Club Atlético Rosario Central

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Disambiguazione – Se stai cercando il quasi omonimo club rugbistico, vedi Club Atlético del Rosario.
CA Rosario Central
Calcio
Canallas (Canaglie), La Academia Rosarina (L'Accademia di Rosario)
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Giallo, blu
Dati societari
CittàRosario
NazioneArgentina (bandiera) Argentina
ConfederazioneCONMEBOL
Federazione AFA
CampionatoPrimera División
Fondazione1889
PresidenteArgentina (bandiera) Gonzalo Belloso
AllenatoreArgentina (bandiera) Miguel Ángel Russo
StadioGigante de Arroyito
(49.000 posti)
Sito webwww.rosariocentral.com
Palmarès
Titoli nazionali4 Campionati argentini
Trofei nazionali1 Copa Argentina
1 Copa de la Liga Profesional
1 Copa Ibarguren
1 Copa de Competencia La Nación
1 Copa de Honor Municipalidad de Buenos Aires
1 Copa de Competencia Jockey Club
1 Copa de Competencia Asociación Amateurs
Trofei internazionali1 Coppe CONMEBOL
Si invita a seguire il modello di voce

Il Club Atlético Rosario Central, chiamato comunemente solo Rosario Central, è una società calcistica argentina con sede nella città di Rosario. Gioca nella Primera División, la massima divisione del campionato argentino di calcio. È una delle squadre più antiche d'Argentina e del mondo.

Il Rosario Central è una delle squadre più vittoriose con sede fuori dalla capitale argentina Buenos Aires, essendo riuscito a vincere il massimo campionato argentino quattro volte (l'ultimo risale alla stagione 1986-87). Nel 1995 è riuscito anche a vincere a livello internazionale, portando a casa la Coppa Conmebol (precursore della Coppa Sudamericana): grazie a questa vittoria, ad oggi è l'unica squadra della provincia di Santa Fe ad aver vinto un titolo internazionale.

I gialloblù hanno una storica rivalità con il Newell's Old Boys, scontrandosi con la Lepra nel Clásico Rosarino. Le partite casalinghe del Rosario Central vengono disputate nel Gigante de Arroyito, soprannome dell'Estadio Dr. Lisandro de la Torre, il più grande di Rosario.

Il Central Argentine Railway Athletic Club fu fondato il 24 dicembre 1889 da operai ferroviari inglesi; il primo presidente fu Colin Calder. Quando le compagnie Ferrocarril Central Argentino e Buenos Aires Railway si fusero nel 1903, il nome del club fu cambiato in Club Atlético Rosario Central.

I colori originali della divisa erano rossi e bianchi; più tardi cambiarono in bianco e infine nell'attuale divisa a strisce verticali oro-blu.

La squadra giocò nel campionato cittadino di Rosario fino al 1939, quando si iscrisse nella Primera División insieme ai rivali cittadini del Newell's Old Boys. Il Rosario Central retrocesse nel 1942 e nel 1951; in queste due occasioni raggiunse la promozione nella stagione immediatamente successiva. Il Rosario Central vinse il campionato nazionale nel 1971 e ancora nel 1973: quest'ultimo fu il primo dei tanti risultati ottenuti dall'allora allenatore Carlos Timoteo Griguol.

Nel 1974 il Central acquistò l'attaccante Mario Kempes dall'Instituto di Córdoba. Dopo sette anni senza successi il Central vinse il Nacional 1980 con il veterano Ángel Tulio Zof in panchina. Quella squadra fu chiamata "La Sinfónica" per la bellezza del suo calcio.

Dopo alcuni anni con brutti risultati, nel 1985 la squadra retrocesse, ma tornò l'anno seguente in Primera División, vincendo subito il campionato 1986/1987.

Nel 1995 il Rosario Central vinse il suo primo titolo internazionale, la Coppa CONMEBOL (attualmente Copa Sudamericana). Ha all'attivo dieci partecipazioni alla Coppa Libertadores, il terzo numero di presenze dopo Boca Juniors e River Plate.

