Giuseppe Papadopulo

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Giuseppe Papadopulo
Papadopulo alla Lazio nella stagione 1969-1970
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 179 cm
Peso 71 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Termine carriera 1º luglio 1982 - giocatore
20 marzo 2011 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1966-1969Livorno27 (0)
1969-1972Lazio69 (0)
1972-1974Brindisi71 (1)
1974-1976Arezzo57 (0)
1976-1977Salernitana34 (1)
1977-1980Bari65 (0)
1980-1982Cecina? (?)
Carriera da allenatore
1984-1985Cecina
1985-1987CasertanaVice
1987-1988Sorrento
1988-1989Licata
1989-1991Monopoli
1991Perugia
1992-1994Acireale
1994-1995Avellino
1995-1996Livorno
1996-1998Fidelis Andria
1998-1999Lucchese
2000Cremonese
2001Crotone
2001Siena
2002-2004Siena
2004-2005Lazio
2006Palermo
2006-2008Lecce
2009Bologna
2011Torino
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Giuseppe Papadopulo (Casale Marittimo, 2 febbraio 1948) è un ex allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la propria carriera di calciatore tra le file del Livorno, con il quale gioca per il triennio 1966-1969 in Serie B.

Si trasferisce quindi alla Lazio, in Serie A, per il triennio seguente, in cui guadagna un posto da titolare, vince una Coppa delle Alpi nel 1971 e, l'anno successivo, l'ultimo in biancoceleste, raggiunge il secondo posto finale nel campionato di Serie B 1971-1972, valido per la promozione che vale ai laziali il ritorno immediato in massima serie.

Papadopulo resta tuttavia fra i cadetti, trasferendosi al Brindisi, in cui milita per due stagioni, poi passa all'Arezzo, di cui veste la maglia per altri due anni: nel 1974-1975 retrocede in Serie C e nel 1975-1976 è confermato nella rosa della squadra, che chiuderà settima.

Seguono delle esperienze alla Salernitana, che chiude sesta in un campionato di terza serie molto equilibrato, e al neopromosso Bari, in Serie B, per il biennio 1977-1979.

Termina la propria carriera di calciatore al Cecina, in Serie D (in seguito ridenominata Campionato Interregionale), per poi incominciare, nella stessa società, il proprio percorso da allenatore.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi, Cecina, Casertana, Sorrento e Licata[modifica | modifica wikitesto]

Ha iniziato la propria carriera da allenatore nel Campionato Interregionale col Cecina nel 1984. L'anno successivo passa alla Casertana, diventando vice allenatore per un biennio (1985-1987) e la stagione dopo passa al Sorrento, per poi andare, l'annata a venire, al Licata, società promossa e debuttante in Serie B, che lo esonera prima della fine della stagione.

Le prime promozioni in Serie B con l'Acireale e la Fidelis Andria[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1992, dopo due anni al Monopoli e uno al Perugia, in Serie C1, passa all'Acireale. Pur giungendo in terza posizione in classifica in Serie C1 e perdendo lo spareggio-promozione sul campo neutro di Foggia contro la sua ex squadra, il Perugia, raggiunge la promozione in Serie B, che ottiene in seguito al caso Siracusa-Perugia, la cui conseguenza giudiziaria è la revoca della promozione agli umbri per illecito.

Termina la stagione 1993-1994, all'esordio assoluto del club siciliano nella seconda serie nazionale, al sedicesimo posto, per poi ottenere la salvezza vincendo ai tiri di rigore lo spareggio contro il Pisa a Salerno. Inoltre, nel vivaio dell'Acireale, tra i protagonisti della promozione e della successiva storica salvezza raggiunta, il calciatore e futuro allenatore Walter Mazzarri. Papadopulo non viene però confermato dalla società granata per l'annata successiva e viene sostituito da Fausto Silipo.

Per la stagione 1994-1995 viene ingaggiato dall'Avellino, del presidente Antonio Sibilia, in Serie C1. Nonostante il secondo posto in campionato, il tecnico viene sollevato dall'incarico di allenatore a tre giornate dalla fine del campionato e sostituito da Zbigniew Boniek.

Nell'estate del 1995 passa al Livorno, prima di approdare alla Fidelis Andria, dove ottiene una nuova promozione in serie cadetta e il dodicesimo posto in Serie B l'anno seguente.

Gli anni a Siena[modifica | modifica wikitesto]

Seguono le esperienze con Lucchese, Cremonese, Crotone e Siena.

Con i toscani ottiene le maggiori soddisfazioni, avendo raccolto in tre anni una salvezza con rimonta nel girone di ritorno grazie a 30 punti ottenuti nelle ultime 13 partite[1] in Serie B, una promozione in Serie A (2002-2003) con vittoria del campionato ed una salvezza in A l'anno successivo.

