America Football Club

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América de Rio
Calcio
Mecão, Rubro, Diabo, Sangue, Brasinha
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Rosso, bianco
Dati societari
Città Rio de Janeiro (Tijuca)
Nazione Brasile
Confederazione CONMEBOL
Federazione CBF
Campionato Série C
Fondazione 1904
Presidente Bandiera del Brasile Romário
Allenatore Bandiera del Brasile Josué Teixeira
Stadio Estádio Giulite Coutinho
(16.000 posti)
Sito web www.americario.com.br
Palmarès
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L'America Football Club è una società calcistica brasiliana di Rio de Janeiro, fondata il 18 settembre 1904. L'America ha ispirato la creazione di molti altri club di nome América, sia in Brasile che in altri paesi.[1] Tra i titoli vinti dal club c'è il Torneio dos Campeões del 1982, organizzato dalla CBF. Nella classifica delle squadre con più titoli del Campionato Carioca, l'América è al quinto posto.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Stadio Wolney Braune, ex campo di Andaraí. Sullo sfondo, la Chiesa di Santo Antônio de Lisboa.

Gli inizi e i primi titoli: 1904-1920[modifica | modifica wikitesto]

Il club fu fondato il 18 settembre 1904, nella casa di uno dei suoi fondatori, Alfredo Mohrstedt, in via Praia Formosa. Tra i suoi titoli ottenuti, 7 Campionati Carioca, 1 Taça Guanabara, 1 Taça Rio e il Torneio dos Campeões della CBF.

I suoi colori sociali all'inizio erano il bianco ed il nero, sostituiti per volere di Belfort Duarte dall'attuale divisa rosso-bianca nel 1908, scelta in onore del Associação Athletica Mackenzie College, squadra di San Paolo, che l'America aveva affrontato in una partita amichevole.

Il primo campo da gioco dell'America fu un terreno nell'Estrada de Ferro Rio D'Ouro, in Rua Pedro Alves. Il 12 agosto 1906, i club si trasferì in Rua São Francisco Xavier, 78. Visto però che quel campo non aveva le misure regolamentari, vennero usati nel 1908 il campo del Bangu, in Rua Ferrer e nel 1910, quello del Fluminense, in Rua Guanabara (l'attuale via Pinheiro Machado).

Nel 1911 l'America riuscì ad ottenere un campo regolamentare, in Rua Campos Sales nella zona di Tijuca, dopo la fusione con l'Haddock Lobo Football Club.I dirigenti dell'America convinsero quelli dell'Haddock Lobo a mantenere come colori sociali quelli del club, e successivamente anche a lasciare inalterato il nome di America Football Club. La fusione quindi consistette nell'arrivo dei giocatori dell'Haddock Lobo (tra i quali vi era Marcos Carneiro de Mendonça), e nell'utilizzo del campo. L'America ottenne altri giocatori dall'estinto Riachuelo Football Club nel 1911. Il 18 settembre 1912 l'America organizzò la prima partita internazionale della sua storia, venendo sconfitto dalla Nazionale di calcio del Cile per 3 a 2.

Nel 1913 l'America quando conquistò il Campionato Carioca con 12 vittorie e 3 sconfitte, battendo il São Cristóvão il 30 novembre con il risultato di 1 a 0. Sempre nel 1913, l'America fu il primo club carioca ad entrare nel basket, grazie a Henry J. Sims, allora direttore dell'Associação Cristã de Moços.[2]

Il 12 ottobre 1914, l'America fu una delle squadre della seconda partita giocata in notturna in Brasile, sconfiggendo il Vila Isabel per 6 a 1.[3]

Avendo chiuso i Campionati Carioca 1914 e 1915 rispettivamente al 4º e 3º posto, l'America tornò a vincere il titolo nel 1916 vincendo 1-0 contro il São Cristóvão con un gol di Gabriel de Carvalho.

1921-1935: quattro titoli carioca[modifica | modifica wikitesto]

Giunto al secondo posto nel campionato statale del 1921, perdendo contro il Flamengo, l'America vinse il campionato 1922 sempre contro il São Cristóvão, stavolta per 3 a 1. Con la vittoria nel Campionato Carioca 1922, l'America ricevette il titolo di Campeão do Centenário da Independência do Brasil.

