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Torino: differenze tra le versioni

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'''Torino''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[toˈriːno]}}, ''Turin'' in [[lingua piemontese|piemontese]]<ref>Camillo Brero, ''Gramàtica piemontèisa'', Torino, Gros/Tomasone & C., ed 1975, dal ''colophon'' in lingua piemontese</ref>) è un [[comune italiano]] di {{formatnum:896773}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>, [[capoluogo]] dell'[[Città metropolitana di Torino|omonima città metropolitana]] e della [[Regioni d'Italia|regione]] [[Piemonte]]. Diversamente da molte altre metropoli italiane<ref>In riferimento al fatto che, in metropoli quali Roma, Milano, Napoli, Palermo, Genova, Firenze, Bologna e Bari, l'agglomerato urbano coincide all'incirca con le istituzionalizzate Città Metropolitane, e le relative aree metropolitane si estendono al di fuori dalle ex province, mentre a Torino accade il contrario</ref>, l'[[agglomerato urbano|agglomerato urbano torinese]], di circa 1,7 milioni di abitanti<ref>http://www.ons.gov.uk/ons/guide-method/user-guidance/urban-audit/urban-audit-iv/index.html</ref><ref>http://www.ons.gov.uk/ons/guide-method/user-guidance/urban-audit/urban-audit-v/index.html</ref><ref>http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/region_cities/city_urban/urban_audit_data_collections</ref>, si colloca all'interno della [[città metropolitana|Città metropolitana di Torino]], la quale coincide, invece, con l'[[Area metropolitana di Torino|area metropolitana vasta]] della città, con 2.292.617 abitanti. È il [[comuni italiani per popolazione|quarto comune italiano per popolazione]] dopo [[Roma]], [[Milano]] e [[Napoli]] e costituisce il terzo complesso [[economia|economico]]-[[produzione industriale|produttivo]] del Paese.
'''Torino''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[toˈriːno]}}, ''Turin'' in [[lingua piemontese|piemontese]]<ref>Camillo Brero, ''Gramàtica piemontèisa'', Torino, Gros/Tomasone & C., ed 1975, dal ''colophon'' in lingua piemontese</ref>) è un [[comune italiano]] di {{formatnum:896773}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>, [[capoluogo]] dell'[[Città metropolitana di Torino|omonima città metropolitana]] e della [[Regioni d'Italia|regione]] [[Piemonte]]. Diversamente da molte altre metropoli italiane<ref>In riferimento al fatto che, in metropoli quali Roma, Milano, Napoli, Palermo, Genova, Firenze, Bologna e Bari, l'agglomerato urbano coincide all'incirca con le istituzionalizzate Città Metropolitane, e le relative aree metropolitane si estendono al di fuori dalle ex province, mentre a Torino accade il contrario</ref>, l'[[agglomerato urbano|agglomerato urbano torinese]], di circa 1,7 milioni di abitanti<ref>http://www.ons.gov.uk/ons/guide-method/user-guidance/urban-audit/urban-audit-iv/index.html</ref><ref>http://www.ons.gov.uk/ons/guide-method/user-guidance/urban-audit/urban-audit-v/index.html</ref><ref>http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/region_cities/city_urban/urban_audit_data_collections</ref>, si colloca all'interno della [[città metropolitana|Città metropolitana di Torino]], la quale coincide, invece, con l'[[Area metropolitana di Torino|area metropolitana vasta]] della città, con 2.292.617 abitanti.
È il [[comuni italiani per popolazione|quarto comune italiano per popolazione]] dopo [[Roma]], [[Milano]] e [[Napoli]] e costituisce il terzo complesso [[economia|economico]]-[[produzione industriale|produttivo]] del Paese.


Fondata probabilmente come ''Taurasia'' nei pressi della posizione attuale attorno al III secolo a.C. dai Taurini<ref>{{Cita web|nome = MuseoTorino,Comune|cognome = d’Italia|url = http://www.museotorino.it/view/s/530aa2559b7740c69f9f42e5fa2f95ea|titolo = I Taurini - MuseoTorino|accesso = 2015-06-23|sito = www.museotorino.it}}</ref>, popolazione celto-ligure dell'Italia settentrionale, e trasformata in colonia romana da Augusto con il nome di ''Iulia'' ''Augusta Taurinorum'' nel I secolo a.C.<ref>{{Cita libro|nome = Federico|cognome = Navire|titolo = Torino come centro di sviluppo culturale: un contributo agli studi della civiltà italiana|url = http://books.google.it/books?id=1wu-7PzuaMYC&pg=PA46&dq=Taurini+celti&hl=it&sa=X&ei=3Cr9UYKmDsGy7AbM5IH4DA&ved=0CDYQ6AEwAQ#v=onepage&q=Taurini%2520celti&f=false|accesso = 2015-06-22|data = 2009|editore = Peter Lang|ISBN = 9783631591307}}</ref>, passò in seguito sotto la signoria nominale dei [[casa Savoia|Savoia]] nell'XI secolo; successivamente si costituì in libero comune, subendo varie dominazioni, finché nel 1280 non divenne definitivamente parte della [[Contea di Savoia]] prima, dell'omonimo [[Ducato di Savoia|Ducato]] poi, di cui venne nominata Capitale nel 1563, e infine, dal 1720, del [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]],<ref>{{Treccani|torino/|accesso=23 giugno 2015}}</ref> nazione che porterà nel XIX secolo allʾ[[Risorgimento|unificazione italiana]] e che renderà la città prima [[capitale (città)|capitale]] del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] dal [[1861]] al [[1865]], fino a diventare, ai giorni nostri, uno dei maggiori poli [[università|universitari]], [[arte|artistici]], [[turismo|turistici]], [[cultura]]li e [[scienza|scientifici]] dello Stato.
Fondata probabilmente come ''Taurasia'' nei pressi della posizione attuale attorno al III secolo a.C. dai Taurini<ref>{{Cita web|nome = MuseoTorino,Comune|cognome = d’Italia|url = http://www.museotorino.it/view/s/530aa2559b7740c69f9f42e5fa2f95ea|titolo = I Taurini - MuseoTorino|accesso = 2015-06-23|sito = www.museotorino.it}}</ref>, popolazione celto-ligure dell'Italia settentrionale, e trasformata in colonia romana da Augusto con il nome di ''Iulia'' ''Augusta Taurinorum'' nel I secolo a.C.<ref>{{Cita libro|nome = Federico|cognome = Navire|titolo = Torino come centro di sviluppo culturale: un contributo agli studi della civiltà italiana|url = http://books.google.it/books?id=1wu-7PzuaMYC&pg=PA46&dq=Taurini+celti&hl=it&sa=X&ei=3Cr9UYKmDsGy7AbM5IH4DA&ved=0CDYQ6AEwAQ#v=onepage&q=Taurini%2520celti&f=false|accesso = 2015-06-22|data = 2009|editore = Peter Lang|ISBN = 9783631591307}}</ref>, passò in seguito sotto la signoria nominale dei [[casa Savoia|Savoia]] nell'XI secolo; successivamente si costituì in libero comune, subendo varie dominazioni, finché nel 1280 non divenne definitivamente parte della [[Contea di Savoia]] prima, dell'omonimo [[Ducato di Savoia|Ducato]] poi, di cui venne nominata Capitale nel 1563, e infine, dal 1720, del [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]],<ref>{{Treccani|torino/|accesso=23 giugno 2015}}</ref> nazione che porterà nel XIX secolo allʾ[[Risorgimento|unificazione italiana]] e che renderà la città prima [[capitale (città)|capitale]] del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] dal [[1861]] al [[1865]], fino a diventare, ai giorni nostri, uno dei maggiori poli [[università|universitari]], [[arte|artistici]], [[turismo|turistici]], [[cultura]]li e [[scienza|scientifici]] dello Stato.


