Carlos Tévez

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Carlos Tévez
Tévez in nazionale nel 2014
Nazionalità Bandiera dell'Argentina Argentina
Altezza 173 cm
Peso 75 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Squadra Independiente
Termine carriera 4 giugno 2022 - giocatore
Carriera
Giovanili
1992-1996All Boys
1997-2001Boca Juniors
Squadre di club1
2001-2004Boca Juniors75 (26)
2005-2006Corinthians38 (25)[1]
2006-2007West Ham Utd26 (7)
2007-2009Manchester Utd63 (19)
2009-2013Manchester City113 (58)
2013-2015Juventus66 (39)
2015-2017Boca Juniors34 (14)
2017-2018Shanghai Shenhua16 (4)
2018-2021Boca Juniors48 (17)
Nazionale
1999Bandiera dell'Argentina Argentina U-152 (1)
2001Bandiera dell'Argentina Argentina U-1712 (3)
2003Bandiera dell'Argentina Argentina U-209 (0)
2004Bandiera dell'Argentina Argentina U-237 (1)
2004Bandiera dell'Argentina Argentina olimpica6 (8)
2004-2015Bandiera dell'Argentina Argentina76 (13)
Carriera da allenatore
2022Rosario Central
2023-Independiente
Palmarès
 Giochi olimpici
Oro Atene 2004
 Confederations Cup
Argento Germania 2005
 Copa América
Argento Perù 2004
Argento Venezuela 2007
Argento Cile 2015
 Campionato sudamericano Under-20
Oro Uruguay 2003
 Campionato sudamericano Under-17
Argento Perù 2001
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 22 agosto 2023

Carlos Alberto Martínez Tévez (Ciudadela, 5 febbraio 1984) è un allenatore di calcio ed ex calciatore argentino, di ruolo attaccante, tecnico dell'Independiente.

Considerato uno dei migliori attaccanti della sua generazione,[2] in carriera si è aggiudicato quattro campionati argentini, una Coppa d'Argentina, una Supercoppa argentina, una Coppa di Lega, una Coppa Libertadores, una Coppa Intercontinentale e una Coppa Sudamericana con il Boca Juniors, un campionato brasiliano con il Corinthians, due campionati inglesi, una Coppa di Lega inglese, un Community Shield, una UEFA Champions League e una Coppa del mondo per club FIFA con il Manchester Utd, un campionato, una FA Cup e un Community Shield con il Manchester City, due campionati italiani, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana con la Juventus.

Con la nazionale argentina ha disputato due mondiali (Germania 2006 e Sudafrica 2010), quattro Coppe America (2004, 2007, 2011 e 2015) e una Confederations Cup (2005). Inoltre ha vinto un'Olimpiade con la selezione olimpica (2004).

A livello individuale, tra gli altri riconoscimenti, è stato eletto per due volte calciatore argentino dell'anno (2003 e 2004) e per tre volte calciatore sudamericano dell'anno (2003, 2004 e 2005).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Tévez omaggiato alla Boca

Quando la madre era al settimo mese di gravidanza il padre biologico, Carlos, viene ucciso a colpi di arma da fuoco e, non potendolo mai conoscere, il neonato venne battezzato appunto con il nome del genitore scomparso.[3] Nato come "Carlos Martinez",[4] viene abbandonato dalla madre biologica, Fabiana Martínez, a soli tre mesi.

A dieci mesi è vittima di un grave incidente domestico: gli cade sul viso l'acqua bollente di un bollitore; viene portato in ospedale avvolto da una coperta di nylon che, scioltasi, aggrava ancora più le ustioni di primo e secondo grado. Rimane in terapia intensiva per due mesi, portando da allora i segni dell'incidente su viso, collo e petto. Quando si riprese Carlos venne affidato agli zii materni, Adriana Martínez e Segundo Tévez. Insieme vivevano al primo piano della Torre 1 del quartiere Ejército de los Andes, a pochi metri dal temuto Nudo 14: proprio perché il barrio dov'è cresciuto veniva anche detto Fuerte Apache (dal film con Paul Newman Fort Apache, The Bronx), fin da bambino Carlos è soprannominato l'Apache.[5][6]

Ha iniziato a giocare a pallone al Club Santa Clara. A quindici anni venne ufficialmente adottato da Segundo Tévez, prendendone il cognome, per ottenere un nuovo cartellino e passare al Boca Juniors.[4]

Durante gli anni a Manchester, Tévez viene informato che Juan Alberto, l'unico fratello biologico con il quale aveva mantenuto i contatti, e suo cognato Carlos Avalos erano stati arrestati per l'assalto a un furgone blindato; da quel momento deciderà di troncare ogni rapporto con il fratello. I legami con la famiglia adottiva, invece, si sono mantenuti molto buoni. Il 29 luglio 2014 proprio il padre adottivo Segundo viene brevemente sequestrato a El Palomar, nel dipartimento di Morón, in Argentina, venendo liberato dopo poche ore.[7][8][9]

Nel 2019 Netflix realizza una serie televisiva a lui dedicata, Apache: La vita di Carlos Tevez.[10]

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Nel marzo 2013 viene arrestato e rilasciato su cauzione per guida senza patente, in quel momento sospesa; il tribunale lo condanna a 1.400 euro di multa e 250 ore di servizi sociali.[11] Il 7 maggio 2015, nel tunnel del Monte Bianco, la polizia stradale gli ritira la patente per eccesso di velocità.[12]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Attaccante potente e abile nel dribbling, era in grado di agire indifferentemente come prima, seconda punta o trequartista. Grazie alla sua aggressività agonistica e all'ottima tenuta fisica risultava un elemento utile anche in fase di non possesso, pressando i portatori di palla avversari e spaziando lungo l'intero fronte offensivo. Giocatore dal grande fiuto del gol, era capace di calciare con molta forza, caratteristica che lo portava, in alcuni casi, a optare per soluzioni balistiche dalla lunga distanza,[13] nonché dotato di una buona tecnica di base che, talvolta, gli permetteva di cercare il gol anche da calcio piazzato.[14]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

All Boys, Boca Juniors e Corinthians[modifica | modifica wikitesto]
Un giovane Tévez in azione per il Boca Juniors nel 2004

Nell'estate 1989, all'età di cinque anni, viene notato da un osservatore dell'All Boys venuto a Fuerte Apache alla ricerca di nuovi talenti. Dopo avere iniziato la carriera agonistica con i Los Albos all'età di tredici anni viene aggregato alle giovanili del Boca Juniors, esordendo in prima squadra il 21 ottobre 2001 contro il Talleres (C).[15]

