Supercoppa italiana 2022

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Voce principale: Supercoppa italiana.
Supercoppa italiana 2022
EA SPORTS Supercup 2022
Logo della competizione
Competizione Supercoppa italiana
Sport Calcio
Edizione 35ª
Organizzatore Lega Serie A
Date 18 gennaio 2023
Luogo Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita
Riad
Partecipanti 2
Formula gara unica
Impianto/i Stadio internazionale Re Fahd
Risultati
Vincitore Inter
(7º titolo)
Secondo Milan
Statistiche
Miglior giocatore Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Edin Džeko[1]
Gol segnati 3
Pubblico 51 357[2]
Lo stadio internazionale Re Fahd, teatro della finale
Cronologia della competizione

La Supercoppa italiana 2022, denominata EA SPORTS Supercup per ragioni di sponsorizzazione,[3] è stata la 35ª edizione della competizione che si è disputata il 18 gennaio 2023 allo stadio internazionale Re Fahd di Riad, in Arabia Saudita. La sfida è stata disputata tra il Milan, vincitore della Serie A 2021-2022, e l'Inter, detentrice della Coppa Italia 2021-2022. È stato il secondo Derby di Milano nella competizione, dopo l'edizione del 2011 vinta dai rossoneri.

L'edizione ha visto l'introduzione del fuorigioco semi-automatico, utilizzato per la prima volta nella Supercoppa UEFA 2022, successivamente a partire dalla fase a gironi della UEFA Champions League 2022-2023, nel campionato mondiale di calcio 2022 in Qatar, e a partire dal girone di ritorno della Serie A 2022-2023.[4]

L'Inter si è aggiudicata il trofeo per la settima volta, la seconda consecutiva, eguagliando il numero di successi del Milan.[5] Questa è stata l'ultima edizione a prevedere una partita singola, dopo l'introduzione di una final four con la disputa di semifinali e finale a partire dall'edizione successiva.[6]

Partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Squadre Qualificazione Partecipazioni precedenti
(il grassetto indica la vittoria)
Milan Vincitore della Serie A 2021-2022 11 (1988, 1992, 1993, 1994, 1996, 1999, 2003, 2004, 2011, 2016, 2018)
Inter Vincitore della Coppa Italia 2021-2022 10 (1989, 2000, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2021)

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

La sfida — che rappresenta la duecentotrentaquattresima stracittadina meneghina in tutte le competizioni ufficiali — è la seconda tra le squadre nel torneo, dopo l'edizione del 2011 disputata allo stadio nazionale di Pechino e vinta dai rossoneri per 2-1 in rimonta. Il Milan arriva alla finale per la dodicesima volta, la prima dopo quella del 2018 persa contro la Juventus per 1-0, sempre in Arabia Saudita, ma allo stadio Città dello sport Re Abd Allah di Gedda. Il bilancio dei rossoneri, secondi nell'albo d'oro della competizione alle spalle dei bianconeri, è di sette vittorie e quattro sconfitte. L'Inter partecipa alla Supercoppa italiana per l'undicesima volta, la seconda consecutiva dopo quella dell'anno precedente, vinta per 2-1 ai tempi supplementari contro la Juventus allo stadio Giuseppe Meazza di Milano. Il bilancio dei nerazzurri è di sei vittorie e quattro sconfitte.

L'edizione 2022 della Supercoppa italiana è la terza occasione in cui Milan e Inter si incrociano nell'atto conclusivo di una competizione ufficiale: oltre al già citato precedente nell'edizione 2011, che vide trionfare i rossoneri, le due squadre meneghine si sono affrontate anche nella finale dell'edizione 1976-1977 della Coppa Italia, anche quella vinta dal Milan, che si impose per 2-0.

Lo stadio internazionale Re Fahd di Riad è il teatro della finale di Supercoppa italiana per la prima volta, mentre la città di Riad ospita l'atto conclusivo della manifestazione per la seconda volta, dopo il precedente del 2019 tra Juventus e Lazio disputato allo stadio dell'Università Re Sa'ud. In assoluto è la terza volta in cinque anni che l'Arabia Saudita ospita la finale della Supercoppa italiana, avendo ospitato anche la sopracitata edizione del 2018. La finale del 2022 è la nona disputata nel continente asiatico, considerando anche le quattro disputate in Cina e le due in Qatar. Per la sesta volta il trofeo è assegnato nell'anno solare successivo a quello del termine di Serie A e Coppa Italia della stagione precedente, dopo le edizioni del 1988, 1995, 2018, 2020 e 2021, per l'ottava volta in inverno, dopo le edizioni del 1995, 2014, 2016, 2018, 2019, 2020 e 2021, e per la quinta volta nel mese di gennaio, dopo le edizioni del 1995, 2018, 2020 e 2021.

