Concetto Lo Bello
Concetto Lo Bello | ||
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Lo Bello allo stadio San Siro di Milano per la finale di Coppa dei Campioni 1969-70 tra Feyenoord e Celtic | ||
Informazioni personali | ||
Arbitro di | ![]() | |
Federazione | ![]() | |
Sezione | Siracusa | |
Professione | Assicuratore Politico Dirigente sportivo | |
Attività nazionale | ||
Anni | Campionato | Ruolo |
1954-1974 | Serie A e B | Arbitro |
Attività internazionale | ||
1958-1974 | UEFA | Arbitro |
Esordio | Egitto-Germania Ovest 28 dicembre 1958 | |
Premi | ||
Anno | Premio | |
1963 | Premio Giovanni Mauro |
Concetto Lo Bello (Siracusa, 13 maggio 1924 – Siracusa, 9 settembre 1991) è stato un arbitro di calcio, politico e dirigente sportivo italiano.
Detiene il record del maggior numero di partite arbitrate in Serie A (328), e nel 1963 è stato insignito con il prestigioso Premio Giovanni Mauro.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Carriera sportiva[modifica | modifica wikitesto]
Iniziò la sua carriera nel 1944. Inizialmente, si alternava nell'arbitraggio con la pallanuoto, il cui campionato si disputava d'estate[1]. Arrivò nella massima serie calcistica nel 1954 diventando internazionale nel 1958 (esordio al Cairo il 28 dicembre, Egitto-Germania Ovest 2-1). Nella sua carriera ha dato prova di grande autorità e bravura in più occasioni, si è imposto in situazioni-limite mantenendo sempre il suo ruolo, malgrado le critiche per molte prese di posizione che erano viste come manie di protagonismo. Fu tra i primi a cercare di tutelare gli attaccanti concedendo dei rigori considerati generosi: fu anche arbitro di alcune sfide che decisero il campionato, tra cui lo spareggio-scudetto del 1964 fra Bologna e Inter e la partita di campionato del 1970 tra Cagliari e Juventus, che diede la vittoria dello scudetto ai sardi. Lo Bello si è premurato di far crescere a livello nazionale alcuni sport minori e l'intero movimento sportivo e ricreativo della città di Siracusa.[2]
In campo internazionale ha collezionato 93 partite, di cui 34 tra Nazionali A. Ha diretto alcune partite delle fasi finali delle Olimpiadi 1960 (gli incontri di qualificazione Polonia-Tunisia 6-1 a Roma, Danimarca-Polonia 2-1 a Livorno, e la finale Jugoslavia-Danimarca 3-1), dell'Europeo 1964 (semifinale Unione Sovietica-Danimarca 3-0 a Barcellona) e del Mondiale 1966 (Inghilterra-Messico 2-0 al Wembley Stadium, e la semifinale Germania Ovest-Unione Sovietica 2-1 a Liverpool). Ha inoltre arbitrato la finale di Coppa Intercontinentale 1966 (Real Madrid-Peñarol 0-2) e le finali di Coppa dei Campioni 1967-1968 (Manchester United-Benfica 4-1 dts) e del 1969-1970 (Feyenoord-Celtic 2-1 dts), di Coppa delle Coppe 1966-1967 (Bayern Monaco-Rangers 1-0 dts), di Coppa delle Fiere 1965-1966 (Real Zaragoza-Barcelona 2-4 dts) e di Coppa UEFA 1973-1974 (Feyenoord-Tottenham 2-0).
Oltre a essere l'arbitro più presente in Serie A, Lo Bello è anche il più anziano ad aver diretto una partita delle Coppe Europee: è sceso in campo il 29 maggio 1974 a 50 anni e 16 giorni, in occasione della finale di Coppa UEFA tra Feyenoord e Tottenham. Poco dopo questa partita ha dato l'addio al calcio, ma non allo sport a cui è rimasto per sempre legato.