Con gli Xeneizes vince nel 2003 il Campionato argentino di Apertura, la Coppa Libertadores, la Coppa Intercontinentale e la Copa Sudamericana nel 2004, venendo inoltre premiato con il Balón de Oro sopravanzando il detentore dell'edizione precedente, José Cardozo. Nel 2004 riceve la medaglia d'oro ai giochi di Atene, di cui è il capocannoniere del torneo, con la nazionale olimpica: questo risultato gli permette di vincere per la seconda volta consecutiva il titolo di miglior calciatore sudamericano dell'anno, questa volta superando il carioca Robinho.[16]

Nel dicembre 2004 viene acquistato dai brasiliani del Corinthians per circa 20 milioni di dollari.[17] Nonostante lo scetticismo iniziale dei tifosi del Timão,[18] Tévez indossa per alcune partite anche la fascia da capitano. L'Apache, grazie anche alla vittoria del Campeonato Brasileiro nel 2005, vince il suo terzo Balón de Oro davanti al difensore uruguaiano Diego Lugano.

West Ham Utd[modifica | modifica wikitesto]
Tévez al West Ham Utd nel 2007

Il 31 agosto 2006 Tévez sbarca in Europa firmando con il West Ham Utd, arrivando a Londra assieme al connazionale Javier Mascherano.[19] Il trasferimento dei due calciatori è fonte di polemiche, e nell'aprile 2007 la federcalcio inglese decide di multare il club londinese per cinque milioni e mezzo di sterline a causa di alcune clausole illecite contenute nel contratto, che davano alla società detentrice di parte del cartellino del calciatore la possibilità di intervenire direttamente nel rapporto tra egli e la società.[20]

L'allenatore Alan Pardew lo schiera spesso come ala sinistra, e le sue prestazioni portano nell'ottobre 2006 il commissario tecnico della nazionale argentina Alfio Basile a consigliare a lui e a Mascherano di lasciare gli Hammers.[21] A metà del successivo dicembre il nuovo proprietario del West Ham decide di esonerare Pardew e affidare la guida tecnica della squadra a Alan Curbishley, il quale inizialmente fa partire Tévez dalla panchina, salvo poi utilizzarlo come seconda punta.

Alcuni piccoli infortuni gli impediscono di giocare con continuità, ma il 4 marzo 2007, nel derby contro il Tottenham, Tévez segna il suo primo gol con la maglia dei londinesi.[22][23] La squadra termina il campionato al 15º posto, raggiungendo la salvezza.

Manchester Utd[modifica | modifica wikitesto]
Tévez al Manchester Utd nel 2008, con indosso la speciale divisa dedicata ai Busby Babes nel cinquantenario del disastro aereo di Monaco di Baviera

Il 10 agosto 2007 Tévez viene acquistato dal Manchester Utd per 12,7 milioni di euro. Con i Red Devils esordisce il 15 agosto contro il Portsmouth, mentre il 23 settembre segna al Chelsea (2-0 all'Old Trafford) il suo primo gol con la nuova maglia. Nella prima stagione a Manchester l'Apache vince la Premier League e la UEFA Champions League, grazie al successo ai tiri di rigore nella finale contro i Blues. Nel corso della massima competizione europea il calciatore argentino mette a segno quattro gol; a questi vanno aggiunte le 14 reti in 34 presenze nel suo primo anno di Premier League, nel corso del quale non sempre parte da titolare.

Nella stagione 2008-2009 vince nuovamente il titolo nazionale con due giornate di anticipo, collezionando 29 partite e cinque reti. Il 5 dicembre 2008 realizza inoltre la sua prima tripletta nel quinto turno della Coppa di Lega vinta per 5-3 contro il Blackburn. Pochi giorni dopo conquista anche la Coppa del mondo per club, nella cui finale parte da titolare. Entra invece in campo nel secondo tempo nella finale di UEFA Champions League persa per 2-0 a Roma contro gli spagnoli del Barcellona.

Manchester City[modifica | modifica wikitesto]

Il 20 giugno 2009 il Manchester Utd ufficializza l'addio di Tévez:[24] il 13 luglio seguente il giocatore approda quindi ai concittadini del Manchester City, per una cifra vicina ai 29 milioni di euro.[25][26] Con la maglia dei Citizens sigla la sua prima rete stagionale il 27 agosto contro il Crystal Palace, nel secondo turno della Coppa di Lega.[27] La prima rete in campionato arriva il 28 settembre 2009 nella sfida vinta per 3-1 contro i suoi ex compagni del West Ham.

L'11 gennaio 2010 segna una tripletta contro il Blackburn e il 19 gennaio una doppietta contro un'altra sua ex formazione, il Manchester Utd, che regala al City il successo per 2-1 nel derby mancuniano valido per l'andata di Carling Cup; si tratta di due reti – la prima su rigore, la seconda di testa sotto misura – festeggiate nello stesso modo: con le mani dietro alle orecchie e le dita a mo' di paperella per zittire quanti alla vigilia avevano parlato male di lui, tra cui l'ex compagno di squadra e capitano dei Red Devils Gary Neville (il quale durante l'esultanza dell'argentino rivolge a lui il dito medio alzato).[28][29] Nonostante questa vittoria il Manchester City perde poi la gara di ritorno per 1-3 venendo eliminato dalla competizione. Dopo un periodo di assenza, il 27 febbraio torna a segnare una doppietta contro il Chelsea.[30] Termina la stagione realizzando 29 reti, di cui 23 in campionato.

Tévez in azione per il Manchester City nel 2009

Nella stagione seguente il tecnico Roberto Mancini gli affida la fascia da capitano della squadra.[31] Il 23 agosto 2010 segna le sue prime due reti stagionali in campionato, nella vittoria 3-0 contro il Liverpool.[32] L'11 aprile 2011, nella partita di ritorno contro i Reds (questa volta persa per 0-3) si infortuna alla coscia ed è costretto a un periodo di riposo.[33] Il 14 maggio torna a disposizione per la finale di FA Cup, vinta dal City per 1-0 contro lo Stoke City.[34] In totale, nella sua seconda stagione con gli Sky Blues mette a segno 23 centri di cui 20 in campionato, grazie ai quali si laurea capocannoniere assieme al Red Devil Dimităr Berbatov.[35]

