, su ricerca.repubblica.it, repubblica.it, 11 febbraio 1994.
  26. ^ 'Baile' de seleccionadores: Falcao dice adiós a Japón y cae el finés (PDF), su hemeroteca-paginas.mundodeportivo.com, mundodeportivo.com, 14 ottobre 1994.
  27. ^ il Giappone ha esonerato il c. t. Falcao, su archiviostorico.corriere.it, corrieredellasera.it, 20 ottobre 1994 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2015).
  28. ^ CALCIO, INTERNACIONAL: FALCAO NUOVO ALLENATORE, in sport.repubblica.it, 10 aprile 2011.
  29. ^ (PT) Falcão será apresentado nesta segunda à tarde, in internacional.com.br, 10 aprile 2011. URL consultato il 10 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2011).
  30. ^ Falcao: “Innanzitutto il bel gioco”, in lechampions.it, 12 aprile 2011.
  31. ^ Libertadores, disastro Brasile - Che rissa a Belo Horizonte, in La Gazzetta dello Sport, 5 maggio 2011.
  32. ^ a.s., Tornei statali: vincono Inter e Santos, in Extra Time, 17 maggio 2011, p. 8.
  33. ^ Internacional: esonerato Falcao, su corrieredellosport.it, 18 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  34. ^ Falcao, ufficiale: Ex Roma allena il Bahia, su m.calciomercato.com, calciomercato.com, 6 febbraio 2012.
  35. ^ Atletico Mineiro in volo, Bahia:cacciato Falcao, in www.gazzetta.it, 20 luglio 2012.
  36. ^ Ex Roma, ufficiale: Falcao allenatore dello Sport Recife, su m.calciomercato.com, calciomercato.com, 21 ottobre 2015.
  37. ^ UFFICIALE: Paulo Roberto Falcao è il nuovo coordinatore sportivo del Santos, su www.tuttomercatoweb.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
  38. ^ (PT) Nota oficial - Paulo Roberto Falcão, su santosfc.com.br, 4 agosto 2023. URL consultato il 5 agosto 2023.
  39. ^ Falcao accusato di molestie sessuali si dimette dal Santos: "Devo difendere il club", su gazzetta.it, 5 agosto 2023. URL consultato il 5 agosto 2023.
  40. ^ Fascia rilevata da Paulo César Carpegiani, giocatore da lui sostituito
  41. ^ Paulo Roberto Cotechiño: la storia del film, min. 3:15

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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