Palermo Football Club
Palermo F.C. Calcio ![]() | |
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Rosanero, Aquile[1] | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Simboli | Aquila |
Inno | Rosanero amore vero Salvatore Ficarra, Tinturia |
Dati societari | |
Città | Palermo |
Nazione | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ![]() |
Campionato | Serie B |
Fondazione | 1900 |
Rifondazione | 1987 |
Rifondazione | 2019 |
Proprietario | ![]() ![]() ![]() |
Presidente | ![]() |
Allenatore | ![]() |
Stadio | Renzo Barbera (36 365 posti) |
Sito web | www.palermofc.com |
Palmarès | |
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Titoli nazionali | 5 campionati di Serie B |
Trofei nazionali | 1 Coppe Italia Serie C/Lega Pro |
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Si invita a seguire il modello di voce |
Il Palermo Football Club, meglio noto come Palermo (AFI: /paˈlɛrmo/[3]), è una società calcistica italiana con sede nella città di Palermo, militante in Serie B, secondo livello del campionato italiano di calcio.
Vincitore di 5 titoli dello stesso campionato cadetto, ha conquistato una Coppa Italia Serie C nel 1992-1993. Per tre volte ha disputato anche la finale della Coppa Italia maggiore, uscendo sconfitta in tutte e tre le occasioni negli anni 1974, 1979 e 2011.
Riguardo le partecipazioni alle competizioni UEFA per club, la società si è qualificata cinque volte alla Coppa UEFA/Europa League.
La FIGC considera il Palermo 18º nella graduatoria dei criteri di punteggio della tradizione sportiva della federazione, mentre si posiziona 16º nella classifica perpetua della Serie A, categoria nel quale ha raggiunto i suoi migliori risultati sportivi negli anni 2000, chiudendo 3 campionati al quinto posto.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La fondazione e gli anni pionieristici[modifica | modifica wikitesto]

La storia del Palermo ha ufficialmente inizio il 1º novembre 1900, grazie al contributo della comunità inglese in città e di Ignazio Majo Pagano, un giovane che aveva conosciuto il calcio in Inghilterra e che aveva deciso di importare questo nuovo sport nella natia Palermo.[4] Primo presidente è il viceconsole inglese a Palermo Edward De Garston, primo capitano e allenatore George Edward Samuel Blake, che dello stesso consolato era funzionario.[5] Blake, sette anni prima, aveva anche preso parte alla fondazione del Genoa. Un ruolo nel primo Palermo lo ebbe certamente pure Joseph Isaac Spadafora Whitaker.[6] Nacque così l'Anglo-Palermitan Athletic and Foot-Ball Club, rinominato poi, nel 1907, Palermo Foot-Ball Club.
Nei primi anni vinse dei trofei limitati a delle squadre del Sud Italia, come la Coppa Whitaker o la Coppa Lipton. Nel 1915, con l'entrata dell'Italia nella prima guerra mondiale, la società fermò ogni sua attività; il 16 febbraio 1920, con la denominazione di Unione Sportiva Palermo, risorse dalle sue ceneri attraverso una tra le compagini cittadine minori, il "Racing FBC", visto il maggior blasone del precedente club, partecipando in seguito a competizioni locali, regionali e interregionali, allora giocate completamente a natura dilettantistica.
Dal ventennio fascista allo sbarco degli alleati[modifica | modifica wikitesto]
Nel corso della stagione 1926-1927, che fu anche la prima a vedere il professionismo nel calcio, per mezzo della Carta di Viareggio, gravi difficoltà finanziarie indussero la squadra a ritirarsi dalle scene calcistiche appena riqualificate e a fondersi poi, nel 1928, con i concittadini della "Vigor". All'unificazione dei campionati del 1929, il Palermo partì dalla Prima Divisione, il terzo livello del campionato italiano di calcio dell'epoca. In tre annate arrivò nella massima categoria della piramide calcistica italiana, esordendovi in assoluto nell'edizione 1932-1933 e rimanendovi per le successive tre stagioni.
Nel 1941 accadde un'altra fusione societaria, fra il Palermo e la Unione Sportiva Juventina Palermo. Il nuovo sodalizio, che ripartì dalla Serie C 1941-1942, ottenne la promozione nella Serie B 1942-1943. Venne successivamente sospeso, dal medesimo torneo, a causa della preparazione dello sbarco in Sicilia durante la seconda guerra mondiale. Al termine del conflitto nella propria area di regione, vinse il campionato siciliano bellico, per poi approdare nella Divisione Nazionale 1945-1946.
Dal secondo dopoguerra fino agli anni novanta[modifica | modifica wikitesto]

Nel periodo che va dal secondo dopoguerra sino ai primi anni '70, il Palermo gioca sei campionati consecutivi in Serie A dal 1948-49 al 1953-54, continuando poi ad alternarsi tra la Serie B e la Serie A con ben cinque promozioni dalla B alla A in meno di venticinque anni, con due campionati cadetti vinti. Negli anni settanta, sotto la presidenza di Renzo Barbera, giunse inoltre, per due volte, a un passo dalla vittoria della Coppa Italia, perdendo una contestata finale[7] con il Bologna e una con la Juventus.
Un momento critico della storia rosanero fu quando, l'8 settembre 1986, il Palermo venne radiato dalla FIGC dopo aver accumulato ingenti debiti. La società, in seguito, dichiarata fallita dal tribunale di Palermo dieci giorni dopo la radiazione, scomparve definitivamente,[8][9] ma, grazie all'interessamento di politici e imprenditori dell'epoca, in particolare del sindaco Leoluca Orlando, del ministro per gli affari regionali Carlo Vizzini e del presidente di Sicindustria Salvino Lagumina, il 7 gennaio 1987 venne costituita l'Unione Sportiva Palermo, chiamata a raccogliere l'eredità dell'estinto sodalizio siciliano. Il neonato Palermo, poi presieduto proprio dal dott. Lagumina, ottenne, in deroga dalla FIGC, l'iscrizione diretta alla Serie C2 per l'edizione 1987-1988.
Le annate successive vedono il club raggiungere la Serie B e, dopo tre finali perse, vincere una Coppa Italia Serie C nel 1992-1993.[10] Gli anni '90 si concluderanno con la permanenza in C.
Gli anni duemila[modifica | modifica wikitesto]
- L'era Zamparini

La svolta arrivò alla fine della stagione 2001-2002, quando, il 21 luglio dell'estate seguente, Maurizio Zamparini subentrò all'allora patron Franco Sensi, acquistando il pacchetto azionario di maggioranza.[11] In sole due stagioni il club tornò in massima serie dopo trentun anni di assenza e a trentadue anni dalla promozione precedente. Nell'anno del ritorno in Serie A, il Palermo, guidato dal tecnico Francesco Guidolin, da matricola si qualifica, per la prima volta nella sua storia, alla Coppa UEFA,[12] traguardo ottenuto anche nelle due annate successive. Sotto la guida di Delio Rossi, nella stagione 2009-2010 la squadra torna a centrare l'obiettivo europeo e batte diversi record. In due occasioni manca la qualificazione ai preliminari della UEFA Champions League per soli due punti di distacco dal quarto posto: nel primo caso nella Serie A 2005-2006 (dopo la sentenza su Calciopoli) e nel secondo caso proprio nella Serie A 2009-2010. Nella stagione 2010-2011 i rosanero raggiungono la terza finale di Coppa Italia della loro storia, a distanza di trentadue anni da quella precedente, ma subiscono ancora una sconfitta, stavolta contro l'Inter. Il Palermo si salva tranquillamente nella stagione della Serie A 2011 - 2012.
Al termine della stagione 2012-2013, il Palermo lascia la scena del massimo livello calcistico italiano dopo nove stagioni, con cinque qualificazioni alle competizioni europee e una finale di coppa nazionale. L'anno successivo il club rosanero ritorna subito in Serie A vincendo il campionato di Serie B 2013-2014 con cinque giornate d'anticipo e 86 punti, aggiudicandosi per la prima volta la Coppa Ali della Vittoria.
Il 17 ottobre 2016, nel torneo di Serie A 2016-2017, il Palermo disputa, contro il Torino, la sua millesima partita in massima serie.[13] La stagione termina però con una nuova retrocessione dopo tre stagioni consecutive in cui il Palermo rimase in Serie A dal 2014 al 2017.
