Wikipedia:Elenchi generati offline/Persone legate a... con note/H-P

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Harbin
  • Pietro Gibello-Socco (Callabiana, 1886 - Shanghai, 1943), ingegnere e imprenditore. All'inizio del XX secolo partecipò alla costruzione della rete ferroviaria siberiana accumulando una enorme fortuna. Dopo la rivoluzione russa si ritirò a Harbin in una lussuosa residenza e qui fu soprannominato il nababbo biellese[1]. Morì a Shanghai nel 1943[2].
Hasselt (Overijssel)
Heiligerlee
Helmbrechts
  • Prof. Dr. Jürgen Rödel, vincitore del Leibniz-Preis 2009 [7] (fisica, nuovi materiali)
Helmsdale
Helsingborg
Hempstead (villaggio, New York)
Hoensbroek
Hoevelaken
Hombourg-Haut
  • Simon Batz o Simon von Homburg (1420–1464), rettore dell'Università di Erfurt, giurista, umanista, sindaco (Ratssyndikus) della città anseatica di Lubecca (1458-1464)[20]
Hoogkarspel
Hoogvliet
Horbury
Huánuco (città)
  • Hermilio Valdizán (Huánuco, 20 novembre 1885 - Lima, 25 dicembre 1929), padre della psichiatria peruviana. A lui è intitolata la Universidad Nacional Hermilio Valdizán[34] di Huánuco, nonché lo Hospital Regional Hermilio Valdizán Medrano (Huánuco) e lo ospedale psichiatrico Hospital Hermilio Valdizan[35] (Santa Anita, provincia di Lima). creata voce
Höxter
  • Ansgar (801-865), monaco franco. Ha insegnato a Corvey[36]
Iesa
Igis
Iglesias (Italia)
Imer
Imola
Ingolstadt
Inverbervie
Iowa City
Irind
Irkutsk
Ischia di Castro
Iseo
Isola (Milano)
Isola Ramsey
Isola d'Ischia
  • Angela Merkel, cancelliera tedesca, l'ha scelta come luogo di vacanza da prima di ricoprire ogni incarico pubblico[63]
Isola delle Femmine
  • Felice Vermiglio (10-7-57), calciatore.[64]
Isola di Capri
Isola di Favignana
Itri
Ittiri
  • Angelo Chieffi (Ittiri 1903 - 1969), dopo la laurea in medicina si dedicò agli studi pediatrici ottenendo risultati che ebbero risonanza internazionale sulla leishmaniosi viscerale infantile e sull'attività antirachitica della ergosterina irradiata[72].
  • Angelo Dore, politico, già sindaco di Ittiri dal novembre 1920 al febbraio 1923[73].
  • Giommaria Simula (Ittiri 1917- Cingoli 1944), soldato, Medaglia d'oro al Valor Militare[74].
  • Stefanino Palmas (Ittiri 1906 - Mediterraneo Centrale 1942), capitano di corvetta, Medaglia di Bronzo sul campo (1942), Medaglia d'Argento sul campo (1943), Medaglia di Bronzo alla memoria (1949), Croce di Guerra al Valor Militare (1949)[75].
Ivano-Fracena
  • Giuseppe Grazioli (Lavis, 28 dicembre 1808 – Villa Agnedo, 27 febbraio 1891), curato di Ivano-Fracena nel 1842.[76]
Iver
Jasper (Alberta)
  • Brian Young,[83] giocatore di hockey su ghiaccio
Jersey Shore (Pennsylvania)
Jesi
Jisp (Paesi Bassi)
Joure
Jupiter Inlet Colony
Kaatsheuvel
Kalinovik
Kamerik
Kautokeino
Ketzin/Havel
Key West
Kilwinning
Kinderhook (New York)
  • Washington Irving (1783-1859), scrittore, saggista e politico, visse parecchie settimane a Kinderhook, nel 1809, dopo il decesso della sua fidanzata[134]
Kinderhook (villaggio, New York)
Kingston (Ontario)
Kintore (Regno Unito)
Kirkintilloch
Kloosterzande
Kollum
Koog aan de Zaan
Koudum
Kruiningen
Kukës
  • Francesco Bider (1963-1999), attivista e pacifista italiano, si arruolò nell'UCK e cadde in Kosovo nel 1999.[171]
Kyjov
L'Escarène
  • La famiglia Tonduti[174] di Scarena. Famiglia d'origine nizzarda, i suoi membri sono stati conti di Scarena, signori di Peglione (Peillon) nel 1580, signori di Falicone (Falicon) nel 1737, signori di Castelnuovo (Châteauneuf) nel 1761, conti di Villafranca (Villefranche) nel 1738, signori di Toetto-Scarena (Touët-de-l'Escarène):
  • Orazio Tonduti, della branca principale dei Tonduti, è stato investito della contea di Scarena il 3 aprile 1700[175]. creata voce
  • La famiglia Audiffredi: famiglia d'origine italiana, che "francesizza" il nome del suo casato in Audiffret, stabilendosi nella valle di Barcelonnette. Il ramo nizzardo della famiglia discende da Pietro d'Audiffredi, capitano di ventura, comandante le Armate spagnole, governatore di Lleida nel 1517. Suo figlio Marcellino fonda il "ramo" di Nizza. Suo nipote, Giovanni Audiffredi, cavaliere, si stabilisce a Nizza, e si sposa a Villafranca il 6 giugno 1644 con Francesca Di Consiglio, della città di Cremona[176].
    Papa Pio VII soggiorna a L'Escarena, nel 1814, nella casa di Giambattista Audiffredi.     creata voce
La Paz (Mendoza)
La Spezia
La Valle
Lagaccio
Lage Vuursche
Lago (Castellabate)
  • Simeone Abate (? - 1140), beato italiano che amministrò Castellabate e fu il benefattore della frazione Lago[184].
Laino
Lake Geneva
Lama dei Peligni
  • Nyls (di origine lamese, 23 settembre 1982), cantante italo-francese noto per vari successi in Europa e Giappone con i suoi dischi «Kairos» e «Nightlife»[187][188][189] creata voce
Lambrugo
Lamezia Terme
  • Alicia Keys (New York, 1981), la cantautrice è figlia di Terri Augello, un avvocato di origini italiane[191], i cui bisnonni emigrarono da Nicastro e Sambiase;
Langholm (Regno Unito)
Langsa
Lappano
Laterza (Italia)
Latiano
  • Francesco Carrino (Latiano, 25 aprile 1899 - Düsseldorf, 15 marzo 1985), tenore[201]
  • Filippo Errico (1913 - 1936), combattente, medaglia d'oro al valor militare[202]
  • Vincenzo Maria Teodoro Imperiali (Latiano, 1738 - Napoli, 1816) sesto signore e quarto Marchese di Latiano dal 1781 al 1806, Principe di Francavilla, Marchese di Oria e Casalnuovo dal 1782, Signore di Mesagne dal 1791.[203][204]
  • Andrea Manzi, O.F.M. (Latiano, 1746 - 1832) Arcivescovo di Otranto dal 6 aprile 1818 al 1 marzo 1832.[205]
  • Gabriele Monasterio (1903 - 1972), medico, pioniere nell'uso del rene artificiale, trascorse gli anni della sua giovinezza a Latiano[206].
  • Caterina Scazzeri (Mesagne, 1848 - Latiano 1867), benefattrice}}[207]
  • Barnaba Zizzi (Cisternino 1762 - Latiano 1828), pittore[208]
Le Macchie
  • Paudge Behan, attore irlandese. Nel 2008, l'attore, proprietario di una villa proprio nei pressi della frazione,[209] è stato interrogato e trattenuto dalla polizia per diverso tempo, in quanto sospettato per l'uccisione di una donna, Silvana Abate Francescatti, morta nella sua casa a Montelaterone[210][211]. L'attore è stato poi del tutto scagionato[212].
Le Raincy
Le Tremblay-sur-Mauldre
  • Pablo Picasso (1879-1953), pittore spagnolo, ha risieduto al Tremblay verso il 1937 in una vecchia cascina, propostagli da Ambroise Vollard, ove aveva installato il suo studio e dove dipinse una serie di quadri[214].
Lecce nei Marsi
  • Aulo Virgio Marso, (Vicus Anninus - Vëcennë Santa Lucia, 20 a.C. ca. – 40 d.C. ca.), si arruolò nell'esercito romano prestando servizio nella Legione III Gallica di stanza in Siria. La carriera: "primipilo", il più alto in grado fra i sessanta centurioni della legione. Comandante, "primus pilus, strenuus vir peritusque militiae", ovvero uomo valoroso ed esperto dell'arte militare (Tito Livio, VIII, 8) del primo manipolo dei triari, soldati più anziani e di sperimentato valore, "spectatae virtutis". Comandante di campo in Egitto; comandante del genio; tribuno della quarta coorte dei pretoriani a guardia dell'imperatore Augusto; tribuno della undicesima coorte dei pretoriani a guardia dell'imperatore Tiberio (tra il 23 d.C., creazione delle coorti X-XII, e il 37 d.C. morte di Tiberio). Si ritirò in congedo a la Vëcennë, (sud-est di Taroti). Rivestì la carica di quadrumviro a Marruvio (San Benedetto dei Marsi), municipio da cui dipendeva il Vicus Anninus[215][216]; creata voce
  • Erminio Sipari, (Alvito, 1879 – Roma, 1968), deputato, naturalista ed ambientalista. Artefice e primo presidente del parco nazionale d'Abruzzo, è stato anche il promotore della condotta forestale marsicana, primo consorzio forestale d'Italia. Ha ricevuto la cittadinanza onoraria nel 1925[217].
Leens
Legnano
Lerici
Lesa
  • Francesco Sessa (Daverio 141... - Lesa 1473), nobile legato alla corte degli Sforza, residente a Lesa dal 1457.[238][239][240]
  • Orlando Visconti di Massino (Lesa 1760 - San Feliu de Guixols 1809), nobile nativo di Lesa. Per i suoi meriti militari fu insignito dell'Ordine della Corona di Ferro e morì in battaglia col grado di capo-battaglione mentre combatteva in Catalogna per l'esercito di Napoleone Bonaparte.[241]
  • Giuseppe Marenzi (Castelli Calepio 1924 - Lesa 2012), Cavaliere del Lavoro e Commendatore della Repubblica Italiana, fondatore del marchio di moda Herno, Sindaco di Lesa dal 1970 al 1990.[242]
Lesignano de' Bagni
Lesmo
  • Rosa Peregalli da Peregallo e Gian Guidotto Lesmi da Lesmo, due giovani rispettivamente di Peregallo e Lesmo, passati alla storia perché le loro famiglie - nel XVII secolo - osteggiarono il loro amore. I due morirono in circostanze sospette. In particola Gian Guidotto: le cronache dell'epoca riportano il fatto del ritrovamento del suo cadavere (pugnalato) all'interno del Bosco Bello di Lesmo.[245]
Levanto
Leça da Palmeira
Libero consorzio comunale di Siracusa
  • Bruno Ficili (nativo di Scicli ma siracusano d'adozione); sociologo[250]
Licodia Eubea
  • Francesco Cascio (religioso e missionario), frate cappuccino del XVII secolo, servo di Dio per la Chiesa cattolica.L'umile frate cappuccino Francesco Cascio, nacque a Licodia Eubea intorno al 1600 da Antonio ed Antonina Cascio. Morì a Luanda (Congo) il 16 aprile 1682 dopo quaranta anni di vita missionaria. Gli eventi prodigiosi legati alla sua figura spinsero le autorità del tempo ad aprire un processo canonico che ne raccogliesse le testimonianze.[251] creata voce
  • Vincenzo Cannizzo, archeologo; nacque a Licodia Eubea e fu allievo di Paolo Orsi, sovrintendente archeologico di Siracusa. Pubblicò nel 1909 uno scritto sulla topografia archeologica di Licodia.[252]
Licosa
Lido del sole
  • Vladimir Luxuria è solita trascorrere le vacanze estive in questa località. Lido del sole, infatti, viene ricordata dalla Luxuria con un'ampia dissertazione durante l'intervista rilasciata per la redazione del libro Vladimir Luxuria, una storia[260].
Lierna
Ligornetto
  • Apollonio Pessina (Ligornetto, 1 settembre 1879 – Ligornetto, 20 aprile 1958) – scultore e pittore svizzero[263].
Llanbrynmair
Llandeilo
Llanfair Caereinion
Llangernyw
Llantilio Crossenny
Llanuwchllyn
Llanybydder
Loano
  • Mario De Francesco (Loano, 1913 - Imperia, 1980), artista e pittore[274] [275] autore della Via Crucis nella Basilica di San Maurizio a Portomaurizio [276]
Locarno
Loceri
Loch Katrine (Regno Unito)
Lochmaben
Locri Epizefiri
  • Agesidamo, figlio di Archestrato, vinse da ragazzo ai Giochi olimpici nel pugilato, probabilmente alla LXXIV Olimpiade. Pindaro lo celebra nella X e nell'XI Olimpica.[285]
  • Erasippo, poeta e musico, appartenente insieme a Mnasea e alla poetessa Teano alla scuola poetico-musicale locrese fondata da Senocrito.[286]
  • Eunomo (Εὒνομος), celebre citarista. Secondo la leggenda riportata da Strabone una corda della sua cetra si ruppe durante i giochi pitici, ed una cicala, posandosi sullo strumento, supplì con le sue note alla rottura. Strabone afferma che nella città c'era una statua del citaredo con una cicala posata sulla cetra.[287]
  • Eutimo (Euthymos), figlio leggendario di Astycles o del dio fluviale Caecinus. Era famoso per la sua forza e la sua abilità nel pugilato. Vinse più volte ai giochi olimpici (LXXIV, LXXVII e LXXVIII Olimpiade). Secondo la leggenda è l'uccisore del mostro di Temesa.[288]
  • Filistione, celebre medico. Nato a Locri secondo Galeno.[289] Altri autori lo dichiarano nativo della Sicilia.[290]
  • Nosside, soave poetessa, emula italica di Saffo.[291]
  • Onomacrito, considerato il più famoso dei poeti orfici, diffusore dell'orfismo in Attica, redattore dei poemi omerici al tempo dei Pisistratidi, secondo Aristotele sarebbe nativo di Locri.[292]
  • Timeo di Locri, fu magistrato, astronomo, fisico, filosofo di scuola pitagorica. Cicerone parla di suoi stretti rapporti con Platone.[293] Tuttavia è assai dubbia la stessa esistenza storica di questo personaggio.[294]
  • Zaleuco, primo legislatore del mondo occidentale. Secondo Aristotele sarebbe maestro di Caronda di Katane, altro importantissimo legislatore vissuto nel VI sec. a.C.[295]
Lodi (New Jersey)
Lodi Vecchio
Lommatzsch
  • Terence Hill, attore italiano visse l'infanzia a Lommatzsch, città da cui sua madre proveniva[299]
Lonate Pozzolo
  • Luigi Brusatori (1885-1945), nato nella frazione di Sant'Antonino Ticino, pittore di arte sacra. Affreschi in chiese di Lombardia, fra cui Castano Primo, Nosate, Tornavento. Operò con successo in America nei primi anni del Novecento.[300]
  • Gian Mario Beltrami (1893-1936), generale di brigata aerea, pilota pluridecorato nella prima guerra mondiale, deceduto a Lonate in un incidente aereo.[301]
  • Angelo Galloni (1902-1953), pittore di arte sacra nativo di Fara d'Adda e vissuto a Sant'Antonino. Affreschi nella parrocchiale di Sant'Ambrogio in Lonate Pozzolo, Busto Arsizio e in diverse chiese italiane, morto in America.[302]
  • Gian Domenico Oltrona Visconti (1919-2000), di nobile famiglia e appassionato ricercatore di storia locale, scrisse Storia di Lonate Pozzolo. Dalle origini al Seicento.[303]
  • Padre Luigi Rosa (1920-1980), illustre studioso gesuita.[304][305]
  • Danilo Grassi (1941), campione del mondo di ciclismo dilettanti inseguimento a squadre.[306]
Longiano
  • Sebastiano Fausto da Longiano[307] (Longiano, 1502 - ??) traduttore italiano, il quale pubblica il primo trattato sulla traduzione ("Dialogo del modo de lo tradurre d'una lingua in altra seconda le regole mostrate da Cicerone") in lingua italiana. creata voce
Lorenzago di Cadore
  • Don Giuseppe Cadorin, nato a Lorenzago il 13 novembre 1792, passò gran parte della sua vita a Venezia quale ispettore urbano delle scuole elementari, pur frequentando assiduamente l'Archivio di Stato per i suoi studi sulla storia dell'arte, in particolare su Tiziano Vecellio, e la sua autorità è ancora tenuta in gran conto da pressoché tutti gli studiosi di Tiziano, almeno sotto i profilo storico. Raccolse un copioso e prezioso materiale, ma la morte gli impedì di pubblicare il frutto di tante sue ricerche sul grande pittore cadorino. Sua opera principale: Dello amore dei Veneziani di Tiziano Vecellio, delle sue case in Cadore e in Venezia, e della vita dei suoi figli, con documenti inediti (Venezia 1833). Altri suoi studi furono pubblicati postumi. Morì nella sua villa di S. Fior il 14 dicembre 1851.[308]
  • Venanzio Donà (il cui cognome sarebbe stato più propriamente De Donà[309]), è nato a Lorenzago il 12 gennaio 1824. Nel 1848 partecipò con Pier Fortunato Calvi alla lotta contro gli Austriaci, combattendo al passo della Morte, a Rindemera e al passo della Mauria e passando infine a Venezia. Autodidatta, si appassionò alla ricerca e allo studio delle cronache e dei documenti cadorini, e riuscì a compilare qualche lavoro non privo di merito, tra cui una Storia antica del Cadore dalle età più remote fino al regno de' Berengarii (Trento 1852), che ebbe una seconda edizione integrale nel volume Omaggio alla Regina d'Italia pubblicato a cura di J. De Rossi a Treviso nel 1881, ed una Guida storica, geografica, del Cadore (Venezia 1888), oltre ad una Storia del Cadore che si conserva nella Biblioteca Cadorina di Vigo di Cadore. Giovò con le sue informazioni a Giosuè Carducci per l'ode Cadore, come attestò il poeta nelle annotazioni all'ode stessa. Morì a Perarolo di Cadore il 21 gennaio 1914.
  • Aldo De Vidal (1912-2006) cantore e pittore visionario della montagna.[310]
  • Giovanni Facheris nacque a Treviglio il 30 luglio 1848, fu eletto deputato a Milano e nominato poi Senatore del Regno il 25 novembre 1902. Soggiornava di solito a Lorenzago per l'intera estate. Costruì il Castello di Mirabello[311] e la famosa Villa Clarenza che fu definita « una gemma incastonata nella serenità del paesaggio alpino ».[312] Morì a Milano il 16 febbraio 1918.
  • Julius Kugy il famoso alpinista, botanico e "poeta" fu a Lorenzago nell'agosto del 1884, scalò la parete est del Cridola accompagnato dalla famosa guida alpina Pacifico Zandegiacomo Orsolina[313].
  • Giosuè Carducci soggiornò a Lorenzago il 14 e 15 agosto 1892, ospite di Giovanni Facheris nella bella villa Clarenza. Oltre ai famosi versi[314] scrisse in un'epistola[315]: « Qui passo trionfando. Al mio passaggio Laurenzago s'imbadiera, e mi accompagna poi colla vecchia insegna di S. Marco[316] (1508, capisci ?)». L'accoglienza tributata dai lorenzaghesi al poeta fu calda e spontanea, forse la più eclatante tra quelle riservategli in Cadore[317].
  • Rudolf Reschreiter (1868 -1939) pittore tedesco[318].
  • Papa Giovanni Paolo II ha amato Lorenzago, soggiornandovi, durante le vacanze estive, per ben sei volte tra la fine degli anni '80 e la fine degli anni novanta e disse: « E se qualcuno, forse a Roma o non so dove, dirà al Papa: Ma che cosa fai? Devi stare a Roma! Durante le vacanze se vuoi puoi andare a Castel Gandolfo, ma non andare a Lorenzago! Se mi diranno così io risponderò: non faccio altro che ricambiare la collegialità affettiva[319] ».
  • Giulio Tremonti - il ministro dell'Economia che in una baita di Lorenzago ospitò coloro che scrissero il progetto di riforma costituzionale del 2005/2006 - ha ricevuto, il 29 dicembre 2009, la cittadinanza onoraria di Lorenzago di Cadore che ha dato i natali alla sua famiglia[320]; ringraziando dice: «Sono onorato, diciamo pure emozionato».
Loreo
Loro Ciuffenna
Los Mochis
Loveland (Ohio)
Luco dei Marsi
Lugano
Lugdunum
Lugo (Italia)
Luino
Lusiana
  • Antonia Edvige Albina Maino, meglio nota come Sonia Gandhi (Lusiana, 1946), politica italiana naturalizzata indiana; è nata in contrada Maini, presso Vitarolo.[343]
Lutjegast
Macarsca
Macerata Campania
Magasa
  • Antonio di Domenico, pittore a Venezia tra il 1590 e il 1615. Attestato tra i pittori della Fraglia di Venezia, imparò i primi rudimenti dell'arte pittorica dal padre Domenico detto "Magasa" con il quale si trasferì dapprima nella Riviera di Salò e successivamente a Venezia. Poche le notizie biografiche, sconosciuta la produzione artistica e pure il cognome anche se nei documenti del tempo viene indicato come figlio di Domenico Magasa onde evidenziare l'origine di provenienza della famiglia[354], mentre è ancora oggi visibile la presunta abitazione della famiglia dell'artista, sita in via di Sopra, soprannominata "Casa dei pittori".
Magione (Italia)
Magliano Sabina
  • Gino Pagnani, doppiatore italiano - fu voce dell'orso Yoghi - vissuto e morto a Magliano Sabina il 10 aprile 2010[356], riposa nel Cimitero di Magliano Sabina.
  • Cardenio Botti, compositore, direttore d'orchestra e impresario musicale nato il 14 dicembre 1890 e morto il 28 giugno 1973 sempre a Magliano Sabina[357].
  • Tito Oro Nobili politico socialista, antifascista e partigiano, consigliere comunale di Magliano Sabina, Sindaco di Terni, consigliere provinciale dell'Umbria, presidente dell'Ordine degli avvocati di Terni, Deputato, membro dell'Assemblea Costituente e Senatore della Repubblica[358], nato a Magliano Sabina nel 1882.
  • Emidio Pulifici, fondatore nel 1882 delle Officine Pulifici, azienda metalmeccanica specializzata nel produzione di macchine agricole (aratri, deraspatrici, tini, pompe per peronospora)[359].
  • Papa Giovanni Paolo II, visitò Magliano Sabina il 19 marzo 1993 in occasione della visita pastorale nella diocesi suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto[360].
  • David De Pomis, medico ebreo, esercito la professione medica a Magliano Sabina dal 1552 al 1555[361].
Magliano in Toscana
  • Pino Daniele (Napoli, 1955 – Roma, 2015), cantante e chitarrista, ha vissuto vicino Magliano negli ultimi anni di vita ed è sepolto nel cimitero comunale.[362]
Magras
Magreta
Maienfeld
Malcesine
  • Johann Wolfgang von Goethe: Malcesine è visitata e raccontata da Goethe nel suo Viaggio in Italia. La mattina del 13 settembre 1786 mentre attraversava il Lago di Garda da Torbole in direzione sud, una bonaccia lo costrinse ad approdare a Malcesine presso il porticciolo del Castello Scaligero. Attratto dall'antica rocca, iniziò a dipingere, ma venne sorpreso da alcuni abitanti che lo scambiarono per una spia austriaca (allora il confine tra la Repubblica di Venezia e l'Impero austriaco passava da Malcesine) e gli strapparono il disegno. Si salvò grazie a un nobile residente in Val di Sogno che, parlando discretamente il tedesco, capì che Goethe non era una spia ma si trovava a Malcesine per una coincidenza fortuita e lo ospitò nella propria villa[366].
Maletto
Mallersdorf-Pfaffenberg
Malles Venosta
Malnate
Malpotremo
Manciano
Marche