Il 27 settembre 2011, agli inizi della stagione successiva, Mancini lo invita a entrare in campo nel secondo tempo della partita di UEFA Champions League in casa del Bayern Monaco, sul risultato di 2-0 per i tedeschi, ma Tévez rifiuta di uscire dalla panchina; al fischio finale il tecnico dichiara che, sotto la sua guida, il calciatore argentino non scenderà più in campo.[36] Dopo circa sei mesi Tévez ricuce il rapporto con l'allenatore italiano e il 21 marzo 2012 torna a giocare nella partita di campionato contro il Chelsea,[37][38] riuscendo poi a realizzare una tripletta contro il Norwich City nella gara del 14 aprile vinta 6-1.[39] Un mese dopo, il 13 maggio, grazie alla vittoria per 3-2 sul QPR vince il suo terzo titolo da campione d'Inghilterra, il primo per il Manchester City da quarantatré anni a quella parte.[40]

La stagione seguente inizia con la vittoria, il 12 agosto 2012, della Community Shield, grazie al 3-2 inflitto al Chelsea, cui contribuisce con una rete.[41] Il 17 novembre realizza poi una doppietta nella vittoria per 5-0 sull'Aston Villa,[42] mentre il successivo 9 marzo 2013 mette a referto una tripletta nella gara di FA Cup vinta, con lo stesso risultato, contro il Barnsley.[43] Il City arriva poi sino in finale della competizione, dove viene battuto per 0-1 dal Wigan.[44] La squadra termina il suo campionato al secondo posto; Tevez disputa 47 gare in totale, mettendo a segno 17 gol, di cui 11 in campionato.

Juventus[modifica | modifica wikitesto]
Tévez nel 2013 con la Juventus, durante la trasferta di UEFA Champions League contro il Real Madrid

Il 26 giugno 2013 Tévez si trasferisce alla Juventus,[45] che lo acquista per nove milioni di euro (più sei di bonus).[46] Preceduto al suo arrivo in Italia dalla nomèa di bad boy affibbiatagli dalla stampa durante gli anni a Manchester, al contrario nel biennio trascorso a Torino l'attaccante emerge tra i leader della squadra bianconera,[47] disputando due delle migliori stagioni della sua carriera agonistica.[48]

Il 18 agosto seguente fa il suo esordio con la nuova maglia nella finale di Supercoppa italiana contro la Lazio, segnando la rete del definitivo 4-0 e conquistando così il primo trofeo con i Bianconeri.[49] Il 24 dello stesso mese, all'esordio in Serie A, segna il suo primo gol in questa competizione, realizzando il decisivo 1-0 sul campo della Sampdoria.[50] Assurto ben presto a trascinatore della squadra, il successivo 15 dicembre segna la sua prima tripletta con la casacca juventina, nella sfida contro il Sassuolo conclusasi 4-0.[51] Prosegue nel suo efficace ruolino sottorete anche nella seconda parte di stagione: in particolare il 23 febbraio 2014 è suo il gol che decide il derby di Torino (1-0),[52] mentre il 2 marzo a San Siro realizza il definitivo 2-0 nella classica contro il Milan.[53] Il 24 aprile successivo, in occasione dell'andata della semifinale di Europa League contro i lusitani del Benfica e persa 1-2 dai piemontesi, realizza il momentaneo gol del pareggio, tornando a segnare in campo europeo dopo più di cinque anni.[54][55] Tévez chiude il suo primo anno in bianconero con 19 reti in campionato e una a testa in Supercoppa italiana ed Europa League,[56] conquistando al termine della stagione il suo primo titolo italiano[57] e risultando l'uomo-simbolo del terzo titolo consecutivo della Juventus di Antonio Conte.[58][59]

Con l'arrivo di Massimiliano Allegri in panchina, nella stagione 2014-2015 l'argentino, con 8 gol in 7 partite, è protagonista di un ottimo avvio sul fronte realizzativo, il migliore della carriera:[60] si segnalano le doppiette agli svedesi del Malmö FF, il 16 settembre,[61] con cui interrompe un digiuno personale in UEFA Champions League che durava da oltre un lustro;[62] all'Atalanta nel successo esterno 3-0 in campionato, il 27 dello stesso mese;[63] infine alla Roma, stavolta dal dischetto, decisiva per vincere 3-2 il big match di Torino del 5 ottobre.[64]

Tévez in azione per i Bianconeri nel corso della Supercoppa italiana 2014

Culmine di questo positivo momento è la goleada casalinga al Parma del successivo 9 novembre (7-0), quando il numero dieci bianconero realizza il parziale 4-0 con un'azione personale iniziata dalla trequarti e proseguita saltando tre avversari, prima di spiazzare l'estremo difensore parmense e appoggiare la palla in rete:[65] un gol rimasto tra i più belli nella storia del calcio italiano e che a fine anno ottiene la candidatura al Puskás Award.[66] Il 26 dello stesso mese, inoltre, torna a segnare in trasferta in UEFA Champions League a sei anni di distanza,[67] firmando la rete del definitivo 2-0 sul campo di Malmö.[68] L'attaccante chiude l'anno solare con un'altra doppietta al Napoli, nella finale di Supercoppa italiana giocata il 22 dicembre a Doha, che però stavolta non permette alla Vecchia Signora di aggiudicarsi il trofeo, venendo sconfitta ai rigori dopo che i tempi regolamentari e supplementari si erano conclusi sul 2-2.[69]

Il 24 febbraio 2015, nella sfida di andata degli ottavi di UEFA Champions League contro i tedeschi del Borussia Dortmund, apre le marcature nel match conclusosi 2-1 in favore dei torinesi;[70] si ripete anche nella partita di ritorno, disputatasi a Dortmund il 18 marzo, dove mette a segno una doppietta nel 3-0 finale.[71] Il 5 maggio, durante la semifinale di andata della medesima competizione, si guadagna e poi trasforma il rigore che vale il successo 2-1 sugli spagnoli del Real Madrid:[72] è il suo settimo gol stagionale in UEFA Champions League — record personale nella manifestazione oltreché nelle coppe continentali, sia europee sia sudamericane — nonché il cinquantesimo e ultimo dell'argentino in maglia bianconera. Lascia infatti la Juventus al termine dell'annata, dopo avere messo in bacheca il double composto dallo scudetto,[73] il secondo consecutivo per Tévez, cui contribuisce con 20 marcature, e dalla Coppa Italia,[74] giocando inoltre la sua terza finale di UEFA Champions League, persa 1-3 contro il Barcellona.[75][76]

I ritorni al Boca Juniors, la parentesi allo Shanghai Shenhua[modifica | modifica wikitesto]
Tévez di ritorno agli Xeneizes nel 2016

