Moliterno

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Disambiguazione – Se stai cercando l'allenatore ed ex-calciatore uruguaiano, vedi Nicolás Moliterno.
Moliterno
comune
Moliterno – Stemma
Moliterno – Bandiera
Moliterno – Veduta
Moliterno – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Basilicata
Provincia Potenza
Amministrazione
SindacoAntonio Rubino (lista civica Di nuovo Moliterno) dal 21-9-2020
Territorio
Coordinate40°14′24″N 15°51′36″E / 40.24°N 15.86°E40.24; 15.86 (Moliterno)
Altitudine879 m s.l.m.
Superficie98,55 km²
Abitanti3 612[1] (31-12-2021)
Densità36,65 ab./km²
FrazioniFontana D'Eboli, Piani di Maglia, Rimindiello, Tempa del Conte, Madonna del Carmine, San Nicola, Santo Martino, San Giovanni, Paradiso, Cantarelle, Chiaito, Malfitani, Sorgituro, Pantanelle, Spineta
Comuni confinantiCastelsaraceno, Grumento Nova, Lagonegro, Lauria, Montesano sulla Marcellana (SA), Sarconi, Tramutola
Altre informazioni
Cod. postale85047
Prefisso0975 - 64 - 67 (nove cifre) - 66 (dieci cifre)
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT076050
Cod. catastaleF295
TargaPZ
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona E, 2 295 GG[3]
Nome abitantimoliternesi
Patronosan Domenico
Giorno festivo4 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Moliterno
Moliterno
Moliterno – Mappa
Moliterno – Mappa
Posizione del comune di Moliterno all'interno della provincia di Potenza
Sito istituzionale

Moliterno è un comune italiano di 3 612 abitanti[1] della provincia di Potenza in Basilicata.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La storia vuole che Moliterno sia stata costruita dopo la distruzione e invasione di Grumentum avvenuta ad opera dei saraceni tra l'872 e il 975. La resistenza dei grumentini sfuggiti al massacro, si raccolse attorno alla torre longobarda.

I longobardi furono il primo popolo straniero che venne a Moliterno.

Moliterno passò poi sotto la dominazione dei normanni che fecero costruire il castello e regnarono dal 1059 al 1186.

Dopo i Normanni Moliterno passò sotto altre dominazioni: gli Svevi prima, poi gli Angioini con i Baroni Brajda dal 1269 al 1477; successivamente gli Aragonesi e Ugone di Brajda cedette il feudo di Moliterno ad Antonio Sanseverino principe di Salerno.

Nel 1928 vi venne aggregato il comune di Sarconi, che recuperò l'autonomia nel 1944[4].

Moliterno: veduta del castello in una stampa di fine Ottocento

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Moliterno è situato a 879 m.s.l.; ad appena 5 km dall'abitato di Moliterno c'è l'oasi naturale del faggeto. Il territorio ha un'altitudine minima di 588 metri s.l.m., e una massima di 1518 (Serra Giumenta, al confine con i comuni di Lagonegro e Lauria).

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Moliterno.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiese[modifica | modifica wikitesto]

  • Madre di Santa Maria Assunta. dedicata alla Madonna dell’Assunta, fu edificata tra il XII ed il XIII e nel corso dei secoli è stata oggetto di vari lavori di ampliamento e rifacimento: tra le opere più interessanti si trova la tavola cinquecentesca raffigurante San Pietro di Simone da Firenze e il singolare Cenacolo seicentesco di Giovan Francesco Ferro.
  • Chiesa del Rosario, la cui struttura originaria risale al 1510, fu ingrandita nel 1616 dai domenicani, dotandola di tre navate con le volte finemente affrescate e gli altari lignei di pregevole fattura.
  • Chiesa della Santissima Trinità
  • Chiesa di Santa Croce (al suo interno è conservata la tela raffigurante La deposizione, opera attribuita al pittore seicentesco Pietrafesa)
  • Chiesa di San Francesco di Paola
  • Chiesa dell'Annunziata

Cappelle[modifica | modifica wikitesto]

  • Madonna del Carmine
  • Chiesa Santa Barbara
  • Chiesa di San Rocco
  • Cappella dell'Angelo
  • Chiesa di San Biagio
  • Cappella di Santa Lucia
  • Cappella di San Caterina Vergine

Cappelle e chiese rurali[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa Madonna d'Arsieni
  • Chiesa Santa Maria del Monte Vetere
  • Chiesa di San Cristoforo
  • Chiesa di San Cataldo
  • Cappella di San Vincenzo
  • Chiesa della Madonna del Rito
  • Chiesa di San Nicola di Bari
  • Chiesa di San Giovanni Battista

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • MAM Musei Aiello Moliterno
  • MAM Museo del Paesaggio
  • MAM Museo di Arte Contemporanea
  • MAM Museo Michele Tedesco e dell'Ottocento Lucano
  • MAM Biblioteca Lucana Angela Aiello
  • MAM Museo della Ceramica
  • MAM Museo del Novecento Lucano
  • MAM Museo di Arte Moderna

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Moliterno è stato scelto come scenario del film del 1999 Terra bruciata diretto da Fabio Segatori.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
5 aprile 2000 5 aprile 2005 Angela Latorraca L'Unione Sindaco
5 aprile 2005 29 marzo 2010 Angela Latorraca L'Unione Sindaco
29 marzo 2010 31 maggio 2015 Giuseppe Tancredi Lista civica Moliterno insieme Sindaco
31 maggio 2015 21 settembre 2020 Giuseppe Tancredi Lista civica Moliterno insieme Sindaco
21 settembre 2020 in carica Antonio Rubino Lista civica Di nuovo Moliterno Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Regio decreto 17 febbraio 1944, n. 64, in materia di "Ricostituzione del Comune di Sarconi."
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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