Frascati

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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo vino, vedi Frascati (vino).
Frascati
comune
Frascati – Stemma
Frascati – Bandiera
Frascati – Veduta
Frascati – Veduta
Vista di Frascati
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Città metropolitana Roma
Amministrazione
SindacoFrancesca Sbardella (PD) dal 20-10-2021
Territorio
Coordinate41°49′N 12°41′E / 41.816667°N 12.683333°E41.816667; 12.683333 (Frascati)
Altitudine320[1] m s.l.m.
Superficie22,48 km²
Abitanti22 777[2] (31-8-2023)
Densità1 013,21 ab./km²
FrazioniCisternole, Cocciano, Colle Pizzuto, Colle Reti, Macchia dello Sterparo, Pantano Secco, Prataporci, SS. Apostoli, Selvotta, Spinoretico, Vermicino, Villa Muti, XXII Rubbia
Comuni confinantiGrottaferrata, Monte Porzio Catone, Roma
Altre informazioni
Cod. postale00044
Prefisso06
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT058039
Cod. catastaleD773
TargaRM
Cl. sismicazona 2B (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona D, 1 818 GG[4]
Nome abitantifrascatani o tuscolani
Patronosanti Filippo e Giacomo
Giorno festivo3 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Frascati
Frascati
Frascati – Mappa
Frascati – Mappa
Posizione del comune di Frascati nella città metropolitana di Roma Capitale
Sito istituzionale

Frascati è un comune italiano di 22 777 abitanti[2] della città metropolitana di Roma Capitale, nell'area dei Castelli Romani, nel Lazio.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Si trova sui Colli Albani, a 326 metri sul livello del mare, al di sotto del versante nord-ovest del monte Tuscolo, attraversato dalla Via Tuscolana, in posizione dominante rispetto Roma, stretta tra Grottaferrata ad ovest e Monte Porzio Catone ad est con parte del suo territorio che è compreso all'interno dei confini del Parco regionale dei Castelli Romani.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

La Villa Aldobrandini domina l'abitato di Frascati

Il clima è di tipo mediterraneo: l'estate è calda e asciutta, l'inverno è mite e piovoso con temperature che occasionalmente scendono al di sotto dello zero; la temperatura differisce poco da quella di Roma Urbe, rispetto alla quale si registrano generalmente uno o due gradi in meno per la maggiore altitudine e un minore tasso di inquinamento e umidità anche se, nell'ultimo decennio, per queste ultime due componenti, si nota un avvicinamento ai valori della Capitale.

Le precipitazioni sono un po' scarse a causa del fenomeno dello stau che si verifica nell'area dei Colli Albani e che riserva al versante nord precipitazioni meno copiose. Infatti, durante l'anno, cadono mediamente 700–800 mm di pioggia. In inverno nevica con grande difficoltà e solo in caso di ondate di freddo intenso e generalizzato proveniente principalmente dalla Valle del Rodano: si tratta perlopiù di rovesci di acquaneve temporanei; in estate le temperature possono raggiungere i 35 °C con punte di 37 °C in casi rari. La cittadina non ha mai raggiunto i 40 °C. Classificazione climatica: zona D, 1818 GR/G.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Paleolitico[modifica | modifica wikitesto]

Le prime testimonianze della presenza umana nel territorio dei Colli Albani risalgono al Paleolitico Inferiore (300 000 -200 000 anni fa) e consistono in strumenti in selce — ciottoli rozzamente scheggiati ma anche amigdale lavorate su entrambe le facce a ricavarne una primitiva lama — rinvenuti in zona ed attribuibili all'Uomo di Neanderthal.

Ma le prime popolazioni che colonizzarono stabilmente la zona dei Colli Albani furono quelle dei Latini, un insieme di popoli di origine indoeuropea che si stanziarono nel Lazio Antico a partire dal 2000 a.C. Già quattro secoli prima della fondazione di Roma i Latini avevano stabilito qui le loro città — Alba Longa, Tusculum, Aricia, Lanuvium, Velitrae, per citare solo le principali — che erano saldamente alleate in una confederazione, detta Lega Latina.