Per quanto riguarda i giocatori, l'attaccante milanista Olivier Giroud e quello interista Edin Džeko, in caso di rete realizzata, diventerebbero i marcatori più anziani nella storia del torneo, battendo il primato stabilito dallo juventino Cristiano Ronaldo nell'edizione 2020.

Sul fronte allenatori, Stefano Pioli, tecnico del Milan, è alla seconda apparizione nell'atto conclusivo del torneo, dopo il precedente del 2015, quando perse da allenatore della Lazio contro la Juventus allo stadio di Shanghai, che si impose per 2-0. Simone Inzaghi, tecnico dell'Inter, è uno dei due allenatori, insieme allo spagnolo Rafael Benítez, che ha il 100% dei successi nella competizione tra coloro che ne hanno disputata più di una. Le tre vittorie ottenute da Inzaghi da allenatore in Supercoppa italiana sono arrivate sempre contro la Juventus, due con la Lazio, nelle edizioni 2017 e nel 2019, quest'ultima sempre a Riad, e una con l'Inter, nell'edizione 2021. In caso di vittoria, Inzaghi raggiungerebbe Fabio Capello e Marcello Lippi in testa all'albo d'oro dei tecnici più vittoriosi della competizione.[7]

Contesto[modifica | modifica wikitesto]

Il tecnico milanista Pioli schiera la squadra con il 4-2-3-1: in porta Tătărușanu sostituisce l'infortunato Maignan, la linea difensiva a quattro è formata da Calabria ed Hernández come terzini e da Kjær e Tomori come difensori centrali, con il danese che vince il ballottaggio con Kalulu. I due mediani sono Tonali e Bennacer, mentre il trio di trequartisti è formato da Messias, che viene preferito a Saelemaekers, Díaz e Leão. In attacco come centravanti viene scelto Giroud. L'allenatore interista Inzaghi dispone la squadra con il 3-5-2: davanti a Onana, preferito al rientrante Handanovič, il terzetto dei difensori centrali è formato da Škriniar, Acerbi, che vince il ballottaggio con De Vrij, e Bastoni; sulle fasce vengono scelti Darmian, preferito dall'inizio a Dumfries, e Dimarco, mentre ai lati di Çalhanoğlu, che sostituisce Brozović, ci sono Barella e Mxit'aryan; in attacco la coppia offensiva è formata da Džeko e Martínez, vista anche la scarsa forma fisica di Lukaku.[8]

La finale[modifica | modifica wikitesto]

Džeko, autore della seconda rete dei nerazzurri e nominato MVP della finale.[1]

La gara vede l'Inter partire meglio e mettere in difficoltà il Milan fin dalle battute iniziali: all'8' Džeko porta palla fino al limite dell'area avversaria ma il suo tiro finisce alto sopra la porta di Tătărușanu. Trascorsi due minuti dalla prima occasione della partita, i nerazzurri trovano anche la rete del vantaggio: Darmian scambia con Džeko che imbuca per Barella oltre la linea difensiva rossonera, il centrocampista serve dall'altro lato Dimarco, che spinge la palla nella porta rossonera. La reazione del Milan si concretizza prima in un'azione personale di Leão, che non riesce ad arrivare al tiro, e poi in una conclusione dello stesso portoghese che Onana alza sopra la traversa. La partita, però, resta in controllo dell'Inter, che al 21' trova anche la rete del raddoppio: un lungo lancio di Bastoni serve Džeko defilato sulla sinistra e quasi sulla linea di fondo, il bosniaco rientra e, dopo aver superato l'opposizione di Tonali, batte Tătărușanu calciando verso l'angolo basso opposto. I nerazzurri continuano a spingere e, al 28', Džeko impegna ancora il portiere rossonero sugli sviluppi di un calcio d'angolo a favore dell'Inter; qualche minuto dopo un tiro di Dimarco è respinto da Tătărușanu. Col passare dei minuti il Milan prende più campo: al 42' Tonali prova a calciare verso la porta di Onana, trovando l'opposizione dei giocatori interisti, e il successivo tiro di Tomori termina fuori dallo specchio. Nel recupero della prima frazione di gioco Mxit'aryan prova a servire Martínez, ma l'argentino non riesce ad arrivare sulla palla.