. Infatti, dai primi anni 1960, la Farfisa cominciò a produrre anche organi elettrici ed elettronici: la prima serie, Compact, è stata la più nota ed apprezzata, in special modo nei generi beat, rock e leggera. La Compact ha notevolmente influenzato il sound dei gruppi musicali di allora per le sue particolari caratteristiche timbriche a volte molto mordenti (caratteristico era il suo "Multi Tone Booster") e nasali, e questa particolare caratteristica sonora veniva spesso definita con il termine cheesy sound. Vennero prodotti diversi modelli di organi elettronici (portatili, da casa, da chiesa) ed anche di sintetizzatori, produzione continuata fino ai primi anni 1980.

Organo elettronico Compact Duo della Farfisa S.p.A. alla mostra "Pink Floyd Interstellar" alla Cité de la Musique di Parigi.

Il modello Compact Duo fu ampiamente utilizzato da Richard Wright dei Pink Floyd nei primi album del gruppo e nei relativi concerti, come testimoniano le immagini del film-concerto “Pink Floyd Live at Pompeii” del 1972. Sly Stone degli Sly & the Family Stone suonava un Farfisa a Woodstock e nelle registrazioni in studio. John Paul Jones dei Led Zeppelin ha utilizzato un Farfisa in "Dancing Days". In un'altra registrazione del 1970 A Tribute to Jack Johnson di Miles Davis, Herbie Hancock suona un Farfisa rotto. Forse il brano più famoso che ha caratterizzato la Farfisa in questo periodo è stato Crocodile Rock di Elton John. Dopo un lungo periodo di crisi produttiva e finanziaria, con la cessione a varie multinazionali giapponesi ed americane, nel 1984 la Farfisa cessò di esistere come azienda multi-prodotto e si divise nei vari settori; il marchio SCANDALLI, sotto la guida di Mirco Patarini, Leonardo e Luciano Menghini tornò ad occuparsi solo di fisarmoniche di qualità, destinate ad artisti di tutto il mondo, prodotte oggi dalla “Scandalli Accordions srl”. La Farfisa venne acquisita nel 1985 dall'ing. Paolo Bontempi, titolare della Bontempi S.p.A. di Potenza Picena, tuttora proprietaria del marchio. Fallito l'ennesimo piano di rilancio della produzione, l'azienda cessò definitivamente l'attività nel 1988.