Le invasioni barbariche che sconvolsero la penisola italica e portarono nel 476 d.C. alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente, provocarono anche nei Colli Albani il fenomeno noto come incastellamento, cioè il rifugiarsi delle popolazioni sulle alture che davano riparo dalle scorrerie barbariche. Diverse famiglie nobili costruirono qui le loro roccaforti, attorno alle quali nel corso dei secoli si svilupparono quei borghi destinati a divenire in seguito i "Castelli Romani".[5]

Età antica[modifica | modifica wikitesto]

I ritrovamenti archeologici più significativi risalgono all'epoca romana e appartengono alla villa patrizia di Lucullo (117 a.C. - 57 a.C.) e poi alla dinastia imperiale dei Flavi (69 d.C. - 96 d.C.).

Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Documenti del IX secolo (Liber Pontificalis) definiscono Frascati come un piccolo agglomerato urbano, ma dopo la distruzione di Tusculum (Tuscolo) nel 1191, la popolazione residente aumentò e la sede della diocesi passò da Tuscolo a Frascati. Il nome della città deriva forse da una tradizione locale nell'uso delle "frasche" come legname o dall'utilizzo delle stesse per costruire ripari di fortuna dopo la distruzione di Tuscolo.

Dopo alterne vicende, che videro protagonisti personaggi come Cola di Rienzo, Pio II Piccolomini — che fece erigere la prima cinta muraria della città —, il cardinale Guglielmo d’Estouteville, Lucrezia Borgia, Lucrezia della Rovere e Marcantonio Colonna, Frascati divenne proprietà dei Farnese e nel 1538 Paolo III Farnese la insignì del titolo di “civitas”.

Età moderna[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio del XVI secolo papa Giulio II la cedette a Marcantonio I Colonna come possesso feudale per i servizi prestati. Dal 1508 il principe Colonna e sua moglie Lucrezia della Rovere (1485-1552) vissero nella fortezza di Frascati. Il 15 febbraio 1515 venne fissato lo statuto cittadino su commissione di Marcantonio I Colonna per il "Populus antiquae civitatis Tusculi" che fissava le regole del vivere civile e di convivenza nei territori di sua proprietà, del castello di Frascati.

Nel 1518 fu costruito l'ospedale San Sebastiano, dedicato a questo santo in ricordo della vecchia basilica distrutta intorno al IX secolo, per iniziativa dell'Arciconfranternita del Gonfalone che, con i suoi confratelli, garantiva il servizio ospedaliero. Dopo la morte di Marcantonio Colonna nel 1522 a Milano, Lucrezia della Rovere vendette Frascati a Pier Luigi Farnese che a sua volta la cedette alla Camera Apostolica, ponendo così termine al periodo feudale di Frascati.

Nel 1527 un'orda di Lanzichenecchi, dopo aver saccheggiato Roma, si diresse verso Frascati, arrivò nei sobborghi fino ad un capitello votivo consacrato alla Vergine Maria presente in un incrocio; i soldati cambiarono direzione di marcia e la città fu salva. Questo fatto resta ancora nella memoria degli abitanti che per gratitudine costruirono una chiesa dedicata alla Madonna, la chiesa di Capocroce. Nel 1538 papa Paolo III conferì a Frascati il titolo di Civitas con il nome di Tusculum novum e realizzò una nuova cinta muraria fortificata.

A partire dalla seconda metà del XVI secolo, alcuni tra i più importanti personaggi della Camera Apostolica vi fecero erigere le loro residenze, splendide dimore di rappresentanza, Villa Aldobrandini, Tuscolana - La Rufinella, Lancellotti, Falconieri, impreziosite dalle opere dei migliori architetti e artisti dell’epoca, come Bernini, Borromini, Della Porta, Maderno, Cavalier d’Arpino, Domenichino, Pier Leone Ghezzi. Nel 1598 iniziò la costruzione della nuova cattedrale dedicata a San Pietro.

La città ha nel proprio territorio e intorno ad esso una dozzina di ville costruite nel corso di un secolo a partire dal 1545, per motivi politici e sociali, di status symbol dell'aristocrazia romana e della corte papale. Il 15 settembre 1616 iniziò la sua attività la prima scuola pubblica, libera e non aristocratica, sul modello di quella fondata in Trastevere nel 1597, per iniziativa di san Giuseppe Calasanzio su invito del papa Paolo V.