Nel 2010 la società è stata in amministrazione controllata[1].

Colori e simboli

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Il soprannome comune del Rosario Central è Canallas ("canaglie", un insulto molto lieve) in quanto negli anni venti la società rifiutò di giocare un match di beneficenza per una clinica che curava i lebbrosi; la squadra rivale del Newell's guadagnò il soprannome Leprosos ("lebbrosi") andando a giocare la partita in questione.

In una conferenza stampa del gennaio 2007 per presentare la nuova divisa, Roberto Fontanarrosa, nativo di Rosario, revisionò la dizione e la forma scritta del soprannome del Central. La nuova forma scritta che diede fu Canayas.

Il Rosario Central gioca le gare interne nello Stadio Gigante de Arroyito, posto all'incrocio tra Avellaneda Boulevard e Génova Avenue, nel quartiere Lisandro de la Torre, popolarmente noto come Arroyito ("Ruscelletto"), situato nel nord-est della città.

Aveva una capienza ufficiale di 41.654 posti, ma in occasione dei Mondiali 1978 tenuti in Argentina questa fu elevata a 45.000 spettatori; l'Argentina dovette giocare le tre partite del secondo turno nel Gigante de Arroyito, essendosi qualificata al secondo posto nel proprio girone alle spalle dell'Italia. L'idolo locale Kempes fu spinto dal tifo e divenne il capocannoniere del torneo, segnando 4 dei suoi 6 gol proprio a Rosario.lo stadio è stato ristrutturato nel 2024, secondo le norme fifa e ampliato a 49.000 posti.

Il CA Rosario Central nella cultura di massa

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Nella stagione 1971 il Central vinse il titolo sconfiggendo in semifinale i rivali del Newell's con una rete di Aldo Poy che, segnata con uno spettacolare tuffo e un morbido colpo di testa, divenne celebre come Palomita de Poy[2]. Tale fu la sua importanza che da allora la rete viene rimessa in scena, protagonista lo stesso Poy, ogni 19 dicembre in un luogo diverso, al punto che la Palomita è stata candidata all'inserimento nel Guinness dei primati come "il gol più celebrato della storia"[3].

Ernesto Che Guevara, nativo di Rosario, era notoriamente tifoso delle Canayas (infatti la sua effigie è riportata in svariati stendardi dai sostenitori del Central); una delle più recenti rievocazioni della suddetta Palomita de Poy è stata non a caso inscenata a Cuba, con Ernesto Guevara, il figlio del "Che", nel ruolo di "assist-man"[4]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del C.A. Rosario Central.

Negli anni settanta, ebbe particolare fama il centrocampista Tomás Carlovich, ritenuto da molti uno dei giocatori più forti della propria epoca: si espose anche Diego Armando Maradona, dicendo che era più forte di lui.[5]

La coreografia più grande al mondo

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Nel 2017, in occasione del derby col Newell's Old Boys, (poi vinto per 1-0) i tifosi del Rosario Central hanno esibito una coreografia lunga 500 metri e alta 40 che ha avvolto tre quarti dello stadio Gigante de Arroyito, è il “banderazo” più grande mai realizzato. Lo hanno disegnato 400 fra tifosi e artisti di strada.[6][7]

La bandiera più grande al mondo

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Nel 2009 i tifosi del Rosario Central, per il 120º anniversario del club, prepararono uno striscione di 4.300 metri, all'epoca il più grande mai esistito. Tuttavia questo record è stato battuto dai tifosi del River Plate nel 2012 con uno striscione di quasi 7.900 metri.[8][9]

Competizioni regionali

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  • Coppa Santa Fe: 1
2017[10][11]
1908, 1914, 1915, 1916, 1917, 1919, 1923, 1927, 1928, 1930