Marciana (Cascina)
Margam (Regno Unito)
Margarita (Italia)
  • Gino Bertone, comandante partigiano caduto della Resistenza, medaglia d'argento al V.M.[461]
Mariano Comense
Marina di Pisa
Marino (Italia)
Markelo
Marksville
Marmassana
  • Giangiacomo Feltrinelli (Milano, 1926 - Segrate, 1972), editore, attivista e partigiano, soggiornò nella località di Casissa negli anni settanta[481].
Marmore (Terni)
  • Pietro Montesi (1869-1944), imprenditore edile antifascista, fucilato dai tedeschi fuori dalla sua abitazione di Marmore perché sospettato di collaborare con i partigiani della Brigata Garibaldina Antonio Gramsci.[482]
Maropati
  • Famiglia Guerrisi Francesco, Domenico, Giuseppe e Pietro. Fondatori di alcuni altari della chiesa di Santa Lucia. La campana del 1635 con l'iscrizione Don Franciscus Guarrisi. L'altare dello Spirito Santo 1707 fondato da Don Domenico Guerrisi e Don Francesco Tigani. L'altare di Sant'Antonio 1723 fondato da Giuseppe, Pietro Guerrisi.[483] Nel 1707 il vescovo permette a Don Antonio Guarrisi-Guerrisi, di costruire la chiesa dedicata a Maria SS. Assunta di Maropati,[484] poi distrutta dal terremoto del 1783.[485][486]
Marore
Marotta
Marradi
Marsicovetere
Martina Franca
Martinengo
  • Angelo Pinetti (1872-1930): studioso, compilò l'Inventario degli oggetti d'arte d'Italia per la provincia di Bergamo. Il volume uscirà postumo nel 1931, a cura del Ministero dell'Educazione Nazionale[504].
Martirano (Italia)
Massa Lombarda
Mastellina
Mathi
  • Enrico Colombotto Rosso, (Torino, 7 dicembre 1925 – Casale Monferrato, 16 aprile 2013), Il famoso pittore torinese, nel 2012 propose di trasferire la sua fondazione (con oltre 100 dipinti e varie sue opere) nel comune di Mathi. Ma il Consiglio Comunale declinò la proposta con una delibera in cui viene evidenziata la causa del rifiuto per "La crisi economica che ha avuto ripercussioni negative sul bilancio comunale".[520]
Mattinata
  • Maria Ciuffreda, (Mattinata, 21 giugno 1899 - Manfredonia, 28 febbraio 2011 è rientrata nella lista dei supercentenari[521] italiani per aver vissuto 111 anni e 252 giorni.
Mauchline
Mazara del Vallo
Mazzaferro (Urbino)
Meana di Susa
  • Ada Gobetti (nata Prospero e coniugata con Piero Gobetti e successivamente con Ettore Marchesini), vedova di Piero Gobetti e membro del vertice torinese del C.L.N.. Aveva una casa a Meana che fu usata come base per i collegamenti con le unità partigiane delle valli circostanti[530]
Medil
  • Il pittore Alfonso Desilvestro detto de Medil, nato nel 1909 e morto nel 1975, di cui è recente una pubblicazione bibliografica edita dall´Istitut Cultural Ladino «L pitor da Muncion».[531]
  • Alla guida alpina Giuseppe Desilvestro è dedicata una via ferrata sul Gardeccia nel Gruppo del Catinaccio: il Sentiero Bepo de Medil permette di raggiungere il cuore del Larsec con un percorso alternativo al classico Sentiero delle Scalette.[532]
Medole
Meduno
Meerkerk
Meina
  • Gaetano Favini (1848 - 1907), giureconsulto e membro del Grande Oriente d'Italia.[539][540]
  • Vittorio Luoni (1914 - 2011), Generale pluridecorato e Grand'Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana. [541]
Meldola
Mele (Italia)
Melfi
Melide (Svizzera)
Melito di Napoli
Menaam
Mendrisio
Menzonio
Merano
Mercato San Severino
Meta (Civitella Roveto)
Meta (Italia)
Metimna
Mezzani
Mezzano (Ravenna)
  • Annibale Luigi Bergamini (1921-1992)[613], pittore
  • Giulio Ruffini (Villanova di Bagnacavallo, 1921 - Mezzano, 2011)[614], pittore, vincitore del Premio Suzzara.
Mezzojuso
Meždurečensk
Miglianico
Mijdrecht
Milngavie
Milton (Florida)
Mirafiori Sud
  • Alle Basse di Mirafiori, nel panorama delle case di Via Artom e di Via Fratelli Garrone, fu girato ed ambientato il film "La ragazza di via Millelire", del 1980, di Gianni Serra che, all'epoca della presentazione al Festival del Cinema di Venezia, suscitò molte polemiche e critiche negative.[644]
Misterbianco
  • Nunzio Caudullo (Misterbianco, 1910-1984), chirurgo e docente di Semeiotica chirurgica all'Università di Catania[645]. Nel 1990 gli è stata intitolata una via cittadina[646] e un monumento bronzeo a bassorilievo da parte dell'amministrazione comunale del paese.
Modica
Modigliana
Modugno
Moerna
  • Antonio Marzadri, sacerdote. Nacque a Turano il 2 aprile 1721; fu curato a Molveno nel 1768 e premissario a Bollone nel 1789 e nel 1793, infine curato a Turano nel 1786 e a Moerna dal 1793[659]. Nel 1798, insieme a Francesco Rizzi detto Spezier, speziale di Moerna, fu arrestato e carcerato in Trento nel Castello del Buonconsiglio, con la grave accusa di tradimento dello Stato, probabilmente in quanto compromesso politicamente a seguito dell'invasione napoleonica del 1797. Il 15 settembre 1798 entrambi gli accusati furono dichiarati innocenti dal Consiglio di Trento e tali furono dichiarati nella "Gazzetta di Trento" del 18 settembre al foglio 75[660]. Morì a Moerna nel 1803.
Mola di Bari
Molassana
  • Paride Batini (1934-2009), leader storico dei portuali genovesi, che ha guidato per 25 anni nella veste di console della CULMV; nato il 26 ottobre 1934 a Vicopisano, in provincia di Pisa, ha vissuto da bambino a Molassana, in una delle case popolari del quartiere “Arizona”.[665]
Molinara
Molini di Triora
  • Battista Antonio Allaria (Molini di Triora, 31 maggio 1889 - 15 aprile 1912), ragazzo assunto come cameriere sull'Olympic e aiuto-cameriere sul Titanic. Morì durante il naufragio di quest'ultima nave[667].
Moliterno
Mombaroccio
  • Federico Barocci (Urbino[669] 1535? - Urbino 30 settembre 1612), è stato un pittore italiano. Il suo stile elegante lo fa ritenere un importante esponente del Manierismo italiano e dell'Arte della Controriforma, è considerato uno dei precursori del Barocco. Nonostante la lapide nel paese lo indichi mombaroccese, tuttavia nacque e morì ad Urbino, dove la sua famiglia risiedeva dai tempi del bisnonno Ambrogio.
Monastero Bormida
  • Augusto Monti (Monastero Bormida, 1881 - Roma, 1966), scrittore, docente e militante antifascista italiano. Augusto Monti passò qui i primi 3 anni della sua vita ma vi tornava ogni estate per trascorrere le vacanze[670]. È sepolto nel cimitero del paese.
  • Karl Heinz Schnellinger (Düren, 31 marzo 1939) calciatore tedesco campione d'Italia e d'Europa con il Milan vi possiede una casa dove trascorre lunghi periodi dell'anno[671]
Moncalvo
Monclassico
  • Francesco Marchetti (Monclassico, 1641 – Praga, 1694), pittore.[673]
Mondovì
Monfalcone
Monguzzo
Monopoli (Italia)
Mons
Montaguto
Montale
Montaquila
Montauro
  • Giuseppe Rossi Milano. Giurista e Parlamentare XVIII - XIX - XX legislatura Regno d'Italia[685] (1843 - 1902)
Monte Argentario
Monte Cerignone
  • Umberto Eco (1932-2016), scrittore italiano, aveva comprato un ex convento in questo paese; usava il convento come sua abitazione[724].
Monte Cremasco
Monte Sant'Angelo
Monteaperta
  • Luigi/Louis Cobai (1885-1942). Nacque a Monteaperta il 11 novembre 1885. Studiò architettura presso l'ingegnere ed architetto Eugenio Geiringer a Trieste. Costruì con i fratelli Giuseppe, Giacomo e Giovanni il palazzo Cobai (1901-1905) a Monteaperta - borgo Cobai e la strada, come pure i ponti, della Priesaca fino Monteaperta. Lavorò alla costruzione di un campanile a Resia. Nel 1915 integrò il Genio Alpino Italiano. Fu interprete a Merano. Eroe della prima guerra mondiale, abbatté un aeroplano (ricevette infine la medaglia d'oro). Dopo la prima guerra mondiale, partecipò alla ricostruzione di vari edifici nel nord della Francia, alla costruzione del porto di Anversa (Belgio) e della chiesa di Seppois-le-Bas (Francia). Autore di diversi quadri (un dipinto votivo (2 aprile 1902) è sempre conservato presso il santuario della Beata Vergine delle Grazie a Udine)[727]. Morì il 22 marzo 1942 a Carling (Francia).
  • Ileana Carloni (1931-1988)[728]. Cavaliere della Repubblica Italiana. Nacque il 15 luglio 1931. Capitano di una squadra femminile di tiro alla fune di Monteaperta (le "Tigri" di Monteaperta). La loro notorietà ebbe risonanza nazionale con la partecipazione nel 1979 allo spettacolo televisivo "Portobello". Gestì con il marito Giacomo Vattolo (1914-2000) un'osteria chiamata "Dalla Tigre" a Monteaperta, Borgo di Sopra. Il Campo Sportivo di Monteaperta è dedicato a Ileana Carloni. Figlia: Lorenzina Vattolo (1957-1979). Ileana Carloni morì il 23 gennaio 1988.
  • Jan Niecislaw Baudoin de Courtenay (1845-1929), slavista e linguista. Nacque a Radzymin (Polonia) il 13 marzo 1845. Laureato in filosofia a Lipsia (Germania), fu professore di filologia slava presso le università di San Pietroburgo, Kazan', Dorpat e Cracovia. È famoso per la sua teoria del fonema e dell'alternanza fonologica. Dedicò la sua particolare attenzione al dialetto resiano e ai dialetti slavi del Torre, raccogliendo importantissimi materiali dialettologici negli anni 1873-1901, consegnati già nel 1902 alla Biblioteca Accademica Imperiale delle Scienze di San Pietroburgo: Materialy dlja južnoslavjanskoj dialektologiji i etnografiji (1895). In questo libro consacra 16 pagine a Monteaperta ("Viskwòrša"), scritte durante i suoi soggiorni del 1873 e del 1901 a Monteaperta. Fu l'amico di Paolo e Giovanni Pascolo di Monteaperta (Pàuli e Žwan Pascolo-Sòwt): "Per i N° 273-295, ..., sono debitore a Ivan Pascolo detto Sout, (Žwan Pascolo-Sòwt), di anni 65, di Monteaperta inferiore; nel 1901 era già stato sepolto". Morì il 3 novembre 1929 a Varsavia (Polonia)[729].
  • Tita Gori, pittore preraffaellita friulano. Nacque a Nimis il 22 luglio 1870. Morì il 24 maggio 1941. Si recò a Venezia dove approfondì la propria formazione pittorica all'Accademia di belle arti. Autore di diversi affreschi (distrutti in settembre 1976 durante un terremoto) nella chiesa parrocchiale San Michele Arcangelo e San Lorenzo di Monteaperta)[730].
Monteaperti
Montebruno
  • Sophie Blanchard (Yves, 1778 - Parigi, 1819) è stata la prima donna aeronauta professionista. Nel 1811 atterrò a Montebruno la mongolfiera pilotata dall'aeronauta personale di Napoleone Bonaparte[732], partita da Milano per la festa dell'imperatore. L'atterraggio fu interpretato in maniera mistica dagli abitanti del comune, convinti di assistere ad un'apparizione della Madonna. In ricordo dell'evento a Montebruno si svolge annualmente la manifestazione "Il volo di Sophie Blanchard", con mongolfiere, deltaplani e mostre collaterali.
  • Federico Marenco (Genova, 1974) è stato sindaco di Montebruno per due mandati. Nel 1995, a vent'anni d'età, stabilì il record nazionale del primo cittadino più giovane d'Italia[733].
Montecorvino Rovella
Montedello
  • Ilario Ilariucci (1682-Sao Tomé, 12 aprile 1733), sacerdote e dottore in utroque, fu poi frate cappuccino, predicatore e lettore di teologia. Nel 1730 andò missionario, con Giampietro da Piacenza, per cristianizzare l'isola di Sao Tomè.[735]
  • Pier Angelo Ilariucci (ante 1698-post 1750), professore prima di Istituzioni e poi di Diritto Civile all'Università di Parma. Iniziò l'insegnamento nel 1698 come Lettore della Criminale e nel 1700 ottenne la Cattedra d'Instituta. Continuò a insegnare nel 1722 e 1723 come Lector juris Ordin. Nel 1760 lo si ricorda come Lettore primario.[736]
  • Paolo Ilariucci (XIX secolo), conosciuto come Potiol, fu tra i più caratteristici suonatori rusticali parmigiani.[737]
Montefalcone di Val Fortore
  • Fra Marco dei Minori Osservanti, confessore di Carlo III d'Angiò.[738]
  • Nicolò da Montefalcone, corrispondente del Boccaccio.[739]
  • Vecchiolla Carmine, soldato 3º reggimento fanteria, medaglia d'argento ai valor militare.[740]
Montefiascone
Montegalda
Monteleone d'Orvieto
  • Don Giuseppe Vetralla, (morto nel 1949) il "cappellano di Monteleone", per 28 anni nella parrocchia, dal 1921 al 1931 è negli elenchi dei sovversivi per le sue letture, la sua libertà di pensiero e di azione[744]; successivamente durante la guerra, nel 1943, è imprigionato e mandato al confino per le sue idee antifasciste; debilitato nel fisico morirà dopo poco tempo[745].
Montella
Montemarano
Montemarcello
Montemurro
  • Sebastiano e Carlo Infantino (in arte Sellitto), padre e figlio, pittori attivi in Napoli tra il XVI e il XVII secolo: Sebastiano fu anche indoratore, ma il più famoso dei due fu Carlo (1581-1614), definito dagli storici dell'arte il primo caravaggesco napoletano[753];
Montenerodomo
Montepagano
Montepaone
  • Luigi Rossi[756], cugino di Gregorio Mattei, poeta, morto in Piazza Mercato (Napoli);
Monterenzio
Montesarchio
  • Arcangelo da Montesarchio (XVII-XVIII secolo), francescano, scrisse diversi saggi di carattere religioso.[760]
  • Carlo Crisconio (XVII-XVIII secolo), dottore nelle leggi, autore di numerose e pregevoli poesie alcune delle quali andate disperse.[761]
  • Francesco Melillo (XVIII-XIX secolo), sacerdote, docente, scrisse numerosi trattati di filosofia e metafisica.[762]
  • Luigi Palomba (XIX secolo), patriota come il padre Antonio, morto esule a Roma dopo l'esilio forzato nel 1799. Soffrì anche lui l'esilio morendo di stenti in Tunisia nel 1848.[763]
Montescaglioso
Montorio (Verona)
  • Renzo Zorzi, partigiano, letterato, intellettuale, diventato manager ed ambasciatore dell'arte e della cultura italiana.[765]
Montoro (Italia)
Morano Calabro
Morcote
Mordano
Mori (Italia)
Morino
Mormanno
  • Francesco Maradei, arciprete, scrittore, rettore del seminario di Cassano;[778]
Morrea
Mortara
  • Alessandro Pansa (Mortara, 1962 - ? , 2017), manager, AD di Finmeccanica[784][785]
