Iesa

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Iesa
frazione
Iesa – Veduta
Iesa – Veduta
Veduta della borgata di Lama
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Siena
Comune Monticiano
Territorio
Coordinate43°05′58″N 11°15′00.7″E / 43.099444°N 11.250194°E43.099444; 11.250194 (Iesa)
Altitudine432 m s.l.m.
Abitanti227[2] (2001)
Altre informazioni
Cod. postale53010
Prefisso0577
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantiiesattolo, iesattoli[1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Iesa
Iesa

Iesa è una frazione del comune italiano di Monticiano, nella provincia di Siena, in Toscana.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il paese raggruppa più borgate che si sviluppano lungo la valle del Farma, nei pressi della Riserva naturale Tocchi e della strada statale Grosseto-Siena, nell'area delle Terme di Petriolo,[3] situati tra il torrente Farma e il fiume Merse.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il borgo è attestato per la prima volta in un documento del 1º aprile 1338, emesso dal convento di Sant'Agostino di Siena, in cui viene denominato Jesa. Nel 1271 il comune di Siena concede al paese una giurisdizione autonoma, poi revocata dopo pochi anni ed unita a quelle di Pari, e successivamente di Monticiano[4].

Storicamente il borgo di Iesa è suddiviso in cinque borgate o rioni (già dette "villarelle"), Lama, il centro, Cerbaia, Contra, Quarciglioni e Solaia, alle quali si può aggiungere anche la piccola località di Palazzo, situata alle porte del paese.[5] La borgata di Renna, invece, ricordata nel 1276 con la chiesa di Sant'Andrea, presenta oggi solo alcuni ruderi in quanto abbandonata agli inizi del XVI secolo.[6]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Michele arcangelo

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di San Michele arcangelo, edificio parrocchiale della frazione, risulta menzionato nelle decime del 1276-1277 e del 1302-1303.[7] Nel 1317 è attestata come giuspatronato laicale, ma già nel 1304 era ricordata come sede di un rettore (ser Placido).[7] Nel 1470 la parrocchia fu annessa a quella di Tocchi, poi nel 1618 sotto San Lorenzo a Merse.[7] L'aspetto attuale è dovuto ad alcune modifiche effettuate nel corso del XVIII secolo.[8][9] L'interno conserva due altari realizzati da Giovanni Marcucci nel 1794, un settecentesco fonte battesimale in travertino, un dipinto del XIX secolo raffigurante la Madonna del Rosario col Bambino e tre opere contemporanee dello scultore svizzero Kurt Laurenz Metzler (un leggio in pietra, il portacero pasquale ed un fonte battesimale in pietra.[7]
  • Cappella della Madonna di Loreto, piccola chiesetta situata nella borgata di Lama, pare risalire al XVI secolo.[10][11][12] Potrebbe trattarsi di uno dei due oratori minori dedicati alla Madonna dell'Apparita e alla Madonna della Fonte, dei quali si trova traccia nella relazione sul paese effettuata da Bartolomeo Ghirlandini nel 1676.[12] Di semplici lineamenti, conserva all'interno spoglie decorazioni in olivo e pietra, mentre il crocifisso in ferro e le due vetrate sulla porta laterale e sul coro raffiguranti l'Annunciazione e l'incontro di Maria con santa Elisabetta sono opera dello scultore Kurt Laurenz Metzler.[12]
  • Edicola "Il Cristo", edicoletta votiva.[13]

Parchi artistici[modifica | modifica wikitesto]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

A Iesa si svolgono tutto l'anno iniziative enogastronomiche della tradizione locale, tra le quali si ricorda in particolare il Valzer delle tagliatelle al cinghiale nel mese di giugno. A settembre invece si svolge la tradizionale corsa dei ciuchi, dove concorrono le contrade del paese.[15]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La frazione di Iesa è servita da un proprio svincolo (Iesa) sulla strada europea E78 Grosseto-Fano, nel tratto tra le città di Grosseto e di Siena, costituito dalla strada statale 223 di Paganico.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 259.
  2. ^ Il dato è dovuto alla somma dei rioni di Lama (146 ab.), Cerbaia (42 ab.), Palazzo (21 ab.) e Solaia (18 ab.), come suddiviso nel censimento Istat del 2001
  3. ^ Terme di Petriolo Archiviato il 9 aprile 2015 in Internet Archive., Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana.
  4. ^ Iesa Archiviato il 9 aprile 2015 in Internet Archive., Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana.
  5. ^ Ecomuseo Val di Merse: Iesa, su ecomuseovaldimerse.org. URL consultato il 25 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2016).
  6. ^ Ecomuseo Val di Merse: Ruderi di Renna, su ecomuseovaldimerse.org. URL consultato il 25 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2016).
  7. ^ a b c d Ecomuseo Val di Merse: Chiesa di San Michele arcangelo, su ecomuseovaldimerse.org. URL consultato il 25 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2016).
  8. ^ Chiesa di San Michele arcangelo, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana.
  9. ^ Chiesa di San Michele arcangelo a Iesa sul sito della Soprintendenza per le province di Grosseto e Siena - Monticiano, numero catalogo 00384955, su sbap-siena.beniculturali.it. URL consultato il 1º febbraio 2013 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014).
  10. ^ Cappella della Madonna di Loreto, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana.
  11. ^ Chiesa a Lama sul sito della Soprintendenza per le province di Grosseto e Siena - Monticiano, numero catalogo 00384956, su sbap-siena.beniculturali.it. URL consultato il 1º febbraio 2013 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014).
  12. ^ a b c Ecomuseo Val di Merse: Chiesa di Lama, su ecomuseovaldimerse.org. URL consultato il 25 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2016).
  13. ^ Edicola Il Cristo, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana.
  14. ^ Home page, su klmetzler.com. URL consultato il 17 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2014).
  15. ^ Iesa su San Galgano.com, su sangalgano.org. URL consultato il 1º febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • G. Volpini, Iesa frazione di Monticiano, Iesa, Parrocchia di San Michele Arcangelo, 1975.
  • C. Calossi, Monticiano. La storia, l'arte, Siena, Cantagalli, 1996, pp. 36–40.
  • M. Ascheri, M. Borracelli (a cura di), Monticiano e il suo territorio, Siena, Cantagalli, 1997, pp. 28–31, 53–54, 177–184, 197–205.
  • Giordano Bruno Guerri, Ebo e Gina, Milano, RCS Quotidiani, 2011.
  • Franco Bastianini, Jesa in Val di Farma. Dal mondo etrusco di Roselle, Rénna e Palazzone ai nostri giorni, Roma, Albatros, 2014.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Ecomuseo Val di Merse: Iesa, su ecomuseovaldimerse.org. URL consultato il 25 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2016).
  Portale Toscana: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Toscana