Definita da [[Le Corbusier]] come "''la città con la più bella posizione naturale del mondo"''<ref>{{Cita web|url = https://www.createdinitalia.com/webapp/wcs/stores/servlet/it/marketplace/piemonte|titolo = Piemonte {{!}} MarketPlace|accesso = 2015-06-23|sito = www.createdinitalia.com}}</ref>'','' celebrata da numerosi personaggi storici, tra cui [[Friedrich Nietzsche]]<ref>{{Cita web|url = http://www.cultor.org/FN/N.html|titolo = Friedrich Nietzsche e Torino|accesso = 2015-06-23|sito = www.cultor.org}}</ref>, [[Mark Twain]]<ref>{{Cita web|url = http://www.torinocuriosa.it/curiosita.php?cdcur=75|titolo = TorinoCuriosa - Il primo portale delle curiosità di Torino e Provincia|accesso = 2015-06-23|sito = www.torinocuriosa.it}}</ref> e [[Jean-Jacques Rousseau]], il quale descrisse il suo panorama dalla collina di [[Superga]] come "''il più bello spettacolo che possa colpire l'occhio umano''"<ref>{{Cita web|url = http://www.atts.to.it/it/attivita/pubblicazioni/sassi-superga-un-viaggio-lungo-130|titolo = Sassi-Superga, un viaggio lungo 130 anni. Storia, miti e curiosità della "dentera" (2014)|accesso = 2015-06-23}}</ref>, e soprannominata "La Piccola Parigi"<ref>{{Cita web|url = http://guide.travelitalia.com/it/guide/torino/|titolo = Da visitare Torino - Guida Torino|accesso = 2015-06-23|sito = guide.travelitalia.com}}</ref> per via della grande eleganza dei suoi palazzi influenzati dallo stile architettonico francese, è una delle più importanti città barocche d'Europa<ref>{{Cita web|url = http://www.dea-terra.com/il-grand-tour-ditalia/torino/|titolo = Torino, città d’arte da scoprire {{!}} Dea Terra Italia {{!}} Dea Terra|accesso = 2015-06-23|sito = www.dea-terra.com}}</ref>, ed è considerata insieme a [[Milano]] e [[Palermo]] la capitale italiana dell'[[Art Nouveau]]<ref>{{Cita libro|autore = Rossana Bossaglia|titolo = Il Liberty in Italia|anno = 1997|editore = Charta|città = Milano|p = |pp = |ISBN = ISBN 88-8158-146-9}}</ref>, di cui sono grande esempio, fra l'altro, i suoi innumerevoli e famosi caffè storici, fioriti soprattutto nel periodo risorgimentale e della [[Belle Époque]].
Torino è considerata insieme a [[Milano]] e [[Palermo]] la capitale italiana dell'[[Art Nouveau]]<ref>{{Cita libro|autore = Rossana Bossaglia|titolo = Il Liberty in Italia|anno = 1997|editore = Charta|città = Milano|p = |pp = |ISBN = ISBN 88-8158-146-9}}</ref>, di cui sono grande esempio, fra l'altro, i suoi innumerevoli e famosi caffè storici, fioriti soprattutto nel periodo risorgimentale e della [[Belle Époque]].

Importante centro [[Antifascismo|antifascista]] durante la metà del '900, è stata la patria, natale o adottiva, di alcuni fra i più grandi scrittori e letterati italiani del XIX e XX secolo, quali [[Edmondo de Amicis]], [[Emilio Salgari]], [[Italo Calvino]], [[Natalia Ginzburg]], [[Norberto Bobbio]], [[Cesare Pavese]], [[Umberto Eco]].


Sede nel [[2006]] dei [[XX Giochi olimpici invernali]], città natale di alcuni fra i maggiori simboli del Made in Italy nel mondo, come il [[Martini & Rossi|Martini]], il [[Gianduiotto|cioccolato gianduja]] e il [[caffè espresso]], è il fulcro dell'[[industria automobilistica]] [[italia]]na.
Sede nel [[2006]] dei [[XX Giochi olimpici invernali]], città natale di alcuni fra i maggiori simboli del Made in Italy nel mondo, come il [[Martini & Rossi|Martini]], il [[Gianduiotto|cioccolato gianduja]] e il [[caffè espresso]], è il fulcro dell'[[industria automobilistica]] [[italia]]na, nonché importante centro dell'[[editoria]], del sistema [[banca]]rio e [[assicurazione|assicurativo]], delle [[telecomunicazione|telecomunicazioni]], del [[cinema]], della [[pubblicità]], dell'[[enogastronomia]], del settore aerospaziale, del ''[[disegno industriale|design]]'' e dello [[sport]].


== Geografia fisica ==
== Geografia fisica ==

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«Trovo che qui valga la pena di vivere sotto tutti gli aspetti.»

Torino
comune
Città di Torino
Torino – Veduta
Torino – Veduta
Dall'alto e da sinistra: panorama con Mole Antonelliana, il Parco del Valentino con il Borgo medievale, Piazza Castello con Palazzo Reale e Palazzo Madama, Piazza San Carlo col Caval ëd Bronz, l'Arco olimpico e il Lingotto, il sarcofago di Oki al Museo egizio, una veduta delle colline, del Po, della Gran Madre e del Monte dei Cappuccini, e la Porta Palatina.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Città metropolitana di Torino
Amministrazione
SindacoPiero Fassino (PD) dal 16-5-2011
Territorio
Coordinate45°04′00″N 7°42′00″E
Altitudine239 (min 204 - max 715) m s.l.m.
Superficie130,01 km²
Abitanti896 773[1] (31-12-2014)
Densità6 897,72 ab./km²
Comuni confinantiBaldissero Torinese, Beinasco, Borgaro Torinese, Collegno, Grugliasco, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pecetto Torinese, Pino Torinese, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Venaria Reale
Altre informazioni
Cod. postale10121-10156
Prefisso011
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT001272
Cod. catastaleL219
TargaTO
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 617 GG[3]
Nome abitantitorinesi
PatronoMaria SS. Consolata e san Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Torino
Torino
Torino – Mappa
Torino – Mappa
Posizione del comune di Torino all'interno della città metropolitana omonima
Sito istituzionale
Palazzo Reale visto da Piazza Castello
Il famoso Caval ëd Bronz in Piazza San Carlo

Torino (IPA: [toˈriːno], Turin in piemontese[4]) è un comune italiano di 896 773 abitanti[1], capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Piemonte. Diversamente da molte altre metropoli italiane[5], l'agglomerato urbano torinese, di circa 1,7 milioni di abitanti[6][7][8], si colloca all'interno della Città metropolitana di Torino, la quale coincide, invece, con l'area metropolitana vasta della città, con 2.292.617 abitanti.

È il quarto comune italiano per popolazione dopo Roma, Milano e Napoli e costituisce il terzo complesso economico-produttivo del Paese.

Fondata probabilmente come Taurasia nei pressi della posizione attuale attorno al III secolo a.C. dai Taurini[9], popolazione celto-ligure dell'Italia settentrionale, e trasformata in colonia romana da Augusto con il nome di Iulia Augusta Taurinorum nel I secolo a.C.[10], passò in seguito sotto la signoria nominale dei Savoia nell'XI secolo; successivamente si costituì in libero comune, subendo varie dominazioni, finché nel 1280 non divenne definitivamente parte della Contea di Savoia prima, dell'omonimo Ducato poi, di cui venne nominata Capitale nel 1563, e infine, dal 1720, del Regno di Sardegna,[11] nazione che porterà nel XIX secolo allʾunificazione italiana e che renderà la città prima capitale del Regno d'Italia dal 1861 al 1865, fino a diventare, ai giorni nostri, uno dei maggiori poli universitari, artistici, turistici, culturali e scientifici dello Stato.

Definita da Le Corbusier come "la città con la più bella posizione naturale del mondo"[12], celebrata da numerosi personaggi storici, tra cui Friedrich Nietzsche[13], Mark Twain[14] e Jean-Jacques Rousseau, il quale descrisse il suo panorama dalla collina di Superga come "il più bello spettacolo che possa colpire l'occhio umano"[15], e soprannominata "La Piccola Parigi"[16] per via della grande eleganza dei suoi palazzi influenzati dallo stile architettonico francese, è una delle più importanti città barocche d'Europa[17], ed è considerata insieme a Milano e Palermo la capitale italiana dell'Art Nouveau[18], di cui sono grande esempio, fra l'altro, i suoi innumerevoli e famosi caffè storici, fioriti soprattutto nel periodo risorgimentale e della Belle Époque.

Importante centro antifascista durante la metà del '900, è stata la patria, natale o adottiva, di alcuni fra i più grandi scrittori e letterati italiani del XIX e XX secolo, quali Edmondo de Amicis, Emilio Salgari, Italo Calvino, Natalia Ginzburg, Norberto Bobbio, Cesare Pavese, Umberto Eco.

Sede nel 2006 dei XX Giochi olimpici invernali, città natale di alcuni fra i maggiori simboli del Made in Italy nel mondo, come il Martini, il cioccolato gianduja e il caffè espresso, è il fulcro dell'industria automobilistica italiana, nonché importante centro dell'editoria, del sistema bancario e assicurativo, delle telecomunicazioni, del cinema, della pubblicità, dell'enogastronomia, del settore aerospaziale, del design e dello sport.

Geografia fisica

Territorio

Ingrandisci
Torino vista dalla Mole Antonelliana
La città di Torino; sullo sfondo, le Alpi

Torino sorge nella pianura delimitata dai fiumi Stura di Lanzo, Sangone e Po (quest'ultimo attraversa la città da sud verso nord), di fronte allo sbocco di alcune vallate alpine: Val di Susa, che collega la città con la vicina Francia, Valli di Lanzo, Val Sangone. La città è anche bagnata dalla Dora Riparia, che scorre vicinissima al suo centro storico.[19]

Il fiume Po accentua la divisione tra la parte collinare e quella, praticamente piana, della città, collocata tra i 220 e i 280 metri s.l.m., che scende da ovest verso est. Il punto più elevato del territorio comunale si trova sul Colle della Maddalena, a 715 m s.l.m., nei pressi del Faro della Vittoria. Nelle giornate invernali particolarmente limpide, suggestiva è la veduta della cinta creata dalle vicine Alpi, che contornano tutta la parte nord-ovest della città con le loro cime innevate.

Dista 57 km da Asti, 79 km da Vercelli, 84 km da Biella, 93 km da Alessandria, 96 km da Novara, 98 km da Cuneo, 155 km da Verbania.

Clima

Piazza Castello in inverno.