Al termine del campionato di Serie B 2018-2019 i siciliani, dopo due stagioni consecutive disputate in Serie B dal 2017 al 2019, vengono esclusi dai play-off per una penalizzazione di 20 punti, inflitta per illeciti amministrativi commessi dal 2014 al 2017. Il 12 luglio 2019 vengono estromessi dalla FIGC dalla categoria di appartenenza per inadempienze finanziarie.[14] Tre mesi dopo, la società "U.S. Città di Palermo" viene definitivamente dichiarata fallita dal tribunale di Palermo.
- L'era Mirri e City Football Group

Il 24 luglio il sindaco di Palermo Leoluca Orlando assegna il titolo sportivo della squadra rosanero alla Hera Hora S.r.l. degli imprenditori palermitani Dario Mirri e Antonino Di Piazza e viene iscritta nel campionato di Serie D.[15]
La stagione 2019-2020 è segnata dall'interruzione del campionato a causa della pandemia di COVID-19, il 9 marzo 2020.[16] Anche le restanti otto gare del Palermo sono rinviate a data da destinarsi e poi definitivamente annullate. L'8 giugno il Consiglio federale decide per la promozione in Serie C dei rosanero, trovandosi il club siciliano al primo posto della classifica prima dell'interruzione.[17] Il 16 luglio 2020 assume la denominazione Palermo Football Club.[18]. Al Barbera il 12 giugno 2022, in seguito alla vittoria sul Calcio Padova nei playoff (durante i quali è stato sempre fatto soldout e la richiesta era tale che il portale Vivaticket ha registrato 120 mila richieste per partita[19], ovviamente di gran lunga superiore al massimo numero di spettatori del Barbera), il Palermo ottiene la Promozione in Serie B.
Il 4 luglio 2022, la società diventa ufficialmente di proprietà del City Football Group per l'80% delle quote, il restante 20% resta in mano alla società di Mirri ed al gruppo "Amici Rosanero". La holding, di proprietà dello sceicco Mansur bin Zayd Al Nahyan, controlla tra gli altri Manchester City e New York City. Il 27 luglio 2022 l'allenatore del Palermo Silvio Baldini ed il ds Renzo Castagnini annunciano le dimissioni a causa di problemi interni. Per le gare di Coppa Italia contro la Reggiana ed il Torino va temporaneamente in panchina il tecnico della primavera Stefano Di Benedetto, mentre l'incarico temporaneo di direttore sportivo viene affidato a Leandro Rinaudo.
Il 7 agosto 2022, dopo un'attenta selezione da parte del City Football Group, viene ufficializzato Eugenio Corini come nuovo allenatore, mentre Di Benedetto, dopo una eccellente ma breve avventura sulla panchina della prima squadra, torna ad allenare la primavera. Leandro Rinaudo viene invece ufficializzato come direttore sportivo del Palermo il 20 ottobre 2022. Il 3 novembre 2023 il Palermo entra a far parte dell'Associazione dei club europei (ECA) un passo importante verso l'internazionalizzazione del club.[20]
Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]
Cronistoria del Palermo Football Club | |
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Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]
Colori[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente, i colori della squadra erano il rosso e il blu e, soltanto nel 1907, si scelsero i celebri colori sociali rosa e nero.[22] Su questa decisione sono sorte diverse leggende: la più diffusa racconta che il rosso e il blu si stinsero in rosa e nero a causa di un candeggio sbagliato, ma il fatto che analoghe storie circolino sulle nascite delle maglie di altri club mina la credibilità di questa versione. Più realisticamente il rosa e il nero potrebbero rappresentare il rosolio e l'amaro prodotti dalla famiglia di Joseph Whitaker, da bere rispettivamente dopo una vittoria e dopo una sconfitta. L'ipotesi più accreditata resta una lettera inviata nel 1905 da Giuseppe Airoldi a Whitaker, convincendolo a cambiare i colori sociali in rosa e nero, come metafora del dolce e dell'amaro a causa dei risultati alterni.[23][24][25][26] La colorazione venne comunque cambiata solo il 27 febbraio 1907.
Dopo il primo scioglimento della società palermitana, causato dalla prima guerra mondiale, il 16 febbraio 1920 Valentino Colombo, dirigente del Racing FBC, squadra dai colori sociali bianco-blu, trasformò la denominazione di quest'ultima in Unione Sportiva Palermo: l'annata a venire si adotteranno nuovamente le tinte rosanero.[27] Nel 2007, annata del centesimo compleanno della divisa rosanero, la maglia del Palermo è entrata nella top 50 delle maglie più belle della storia del calcio, classifica redatta da un gruppo di giornalisti britannici e pubblicata dal quotidiano londinese The Times.[28]
Anni e denominazioni[modifica | modifica wikitesto]
Simboli ufficiali[modifica | modifica wikitesto]
Stemma[modifica | modifica wikitesto]

Il Palermo ha modificato più volte il proprio stemma. Il primo fu realizzato nel 1920, stesso anno in cui la Federazione Italiana Giuoco Calcio imponeva l'adozione di un marchio societario: esso era costituito da uno scudo bicolore bianco-blu con banda trasversale a caratteri neri "Palermo F.B.C.", tutto in virtù dei colori del "Racing F.B.C.".[29] Nel 1921, gli sfondi dello scudo furono poi ritoccati in rosanero. Nel 1929 venne adottato un rombo rosanero in pieno stile futurista, a opera del pittore Giuseppe "Pippo" Rizzo, su commissione del barone Luigi Bordonaro di Gebbiarossa.[30]
Nel 1932, in occasione della storica conquista della Serie A, il presidente Barresi fa rinnovare il distintivo sostituendo il rombo con un'aquila dorata, simbolo della città, che tiene fra gli artigli un ramoscello di ulivo, segno di pace,[29] mentre nel 1947 il presidente Stefano La Motta introduce per la prima volta un'aquila sullo sfondo rosanero.[30] Nel 1979, il Palermo adotta un nuovo stemma societario realizzato dal nuovo sponsor tecnico, l'azienda romana Pouchain: un aquilotto stilizzato all'interno di un rombo.[31]
Nel 1987, dopo la rinascita della società, il simbolo utilizzato è un'aquila bianca sullo scudo a simboleggiare la purezza.[30] Nel 1991, durante la presidenza di Giovanni Ferrara, viene introdotta l'aquila dalle ali spiegate,[30] mentre tre anni dopo, in occasione della ridenominazione in "U.S. Città di Palermo" vista la sponsorizzazione stipulata con il Comune,[32] l'aquila torna ad avere di nuovo le ali rivolte verso il basso.[30] Il simbolo adottato nel 2000, sotto la presidenza di Sergio D'Antoni, è invece composto da un'aquila dorata, con ali spiegate in parte bianche, su sfondo rosa-nero; i colori sono divisi da una diagonale e la forma dello stemma è uno scudo, con l'intestazione della società in alto. Tale logo si è classificato settimo nella lista dei venti loghi calcistici più belli del mondo stilata dal quotidiano britannico Daily Mail.[33]
Nel 2019, con la rifondazione della squadra, arriva un nuovo stemma: questa volta compare la testa di un'aquila sovrapposta alla lettera P, iniziale del nome della città di Palermo, completata da un'ala stilizzata di colore rosa-nero e dalla parola Palermo di colore dorato (quest'ultima a volte omessa).[34] Il 22 agosto 2021 la società rende noto che "Tutti i loghi storici sono stati registrati dal Palermo F.C.".
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Stemma introdotto nel 1920
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Stemma introdotto nel 1921
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Stemma introdotto nel 1929
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Stemma introdotto nel 1979.
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Stemma utilizzato a partire dalla rifondazione del 1987.
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Stemma utilizzato dal 1991 al 1994.
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Stemma utilizzato dal 2000 al 2019.