Nel 1924 l'America fece alcuni lavori al suo stadio di via Campos Sales. L'America vinse nuovamente il titolo nel 1928 vincendo 13 partite, pareggiandone 4 e perdendone 1, sconfiggendo all'ultimo turno il Fluminense per 3-1 allo stadio di via Campos Sales.

Nel 1929 l'América iniziò l'anno con tour in Argentina e in Uruguay, perdendo 2 partite contro l'Argentina (1 a 6 e 0 a 2), vincendo contro il Ferro Carril Oeste per 5 a 1 e pareggiando con il Combinado Portenho (abitanti di Buenos Aires) per 1-1. In Uruguay l'América pareggiò con il Peñarol per 1 a 1. Sempre nello stesso anno pareggiò contro il Ferencvaros, squadra campione d'Ungheria, per 1 a 1.

Il 3 novembre 1929 l'America dovette ripetere una partita contro il Botafogo, vincendo 11-2.

Nel 1930 chiuse il Campeonato Carioca al terzo posto, con Sobral capocannoniere del campionato e due giocatori partecipanti al campionato del mondo 1930. L'America fu campione carioca nel 1931 battendo il Bonsucesso per 3-1, con 2 gol di Carola e uno di Adalberto.

Nel 1935 il pareggio con il Flamengo permise al club di vincere il titolo statale con 11 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte.

1936-1949: i tornei Extra, Relâmpago e Início[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1937, l'America e il Vasco da Gama si affrontarono nel derby chiamato Clássico da Paz.

L'America vinse il Torneio Extra nel 1938, pareggiando per 2-2 contro il Flamengo sul campo del São Cristóvão, con gol di Lacínio e Gallego per il club biancorosso. Il 18 dicembre 1938, durante una partita del Campionato Carioca, giocando in casa in via Campos Sales, l'America riuscì a rimontare il Vasco da 0-4 a 6-4.

Il 30 luglio 1939, sempre durante un match con il Vasco, il centravanti dell'América, Plácido de Assis Monsores, si ruppe l'avanbraccio ma continuò a giocare, e il club vinse quel derby per 3 a 1. Il 1945 iniziò con un tour dell'America negli Stati del Nord e Nord-Est del Brasile per poi vincere il Torneio Relâmpago a Rio, battendo il Vasco per 2-1, con doppietta di Maneco.

Nel 1946 invece il Torneio Relâmpago venne vinto dal Vasco, il Torneio Municipal dal Botafogo e il Torneio Início dal Flamengo. Nel 1949[4] l'America vinse il Torneio Início battendo il Bangu per 1 a 0 in finale, con gol di Hilton Viana su calcio di rigore.

1950-1960[modifica | modifica wikitesto]

Il club arrivò in finale del Campionato Carioca al Maracanã perdendo[5] nel 1950 per 2-1 contro il Vasco, davanti a 121.765 spettatori (di cui 104.775 paganti). In 20 partite l'America aveva ottenuto 14 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte, con 52 gol fatti e 30 subiti.

Nel 1951 le squadre inglesi dell'Arsenal e del Portsmouth fecero un tour in Brasile, ed entrambe affrontarono l'America al Maracanã. Il 27 maggio l'America sconfisse l'Arsenal davanti a 20.856 spettatori (di cui 14.574 paganti), con gol di Dimas e Rubens. L'8 giugno sconfisse il Portsmouth per 3 a 2, con gol di Rubens, Ranulfo e Dickinson (autorete), con doppietta di Reid per gli inglesi.

Il 18 luglio 1951, l'America vinse una partita tenutasi a Montevideo, contro la Nazionale di calcio dell'Uruguay, che si svolse anche per commemorare l'anniversario della vittoria del campionato del mondo 1950. Davanti a 65.000 uruguaiani, l'America sconfisse la Celeste per 3 a 1[6]

Nel Torneio Extra Carlos Martins da Rocha del 1952, l'America sconfisse il Flamengo per 1 a 0 dopo 148 minuti di gioco, visto che il regolamento di allora prevedeva recuperi di 15 minuti fino alla vittoria di uno dei due club; il gol della vittoria fu realizzato dal centrocampista Ari.

Il Jornal dos Sports pubblicò il 31 dicembre 1954 una classifica stilata dall'istituto statistico IBOPE che classificò la tifoseria dell'America al quarto posto nello Stato di Rio de Janeiro, con il 6%,[7] 1% più dei tifosi del Botafogo.