Secondo la classificazione dei climi di Köppen, Torino appartiene alla fascia Cfa: clima temperato umido delle medie latitudini con estate calda (mediamente i 30 °C sono raggiunti e superati 15 giorni all'anno a Torino e la media di luglio si attesta a 23,6 °C), spesso afosa per la mancanza di ventilazione ed i relativi alti tassi di umidità. Dagli anni novanta in poi l'estate torinese ha subito un riscaldamento. Gli inverni risultano moderatamente freddi e relativamente asciutti. Inverni privi di precipitazione nevosa si sono verificati 5 volte dal 1754 al 2013. La media nivometrica è di 35 cm annui.

Il record assoluto di temperatura estiva si è verificato nell'estate 2003, quando la continua ed incessante presenza di masse d'aria di origine sub-tropicale, convogliate verso l'Europa centro-occidentale da un anticiclone di matrice nord-africana, sospinse in alto la colonnina, con un valore estremo, mai rilevato prima di allora, pari a 39,7 °C il giorno 11 agosto 2003 nella stazione meteorologica di Torino Caselle (anche se in centro si sono registrati 41,1 °C.) La tendenza verso estati marcatamente più calde si va affermando in modo progressivo negli ultimi decenni e gli anni duemila e 2010 hanno registrato molte estati decisamente più calde rispetto alla media climatologica storica.[senza fonte]

Durante la stagione invernale la zona di Torino, così come tutto il Piemonte occidentale e meridionale è interessata dalla formazione del cosiddetto "cuscinetto freddo", a seguito di afflussi di masse d'aria continentali, e che, grazie alla particolare conformazione orografica del catino padano occidentale, può resistere tenacemente ai venti miti che scorrono a quote medio-alte come lo scirocco, favorendo così, occasionalmente, ingenti nevicate denominate "da addolcimento", per via della progressiva risalita termica in corso della precipitazione (episodi degni di nota nel gennaio 1985, 1986 e 1987, con accumuli nell'ordine di 40–60 cm).

Vanno inoltre considerate le varie ondate di freddo che hanno colpito la città nel corso degli anni. Nello storico febbraio 1956 si toccarono i valori più bassi assoluti nella serie climatologica: -22 °C a Torino-Caselle, -25 °C a Torino-Mirafiori, -26 °C a Lombriasco, nella pianura a Sud di Torino.

La recente ondata di freddo del febbraio 2012 ha portato valori di temperature particolarmente rigidi per molti giorni consecutivi, nell'ordine di grandezza simile al sopracitato evento del 1956: in particolar modo il 7 febbraio 2012 si è rilevato il valore di -23,9 °C presso la stazione di Candiolo (rete RAM) e diffusi valori tra i -20 °C ed i -22 °C sono stati toccati da molte stazioni della pianura torinese, soprattutto a Sud del capoluogo. In centro città, nei medesimi giorni, si sono raggiunti i -13 °C / -14 °C.

Un altro episodio invernale di particolare rilevanza occorse nel gennaio 1985. Il termometro scese in quell'occasione fino a -14 °C.

In tempi recenti si ricorda anche il 20-12-2009 con estremi termici (temperatura minima e massima) di -13 °C e -7°, ma con punte di -18 °C nella campagna circostante.

In definitiva però, per quanto riguarda strettamente il centro cittadino, in mancanza di altri dati attendibili, la temperatura più bassa mai raggiunta a Torino si attesta al valore di -19.1 °C, registrata il 3 febbraio 1754 da Ignazio Somis in via Po.

I periodi più piovosi sono il trimestre da aprile a giugno ed il mese di ottobre; il minimo più accentuato e duraturo delle precipitazioni è situato in inverno, ed è seguito dal minimo secondario di luglio. Le precipitazioni della tarda estate, che sulla carta sembrano rappresentare un ulteriore minimo secondario, sono molto variabili a seconda degli anni. I temporali, in media circa 20 per anno di cui 2 con grandine, si verificano quasi esclusivamente nei mesi da aprile ad ottobre e causano piogge meno durevoli ma ancora più intense: il 1º luglio 1987 caddero 60 mm in un'ora. Il 13 settembre 2008 l'osservatorio meteorologico di Caselle, 14 km a nord di Torino, ha registrato una pioggia temporalesca di 220 mm in sei ore, intensità senza precedenti noti nella pianura torinese. La quantità di precipitazione annua (833 mm) si è conservata sostanzialmente immutata da metà Ottocento ad oggi.

Di seguito è riportatala media trentennale di riferimento (1961-1990) rilevata all’Ufficio Idrografico del Po (presso Porta Susa). Il valore di temperatura media relativa al mese più freddo (gennaio) è pari a 2,7 °C, quella del mese più caldo (luglio) è pari a 23,6 °C.

Torino Centro (Uff. Idrografico) Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 68131721252827241810771726,717,317
T. min. media (°C) 0259131619181510411917,79,79,3
Giorni di calura (Tmax ≥ 30 °C) 0000018710000016117
Giorni di gelo (Tmin ≤ 0 °C) 149200000003123520340
Nuvolosità (okta al giorno) 3,84,04,24,64,83,82,93,33,74,54,43,93,94,53,34,24,0
Precipitazioni (mm) 36486010011496626970846039123274227214838
Giorni di pioggia 45681095676641324201976
Giorni di neve 4300000000131000111
Radiazione solare globale media (centesimi di MJ/) 4456678765441217221566

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Torino.
Porta Palatina e resti romani

Età antica

Si ha notizia, riferita a uno o più villaggi, che nell'area dell'attuale Torino, a partire dal III secolo a.C., fosse insediato un popolo celto-Ligure conosciuto con il nome di Taurini, che occupava anche le valli di Susa e di Lanzo. Secondo alcune fonti, uno di questi insediamenti, chiamato Taurasia o Taurinia, fu distrutto nel 218 a.C. durante la marcia del condottiero cartaginese Annibale, nel suo attacco a Roma attraverso le Alpi, dopo una resistenza di ben tre giorni.[20]

Sui resti del villaggio, gli antichi romani di Giulio Cesare vi istituirono dapprima un presidio militare del 58 a.C., col nome di Iulia Taurinorum, quindi un vero e proprio castrum costruito durante le guerre galliche. Nel 28 a.C. il castrum fu eretto a colonia romana, col nome di Julia Augusta Taurinorum o, più semplicemente, Augusta Taurinorum.

Nel 312, per la successione al potere imperiale, si svolse, poco distante, la Battaglia di Torino tra le truppe di Massenzio e quelle di Costantino I, che poi ne uscì vincitore.

Casaforte degli Acaja

Età medievale

Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente Torino passò sotto il controllo degli Ostrogoti, dei Longobardi e dei Franchi di Carlo Magno (773).

Nel 940 fu fondata la Marca di Torino, controllata dalla cosiddetta dinastia arduinica che, attraverso il matrimonio tra Adelaide di Susa e Oddone, figlio di Umberto I Biancamano (fondatore della casa Savoia), portò la città sotto l'influenza della dinastia sabauda.

Dopo alterne vicende che videro nei secoli seguenti anche l'elezione della città a libero comune, Torino venne inglobata definitivamente nei possedimenti dei Savoia.

Assedio di Torino. Carica del Principe d'Anhalt di
E. Knackfuss

Età moderna

Nel 1559, dopo la Pace di Cateau-Cambrésis, la città divenne capitale del ducato di Savoia, che precedentemente aveva gravitato su Chambéry, e venne dotata di mura moderne e di una cittadella pentagonale.

Il XVII secolo vide la città ed il ducato ingrandirsi con l'acquisizione, da parte di quest'ultimo di Asti, del Monferrato e di uno sbocco sul mare, mentre la città usciva dal perimetro delle mura romane.

Nel 1706 Torino subì l'assedio da parte delle truppe franco-spagnole nell'ambito della Guerra di successione spagnola. La città e l'esercito piemontese resistettero per centodiciassette giorni e respinsero così la violenta controffensiva francese.

Nel 1713 i duchi di Savoia ottennero il titolo di re, prima di Sicilia e poi, in cambio della Sicilia, di Sardegna. In entrambi i casi tuttavia i due regni rimasero separati dal Ducato di Savoia, e quindi da Torino, trovandosi solamente in unione personale sotto il Casato dei Savoia. La parentesi siciliana durò effettivamente molto poco (sette anni), mentre l'unione con la Sardegna rimase tale fino al 1847, allorché Carlo Alberto di Savoia concesse la cosiddetta Fusione perfetta fra i suoi domini e quindi Torino, anche formalmente, divenne la città capitale del Regno di Sardegna, anche se di fatto tutte le decisioni più importanti venivano già prese a Torino, anche per quanto riguardava la Sardegna.