Dopo quasi un decennio trascorso in Europa, e sempre più desideroso di fare ritorno in Argentina per la parte conclusiva della sua carriera,[47] nell'estate 2015 la Juventus viene incontro alle richieste di Tévez cedendolo, per 6,5 milioni di euro (consistenti in opzioni su giovani del vivaio), al Boca Juniors.[77] L'Apache riveste così, dopo undici anni, la maglia della sua squadra del cuore, venendo presentato ufficialmente dagli Xeneizes il 13 luglio seguente[78] e facendo il suo secondo esordio in gialloblù cinque giorni dopo, nella vittoria per 2-1 contro il Quilmes in Primera División.[79] Torna a segnare con la maglia azul y oro il 29 dello stesso mese, nei sedicesimi di finale di Copa Argentina contro il Banfield, trasformando il calcio di punizione del 3-0.[80] Si ripete il 2 agosto, nella sconfitta del Boca per 3-4 contro l'Unión, siglando la sua prima rete nel campionato argentino dopo l'avventura europea.[81] Con 5 reti in 10 presenze, contribuisce a riportare il Boca dopo tre anni alla vittoria della Primera División, aritmeticamente giunta il 2 novembre 2015 con l'1-0 al Tigre;[82] tre giorni dopo arriva il doblete grazie alla Copa Argentina, vinta dagli Xeneizes battendo in finale 2-0 il Rosario Central.[83]

Nonostante le precedenti affermazioni di Tévez circa il volere chiudere la carriera con la maglia del Boca Juniors, il 29 dicembre 2016 accetta la ricca offerta dello Shanghai Shenhua, approdando in Cina[84] dove con un ingaggio di 40 milioni di euro l'anno diventa, al momento del tesseramento, il calciatore più pagato al mondo.[85]

L'esperienza in Oriente si rivela tuttavia avara di soddisfazioni per l'attaccante,[86] tant'è che, dopo un solo anno a Shanghai, il 5 gennaio 2018 si svincola per fare ritorno per la terza volta in carriera al Boca Juniors,[87] con cui nella seconda parte di stagione partecipa alla vittoria della Primera División e al cammino in Coppa Libertadores, tuttavia conclusosi con la scottante sconfitta in finale contro gli storici rivali del River Plate. Dopo un'annata interlocutoria sul piano personale, chiusa dal Boca al terzo posto in campionato e in semifinale di Coppa Libertadores, l'attaccante si riscatta nella stagione 2019-2020 contribuendo attivamente alla vittoria del suo quarto campionato argentino: l'8 marzo 2020, alla Bombonera contro il Gimnasia (LP), realizza il gol del decisivo 1-0 che consegna il titolo ai gialloblù.

Il 4 giugno 2021 annuncia l'addio al Boca Juniors — dopo 279 partite, 95 gol e 10 trofei in bacheca — per stare vicino alla madre dopo la recente scomparsa del padre adottivo;[88] proprio tale evento lo spinge, nei mesi seguenti, a maturare il definitivo ritiro dal calcio giocato, ufficializzato esattamente un anno dopo.[89]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Con la nazionale olimpica argentina allenata da Marcelo Bielsa Tévez ha conquistato l'oro ai Giochi di Atene 2004. Nella rassegna greca si è anche affermato come capocannoniere del torneo con 8 reti, tra cui quella decisiva nella finale contro il Paraguay, in 6 partite.

Tévez in azione per l'Albiceleste al campionato del mondo 2010

Due anni dopo è stato convocato in nazionale maggiore dal CT José Pekerman per il campionato del mondo 2006 in Germania. Non impiegato nella prima partita, conclusasi con la vittoria per 2-1 contro la Costa d'Avorio, è sceso in campo come sostituto nella seconda, vinta per 6-0 contro la Serbia, segnando un gol e fornendo un assist. L'Argentina, poi, viene eliminata ai quarti di finale della competizione dopo la sconfitta ai tiri di rigore contro la Germania.

Ha partecipato, inoltre, alle edizioni 2004 e 2007 della Copa América, intervallate dalla Confederations Cup 2005.

Con la nomina di Diego Armando Maradona a commissario tecnico della Selección viene convocato anche per il campionato del mondo 2010 in Sudafrica. In questa competizione Tévez realizza due gol, entrambi negli ottavi di finale contro il Messico.

All'addio di Maradona sulla panchina della nazionale argentina si siede Sergio Daniel Batista, il quale nel maggio 2011 dichiara che non convocherà Tévez per la Copa América 2011. A seguito di un chiarimento fra i due, comunque, il 1º giugno seguente viene inserito nella lista dei convocati alla manifestazione,[90] dove ai quarti fallisce il suo tiro di rigore contro l'Uruguay, errore che costa all'Argentina l'eliminazione.

Dopo la nomina del nuovo CT, Alejandro Sabella, Tévez non viene più convocato nella Selección per il successivo triennio, perdendo la possibilità di partecipare al campionato del mondo 2014 in Brasile.[91]

Ritrova la maglia nazionale il 12 novembre 2014, quando, convocato dal nuovo commissario tecnico Gerardo Martino, subentra al posto di Sergio Agüero, nell'amichevole vinta per 2-1 ai danni della Croazia.[92][93] Il 28 maggio 2015 viene inserito dal CT Martino nella lista dei 23 convocati in vista della successiva Copa América in Cile.[94] In quest'edizione della competizione totalizza quattro presenze e, nell'ultima sua partita contro la Colombia, decisa ai tiri di rigore, segna il decisivo penalty che porta in semifinale l'Albiceleste.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Il 21 giugno 2022 debutta come allenatore con l'ingaggio da parte del Rosario Central, nella Primera División argentina;[95] si dimette il 3 novembre seguente, dopo avere terminato il campionato al 20º posto.[96]

Il 22 agosto 2023 torna in panchina, sempre nella massima divisione nazionale, accordandosi con l'Independiente.[97]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili (inclusa anche l'Argentina olimpica) Tévez ha giocato globalmente 851 partite segnando 333 reti, con una media di 0,39 gol a partita.