Frascati nel XVII secolo in una stampa di Matteo Greuter
Festa arrivo Madonna delle Scuole Pie e San Giuseppe Calasanzio davanti a Porta San Pietro, di Antoine-Jean-Baptiste Thomas

Il 18 giugno 1656 nella chiesa di Santa Maria in Vivario l'intonaco della parete laterale sinistra crollò scoprendo un antico affresco con l'immagine dei Santi Sebastiano e Rocco protettori della peste. In quell'anno era in corso una terribile pestilenza in Roma ma Frascati rimase indenne, da quell'anno i due santi sono co-patroni della città, due statue che li rappresentano sono poste sulla facciata della Cattedrale. Nel 1761 il castello al centro della città si trasformò in un palazzo principesco per l'intervento di ristrutturazione del cardinale Enrico Benedetto Stuart, Duca di York, divenendo la sede vescovile, la Sede suburbicaria di Frascati.

Età contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

In virtù di questa magnificenza, durante il Settecento e fino alla prima metà dell’Ottocento, Frascati rappresentò una delle tappe obbligate per i viaggiatori del Grand Tour; e le opere di artisti come Gaspar van Wittel, Robert Hubert, Charles de Chatillon, Claude Lorrain offrono ancora oggi la misura dell’attenzione, che la città seppe guadagnare sui grandi personaggi che la visitarono, testimoniata dagli scritti fra gli altri di Goethe, Scott, Stendhal, Charles De Brosses, Mark Twain, Henrik Ibsen, George Sand, Émile Zola.

Nel 1798 anche Frascati si costituì Repubblica gemellata a quella Romana (vedi Rivoluzione francese nei Castelli Romani e a Velletri). Nell'autunno del 1837 una grande epidemia scoppiò in Roma e migliaia di abitanti lasciarono la città eterna; Frascati fu l'unico centro del circondario di Roma che aprì loro le porte della città e li ospitò fino alla fine dell'epidemia. Per questo da quel giorno, in ringraziamento dell'ospitalità, Frascati ha la stessa bandiera di Roma, giallorossa.

Il 14 maggio 1849, durante la Repubblica Romana (1849), il re di Napoli, Ferdinando II, entrò in Frascati, accolto con 'noncuranza' dalla popolazione frascatana. Nel novembre 1873 venne aperto l'Orfanotrofio Femminile Micara nel Palazzo Spada acquistato attraverso l'uso di un lascito del cardinale frascatano Ludovico Micara. Nel dicembre 1878 venne aperto l'asilo infantile Tuscolano per iniziativa dell'amministrazione comunale.

La prima ferrovia costruita dallo Stato della Chiesa, la ferrovia Roma-Frascati, fu inaugurata durante il regno di papa Pio IX il 5 luglio 1856. Nel 1884 l'ultima parte della ferrovia, dalla periferia (zona Campitelli) al centro della città, fu inaugurata durante il regno di Umberto I Re d'Italia. Fu la seconda ferrovia costruita, nel territorio Italiano. Nel 1901 l'elettricità arrivò a Frascati e l'illuminazione pubblica divenne elettrica.

Nel 1906 venne inaugurata la linea tramviaria per Roma ed i Castelli Romani che collegava Frascati con il bivio di Grottaferrata dove si dipartiva verso Roma o verso Marino. Nel 1954 il servizio tramviario fu sostituito dal servizio autobus: nella memoria popolare però permane tuttora il ricordo e il rimpianto delle vecchie tramvie dei Castelli Romani. Nel 1916 fu messa in servizio la linea tramviaria Vicinale che collegava Frascati con la linea Roma-Fiuggi attraverso Monte Porzio Catone, Monte Compatri e San Cesareo. Nel 1943 la linea fu distrutta dagli eventi bellici, poi sostituita dal servizio autobus.