Nel Campionato Carioca 1954[8] l'America si classificò al secondo posto battendo il Fluminense 3-0, il 16 febbraio 1955, con 2 gol di Alarcon e 1 di João Carlos. In 27 partite l'America ottenne 17 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte, segnando 59 gol e subendone 27.

L'America si era già classificata seconda nel 1950, 1954 e nel 1955.

Nell'aprile del 1955, furono acquistati Canário, Washington e J. Alves dall'Olaria, con Canário che in quel periodo giocava per la Nazionale di calcio brasiliana. Nel 1960, Canário fu il primo brasiliano a vincere la Coppa dei Campioni, con il Real Madrid.

Tra giugno e luglio, l'America partecipa al Torneio Charles Miller, a San Paolo del Brasile e diventa vicecampione, sconfiggendo Flamengo (1-0), Peñarol (4-1), Benfica (4-2), perdendo con il Corinthians (3-1) e pareggiando con il Palmeiras (2-2).

Sempre il luglio l'America vince il Torneio Quadrangular Internacional, a Lima, capitale del Perù, battendo Universitario de Deportes (3-1), Alianza Lima (4-2) e il Santos in finale per 2-1, con 2 gol di Alarcon.

Il tecnico Martim Francisco se ne va dopo il Campeonato Carioca 1955; la squadra comunque vinse il titolo di Campeão do Terceiro Turno nel 1955,[9] battendo il Fluminense in finale con il punteggio di 2 a 0.

Sempre nel 1955, l'America andò anche in tournée in Europa, per un totale di diciotto partite, vincendone 13 pareggiandone 3 e perdendone 2.[10] Nel 1960 il club vinse il Campeonato Carioca, battendo il Fluminense.[11]

1961-1970: titolo regionale e Torneio Internacional[modifica | modifica wikitesto]

Il18 ottobre 1961 l'America vinse nella Zona Sul della Taça Brasil, battendo 2-1 il Sociedade Esportiva Palmeiras davanti a 30.000 spettatori (19.130 paganti).

Vinse il Torneio Internacional Negrão de Lima al Maracanã, nel 1967, che contava anche la partecipazione di Nacional di Montevideo (l'America vinse 1-0), dell'Huracán di Buenos Aires (vittoria dell'America 4-0) e del Vasco, che venne sconfitto dall'America in finale per 3-1, con tripletta di Edu.

1971-1980: la grande squadra[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni settanta, e nonostante non avesse vinto il Campionato Carioca, l'America conquistò la Taça Guanabara 1974 (e nel 1975 arrivò secondo) in un'altra finale contro il Fluminense, ancora con 100.000 spettatori al Maracanã. Tra i giocatori dell'America di quel periodo c'era Luisinho, o Luís Alberto da Silva Lemos, il miglior marcatore della storia del club, con 311 gol segnati tra gli anni settanta e ottanta.

Un altro giocatore con più presenze fu il difensore tedesco naturalizzato brasiliano, Alex, che giocò 670 partite nell'America (tra il 1967 e il 1979).

Nel 1979, l'America ebbe in squadra il capocannoniere del Campeonato Brasileiro, César, con 13 gol, come quando, durante il Torneio Roberto Gomes Pedrosa 1969, Edu era stato il miglior marcatore, con 14 gol, facendo meglio anche di Pelé. Già nel Campeonato Estadual do Rio de Janeiro (l'attuale Campeonato Carioca), il capocannoniere fu un giocatore dell'America, nel 1914 (Ojeda, 9 gol), 1929 (Telê, 23 gol), 1974 (Luisinho, 20 gol) e 1983 (Luisinho, 22 gol).

1981-1999[modifica | modifica wikitesto]

Il 12 giugno 1982, l'America vinse il Torneio dos Campeões, organizzato dalla CBF con i maggior club brasiliani, battendo il Guarani (SP) per 2-1.[12] Nello stesso anno il club vinse anche la Taça Rio, secondo turno del Campionato Carioca, battendo il Fluminense per 4 a 2.

Fino al 1986 disputò tutte le edizioni del Campeonato Brasileiro Série A ed era allora secondo nel Ranking della CBF e al 13º posto per risultati nella storia del campionato nazionale. Inoltre chiuse il Campeonato Brasileiro al 3º posto, portando 50.502 spettatori paganti al Maracanã per la semifinale contro il San Paolo, terminata 1-1.