La ripresa comincia con il Milan alla ricerca del pareggio: dopo due tiri imprecisi dei giocatori rossoneri, al 49' Leão tira verso la porta nerazzurra ma non inquadra lo specchio, con la palla che termina alta sopra la traversa. Dopo un'occasione per l'Inter al 54', che vede Martínez bloccato da Kjær in area di rigore, Bennacer trova la porta interista ma Onana blocca il tiro dell'algerino. La partita scorre verso l'ultimo quarto d'ora, con le squadre che effettuano diverse sostituzioni. Tuttavia, i cambi offensivi effettuati dai rossoneri per provare a riequilibrare il punteggio non sortiscono effetto. Al 77' l'Inter chiude definitivamente la gara: su un lungo lancio di Škriniar dalle retrovie interiste, Martínez elude l'intervento di Tomori e supera Tătărușanu con un tocco di esterno che termina sul palo opposto. Nel finale di gara i ritmi si abbassano, ma il Milan non riesce a creare rischi concreti per la retroguardia nerazzurra. L'ultima occasione della gara è un cross dalla destra del subentrato Rebić, con la palla che termina sulla traversa della porta di Onana, per poi tornare verso il campo. Al fischio finale, i giocatori dell'Inter possono festeggiare la vittoria del trofeo, il settimo della storia dei nerazzurri nella storia della competizione, eguagliando il numero dei successi proprio del Milan, nonché la seconda vittoria consecutiva dopo quella nell'edizione precedente contro la Juventus.[9]

Tabellino[modifica | modifica wikitesto]

Riad
18 gennaio 2023, ore 22:00 UTC+3
Milan0 – 3
referto
InterStadio internazionale Re Fahd (51 357[2] spett.)
Arbitro:  Maresca[10] (Napoli)

Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
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Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Milan
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Inter
P 1 Bandiera della Romania Ciprian Tătărușanu
D 2 Bandiera dell'Italia Davide Calabria Uscita al 80’ 80’
D 24 Bandiera della Danimarca Simon Kjær Uscita al 65’ 65’
D 23 Bandiera dell'Inghilterra Fikayo Tomori
D 19 Bandiera della Francia Theo Hernández Ammonizione al 77’ 77’
C 8 Bandiera dell'Italia Sandro Tonali Ammonizione al 85’ 85’
C 4 Bandiera dell'Algeria Ismaël Bennacer
C 30 Bandiera del Brasile Junior Messias Uscita al 65’ 65’
C 10 Bandiera della Spagna Brahim Díaz Uscita al 65’ 65’
C 17 Bandiera del Portogallo Rafael Leão
A 9 Bandiera della Francia Olivier Giroud Uscita al 81’ 81’
A disposizione:
P 77 Bandiera della Colombia Devis Vásquez
P 83 Bandiera dell'Italia Antonio Mirante
D 20 Bandiera della Francia Pierre Kalulu Ingresso al 65’ 65’
D 21 Bandiera degli Stati Uniti Sergiño Dest Ingresso al 80’ 80’
D 28 Bandiera della Germania Malick Thiaw
D 46 Bandiera dell'Italia Matteo Gabbia
D 94 Bandiera dell'Italia Andrea Bozzolan
C 7 Bandiera della Francia Yacine Adli
C 14 Bandiera della Francia Tiémoué Bakayoko
C 32 Bandiera dell'Italia Tommaso Pobega
C 40 Bandiera del Belgio Aster Vranckx
C 56 Bandiera del Belgio Alexis Saelemaekers
A 12 Bandiera della Croazia Ante Rebić Ingresso al 81’ 81’
A 27 Bandiera del Belgio Divock Origi Ingresso al 65’ 65’
C 90 Bandiera del Belgio Charles De Ketelaere Ingresso al 65’ 65’
Allenatore:
Bandiera dell'Italia Stefano Pioli
P 24 Bandiera del Camerun André Onana
D 37 Bandiera della Slovacchia Milan Škriniar
D 15 Bandiera dell'Italia Francesco Acerbi
D 95 Bandiera dell'Italia Alessandro Bastoni Uscita al 85’ 85’
C 20 Bandiera della Turchia Hakan Çalhanoğlu Ammonizione al 72’ 72’ Uscita al 84’ 84’
C 23 Bandiera dell'Italia Nicolò Barella Ammonizione al 33’ 33’ Uscita al 71’ 71’
C 22 Bandiera dell'Armenia Henrix Mxit'aryan
C 36 Bandiera dell'Italia Matteo Darmian
C 32 Bandiera dell'Italia Federico Dimarco Uscita al 63’ 63’
A 9 Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Edin Džeko Uscita al 71’ 71’
A 10 Bandiera dell'Argentina Lautaro Martínez Ammonizione al 79’ 79’
A disposizione:
P 1 Bandiera della Slovenia Samir Handanovič
P 21 Bandiera dell'Italia Alex Cordaz
P 31 Bandiera del Brasile Gabriel Brazão
D 6 Bandiera dei Paesi Bassi Stefan de Vrij Ingresso al 85’ 85’
C 8 Bandiera della Germania Robin Gosens Ingresso al 63’ 63’
D 12 Bandiera dell'Italia Raoul Bellanova
D 33 Bandiera dell'Italia Danilo D'Ambrosio
D 46 Bandiera dell'Italia Mattia Zanotti
C 2 Bandiera dei Paesi Bassi Denzel Dumfries
C 5 Bandiera dell'Italia Roberto Gagliardini Ingresso al 71’ 71’
C 14 Bandiera dell'Albania Kristjan Asllani Ingresso al 84’ 84’
C 45 Bandiera dell'Argentina Valentín Carboni
C 77 Bandiera della Croazia Marcelo Brozović
A 11 Bandiera dell'Argentina Joaquín Correa Ingresso al 71’ 71’
A 90 Bandiera del Belgio Romelu Lukaku
Allenatore:
Bandiera dell'Italia Simone Inzaghi