Morwenstow
Mosogno
Mosso (Italia)
  • Bartolomeo Sella (1784-1861), medico, filantropo e fondatore della Opera pia Medico Bartolomeo Sella di Mosso;[788]
Motteggiana
Muggiò
Municipio Roma V (2001-2013)
Narcao
Nardò
Narni
Naturno
  • Simon Ybertrachter, pittore cinquecentesco.[798]
Nefyn
Neggio
Negrar
  • Giangiacomo Pigari, (1553 - 1610 circa), storico ed umanista. Autore del saggio "Privilegia et iura Communitatis et Hominum Vallis Pulicellae", opera fondamentale ancora oggi come fonte primaria per la storia e l'organizzazione del Vicariato della Valpolicella.[801]
  • Giuseppe Zamboni, (1776 - 1846), abate e fisico. Nato ad Arbizzano è conosciuto come l'inventore della pila a secco.[802]
  • Emilio Salgari, (1862 - 1911), scrittore. Autore straordinariamente prolifico, è ricordato soprattutto per essere il "padre" di Sandokan. Crebbe nel comune di Negrar, in frazione Tomenighe di Sotto, per poi trasferirsi nell'attuale "Ca' Salgàri".[803]
  • Luigi Messedaglia, (1874 - 1956), medico e politico. Come medico si occupò delle malattie sociali come la pellagra e la tubercolosi. Nel 1909 fu eletto come deputato.[804]
Nehawka
Nemi
Neptune City
Nes (Dongeradeel)
Nicastro
  • Alicia Keys (New York, 1981), la cantautrice è figlia di Terri Augello, un avvocato di origini italiane[810], i cui bisnonni emigrarono da Nicastro e Sambiase;
Nichelino
  • Paolo Massimiliano Occelli[811], militare
Niederschönhausen
Nieuwenhagen
Niscemi
  • Francesco Evola (Niscemi, 1984), calciatore[819].
  • Alice Mangione (Niscemi, 1997), atleta[820].
Noale
  • Ubaldo Bregolini (Noale 1722 - Venezia 1807): sacerdote, giurista e letterato. Insegnò diritto civile, canonico ed eloquenza a Treviso e Bergamo. Scrisse un trattato di diritto ["Elementi di giurisprudenza civile secondo le leggi romane e venete"], 1787, satire latine e poesie italiane, tra cui, celebrate, le stanze "L'imeneo delle piante e dei fiori" (1776)[821];
  • Giovanni Battista Rossi (Noale 1737 - Treviso 1826): sacerdote noalese. Il vescovo P. F. Giustiniani lo nominò cancelliere, incarico che mantenne per cinquant'anni. Eletto poi canonico della cattedrale trevigiana e decano del Capitolo. Nel periodo di "sede vacante" (1817-1822) fu nominato vicario capitolare. Fu letterato e illustre epigrafista in latino e italiano e fondò, con il suo lascito di 30.000 volumi, il primo nucleo della biblioteca civica di Treviso (fondo Rossi). Scrisse un'interessantissima storia di Noale, tuttora inedita. Le sue spoglie giacciono ai piedi dell'altare del Rosario nella chiesa di S. Maria Assunta di Noale[822];
  • Giuseppe Candeo (Noale 1859-1899): esploratore italiano. Con il capitano Baudi Di Vesme è il primo esploratore europeo del fiume Uebi Scebeli in Somalia. Ad Assab raccolse preziosi elementi per un dizionario della lingua dei Dancali[823];
Noci (Italia)
Nogara
Noordwolde (Weststellingwerf)
Norg
Norristown
North Caldwell
Nova Ponente
Novara
  • Simone Pedroni (1968), pianista classico, concertista internazionale e vincitore di importanti premi, nato a Novara[847].
  • Urbano Quinto (1933 - 1997), scrittore e collezionista d'arte medioevale e rinascimentale[848].
Nuova Delhi
Nuraminis
Nœux-les-Mines
  • Adolph Leroy e Rose Merlin, che nel 1923 aprirono a Nœux-les-Mines un negozio di rivendita di residuati bellici della prima guerra mondiale con l'insegna «Au Stock Américain», che successivamente nel 1960 divenne il primo negozio della catena Leroy Merlin[851].
Oak Park (Illinois)
Oberammergau
  • Thomas Mann, scrittore, passò alcune estati a Oberammergau, subito dopo il matrimonio (1905). Qui scrisse gran parte del romanzo Altezza reale.[855]
Odolo
  • Alessio Pasini, 1909-2001, industriale pioniere dell'elettrosiderurgia[856] e amministratore pubblico in qualità di Sindaco di Odolo dal 1956 al 1970, Amm. Banca Cooperativa Valsabbina, Presidente Editoriale Teletutto Brescia Sette, Commendatore della Repubblica Italiana.[857]
Offanengo
Oggebbio
Oldeberkoop
Olevano Romano
Olongapo
Oltrecastello
  • Giovanni Battista Pompeati, pittore detto "Giampiero" o "conte Tita" o, in famiglia "zio Tita" fu di idee risorgimentali. In seguito ad un infelice tentativo di unirsi alle bande garibaldine, fu obbligato dalla gendarmeria al "confinio" nella villa di Oltrecastello. Fu in rapporto con l'ambiente artistico dell'epoca. In occasione del concorso per il monumento a Dante, ospitò nella villa di Oltrecastello noti artisti italiani. Sue opere (vedute di paesaggio a tempera) sono conservate nella villa di famiglia.[870]
Omegna
Oostvoorne
Ordona
Oregina
Orgosolo
Oriago
Oristano
Orsogna
Ortacesus
Ortona dei Marsi
Ortucchio
  • Alfred Zampa, (detto "Iron worker" e "Asso") è stato un costruttore di ponti del XX secolo. I genitori erano originari di Ortucchio[883]. Ha costruito ponti grandiosi in California, Arizona, Texas e nello stato di New York. Vera e propria celebrità californiana e simbolo della classe operaia, ha conquistato importanti battaglie per la sicurezza degli operai nei cantieri. Nel 1936 è sopravvissuto ad un brutto incidente sul lavoro al Golden Gate Bridge. A lui è stata dedicata la piazza antistante al comune di Ortucchio[884];
  • Antonio Gatti, scrittore e storico dell'università di Pavia (XV sec). Autore di diversi trattati, tra i quali uno storico sulla città di Pavia e uno sulle comete;
  • Giovanni da Ortucchio, scienziato del XIV secolo. Lettore di diritto canonico presso l'università degli studi di Bologna dove prese l'appellativo di "oracolo del sapere" e fu nominato Rettore;
  • Umberto Scalia, membro del PCI e sindacalista[885].
Overloon
Pachino
Paderno Dugnano
  • Emilio De Marchi (Milano, 31 luglio 1851 – Milano, 6 febbraio 1901), scrittore (ha risieduto periodicamente a Paderno Dugnano, nella sua villa di Via Antonio Gramsci, e ora è sepolto nel cimitero di Paderno)[888]
  • Paolo Magretti (Milano, 15 dicembre 1854 – Paderno Dugnano, 30 agosto 1913), ciclista[889], naturalista ed entomologo[890]
  • Giosafatte Rotondi (Paderno Dugnano, 31 gennaio 1890 - 1º luglio 1970), poeta dialettale[891]
Padova
Pagani
Pagnano (Asolo)
Palazzo Adriano
Palizzi
  • Enzo Movilia, scrittore, trascorre le sue vacanze nella sua casa di Palizzi Marina, dove ha ambientato il suo romanzo più famoso, Il tenente di Palizzi ed altri racconti.[908]
  • Carmine Laganà, architetto, scrittore e cittadino onorario del Comune di Bruzzano Zeffirio.[909]
Palo Alto
Palo del Colle
  • Sylvester Stallone (1946), attore, sceneggiatore, regista e produttore cinematografico i cui bisnonni provengono da Palo del Colle[925]
Pamparato
Panicale (Licciana Nardi)
  • Bonaventura Peccini, poeta panicalese del XVI-XVII secolo e prelato (fu parroco di Lusana, nel bagnonese, e di Cotto, presso Fivizzano, ove morì e forse fu sepolto). Secondo l'abate Emanuele Gerini, Bonaventura (o Ventura) Peccini nacque da una "famiglia che fu antichissima de' nobili di Panicale e originaria di Luni" (ma v. invece il Branchi, che lo considera il figlio del cuoco del Marchese di Trebiano[929]) e "visse in fiore verso la fine del XVI secolo con molto buon nome di letterato e di poetante latino, il quale resesi caro ad ogni maniera di gente e moltissimo distinto dai marchesi Malaspina che attemparono con lui, perché avea piacevole e soave ingegno ed era costumato, gentile e virtuoso parlatore"[930]. Citato anche dallo Zuccagni-Orlandini nel 1845 e dal Vincenzi nel 1878, scrisse un poema latino pubblicato a Parma nel 1605, presso l'editore Seth Viotti, che all'epoca ebbe una discreta diffusione. L'opera è andata perduta; ne resta un solo stralcio citato da Bonaventura de Rossi: «At tu (te?) dum properas densos evadere saltus Namphona quae saepe incursor sanguine tingit, et vada lata fines amnis contigere solus (solet?) Bolanum a tergo liquisti. Bachica rura percunctare licet quotquot venalia vina videris in vasis secum gustare retortis omnes Bolani a pago, non esse negabunt» (Traduzione: «Mentre ti affretti a lasciare le fosche Lame di Aulla, luoghi di assalti e di sangue, ed allorché il Magra in sue rive pigro e più largo si stende, ti trovi alle spalle Bolano. Allor converrà che t'informi ove comperar del buon vino. Se lo vorrai del migliore, per forza sarà di Bolano»).
Paniqua
  • Josip Kobal (pen names S. Radovanov, J. Zgodnjik) (1870–1888), poeta[931][932]
Paolisi
  • Raffaele Inglese (1902-1962), a lungo Medico Condotto ed ufficiale sanitario di Paolisi. Consultato in tutta la Valle Caudina per la sua perizia professionale e la generosità nei rapporti con i pazienti. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche tra cui "Occhio Basedowiano: un nuovo segno" (1932). Dopo questa pubblicazione in molti trattati di medicina questo segno semeiotico viene riportato come "segno di Inglese".[933]
Parabiago
Paradise Cay
Passo Fundo
Paterno (Avezzano)
Pato Branco
  • Rogério Ceni, calciatore del San Paolo, noto per essere il portiere con il maggior numero di reti segnate in carriera, ben 131, ritiratosi nel 2015 [938].
Pattada
Paularo
  • Floriano Calice (n.1655), canonico d'Aquileia e segretario particolare di S.Em. il cardinale Delino[943];
  • monumento all'imprenditore paularino Jacopo Linussio
    Tomaso Calice (n.1674), insignito dall'Imperatore Leopoldo I, del titolo di Barone del Sacro Romano Impero[944];
  • Jacopo Linussio (1691-1747), nato a Paularo l'8 aprile 1691. Imprenditore tessile di spiccata genialità e successo, apprese la professione a Villach in Austria, con il progetto di creare una fabbrica in Carnia per garantire benessere ai suoi corregionali. A ventisette anni, con i suoi primi risparmi, diede vita a Moggio Udinese al suo primo laboratorio tessile di lino. Seguì l'apertura a Tolmezzo di un grande stabilimento tessile e l'acquisto di una tenuta di duecento ettari a San Vito al Tagliamento per la coltivazione del lino. Nel 1726 oltre tremila famiglie prestavano manodopera nei suoi laboratori e solo a Tolmezzo erano operativi oltre tremila telai. Per lo smercio dei prodotti possedeva magazzini a Napoli, a Cadice (Spagna) e a Costantinopoli in Turchia (l'odierna Istanbul);
  • Bartolo Tarussio (n.1700), Capitano della Casa d'Austria;
  • Giuseppe Buzzi (n.1716), pittore[945];
  • Giovanni Modesto Canciani (1725-1801), nato a Paularo. Sacerdote per 40 anni nel suo paese natale fu anche assistente spirituale degli operai della fabbrica tessile di Jacopo Linussio operativa a Tolmezzo. Figura di presbitero molto importante per la comunità del posto e inflessibile punto di riferimento per tutti. Gli è stata dedicata, alla memoria, una piazza nella frazione di Villamezzo dove nacque;
  • Gio Domenico Calice (n.1728), gastaldo della Carnia[946];
  • Antonio Pietro Calice (n.1731), laureato in diritto canonico e civile; autore di manoscritti custoditi nella biblioteca arcivescovile di Udine; parroco di Paularo e canonico di San Pietro in Carnia[947];
  • Giovanni Francesco Pellizzotti (1740-1818). Massimo rappresentante locale della pittura del Settecento e seguace di Nicola Grassi. Ha creato una vastissima gamma di opere diffuse in tutta la regione carnica alcune delle quali si possono ammirare nel museo di Tolmezzo, nella chiesa parrocchiale dei SS.Vito, Modesto e Crescenzia di Paularo e in quella di San Giovanni Battista nella frazione di Trelli;
  • Giovanni Battista Bassi (1792-1879), nato a Pordenone. Architetto, matematico e meteorologo; parte dell'anno la trascorreva presso un'abitazione che aveva acquistato con una piccola tenuta a Paularo dove è stato anche consigliere comunale. Tra le sue opere architettoniche più significative si ricordano: il campanile di San Giorgio a Pordenone, Palazzo Giacomelli e Palazzo Micoli-Toscano a Udine, Casa Micoli-Toscano a Mione di Ovaro, vari teatri ad Aviano, Palmanova e nella città natale e il canale Ledra. Il Comune d'Incarojo gli dedicò, alla memoria, una via che percorre interamente Casaso;
  • Caterina Percoto (1812-1887), nata a Manzano. Nota scrittrice e poetessa friulana, trascorreva le sue vacanze nella Valle d'Incarojo nella frazione di Salin o, borgo di Tavella, dove compose, tra i vari lavori, una completa ed armonica descrizione della caratteristica Cascata d'acqua che secondo la letterata è "una delle meraviglie della Carnia";
  • Giacomo Sbrizzai (1861-1941), nato a Paularo. Maestro nell'arte dell'intaglio del legno. L'acuta manualità della sgorbia assunta da Giacomo ha assicurato un'elevata diffusione dei suoi prestigiosi lavori in Italia e in particolare a Roma. Le sue opere consistevano in cassapanche, sale da pranzo, camere da letto, studi ed altro ancora;
  • Bernardino Nascimbeni (1872-1951), nato a Paularo. Figura molto nota e apprezzata con particolare attenzione nel campo dell'innovazione. Fu ufficiale di Posta a Paluzza e nel suo paese natale nonché abile fotografo con un proprio studio in loco. Nel 1911 si prodigò per far giungere, per la prima volta, la corrente elettrica nella Valle;
    la "Gloria" nel Monumento ai Caduti di tutte le Guerre eretto nel capoluogo
