Joep Lange

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Joseph Marie Albert Lange (Nieuwenhagen, 25 settembre 1954Hrabove, 17 luglio 2014) è stato un medico olandese, pioniere della lotta all'AIDS, già presidente della International AIDS Society e fondatore di della PharmAccess Foundation.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lange ha studiato medicina all'Università di Amsterdam, dove ha conseguito il titolo di Medicinae Doctor nel 1981 e il Ph.D. nel 1987.

Carriera accademica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2001 ha fondato la "PharmAccess Foundation", una organizzazione non profit con sede ad Amsterdam, nata con lo scopo di migliorare l'accesso alle cure per HIV e AIDS nei paesi in via di sviluppo, di cui è stato presidente fino alla morte. In passato, Lange è stato presidente della International AIDS Society, carica da lui ricoperta negli anni dal 2002 al 2004. Lange è stato anche il direttore scientifico di HIV[e]Ducation, un sistema on line di apprendimento a distanza per dottori, ostetriche, e consulenti che lavorano a contatto con persone sieropositive. È stato anche fondatore e collaboratore della rivista accademica Antiviral Therapy.

Nel 2006 è divenuto professore di medicina all'Academic Medical Center dell'Università di Amsterdam e consigliere scientifico senior dell'International Antiviral Therapy Evaluation Centre di Amsterdam.

È stato anche condirettore del progetto HIV Netherlands Australia Research Collaboration (HIV-NAT), con sede in Thailandia. Lange è stato anche membro del consiglio scientifico dell'Accordia Global Health Foundation[1].

Era membro di varie società scientifiche, tra cui la American Association for the Advancement of Science, la American Society for Microbiology e la già citata International AIDS Society.

Prevenzione dell'HIV/AIDS[modifica | modifica wikitesto]

A metà degli anni '90, Lange ha iniziato a sostenere la necessità dell'approccio della terapia combinata nella gestione dei malati di HIV e AIDS. Sosteneva che fosse un'"illusione pensare che la monoterapia con qualsivoglia agente antiretrovirali potesse avere un grande e duraturo impatto sulla malattia" perché lo sviluppo della resistenza ai farmaci abbatte in modo significativo l'efficacia del trattamento terapeutico[2]. Nel 1996, Lange ha difeso il lavoro di David Ho, controverso ricercatore sull'HIV e l'AIDS, che trattava i pazienti infetti facendogli assumere 20 pillole al giorno all'interno di un regime terapeutico costituito da un "cocktail" di molti farmaci[3]. Nonostante l'esperimento fosse molto criticato, Lange spiegò al Wall Street Journal che "il lavoro compiuto da David Ho negli anni prima ha aiutato a trasformare in modo completo la comprensione dell'HIV".[3]

Nel 2003, Lange condusse uno studio sulla prole di madri volontarie sieropositivi all'HIV in Ruanda e Uganda. Trovò che il rischio, per i bambini, di contrarre l'HIV scende a meno dell'1% se ricevono farmaci retrovirali durante la fase di allattamento[4]. I risultati di questi studi furono da lui annunciati nel 2003, al meeting della International AIDS Society tenutosi a Parigi[4] Durante la decima edizione della Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections di Boston, Lange annunciò il risultato di un ampio studio clinico multicentro che aveva visto il coinvolgimento di 1.216 pazienti di 17 nazioni. Secondo Lange, che dello studio era referente scientifico, questi risultati "dimostrano chiaramente l'efficacia comparabile di nevirapina ed efavirenz nel trattamento dell'HIV"[5].