Inno[modifica | modifica wikitesto]
Nella stagione 2004-2005, con la partecipazione in Serie A della squadra, la cantautrice Pia Tuccitto scrive l'Inno "Palermo facci sognare", cantata insieme all'amico Roberto Superchi e distribuito in allegato al quotidiano. Il brano diventò, dal 20 febbraio 2005, la sigla ufficiale di presentazione della squadra al Programma televisivo Quelli che il calcio su Rai tre. Il 26 agosto 2019, viene presentata la canzone Rosanero Amore Vero, scritta da Salvatore Ficarra e Lello Analfino, egli stesso cantante del pezzo.[35] Si ricordano comunque diversi brani, come quello scritto dal musicista Manno e pubblicato dalla casa editrice palermitana Alfano, in occorrenza della prima promozione in massima serie della storia del Palermo,[36] quello interpretato da Giovanni Alamia e Tony Sperandeo, all'indomani della rinascita dopo il fallimento del 1987, dal titolo U sapuri ri gol (in italiano Il sapore dei gol), o vari brani scritti da Rino Martinez con la collaborazione di alcuni giocatori del momento.
Mascotte[modifica | modifica wikitesto]
Negli anni 2000 la squadra ha avuto una mascotte di nome Kurò, un aquilotto con una maglietta numerata "04", anno del ritorno in Serie A del sodalizio (il 2004 appunto).[37]
Strutture[modifica | modifica wikitesto]
Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Il Palermo gioca le sue partite casalinghe allo Stadio Renzo Barbera, da sempre di proprietà del Comune. Precedentemente, dalla prima fondazione ufficiale della compagine le disputava in un terreno chiamato Varvaro, situato nello spazio tra le vie Notarbartolo, Marchese Ugo e Piersanti Mattarella - precisamente dove oggi si trovano la Corte dei Conti di Palermo e le aree retrostanti[38] - e soprannominato 'u Pantanu (il Pantano in italiano) a causa del suo cattivo drenaggio durante le piogge; dal 16 marzo 1914 al 3 gennaio 1932 allo Stadio Ranchibile, poi abbandonati visto che erano divenuti inadeguati per le esigenze crescenti della squadra.[39] Talvolta occorreva anche fare ricorso a campi d'emergenza, pochissimi, realizzati da sodalizi privati.
Lo stadio venne inaugurato il 24 gennaio 1932 con il nome "Stadio del Littorio" e, nello stesso giorno, si giocò inoltre la prima partita ufficiale nell'impianto sportivo, disputata contro l'Atalanta e vinta 5-1.[40] Il 27 giugno 1937 fu rinominato "Stadio Michele Marrone", in memoria del calciatore palermitano fregiato della medaglia d'argento al valor militare e morto nella guerra civile spagnola.
All'inizio del secondo dopoguerra, lo stadio cambiò denominazione, anche se non ufficialmente, in "Stadio La Favorita", trovandosi all'interno del parco omonimo che da viale Del Fante conduce al quartiere balneare di Mondello, ai piedi del Monte Pellegrino. In quegli anni fu anche ristrutturato, togliendo la pista da corsa e aggiungendo due curve che aumentarono la sua capacità a 30.000 posti a sedere. Nel 1984 fu ulteriormente allargato a 55.000 posti, con la costruzione del secondo anello delle curve e della gradinata. In occasione del Mondiale d'Italia '90, lo stadio fu ristrutturato con l'aggiunta di sedili e con la diminuzione della capacità a 36.422 posti. Durante i lavori, la squadra rosanero fu costretta a giocare le sue partite interne nel campo della non troppo vicina città di Trapani, tuttavia le gare avevano al loro seguito un consistente pubblico proveniente dal capoluogo isolano. Durante la ristrutturazione del 1989, cinque dipendenti morirono il 30 agosto a causa del collasso di una sezione dello stadio. Il 18 settembre del 2002 lo stadio cambiò di nuovo nome in "Stadio Renzo Barbera", in onore del celeberrimo presidente del Palermo dal 1970 al 1980, deceduto il 20 maggio dello stesso anno.[41]

Nel corso della sua gestione, il presidente del Palermo Maurizio Zamparini aveva più volte proposto la costruzione di un nuovo impianto polifunzionale con diversi servizi, quali cinema multisala, palestre, ristoranti, una clinica, skybox, attività commerciali varie ed un museo dello sport.[42] L'area scelta per la costruzione del nuovo stadio sarebbe stata individuata dove sorge il Velodromo Paolo Borsellino, a breve distanza da un centro commerciale di proprietà dello stesso Zamparini. L'amministrazione comunale su questo tema si è divisa, in quanto il velodromo è un impianto di recente costruzione, per il quale l'amministrazione deve pagare ancora le rate del mutuo. Nei primi mesi del 2009 sono stati fatti i primi passi avanti da parte dell'amministrazione comunale in favore del nuovo progetto. Questi sforzi hanno portato, nel dicembre seguente, alla presentazione ufficiale, da parte del Palermo Calcio al Comune di Palermo,[43] alla Regione Siciliana e al CONI, del nuovo impianto,[44] L'investimento oneroso sarebbe stato pari a circa 300-400 milioni di euro[45] per uno stadio di circa 34.000 posti a sedere con circa 0,80 metri quadrati per spettatore.[46] Il 14 novembre 2011 è stato presentato il progetto virtuale.[47]
Centro di allenamento[modifica | modifica wikitesto]
Dal 2003 al 2023 il Palermo si è allenato presso il Campo Tenente Onorato, struttura di proprietà dell'Esercito Italiano che si trova nel quartiere Boccadifalco di Palermo. In quanto area militare, non era possibile assistere agli allenamenti se non muniti di appositi pass di giornalisti.
Dall'agosto 2023 gli allenamenti della prima squadra si svolgono presso il Centro Sportivo Palermo F.C. City Football Academy (CFA) a Torretta, struttura di proprietà della società.[48] Mentre risultano completati i due campi in erba e la “club house” per i pasti, palestra e spogliatoi sono per ora ospitati in una struttura temporanea, in attesa del completamento dell’edificio principale previsto entro la fine del 2023, con nuovi spogliatoi, palestra, magazzini, sale mediche per trattamenti e fisioterapia e una sala conferenze.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Nel 2008, il Palermo aveva ottenuto il diritto di essere un membro ordinario dell'ECA – Associazione dei Club Europei, organizzazione internazionale che ha preso il posto del soppresso G-14 e composta dai principali club calcistici d'Europa riuniti in consorzio al fine di ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e televisivi di fronte alla FIFA.[49]
Sedi sociali[modifica | modifica wikitesto]
La società ha spesso cambiato sede sociale durante gli anni.
La prima storica è stata quella di via Libertà, mantenuta per un decennio. Seguono vari periodi in indirizzi diversi e non più di quattro stagioni fino al periodo 1949-1956, quando la sede era situata in via Emerico Amari 162.
Dal 1956 al 1983 la dirigenza aveva i suoi uffici presso lo Stadio della Favorita al piano terra, sotto la tribuna, mentre nel triennio 1983-1986 erano in via Fondo Trapani 17/B.
Nel 1987 la società, appena rifondata dopo il fallimento del 1986, posizionò la propria sede in via dei Nebrodi sino al 1990, in attesa della ristrutturazione della Favorita per i Mondiali di quest'ultimo anno svolti proprio in Italia.