Stazione Vicinale nel 1929

Durante la seconda guerra mondiale, intorno alle ore 12 dell'8 settembre 1943, Frascati, sede del comando tedesco del feldmaresciallo Kesselring, fu pesantemente bombardata: 130 Boeing B-17 americani, meglio conosciuti con il nome di Fortezze volanti, sganciarono ben 1300 bombe. Persero la vita circa 500 civili e 200 soldati tedeschi, metà degli edifici andò distrutta e tra questi molti monumenti e ville. Dopo l'8 settembre ci furono più di quaranta nuove incursioni di minore gravità. In particolare il bombardamento del 22 gennaio 1944 in conseguenza dello sbarco degli alleati ad Anzio. All'alba del 4 giugno 1944 l'avanguardia della 85ª divisione di fanteria statunitense arrivò a Frascati.

Nel dopoguerra si è realizzata un’importante opera di ricostruzione del tessuto urbanistico e, dagli anni 50 in poi, si è sviluppato un grande polo della ricerca scientifica. In quest’area infatti trovano posto i laboratori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN–LNF); dell’Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente (ENEA); l'ESRIN, stabilimento dell’ESA in Italia; numerosi istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (OAR, IASF e IFSI) e il Centro di Calcolo della Banca d’Italia.

Dalla fine degli anni 90, si sono realizzati molti interventi pubblici che hanno visto il loro culmine nella ristrutturazione, a cura di Massimiliano Fuksas, delle seicentesche Scuderie Aldobrandini, trasformate in un moderno polo culturale e polifunzionale e inaugurate l’8 aprile del 2000, che, insieme agli affascinanti siti archeologici e alle splendide dimore rinascimentali, determinano la bellezza di una città che non trova facile confronto per importanza storica, bellezza paesaggistica, ricchezze architettoniche ed eccellenza enogastronomica.[6]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

«D'azzurro, a due chiavi d'oro, passate in decusse, sormontate dalle lettere S.P.Q.T. del medesimo, e congiunte da un laccio di rosso. Ornamenti esteriori da Città.»

Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Cattedrale di San Pietro (Frascati)
Chiesa del Gesù

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Palazzo Vescovile, la vecchia rocca, nel centro storico.
Villa Aldobrandini
Villa Falconieri
Villa Tuscolana (o Rufinella)
  • Le 12 Ville Tuscolane.
Lo stesso argomento in dettaglio: Ville Tuscolane.

Frascati è famosa per le Ville Tuscolane: costruite dalla nobiltà papale fin dal XVI secolo, esse erano uno status symbol dell'aristocrazia romana ed erano destinate ad attività di rappresentanza e al soggiorno estivo della corte pontificia. Da iniziali "case di campagna" circondate da terre coltivate e da boschi, divennero veri e propri palazzi signorili, castelli, frutto dell'impegno dei più valenti architetti ed artisti dei secoli XVI e XVII. Esse si legano all'impostazione della villa romana d'epoca imperiale come luogo di ritrovo e meditazione, con l'utilizzo del "ninfeo" come apparato decorativo dell'assetto del giardino del castello.

L'intuizione che l'acqua poteva essere fonte di divertimento, unita alla scultura ed alla scenografia architettonica, propose nuovi atteggiamenti e tendenze stilistiche realizzate attraverso svariate tipologie costruttive. Le scuole classicista, cortonesca e barocca, sia in pittura che in scultura, ebbero nelle Ville Tuscolane il luogo per la loro espressione sia all'interno del palazzo-castello che all'esterno, nel circostante giardino. Attualmente le ville sono in buone condizioni strutturali, pur avendo in molti casi subito danni durante la seconda guerra mondiale.

Sette delle dodici Ville Tuscolane ricadono nell'attuale territorio comunale di Frascati, le altre cinque in quelli confinanti di Monte Porzio Catone e Grottaferrata. Alcune sono visitabili tramite il Parco Regionale dei Castelli Romani all'interno del programma di visite guidate proposte annualmente dal Parco.

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel 2006 il comune di Frascati ha acquisito l'area archeologica, sita nella frazione di Cocciano, caratterizzata dai resti di una villa romana attribuita all'imperatore Tiberio (14-37 d.C.) e Livia Drusilla.[7] La proprietà imperiale è attestata dal ritrovamento di alcune fistole plumbee con i marchi imperiali.