Anche il figlio Rosario ha vestito la maglia di arbitro, esordendo in Serie A subito dopo il ritiro del padre. Pur non raggiungendo la notorietà e il prestigio mondiale del genitore (da molti considerato l'arbitro migliore di tutti i tempi), Rosario riuscì comunque a svincolarsi dal peso dell'illustre figura paterna, divenendo anche lui internazionale nonché uno dei più famosi direttori di gara italiani degli anni 1980.
In ricordo della sua figura e della sua carriera, l'AIA ha istituito un premio che porta il suo nome e che va a premiare ogni anno, a fine stagione, l'arbitro italiano con la qualifica di internazionale che più si è distinto.
Dal 1976 alla sua morte è stato presidente della Federazione Italiana Giuoco Handball, ovvero la federazione pallamano: sotto la sua presidenza le nazionali azzurre hanno conseguito i loro primi successi internazionali: promozione dal gruppo C al gruppo B maschile nel 1984 (fino al 1991 nella pallamano i campionati del mondo erano strutturati su tre "gruppi" di merito ai quali si accedeva per promozione o retrocessione come nei campionati nazionali per club), salvezza nel gruppo B maschile nel 1985, medaglia d'oro ai Giochi del Mediterraneo femminili 1987, promozione dal gruppo C al gruppo B femminile nel 1990, medaglia di bronzo ai Giochi del Mediterraneo maschili 1991. Inoltre il movimento della pallamano italiana ha registrato negli anni della sua presidenza un costante incremento di tesserati e di squadre.
Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]
Concetto Lo Bello | |
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Deputato della Repubblica Italiana | |
Legislature | VI, VII, VIII e IX |
Gruppo parlamentare |
DC |
Collegio | Catania-Messina-Siracusa |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Democrazia Cristiana |
Professione | agente assicurativo, arbitro |
Mentre era ancora in corso la sua carriera sportiva, si dedicò attivamente alla vita politica: fu eletto deputato per la Democrazia Cristiana nel 1972 e fu poi riconfermato nelle 3 legislature successive. Nel 1986 venne anche eletto sindaco di Siracusa, carica che ricoprì per pochi mesi. Nel 1975 fu proponente e relatore della legge n. 781 del 27-12-1975 relativa alla costruzione di impianti sportivi nel Mezzogiorno.
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
Nel 2012 gli viene assegnato un riconoscimento alla memoria nella Hall of Fame del calcio italiano.
Cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]
- Nel film I due maghi del pallone del duo Franco e Ciccio, è presente un arbitro (interpretato da Tiberio Murgia) di nome "Concettino Lo Brutto". Evidente riferimento parodistico all'arbitro siracusano.
- Nel film L'arbitro il protagonista, Carmelo Lo Cascio, interpretato da Lando Buzzanca, è una chiara caricatura di Concetto Lo Bello.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ U.F., Superano l'Aretusa 4 a 1 i pallanotisti della Thalatta, in La Sicilia, 2 agosto 1951, p. 4. URL consultato il 24 giugno 2016.
- ^ [1] Libreriauniversitaria.it
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
G. Basile, Concetto Lo Bello, da Siracusa. L'uomo, l'arbitro attraverso i media, Edizioni Nuova Cultura, Roma, 2009.[2]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Concetto Lo Bello
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Profilo su Antoniorandazzo.it, su antoniorandazzo.it. URL consultato il 19 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2010).
- Il Corriere dello Sport del 16 febbraio 1972 pag. 5. Protagonista nello stadio e nella vita - Lo Bello arbiter., su dlib.coninet.it.
- 9 settembre 1991: se ne va il re degli arbitri Concetto Lo Bello. Articolo di Marco Innocenti. 8 settembre 2009, su ilsole24ore.com.
- Arbitri di calcio italiani
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- Deputati della VII legislatura della Repubblica Italiana
- Deputati dell'VIII legislatura della Repubblica Italiana
- Deputati della IX legislatura della Repubblica Italiana
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