Palazzo Carignano, sede della Camera dei deputati italiana dal 1861 al 1865 e prima, dal 1848 al 1860, della Camera dei deputati del Regno di Sardegna.
Artiglieria semovente tedesca a Torino dopo l'annuncio dell'armistizio, nel settembre del 1943
Cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Torino 2006

Età contemporanea

Il 26 giugno 1800 Torino ebbe una breve visita del vincitore della seconda campagna d'Italia, Napoleone Bonaparte, e poco dopo iniziarono i preparativi per l'annessione del Piemonte alla Francia. S'insediò a Torino il generale Dupont, Ministro straordinario francese per il Piemonte, che nominò una Commissione di governo composta da sette membri, sostituita poi il 4 agosto dal successore di Dupont, il generale Jourdan.[21] Il 19 aprile 1801 Jourdan soppresse tutte le istituzioni governative e divenne Amministratore generale del Piemonte, assistito da un Consiglio di sei membri piemontesi[22] e infine, dopo l'abdicazione di Carlo Emanuele III di Savoia, il 21 settembre 1802 i sei dipartimenti in cui era stato diviso il Piemonte (Torino apparteneva al dipartimento del Po ed inoltre a lei faceva capo uno dei tre circondari in cui era diviso il dipartimento stesso) furono raggruppati in una regione francese denominata Au delà des Alpes,[23] della quale Torino divenne il capoluogo e tale rimase fino alla Restaurazione.

Il Congresso di Vienna e la Restaurazione diedero al Piemonte Genova e tutta la Liguria (precedentemente Repubbliche di Genova e di Noli) gettando così, anche se involontariamente, le basi del processo che porterà in poco più di cinquant'anni all'Unità d'Italia. Torino fu la prima capitale del nuovo Stato unitario dal 1861 al 1865, dopodiché la capitale divenne Firenze e, dal 1870, Roma.

La fine del XIX secolo e l'inizio del novecento videro Torino svilupparsi come città industriale: nel 1899 Giovanni Agnelli, insieme ad altri soci, vi fondava la FIAT, nel 1906 Vincenzo Lancia la fabbrica automobilistica che portava il suo nome, e insieme ad esse sorsero numerose altre realtà produttive.

L'entrata in guerra dell'Italia nella prima guerra mondiale (1915-18) segnò pesantemente la popolazione. Nel 1919-20 si acuirono i conflitti sociali (il cosiddetto Biennio rosso), sulla spinta di un forte aumento dei prezzi. Molte fabbriche, in primis la FIAT, vennero occupate dagli operai che continuarono in alcuni casi la produzione autonomamente. Nel 1922, con la marcia su Roma, il fascismo conquistò il potere. Questo periodo venne segnato da numerose aggressioni squadriste nei confronti degli oppositori. In città la più nota è conosciuta come la strage di Torino: ebbe inizio il 18 dicembre 1922 (da cui l'omonima piazza) e causò la morte di 11 antifascisti e l'incendio della Camera del lavoro della città, ad opera dei fascisti guidati da Piero Brandimarte.

Dopo l'entrata in guerra dell'Italia il 10 giugno 1940, Torino, fondamentale polo industriale, venne ripetutamente bombardata dagli Alleati: il primo attacco ebbe luogo l'11 giugno 1940, gli ultimi nel 1945 (la massima intensità fu raggiunta nel 1943). Nel 1943 ebbe inizio a Torino l'ondata di scioperi nella grande industria che coinvolse quasi tutta l'Italia settentrionale e segnò la ripresa del movimento antifascista. Dopo l'8 settembre Torino venne occupata dalle truppe naziste e repubblichine che si macchiarono di numerosi eccidi, come quello del Pian del Lot, esecuzioni e deportazioni. Furono altresì attive in città le formazioni partigiane dei Gruppi (GAP) e delle Squadre di azione patriottica (SAP). Il 25 aprile 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale proclamò l'ordine di insurrezione generale e con esso i Partigiani presero il controllo della città ponendo fine all'occupazione nazifascista. Alcuni giorni dopo, il 3 maggio, giunsero anche le prime truppe alleate.

Dopo il secondo dopoguerra Torino fu il simbolo della crescita economica dell'Italia, tanto che riuscì ad attirare centinaia di migliaia di emigranti dal Sud dell'Italia e dal Veneto per via delle richieste di manodopera negli stabilimenti automobilistici (circa mezzo milione nel ventennio 1951-1971). Nel 1974 la città raggiunse gli 1,2 milioni di abitanti. Il numero di immigrati fu tanto consistente che il sindaco Diego Novelli (1975–1985) definì Torino "la terza città meridionale d'Italia per popolazione dopo Napoli e Palermo".

Nel febbraio del 2006 la città ha ospitato i XX Giochi olimpici invernali ed il mese successivo i IX Giochi paralimpici invernali. In quell'occasione è stata inaugurata la prima linea della metropolitana di Torino. Il 14 maggio 2014 ospita la finale di UEFA Europa League tra il Sevilla Fútbol Club e il Benfica con il risultato di 4-2 dopo i calci di rigore.

Simboli

Lo stesso argomento in dettaglio: Stemma di Torino.
Stemma del Comune
Stemma del Comune
Gonfalone del Comune
Gonfalone del Comune

Lo stemma della Città di Torino, approvato dallo Stato con decreto dell'11 agosto 1931, è costituito da uno scudo svizzero azzurro a cui è sovrapposto un toro rampante d'oro, con le corna d'argento e con la corona comitale a nove perle.

Onorificenze

La città di Torino è la quinta tra le ventisette città decorate con medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale" per le azioni patriottiche che ebbero luogo nella città nel periodo del Risorgimento.

Città benemerita del Risorgimento nazionale - nastrino per uniforme ordinaria
«Per commemorare le benemerenze civili e politiche della cittadinanza torinese nei mirabili fatti che iniziarono e compirono l'opera gloriosa della libertà e dell'unità della Nazione.[24]»

Tra le Città decorate al valor militare per la guerra di liberazione essendo stata insignita della medaglia d'oro al valor militare il 29 maggio 1959 per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Capitale e cuore di una regione guerriera non piegò sotto l'urto ferrigno e per diciannove mesi oppose invitta resistenza all'oppressore sdegnando le lusinghe e ribellandosi alle minacce. Rifiutò compromessi, tregue e accordi indegni che avrebbero offuscato la limpidezza delle sue nobili tradizioni e si eresse, con la stessa fierezza dei padri, nuovo baluardo alla continuità e all'intangibilità della Patria. Centro pulsante di vitale linfa, alimentò le sue formazioni partigiane che, senza distinzione di parte, nel piano, sui monti e per le valli opposero i petti dei giovani figli alle dilaganti orde che non riuscirono a portare il ludibrio nelle contrade, nelle case, nelle officine, ove lavoro e onore erano atavico vessillo d'onesta fede e di sacro amore di Patria. Tutto il suo popolo in armi, dopo aver fieramente rifiutato, nonostante minaccia di nuovi massacri e distruzioni, il libero passo al nemico in ritirata, unito in un supremo sforzo che fece di tutti i cuori, un solo cuore pulsante del più nobile ardore, travolgeva ed abbatteva per sempre la tracotanza nazifascista. 11 impiccati, 271 fucilati, 12.000 arrestati, 20.000 deportati, 132 caduti e 611 feriti in fatti d'arme, sono il sublime contributo di sangue e di martirio sacro patrimonio alle generazioni future che ha infiorato la dura e radiosa via della redenzione e della libertà.[25]»
— 8 settembre 1943 - 25 aprile 1945

Strade

Lo stesso argomento in dettaglio: Stradario di Torino.
Torino dal satellite
Corso Francia

Reticolo viario

A differenza della stragrande maggioranza delle città italiane, che hanno una struttura viaria a "concentrico", con uno sviluppo di arterie radiali, culminanti nel centro cittadino, sede delle principali attività pubbliche, il reticolo viario della città di Torino ha una struttura "a scacchiera", le sue vie cioè si sviluppano in linea retta incrociandosi a 90° con un orientamento che segue quello del castrum romano: un cardo maximus (direzione nord-sud) ed un decumanus maximus (direzione est-ovest), incrociantisi al centro del castrum, e parallele alle quali dovevano svilupparsi tutte le altre vie interne al castrum. Tale struttura potrebbe trarre la sua origine dal nucleo della città risalente al 28 a.C. e denominato allora Augusta Taurinorum. Si tenga presente che furono i Savoia a creare dapprima l'ampliamento della città a sud di piazza San Carlo, secondo la pianta a scacchiera e poi a chiedere, per esempio a Juvarra, di raddrizzare via Milano, tagliando una navata di san Domenico e inventandosi la piazzetta a forma di rombo per salvare la facciata di san Maurizio[senza fonte]

Essa facilita notevolmente l'orientamento e, grazie anche ai grandi viali alberati (che naturalmente seguono le direttrici delle altre vie), rende più scorrevole anche la circolazione meccanizzata, sia dei mezzi pubblici che di quelli privati.

Viali e corsi

I viali sono una caratteristica di Torino: essi rappresentano un prototipo che precede persino i grandi boulevard parigini. Se questi ultimi risalgono alla sistemazione urbanistica degli anni sessanta del XIX secolo, ad opera di Haussmann, l'ideazione di quelli torinesi risale al 1808, secondo un piano generale che riprende i viali seicenteschi che collegavano tra loro le residenze sabaude.[26] I viali torinesi hanno una lunghezza complessiva di 320 km.

Monumenti e luoghi d'interesse

Torino medievale e rinascimentale

A causa delle imponenti opere di pianificazione urbana effettuate a partire dal XVII secolo, rispetto alla maggior parte delle altre città italiane, Torino ha conservato pochissimi monumenti medioevali o rinascimentali. Fra i primi annoveriamo:

Fra i secondi i più importanti sono:

Dal '700 in avanti

Lo stesso argomento in dettaglio: Elenco delle ville e dei palazzi di Torino.
La Mole Antonelliana.