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Istituzioni, enti e associazioni[modifica | modifica wikitesto]

Frascati ospita i laboratori dell'INFN (Istituto nazionale di fisica nucleare), quelli dell'ENEA (Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente) e una sede dell'ESA (Agenzia spaziale europea) che dagli anni cinquanta hanno ospitato diversi importanti scienziati.

Dal 2008 il comune di Frascati vuole promuovere attivamente la città come epicentro di una delle più importanti aree di ricerca europee e fonda assieme a ricercatori, cittadini, enti di ricerca e università l'associazione Frascati Scienza allo scopo di avvicinare il largo pubblico a questa importante realtà del territorio.

L'Istituzione Musicale Collegium Artis Archiviato il 9 gennaio 2019 in Internet Archive. organizza dal 2006 il Concorso Pianistico Internazionale Mozart, giunto alla 12ª edizione, che ha visto finora più di 500 partecipanti di numerosi paesi d'Europa, Asia e Americhe.

Frascati ospita anche la sede del Comando Stazione, Compagnia e Gruppo Carabinieri di Frascati, uno dei più estesi della provincia di Roma. È sede inoltre del locale Commissariato di Polizia di Stato e del Gruppo della Guardia di Finanza di Frascati.

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante Frascati si trovi a pochi chilometri da Roma, la gente, per lo più anziana, non parla il dialetto romanesco, bensì il dialetto frascatano, che appartiene alla famiglia dei dialetti marchigiano-umbro-laziali, ed alla sottofamiglia dei dialetti dei Castelli Romani. Tuttavia, è fenomeno recente, a Frascati come nel resto della Città metropolitana di Roma Capitale, l'utilizzo di un dialetto romanesco ibrido da parte delle generazioni più giovani.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

A Frascati ha sede l'Università Popolare dei Castelli Romani (UPCAR)[1], ente federato alla Confederazione Nazionale delle Università Popolari Italiane (CNUPI) e iscritto all'Albo delle Università Popolari tenuto dalla Regione Lazio, che si occupa di educazione degli adulti ed educazione permanente. È ente accreditato dal Ministero della Giustizia per la formazione professionale continua per gli iscritti all'Ordine dei giornalisti. Presidente è Massimo Marciano.

Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]

A Frascati hanno sede 2 biblioteche, una si trova in via Matteotti, vicino alla piazza centrale, la seconda si trova nel quartiere di Cocciano. Fanno entrambe parte del sistema bibliotecario dei Castelli Romani.

Scuole[modifica | modifica wikitesto]

A Frascati hanno sede due grandi istituti comprensivi: Ic Frascati 1 e Ic di Frascati.

Il primo comprende le scuole materne dell'ex istituto Evaristo Dandini situato in via Risorgimento, di Cocciano in via Palmiro Togliatti e di Villa Innocenti in via Gregoriana. Le scuole primarie dell'istituto comprensivo sono le ex scuole comunali sempre dell'istituto Dandini, di Cocciano in via Difilo e della scuola Andrea Tudisco situata in via delle Cisternole. Le scuole secondarie hanno sede nello stesso edificio dell'istituto Dandini, ma prendono il nome di Tino Buazzelli, in onore del grande attore frascatano.

Il secondo comprende le scuole materne di Villa Muti su via Fontana Vecchia e di Villa Sciarra in via don Bosco. Le scuole primarie sono due una si trova sempre nell'istituto di Villa Sciarra e l'altra a Vermicino in via Vanvitelli. Le scuole secondarie hanno sede in via Massimo D'Azeglio e sono le ex Nazario Sauro.

Gli istituti di istruzione pubblica superiore sono:

Gli istituti di istruzione superiore privata parificati sono:

  • Liceo classico, scientifico, linguistico, economico-aziendale di Villa Sora, in via Tuscolana;
  • Liceo scientifico, classico, linguistico, sportivo, istituto alberghiero e tecnico commerciale "Kennedy", sito in via Cesare Battisti.

Musei[modifica | modifica wikitesto]

  • Museo Civico Scuderie Aldobrandini.
  • Museo Etiopico del cardinale Guglielmo Massaia nel Convento dei Cappuccini di San Francesco d'Assisi.