Ultimati i lavori allo stadio, gli uffici sono tornati in viale del Fante 11, al primo, secondo e terzo piano della Torre Nord.[50]
- 1900-1910 via Libertà
- 1911-1915 Sport Club, via Mariano Stabile
- 1922-1923 via Pasquale Calvi, 7
- 1923-1926 Palazzo Sambuca, via Alloro
- 1928 Caffè del Massimo
- 1929-1930 Palazzo Trigona di Sant'Elia, piazza della Rivoluzione
- 1930-1933 via Emerico Amari, 162
- 1933-1937 via Ruggero Settimo, 57
- 1937-1940 Palazzo Riso
- 1942-1943 piazza Castelnuovo, 1
- 1947-1949 Palazzo Villafranca, via Sperlinga
- 1949-1956 via Emerico Amari, 162
- 1956-1983 Stadio La Favorita, viale del Fante, 11
- 1983-1986 via Fondo Trapani, 17/B
- 1987-1990 via dei Nebrodi, 55
- 1990- Stadio La Favorita/Renzo Barbera, viale del Fante, 11
Organigramma societario[modifica | modifica wikitesto]
Dal sito ufficiale della società.[51]
Dario Mirri - Presidente
Giovanni Gardini - Amministratore delegato
Giovanni Gardini - Direttore generale
Consiglio di amministrazione
Simon Richard Cliff
Alberto Galassi
Theodore Macbeath
Brian Marwood
Area Sportiva
Leandro Rinaudo - Direttore sportivo
Fabio Pinna - Team manager
Tindaro Bongiovanni - Head of Performance
Area Organizzativa
Francesco Barresi - Direttore operativo
Piero Ridolfo - Advisor
Piefrancesco Visci - Segretario sportivo
Tiziana Caracappa - DGE e Responsabile Sicurezza
Antonino Lentini, Marco Agria - Responsabili Infrastrutture
Giovanni Tarantino - Responsabile Palermo Museum
Area Commerciale
Area Comunicazione
Sponsor[modifica | modifica wikitesto]

- 1973-1974 Corrao
- 1975-1976 Corrao
- 1977-1979 NR
- 1978-1979 Admiral
- 1979-1980 Pouchain
- 1980-1986 NR
- 1987-1989 Ennedue
- 1989-1990 Hummel
- maggio 1990[53] ABM
- 1990-1996 ABM
- 1996-1999 Kappa
- 1999-2000 Kronos
- 2000-2010 Lotto
- 2010-2012 Legea
- 2012-2014 Puma[54]
- 2014-2017 Joma[55]
- 2017-2019 Legea
- 2019-2023 Kappa
- 2023- Puma[56]
Settore giovanile[modifica | modifica wikitesto]
Il settore giovanile del Palermo è formato da 6 squadre: Primavera, Under 17 nazionale, Under 16 regionale, Under 15 nazionale, Under 14 regionale, Esordienti 2009 ed Esordienti 2010.
Tra i trofei conquistati: la Coppa Allievi Professionisti nella stagione 1997-1998, il Campionato nazionale Dante Berretti nella stagione 2000-2001, il Campionato Primavera 1 del 2008-2009, due campionati Giovanissimi Regionali consecutivi nelle annate 2011-2012 e 2012-2013. Inoltre nel 2017-2018 il Palermo vince il nuovo Campionato Primavera 2 e la Supercoppa Primavera 2.
La formazione Primavera ha partecipato 17 volte al Torneo di Viareggio, con 29 vittorie, 19 pareggi e 22 sconfitte (113 gol fatti e 74 subiti).[57]
Nella stagione 2013-2014 la squadra raggiunge per la prima volta la semifinale del Torneo di Viareggio, perdendo ai tiri di rigore contro i belgi dell'Anderlecht,[58] mentre gli Allievi Nazionali raggiungono per la prima volta le finali Scudetto.[59] Nella stagione 2015-2016, invece, raggiunge la finale del Torneo di Viareggio, poi persa contro la Juventus. Numerosi i premi individuali ottenuti: Fabrizio Alastra miglior portiere dell’edizione 2014, Accursio Bentivegna capocannoniere dell’edizione 2015, Leonardo Marson miglior portiere dell’edizione 2016, Antonino La Gumina capocannoniere e miglior giocatore del 2016. Sempre a livello individuale, Davis Curiale è stato il capocannoniere del Campionato Primavera nel 2006/2007.
Sezione femminile[modifica | modifica wikitesto]
A partire dalla stagione 2019-2020, la società costituisce la propria sezione femminile, rilevando il titolo sportivo della squadra di calcio della Ludos, partecipante al campionato di Serie C.[60]
La stagione successiva il Palermo trova nuovamente l'accordo con la società di calcio femminile, rinominata Associazione Sportiva Dilettantistica Palermo, per la partecipazione alla Serie B.[61]
Diffusione nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Il Palermo conobbe un momento di grande notorietà durante la presidenza di Raimondo Lanza di Trabia, all'inizio degli anni cinquanta. Lanza di Trabia, uomo che godeva di importanti e prestigiose amicizie internazionali e che fu al centro del gossip dell'epoca, portò a Palermo giocatori di grande talento come il danese Helge Bronée e fu considerato l'inventore del calciomercato in senso moderno.[62] La sua tragica e prematura morte a Roma nel 1954 ha ispirato Domenico Modugno per la canzone Vecchio frack.[63] Inoltre, su di lui sono stati scritti molti saggi e romanzi.
Riferimenti cinematografici al Palermo si trovano in vari film prodotti in Italia. Tra i più celebri Audace colpo dei soliti ignoti, Tu la conosci Claudia? e Nati stanchi. Inoltre sono stati girati due documentari sul club: uno da Rai Trade nel 2000, in occasione del centenario della società e un altro da Sky Italia nel 2004, per la promozione in Serie A a 32 anni di distanza dall'ultima.
Durante la breve presidenza Baccaglini, il Palermo è stato protagonista di un "gemellaggio" con Force India, scuderia anglo-indiana di Formula 1 che aveva appena adottato una livrea rosa. In tale occasione i due piloti della scuderia, Sergio Pérez ed Esteban Ocon, hanno anche indossato la maglia della società siciliana.[64] Nello stesso periodo il Palermo ha guadagnato la copertina di Vogue Enfants, supplemento di moda per bambini che fa capo al periodico di fama mondiale Vogue, probabilmente nell'ambito di una campagna pubblicitaria legata a una kermesse estiva organizzata da Dolce & Gabbana nel capoluogo siciliano.[65]
Nel 2020, per celebrare il centoventesimo anniversario della fondazione della società, è stato inaugurato il "Palermo Museum".
Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]
Allenatori[modifica | modifica wikitesto]
Di seguito l'elenco degli allenatori a partire dal 1921 ad oggi.[66][67][68][69]
- 1921-1923
Valentino Colombo
- 1923-1925
Michele Ultveggio
- 1925-1926
Ermenegildo Negri
- 1926-1927
Tom Kovary (1ª-9ª)
- 1927-1928 ...
- 1928-1929
Angelo Benincasa
- 1929-1930
Angelo Benincasa (1ª-?ª)
- 1930-1931
Tony Cargnelli
- 1931-1932
Tony Cargnelli (1ª-3ª)
Gyula Feldmann (4ª-34ª)
- 1932-1933
Gyula Feldmann (1ª-?ª)
Károly Csapkay (?ª-34ª)
- 1933-1934
Gyula Feldmann
- 1934-1935
Károly Csapkay
- 1935-1936
Gyula Lelovics (1ª-9ª)
Angelo Benincasa (10ª-30ª)
- 1936-1937
Károly Csapkay
- 1937-1938
Árpád Hajós
- 1938-1939
Armand Halmos (1ª-?ª)
Ermenegildo Negri (?ª-34ª)
- 1939-1940
Ermenegildo Negri
- 1940-1941 ...
- 1941-1942
Pietro Bazan (1ª-?ª)
Otto Krappan (?ª-13ª)[70]
Renato Nigiotti (14ª-24ª e gironi finali)
- 1942-1943
Renato Nigiotti (1ª-?ª)
Beppe Cutrera (?ª-29ª)
- 1943-1944 ...
