Società Sportiva Calcio Palermo 1986-1987

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Voce principale: Palermo Football Club.
SSC Palermo
Stagione 1986-1987
Sport calcio
SquadraPalermo
AllenatoreBandiera dell'Italia Fernando Veneranda
PresidenteBandiera dell'Italia Salvatore Matta
CampionatoNon disputato
Coppa ItaliaPrimo turno
1985-1986 1987-1988
Si invita a seguire il modello di voce

Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la Società Sportiva Calcio Palermo nelle competizioni ufficiali della stagione 1986-1987.

La società prese parte soltanto alla Coppa Italia, poiché fu radiata il giorno dopo la disputa dell'ultima gara del proprio girone eliminatorio della competizione, quindi pochi giorni prima l'inizio del campionato.

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

La stagione si apre con la Coppa Italia 1986-1987, dalla quale la compagine rosanero viene subito eliminata, poiché arriva l'ultimo posto nel girone 6 della competizione, nel quale ottiene soltanto un punto, frutto di un pareggio col Genoa alla prima giornata e di 4 sconfitte consecutive a seguire sino alla quinta giornata della prima fase elimimatoria. L'allenatore per questo scampolo di stagione è Fernando Veneranda. Frattanto, il club aveva svolto il ritiro estivo precampionato in provincia di Bolzano.

Il giorno dopo l'ultima partita di coppa nazionale che si disputa il 7 settembre, la società viene radiata e non prende successivamente parte al campionato di Serie B 1986-1987, nel quale avrebbe dovuto scontare 5 punti di penalizzazione a causa del secondo scandalo del calcio-scommesse.

Il fallimento[modifica | modifica wikitesto]

«Il commissario straordinario della FIGC, esaminata la situazione della S.S. Palermo Calcio S.p.a. ha constatato che [...] non si sono verificate le condizioni minime indispensabili per l'iscrizione al campionato della Serie C/2. [...]»

L'8 settembre 1986 il Palermo fu radiato dalla FIGC - il cui presidente era Antonio Matarrese - per un debito di quasi 500 milioni di lire e fu escluso da tutti i quadri federali. La società venne dichiarata fallita dal Tribunale di Palermo il 18 settembre successivo, ovvero a 10 giorni dalla radiazione, così il club scomparve definitivamente dai campionati calcistici italiani, senza giocare per un anno.[2] Voci dell'epoca vogliono che, all'interno della Lega Calcio, l'unico che si oppose alla radiazione del Palermo sia stato il presidente del Lecce Franco Jurlano: da questo episodio sarebbe nato il gemellaggio tra le due tifoserie.[3]

L'allora seconda squadra della città, l'Olympia, che militava nel campionato di Promozione Sicilia 1986-1987 e che giocava al campo dei Cantieri Navali, tentò di accattivare la simpatia degli sportivi palermitani cambiando nome in Palermolympia e adottando i colori rosanero, ma questa non entrò mai nel cuore dei tifosi. Lo stadio della Favorita venne utilizzato, per compensare la perdita del calcio di livello in città, per alcune partite della Nazionale olimpica. Anche la Roma disputò alcune amichevoli nell'impianto sportivo palermitano con lo stesso scopo.

Grazie all'interessamento del sindaco Leoluca Orlando e dell'allora ministro per gli affari regionali Carlo Vizzini (figlio del presidente del Palermo dal 1957 al 1963 e nel 1964 Casimiro Vizzini), il 7 gennaio 1987 nacque l'Unione Sportiva Palermo, chiamata a raccogliere l'eredità dello scomparso sodalizio rosanero. Grazie ad una deroga concessa dalla FIGC, in particolare per la fusione tra il Venezia e il Mestre, la squadra venne ammessa direttamente alla Serie C2 per l'anno 1987-1988, che incominciò il 20 settembre, occupando il posto libero lasciato dal Mestre. Il primo presidente della neonata società fu Salvino Lagumina, all'epoca presidente di Sicindustria.[4]

Rosa[modifica | modifica wikitesto]

Visti i problemi societari e con quasi tutta la rosa della prima squadra squalificata dopo lo scandalo calcioscommesse, il Palermo giocò la sola Coppa Italia con la formazione giovanile della Juniores. Dalla seconda gara, della prima fase eliminatoria a gironi, rientrò in gruppo il portiere Franco Paleari.

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Salvatore Brugnano
Bandiera dell'Italia D Mario Abate
Bandiera dell'Italia D Giuseppe Casabianca
Bandiera dell'Italia D Costa
Bandiera dell'Italia D G. Greco
Bandiera dell'Italia D Claudio Grimaudo
Bandiera dell'Italia D Rocco
Bandiera dell'Italia C Barcellona
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia C Chinnici
Bandiera dell'Italia C Conti
Bandiera dell'Italia C Milazzo
Bandiera dell'Italia C Salvatore Tarantino
Bandiera dell'Italia A Santo Ardizzone
Bandiera dell'Italia A Sanicola
Bandiera dell'Italia P Paolo Greco
Bandiera dell'Italia P Franco Paleari

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Coppa Italia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Italia 1986-1987.
Genova
24 agosto 1986
Prima fase - 1ª giornata
Genoa1 – 1
referto
PalermoStadio Luigi Ferraris

Palermo
27 agosto 1986
Prima fase - 2ª giornata
Palermo0 – 3AtalantaStadio La Favorita

Messina
31 agosto 1986
Prima fase - 3ª giornata
Messina1 – 0PalermoStadio Giovanni Celeste

Palermo
3 settembre 1986
Prima fase - 4ª giornata
Palermo0 – 1BresciaStadio La Favorita

Bergamo
7 settembre 1986
Prima fase - 5ª giornata
Virescit Boccaleone3 – 0Palermo

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche di squadra[modifica | modifica wikitesto]

Coppa Italia[modifica | modifica wikitesto]

Girone 6 della fase a gironi[modifica | modifica wikitesto]
Competizione Punti In casa In trasferta Totale DR
G V N P Gf Gs G V N P Gf Gs G V N P Gf Gs
Coppa Italia 1 2 0 0 2 0 4 3 0 1 2 1 5 5 0 1 4 1 9 -8
Totale 1 2 0 0 2 0 4 3 0 1 2 1 5 5 0 1 4 1 9 -8

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giuseppe Bagnati; Vito Maggio; Vincenzo Prestigiacomo, Il Palermo racconta: storie, confessioni e leggende rosanero, Palermo, Grafill, giugno 2004, p. 115, ISBN 88-8207-144-8.
  2. ^ Fallito l'ultimo tentativo, Palermo scompare dal calcio. Corriere della Sera, 19 settembre 1986, p. 28
  3. ^ Palermo, quando il tempo è galantuomo, su leccezionale.it.
  4. ^ Il triste quindicennio '80 - '95, su ballor.net. URL consultato il 17 luglio 2011.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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