L'anno seguente fu creato il Clube dos 13, che organizzò d'accordo con la CBF la I Copa União. L'America fu escluso dalla coppa e dovette disputare il campionato di seconda divisione. Lontano dalla competizioni per un anno, al ritorno retrocesse di nuovo in seconda divisione.

2000-2007[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2000 avviene l'inaugurazione dell'Estádio Giulite Coutinho e provvedimenti economici. La squadra si qualificò per la Copa do Brasil 2004 e 2005.

Nel 2006 il club fu finalista nella Taça Guanabara e semifinalista nella Taça Rio. Nella Taça Guanabara, la squadra perse contro il Botafogo, davanti a 45 000 spettatori. Grazie a questa prestazione, si assicurò la presenza in Copa do Brasil 2007.

Nella Taça Guanabara 2007, il club approda alle semifinali, vincendo contro Vasco (2-1), Fluminense (2-0) e Botafogo (2-1).

2008[modifica | modifica wikitesto]

Per il 2008 l'America aveva ingaggiato come allenatore Ademir Fonseca, ma dopo la sconfitta al debutto contro il Duque de Caxias fu esonerato, venendo sostituito ad interim prima da Jorge Vieira e successivamente da Amarildo, ex giocatore della Nazionale di calcio brasiliana. Per la Taça Guanabara fu contattato Gaúcho, per cercare di evitare la retrocessione in seconda divisione del Campionato Carioca, ma non ci riuscì ed il 5 aprile la squadra retrocesse per la prima volta. L'America ha disputato 100 Campionati Carioca di prima divisione, poco sotto a Fluminense e Botafogo per numero di partecipazioni alla competizione.

2009[modifica | modifica wikitesto]

Il 12 agosto 2009 viene ingaggiato Romario, dopo un anno di inattività.

Svolge il ruolo di giocatore-dirigente.

Esordisce al 65' del 26 novembre 2009 in America-Artsul.

A dicembre, come allenatore della squadra, viene ingaggiato Bebeto, ex compagno di nazionale e amico di Romario.

2010[modifica | modifica wikitesto]

Il 14 febbraio 2010 viene esonerato dopo tre vittorie, un pareggio e quattro sconfitte nella fase preliminare del Campionato Carioca[13][14]

Subentra a Bebeto il suo assistente Gabriel Vieira.

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

L'America ispirò diversi club sportivi quali:

Squadra Città Attività Dettaglio
América-AM Manaus Calcio Fondazione societaria, nome del club, disegno dello stemma e colori sociali.[15]
América-CE Fortaleza Polisportiva Fondazione societaria, nome del club, disegno dello stemma e colori sociali.[15]
América-RN Natal Polisportiva Fondazione societaria e nome del club.[15]
América-SE Propriá Calcio Fondazione societaria e nome del club.[15]
América-SP São José do Rio Preto Calcio Fondazione societaria, nome del club, disegno dello stemma e colori sociali.[15]
América-TR Três Rios Polisportiva Fondazione societaria e nome del club.[15]
América de T. Otoni Teófilo Otoni Calcio Fondazione societaria, nome del club, disegno dello stemma e colori sociali.[15]

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Rosa 2018[modifica | modifica wikitesto]

N. Ruolo Calciatore
Bandiera del Brasile P Felipe
Bandiera del Brasile P Lucas
Bandiera del Brasile P Luis Guilherme
Bandiera del Brasile P Phillipe
Bandiera del Brasile D Belarmino
Bandiera del Brasile D Anderson Kunzel
Bandiera del Brasile D Ciro
Bandiera del Brasile D Pessanha
Bandiera del Brasile D Eduardo
Bandiera del Brasile D Lucas Gama
Bandiera del Brasile D Marlon
Bandiera del Brasile D Matheus Felipe
Bandiera del Brasile D Bazezi
Bandiera del Brasile D Paulinho
Bandiera del Brasile D Rafael Morisco
N. Ruolo Calciatore
Bandiera del Brasile C Fernando Chagas
Bandiera del Brasile C Leo Franco
Bandiera del Brasile C Leo Martins
Bandiera del Brasile C Lucas Bala
Bandiera del Brasile C Nivaldo
Bandiera del Brasile C Thiago
Bandiera del Brasile C Tiago Correa
Bandiera del Brasile A Allan
Bandiera del Brasile A Davi
Bandiera del Brasile A Giancarlos
Bandiera del Brasile A Hudson
Bandiera del Brasile A João Douglas
Bandiera del Brasile A Alfinete
Bandiera del Brasile A Juninho
Bandiera del Brasile A Yago