  • Mario Musso (1876-1915), nato a Saluzzo. Capitano Medaglia d'Oro al Valor Militare (MOVM). Appartenente al 2º Reggimento Alpini e comandante della 213ª Compagnia del Battaglione "Saluzzo", entrò in Guerra nel giugno 1915 e all'alba del 14 settembre successivo si scatenò un intenso attacco bellico contro le truppe italiane allineate sul Monte Lodin, Cima Val di Puartis e Passo Meledis nel Comune di Paularo. Ferito una prima volta all'addome, nonostante atroci sofferenze, decise di rimanere con fermezza al comando dei suoi militari. Ferito ulteriormente riuscì a rialzarsi ordinando, in ultimo, il fuoco contro i nemici riuscendo a porre in salvo gli alpini della sua Compagnia ma l'ufficiale spirò poco dopo per le insanabili ferite riportate. L'Amministrazione paularina gli dedicò, alla memoria, una via che percorre la frazione di Rio[948];
  • Marianna Venier (1890-1976), nata a Raveo. Ostetrica professionista trasferita a Paularo nel 1926. Donna minuta dal cuore e dalla professionalità straordinari. Contribuì per mezzo secolo a far venire alla luce non meno di 5000 neonati paularini spesso in condizioni difficilissime in particolare nel periodo della seconda guerra mondiale rischiando anche la propria vita. È stata insignita di Medaglia d'Oro dal Comune di Paularo a riconoscimento dei suoi speciali meriti e che ringrazò con tenera semplicità: "ho fatto il mio dovere, non potete immaginare la soddisfazione che si prova vedendo nascere un bimbo"[949];
  • Giacomo Segalla (1913-1990), nato a Paularo. Fotografo. Si forma presso la bottega del noto Giuseppe di Piazza di Gemona del Friuli dove apprende con entusiasmo i segreti della foto di studio per la quale il suo Maestro era noto in tutto il Friuli. In Paese apre uno studio fotografico ed inizia così la sua attività di ritrattista. Presto capisce che il suo interesse va oltre al ritratto e inizia, con la fotografia, a narrare la storia della sua Valle (il paesaggio, le attività della sua gente, la fatica delle donne, il sorriso dei bambini, i loro giochi, riti, cerimonie). Da allora la sua professione è quella di documentare fatti, eventi, vita di paese, paesaggi, lasciando un patrimonio archivistico fotografico di straordinaria ricchezza documentale[950];
  • Giovanni Canciani (1936), nato a Paularo e tuttora residente. Ha studiato organo e composizione al liceo Tomadini di Udine, oltre che, privatamente, pianoforte. Si trasferisce quindi a Torino per la leva militare obbligatoria dove fonda l'"Associazione Musicale Syntagama Musicum" di cui mantiene la direzione artistica per gran parte della sua vita. Accanto all'attività concertistica, il maestro Canciani coltiva l'interesse per la costruzione degli organi. L'esperienza che acquisisce anche in questo ambito viene messa a disposizione della città negli anni Ottanta, quando viene istituita una scuola di restauro di strumenti musicali antichi. Il maestro Canciani coltiva però ancora un sogno: quello di rappresentare la storia degli strumenti a tastiera creando un museo ad essi dedicato. A questo scopo, nel corso degli anni raccoglie preziosi esemplari di clavicembali, clavicordi, fortepiani e pianoforti. Quanto rientra nel suo paese natale, Giovanni Canciani porta con sè parte di quella inestimabile collezione: nasce così la "Mozartina". Uomo di raffinata cultura, tra le varie opere composte, è da annoverare la partitura nel 2001 del "Carnorum Regio", il primo Inno musicale della Carnia il cui testo in lingua originale friulana è il seguente: "Carnorum Regio, Patria tu ses, Cjargne fedel dai paris miei. - Tu ses la me tjare, Tu ses la me cjase, se tu tu murs, jo mur cun te. - (Rip.) Tu ses la me Tjare, Tu ses la me cjase, se tu tu murs, jo mur cun te. - Pari Eterno, nou Ti prein, Salve la Cjargne e la so int. - Salve la Cjargne e la so int. Pari eterno, nou Ti prein. - (Rip) Carnorum Regio, Patria tu ses, Cjargne fedel dai paris miei. Tu ses la me tjare, Tu ses la me cjase, se tu tu murs, jo mur cun te." L'inno è stato presentato per la prima volta al pubblico l'11 novembre 2001 nel Duomo di Tolmezzo, capoluogo carnico, ed è stato eseguito dall'Orchestra di Trieste e da tre cori: "Corale di Paluzza", "Corùt di Paularo" , "Coro dei Giovani del Duomo di Tolmezzo"[951]. Nel triennio 1990-1993 ha ricoperto l'incarico di Sindaco del comune di Paularo.[952]
Paullo
Pavana (Sambuca Pistoiese)
  • Francesco Guccini, cantautore e scrittore, ha stabilito da anni la sua fissa dimora in questa località, alla quale ha dedicato il suo romanzo Cròniche epafàniche e molte delle sue canzoni [957].Essendo Pavana nel Comune di Sambuca Pistoiese, nonostante il chiaro accento emiliano, l'artista si è sempre dichiarato grande tifoso della Pistoiese.
Pazzano
  • Francesco Chiodo (1938), pittore. Produttore di numerose opere d'arte surrealiste esposte in manifestazioni nazionali (Tempio d'arte a Roma, Accademia di Marzocco a Firenze...) e internazionali (Gran Prix de la Cote d' Azur...)[958]
  • Libero Fiorenza 1913 - 1943, giornalista. Fu corrispondente da Pazzano di quotidiani nazionali, sui quali scrisse numerosi articoli, al recupero di alcuni valori locali. Era scrittore, caricaturista e autore di componimenti come i due canti natalizi Notte invernale e Nella Grotta e di un inno alla Madonna di Monte Stella. Morì nella seconda guerra mondiale fucilato dai tedeschi nel Mar Egeo per aver voluto essere fedele ai valori di italianità in cui credeva[959].
  • Ada Saffo Sapere (1893 - 1982), poetessa. Diplomatasi alla scuola normale di Cosenza a soli 16 anni e cominciando a scrivere poesie dall'età di 13 anni, diverrà insegnante elementare dal 1909 fino al 1933 a Pazzano e per un breve periodo a Polistena. Divenne presidente dell'Unione Donne Italiane della Calabria. Durante la sua vita lavora con riviste come: Roma Letteraria, La vita letteraria, la Rivista Adriatica, Quaderni di Poesie, La vita Nazionale e la Rassegna letteraria. Nel 1979 pubblica una raccolta di 39 poesie. Al concorso nazionale di poesie di Soverato del 28 giugno 1980 riceve il premio di miglior poeta del 1979. Le sue ultime poesie note sono del 1982[960]
  • Mario Squillace (Montepaone, 1927), Sacerdote, Scrittore. Nato a Montepaone, ma vissuto a Pazzano per 30 anni a partire dal 1950, che divenne il suo paese adottivo come afferma il sito Soverato.com. dedito alla politica e alla diffusione del cattolicesimo democratico. Autore di molti libri tra cui: Calabria democratica, Calabria vecchia e nuova, Il Patto Gentiloni in Calabria, Un impegno per la Calabria, I cattolici e la Calabria. Pubblicò articoli sui quotidiani: L'avvenire di Calabria, Gazzetta del Sud, Avvenire, L'Osservatore Romano[961][962].
  • Roberto Taverniti (1888 - 16 settembre 1916), giornalista di inizio Novecento partecipa al giornale Il Divenire sociale, fondatore del giornale Terra Nostra ha combattuto per il risorgimento socio-economico della Calabria e per l'Italia per la quale muore nella prima guerra mondiale[963]
  • Antonio Verdiglione (10 maggio 1849), soldato. patriota italiano che difese Venezia nel 1849 nel II Battaglione. Celebre la sua frase prima di morire al comandante Rossaroll: Spetta a me! Serbate la vita per più alte cose.Viva l'Italia![964]
  • Francesco Russo[965] (Pazzano, 9 aprile 1926 - 15 gennaio 2016). Tecnico pazzanese definito “pioniere della tv in Calabria”. Fin da ragazzino coltivò la sua passione per la meccanica e l’elettrotecnica distinguendosi per la sua inventiva e arguzia tecnica. Nel lontano 1956, quando le trasmissioni televisive arrivavano appena a Napoli, collocò un amplificatore a valvole all’interno di un cestello per lavatrice sopra un’antenna in cima a Monte Stella. Fu grazie a questi suoi rudimentali ma ingegnosi esperimenti che le prime immagini raggiunsero uno schermo TV a Pazzano e i primi televisori entrarono nelle abitazioni della Vallata dello Stilaro aprendo le porte all’informazione e a un processo innovativo-culturale ancora inedito in quei piccoli centri periferici[966][967][968].
Pedona
  • Giovanni Antonelli fu Arcangelo (Pedona, 13 dicembre 1820 – Lucca, 17 novembre 1885), patriota italiano. Analfabeta e di spirito ribelle, inizialmente fu un bracciante, poi diventò anche soldato del Granducato di Toscana ma disertò e per questo motivo fu arrestato; tuttavia riuscì a fuggire. Fu uno dei Mille della spedizione di Garibaldi. Morì a Lucca in condizioni di salute precarie.[969] inserito in I Mille
Pegli
  • Federico III di Germania (1831-1888). Nel 1879 il futuro imperatore soggiornò per un lungo periodo all'Hotel Mediterranée con la moglie Vittoria (1840-1901) ed i sei figli tra i quali Guglielmo (1859-1941), che gli sarebbe succeduto sul trono nel 1888 dopo il suo brevissimo regno. La presenza della famiglia del principe ereditario di Germania ebbe all'epoca grande risonanza nelle cronache locali"[970][971]
  • Papa Benedetto XV (1854-1922), al secolo Giacomo della Chiesa, secondo alcune fonti sarebbe nato nel palazzo di villeggiatura della famiglia a Pegli: nella piazza antistante il palazzo, dove comunque soggiornò spesso da bambino ed in seguito occasionalmente prima della sua elezione al soglio pontificio, si trova un piccolo monumento in suo onore, la cui iscrizione rivendica la nascita pegliese del futuro pontefice.[972] Altre fonti indicano tuttavia come casa natale quella genovese della famiglia, in salita Santa Caterina[973][974], dove un'epigrafe sopra il portale ne ricorda la nascita il 21 novembre 1854
  • Antonio Orazio Quinzio (1856-1928), scultore e pittore, visse l'ultimo periodo della sua vita nella villa Konak di Tre Ponti[975][976]
  • Aldo Cestino (1930-2004), pittore, nato e vissuto a Pegli[977]
  • Gino Paoli (1934), cantautore, nato a Monfalcone, visse da giovanissimo a Pegli, al civ. 31 di via Vespucci[978]
  • Fabrizio De André (1940-1999), cantautore, pegliese di nascita; nei pressi del civico 12 di via De Nicolay dove nacque è stata posta una piccola targa commemorativa[979]
Pellaro
  • Filippo Anghelone (Pellaro 1901 - Mediterraneo centrale 17 settembre 1941), cameriere e marittimo mercantile perito nell'affondamento della motonave Neptunia da parte degli inglesi nelle acque di Tripoli. Medaglia d'argento al valor militare[980].
  • Francesco Saverio Campolo (Pellaro 14 ottobre 1896 - fronte greco 20 gennaio 1941) maggiore dell'esercito italiano di origine pellarese, ma residente a Spilimbergo e decorato con la medaglia d'oro[981].
  • Monsignor Giuseppe Cognata (Agrigento 14 ottobre 1885 - Pellaro 22 luglio 1972) vescovo salesiano. Per opera sua Pellaro fu la sede iniziale dell'attività missionaria delle Suore salesiane oblate del sacro cuore[982].
Pellestrina
Pellezzano
Penne (Italia)
  • Domenico De Crollis (Penne 1786, Roma 1862) - Medico, Filosofo, Letterato[987] - Sepolcro Roma, Basilica di S.Agostino -->
Penns Grove
Perarolo di Cadore
  • Cecilia Soldano: originaria di Perarolo, fu sposa, nel 1525, del pittore Tiziano Vecellio, al quale fu legata fino alla morte, avvenuta nel 1531, alla nascita della figlia Lavinia, dopo il terzo difficile parto. Cecilia è descritta da Alvise Zorzi come bella, bionda, solida e robusta[989].
  • Giosuè Carducci: conobbe Perarolo e così la citò nell'ode Cadore: [...] il carrettiere per le precipiti vie tre cavalli regge ad un carico di pino da lungi odorante, e al Cidolo ferve Perarolo, e tra le nebbie fumanti ai vertici tuona la caccia [...][990].
Perledo
Perranzabuloe
Pescara
Pescina
Petina
Petrella Liri
Piaggine
  • Un'altra personalità rilevante è Carmelo Conte, nato a Piaggine nel 1938. Anch'egli ha lasciato la terra d'origine in giovane età. Ha conseguito la Laurea in Giurisprudenza ed è diventato avvocato, dedicandosi con impegno ad attività politica nel Partito Socialista Italiano. E' stato parlamentare italiano in 4 legislature[1001], come deputato, dal giugno 1979 all'aprile 1994. Ha ricoperto incarichi di governo, prima nel 1980 come Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega per la Cassa del Mezzogiorno, e poi come Ministro per le aree urbane, in 3 legislature, dal 1989 al 1993. E' stato a lungo importante punto di riferimento per i militanti socialisti della Provincia di Salerno, raggiungendo elevate percentuali di successo elettorale.
Piana Crixia
  • Rosa Margherita Vassallo, figlia di Pietro e Angela Crema, nata il 27 febbraio 1884 in borgata Snardo, ora località Schenardo, nonna paterna di papa Francesco[1002].
Piana degli Albanesi
  • Papàs Filippo Matranga (1822 – 1873), sacerdote di rito bizantino, ellenista, traduttore, pubblicista e archeologo[1003].
  • Papàs Stefano Plescia (1921 – 2013), sacerdote di rito bizantino, teologo e pubblicista, cultore della lingua albanese[1004].
  • Carlo Dolce / Luc Gliqini (1765 – 1850), contadino e poeta popolare in lingua albanese[1005].
  • Costantino Costantini (1782 – 1837), poeta, giurista e magistrato[1006].
  • Giuseppe Schirò (1865 – 1927), poeta, storico, linguista, pubblicista e patriota, studioso e attento raccoglitore delle tradizioni poetiche arbëreshe, maggior rappresentante della tradizione culturale e letteraria albanese di Sicilia, fra le più importanti figure intellettuali albanesi del XIX secolo.
  • Giuseppe Schirò Di Modica (1938), poeta, scrittore e pubblicista, profondamente radicato nella cultura e nella lingua albanese di appartenenza[1007].
  • Cristina Gentile Mandalà (1856 – 1919), novellista, cultrice dell'arte del ricamo patrio, tra le prime donne arbëreshë ad occuparsi con dedizione alla valorizzazione del patrimonio etnografico pianioto[1008][1009].
  • Trifonio Guidera (1873 – 1936), scrittore, poeta e patriota, sostenitore dell'indipendenza dell'Albania[1010].
  • Giorgio Costantini (1838 – 1916), insegnante e storico, autore di componimenti poetici in albanese e di vari scritti di carattere storiografico[1011].

