Ladispoli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ladispoli
comune
Ladispoli – Stemma
Ladispoli – Bandiera
Ladispoli – Veduta
Ladispoli – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Città metropolitana Roma
Amministrazione
SindacoAlessandro Grando (Lega) dal 26-06-2017
Data di istituzione6 maggio 1970[1]
Territorio
Coordinate41°57′16″N 12°04′27″E / 41.954444°N 12.074167°E41.954444; 12.074167 (Ladispoli)
Altitudinem s.l.m.
Superficie25,95 km²
Abitanti42 034[3] (31-12-2021)
Densità1 619,81 ab./km²
FrazioniCentro Storico, Cerreto, Casermette-Laghetto, Miami, Campo Sportivo, Caerevetus, Marina di San Nicola, Boietto, Olmetto-Monteroni, Palo Laziale
Comuni confinantiCerveteri, Fiumicino
Altre informazioni
Cod. postale00055
Prefisso06
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT058116
Cod. catastaleM212
TargaRM
Cl. sismicazona 3B (sismicità bassa)[4]
Cl. climaticazona C, 1 295 GG[5]
Nome abitantiladispolensi (uso comune: ladispolani)
Patronosan Giuseppe[2]
Giorno festivo19 marzo
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Ladispoli
Ladispoli
Ladispoli – Mappa
Ladispoli – Mappa
Posizione del comune di Ladispoli nella città metropolitana di Roma Capitale
Sito istituzionale
Vista del lungomare

Ladispoli è un comune italiano di 42 034 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Ladispoli è un comune del litorale laziale nord, con sbocco sul mare tra i comuni di Cerveteri e Fiumicino.

La città è letteralmente tagliata da due piccoli fiumi, il Sanguinara e il fosso Vaccina, i quali si possono attraversare dai quattro ponti nelle vicinanze del lungomare, due dei quali interamente di legno.

La sabbia delle spiagge di Ladispoli in origine è nera per effetto della elevata componente ferrosa ed è per questo motivo che fino agli anni sessanta era un luogo di villeggiatura rinomato per la possibilità di effettuare sabbiature terapeutiche.

Dei numerosi boschi e paludi che erano presenti nel territorio durante il medioevo, oggi rimangono l'oasi faunistica di Palo, attraversata dalla pista ciclabile, e la palude di Torre Flavia.

Da ultimo si evidenzia come, nel mare antistante Ladispoli, sembra stia comparendo una piccola barriera corallina. Tale fenomeno, sicuramente acutizzato negli ultimi anni a causa del riscaldamento delle acque del Mediterraneo, rappresenta una sorta di "fatto unico".

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Classificazione climatica: Zona C, 1295 GR/G

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

L'etimologia del nome «Ladispoli» deriva da Ladislao-polis, contrazione del nome del fondatore, Ladislao principe Odescalchi, e il termine greco πολις -polis, «città».

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Alsium.

Le prime testimonianze di attività umana nel territorio dell'odierna Ladispoli si datano nel tardo neolitico tra il 3000 e il 2000 a.C. I primi resti umani sono costituiti dalle punta di freccia tardo-neolitiche rinvenute nella palude di Torre Flavia. L'attuale Ladispoli sorge sul vecchio porto di Alsium, uno dei tre porti insieme a Punicum (Santa Marinella) e Pyrgi (Santa Severa) della città etrusca di Cerveteri, che secondo lo storico Dionigi di Alicarnasso fu fondata dai Pelasgi e dagli Aborigeni.[6] La deduzione coloniale romana si ebbe nel 272 a.C. anno in cui fu confiscata la metà del territorio di Cerveteri per darla alle nuove colonie. Da quel momento Alsium divenne località marittima di facoltosi romani che costruirono ville poste a pochi metri dal mare, tra i quali si dice vi fossero anche Pompeo e lo stesso Giulio Cesare secondo quanto racconta nei suoi testi Cicerone. Anche Plinio il Giovane ebbe una villa ad Alsium, ereditata dal senatore romano Lucio Verginio Rufo, a cui era destinata la tomba mai completata oggi presente alla fine del Lungomare di Marina di Palo, che egli cedette a sua volta alla suocera, madre di Calpurnia.