Due anni dopo, nel 2005, in un editoriale per PLOS Medicine manifestò il suo disappunto per come gruppi di attivisti avessero fatto deragliare molti studi clinici sulla profilassi preventiva (pre-exposure prophylaxis-PREP). Espresse, inoltre, la sua frustrazione per il fatto che gruppi di attivisti avessero impedito la sperimentazione in Europa di antagonisti del recettore CCR5[6]. Tuttavia, Lange fu criticato per aver negletto i bisogni delle lavoranti del sesso nei trial clinici[7], mentre altri ricercatori hanno affermato che le preoccupazioni espresse dagli attivisti erano "del tutto legittime"[8]

Dal 2010 al 2012, Lange ha partecipato con assiduità alle edizioni del Simposio internazionale sulla cura dell'HIV (International Symposium on HIV Medicine) di Bangkok, dove ha sostenuto la maggior efficacia sostanziale della profilassi preventiva rispetto ai metodi correnti per la prevenzione dell'HIV[9].

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Joep Lange, insieme alla sua partner Jacqueline van Tongeren, viaggiava sul volo Malaysia Airlines 17 precipitato al suolo il 17 luglio 2014, dopo essere stato colpito presso Hrabove, nell'Oblast' di Donec'k, in Ucraina[10][11][12]. Era in viaggio per raggiungere l'Australia, dove avrebbe dovuto partecipare alla ventesima Conferenza internazionale sull'AIDS, indetta a Melbourne per il 20 luglio[13].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Copia archiviata, su accordiafoundation.org. URL consultato il 19 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2014)..
  2. ^ Joep Lange, Combination Antiretroviral Therapy, in Drugs, vol. 49, Supplement 1, maggio 1995, pp. 32–37, DOI:10.2165/00003495-199500491-00008.
  3. ^ a b Michael Waldholz, Dr Ho wants to test "cure", but others are critical, su The Wall Street Journal, 17 dicembre 1996. URL consultato il 18 luglio 2014.
  4. ^ a b Tom Clarke, Drugs slash HIV transmission by breast-feeding, in Nature, 16 luglio 2003, DOI:10.1038/news030714-7.
  5. ^ Peggy Peck, Nevirapine, efavirenz are equally effective in HIV, su Medscape, 14 febbraio 2003. URL consultato il 18 luglio 2014.
  6. ^ Joep M. A. Lange, We must not let protestors derail trials of pre-exposure prophylaxis for HIV, in PLoS Medicine, vol. 2, n. 9, 19 luglio 2005, pp. e248, DOI:10.1371/journal.pmed.0020248.
  7. ^ Melissa Ditmore, Response to Joep M. A. Lange, in PLoS Medicine, vol. 2, n. 10, 25 ottobre 2005, p. e347, DOI:10.1371/journal.pmed.0020347.
  8. ^ Arlene Chua, Nathan Ford, David Wilson e Paul Cawthorne, The tenofovir pre-exposure prophylaxis trial in Thailand: Researchers should show more openness in their engagement with the community, in PLOS Medicine, vol. 2, n. 10, ottobre 2005, pp. e346, DOI:10.1371/journal.pmed.0020346.
  9. ^ The 15th Bangkok International Symposium on HIV Medicine, in Future Virology, vol. 7, n. 4, aprile 2012, pp. 341–344, DOI:10.2217/fvl.12.18.
  10. ^ Zachary Stieber, Joep Lange dead: AIDS researcher among victims of Malaysia Airlines MH17 crash, in Epoch Times, 17 luglio 2014. URL consultato il 18 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2017).
  11. ^ Steve Lillebuen, Crash claims top AIDS researchers heading to Melbourne, in Sydney Morning Herald, 18 luglio 2014.
  12. ^ Joel Achenbach e Ariana Cha, AIDS researcher Joep Lange confirmed among dead in Malaysia jet shoot-down, in Washington Post, 17 luglio 2014.
  13. ^ MH 17 flight crash victims include Joep Lange, World’s Top AIDS Researcher, su Biharprabha News. URL consultato il 18 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2014).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN106953714 · ISNI (EN0000 0003 8594 992X · LCCN (ENn2006180539 · GND (DE1205982132 · WorldCat Identities (ENlccn-n2006180539