- 1944-1945
Beppe Cutrera
- 1945-1946
Maximiliano Faotto
- 1946-1947
Maximiliano Faotto (1ª-?ª)
Beppe Cutrera (?ª-34ª)
- 1947-1948
Virginio Rosetta
- 1948-1949
Giovanni Varglien
- 1949-1951
Giuseppe Viani
- 1951-1952
Remo Galli (1ª-31ª)
Guido Masetti (32ª-38ª)
- 1952-1953
Luigi Bonizzoni (1ª-16ª)
József Bánás (17ª)
Giovanni Varglien (II) (18ª-34ª)
- 1953-1954
Giovanni Varglien (II) (1ª-3ª)
Massimiliano Varricchio e
Raimondo Lanza di Trabia (D.T.) (4ª-5ª)
Rodolphe Hiden (6ª-26ª)
Carlo Scarpato e
Gino Giaroli (27ª-28ª)[71]
Nicolò Nicolosi (29ª-34ª)[72]
- 1954-1955
Adolfo Baloncieri (1ª-5ª)
Mario Sperone (6ª-34ª)
- 1955-1956
Carlo Rigotti
- 1956-1957
Héctor Puricelli (1ª-21ª)
Attilio Kossovel (22ª-34ª)
- 1957-1958
Pietro Rava (1ª-8ª)
Attilio Kossovel (9ª-15ª)
Carlo Rigotti (16ª-34ª)
- 1958-1959
Čestmír Vycpálek
- 1959-1960
Čestmír Vycpálek (1ª-30ª)
Santiago Vernazza (31ª)
Eliseo Lodi (32ª-34ª)
- 1960-1961
Fioravante Baldi (1ª-6ª)
Pasquale Morisco (7ª-9ª)
Fioravante Baldi (10ª-22ª)
Eliseo Lodi (23ª-26ª)
Fioravante Baldi (27ª-38ª)
- 1961-1962
Leandro Remondini (1ª-5ª)
Leandro Remondini e
Oscar Montez (D.T.) (6ª-26ª)
Leandro Remondini (27ª-34ª)
- 1962-1963
Giovanni Ballico (1ª-3ª)
Giovanni Ballico e
Fioravante Baldi (D.T.) (4ª-16ª)
Oscar Montez (17ª-34ª)
- 1963-1964
László Székely (1ª-15ª)
Vittorio Malagoli (16ª-18ª)
László Székely (19ª-38ª)
- 1964-1965
László Székely (1ª-8ª)
Čestmír Vycpálek (9ª-11ª)
Carlo Facchini (12ª-38ª)
- 1965-1966
Carlo Facchini
- 1966-1967
Camillo Achilli
- 1967-1970
Carmelo Di Bella
- 1970-1971
Carmelo Di Bella (1ª-18ª)
Benigno De Grandi (19ª-38ª)
- 1971-1972
Benigno De Grandi
- 1972-1973
Umberto Pinardi (1ª-22ª)
Alvaro Biagini (23ª-30ª)
- 1973-1975
Corrado Viciani
- 1975-1976
Benigno De Grandi (1ª-9ª)
Antonio De Bellis (10ª-38ª)
- 1976-1977
Antonio De Bellis (1ª-29ª)
Giuseppe Grassotti (30ª)
Fernando Veneranda (31ª-38ª)
- 1977-1979
Fernando Veneranda
- 1979-1980
Giancarlo Cadè
- 1980-1981
Fernando Veneranda (1ª-26ª)
Vincenzo Urbani (27ª)
Carmelo Di Bella (28ª-38ª)
- 1981-1982
Antonio Renna
- 1982-1983
Antonio Renna (1ª-21ª)
Carmelo Del Noce (22ª-26ª)
Antonio Renna (27ª-38ª)
- 1983-1984
Gustavo Giagnoni (1ª-30ª)
Graziano Landoni (31ª-38ª)
- 1984-1985
Domenico Rosati
- 1985-1986
Antonio Angelillo (1ª-13ª)
Fernando Veneranda (14ª-38ª)
- 1986-1987
Fernando Veneranda (girone 6 del Primo turno di Coppa Italia)
- 1987-1988
Giuseppe Caramanno
- 1988-1989
Giorgio Rumignani
- 1989-1990
Francesco Liguori
- 1990-1991
Francesco Liguori (1ª-4ª)
Enzo Ferrari (5ª-34ª)
- 1991-1992
Enzo Ferrari (1ª-7ª)
Gianni Di Marzio (8ª-38ª)
- 1992-1993
Angelo Orazi
- 1993-1994
Enrico Nicolini (1ª-3ª)
Gaetano Salvemini (4ª-38ª)
- 1994-1995
Gaetano Salvemini (1ª-24ª)
Giampiero Vitali (25ª-38ª)
- 1995-1996
Antonio De Bellis e
Ignazio Arcoleo
- 1996-1997
Ignazio Arcoleo (1ª-30ª)
Giampiero Vitali (31ª-38ª)
- 1997-1998
Giorgio Rumignani (1ª-7ª)
Ignazio Arcoleo (8ª-34ª e play-out)
- 1998-1999
Massimo Morgia
- 1999-2000
Massimo Morgia (1ª-29ª)
Giuliano Sonzogni (30ª-34ª)
- 2000-2001
Giuliano Sonzogni (1ª-32ª)
Ezio Sella (33ª-34ª)
- 2001-2002
Bortolo Mutti
- 2002-2003
Ezio Glerean (1ª)
Daniele Arrigoni (2ª-22ª)
Nedo Sonetti (23ª-38ª)
- 2003-2004
Silvio Baldini (1ª-24ª)
Francesco Guidolin (25ª-46ª)
- 2004-2005
Francesco Guidolin
- 2005-2006
Gigi Delneri (1ª-22ª)
Giuseppe Papadopulo (23ª-38ª)
- 2006-2007
Francesco Guidolin (1ª-33ª)
Renzo Gobbo e
Rosario Pergolizzi (34ª-36ª)
Francesco Guidolin (37ª-38ª)
- 2007-2008
Stefano Colantuono (1ª-13ª)
Francesco Guidolin (14ª-30ª)
Stefano Colantuono (31ª-38ª)
- 2008-2009
Stefano Colantuono (1ª)
Davide Ballardini (2ª-38ª)
- 2009-2010
Walter Zenga (1ª-13ª)
Delio Rossi (14ª-38ª)
- 2010-2011
Delio Rossi (1ª-27ª)
Serse Cosmi (28ª-31ª)
Delio Rossi (32ª-38ª)
- 2011-2012
Stefano Pioli (lug.-ago.)
Bortolo Mutti (1ª)
Devis Mangia (2ª-16ª)
Bortolo Mutti (17ª-38ª)
- 2012-2013
Giuseppe Sannino (1ª-3ª)
Gian Piero Gasperini (4ª-23ª)
Alberto Malesani (24ª-26ª)
Gian Piero Gasperini (27ª-28ª)
Giuseppe Sannino (29ª-38ª)
- 2013-2014
Gennaro Gattuso (1ª-6ª)
Giuseppe Iachini (7ª-42ª)
- 2014-2015
Giuseppe Iachini
- 2015-2016
Giuseppe Iachini (1ª-12ª)
Davide Ballardini (13ª-19ª)
Fabio Viviani (20ª)
Giovanni Bosi (21ª)
Giovanni Tedesco (22ª-24ª)
Giovanni Bosi (25ª)
Giuseppe Iachini (26ª-28ª)
Walter Novellino (29ª-32ª)
Davide Ballardini (33ª-38ª)
- 2016-2017
Davide Ballardini (1ª-2ª)
Roberto De Zerbi (3ª-14ª)
Eugenio Corini (15ª-21ª)
Diego López (22ª-31ª)
Diego Bortoluzzi (32ª-38ª)
- 2017-2018
Bruno Tedino (1ª-38ª)
Roberto Stellone (39ª-42ª e play-off)
- 2018-2019
Bruno Tedino (1ª-5ª)
Roberto Stellone (6ª-34ª)
Delio Rossi (35ª-38ª)
- 2019-2020
Rosario Pergolizzi
- 2020-2021
Roberto Boscaglia (1ª-27ª)
Giacomo Filippi (28ª-38ª e play-off)
- 2021-2022
Giacomo Filippi (1ª-20ª)
Silvio Baldini (21ª-38ª e play-off)
- 2022-2023
Silvio Baldini (lug.)
Stefano Di Benedetto[73] (ago.)
Eugenio Corini (1ª-38ª)
- 2023-2024
Eugenio Corini (1ª-?)
Presidenti[modifica | modifica wikitesto]
Il Palermo ha avuto molti presidenti illustri e dalle personalità molto spiccate sin dalle origini. Società fondata da Ignazio Majo Pagano, presidente dal 1904 al 1908, il primo presidente fu Edward De Garston. Luigi Majo Pagano, figlio di Ignazio, fu presidente nel 1935.[74]
Altra personalità spiccata fu quella di Raimondo Lanza di Trabia, di famiglia nobiliare, che è stato anche definito il "padre del calciomercato moderno",[75][76] al quale è stata dedicata la famosa canzone di Domenico Modugno, Vecchio frack.[77]
Renzo Barbera, esponente dell'alta borghesia palermitana, industriale del latte, fu il presidente della promozione in Serie A e delle prime due finali di Coppa Italia negli anni settanta: uomo appassionato, arrivò anche ad ipotecare molte sue proprietà per pagare gli stipendi ai giocatori.[75]
Dal 2002[78] al 2017[79] il presidente è stato Maurizio Zamparini, imprenditore friulano che rilevò il pacchetto azionario di maggioranza da Franco Sensi, per una cifra tra i 18 e i 22 milioni di euro;[78] la sua è stata la presidenza più duratura della storia del club rosanero.