L'ultimo scrittore classico che cita Alsium fu Rutilio Namaziano il quale partito da Ostia nel 416 d.C. andò a visitare le sue tenute in Gallia via mare, ciò a causa della pericolosità che un viaggio via terra avrebbe comportato. Nel De reditu suo racconta delle lussuose ville affacciate al mare che ancora erano frequentate nonostante il malessere generale della società romana del V secolo d.C. Durante le guerre greco-gotiche, nel 546, Totila sottomise e distrusse la città , come dimostrano le varie tombe di fattura gotica nelle vicinanze di Via Aurelia. Nel 1200 si ha la prima menzione in un documento genovese del Castrum Pali, un insediamento fortificato che sarebbe stato successivamente convertito in castello utilizzando tra l'altro anche i grandi blocchi in opera quadrata dell'antico porto di Alsium. Il nome forse deriva da palus, "palude" che circondava il castello. Nel castello, appartenuto a vari uomini di spicco nell'aristocrazia romana, hanno soggiornato personaggi come Franciotto Orsini, papa Alessandro VI Borgia, Felice Orsini Della Rovere, i papi Paolo III e Sisto V, i cardinali Flavio e Virgilio Orsini.

Età moderna[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Palo.

Il castello di Palo costruito nell'alto medioevo intorno al XII secolo fu feudo degli Orsini dal XVI secolo e venne acquistato nel 1693 dalla famiglia degli Odescalchi, oriunda dal nord Italia; passò quindi per vendita al duca Grillo di Genova e al marchese Carlo Loffredo di Treviso, per tornare quindi ancora agli Odescalchi nel 1870.[7]

Nel 1884 Livio Odescalchi fece donazione del possedimento di Palo al figlio secondogenito, Ladislao, che prese residenza nel castello. Intorno a questo era cresciuto un piccolo borgo e per allontanarne gli abitanti e i villeggianti, il principe Odescalchi fondò il 30 maggio 1888 la cittadina assieme ad un borgo balneare che da lui presero il nome, in una striscia di terreno tra i torrenti Vaccina e Sanguinara. Il tracciato fu opera dell'ingegnere Vittorio Cantoni, a cui è dedicata una via proprio all'interno del centro storico. il giorno dopo Ladispoli divenne frazione di Civitavecchia fino al 1949; in tale data passò al comune di Cerveteri.[8] Nel 1970 divenne comune autonomo.[9][10][11]

Negli anni settanta ed ottanta Ladispoli era uno dei punti di transito per gli immigrati provenienti dall'Unione Sovietica. Migliaia di immigrati sovietici vivevano in città in attesa dei visti d'ingresso principalmente verso USA, Canada e Australia. Per adattarsi al grande flusso migratorio furono aggiunti dei cartelli in cirillico alla Stazione di Cerveteri-Ladispoli.[12][13]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone di Ladispoli sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 24 dicembre 1996.[14]

«Partito: nel primo, di rosso, alle tre spighe di grano d’oro, impugnate, legate di verde; nel secondo di azzurro, alla torre di rosso, mattonata e chiusa di nero, merlata alla guelfa, finestrata di due in fascia dello stesso fondata sulla linea della campagna; il tutto alla campagna d'argento, caricata delle parole, in lettere maiuscole romane, di rosso: "TYRRHENI AD LITORA REGIS". Ornamenti esteriori da Città.»

Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di rosso. Il motto della città è ripreso dall'Eneide di Virgilio dove vi è un riferimento proprio "alle spiagge del re Tirreno"; più avanti è anche presente un riferimento al fiume Vaccina descritto con l'epiteto de "il gelido fiume".[15]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Il comune viene insignito del titolo di città nel febbraio 2011 con decreto del presidente della Repubblica.[16][17]

Viene riconosciuto il merito per la raccolta degli imballaggi metallici nel luglio del 2022 con il premio "comuni ricicloni" conferito da Legambiente.[18]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

A Ladispoli vi sono vari luoghi di culto, tra cui:

  • Chiesa Santa Maria del Rosario
  • Chiesa del Sacro Cuore
  • Chiesa di San Giovanni Battista
  • Chiesa Ss. Annunziata (cattolica ed ortodossa)
  • Chiesa di Gesù Cristo Dei Santi Degli Ultimi Giorni
  • Sala del Regno dei Testimoni di Geova
  • Moschea Ladispoli-Cerveteri

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Vi è un monumento ai caduti di Ladispoli durante la Seconda Guerra Mondiale tra Via Vittorio Cantoni, dedicata all'ingegnere della città che lavorò per il principe fondatore, e Via Filippo Moretti.

Monumento ai caduti

Recente è la realizzazione di due ponti pedonali sul lungomare, sui fossi Vaccina e Sanguinara: il cosiddetto "ponte di legno" un ponte strallato su due cavalletti, pavimentato in legno inaugurato nella primavera del 2007, e il cosiddetto "ponte bianco" un ponte reticolare ad arcata unica in puro stile Calatrava, inaugurato nel dicembre 2009 e intitolato a Abebe Bikila. Nel mese di maggio 2022 è stata inaugurata una statua al pittore Caravaggio, che si ritiene essere morto nei pressi del comune, sul lungo mare di Palo nell'omonima frazione.

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Castello di Palo o Castello Odescalchi.
  • Il Castellaccio dei Monteroni, un raro esempio di casale fortificato costruito nel XIV secolo sul percorso della via Aurelia, per lunghissimo periodo utilizzato per l'agricoltura è stato poi abbandonato e occupato da abusivi. In esso si è anche girato la scena finale del film "La grande guerra" dove i due improbabili eroi vengono fucilati dalle truppe austriache. Attualmente giace abbandonato a causa della mancanza di accordi tra i due proprietari, il comune, e l'ente pubblico dell'agricoltura.
  • Del Cinquecento è la cosiddetta "Torre Flavia" ristrutturata dal cardinale Flavio Orsini, una delle torri di avvistamento che facevano parte di un sistema difensivo contro i Saraceni comprendente 61 torri volute dal governo pontificio lungo tutta la costa laziale. Danneggiata dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale e immersa nel mare a causa dell'erosione della costa, fu protetta negli anni settanta da una diga di pietra. Da anni i progetti per una sua ristrutturazione giacciono dimenticati nei cassetti comunali, anche se andando in comune si può vedere un bel quadro che ritrae la torre e il suo complesso a lavori finiti. La torre si è drasticamente "spaccata" in quattro tronconi che si vanno man mano disgregando. Solo per dare un esempio si veda la crepa del lato Sud che si affaccia verso il centro di Ladispoli, oggi un uomo adulto potrebbe passarci tranquillamente in mezzo, mentre sei anni fa sarebbe risultato impossibile.

Altro[modifica | modifica wikitesto]

La piazza principale è da sempre Piazza Marescotti, la cui attuale configurazione risale al 2006, anno in cui è stata ribattezzata Roberto Rossellini, rendendo così omaggio al noto regista, assiduo frequentatore di Ladispoli.