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

Tipica del comune è:

Vino Frascati DOP

Soprannominato il vino bianco dei Papi in quanto è stato per secoli il vino più amato dalla curia romana, dal cardinale Scipione Borghese a papa Paolo III.

Per il bottigliere personale di Papa Giulio II (XVI sec.), Sante Lacerio, non vi era vino migliore di quello prodotto nel "Tusculum", l'attuale zona di Frascati.

La caratteristica di questo vino deriva dalla selezione di meravigliosi grappoli di uva Malvasia puntinata, tipica del Lazio, assieme ad altre uve locali a bacca bianca, dalle qualità esclusive legate alle proprietà del territorio, accompagnate da un coinvolgente sentore di sambuco.

Vino Frascati Superiore DOCG (Denominazione di Origine Controllata e garantita)

Ha origini antichissime, esso è amato e decantato nei secoli dalla tipica anima mediterranea e vulcanica come il terreno da cui proviene.

Il suo nome, simbolo nei secoli di eleganza e di prestigio e squisita sintesi di tradizione e modernità, rappresenta tuttora una solida garanzia di eccellenza per gli intenditori. Nobili e signori di ogni epoca ne hanno preservate intatte nel tempo le caratteristiche, facendone un innovativo precursore delle migliori tecniche produttive. Nominato già nel II secolo a.C. Marco Porcio Catone nel De Agricoltura, raccontando di come la vite fosse coltivata sulle pendici del Monte Tuscolo da tempo immemorabile, e fissava le prime norme sulla sua vinificazione, nel VI secolo d.C. Anicio Tertullo, l'allora signore di Tusculum, creò un nuovo impianto per la crescita delle viti sostituendo l'olmo, dove solitamente si faceva ramificare la pianta, con un palo, detto "passone", anticipando in questo modo i metodi di viticoltura moderni. Un vino paglierino, dagli intensi profumi floreali, dal sapore ricco e sapido, accompagnato da un retrogusto morbido e vellutato valorizzato grazie alla pressatura soffice delle uve, e l'accurata selezione delle differenti frazioni di mosto. Oggi tutta la sua evoluzione è degustabile nella versione Riserva: ricavata dalle uve di vecchi vigneti, alle quali, per mantenerne intatti i profumi vengono aggiunti gli ultimi acini della vendemmia tardiva del mosto. Il vino viene poi affinato in grotte di tufo per regalare al palato il sapore di un carattere unico e sorprendente, un gusto pieno dall'intrigante spettro aromatico, fragrante e fruttato, seguito da un lungo e coinvolgente finale. Prodotto nei comuni di Frascati, Grottaferrata, Monte Porzio Catone e Montecompatri, è tutelato gelosamente dal Consorzio Tutela Denominazione Vini Frascati.

[9] Altri prodotti tipici rinomati sono le coppiette di maiale, carne di maiale o di cavallo tagliata a strisce, speziata ed essiccata

e la Pupazza frascatana, un biscotto tradizionale al miele che raffigura una donna con tre mammelle, due per il latte ed uno per il vino, occhi e bocca sono talvolta di semi d'orzo.[9]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Cocciano, di circa 6.000 abitanti si trova in direzione dei comuni di Monte Porzio Catone e Colonna. Zona prevalentemente residenziale; nel quartiere si sono ritrovati da poco alcuni reperti archeologici, ed è stato costituito un parco archeologico. È prevista la realizzazione di alcuni spazi che andranno a costituire delle terrazze panoramiche sulla Capitale.
  • Cisternole, prevalentemente agricola, sorge sulla via omonima, lungo la quale si trovano il locale cimitero e la chiesa di Santa Maria in Vineis.
  • Vermicino, prevalentemente agricola, divisa fra tre comuni (Roma; Frascati; Grottaferrata (zona Villa Senni).
  • Colle Maria, prevalentemente agricola, vicino a Vermicino, racchiude ancora i resti del Torrione "Micara"
  • Colle Pizzuto, prevalentemente agricola, vicina a Vermicino.
  • Spinoretico, prevalentemente agricola, sorge sul lato ovest della strada provinciale 77/b Pedemontana dei Castelli (via di Vermicino), a nord della frazione di Vermicino (parte di competenza di Roma Capitale).
  • SS. Apostoli, prevalentemente agricola, sorge sul lato ovest della strada provinciale 77/b Pedemontana dei Castelli (via di Vermicino), che la separa dalla frazione di Selvotta. Vi si trovano resti storici di catacombe e acquedotti d'epoca romana.
  • Selvotta, prevalentemente agricola, sorge sul lato ovest della strada provinciale 77/b Pedemontana dei Castelli (via di Vermicino), che la separa dalla frazione di SS. Apostoli.
  • Pantano Secco prevalentemente agricola.
  • Prataporci prevalentemente agricola.
  • XXIII Rubbia, prevalentemente agricola, tra Grottaferrata e Morena.
  • Macchia dello Sterparo, prevalentemente agricola, vicino alla zona del Sincrotone.
  • Colle Reti, prevalentemente agricola, vicina a Vermicino.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Agricoltura[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio agricolo di Frascati è piantato per la maggior parte a uliveto e vigneto. La produzione di uva è perlopiù finalizzata alla produzione del rinomato vino bianco Frascati DOC.

