ePrice

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ePrice S.p.A
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StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni
Borse valoriBorsa Italiana: EPR
Fondazione2000 a Milano
Fondata daRaul Stella, Giuseppe Nacci, Mauro Reguzzoni, Paolo Fedrizzi
Sede principaleMilano
Persone chiaveGualtiero Rudella (Presidente)[1]

Gaetano Gasperini (AD)[2]

SettoreCommercio elettronico
Fatturato131 milioni di euro[3] (2019)
Dipendenti165[3] (2019)
Slogan«Ti serve»
Sito webcorporate.eprice.it/

ePrice S.p.A (fino al dicembre 2016 Banzai S.p.A[4]) è stata una holding italiana del settore Internet. Era attiva nel mercato del commercio elettronico in Italia, in cui, secondo la reportistica della società al mercato finanziario si posizionava tra i primi operatori locali[5], in particolare sul segmento della vendita online di tecnologia ed elettrodomestici. Dal 2016 aveva lanciato una nuova gamma di servizi correlati all'installazione e protezione di grandi elettrodomestici.

Oggi la Società, ancora quotata nell'indice FTSE Italia Small Cap della Borsa Italiana ha ceduto tutte le attività internet per effetto di un Concordato della sua Controllata, la ePrice Operations, nel quale la stessa è stata dichiarata fallita il 30 giugno 2022[6].

Il sito è gestito dalla società PB Online Srl che lo ha acquistato nel giugno 2022 per circa 6 milioni di euro[7]. La PB Online Srl è compartecipata dalla Portobello Spa e dalla Riba Mundo Tecnología SA.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la cessione della divisione Vertical Content di Banzai Media a Mondadori[8] e di Saldiprivati al gruppo francese Showroomprive[9], ePRICE si è focalizzata unicamente sul mercato e-Commerce della tecnologia dove opera oggi con il sito www.eprice.it, dove vengono venduti prodotti e servizi correlati al mondo della famiglia digitale e della casa. L'azienda inoltre possiede un network di 30 punti di consegna e ritiro fisico dei prodotti ordinati online (Pick&Pay)[10] e ha sviluppato una piattaforma di marketplace aperta a venditori esterni[11].

Azionisti[modifica | modifica wikitesto]

I principali azionisti sono il fondatore Paolo Ainio, Pietro Boroli (De Agostini), Micheli Associati S.r.l. e Ugo Colombo[12].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ eprice-data.teleborsa.it, http://eprice-data.teleborsa.it/2020%2FComunicato-stampa-nomina-consiglieri_20201102_083846.pdf. URL consultato il 7 Ottobre 2021.
  2. ^ teleborsa.it, https://www.teleborsa.it/News/2020/01/21/eprice-ha-nominato-il-nuovo-direttore-generale-93.html. URL consultato il 7 Ottobre 2021.
  3. ^ a b Relazione finanziaria 2019 (PDF), su eprice-data.teleborsa.it. URL consultato il 7 Ottobre 2021.
  4. ^ Banzai diventa ePrice. Mediobanca: ora possibile preda, su milanofinanza.it.
  5. ^ ePRICE SpA, Comunicato Stampa: ePRICE chiude il 2016 con GMV a 254 MILIONI di euro (+23%) e ricavi a 198 milioni di euro (+18%) (PDF), su banzai-data.teleborsa.it, 31 gennaio 2017.
  6. ^ ePrice è fallita: come si fa l’insinuazione al passivo, su milanofinanza.it.
  7. ^ Portobello punta sull’eCommerce e compra ePrice, su ilsole24ore.com.
  8. ^ Mondadori compra Banzai Media per 45 milioni di euro, in Corriere della Sera. URL consultato il 1º febbraio 2017.
  9. ^ Banzai cede Saldiprivati a Showroomprive' e si concentra nell'e-commerce, in Il Sole 24 ORE. URL consultato il 1º febbraio 2017.
  10. ^ ePRICE Pick and Pay, su eprice.it. URL consultato il 6 Ottobre 2021.
  11. ^ (EN) website created by TVN S.r.l - www.televisionet.tv - Davide Catalano - Salvatore Lentini - Marco Arcangeli - Matteo Meneghetti, Banzai diventa ePRICE: le linee guida del piano strategico 2017-2021 | Pubblicità Italia, su pubblicitaitalia.it. URL consultato il 1º febbraio 2017.
  12. ^ ePRICE CORPORATE, su investors.eprice.it. URL consultato il 1º febbraio 2017.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]