Politici:

  • Francesco Saluto (1809 – 1892), politico, presidente della Corte di Cassazione di Palermo e autore dei Commenti sul Codice di Procedura Penale (1872-74), fondatore in Palermo del Convitto a lui intitolato e destinato agli studenti di Piana degli Albanesi e di S. Cristina Gela[1012].
  • Tommaso Manzone (1819 – 1893), conte e politico, senatore del Regno d'Italia.
  • Giorgio Masi (1836 – 1915), giurista e magistrato.
  • Nicola Barbato (1856 – 1923), medico e politico, fondatore e dirigente del movimento dei Fasci siciliani, massima figura del socialismo in Italia del secondo Ottocento.
  • Giuseppe Camalò (1871 – 1946), avvocato, politico e dirigente socialista, consigliere comunale e sindaco di Piana degli Albanesi, fiero sostenitore della indipendenza d'Albania[1013].
  • Vito Stassi Karushi (1876 – 1921), sindacalista e politico, assassinato dalla mafia.
  • Rosolino Petrotta (1894 – 1969), medico, politico, studioso, editorialista e pubblicista, si dedicò con convinzione alla conservazione del patrimonio culturale e religioso degli albanesi di Sicilia e nella difesa dei diritti di indipendenza della nazione albanese. Pioniere e sostenitore dell'ecumenismo nonché dell'istituzione della "Eparchia sui iuris", fondò e collaborò con settimanali e prestigiose riviste. Direttore dell'INAI in Albania, fu fondatore del "Centro Internazionale di Studi" di Palermo e deputato all'Assemblea regionale di Sicilia[1014][1015].
  • Marco La Piana (1883 – 1958), monaco basiliano, linguista e insigne studioso di filologia albanese[1016][1017].
  • P. Giuseppe Zef Valentini S.J. (1900 – 1979), albanologo, bizantinista e storico, iniziatore della moderna Albanologia[1018].
  • Papàs Gjergji Schirò (1907 – 1992), sacerdote di rito bizantino, arciprete della cattedrale, teologo, albanologo, scrittore, pubblicista e traduttore[1019].