Scienza e ricerca scientifica[modifica | modifica wikitesto]

Laboratori Nazionali di Frascati

Frascati è rinomata al livello internazionale anche per ospitare alcuni tra i più importanti laboratori di ricerca scientifici, in città vi hanno sede i Laboratori Nazionali di Frascati, destinati alla ricerca in fisica delle particelle, ed ospitano l’elettrosincrotrone DAΦNE. Il primo acceleratore di particelle italiano fu sviluppato qui dall’INFN, durante la seconda metà degli anni '50. Inoltre, è sede del Centro europeo per l'osservazione della Terra - ESRIN (agenzia specializzata dell’ESA), del Spaceguard Foundation e alcuni centri di ricerca dell’ENEA.

Il Manuale di Frascati dell'OCSE, una metodologia per la ricerca e lo sviluppo statistico, nasce da un incontro a Villa Falconieri nel giugno 1963.

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

Settore predominante dell’economia del territorio quello legato al terziario e ai servizi, vi si trovano infatti numerose banche, sedi di assicurazioni ed esercizi commerciali. Molto importante per l'economia è il turismo, proveniente soprattutto da Germania e Austria.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Frascati sorge lungo importanti strade quali la via Tuscolana, che rappresenta la via d'accesso principale, da Roma, via Gregoriana e via Conti di Tuscolo.

Ferrovie e tranvie[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio del comune di Frascati è attraversato da due linee ferroviarie:

Dal 1906 al 1954 la città era servita da una stazione delle tranvie dei Castelli Romani.

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

Il comune è servito dalla rete di autolinee interurbane gestite dalla società COTRAL che lo collegano con Roma (stazione metro A Anagnina), Monte Porzio, Monte Compatri, Rocca Priora, Grottaferrata, Castel Gandolfo, Albano, Ariccia, Genzano, Velletri, Colleferro e Rocca di Papa). Il servizio urbano cittadino è gestito dalla società Schiaffini Travel. Alcune zone del comune su via Tuscolana sono servite anche da autolinee ATAC (linee 506 e 506D per la stazione della metro A Anagnina e le stazioni della metro C Torre Angela, Torre Gaia e Grotte Celoni).

Dal giorno 18 aprile 2015 è attivo il servizio Bike Sharing con 14 biciclette a pedalata assistita site nel cortile delle Scuderie Aldobrandini.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1968 1975 Guglielmo Boazzelli Democrazia Cristiana Sindaco
1978 1981 Vincenzo Gori PSI-PCI-PSDI-PRI Sindaco
7 marzo 1989 7 agosto 1992 Giovanni Romani Democrazia Cristiana Sindaco
7 agosto 1992 7 maggio 1995 Roberto Eroli Democrazia Cristiana/Partito Popolare Italiano Sindaco
7 maggio 1995 26 giugno 1999 Enrico Molinari Partito Democratico della Sinistra/Democratici di Sinistra Sindaco [10]
27 giugno 1999 7 giugno 2009 Francesco Paolo Posa I Democratici/La Margherita/Partito Democratico Sindaco [11][12]
8 giugno 2009 8 giugno 2014 Stefano Di Tommaso Partito Democratico Sindaco [13]
9 giugno 2014 1º agosto 2016 Alessandro Spalletta Partito Democratico Sindaco [14]
1º agosto 2016 26 giugno 2017 Bruno Strati Commissario prefettizio [15]
26 giugno 2017 19 febbraio 2021 Roberto Mastrosanti Italia Viva[16] Sindaco
19 febbraio 2021 20 ottobre 2021 Raffaela Moscarella Commissario prefettizio
20 ottobre 2021 in carica Francesca Sbardella Partito Democratico Sindaco

