Gentil Cardoso

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Gentil Cardoso
Nazionalità Bandiera del Brasile Brasile
Calcio
Ruolo Allenatore
Termine carriera 1967
Carriera
Carriera da allenatore
1938-1939Vasco da Gama
1945-1947Fluminense
1948Corinthians
1949-1950Flamengo
1952Vasco da Gama
1953-1954Botafogo
1955Sport Recife
1957-1958Bangu
1959Bandiera del Brasile Brasile
1959Santa Cruz
1960Náutico
?America-RJ
1963-1964Sporting Lisbona
1965Bangu
1967Vasco da Gama
Palmarès
 Copa América
Bronzo Ecuador 1959
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Gentil Alves Cardoso (Recife, 5 luglio 1906Rio de Janeiro, 8 settembre 1970) è stato un allenatore di calcio brasiliano. Fu un pioniere del modulo WM in Brasile.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Prima di intraprendere la carriera sportiva fu cameriere, lustrascarpe, panettiere e militare.[2][3]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1946, assunto dal Fluminense, promise la vittoria del Campionato di Rio a patto che i dirigenti acquistassero Ademir. L'allenatore fu accontentato e la squadra conquistò poi il titolo, curiosamente grazie alla rete decisiva messa a segno proprio da Ademir nello scontro con il Botafogo.[3] Nel 1952, alla guida del Vasco da Gama, riuscì a vincere insperatamente il campionato statale malgrado l'elevata età media della squadra ma, nonostante fosse anche stato portato in trionfo dalla torcida, fu poi licenziato[3] il 21 gennaio del 1953. Due giorni dopo l'episodio si accordò con il Botafogo.[4] Pur non avendo mai vinto il campionato con questa squadra, Cardoso si guadagnò un posto nella sua storia per essere stato l'allenatore che acquisì Garrincha,[2] giocatore che fino a quel momento era sempre stato scartato ai provini sostenuti. A Rio ebbe anche esperienze con Flamengo[5] e Bangu,[2] mentre a San Paolo guidò Corinthians[6] e Ponte Preta.[3] Vinse il Campionato Pernambucano con le tre maggiori squadre di Recife. Nei quarantaquattro anni dedicati al calcio[3] fu anche allenatore di América-RJ, Sport, Santa Cruz e Náutico (1960[7]) [2] e, all'estero, dei portoghesi dello Sporting Lisbona (dal 2 luglio 1963[8] all'8 marzo 1964[9]).

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Fu tecnico della Seleção in occasione della Copa America del 1959,[2][10] classificandosi terzo.

Il personaggio[modifica | modifica wikitesto]

Cardoso fu uno dei personaggi più caratteristici del calcio brasiliano. Citava Socrate e Cicerone, leggeva Rui Barbosa e apprezzava Gandhi.[3] Inventò molte espressioni ancora oggi usate in ambito calcistico nel suo Paese, tra cui il termine "cobra" in riferimento ai calciatori particolarmente abili[3] e le frasi "Il campione dà del tu al pallone, non dell'eccellenza" e "La miglior difesa è l'attacco".[1] Durante gli allenamenti guidava i giocatori mediante un megafono.[2]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Fluminense: 1946
Vasco de Gama: 1952

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (PT) Gentil Cardoso [collegamento interrotto], su fotolog.terra.com.br, Enciclopédia Nordeste. URL consultato il 12 settembre 2009.
  2. ^ a b c d e f (PT) Gentil Cardoso [collegamento interrotto], su terceirotempo.ig.com.br, Terceiro Tempo. URL consultato il 12 settembre 2009.
  3. ^ a b c d e f g (PT) A figura lendária do técnico - Gentil Cardoso, su museudosesportes.com.br, Museus dos Esportes. URL consultato il 12 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2008).
  4. ^ Mário Filho, O negro no futebol brasileiro, p. 310.
  5. ^ 56 partite, 36 vittorie, 12 pareggi, 8 sconfitte. Roberto Assaf, Clovis Martins, Almanaque do Flamengo.
  6. ^ 22 partite, 13 vittorie, 3 pareggi, 6 sconfitte. Celso Unzelte, Almanaque do Corinthians.
  7. ^ http://www.nautico-pe.com.br/mate96rias_especiais-colunasInterna.php?idCol=2438[collegamento interrotto]
  8. ^ Sporting Clube de Portugal Archiviato il 12 agosto 2010 in Internet Archive.
  9. ^ Sporting Clube de Portugal Archiviato il 12 settembre 2010 in Internet Archive.
  10. ^ (EN) Southamerican Championship 1959 (2nd Tournament), su rsssf.com. URL consultato il 12 settembre 2009.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]