Rosa 2010[modifica | modifica wikitesto]

N. Ruolo Calciatore
Bandiera del Brasile P Marcelo Leite
Bandiera del Brasile P Roberto Neto
Bandiera del Brasile P Rodrigo Cafè
Bandiera del Brasile D Claudemir
Bandiera del Brasile D Rafael Tamba
Bandiera del Brasile D Ciro
Bandiera del Brasile D Daniel Melo
Bandiera del Brasile D Evandro
Bandiera del Brasile D Fábio Braz
Bandiera del Brasile D Roger
Bandiera del Brasile D Mael
Bandiera del Brasile D Junior
Bandiera del Brasile D Jaziel
Bandiera del Brasile D Osmar
Bandiera del Brasile D Rodrigo da Costa
Bandiera del Brasile D Gerson Ramos
N. Ruolo Calciatore
Bandiera del Brasile C Bruno Reis
Bandiera del Brasile C Jones Carioca
Bandiera del Brasile C Leandrinho
Bandiera del Brasile C Vitor Palito
Bandiera del Brasile A Allan
Bandiera del Brasile A Adriano de Souza
Bandiera del Brasile A Daniel Morais
Bandiera del Brasile A Paty
Bandiera del Brasile A Felipe
Bandiera del Brasile A Romário
  • Rosa, su america-rj.com.br. URL consultato il 15 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2010).

Giocatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori dell'America F.C..

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori dell'America F.C..

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

1982

Competizioni statali[modifica | modifica wikitesto]

1913, 1916, 1922, 1928, 1931, 1935, 1960
2009, 2015, 2018
1974
1982
1949

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

1933, 1934, 1935, 1938, 1940, 1941

Altri piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Secondo posto: 1911, 1914, 1917, 1921, 1943 (Torneo Relampago), 1944 (Torneo Municipal), 1946 (Torneo Relampago), 1950, 1954, 1955
Terzo posto: 1908, 1909, 1910, 1912, 1915, 1920, 1927, 1930, 1936, 1944 (Torneo Relampago), 1945, 1946 (Torneo Municipal), 1947, 1974, 1976, 1982
Finalista: 1951

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (PT) Galeria do America Futebol Clube do RJ, su br.geocities.com. URL consultato il 3 aprile 2009 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2006).
  2. ^ (PT) A História Oficial do Basquete, su cbb.com.br. URL consultato il 3 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2009).
  3. ^ (PT) Primeiros jogos noturnos realizados no Brasil, su paginas.terra.com.br. URL consultato il 3 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2007).
  4. ^ (PT) América - 1949 - Museu dos Esportes, su museudosesportes.com.br. URL consultato il 3 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2009).
  5. ^ (PT) Decisão carioca de 1950 - Vasco 2 x America 1 - Museu dos Esportes, su museudosesportes.com.br. URL consultato il 3 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2009).
  6. ^ .(PT) O America vence os campeões do mundo - Museu dos Esportes, su museudosesportes.com.br. URL consultato il 3 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2009).
  7. ^ (PT) Pesquisa de torcidas do Ibope na cidade do Rio de janeiro em 1954 - RSSSF, su rsssfbrasil.com. URL consultato il 3 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2009).
  8. ^ (PT) América de 1954, su museudosesportes.com.br. URL consultato il 3 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2009).
  9. ^ (PT) América de 1956, su museudosesportes.com.br. URL consultato il 3 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2009).
  10. ^ (PT) O América na Europa e na África - Museu dos Esportes, su museudosesportes.com.br. URL consultato il 3 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2009).
  11. ^ (PT) As Grandes Decisões - Carioca de 1960 - Museu dos Esportes, su museudosesportes.com.br. URL consultato il 3 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2009).
  12. ^ (PT) 1982 - Campeão dos Campeões - AFC, su americafootballclub.com. URL consultato il 3 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2009).
  13. ^ Brasile: Romario esonera Bebeto, su ansa.it, 14 febbraio 2010.
  14. ^ Romario esonera Bebeto, su sportal.it, 14 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2010).
  15. ^ a b c d e f g Enciclopédia do Futebol Brasileiro Lance!, p. 120.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (PT) AA.VV., Enciclopédia do Futebol Brasileiro Lance!, vol. 1, Rio de Janeiro, Aretê Editorial S/A, 2001, ISBN 85-88651-01-7.

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