Tra i monumenti di Torino più noti anche all'estero sono da citare l'ottocentesca Mole Antonelliana, simbolo incontrastato della città, che ospita il Museo nazionale del cinema (il principale d'Europa, attualmente in fase di rinnovamento[27]); il Palazzo Reale (antica dimora dei duchi ed in seguito dei re di Casa Savoia); la rinascimentale Cattedrale di San Giovanni Battista del XV secolo (celebre in quanto custode della Sacra Sindone); il Museo Egizio (il secondo più importante al mondo dopo quello de Il Cairo[28]); la Galleria Sabauda (significativa raccolta di dipinti); Palazzo Carignano (progettato da Guarini e sede della Camera dei deputati del Parlamento italiano) e l'imponente Palazzo Madama. Quest'ultimo in particolare merita attenzione in quanto situato nel vero centro sociale e geografico della città; le sue porzioni più antiche risalgono addirittura all'epoca romana (si tratta di due delle quattro torri, ora inglobate nella facciata).

La Casa Fenoglio-Lafleur, in Via Principi d'Acaja 11, considerata uno dei maggiori esempi architettonici dello stile Liberty italiano nonché vero emblema della stagione dello Stile floreale torinese.[29]
Il Caval ëd Bronz, altro monumento simbolo della città. Sullo sfondo, gli eleganti portici di piazza San Carlo.

Originariamente si trattava della porta sud, trasformata in castello nel Medioevo con l'aggiunta di due torri; fu rimaneggiato più volte, in particolare all'inizio del Settecento, quando venne dotato di una facciata ad opera di Filippo Juvarra.

La città di Torino e i suoi dintorni sono abbelliti dalle numerose residenze sabaude, Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, come la Palazzina di caccia di Stupinigi, i castelli del Valentino, di Agliè, di Racconigi, di Rivoli e di Moncalieri, la Villa della Regina e la Reggia di Venaria Reale.

Lo stile floreale

Lo stesso argomento in dettaglio: Liberty torinese.

Torino vanta anche cospicua presenza di edifici Liberty realizzati tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. Le importanti testimonianze architettoniche di quest'epoca sono ancora percepibili in alcune zone centrali del capoluogo come i quartieri del centro storico, (la Crocetta, San Salvario, la collina) ma con un'assoluta predominanza nell'area circostante il primo tratto di corso Francia, comprendente i quartieri Cit Turin e San Donato. Sull'onda del crescente successo delle edizioni dell'Esposizione internazionale d'arte decorativa moderna (culminato con quella del 1902), Torino venne infatti considerata come una delle capitali del Liberty[30] e vide il proliferare di questo nuovo stile in ambito prevalentemente architettonico, con contributi dei maggiori autori dell'epoca.

I portici monumentali

Una caratteristica di Torino è costituita dai portici che si sviluppano per oltre 18 km dei quali circa 12 sono interconnessi. I primi portici risalivano al Medioevo ma è a partire dal XVII secolo che si cominciò a costruire i portici monumentali tuttora presenti. La prima testimonianza è l'ordinanza di Carlo Emanuele I di Savoia del 16 giugno 1606 in merito alla costruzione di piazza Castello secondo il progetto di Ascanio Vittozzi che comprendeva portici attorno a tutta la piazza. Anche nel progetto di piazza San Carlo di Amedeo di Castellamonte di qualche anno successivo erano previsti portici tutt'attorno. Negli stessi anni Filippo Juvarra costruì i portici di porta Palazzo. Nel 1765 Benedetto Alfieri ebbe l'incarico di rifare i portici di piazza Palazzo di Città mentre nel corso del XIX secolo si aggiunsero quelli dell'attuale piazza Vittorio Veneto, piazza Carlo Felice e piazza Statuto. Le due stazioni ferroviarie di Porta Nuova e Porta Susa vennero congiunte con un percorso porticato attraverso Corso Vittorio Emanuele II, corso Vinzaglio, via Sacchi, via Nizza, via Pietro Micca e via Cernaia. Il portico che unisce piazza Castello con piazza Vittorio Veneto attraverso via Po sul lato sinistro fu progettato in modo tale da proseguire anche nell'attraversamento delle vie per permettere al re di giungere fino al Po senza bagnarsi in caso di pioggia.

Aree archeologiche

Residenze sabaude

Lo stesso argomento in dettaglio: Residenze sabaude in Piemonte.
 Bene protetto dall'UNESCO
Residenze sabaude di Torino e dintorni
 Patrimonio dell'umanità
Tipoarchitettonico
CriterioC (i) (ii) (iv) (v)
PericoloNessuna indicazione
Riconosciuto dal1997
Scheda UNESCO(EN) Residences of the Royal House of Savoy
(FR) Scheda

Immagini di residenze sabaude

Altre opere architettoniche notevoli

Chiese e luoghi di culto

Lo stesso argomento in dettaglio: Edifici di culto in Torino.
Il Duomo di Torino, d'epoca rinascimentale, sede delle varie Ostensioni della Sindone

Numerosi sono gli edifici di culto presenti nella città di Torino. Si tratta, nella stragrande maggioranza, di chiese cattoliche. Se si escludono le numerose chiese moderne costruite ex novo dopo la seconda guerra mondiale a seguito della forte espansione abitativa della città, conseguente il grande flusso immigratorio degli anni cinquanta e sessanta, la maggior parte delle chiese di Torino sono state costruite nei secoli XVII e XVIII; lo stile architettonico prevalente è il barocco ma non mancano esempi di stile rinascimentale e neoclassico o di commistioni fra uno di questi ed il barocco (tipo facciata neoclassica e corpo barocco).

Alla progettazione e realizzazione delle opere relative hanno contribuito architetti di chiara fama, fra i quali:

Cimiteri

  • Cimitero Monumentale (già Cimitero Generale),
    sito in corso Novara 135 (zona nord di Torino), è il primo cimitero di Torino per dimensioni; contiene anche un Tempio Crematorio e un Cimitero Ebraico; vi sono numerosi monumenti funebri di personaggi famosi e di pregevole fattura
  • Cimitero Parco (detto anche "cimitero del Gerbido"), costruito nel 1972 nella zona all'estremo sud di Torino, è il secondo cimitero di Torino per dimensioni
  • Cimitero di Mirafiori
    è un piccolo cimitero sito in corso Unione Sovietica 650, nella zona Sud di Torino
  • Cimitero di Sassi
    sito nell'omonima strada al n. 24
  • Cimitero di Cavoretto
    sito nell'omonimo borgo collinare
  • Cimitero di Abbadia di Stura
    sito in Strada di Settimo 307, nella zona nord

Erano inoltre presenti in Torino i cimiteri, ora non più in uso:

  • Cimitero di San Pietro in Vincoli,
    sito nell'omonima via del borgo Aurora, fu il primo cimitero della città, costruito nel 1777 sui disegni dell'architetto Dellala di Beinasco. Dimesso presto a causa delle dimensioni troppo esigue, venne chiuso nel 1829 e utilizzato poi per breve tempo come cimitero dei giustiziati, essendo situato molto vicino all'antica piazza della forca. Per questa ragione veniva popolarmente chiamato, San Pé dij còj (San Pietro dei colli). È tuttavia errata la tradizione orale che lo indica come il "cimitero degli impiccati". Trasferiti nel 1988 i resti delle sepolture nel Cimitero monumentale, attualmente l'area è adibita a luogo di eventi culturali. I condannati erano sepolti in fosse comuni fuori dalla cinta muraria cittadina: la localizzazione del cimitero è da indicarsi a circa 200 metri da San Pietro in Vincoli, nella direzione del fiume Dora.
  • Cimitero del Lingotto,
    era sito in via Passo Buole, circa a metà strada fra le vie Pio VII e corso Unione Sovietica. Già inattivo da prima della seconda guerra mondiale, il terreno su cui sorgeva è oggi occupato dal parco Di Vittorio.
  • Cimitero di Madonna di Campagna, nel quartiere omonimo, dove ora ci sono i giardini e la piscina di via Sospello.
  • Cimitero di Lucento, nel quartiere omonimo, si trovava nell'isolato tra via Pianezza e via Valdellatorre, appena ad ovest di corso Lombardia. Al suo posto ci sono dei campi sportivi.

Teatri

Ingresso del Teatro Regio

Mercati

Il Balon

A Torino sono presenti 49 mercati rionali.[31] Sebbene non sia la città che ne ospita il maggior numero, il record è tuttavia costituito dal fatto che sono fissi, aperti tutti i giorni e dislocati in tutti i quartieri. I più importanti per ampiezza e giro d'affari si svolgono in piazza Bengasi, in piazza Benefica, in corso Svizzera, in Corso Racconigi e in piazza Barcellona.

Il mercato più famoso è Porta Palazzo (Pòrta Pila in Lingua piemontese), che è il mercato all'aperto più grande d'Europa.

Ogni sabato nei pressi si tiene il Balon, un grande mercato all'aperto dell'usato, che la seconda domenica di ogni mese diventa Gran Balon, in cui si vendono anche oggetti di antiquariato.