Statistiche aggiornate al 31 maggio 2021.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
2001-2002 Bandiera dell'Argentina Boca Juniors PD 11 1 - - - CL 4 1 - - - 15 2
2002-2003 PD 32 11 - - - CL 9 5 - - - 41 16
2003-2004 PD 23 12 - - - CL 14 3 CInt 1 0 38 15
giu.-dic. 2004 PD 9 2 - - - CS 6 2 RsA 1 1 16 5
2005 Bandiera del Brasile Corinthians A1/SP+A 13+29 7+20 CB 6 4 CS 4 0 - - - 52 31
gen.-ago. 2006 A1/SP+A 7+9 6+5 - - - CL 8 4 - - - 24 15
Totale Corinthians 20+38 13+25 6 4 12 4 - - 76 46
set. 2006-2007 Bandiera dell'Inghilterra West Ham Utd PL 26 7 FACup+CdL 1+0 0 CU 2[98] 0 - - - 29 7
2007-2008 Bandiera dell'Inghilterra Manchester Utd PL 34 14 FACup+CdL 2+0 1+0 UCL 12 4 - - - 48 19
2008-2009 PL 29 5 FACup+CdL 3+6 2+6 UCL 9 2 CS+SU+Cmc 1+1+2 0 51 15
Totale Manchester United 63 19 11 9 21 6 4 0 99 34
2009-2010 Bandiera dell'Inghilterra Manchester City PL 35 23 FACup+CdL 1+6 0+6 - - - - - - 42 29
2010-2011 PL 31 20 FACup+CdL 6+0 3 UEL 7[99] 0 - - - 44 23
2011-2012 PL 13 4 FACup+CdL 0+1 0 UCL+UEL 1+0 0 CS 0 0 15 4
2012-2013 PL 34 11 FACup+CdL 6+1 5+0 UCL 5 0 CS 1 1 47 17
Totale Manchester City 113 58 21 14 13 0 1 1 148 73
2013-2014 Bandiera dell'Italia Juventus A 34 19 CI 1 0 UCL+UEL 6+6 0+1 SI 1 1 48 21
2014-2015 A 32 20 CI 2 0 UCL 13 7 SI 1 2 48 29
Totale Juventus 66 39 3 0 25 8 2 3 96 50
lug.-dic. 2015 Bandiera dell'Argentina Boca Juniors PD 12 5 CA 5 4 - - - - - - 17 9
2016 PD 11 4 CA 4 2 CL 12 5 SA 1 0 28 11
giu.-dic. 2016 PD 11 5 - - - - - - - - - 11 5
2017 Bandiera della Cina Shanghai Shenhua CSL 16 4 CC 3 0 ACL 1 0 - - - 20 4
gen.-giu. 2018 Bandiera dell'Argentina Boca Juniors PD 10 3 CA 3 1 CL 10 3 SA 1 0 24 7
2018-2019 PD 21 5 CA+CS 1+6 0 CL 9 1 SA 1 0 38 6
2019-2020 PD 17 9 - - CL 11 3 SA 0 0 28 12
2020-2021 - - CA+CP+CLP 0+6+12[100] 0+2+3[101] CL 5 1 - - - 23 6
Totale Boca Juniors 157 57 37 12 80 24 5 1 279 94
Totale carriera 496 221 76 36 144 39 12 5 746 308