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel territorio si trovano le due necropoli etrusche di Monteroni (tombe a tumulo, riferibili probabilmente alla città di Alsium e databili tra il VII e il V secolo a.C., in maggioranza oggi scomparse) e di "Vaccina" (comprendente circa 60 tombe scavate nella roccia (VII-VI secolo a.C., probabilmente pertinenti a un insediamento dipendente da Caere sorto sulla foce del fosso Vaccina, o Caeretanus amnis).
  • Sono state attualmente riscoperte molte ville romane utilizzate dalla seconda metà del III secolo a.C. fino al V secolo d.C. Di alcune di esse sono stati rinvenuti cospicui resti come nel caso della "Villa di Pompeo" nella frazione di Marina di San Nicola, della "villa della Posta Vecchia" situata presso il bosco di Palo, della "villa di Marina di Palo", nei cui pressi si trovano anche le vestigia di una cisterna e di un monumento funerario, ma anche altre ville meno cospicue come la "villa della Grottaccia", e la villa di "Vaccina",
Villa romana nel Lungomare di Ladispoli
  • Un insediamento fortificato, detto Castrum Statuae, era sorto su un'antica stazione di posta romana sulla via Aurelia, presso i resti di un ponte sul fosso Cupino, ma a oggi non ne rimangono che sporadici resti.

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Sono presenti inoltre l'oasi faunistica a Palo, nata nel 1980 su un'area di proprietà dei principi Odescalchi e gestita dal WWF, e l'oasi della palude di Torre Flavia, riconosciuta "monumento naturale regionale" e dichiarata "zona speciale protetta", in gestione alla Provincia e il giardino delle orchidee spontanee del mediterraneo, gestito dal WWF[19].

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[20]

Secondo i dati ISTAT[21] al 1º gennaio 2021 la popolazione straniera residente era di 6.516 persone costituendo il 16,2% della popolazione locale di allora. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

(film girati a Ladispoli)

La maggioranza dei film che hanno visto Ladispoli come set sono stati girati dal regista, sceneggiatore e produttore Roberto Rossellini il quale era particolarmente legato alla città del litorale laziale.

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Sagra del Carciofo Romanesco, nata nel 1950. Dal 2000 è riconosciuta come Fiera Regionale e nel 2006 ha visto partecipare circa 300.000 persone; nel 2007 è diventata "Fiera Nazionale". Nella fiera sono presenti stand di tutte le regioni italiane per la promozione dei relativi prodotti tipici, oltre alle delegazioni dei paesi gemellati.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Ladispoli è collegata alla principale rete viaria nazionale, tramite l'autostrada A12 Roma - Civitavecchia e la Strada statale 1 Via Aurelia.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Sul territorio comunale è presente la stazione ferroviaria di Ladispoli-Cerveteri, importante scalo sulla ferrovia Roma-Civitavecchia-Pisa, servita anche dai treni della FL5. È presente anche la stazione ferroviaria di Palo Laziale, situata fra il castello Odescalchi e la frazione di San Nicola, fermata inutilizzata da diversi anni seppur ancora formalmente attiva.

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

Ladispoli è collegata, attraverso i bus Cotral, a Roma, Fiumicino (frazioni di Palidoro, Torrimpietra e Aranova), Civitavecchia, Cerveteri, Allumiere, Tolfa, Bracciano e Bassano Romano. I servizi urbani locali, che la collegano con le frazioni e con il comune di Cerveteri, sono gestiti da Seatour.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1973 1974 Fausto Ceraolo Democrazia Cristiana Sindaco
1975 1979 Amico Gandini Partito Comunista Italiano Sindaco
1979 1980 Crescenzo Paliotta Partito Comunista Italiano Sindaco
1980 1981 Furio Civitella Partito Comunista Italiano Sindaco
1981 1985 Amico Gandini Partito Socialista Italiano Sindaco
1985 1990 Siro Bargiacchi Democrazia Cristiana Sindaco
1990 1993 Fausto Ruscito Democrazia Cristiana Sindaco
1993 1997 Maurizio Perilli Movimento Sociale Italiano/Alleanza Nazionale Sindaco
1997 2007 Gino Ciogli Indipendente/Democratici di Sinistra Sindaco
2007 2017 Crescenzo Paliotta Democratici di Sinistra/Partito Democratico Sindaco
2017 in carica Alessandro Grando Lista civica di destra/Lega Sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni cinquanta il solo gemellaggio era con la città spagnola Benicarló per via della comune propensione alla coltivazione del carciofo. A partire dal 2000, però, i gemellaggi sono aumentati di molto favorendo comunque ancora in alcuni casi come Castroville e Tinos la similitudine agraria. I rapporti tra le città gemellate sono ottimi e ogni anno in occasione della Sagra del Carciofo vengono invitate a Ladispoli ampie rappresentanze.[22]