Nel 2011 il regista torinese Daniele Gaglianone ha realizzato il film documentario Uomini e mercati centrato sui mercati di Porta Palazzo, piazza Benefica e corso Spezia.[32]

Aree naturali

In contrasto ad una prima impressione della zona centrale ed ai molti pregiudizi sulla città grigia e industriale, Torino è la città italiana con più verde pubblico per abitante. Su una superficie cittadina di 130 km², vi sono infatti ben 19,05 km² di aree verdi: il che vuol dire che ogni abitante dispone di circa 21,1 m² di verde. In città sono presenti 60.000 alberi lungo le strade e 100.000 alberi nei parchi.[33]

È inoltre la prima città italiana con più di 500.000 abitanti per quanto riguarda la quota di raccolta differenziata dei rifiuti, giunta nel 2010 al 42,4%.[34]

L'igiene urbana e la raccolta rifiuti sono gestiti dal 1969 da Amiat, società che si occupa anche del recupero ambientale della Discarica Basse di Stura, di cui la parte più vecchia - esaurita nel 1983 e con una superficie complessiva di 300.000 m² - è diventata parco fluviale, nota come Parco urbano della Marmorina.[35].

I parchi

Lo stesso argomento in dettaglio: Elenco dei parchi della città di Torino.
Parco del Valentino

Torino dispone di 51 parchi nell'area urbana e quelli più grandi e frequentati sono: il Parco del Valentino, il Parco della Pellerina, il Parco Colletta, il Parco Rignon e il più recente Parco Colonnetti. Attorno alla città, ad anello, vi sono il Parco della Mandria ed il Parco della Reggia di Stupinigi, antiche riserve di caccia dei Savoia, e quelli situati sulla collina torinese. Nei vari quartieri della città sono presenti molti piccoli parchi, in cui sono presenti 240 aree gioco per bimbi. Il sindaco Amedeo Peyron realizzò, agli inizi degli anni sessanta, il primo giardino in Italia dotato di giochi per bambini. Secondo un rapporto di Legambiente del 2007, Torino è la prima città italiana per strutture e politiche dedicate all'infanzia.[36]

Alberi monumentali e secolari

Il Borgo e la Rocca medievali, all'interno del Valentino

Torino ospita diversi grandi alberi. Dal grande platano del Parco della Tesoriera (660 cm di circonferenza del tronco, oltre due secoli di vita) ai platani del Parco del Valentino, dalle metasequoie del Giardino Roccioso inaugurato nel 1961 agli alberi più annosi dell'Orto Botanico fondato nel 1729, adiacente alle mura del Castello del Valentino. Torino ospita anche alberi esotici secolari come le sequoie costali (Sequoia sempervirens) dei parchi collinari di Villa Genero e Giacomo Leopardi, i numerosi esemplari di Noce del Caucaso (Pterocarya fraxinifolia) che costeggiano il Po e compaiono in parchi pubblici come i Giardini Cavour, il giardino Sambuy, i Giardini Reali Bassi (lungo corso San Maurizio), il parco Millefonti. Due spettacolari esemplari di carpino bianco (Carpinus betulus) arricchiscono il grande Parco della Rimembranza che si dispiega lungo il Colle della Maddalena.[37]

Via Francigena

Per Torino passa la Via Francigena, ramo del Moncenisio[38].

Società

Evoluzione demografica

A partire dal secondo dopoguerra, in particolare nel decennio 1951-1961, la popolazione della città conobbe un'improvvisa e repentina espansione (306.000 abitanti in più nel 1961 rispetto al 1951[39]), dovuta alla migrazione interna dal Mezzogiorno, dal Veneto e, seppur in misura minore, dalle vallate e dalle campagne di tutto il Piemonte, da dove la gente si spostava in cerca di lavoro nelle fabbriche cittadine (segnatamente la FIAT).
Questa improvvisa e smisurata crescita, arrivata peraltro in un momento di precario equilibrio sociale di un Paese appena uscito da un disastroso conflitto, portò naturalmente a notevoli problemi di natura sociale ed urbanistica, che solo durante l'ultimo ventennio hanno iniziato a trovare una seppur lenta e graduale risoluzione.

Nel 1974 la popolazione torinese ha toccato il suo massimo con 1.202.846 abitanti.[40][41] Da quando la popolazione della città ha raggiunto il suo apice, è diminuita secondo una tendenza simile a quella di tutte le principali metropoli italiane. Ciò non è dipeso soltanto dal ritorno di molti immigrati del Mezzogiorno nelle loro regioni di origine (in città ne restano infatti ancora più di 200.000[senza fonte]), ma dagli spostamenti avvenuti da Torino verso l'area metropolitana, determinando così l'espansione dei comuni della seconda e della prima cintura: questi ultimi, infatti, sono ormai uniti al capoluogo in un unico agglomerato di 1,7 milioni di abitanti.

Considerando i dati definitivi dell'ultimo rilevamento provvisorio dell'ISTAT 2014, la popolazione della città conta poco più di 898.000 abitanti,[1] evidenziando un sensibile aumento rispetto al censimento del 2001 (865.263[39]). Il saldo positivo è probabilmente dovuto, in maniera rilevante, alle migrazioni da altre parti d'Italia e, soprattutto, da Paesi dell'Est, del Maghreb e dell'Africa sub-sahariana.[senza fonte]

Abitanti censiti (migliaia)[42]

Etnie e minoranze straniere

Il 31 dicembre 2010 risiedevano a Torino 127.717 stranieri, con un incremento di 4.771 rispetto all'anno precedente[43]. In termini percentuali, gli immigrati costituiscono il 14,1% della popolazione totale, valore molto più elevato rispetto alle medie regionale (8,5%) e nazionale (7,5%)[43].

Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti (dati ISTAT al 31 dicembre 2010)[44]:

  1. Romania, 51.918
  2. Marocco, 19.185
  3. Perù, 8.715
  4. Albania, 5.649
  5. Cina, 5.437
  6. Moldavia, 4.147
  7. Egitto, 3.983
  8. Nigeria, 3.180
  9. Filippine, 3.159
  10. Brasile, 2.056

Istituzioni, enti e associazioni

La città è sede di importanti centri dell'ONU[45], ospitati in un unico campus nella zona sud di Torino. Essi sono:

Dal 2013 a Torino ha inoltre sede l'Autorità di regolazione dei trasporti (ART).[46][47]

Cultura

Turismo

Guida de' forestieri, 1753 (Template:Cita BEIC)

Torino è meta turistica da secoli, come esemplificato dall'immagine a lato.

Istruzione

Biblioteche

Biblioteca nazionale di Torino
Autoritratto di Leonardo da Vinci, Biblioteca Reale

La città ospita alcune importanti biblioteche: la Biblioteca nazionale di Torino e la Biblioteca Reale di proprietà dello Stato, la Biblioteca Civica Centrale e molte collezioni specializzate come la Biblioteca internazionale di cinema e fotografia Mario Gromo, la Biblioteca Nazionale del Club Alpino Italiano, la Biblioteca della Fondazione Luigi Einaudi, le biblioteche d'arte della Galleria civica d'arte moderna e contemporanea e dell'Accademia Albertina.

La rete delle biblioteche civiche comprende, oltre alla Civica centrale, altre 23 istituzioni analoghe (17 biblioteche civiche diffuse sul territorio, 2 biblioteche situate presso le carceri e 4 punti di lettura).

A queste si aggiungono le biblioteche centrali e dipartimentali delle università: l'Università degli Studi ne dispone di 50, tra cui spicca la Biblioteca Interdipartimentale di Scienze Religiose Erik Peterson. Il Politecnico dispone di 17 biblioteche. La consultazione dei volumi è libera per tutti, ma il prestito è riservato ai soli iscritti alle varie facoltà.

Ricerca

Immagine storica del Palazzo dell'Accademia delle Scienze

A Torino hanno sede importanti cenacoli e istituti di ricerca scientifica, tecnologica e cinematografica che sono la testimonianza di una tradizione culturale improntata sulla sperimentazione e sull'innovazione. In essa, infatti si trovano:

Torino è sempre una città molto vivace dal punto di vista della ricerca scientifica ed applicata, in diverse discipline. Essa, nel tempo, ha avuto diversi primati. Ad esempio qui è nato il motore elettrico a corrente alternata ad opera di Galileo Ferraris, che scoprì il campo magnetico rotante. Nel 1977 fu anche la prima città al mondo dotata di una rete di fibra ottica di 9Km[48], sperimentata dal centro di ricerca di telecomunicazioni CSELT.

Politecnico di Torino

Università

Castello del Valentino, sede della facoltà di Architettura del Politecnico di Torino
Porticato del rettorato dell'Università degli Studi di Torino

Il polo universitario torinese è uno dei principali in Italia. Nei due più importanti atenei cittadini, l'Università degli Studi e il Politecnico, risultavano iscritti nel 2006 quasi 100.000 studenti. A luglio 2011 l'Università degli Studi contava 67.000 iscritti mentre il Politecnico quasi 27.000[49], a cui vanno aggiunti gli iscritti ai corsi degli atenei minori.

I principali istituti di studi superiori, oltre all'Università degli Studi e al Politecnico, sono:

A Torino ha inoltre sede uno dei cinque campus europei della prestigiosa business school ESCP Europe, famosa per il suo Master in Management (classificato nel 2010 dal Financial Times come il migliore al mondo[50]). Gli altri campus europei di questa Grande École sono: Parigi, Londra, Berlino e Madrid.