Linea temporale[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Arti marziali[modifica | modifica wikitesto]

  • Karate: Frascati
  • Judo: A.S.D. Judo Frascati;
  • A.S.D. GYM2000 Danza e Arti Marziali.

Atletica leggera[modifica | modifica wikitesto]

  • ASD Atletica Frascati.[17]
  • Atletico Tusculum.[17]
  • Ad Maiora Frascati.[17]
  • RCF Roma Sud.[17]
  • Filippide Runners Team ASD.[17]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

  • A.S.D. Football Club Frascati (colori sociali Amaranto Arancione) che, nel campionato 2022-23, milita nel campionato maschile di Prima categoria.[18]

Nuoto[modifica | modifica wikitesto]

  • Nuoto: squadra master federata F.I.N. Rari Nantes Frascati

Pallacanestro[modifica | modifica wikitesto]

  • Club Basket Frascati che, nel campionato 2019-2020, milita nel campionato maschile di Serie C Gold.[19]

Pallavolo[modifica | modifica wikitesto]

  • ASD Città di Frascati Volley Ball Club
  • A.D.Volley club Frascati che nel 2019-2020 milita nel campionato femminile di Serie C.[20]

Rugby[modifica | modifica wikitesto]

  • Frascati Rugby Club che nel 2019-2020 milita nel campionato maschile di serie B;[21]
  • Lupi Frascati Rugby Football Club;
  • Rugby Frascati Union che nel 2019-2020 milita nel campionato maschile di serie C.[22] e nel campionato femminile di serie A;

Scherma[modifica | modifica wikitesto]

  • Frascati Scherma

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comuni Italiani, http://www.comuni-italiani.it/058/039/clima.html. URL consultato il 13 ottobre 2018.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Storia, su test.visitcastelliromani.it. URL consultato il 13 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2020).
  6. ^ La Storia della Città, su Comune di Frascati, 13 gennaio 2014. URL consultato il 13 dicembre 2020.
  7. ^ Frascati, partono i lavori al Parco Archeologico di Cocciano, su www.osservatoreitalia.eu, 11 dicembre 2020. URL consultato l'11 dicembre 2023.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ a b Prodotti e piatti tipici a Frascati, su test.visitcastelliromani.it. URL consultato il 13 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2022).
  10. ^ Risultato delle elezioni del 23 aprile 1995 (con ballottaggio il 7 maggio 1995), Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno
  11. ^ Risultato delle elezioni del 13 giugno 1999 (con ballottaggio il 27 giugno 1999), Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno
  12. ^ Risultato delle elezioni del 12 giugno 2004, Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno
  13. ^ Risultato delle elezioni del 7 giugno 2009, Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno
  14. ^ Risultato delle elezioni amministrative del 25 maggio 2014 (con ballottaggio l'8 giugno 2014), Speciale elezioni amministrative 2014, la Repubblica
  15. ^ Frascati, si è insediato il commissario prefettizio Bruno Strati.
  16. ^ Dal 2019.
  17. ^ a b c d e La società sul sito della Fidal (funzione cerca sulla mappa)
  18. ^ La squadra sul sito Tuttocampo
  19. ^ Il campionato regionale sul sito della FIP
  20. ^ Il campionato sul sito Federvolley Comitato regionale Lazio
  21. ^ Il campionato sul sito Rugbymeet.com
  22. ^ Il campionato sul sito federugby

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luigi Devoti, Frescati - Frascata - Frascati, Velletri, 2003.

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