Cittadini onorari di Piana degli Albanesi sono: Ismail Kadare[1020][1021][1022], massimo scrittore, poeta e saggista albanese; Edi Rama, attuale Primo ministro d'Albania; Carmine Abate[1023] e Fabio Stassi[1024], scrittori italo-albanesi; Ettore de Conciliis[1025], artista italiano che ha realizzato il Memoriale di Portella della Ginestra.

Pianiga
Piano (Commezzadura)
Piano di Sorrento
  • Raffaele De Martino (nato a Piano di Sorrento nel 1795 morto a Barletta nel 1858) - ricco armatore trasferisce famiglia e attività a Barletta all'inzio del XIX secolo [1030]
Piazze (Cetona)
Pibrac
Picciano
Pico Rivera
Piedimonte Etneo
Pietrafitta
Pietraperzia
Pietraroja
  • Clemente Petrillo (Pietraroja, 1493 - 1617), parroco locale noto per la sua longevità (124 anni). Scrisse una cronaca dei tredici vescovi telesini che ressero la sua parrocchia[1038].
Pietrasanta
Pieve Ligure
Pieve di Teco
Pignataro Maggiore
Pilastri di Bondeno
  • Augusto Verri [1051][1052][1053][1054][1055] [1056]- Autore [1057] e ideatore, fondatore e Presidente dell'Associazione Culturale I Pilastri del Po promotrice della manifestazione enogastronomica Il Salame dei Pilastri, poi Sagra dal Salam o Sagra del Salame appunto. Augusto Verri è anche Presidente de La Fondazione, un'Associazione Culturale che ha come mission la creazione di un sistema mutualistico di assistenza per quel che concerne i settori del Turismo, L'Enogastronomia, l'Ambiente, la Cultura, lo Sport e il Tempo Libero.
Pimlico
Pinerolo
  • Sisto Frajria (1888 - 1917), Maggiore del 49º Reggimento di Fanteria della Brigata Parma, eroe della Ia Guerra Mondiale, tre volte Medaglia d'Argento al Valor Militare, caduto in combattimento nella controffensiva di Caporetto. Pinerolo gli ha dedicato una piazza.[1060]
  • Teresio Guglielmone (1902- 1959), nato a Pinerolo,[1061] finanziere, senatore
Piombino
Pioppi (Pollica)
Piossasco
  • Alessandro Cruto, inventore piossaschese alle prese con il tentativo di produrre il diamante sintetico. Egli infatti aveva capito che il diamante è composto da carbonio organizzato in reticoli e quindi cristallizzato. Durante i suoi esperimenti ottenne un filamento di grafite purissima e dopo aver ascoltato Galileo Ferraris in una conferenza del 1879 a Torino, capì che il suo filamento poteva essere utilizzato come componente principale di nuove lampadine. Grazie a lui il 16 maggio 1883 Piossasco diviene la prima cittadina italiana, e anche europea, ad essere illuminata con lampadine elettriche ad incandescenza[1065].
Plesio
Poggio Cinolfo
  • Cesare Greco (Villa Romana, 19 giugno 1731 – Poggio Cinolfo, 25 febbraio 1799) è stato un cantore della cappella pontificia[1067].
Poggio Rusco
  • Arrigo Tamassia (1849-1917), senatore del Regno d'Italia. Nato a Poggio Rusco.[1068]
Polignano a Mare
Polistena
Pollenza
Pomarico
Ponna
  • Giovanni Domenico Piana, nato a Ponna nello Stato di Milano fu un illustre ingegnere militare. Operò presso la corte di Carlo Borbone e di Ferdinando IV di Borbone delle Due Sicilie, progettando nel 1752 la Casina Reale di Caccia nel bosco di Persano[1087] nei pressi degli scavi archeologici di Paestum non lontano da Salerno.[1088]
Ponte Nossa
Ponte Taro
Pontedera
Pontelandolfo
  • Giuseppe Fusco (1773-1839), patriota e docente di filosofia, il 2 ottobre 1799 fu condannato all'esilio per aver aderito alla Repubblica Napoletana.[1094]
  • Pietro Emilio Guasco (1633-?), avvocato, letterato, fece parte della Accademia degli Oziosi (Napoli). Divenne uno degli "eletti" della città e nel 1679 ottenne la carica di giudice perpetuo della Gran Corte della Vicaria.[1095]
  • Giovanni Battista Gugliotti (1749-?), esercitò la professione legale in Roma. Assieme a suo figlio Zaccaria scrisse numerosi trattati di diritto e di fisica.[1096]
  • Daniele Perugini (1803-1881), avvocato, presidente del Consiglio distrettuale di Campobasso e socio di varie società. Sostenitore dei Borbone, nel 1861 fu sottoposto due volte a carcere politico preventivo. Nel 1878 scrisse un libro che narrava la storia di Pontelandolfo.[1097]
  • Dionigi Pasquale Perugini (1732-1758), medico, insegnò nell'Università di Napoli dove scrisse diversi trattati di medicina tra cui il "Trattato sui morbi delle donne".[1098]
Pontenure
Ponzano Superiore
Porretta Terme
Porta Westfalica
Portadown
Porto Recanati
Porto Santo Stefano
Portofino
  • Riccardo Cuor di Leone (Oxford, 1157 - Châlus, 1199), sovrano inglese. Secondo una leggenda locale[1125] soggiornò per cinque giorni, nel 1190, nel torrione della fortezza di Portofino (oggi castello Brown) alla vigilia della terza crociata.
  • Henry Herbert (Londra, 1831 - Londra, 1890), quarto conte di Carnarvon, giunse a Portofino nella primavera del 1870[1126] (a dorso di mulo dalla vicina Santa Margherita Ligure lungo il sentiero di Nozarego) acquistando successivamente terreni e appezzamenti di vigneti e uliveti lungo il crinale del promontorio. Su una collina fece quindi edificare una villa (conosciuta oggi come villa Altachiara), completata nel 1884, per la residenza e soggiorno della famiglia.
  • Jeannie Watt Von Mumm (1866 - 1953), nella fasi conclusive della seconda guerra mondiale ebbe il merito di convincere l'esercito tedesco in ritirata a non distruggere il borgo e il porticciolo[1127].
Portogruaro
Portomaggiore
  • Remo Brindisi, pittore. Presso il Teatro Concordia sono conservati dieci ritratti di ferraresi famosi dipinti dal Maestro.[1129].
Portsoy
Pove del Grappa
  • Antonio Bosa (Pove del Grappa, 1780), scultore[1132]
  • Giovanni Fusaro (Pove del Grappa, 1844), scultore[1133]
Pozzomaggiore
Pracchia
Prataccio
  • Maria Lucia Cecchini (1661-1728), religiosa[1136]. Nacque nella borgata delle Capanne di Sotto
  • Mons. Paolo Andreotti (1921-1995). Vescovo della Chiesa Cattolica, OP. Missionario in Pakistan per 47 anni[1137], è sepolto nell'oratorio di Prataccio. È a lui dedicata la piazza all'ingresso del paese[1138].
  • Rolando Nesti (1933). Autore di numerosi libri e pubblicazioni sulle attività e sulla vita nei paesi della Montagna Pistoiese[1139][1140][1141]
Prato Carnico
Pratola Peligna
  • Rocco Di Pillo[1155] (1919-1998), medaglia d'onore del presidente della Repubblica, commerciante, perseguitato politico, internato al campo di sterminio KZ di Flossemburg insieme a Eugenio Pertini, fratello di Sandro Pertini, ex presidente della Repubblica
  • Patti LuPone, attrice e cantante statunitense[1156]
Pratola Serra
  • Giuseppe Antonello Leone, pittore e scultore nato a Pratola Serra.[1157]
  • Elio Sellino, editore e direttore del centro di ricerche Guido Dorso.[1158]
Predazzo
  • Alcide De Gasperi, figlio di Maria Morandini, nata a Predazzo, trascorse nella cittadina della madre svariati periodi di riposo. Noto è anche il Comizio di Predazzo, tenuto il 31 agosto 1952, durante il quale presentò il progetto di riforma elettorale[1159]. Una targa, affissa nel 2004 in occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa, ne commemora la permanenza nella casa che fu della madre, il cui ingresso si affaccia su via Marzari Pencati, all'altezza di piazzetta Caorer
Predosa
Prestatyn
Prestbury (Cheshire)
Prignano sulla Secchia
(LA)