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Argentina
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
30-3-2004 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera dell'Ecuador Ecuador Qual. Mondiali 2006 - Ingresso al 46’ 46’
6-6-2004 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 0 – 0 Bandiera del Paraguay Paraguay Qual. Mondiali 2006 - Ammonizione al 71’ 71’
7-7-2004 Chiclayo Argentina Bandiera dell'Argentina 6 – 1 Bandiera dell'Ecuador Ecuador Coppa America 2004 - 1º turno - Ingresso al 83’ 83’
10-7-2004 Chiclayo Argentina Bandiera dell'Argentina 0 – 1 Bandiera del Messico Messico Coppa America 2004 - 1º turno - Ingresso al 66’ 66’
13-7-2004 Piura Argentina Bandiera dell'Argentina 4 – 2 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Coppa America 2004 - 1º turno - Ingresso al 75’ 75’
17-7-2004 Chiclayo Perù Bandiera del Perù 0 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Coppa America 2004 - Quarti di finale 1 Ingresso al 59’ 59’
20-7-2004 Lima Argentina Bandiera dell'Argentina 3 – 0 Bandiera della Colombia Colombia Coppa America 2004 - Semifinale 1
25-7-2004 Lima Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 2
(2 – 4 dtr)
Bandiera del Brasile Brasile Coppa America 2004 - Finale - Uscita al 90’ 90’
4-9-2004 Lima Perù Bandiera del Perù 1 – 3 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2006 - Ammonizione al 34’ 34’ Uscita al 83’ 83’
13-10-2004 Santiago del Cile Cile Bandiera del Cile 0 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2006 - Ingresso al 62’ 62’
4-6-2005 Quito Ecuador Bandiera dell'Ecuador 2 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2006 - Ingresso al 31’ 31’
8-6-2005 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 3 – 1 Bandiera del Brasile Brasile Qual. Mondiali 2006 - Ingresso al 82’ 82’
15-6-2005 Colonia Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 1 Bandiera della Tunisia Tunisia Conf. Cup 2005 - 1º turno - Ingresso al 66’ 66’
21-6-2005 Norimberga Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 2 Bandiera della Germania Germania Conf. Cup 2005 - 1º turno - Uscita al 80’ 80’
29-6-2005 Francoforte Brasile Bandiera del Brasile 4 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Conf. Cup 2005 - Finale - Ingresso al 72’ 72’
9-10-2005 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 0 Bandiera del Perù Perù Qual. Mondiali 2006 - Ingresso al 58’ 58’
12-10-2005 Montevideo Uruguay Bandiera dell'Uruguay 1 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2006 -
12-11-2005 Ginevra Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 3 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Amichevole - Uscita al 80’ 80’
16-11-2005 Doha Qatar Bandiera del Qatar 0 – 3 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Ingresso al 81’ 81’
1-3-2006 Basilea Croazia Bandiera della Croazia 3 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole 1 Uscita al 68’ 68’
30-5-2006 Salerno Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 0 Bandiera dell'Angola Angola Amichevole - Ingresso al 76’ 76’
16-6-2006 Gelsenkirchen Argentina Bandiera dell'Argentina 6 – 0 Bandiera della Serbia e Montenegro Serbia e Montenegro Mondiali 2006 - 1º turno 1 Ingresso al 59’ 59’
21-6-2006 Francoforte Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 0 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Mondiali 2006 - 1º turno -
24-6-2006 Lipsia Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 1 dts Bandiera del Messico Messico Mondiali 2006 - Ottavi di finale - Ingresso al 75’ 75’
30-6-2006 Berlino Germania Bandiera della Germania 1 – 1 dts
(4 – 2 dtr)
Bandiera dell'Argentina Argentina Mondiali 2006 - Quarti di finale -
3-9-2006 Londra Brasile Bandiera del Brasile 3 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
11-10-2006 Murcia Spagna Bandiera della Spagna 2 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Uscita al 72’ 72’
2-6-2007 Basilea Svizzera Bandiera della Svizzera 1 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole 1 Uscita al 79’ 79’
5-6-2007 Barcellona Algeria Bandiera dell'Algeria 3 – 4 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole 1 Uscita al 67’ 67’
28-6-2007 Maracaibo Argentina Bandiera dell'Argentina 4 – 1 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Coppa America 2007 - 1º turno 1 Ingresso al 80’ 80’
2-7-2007 Maracaibo Argentina Bandiera dell'Argentina 4 – 2 Bandiera della Colombia Colombia Coppa America 2007 - 1º turno - Ingresso al 84’ 84’
5-7-2007 Barquisimeto Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera del Paraguay Paraguay Coppa America 2007 - 1º turno -
8-7-2007 Barquisimeto Argentina Bandiera dell'Argentina 4 – 0 Bandiera del Perù Perù Coppa America 2007 - Quarti di finale - Ingresso al 46’ 46’
11-7-2007 Puerto Ordaz Messico Bandiera del Messico 0 – 3 Bandiera dell'Argentina Argentina Coppa America 2007 - Semifinale - Uscita al 78’ 78’
15-7-2007 Maracaibo Brasile Bandiera del Brasile 3 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Coppa America 2007 - Finale - Ammonizione al 75’ 75’
11-9-2007 Melbourne Australia Bandiera dell'Australia 0 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Uscita al 85’ 85’
13-10-2007 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 0 Bandiera del Cile Cile Qual. Mondiali 2010 - Uscita al 74’ 74’
16-10-2007 Maracaibo Venezuela Bandiera del Venezuela 0 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2010 - Uscita al 80’ 80’
17-11-2007 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 3 – 0 Bandiera della Bolivia Bolivia Qual. Mondiali 2010 - Uscita al 83’ 83’
20-11-2007 Bogotà Colombia Bandiera della Colombia 2 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2010 -  24’
20-8-2008 Minsk Bielorussia Bandiera della Bielorussia 0 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Ammonizione al 7’ 7’ Uscita al 79’ 79’
6-9-2008 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 1 Bandiera del Paraguay Paraguay Qual. Mondiali 2010 -  30’
11-10-2008 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 1 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Qual. Mondiali 2010 - Ammonizione al 54’ 54’
19-11-2008 Glasgow Scozia Bandiera della Scozia 0 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
11-2-2009 Marsiglia Francia Bandiera della Francia 0 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Ingresso al 82’ 82’
28-3-2009 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 4 – 0 Bandiera del Venezuela Venezuela Qual. Mondiali 2010 1 Uscita al 70’ 70’
1-4-2009 La Paz Bolivia Bandiera della Bolivia 6 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2010 - Uscita al 75’ 75’
6-6-2009 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera della Colombia Colombia Qual. Mondiali 2010 - Uscita al 84’ 84’
10-6-2009 Quito Ecuador Bandiera dell'Ecuador 2 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2010 - Uscita al 67’ 67’
5-9-2009 Rosario Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 3 Bandiera del Brasile Brasile Qual. Mondiali 2010 - Uscita al 68’ 68’
14-10-2009 Montevideo Uruguay Bandiera dell'Uruguay 0 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2010 - Ingresso al 85’ 85’
14-11-2009 Madrid Spagna Bandiera della Spagna 2 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Ingresso al 58’ 58’ Ammonizione al 66’ 66’
3-3-2010 Monaco di Baviera Germania Bandiera della Germania 0 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Ingresso al 62’ 62’
24-5-2010 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 5 – 0 Bandiera del Canada Canada Amichevole 1 Uscita al 70’ 70’
12-6-2010 Johannesburg Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera della Nigeria Nigeria Mondiali 2010 - 1º turno -
17-6-2010 Johannesburg Argentina Bandiera dell'Argentina 4 – 1 Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud Mondiali 2010 - 1º turno - Uscita al 75’ 75’
27-6-2010 Johannesburg Argentina Bandiera dell'Argentina 3 – 1 Bandiera del Messico Messico Mondiali 2010 - Ottavi di finale 2 Uscita al 69’ 69’
3-7-2010 Città del Capo Argentina Bandiera dell'Argentina 0 – 4 Bandiera della Germania Germania Mondiali 2010 - Quarti di finale -
7-9-2010 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 4 – 1 Bandiera della Spagna Spagna Amichevole 1 Uscita al 59’ 59’
8-10-2010 Tokyo Giappone Bandiera del Giappone 1 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
20-6-2011 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 4 – 0 Bandiera dell'Albania Albania Amichevole 1 Ingresso al 46’ 46’
1-7-2011 La Plata Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 1 Bandiera della Bolivia Bolivia Coppa America 2011 - 1º turno - Ammonizione al 38’ 38’