Musei

Lo stesso argomento in dettaglio: Musei di Torino.
Una sfinge nel Museo egizio, il più importante al mondo dopo quello del Cairo
Palazzo Carignano, sede della Camera dei deputati del Regno di Sardegna dal 1848 al 1860 e poi del Regno d'Italia dal 1861 al 1865, oggi sede del Museo nazionale del Risorgimento italiano
Foto d'epoca dell'Armeria Reale
Il Ritratto d'uomo (o Ritratto Trivulzio) di Antonello da Messina, Museo civico d'arte antica
L'imponente scalinata progettata da Juvarra, Palazzo Madama

Vi sono quattro musei nazionali (Museo del cinema, Museo dell'automobile, Museo della montagna, Museo del Risorgimento) e numerosi altri musei di rilevanza nazionale ed internazionale come il Museo egizio, l'Armeria Reale, il Museo d'Arte Orientale, il Museo dell'Astronomia e Planetario, il J-Museum e il Museo dello sport. Alcuni musei sono stati ampliati e rinnovati negli ultimi anni (ad esempio il Museo del Cinema, il Museo Egizio ed il Museo dell'Automobile) o sono in corso di rinnovamento: tra questi, il Museo di anatomia umana Luigi Rolando, il Museo di antropologia ed etnografia, ed il Museo di antropologia criminale Cesare Lombroso, che verranno unificati in un unico Museo dell'Uomo, all'interno del "Palazzo degli Istituti Anatomici" di corso Massimo d'Azeglio.

Molto importanti sono le collezioni artistiche della città: vi si trovano infatti opere di Leonardo da Vinci, Antonello da Messina, Beato Angelico, Andrea Mantegna, ma anche di Van Eyck, Rembrandt, Van Dyck. Per l'arte figurativa è da citare la Galleria Sabauda (una delle più importanti pinacoteche d'Italia), che ospita dipinti per il periodo che va dal XII al XVIII secolo. Per l'arte moderna e contemporanea vi sono la Galleria civica d'arte moderna e contemporanea (il secondo museo di arte moderna in Italia, con 5.000 dipinti e 400 sculture), il Museo civico d'arte antica di Palazzo Madama, la Fondazione Sandretto Rebaudengo contenente esposizioni degli artisti contemporanei provenienti da tutto il mondo e la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli e la Fondazione Merz. Considerando che la vicina Rivoli ospita nell'omonimo castello il Museo d'Arte Contemporanea, Torino può essere considerata come il più importante polo museale italiano per l'arte contemporanea.

Le collezioni di arte antica, la cui raccolta fu iniziata dal duca Emanuele Filiberto di Savoia nella seconda metà del Cinquecento, sono conservate nel Museo di antichità, che raccoglie anche le principali testimonianze archeologiche piemontesi dal Paleolitico al Tardo Medioevo. Dal Museo di Antichità furono separate, negli anni quaranta del Novecento, le collezioni egizie che costituirono il Museo egizio, il più importante d'Europa (nonché il più antico al mondo), in quanto custode della seconda collezione di arte egizia del mondo per vastità e importanza dopo quella del Museo del Cairo.[28]

Inoltre, l'apertura del MAO - Museo d'Arte Orientale nel dicembre 2008 ha permesso di ospitare ricche collezioni provenienti dal Vicino Oriente, dall'India, dalla Cina e dal Giappone, oltre che dall'Asia centrale.

La Fondazione Accorsi è una ricca collezione privata, ora aperta al pubblico, di opere collezionistiche. Mostre temporanee di rilievo si tengono a Palazzo Bricherasio e a Palazzo Madama.

Importanti sono poi dal punto di vista storico il Museo nazionale del Risorgimento italiano, presso Palazzo Carignano, e il Museo Nazionale della Montagna, presso il Monte dei Cappuccini, sulla riva destra del Po. Testimonianze della storia di Torino sono a disposizione presso l'Istituto Storico della Resistenza che gestisce inoltre il Museo diffuso della Resistenza, della deportazione, della guerra, dei diritti e della libertà.

Per quanto riguarda le scienze, è sicuramente da ricordare il Museo Regionale di Scienze Naturali, tra i maggiori in Italia dello specifico settore, e il Museo della Sindone, che illustra al visitatore le scoperte scientifiche sul telo sindonico.

Da ricordare, il Museo dell'astronomia e Planetario di Torino, che sorge accanto dell'Osservatorio astronomico di Torino di Pino Torinese, cittadina collinare nei pressi immediati del capoluogo piemontese.

Tra le curiosità, infine, è la preparazione di un Museo del cioccolato che sarà allestito nel quartiere storico di Porta Palazzo.

In città ha sede lo Share Festival, un festival dedicato all'arte e alla cultura digitale.

Media

Radio

Torino è stata per decenni la sede dell'EIAR e poi della Rai e perciò è la città da cui partiva la maggior parte delle trasmissioni radiofoniche nell'epoca in cui non c'era ancora la televisione (1927-1954).

Le principali emittenti radiofoniche cittadine sono: Radio GRP, Radio Flash, Radio 2000 Blackout, Radio Centro 95, Radio Veronica One, Radio Torino International.

Stampa

Torino ha una storica tradizione in campo editoriale. La concentrazione di case editrici in città è superiore alla media nazionale e tutt'oggi il 50% delle case editrici scolastiche e universitarie italiane ha sede a Torino, con un'incidenza del 30% del mercato librario scolastico nazionale.

A Torino inoltre è concentrato oltre il 90% della produzione editoriale nazionale a edizioni a grandi caratteri per ipovedenti. Torino è anche luogo di sperimentazione tipografica.

Nel capoluogo piemontese sono nate importanti case editrici come:

Dal 1988 a Torino si organizza il Salone Internazionale del Libro.

Periodici

Sede in passato di importanti quotidiani nazionali come la Gazzetta del Popolo e Stampa Sera, adesso hanno sede nel capoluogo piemontese:

In città hanno anche sede le redazioni locali de La Repubblica e Il Giornale. Vi si pubblicano anche l'edizione locale del free press quotidiano Metro, il settimanale Però, il mensile Torino Magazine ed il bimestrale Extratorino. Sono presenti in città anche le redazioni di svariati periodici dedicati ad arte e cultura come Il Giornale dell'Arte, Il Giornale dell'Architettura e Il Giornale della Musica. Il Comune di Torino, dal 2004, pubblica il periodico CittAgorà.[51]

Romanzi ambientati a Torino
File:Cuore - front matter.jpg
Copertina del romanzo Cuore di Edmondo De Amicis

Cinema

Lo stesso argomento in dettaglio: Film girati a Torino.
La Mole ospita il Museo nazionale del cinema

Torino è la città italiana in cui fu per prima stabilita l'industria cinematografica, in ragione della storica vicinanza geografica e culturale con la Francia dei fratelli Lumière. Proprio nel capoluogo piemontese, nel marzo 1896, gli inventori del cinematografo esibirono la prima proiezione di un film in Italia ed in via Po, a novembre, la prima davanti ad un pubblico pagante.[52]

I primi studi cinematografici italiani aprirono a Torino nel 1907. Giovanni Pastrone vi girò uno dei primi colossal della storia del cinema: Cabiria del 1914.

Le produzioni delle principali case, come l'Ambrosio Film, l'Itala Film, l'Aquila e gli studi Fert,[53] proseguirono fino al 1937, anno di inaugurazione di Cinecittà a Roma.

La vocazione cinematografica di Torino non cessò. Nel 1956 venne aperto il Museo nazionale del cinema, dapprima ospitato a Palazzo Chiablese e poi, dal 2000, nell'imponente sede della Mole Antonelliana. Negli anni ottanta un gruppo di professori universitari e critici cinematografici torinesi diede luogo, con il sostegno degli enti locali, alla rassegna cinematografica Festival Cinema Giovani che dal 1997 assunse la denominazione di Torino Film Festival, conquistandosi un punto di riferimento a livello internazionale specialmente per il cinema sperimentale, secondo in Italia soltanto allo storico Festival di Venezia.

A Torino si svolgono il Torino Gay & Lesbian Film Festival, il Festival Internazionale Cinema delle Donne, il Sottodiciotto Filmfestival legato ai temi dell'adolescenza, CinemAmbiente, la VIEW Conference (in precedenza Virtuality, manifestazione interamente dedicata alla realtà virtuale) ed il Piemonte Movie-gLocal Film Festival, dedicato alla cinematografia regionale.

Oggi Torino è tra le principali sedi di realizzazioni cinematografiche e televisive in Italia, grazie al ruolo della Torino Film Commission che vi riporta la produzione di molti lungometraggi, sceneggiati e spot.

Nel 2002 vennero riaperti gli studi Fert con la nuova denominazione di Virtual Reality & Multi Media Park[54] e la Lumiq Studios[55] iniziò la sua attività : entrambi hanno cessato al loro attività nel 2013 .

Sono nati a Torino il primo cinema d'essai italiano (il Romano nella Galleria Subalpina, nel 1971), la principale associazione cinematografica nazionale (l'Aiace Torino) e la prima multisala del Paese (l'Eliseo, nel 1983).