A partire dal 2017 si susseguono diversi cambi ai vertici del club, nel tentativo di vendere la società da parte di Maurizio Zamparini: a marzo la proprietà raggiunge un accordo con l'italoamericano Paul Baccaglini, del gruppo Integritas Capital, per la cessione dell'intero pacchetto azionario entro il 30 aprile seguente.[80] Lo stesso Baccaglini viene immediatamente nominato presidente ma, dopo alcune proroghe, il passaggio di proprietà non si concretizza e nel mese di luglio Baccaglini decade dalla carica.[81] Nel dicembre 2018 viene ufficializzata una nuova cessione del 100% delle quote,[82] stavolta a un gruppo britannico: la Sport Capital Investments Ltd.[83] I nuovi acquirenti non riescono però a far fronte ai propri obblighi e al pagamento di stipendi e fornitori, così il 14 febbraio 2019 avviene la retrocessione delle quote dell'intero pacchetto azionario a Daniela De Angeli, storica segretaria di Zamparini, col direttore sportivo Rino Foschi che diventa il nuovo presidente.[84] Il 3 maggio viene sancita un'ulteriore cessione dell'intero pacchetto azionario alla società Sporting Network Srl, che fa capo alla Arkus Network; il Vice Presidente Vicario e presidente di Confindustria Sicilia delegazione di Palermo Alessandro Albanese diventa il nuovo presidente.[85]
Dopo la rifondazione del 2019, il nuovo presidente è Dario Mirri.[86]
Di seguito l'elenco dei presidenti a partire dall'anno di fondazione.[87]
- 1900-1903
Edward De Garston
- 1903-1904
Barone Michele Vannucci
- 1904-1908
Cavaliere Ignazio Majo Pagano
- 1908-1915
Barone Roberto Pottino
- 1920-1923
Valentino Colombo
- 1923-1925
Cavaliere Michele Utveggio
- 1925-1926
Valentino Colombo
- 1928
Conte Liotta di Lemos
- 1928
Barone Giovanni Sergio
- 1928-1929
Conte Guido Airoldi
- 1929-1931
Barone Luigi Bordonaro di Gebbiarossa
- 1931-1933
Francesco Paolo Barresi
- 1933-1934
Cavaliere Giovanni Lo Casto Valenti
- 1934-1935
Valentino Colombo
- 1935
Giovanni De Luca
- 1935-1936
Luigi Majo Pagano
- 1936-1937
Valentino Colombo
- 1937-1938
Paolo Di Pietra
- 1938-1940
Salvatore Barbaro
- 1941-1942
Duilio Lanni
- 1942-1947
Giuseppe Agnello
- 1947-1948
Stefano La Motta
- 1948-1951
Giuseppe Guzzardella
- 1951-1952
Raimondo Lanza di Trabia
- 1952-1953
Carlo La Lomia
- 1953-1954
Mario Fasino
- 1954-1955
Ernesto Pivetti
- 1955
Giuseppe Trapani
- 1955-1956
Arturo Cassina
- 1956-1957
Giuseppe Seminara
- 1957-1963
Casimiro Vizzini
- 1963-1964
Guglielmo Pinzero
- 1964
Ernesto Di Fresco,
Luigi Barbaccia e
Franz Gorgone
- 1964
Casimiro Vizzini
- 1964
Guglielmo Pinzero
- 1964-1965
Totò Vilardo con il costruttore Ponte
- 1965
Francesco Spagnolo
- 1965
Franz Gorgone
- 1965-1967
Luigi Gioia
- 1967-1970
Giuseppe Pergolizzi
- 1970-1980
Renzo Barbera
- 1980-1982
Gaspare Gambino
- 1982-1985
Roberto Parisi
- 1985-1986
Salvatore Matta
- 1987-1989
Salvino Lagumina
- 1989-1993
Giovanni Ferrara
- 1993-1995
Liborio Polizzi
- 1995-2000
Giovanni Ferrara
- 2000-2002
Sergio D'Antoni
- 2002-2017
Maurizio Zamparini
- 2017
Paul Baccaglini
- 2017-2018
Giovanni Giammarva
- 2018-2019
Clive Ian Richardson
- 2019
Rino Foschi
- 2019
Alessandro Albanese
- 2019-
Dario Mirri
Calciatori[modifica | modifica wikitesto]
Capitani[modifica | modifica wikitesto]

Il primo capitano della squadra panormita[88] fu l'inglese George Blake. Tra il 1950 e il 1952 il ceco Čestmír Vycpálek[89], il periodo più lungo da capitano è stato quello di Enzo Benedetti dal 1955 al 1965, negli anni 2000 Eugenio Corini dal 2003 al 2007, Fabrizio Miccoli[90] dal 2009 al 2013, oltre a George Blake e Čestmír Vycpálek gli altri stranieri a indossare la fascia da capitano sono stati Édgar Barreto, Ilija Nestorovski e l'argentino Mario Santana. La fascia di capitano è attualmente detenuta dall'attaccante Matteo Brunori.
Vincitori di titoli[modifica | modifica wikitesto]
Campioni del mondo[modifica | modifica wikitesto]
Andrea Barzagli
(Germania 2006)
Cristian Zaccardo
(Germania 2006)
Fabio Grosso
(Germania 2006)
Simone Barone
(Germania 2006)
Vincitori della Copa América[modifica | modifica wikitesto]
Vincitori del Campionato d'Europa Under-21[modifica | modifica wikitesto]
Medaglie al torneo olimpico[modifica | modifica wikitesto]
Mariano González
(Atene 2004) (oro)
Andrea Gasbarroni
(Atene 2004) (bronzo)
Andrea Barzagli
(Atene 2004) (bronzo)
Capocannonieri[modifica | modifica wikitesto]
- Carlo Radice (1931-1932), Aurelio Pavesi De Marco (1947-1948), Santiago Vernazza (1958-1959), Gianni De Rosa (1981-1982), Luca Toni (2003-2004)
- Capocannonieri della Serie C
Altri titoli individuali[modifica | modifica wikitesto]
- Carmelo Di Bella: Seminatore d'oro: 1967/1968
- Simon Kjær: Calciatore danese dell'anno (2009)
- Javier Pastore: Migliore calciatore giovane AIC (2010)
- Federico Balzaretti: Gran Galà del calcio AIC (2012)
Contributo alle nazionali di calcio[modifica | modifica wikitesto]
Sala d'onore[modifica | modifica wikitesto]
Nel 2020 la Società ha chiesto ai propri tifosi di votare gli 11 giocatori più rappresentativi della storia rosanero. Tra i giocatori votati:[91]
Stefano Sorrentino
Federico Balzaretti
Andrea Barzagli
Fabio Grosso
Eugenio Corini
Josip Iličić
Javier Pastore
Lamberto Zauli
Paulo Dybala
Fabrizio Miccoli
Luca Toni
- Allenatore:
Francesco Guidolin
Palmarès[modifica | modifica wikitesto]
Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
- Serie B: 5
Altre competizioni[modifica | modifica wikitesto]
- Serie C: 1
- Serie C1: 2
- Serie C2: 1
- Serie D: 1
- 1907, 1908
- 1910, 1912, 1913, 1914, 1915
- Coppa Pasqua Sportiva Trofeo dei Mille: 1
- 1910
- 1920
- 1944-1945
- Torneo di Tunisi: 1
- 1923
Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]
- 2017-2018 (girone B)
- 2000-2001
- Coppa Allievi Professionisti: 1
- 1997-1998
- Campionato Giovanissimi Regionali: 2
- 2011-2012,[92] 2012-2013
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]
Partecipazioni ai campionati[modifica | modifica wikitesto]
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
1º | Prima Divisione[94] | 5 | 1921-1922 | 1925-1926 | 34 |
Serie A | 29 | 1932-1933 | 2016-2017 | ||
2º | Prima Divisione | 1 | 1926-1927 | 48 | |
Divisione Nazionale[95] | 1 | 1945-1946 | |||
Serie B | 46 | 1930-1931 | 2023-2024 | ||
3º | Campionato Meridionale | 1 | 1928-1929 | 14 | |
Prima Divisione | 1 | 1929-1930 | |||
Serie C | 3 | 1941-1942 | 2021-2022 | ||
Serie C1 | 9 | 1984-1985 | 2000-2001 | ||
4º | Serie C2 | 1 | 1987-1988 | 2 | |
Serie D | 1 | 2019-2020 |
Nelle stagioni intercorse dall'introduzione dell'odierna struttura dei campionati italiani, basata su tre leghe professionistiche con la fondazione del Direttorio Divisioni Superiori nel 1926, in tre anni (1927-1928, 1940-1941, 1986-1987) il Palermo è rimasto inattivo per fallimento: nei primi due casi il suo posto venne preso da club cittadini, nei quali la matricola rosanero poi confluì, militanti in tornei antesignani dell'odierna Serie C, tanto che ai sensi delle NOIF della FIGC si potrebbero aggiungere altre due stagioni di terza serie al sovrastante computo (per un totale di 16 annate), mentre solo nell'ultimo caso si assistette ad un totale anno sabbatico nella vita calcistica palermitana, ad eccezione però del proprio girone eliminatorio di Coppa Italia di quella stagione, poiché fu radiata il giorno dopo l'ultima gara eliminatoria della competizione, dunque a pochi giorni dall'avvio di campionato, durante il cui inizio venne dichiarata fallita. Nelle particolari edizioni 1928-1929 e 1945-1946 la classificazione è stata determinata in ossequio alle determinazioni ufficiali della FIGC sui titoli sportivi: nel primo caso la compagine rosanero è stata esclusa dai titoli di Divisione Nazionale A e B, unificati attribuiti nel 1928 dall'allora presidente Leandro Arpinati;[96] nel secondo caso è stata ammessa con il titolo di B, assegnato dalla Federcalcio.