6-7-2011 Santa Fe Argentina Bandiera dell'Argentina 0 – 0 Bandiera della Colombia Colombia Coppa America 2011 - 1º turno -
16-7-2011 Santa Fe Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 1 dts
(4 – 5 dtr)
Bandiera dell'Uruguay Uruguay Coppa America 2011 - Quarti di finale - Ingresso al 83’ 83’ Ammonizione al 119’ 119’
12-11-2014 Londra Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 1 Bandiera della Croazia Croazia Amichevole - Ingresso al 62’ 62’
18-11-2014 Manchester Argentina Bandiera dell'Argentina 0 – 1 Bandiera del Portogallo Portogallo Amichevole - Ingresso al 61’ 61’
28-3-2015 Landover El Salvador Bandiera di El Salvador 0 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Uscita al 78’ 78’
31-3-2015 East Rutherford Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 1 Bandiera dell'Ecuador Ecuador Amichevole - Ingresso al 75’ 75’
13-6-2015 La Serena Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 2 Bandiera del Paraguay Paraguay Coppa America 2015 - 1º turno - Ingresso al 75’ 75’
16-6-2015 La Serena Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Coppa America 2015 - 1º turno - Ingresso al 81’ 81’
20-6-2015 Viña del Mar Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera della Giamaica Giamaica Coppa America 2015 - 1º turno - Ingresso al 72’ 72’
26-6-2015 Viña del Mar Argentina Bandiera dell'Argentina 0 – 0
(5 – 4 dtr)
Bandiera della Colombia Colombia Coppa America 2015 - Quarti di finale - Ingresso al 73’ 73’
4-9-2015 Houston Argentina Bandiera dell'Argentina 7 – 0 Bandiera della Bolivia Bolivia Amichevole - Ingresso al 80’ 80’
8-9-2015 Arlington Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 2 Bandiera del Messico Messico Amichevole - Uscita al 76’ 76’
8-10-2015 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 0 – 2 Bandiera dell'Ecuador Ecuador Qual. Mondiali 2018 - Ingresso al 24’ 24’ Ammonizione al 90+3’ 90+3’
13-10-2015 Asunción Paraguay Bandiera del Paraguay 0 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2018 - Uscita al 74’ 74’
Totale Presenze 76 Reti 13
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Argentina Olimpica
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
11-8-2004 Patrasso Argentina olimpica Bandiera dell'Argentina 6 – 0 Bandiera della Serbia e Montenegro Serbia e Montenegro olimpica Olimpiadi 2004 - 1º turno 2 Uscita al 72’ 72’
14-8-2004 Patrasso Argentina olimpica Bandiera dell'Argentina 2 – 0 Bandiera della Tunisia Tunisia olimpica Olimpiadi 2004 - 1º turno 1 Uscita al 86’ 86’
17-8-2004 Il Pireo Argentina olimpica Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera dell'Australia Australia olimpica Olimpiadi 2004 - 1º turno - Uscita al 66’ 66’
21-8-2004 Patrasso Argentina olimpica Bandiera dell'Argentina 4 – 0 Bandiera della Costa Rica Costa Rica olimpica Olimpiadi 2004 - Quarti di finale 3
24-8-2004 Atene Italia olimpica Bandiera dell'Italia 0 – 3 Bandiera dell'Argentina Argentina olimpica Olimpiadi 2004 - Semifinale 1
28-8-2004 Atene Argentina olimpica Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera del Paraguay Paraguay olimpica Olimpiadi 2004 - Finale 1
Totale Presenze 6 Reti 8
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Argentina Under-23
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
8-1-2004 Coquimbo Argentina Under-23 Bandiera dell'Argentina 0 – 0 Bandiera del Perù Perù Under-23 Torneo Pre-Olimpico CONMEBOL 2004 - 1º turno -
10-1-2004 Coquimbo Argentina Under-23 Bandiera dell'Argentina 2 – 1 Bandiera della Bolivia Bolivia Under-23 Torneo Pre-Olimpico CONMEBOL 2004 - 1º turno 1 Ammonizione al 42’ 42’
14-1-2004 La Serena Argentina Under-23 Bandiera dell'Argentina 5 – 2 Bandiera dell'Ecuador Ecuador Under-23 Torneo Pre-Olimpico CONMEBOL 2004 - 1º turno -
16-1-2004 La Serena Argentina Under-23 Bandiera dell'Argentina 4 – 2 Bandiera della Colombia Colombia Under-23 Torneo Pre-Olimpico CONMEBOL 2004 - 1º turno - Uscita al 77’ 77’
21-1-2004 Valparaíso Brasile Under-23 Bandiera del Brasile 0 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Under-23 Torneo Pre-Olimpico CONMEBOL 2004 - Fase finale -
23-1-2004 Viña del Mar Argentina Under-23 Bandiera dell'Argentina 2 – 1 Bandiera del Paraguay Paraguay Under-23 Torneo Pre-Olimpico CONMEBOL 2004 - Fase finale - Uscita al 81’ 81’
25-1-2004 Viña del Mar Argentina Under-23 Bandiera dell'Argentina 2 – 2 Bandiera del Cile Cile Under-23 Torneo Pre-Olimpico CONMEBOL 2004 - Fase finale - Ingresso al 46’ 46’
Totale Presenze 7 Reti 1
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Argentina Under-20
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
6-1-2003 Colonia del Sacramento Argentina Under-20 Bandiera dell'Argentina 2 – 2 Bandiera della Colombia Colombia Under-20 Sudamericano Under-20 2003 - 1º turno - Uscita al 81’ 81’
8-1-2003 Colonia del Sacramento Argentina Under-20 Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera del Cile Cile Under-20 Sudamericano Under-20 2003 - 1º turno -
10-1-2003 Colonia del Sacramento Venezuela Under-20 Bandiera del Venezuela 1 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Under-20 Sudamericano Under-20 2003 - 1º turno -
14-1-2003 Colonia del Sacramento Argentina Under-20 Bandiera dell'Argentina 4 – 1 Bandiera del Paraguay Paraguay Under-20 Sudamericano Under-20 2003 - 1º turno - Uscita al 63’ 63’
16-1-2003 Montevideo Uruguay Under-20 Bandiera dell'Uruguay 1 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Under-20 Sudamericano Under-20 2003 - Fase finale -
20-1-2003 Maldonado Argentina Under-20 Bandiera dell'Argentina 4 – 0 Bandiera dell'Ecuador Ecuador Under-20 Sudamericano Under-20 2003 - Fase finale - Uscita al ?’ ?’
23-1-2003 Maldonado Brasile Under-20 Bandiera del Brasile 0 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Under-20 Sudamericano Under-20 2003 - Fase finale -
25-1-2003 Maldonado Paraguay Under-20 Bandiera del Paraguay 1 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Under-20 Sudamericano Under-20 2003 - Fase finale - Uscita al ?’ ?’
28-1-2003 Maldonado Argentina Under-20 Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera della Colombia Colombia Under-20 Sudamericano Under-20 2003 - Fase finale -
Totale Presenze 9 Reti 0
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Argentina Under-17
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
2-3-2001 Arequipa Perù Under-17 Bandiera del Perù 1 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Under-17 Sudamericano Under-17 2001 - 1º turno -
4-3-2001 Arequipa Argentina Under-17 Bandiera dell'Argentina 2 – 0 Bandiera dell'Ecuador Ecuador Under-17 Sudamericano Under-17 2001 - 1º turno -
6-3-2001 Arequipa Argentina Under-17 Bandiera dell'Argentina 2 – 1 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Under-17 Sudamericano Under-17 2001 - 1º turno 1
10-3-2001 Arequipa Argentina Under-17 Bandiera dell'Argentina 1 – 2 Bandiera del Venezuela Venezuela Under-17 Sudamericano Under-17 2001 - 1º turno - Ingresso al 46’ 46’
14-3-2001 Arequipa Argentina Under-17 Bandiera dell'Argentina 3 – 2 Bandiera del Paraguay Paraguay Under-17 Sudamericano Under-17 2001 - Fase finale -  75’
18-3-2001 Arequipa Brasile Under-17 Bandiera del Brasile 2 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Under-17 Sudamericano Under-17 2001 - Fase finale - Ammonizione al 44’ 44’
15-9-2001 Couva Argentina Under-17 Bandiera dell'Argentina 2 – 2 Bandiera del Burkina Faso Burkina Faso Under-17 Mondiali Under-17 2001 - 1º turno -
17-9-2001 Marabella Oman Under-17 Bandiera dell'Oman 0 – 3 Bandiera dell'Argentina Argentina Under-17 Mondiali Under-17 2001 - 1º turno 1
20-9-2001 Couva Spagna Under-17 Bandiera della Spagna 2 – 4 Bandiera dell'Argentina Argentina Under-17 Mondiali Under-17 2001 - 1º turno - Uscita al 69’ 69’
24-9-2001 Marabella Argentina Under-17 Bandiera dell'Argentina 2 – 1 dts Bandiera del Mali Mali Under-17 Mondiali Under-17 2001 - Quarti di finale -
27-9-2001 Port of Spain Francia Under-17 Bandiera della Francia 2 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Under-17 Mondiali Under-17 2001 - Semifinale 1 Ammonizione al 82’ 82’
30-9-2001 Port of Spain Argentina Under-17 Bandiera dell'Argentina 0 – 2 Bandiera del Burkina Faso Burkina Faso Under-17 Mondiali Under-17 2001 - Finale 3º posto -
Totale Presenze 12 Reti 3
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Argentina Under-15
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
3-7-1999 Londra Argentina Under-15 Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera della Francia Francia Under-15 Torneo tre Nazioni 1999 1
4-7-1999 Londra Inghilterra Under-15 Bandiera dell'Inghilterra 2 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Under-15 Torneo tre Nazioni 1999 -
Totale Presenze 2 Reti 1