Le città attualmente gemellate con Ladispoli sono:

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Atletica leggera[modifica | modifica wikitesto]

  • Ladispoli Professione Ciclismo.[23]
  • Atletica dei Gelsi.[23]
  • Gruppo Millepiedi.[23]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Ci sono due squadre di calcio appartenenti alla categoria di livello regionale:

Pallacanestro[modifica | modifica wikitesto]

  • Pallacanestro Dinamo Ladispoli che nel 2019-2020 milita nel campionato maschile di Promozione.[25]
  • Basket Città di Ladispoli che nel 2019-2020 milita nel campionato maschile di Promozione.[25]

Pattinaggio[modifica | modifica wikitesto]

  • DEBBY ROLLER TEAM Squadra agonistica di Pattinaggio Velocità a rotelle di livello internazionale, Scuola di Pattinaggio In Line

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Legge 6 maggio 1970, n. 240
  2. ^ https://www.comunediladispoli.it/giornata-di-forti-emozioni-con-la-processione-di-san-giuseppe-patrono-di-ladispoli/notizia#:~:text=%E2%80%9CLa%20processione%20della%20statua%20di,di%20Ladispoli%20al%20suo%20Patrono.
  3. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, I 20
  7. ^ Castello Odescalchi di Palo Laziale - La Storia, su castellodescalchi.com.
  8. ^ Decreto del presidente della Repubblica 3 giugno 1949, n. 361, in materia di "Distacco della frazione di Ladispoli dal comune di Civitavecchia ed aggregazione al comune di Cerveteri"
  9. ^ Legge 6 maggio 1970, n. 240, in materia di "Costituzione in comune autonomo della frazione di Ladispoli del comune di Cerveteri in provincia di Roma con la denominazione di Ladispoli"
  10. ^ Comune di Ladispoli – (RM), su araldicacivica.it.
  11. ^ La fondazione di Ladispoli, su maurizioponziani.it.
  12. ^ Ladispoli, Paliotta: ‘Negli anni ottanta migliaia e migliaia di persone raggiunsero la città dall’Unione Sovietica’, in Civonline.it, 5 mar 2022.
  13. ^ IL SOGNO AMERICANO DELL' ESULE IVAN, in La Repubblica, 5 mag 1989.
  14. ^ Ladispoli, decreto 1986-12-24 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato.
  15. ^ La Torre nello Stemma del Comune, su monumentoditorreflavia.it.
  16. ^ Ladispoli: "Conferito il titolo di Città", su iltabloid.it.
  17. ^ Copia archiviata (PDF), su cittadiladispoli.gov.it. URL consultato il 18 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2018).
  18. ^ Comuni ricicloni: premio speciale per il comune di Ladispoli, su comunediladispoli.it.
  19. ^ Lista dei giardini botanici, su ba.itc.cnr.it. URL consultato il 5 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2007).
  20. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  21. ^ Statistiche demografiche ISTAT, su tuttitalia.it. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  22. ^ Pro Loco Ladispoli - 61ª Sagra del Carciofo Romanesco
  23. ^ a b c La società sul sito della Fidal (funzione cerca sulla mappa)
  24. ^ Comunicato Ufficiale N° 14 del 2/08/2022 (PDF), su lazio.lnd.it.
  25. ^ a b Il campionato regionale sul sito della FIP, su fip.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN238159841 · GND (DE7578887-1
  Portale Lazio: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Lazio