Per quanto riguarda invece l'antico ordinamento di Lega Sud, il Palermo partecipò a cinque campionati di Prima Divisione dal 1921 al 1926.
Statistiche di squadra[modifica | modifica wikitesto]
- Più punti nel campionato di Serie A: 65 punti (2009-2010)
- Miglior piazzamento in Serie A: 5º (2005-2006, 2006-2007 e 2009-2010)
- Più gol segnati nel campionato di Serie A: 59 (1950-1951 e 2009-2010)
- Miglior serie positiva in casa in un solo campionato di Serie A: 19 (Imbattuta in casa nella stagione 2009-2010)
- Miglior serie positiva in casa assoluta: 24, dal 30 novembre del 2008-2009 (Palermo - Milan 3-1) al 29 agosto del 2010-2011 (Palermo - Cagliari 0-0)
- Maggior numero di pareggi in Serie A: 17 (2004-2005)
- Più punti nel campionato di Serie B: 86 punti (2013-2014)
- Vittoria casalinga con il massimo scarto in Serie A: 8-0 (contro la Pro Patria il 5 novembre del 1950-1951)
- Vittoria in trasferta con più gol di scarto: – 8-1 (contro l'Associazione Polisportiva Lucana, attuale Potenza Calcio, 1º marzo del 1941-1942) - 7-1 (contro il Lecce, 23 ottobre del 1994-1995) – 6-0 (contro il Benevento, 18 ottobre del 1987-1988)
- Vittorie in trasferta contro la stessa squadra per diverse stagioni consecutivamente in Serie A: 3 - nel 2008-2009, 2009-2010 e 2010-2011 contro la Juventus
- Sconfitta con più gol di scarto e sconfitta in trasferta con più gol di scarto: 9-0 (contro il Milan, 18 febbraio del 1950-1951)
- Sconfitta casalinga con più gol di scarto: 0-7 (contro l'Udinese, 27 febbraio del 2010-2011)
- Partita con il massimo numero di gol in Serie A e partita in trasferta con il massimo numero di gol: 6-4 (contro la Juventus, 5 maggio del 1956-1957)
- Pareggi con il massimo numero di gol e in Serie A e pareggi con più gol, in trasferta e in casa, con lo stesso punteggio, in una singola stagione di Serie A: 8 – 4-4 (contro l'Inter, 1º febbraio del 2011-2012) – 4-4 (contro il Chievo, 6 maggio del 2011-2012)
- Miglior serie iniziale di vittorie consecutive: 10 (Serie D 2019-2020)
Statistiche individuali[modifica | modifica wikitesto]
Di seguito le top 10 dei primatisti di presenze e reti del Palermo in tutte le competizioni ufficiali, ossia campionati e coppe.
In grassetto i giocatori ancora in attività con la maglia del club rosanero. Dati aggiornati al 29 ottobre 2023.

Record di presenze
|
Record di reti
|
Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La maggior parte dei tifosi del Palermo proviene dall'omonima città metropolitana, ma anche dall'estero, soprattutto nei luoghi interessati da forte immigrazione siciliana, come gli Stati Uniti d'America. Altri invece, che vivono a Solingen, in Germania, hanno fondato una squadra dal nome "FC Rosaneri".[97][98] La squadra rosanero è da sempre molto popolare in gran parte della Sicilia occidentale e tra gli emigranti siciliani stabilitisi nel nord Italia, risultando una delle compagini con più seguito di sostenitori nelle partite in trasferta.

Il numero degli abbonati allo stadio non ha mai superato la decina di migliaia fino alla stagione 2003-2004, all'epoca ultimo anno di Serie B dell'era Zamparini.[99] In seguito, nella prima stagione in Serie A dopo 31 anni, i tifosi rosanero hanno fatto registrare il record di oltre 33.000 abbonamenti, cioè quasi l'intera capacità dello Stadio Renzo Barbera.[100]
Secondo un sondaggio effettuato dall'istituto di ricerca "Demos & Pi" e poi pubblicato dal quotidiano de La Repubblica nel 2008, la squadra contava circa 1.470.000 tifosi in Italia, posizionandosi all'interno della top ten (precisamente alla posizione numero 8) tra le squadre italiane con più tifosi.[101]
Prima dell'inizio dell'annata 2009-2010, la società ha ritirato la maglia numero 12 in segno di riconoscimento verso i tifosi palermitani, considerati il 12º uomo in campo.[102]
Il 13 luglio 2012 la tifoseria del Palermo è stata riconosciuta come la più corretta della stagione 2011-2012 in massima serie, ottenendo il riconoscimento Trofeo Fair-Play "Gaetano Scirea", istituito dal Consiglio della Lega Serie A.[103]
Gemellaggi e rivalità[modifica | modifica wikitesto]
I tifosi del Palermo sono legati a quelli del Lecce da un pluriennale gemellaggio[104] che induce molti tifosi delle due squadre a sventolare vessilli dell'altra squadra durante le partite. Questo rapporto ha resistito, consolidandosi, anche a un delicato match decisivo per la promozione nella Serie A 2003-2004, all'ultima giornata della Serie B 2002-2003, terminato 3-0 per i salentini. Un altro caso in particolare è che, secondo alcune voci, al fallimento del Palermo avvenuto nel 1986, si oppose all'interno della Lega Calcio l'allora presidente del Lecce Franco Jurlano: da questo episodio sarebbe nata la storica "fratellanza".[105]
Altro forte gemellaggio vi é con il Padova[106][107][108][109], resistito anche per la finale playoff Serie C del 2022[110]. Nel corso della Serie B dell'anno successivo il Palermo ha avuto in trasferta alcuni tifosi padovani a supporto.
Altre tifoserie con le quali gli ultras rosanero hanno rapporti di stima e amicizia sono quelle di Licata, Marsala, Mazara, Akragas, Cesena, Foggia, Feralpisalò, Napoli [111] e Roma[112][113] mentre, a livello internazionale, con quelle di De Graafschap[114] e Kaiserslautern[115][116].