«Callimachum et facili qui vincit Pindaron ore
cognitus et plene cui situs Orbis erat
Bartholomeus in hac Prignanus clauditur urna
qui tamen invita morte superstes erit.»

(IT)

«Quegli che con facile vena supera Callimaco e Pindaro
ed a cui era un luogo pienamente noto il mondo intero,
Bartolomeo Prignani sta racchiuso in quest'urna
ma a dispetto della morte sopravviverà.»

(Epigrafe sulla tomba di Bartolomeo Paganelli Prignani nel Chiostro delle Canoniche del Duomo di Modena)

creata voce

Principato di Monaco
Proves
Provincia autonoma di Bolzano
Provincia di Brescia
Pulfero
  • Eugenio Blanchini (Biacis 1863 - Udine 1921). È noto per il suo impegno sociale e per aver avviato l'organizzazione delle prime casse sociali e patronati di assistenza. Scrisse trattati di agricoltura ed il testo La Slavia[1183][1184].
  • Giovanni Guion (Biacis 1877 - Valbruna 1966). Fu il cappellano che raccolse il primo caduto italiano nella grande guerra, Riccardo Giusto. Fu impegnato nel campo sociale, soprattutto ad Azzida dove fu tra i promotori della Cooperativa di Consumo e del Circolo giovanile[1185][1186].
  • Pasquale Guion (Biacis 1909 - Gemona 2002), parroco discepolo di monsignor Ivan Trinko, si è sempre adoperato affinché la comunità slovena vedesse riconosciuti i suoi diritti nella chiesa e nella società civile. Scrisse il libro "La gente delle Valli del Natisone" con il quale racconta la storia delle Slavia veneta[1187][1188][1189].
  • Dino Menichini (Stupizza 1921 - Udine 1978), scrittore e giornalista in lingua italiana. Redasse per diverso tempo la rubrica culturale del quotidiano Messaggero Veneto e fu direttore responsabile del mensile Friuli nel Mondo[1190][1191].
  • Luciano Chiabudini (Cicigolis 1931 - Udine 1999). Compose poesie in italiano, friulano e sloveno; scrisse testi teatrali e canzoni; diede la sua collaborazione ai programmi radiofonici sloveni della RAI di Trieste[1192][1193].
Pulsano
Punta Lunga (Croazia)
Pärnu
Přerov
note
  1. ^ Comuni della Provincia di Biella, AA.VV, Nerosubianco edizioni, Cuneo 2005
  2. ^ Pagina web sulla storia di Callabiana sul sito della Comunità montana www.valledimosso.it.[collegamento interrotto] (consultato nel novembre 2010)
  3. ^ (NL) Bezienswaardigheden, su hanzestadhasselt.nl, Hanzestad Hasselt. URL consultato il 27 novembre 2016.
  4. ^ Biografie Gerald Troost. su Muziekencyclopedie
  5. ^ (EN) Tjapko van Bergen, su sports-reference.com, Sports-Reference. URL consultato il 23 febbraio 2016.
  6. ^ (NL) Oud-burgemeester Warffum Aijolt Kloosterboer (100) overleden, su eemskrant.nl, Eemskrant, 12 luglio 2015. URL consultato il 23 febbraio 2016.
  7. ^ http://www.tu-darmstadt.de/vorbeischauen/aktuell/roedel.de.jsp
  8. ^ Edwyn Collins: 'I couldn’t really talk. The words I could say were "yes", "no" and "the possibilities are endless"'., in: The Guardian
  9. ^ Intervista a Björn Larsson, su repubblica.it.
  10. ^ (EN) Copia archiviata, su newsday.com. URL consultato il 1º gennaio 2016 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2009).
  11. ^ Pé Hawinkels. su Biografisch Woordenboek Gelderland
  12. ^ Max van Heeswijk. su Mémoire du Cyclisme
  13. ^ Pierre Heijboer (1937-2014). su Villamedia
  14. ^ Hoogakker, Will. su Musicanet
  15. ^ Componist en dirigent Jef Penders overleden. su 1Limburg, 17-04-2015
  16. ^ Slanghen, Egidius (burgemeester Hoensbroek). su Rijckheyt.nl
  17. ^ Klaas de Vries - Sito ufficiale: Biografie.
  18. ^ Harmen Siezen terug op de buis. su Nijkerk Nieuws
  19. ^ Henk Vreekamp. su Rinus van Warven
  20. ^ (DE) Robert Schweitzer, Ulrich Simon: „Boeke, gude unde böse“. Die Bibliothek des Lübecker Syndikus Simon Batz von Homburg: Rekonstruktionsversuch anhand seines Testaments und der Nachweise aus dem Bestand der ehemaligen Ratsbibliothek in der Stadtbibliothek Lübeck. In: Rolf Hammel-Kiesow, Michael Hundt (Hrsg.): Das Gedächtnis der Hansestadt Lübeck. Festschrift für Antjekathrin Graßmann zum 65. Geburtstag. Lübeck 2005, ISBN 3-7950-5555-5, pag. 127–158.
  21. ^ René Appel - Sito ufficiale: Biografie.
  22. ^ Klaas de Jong. su Parlement.com
  23. ^ Thomas Koenis blijft Donar trouw., in: Dagbald van het Noorden
  24. ^ Vincent Mentzel.
  25. ^ Durk vd Ploeg wint Gysbert Japicxprijs.
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  312. ^ Antonio RONZON, Archivio Storico Cadorino II, 1899, pag. 97.
  313. ^ Lasciammo Lorenzago alle 5 del mattino in compagnia del Signor S. Fabbro del C.A.I. e c'incamminammo lungo la strada per il Mauria fino al punto in cui si può vedere per intera la montagna... prendemmo a destra verso la Val Cridola raggiungendone la testata alle ore 7... da qui risalimmo un ripido canalone di sfasciumi in direzione della Forcella Cridola (in realtà la Tacca) dove giungemmo alle ore 9... Alle 10 partimmo dalla forcella ma il signor Fabbro rimase indietro e seguì tutto il resto della salita col binocolo... ci alzammo per minuscoli camini che si restringono in una fessura della parete nord-est della montagna... portatici per un altro interessante camino sul versante nord, dovemmo cercare a lungo la via che ci avrebbe condotto in vetta... attraversammo di nuovo in direzione della parete est e risalimmo un lungo e ripido canalone fin poco sotto la cresta ad est della vetta... con una breve arrampicata sulla parete che precipita sul canalone e percorsa da ultima una breve cengia, mettemmo piede sulla cima più alta del Cridola. Tratto dalla Relazione che Julius Kugy scrisse in “Mittheilungen des Deutschen und Oesterreichische Alpenvereins”. (Il Cridola nel cuore di Kugy - di Walter Musizza e Giovanni De Donà, Il Cadore Anno LVI, N. 8-9 – agosto settembre 2008)
  314. ^ I versi 85 e 86 dell'ode Cadore sono dedicati a Lorenzago: « e Lorenzago aprica tra i campi declivi che d'alto la valle in mezzo domina ».
  315. ^ Lettere di Giosuè Carducci, Ed. Naz.cit., XVIII, 1955, n.4661 indirizzata a Giulio Gnaccarini a Bologna
  316. ^ La bandiera del 1508 era quella del Centenaro d'Oltrepiave, in seta rossa e gialla col Leone di S. Marco. Per sottrarla alle rapine austriache dell'infausto anno dell'invasione (1917-1918), fu portata in Toscana, ma finì rubata nel settembre 1919 sulla via del ritorno.
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    • in Inglese: Presentazione della figura di Leopardi. da cui si cita: Giacomo Leopardi, one of the greatest Italian poets of all times (Giacomo Leopardi, uno dei più grandi poeti italiani di tutti i tempi").
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  393. ^ In Inglese: Catholic Encyclopedia., da cui si cita: with Michaelangel, Raphael, and Leonardo, he is one of the great intellects of the High Renaissance (con Michelangelo, Raffaello e Leonardo è uno dei grandi intelletti del primo Rinascimento").
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