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 24 ottobre 2022.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
giu.-dic. 2022 Bandiera dell'Argentina Rosario Central PD 23 6 10 7 CA 1 0 1 0 - - - - - - - - - - 24 6 11 7 25,00 Sub., 20°
Totale carriera 23 6 10 7 1 0 1 0 - - - - - - - - 24 6 11 7 25,00

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
Boca Juniors: Apertura 2003, 2015, 2017-2018, 2019-2020
Corinthians: 2005
Manchester Utd: 2007-2008, 2008-2009
Manchester City: 2011-2012
Manchester Utd: 2008
Manchester City: 2012
Manchester Utd: 2008-2009
Manchester City: 2010-2011
Juventus: 2013
Juventus: 2013-2014, 2014-2015
Juventus: 2014-2015
Boca Juniors: 2014-2015
Boca Juniors: 2018
Boca Juniors: 2020
Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]
Boca Juniors: 2003
Boca Juniors: 2003
Boca Juniors: 2004
Manchester Utd: 2007-2008
Manchester Utd: 2008

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Uruguay 2003
Atene 2004

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

2003, 2004, 2005
2003
2003, 2004, 2005
2003, 2004
2004
Atene 2004 (8 gol)
2005
2008-2009 (6 gol), 2009-2010 (6 gol)
dicembre 2009
2010-2011 (20 gol, a pari merito con Dimităr Berbatov)
2013-2014
2013-2014,[102] 2014-2015[103]
Squadra dell'anno: 2014, 2015
Migliore calciatore assoluto: 2015

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 59 (38) se si considera anche il Campionato Paulista.
  2. ^ Carlos Tévez in 6 video, su ilpost.it, 26 giugno 2013.
  3. ^ Filmato audio (ES) America TV, Carlos Tevez: "Mi papá verdadero murió antes de que yo nazca", su YouTube, 26 agosto 2017.
  4. ^ a b Emanuele Gamba, Tevez, un giorno di paura. Sequestro lampo del padre liberato dopo sette ore, in La Repubblica, Roma, 30 luglio 2014, p. 38.
  5. ^ L'Apache della Juventus: chi è Carlos Tevez?, su panorama.it, 26 giugno 2013.
  6. ^ Gioia Bò, Carlos Tévez: la sua vita diventa un film, su calciopro.com, 8 gennaio 2008.
  7. ^ Juventus, Tevez: "Mio padre sta bene". Rapito e liberato dopo 8 ore, su gazzetta.it, 29 luglio 2014.
  8. ^ Timothy Ormezzano, Juventus, paura e sollievo per Tevez: il padre vittima di un sequestro lampo. "Ringrazio tutti per l'appoggio", su repubblica.it, 29 luglio 2014.
  9. ^ Argentina, rapito poi liberato il padre di Tevez: sequestrato per otto ore, su corriere.it, 29 luglio 2014.
  10. ^ (EN) Marcela Mora y Araujo, Carlitos' way encapsulates the true magic of football, su theguardian.com, 10 agosto 2019.
  11. ^ City, Tevez condannato e contento: 250 ore di servizi sociali, su repubblica.it, 4 aprile 2013.
  12. ^ Juve, Tevez fermato per eccesso di velocità: patente ritirata
  13. ^ Carlitos Tevez, un argentino alla conquista del Brasile, su tuttomercatoweb.com, 20 febbraio 2006.
  14. ^ Lorenzo Marucci, Signori e i calci di punizione:"Bene Tevez, ritroviamo gli specialisti", su tuttomercatoweb.com, 3 marzo 2015.
  15. ^ (ES) Carlos Alberto Tevez, su futbolxxi.com (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2014).
  16. ^ Mi manda Pelè, su acmilan.com, 31 agosto 2010.
  17. ^ Daniele Zoratto, Corinthians: "Nessuno può permettersi Tevez" [collegamento interrotto], su tuttomercatoweb.com, 25 aprile 2006.
  18. ^ Giuliano Toffanin, Il Corinthians respinge le avances di Tevez: "Lo spogliatoio ne risentirebbe", su goal.com, 10 novembre 2011.
  19. ^ (EN) West Ham sign Tevez & Mascherano, su news.bbc.co.uk, 31 agosto 2006.
  20. ^ Pippo Russo, Tevez e il destino di cambiare casacca ogni due anni, in l'Unità, 23 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  21. ^ (EN) John Sinnott, Argentine deals will haunt Pardew, su news.bbc.co.uk, 11 dicembre 2006.
  22. ^ West Ham-Tottenham 3:4 (2:0), su transfermarkt.de, 4 marzo 2007.
  23. ^ (EN) Match Report, su whufc.com, 4 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2013).
  24. ^ (EN) Tevez leaving United, su manutd.com, 20 giugno 2009.
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