Le parentesi con Lazio e Palermo[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 2004-2005 allena la Lazio, squadra nella quale ha militato anche da calciatore, subentrando a metà campionato al tecnico Mimmo Caso. Guida i biancocelesti al tredicesimo posto, ottenendo l'accesso in Coppa Intertoto e centrando al suo esordio sulla panchina laziale, il 6 gennaio 2005, una vittoria nel derby per 3-1.[2] Non viene confermato dal presidente Claudio Lotito, che per la stagione successiva sceglierà al suo posto Delio Rossi.

Nel 2006 subentra a Luigi Delneri sulla panchina del Palermo, firmando un contratto sino a fine stagione.[3] Sotto la sua guida i rosanero raggiungono gli ottavi di finale di Coppa UEFA. Il 31 maggio rinnova per un altro anno il contratto coi siciliani, ma a fine annata non viene confermato.[3]

Lecce: dalla promozione in Serie A all'addio[modifica | modifica wikitesto]

Il 24 dicembre 2006 è assunto dal Lecce, in Serie B, per sostituire Zdeněk Zeman, esonerato dopo 18 giornate del campionato 2006-2007. Sotto la sua guida la squadra si classifica al nono posto. Nella stagione 2007-2008 il Lecce ottiene il terzo posto in serie cadetta, ottenendo la possibilità di giocare i play-off per la promozione in Serie A con Pisa, Brescia e AlbinoLeffe. Il 15 giugno 2008 la squadra di Papadopulo si aggiudica la promozione in Serie A dopo la partita terminata 1-1 allo Stadio Via del Mare contro l'AlbinoLeffe.

Malgrado il proficuo campionato disputato dal Lecce (83 punti raccolti, miglior difesa, minore numero di sconfitte, maggiore differenza reti), l'allenatore non prosegue la propria esperienza come tecnico dei salentini. La notizia del suo abbandono, dovuta a divergenze con il direttore generale del club Guido Angelozzi, viene resa nota da alcuni siti web nello stesso mese di giugno e l'amministratore delegato giallorosso Fenucci dichiara di aver appreso della decisione tramite Internet.[4]

Bologna[modifica | modifica wikitesto]

Il 14 aprile 2009 è assunto dal Bologna per sostituire il serbo Siniša Mihajlović, con la squadra al terzultimo posto della classifica.[5] Con lui in panchina, i felsinei raccolgono 11 punti nelle ultime sette partite della stagione, raggiungendo la salvezza all'ultima giornata. Terminato il campionato, Papadopulo viene confermato alla guida della società emiliana per la stagione 2009-2010. A causa di una crisi di risultati, con soli 6 punti fatti in otto partite e nonostante un buon pareggio contro la Juventus a Torino (1-1), viene sostituito da Franco Colomba il 20 ottobre 2009.

Torino[modifica | modifica wikitesto]

Il 9 marzo 2011 subentra all'esonerato Franco Lerda alla guida del Torino.[6] Undici giorni dopo, in seguito a due giornate di campionato caratterizzate da altrettante sconfitte (l'esordio casalingo contro il Livorno e la successiva trasferta contro il Frosinone), viene esonerato a vantaggio dello stesso Lerda, di ritorno sulla panchina granata.[7]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

In grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
1984-1985 Bandiera dell'Italia Cecina Int. 30 12 7 11 - - - - - - - - - - - - - - 30 12 7 11 40,00
1987-1988 Bandiera dell'Italia Sorrento C2 34 12 14 8 CI-C 6 1 3 2 - - - - - - - - - - 40 13 17 10 32,50
1988-gen. 1989 Bandiera dell'Italia Licata B 17 3 7 7 CI 5 1 0 4 - - - - - - - - - - 22 4 7 11 18,18 Eson.
dic. 1989-1990 Bandiera dell'Italia Monopoli C1 20 6 7 7 CI-C - - - - - - - - - - - - - - 20 6 7 7 30,00 Sub. 11º
1990-1991 C1 34 8 17 9 CI-C 6 3 1 2 - - - - - - - - - - 40 11 18 11 27,50 12º
Totale Monopoli 54 14 24 16 6 3 1 2 - - - - - - - - 60 17 25 18 28,33
set.-dic. 1991 Bandiera dell'Italia Perugia C1 12 2 7 3 CI+CI-C - - - - - - - - - - - - - - 12 2 7 3 16,67 Sub., Eson.
1992-1993 Bandiera dell'Italia Acireale C1 34 13 18 3 CI-C 4 1 0 3 - - - - - - - - - - 38 14 18 6 36,84 (prom.)
1993-1994 B 38 8 19 11 CI 1 0 0 1 - - - - - - - - - - 39 8 19 12 20,51 16º
Totale Acireale 72 21 37 14 5 1 0 4 - - - - - - - - 77 22 37 18 28,57
1994-mag. 1995 Bandiera dell'Italia Avellino C1 31 15 12 4 CI-C 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 33 16 12 5 48,48 Eson.
nov. 1995-1996 Bandiera dell'Italia Livorno C2 23+3 12+1 8+1 3+1 CI-C - - - - - - - - - - - - - - 26 13 9 4 50,00 Sub.
1996-1997 Bandiera dell'Italia Fidelis Andria C1 34 17 13 4 CI+CI-C 2+8 1+4 0+3 1+1 - - - - - - - - - - 44 22 16 6 50,00 (prom.)
1997-1998 B 38 11 15 12 CI 4 2 0 2 - - - - - - - - - - 42 13 15 14 30,95 12º
Totale Fidelis Andria 72 28 28 16 14 7 3 4 - - - - - - - - 86 35 31 20 40,70
ott. 1998-mar. 1999 Bandiera dell'Italia Lucchese B 21 5 6 10 CI - - - - - - - - - - - - - - 21 5 6 10 23,81 Sub., Eson.
gen.-giu. 2000 Bandiera dell'Italia Cremonese C1 18+2 4+1 7+0 7+1 CI+CI-C - - - - - - - - - - - - - - 20 5 7 8 25,00 Sub., 16º (retr.)
set. 2000-2001 Bandiera dell'Italia Crotone B 34 14 8 12 CI - - - - - - - - - - - - - - 34 14 8 12 41,18 Sub., 9º
2001-2002 Bandiera dell'Italia Siena B 28 11 8 9 CI 7 3 1 3 - - - - - - - - - - 35 14 9 12 40,00 Eson., sub. 12º
2002-2003 B 38 17 16 5 CI 3 0 2 1 - - - - - - - - - - 41 17 18 5 41,46 (prom.)
2003-2004 A 34 8 10 16 CI 4 2 0 2 - - - - - - - - - - 38 10 10 18 26,32 13º
Totale Siena 100 36 34 30 14 5 3 6 - - - - - - - - 114 41 37 36 35,96
dic. 2004-2005 Bandiera dell'Italia Lazio A 22 7 6 9 CI 2 1 0 1 CU - - - - SI - - - - 24 8 6 10 33,33 Sub. 13º
feb.-giu. 2006 Bandiera dell'Italia Palermo A 16 7 5 4 CI 3 2 0 1 CU 4 2 0 2 - - - - - 23 11 5 7 47,83 Sub.
dic. 2006-2007 Bandiera dell'Italia Lecce B 24 11 5 8 CI - - - - - - - - - - - - - - 24 11 5 8 45,83 Sub.
2007-2008 B 42+4 23+3 14+1 5+0 CI 1 0 1 0 - - - - - - - - - - 47 26 16 5 55,32 (prom.)
Totale Lecce 66+4 34+3 19+1 13+0 1 0 1 0 - - - - - - - - 75 37 21 13 49,33
apr.-giu. 2009 Bandiera dell'Italia Bologna A 7 3 2 2 CI - - - - - - - - - - - - - - 7 3 2 2 42,86 Sub. 17º
ago.-ott. 2009 A 8 1 3 4 CI 1 0 1 0 - - - - - - - - - - 9 1 4 4 11,11 Eson.
Totale Bologna 15 4 5 6 1 0 1 0 - - - - - - - - 16 4 6 6 25,00
mar. 2011 Bandiera dell'Italia Torino B 2 0 0 2 CI - - - - - - - - - - - - - - 2 0 0 2 &&0,00 Sub., Eson.
Totale carriera 648 235 236 177 59 22 12 25 4 2 0 2 - - - - 711 259 248 204 36,43

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Lazio: 1971

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Fidelis Andria: 1996-1997
Siena: 2002-2003

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Serie B 2001/2002 » 25. Giornata, su calcio.com. e Serie B 2001/2002 » 38. Giornata, su calcio.com.
  2. ^ Di Canio trascina la Lazio il derby è tutto biancoceleste, su repubblica.it, 6 gennaio 2005. URL consultato il 1º aprile 2020.
  3. ^ a b Palermo: Papadopulo ha rinnovato il contratto Tuttomercatoweb.com
  4. ^ Fenucci: "Abbiamo appreso della decisione dalla Rete" [collegamento interrotto], su uslecce.it, 20 giugno 2008.
  5. ^ A tu per tu... con Giuseppe Papadopulo Tuttomercatoweb.com
  6. ^ Papadopulo è il nuovo tecnico del Torino, su torinofc.it. URL consultato il 9 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2011).
  7. ^ Esonerato Giuseppe Papadopulo, su torinofc.it (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2011).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]