La rivalità storica e più sentita iniziata negli anni 1930[117] e maturata principalmente per ragioni di campanilismo e sportive, è col Catania.[118] Al punto da rendere frequenti gli scontri tra le due tifoserie in occasione del derby di Sicilia. Tale contrasto nasce agli inizi della storia dei due club, allorquando si giocavano le prime amichevoli, per acuirsi negli anni ottanta, quando, il 23 maggio 1982 (Serie B 1981-1982), il Palermo perse a tavolino il derby col Catania alla "Favorita", dopo che l'etneo Renato Miele fu colpito alla testa da un oggetto lanciato da un tifoso rosanero (il calciatore non disputò la gara), ma imponendosi sul campo con un gol di Giampaolo Montesano.[10][119] L'apice si raggiunse il 2 febbraio 2007 (Serie A 2006-2007), con gli scontri di Catania fra tifosi etnei e polizia, durante i quali rimase ucciso l'ispettore capo di polizia Filippo Raciti.[120] Sempre in ambito regionale, vi sono anche degli asti, però meno accesi, con il Messina[121] e col Trapani (quest’ultima tifoseria gemellata con quella del Catania).[122]
Pessimi rapporti, nati i primi anni ottanta durante l'era Zamparini, esistono con la Juventus (inaspriti dalla sconfitta in finale di Coppa Italia 1978-1979), dovuti alla numerosa presenza di juventini nel capoluogo siciliano.[123][124][125][126] Per simili ragioni, pessimi rapporti con l'Inter e il Milan.[127]
Negli anni novanta vi erano dei gemellaggi, poi interrotti con la Reggina e con la Salernitana (con la quale i reggini sono storicamente gemellati).
Altre inimicizie sono quelle con Acireale, Bari, Brescia, Cagliari, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Fiorentina, Lazio, Perugia, Savoia, Ternana, Triestina, Taranto, Venezia, Verona, Modena e L.R. Vicenza.[127]
Negli anni duemila, la stampa sportiva italiana ha ribattezzato la sfida tra Palermo e Napoli con l'appellativo di derby delle Due Sicilie.
Una delle rivalità più sentite è quella con il Frosinone, in seguito agli episodi della finale play-off di Serie B della stagione 2017-18.[128][129]
Organico[modifica | modifica wikitesto]
Rosa 2023-2024[modifica | modifica wikitesto]
Rosa e numerazione sono aggiornate al 12 settembre 2023.
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Staff tecnico[modifica | modifica wikitesto]
- Area Tecnica[130]
Eugenio Corini - Allenatore
Salvatore Lanna - Allenatore in seconda
Cesare Bovo - Collaboratore tecnico
Matteo Camoni - Collaboratore tecnico
Vincenzo Leonardi - Collaboratore tecnico
Stefano Olivieri - Collaboratore tecnico
Federico Montalto - Match Analyst
Francesco Lo Galbo - Preparatore dei portieri
Michele Marotta - Preparatore dei portieri
- Area Medica[51]
Andrea Stegagno - Responsabile Sanitario
Roberto Matracia - Medico Sociale
Massimiliano Mereu - Responsabile Fisioterapia
Fabio Cavera - Fisioterapista
Francesco Chiarenza - Fisioterapista
Mirko Genzardi - Fisioterapista
Vincenzo Vallone - Fisioterapista
Marco Petrucci - Preparatore Atletico
Guglielmo Pillitteri - Assistente Preparatore Atletico
Giuseppe Puleo - Recupero Infortuni
Clara Gabrielli - Nutrizionista
Riccardo Bigon - Consulente tecnico CFG
Leonardo Masieri - Responsabile Area Scouting CFG
Note[modifica | modifica wikitesto]
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- ^ Nasce il Palermo Fc, Silipo ai rosanero a titolo definitivo, in Giornale di Sicilia, 16 luglio 2020. URL consultato il 18 luglio 2020.
- ^ Dario Mirri minuto 41:55 parla della enorme richiesta di biglietti ricevuta ai playoff, su m.facebook.com.
- ^ Il Palermo entra nell'ECA, su palermofc.com.
- ^ La società viene esclusa a campionato in corso, pertanto le restanti gare da disputare furono date perse a tavolino.
- ^ Records fall for plucky Palermo, su fifa.com, 8 novembre 2006. URL consultato il 15 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2012).
- ^ La lettera viene riportata, fra l'altro, nel romanzo È già mattina di Alberto Samonà a pag. 77: «In avvenire, come raccontava Vincenzo Florio al Circolo Sport Club di via Stabile, quando perderete potrete bere sempre il suo amaro di colore nero, mentre il rosa della vittoria potrete assaporarlo bevendo il liquore dolce. La mia salute non è più buona e i miei dolori della vecchiaia sono tanti, perciò affrettatevi a battere le prossime squadre!»
- ^ Buon compleanno, Palermo 108 anni e bello come sempre Archiviato il 30 gennaio 2018 in Internet Archive. Palermocalcio.it
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- ^ I campionati della "Lega Sud" giocati fino al 1926 (anno della promulgazione della Carta di Viareggio, che unificò le competizioni), furono caratterizzati tutti da una prima fase eliminatoria regionale e da una seconda fase interregionale, seguita infine, per le classificate, da una finale singola o in doppio turno, giocata con il campione settentrionale per il titolo nazionale. I campionati della Lega Nord, al contrario, prevedevano già la prima fase eliminatoria sovraregionale.
- ^ Campionato misto A-B della Lega Nazionale Centro-Sud, disputato in qualità di società di Serie B ai sensi del regolamento ufficiale.
- ^ Al termine della stagione 1927-1928 la FIGC decise l'istituzione dei campionati di A e B, che tuttavia per un'altra stagione si sarebbero disputati in forma unificata in un unico campionato di qualificazione. Al Sud i pochi club superstiti di Prima Divisione non ammessi in Divisione Nazionale furono dunque esclusi dalla lega calcistica di Milano gerente le prime due divisioni, il DDS, e affiliati al Direttorio Meridionale, antenato per parte del Sud dell'odierna Lega Pro. Il campionato risultante mise dunque in palio un posto di promozione in Serie B esattamente come l'odierno girone meridionale di Serie C.
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- ^ I tifosi del Palermo non dimenticano: il Frosinone retrocede in B, gli sfottò sono esilaranti, su ilovepalermocalcio.com, 5 maggio 2019. URL consultato il 14 agosto 2022.
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Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
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- Vincenzo Prestigiacomo, Giuseppe Bagnati e Vito Maggio, Il Palermo racconta: storie, confessioni e leggende rosanero, Palermo, Grafill, giugno 2004, p. 253, ISBN 88-8207-144-8.
- Luigi Tripisciano, Album rosanero, Palermo, Flaccovio Editore, giugno 2004, p. 168, ISBN 88-7804-260-9.introduzione di Giorgio Tosatti
- Giovanni Giordano e Carlo Brandaleone, Calcio Palermo: gli ottantaquattro anni di storia della societa rosanero, Palermo, Giada, 1982, p. 432, ISBN 88-8207-144-8.
- Roberto Ginex e Roberto Gueli, Breve storia del grande Palermo, Rome, Newton, 1996, p. 66, ISBN 88-8183-361-1.
- AA.VV., Palermo Rosa Nero, Palermo, PIELLE, 2004, p. 122, ISBN.
- Cesare La Rocca, Il Palermo un mito in rosanero, Palermo, Editrice Primerano, 1985, p. 336, ISBN.
- Almanacco illustrato del calcio, Modena, Panini, 1971-2008.
- Il Grande Calcio Enciclopedia del calcio mondiale, Milano, Fabbri Editori, 1988.
- Giovanni Tarantino e Paolo Massimiliano Paterna (disegni di), Una storia in rosa e nero. La maglia del Palermo, i colori di una città, Palermo, il Palindromo, 2014, p. 104, ISBN 978-88-98447-07-7.
- Giovanni Tarantino, Aquile. Il Palermo: il museo, la storia, la città, Palermo, il Palindromo, 2020, p. 232, ISBN 978-88-98447-70-1.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (IT, EN) Sito ufficiale, su palermofc.com.
- Palermo F.C. (canale), su YouTube.
- Palermo Football Club, su LegaSerieA.it, Lega Nazionale Professionisti Serie A.
- (DE, EN, IT) Palermo Football Club, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (EN, RU) Palermo Football Club, su eu-football.info.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 310627856 · LCCN (EN) no2014112887 · WorldCat Identities (EN) lccn-no2014112887 |
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