Assistenti arbitrali:[10]
Stefano Alassio (Imperia)
Giovanni Baccini (Conegliano)
Quarto ufficiale:
Daniele Chiffi (Padova)
VAR:
Aleandro Di Paolo (Avezzano)
Assistente al VAR:
Rosario Abisso (Palermo)
Assistente di riserva:
Alessandro Lo Cicero (Brescia)

Regole dell'incontro:[11]

  • due tempi regolamentari da 45 minuti ciascuno;
  • due tempi supplementari da 15 minuti ciascuno in caso di parità;
  • tiri di rigore in caso di ulteriore parità; inizialmente cinque per squadra, e a oltranza fino a spareggio in caso di ulteriore parità;
  • numero massimo di 26 giocatori per squadra a referto (11 in campo e 15 come potenziali sostituti);
  • cinque sostituzioni permesse nei tempi regolamentari; una sesta permessa nei tempi supplementari.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Totali[12]
Statistiche Milan Inter
Reti segnate 0 3
Tiri totali 14 12
Tiri in porta 3 6
Parate 6 6
Possesso palla 66% 34%
Calci d'angolo 5 6
Falli commessi 14 24
Fuorigioco 0 1
Cartellini gialli 2 3
Cartellini rossi 0 0

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Edin Dzeko è l'EA Sports man of the match, su legaseriea.it, 18 gennaio 2023. URL consultato il 18 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2023).
  2. ^ a b Milan-Inter, a Riyad la Supercoppa va lontana dal sold out: meno di 52mila spettatori, su tuttomercatoweb.com, 18 gennaio 2023. URL consultato il 18 gennaio 2023.
  3. ^ Comunicato ufficiale n. 1 del 1º luglio 2022 (PDF), su img.legaseriea.it, 1º luglio 2022. URL consultato il 1º luglio 2022.
  4. ^ Il fuorigioco semiautomatico debutta in Milan-Inter di Supercoppa, su sportmediaset.mediaset.it, 11 gennaio 2023. URL consultato l'11 gennaio 2023.
  5. ^ L'Inter vince la EA Sports Supercup, su legaseriea.it, 18 gennaio 2023. URL consultato il 18 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2023).
  6. ^ Le dichiarazioni del presidente, su legaseriea.it, 13 marzo 2023.
  7. ^ Milan-Inter: le statistiche verso la Supercoppa Italiana, su sportmediaset.mediaset.it, 15 gennaio 2023. URL consultato il 19 gennaio 2023.
  8. ^ Milan-Inter, le formazioni ufficiali della Supercoppa: tornano Tonali e Barella. Lukaku in panchina, su tuttomercatoweb.com, 18 gennaio 2023. URL consultato il 19 gennaio 2023.
  9. ^ Festa Inter in Supercoppa: Milan travolto 3-0 con le magie di Dzeko e Lautaro!, su gazzetta.it, 18 gennaio 2023. URL consultato il 19 gennaio 2023.
  10. ^ a b EA Sports Supercup – Designazione, su aia-figc.it, 16 gennaio 2023. URL consultato il 16 gennaio 2023.
  11. ^ Comunicato ufficiale n. 97 del 23 novembre 2022 (PDF), su img.legaseriea.it, 23 novembre 2022. URL consultato il 23 novembre 2022.
  12. ^ Match Report (PDF), su img.legaseriea.it, 18 gennaio 2023. URL consultato il 18 gennaio 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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