Competizioni nazionali

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Nacional 1971, Nacional 1973, Nacional 1980, 1986-1987
2017-2018
2023
1913
1915
1916
1916
1920
1942, 1951, 1985, 2012-2013

Competizioni internazionali

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1995

Altri piazzamenti

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Secondo posto: Nacional 1970, Metropolitano 1974, Nacional 1974, Apertura 1999
Terzo posto: Clausura 1994, Apertura 1997, 2015
Finalista: 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016
Semifinalista: 1969, 2016-2017
Finalista: 2018
Finalista: 2020-2021
Finalista: 2023
Semifinalista: 1975, 2001
Finalista: 1998
Semifinalista: 1996
Semifinalista: 1996
Semifinalista: 1996

Rosa aggiornata al 21 gennaio 2024.

N. Ruolo Calciatore
12 Argentina (bandiera) P Juan Pablo Romero
30 Argentina (bandiera) P Marcelo Miño
31 Argentina (bandiera) P Josué Ayala
3 Argentina (bandiera) D Agustín Sández
4 Argentina (bandiera) D Damián Martínez
6 Argentina (bandiera) D Juan Komar
13 Argentina (bandiera) D Joan Mazzaco
32 Argentina (bandiera) D Facundo Almada
33 Argentina (bandiera) D Emanuel Brítez
8 Uruguay (bandiera) D Diego Zabala
11 Argentina (bandiera) C Nicolás Colazo
15 Argentina (bandiera) C Rodrigo Villagra
16 Argentina (bandiera) C Mateo Tanlongo
17 Argentina (bandiera) C Rafael Sangiovani
N. Ruolo Calciatore
18 Argentina (bandiera) C Francesco Lo Celso
19 Argentina (bandiera) C Luciano Ferreyra
20 Argentina (bandiera) C Andrés Lioi
22 Argentina (bandiera) C Lautaro Giaccone
23 Argentina (bandiera) C Diego Becker
7 Argentina (bandiera) A Alan Marinelli
9 Uruguay (bandiera) A Abel Hernández
10 Argentina (bandiera) A Enzo Copetti
23 Argentina (bandiera) A Ignacio Russo
24 Argentina (bandiera) A Alan Bonansea
28 Argentina (bandiera) A Lucas Gamba
29 Messico (bandiera) A Luca Martínez
44 Argentina (bandiera) A Agustín Módica

Staff tecnico

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Staff dell'area tecnica
  • Argentina (bandiera) Miguel Ángel Russo - Allenatore
  • Argentina (bandiera) Carlos Retegui - Allenatore in seconda
  • Argentina (bandiera) Juan Carlos Raña - Allenatore di portiere
  • Argentina (bandiera) Ernesto Colman - Medico
  1. ^ Palermo, adesso tocca a Santiago Garcia Tuttopalermo.net
  2. ^ RAI3-Rabona-La palomita de Poy, su youtube.com.
  3. ^ La "Palomita" de Poy: La storia del gol più festeggiato della storia del calcio. Archiviato il 2 aprile 2015 in Internet Archive., Vamo' lo' Pibe
  4. ^ La palomita de Aldo Pedro Poy en Cuba, YouTube
  5. ^ (ES) 1977 - tomas felipe carlovich, su gbarlasina.blogspot.com, 30 luglio 2010. URL consultato il 17 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2012).
  6. ^ gazzetta.it, La coreografia più grande del mondo? A Rosario, su video.gazzetta.it, 11 dicembre 2017. URL consultato il 15 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2018).
  7. ^ youtube.com, Coreografia derby di Rosario da Guinness World Record - banderazo, su youtube.com, 14 dicembre 2017.
  8. ^ infobae.com, Central tiene la bandera más larga del mundo y va por el Guinness, su infobae.com, 21 dicembre 2009.
  9. ^ cavese1919.it, LO STRISCIONE PIÙ LUNGO D’EUROPA [collegamento interrotto], su cavese1919.it, 23 gennaio 2019.
  10. ^ [1]
  11. ^ [2]

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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