A San Giusto Canavese è presente un importante centro di produzione cine-televisiva i Telecittà Studios, mentre a Torino c'è il Cineporto una struttura riservata alle società di produzioni cinematografiche che vengono in città a girare film.

Citazioni cinematografiche

La città viene citata nel film American Gigolò. Il protagonista, Julian Kay, interpretato da Richard Gere, dopo un breve dialogo in francese con una bella sconosciuta (Lauren Hutton) dice di essere nato a Torino e di aver studiato a Nantes[56].
Nel film Io sono leggenda, quando il protagonista sta guardando le registrazioni di vecchi telegiornali, viene mostrata Piazza San Carlo. Quella utilizzata nel film è infatti una reale registrazione di un collegamento avvenuto durante i XX Giochi olimpici invernali del 2006. Nella parte iniziale del film La Pantera Rosa 2 viene mostrato un panorama di Torino e l'interno del duomo in cui viene rubata la Sindone. In realtà il panorama non è quello reale e neanche la chiesa. Nel film fanno vedere che la sindone è tenuta in una teca di vetro, anche se nella realtà non è così.

Soap opera

Televisione

Torino è tra le sedi principali del Centro di Produzione Televisiva Rai, come quelli di Roma, Milano e Napoli. Assieme a queste tre sedi, da quando ha iniziato i suoi programmi nel 1954, il centro di Torino è stato anche il primo dell'azienda televisiva.[57] Torino, inoltre, prima che si trasformasse in RAI, già ospitava il centro di direzione dell'EIAR dal 1927.

Altre emittenti, a diffusione regionale, sono Quartarete TV, GRP Televisione, TST, Quinta Rete, Videogruppo Piemonte, Rete7 Piemonte e Telesubalpina. Una delle più importanti produzioni ambientate a Torino è la soap opera CentoVetrine che utilizza la gran parte delle location esterne per le case dei protagonisti, il commissariato Franco Balbis, il carcere, l'ospedale e le principali piazze. Nel 2012 approda su Rai 1 la fiction Questo nostro amore, ambientata a Torino. Il 21 dicembre 2012 è stato trasmesso su Canale 5 il film per la televisione Natale a 4 zampe con Massimo Boldi, dove gran parte delle riprese cinematografiche sono state girate a Torino.

Altri media

  • Torino è stata la seconda città italiana a finire su un videogioco in 3D, ma la prima (sempre d'Italia) come città vera e propria, dov'era possibile girare liberamente per le numerose vie. Nel 2001 infatti la Rockstar Games creò The Italian Job, ispirato al film The Italian Job, girato in parte a Torino nel 1969. Anche se nel gioco la città è ben diversa dalla realtà, sono comunque presenti il tram numero 13, il Po e molti edifici storici realmente esistenti. La prima città italiana ad apparire su un videogioco fu Venezia in Tomb Raider II, ma c'erano solo i pochi edifici necessari per completare i 3 livelli (2,3 e 4) ambientati in questa città. Ispirandosi sempre al film del 1969 ed utilizzando tre Mini Cooper, la band gallese degli Stereophonics ha girato il video di Pick a part that's new a Torino. Ispirandosi sempre a questo film, nell'episodio La zingara di Budapest della serie TV MacGyver, fu riprodotto il famoso inseguimento nel traffico torinese, rifacendo alcune scene ed utilizzando anche scene della pellicola originale, come l'inseguimento sulla pista di collaudo automobilistico sita sul tetto dell'ex stabilimento FIAT del Lingotto.

Musica

Lo stesso argomento in dettaglio: Musica a Torino.

A Torino vi è una ricca offerta musicale. Viene eseguita dal vivo ogni tipo di musica e, oltre ai principali teatri e sale da concerto per la musica classica, dopo le recenti olimpiadi sono aumentati i Palazzetti dove avvengono concerti ed esibizioni di musica leggera. Tra questi, i più frequentati sono:

Inoltre vi si svolgono cinque eventi periodici annui:

  • Settembre Musica: rassegna musicale che si tiene ogni anno a settembre in vari luoghi, unendo concerti di musica classica, jazz, etnica e pop. Fondata nel 1978, dal 2007 si svolge in gemellaggio con Milano.
  • Club to Club: festival internazionale di musica e arti elettroniche che dal 2006 coinvolge, con la sezione "Club Europa", un'importante città europea, con scambio di pubblico, artisti, iniziative.
  • Torino Jazz Festival: festival internazionale di musica Jazz che si tiene dal 2012 ogni anno a fine aprile, con la partecipazione di ospiti prestigiosi come Al Di Meola, Paolo Fresu, Caetano Veloso, Manu Dibango, Daniele Sepe, Enzo Avitabile[58].
  • Traffic - Torino Free Festival: festival musicale gratuito che si tiene annualmente a Torino dal 2004 nel mese di luglio.
  • Movement Torino Music Festival: festival di musica elettronica, arti visive e circensi nato nel 2006, che ospita le performance dei migliori musicisti e DJs internazionali, per rappresentare gli sviluppi della cultura musicale contemporanea.

Torino nella musica

  • Torino è l'unica città italiana (oltre a Napoli) citata nel titolo di una canzone americana con il nome non tradotto: per la precisione, il cantautore texano Shawn Phillips nel suo album del 1970 Second Contribution apre il lato A con un brano dal titolo lunghissimo, She was waitin' for her mother at the Station in Torino and you know I love you baby but it's getting too heavy to laugh (Stava aspettando sua madre alla stazione di Torino e tu sai che ti amo tesoro ma sta diventando troppo duro ridere).
  • Il gruppo Turin Brakes cita nel proprio nome la città di Torino. Per ammissione della band, le due parole non abbinano alcun significato e il loro accostamento è volutamente privo di senso.[59]
  • A Torino è dedicata una canzone di Antonello Venditti dal titolo Torino quanto sei bella, pubblicata nel 1972
  • Torino è anche la città natale di moltissimi DJ. Fra i più noti dj torinesi ricordiamo Gabry Ponte e Gigi D'Agostino.

Magia e occultismo

«Torino è la città più profonda, più enigmatica, più inquietante non d'Italia, ma del mondo»

Statua della Fede posta a lato della Chiesa della Gran Madre di Dio

La città è anche conosciuta per la tradizione di magia e occultismo.[61] Effettivamente, Torino non è soltanto la sede della Sindone e dei santi sociali del XIX secolo, come Giovanni Bosco o Giuseppe Benedetto Cottolengo. Leggende popolari, partendo dal fatto che la città fu una munitissima piazzaforte nel XVII secolo, affermano che Torino sia attraversata da una fittissima rete di gallerie e sotterranei, utilizzata dai Savoia e dai nobili per spostamenti in incognito.[62] Nel 1556 a Torino ha soggiornato Nostradamus, nelle cui famose quartine il nome Turin è quello che compare con maggior frequenza[63] e qui ha vissuto un singolare personaggio come Gustavo Adolfo Rol.[64] A Torino fecero la loro comparsa anche Cagliostro, il Conte di Saint-Germain e Fulcanelli.[63] Gli esperti di occultismo sostengono che Torino sia vertice in due triangoli magici: il primo, quello bianco, con Lione e Praga, mentre il secondo, quello nero, insieme a Londra e San Francisco.[65]

La Fontana del Frejus di Piazza Statuto.

Da un punto di vista strettamente storico, l'origine di questa tradizione va ricercata, secondo alcuni, nel Risorgimento[66] e nella massiccia campagna di discredito organizzata contro la città dalla Curia Romana che era contraria all'unità nazionale.[67] Altri sostengono invece, o almeno in concomitanza e contrapposizione, che le autorità civili, Stato e comune e la corte sabauda, abbiano tollerato e sostenuto circoli massonici, associazioni teosofiche e spiritistiche, favorendo così una specie di agguerrita "concorrenza" nei confronti della Chiesa cattolica e favorendo quindi anche il mito di Torino, città magica.[68] Libertà di pensiero ed un certo spirito anticlericale furono poi rinfocolati, dopo l'Unità d'Italia, dal progressismo positivistico e dal nascente movimento operaio. Simboli massonici sono presenti in molti palazzi[69] ed in alcune tombe del Cimitero monumentale di Torino.[70] Da qualche tempo vi sono in città dei tour operator che organizzano anche visite guidate sui misteri di Torino.[71]

Per gli esoteristi la magia positiva di Torino nasce dal "cuore bianco" di piazza Castello, dal Duomo che custodisce la Sacra Sindone alla Grande Madre di Dio e fino alla Mole Antonelliana, che indica il cielo.

Ai lati della scalinata che conduce all'ingresso della chiesa della Gran Madre di Dio troviamo le due statue raffiguranti la Fede e la Religione, tra le quali si troverebbe il nascondiglio del Graal.[72]

La Fontana del Frejus di Piazza Statuto fu ideata dal conte Marcello Panissera per ricordare l'inaugurazione dell'omonimo traforo. Indicata dagli esoteristi il "cuore nero" della città per due motivi: perché si trova ad occidente, e quindi in posizione infausta a causa del tramonto del sole, e perché qui vi era la vallis occisorum, luogo di uccisione e di sepoltura.[64][73] Ospitava infatti il patibolo, che rimase per secoli in piazza Statuto e che venne poi spostato dai francesi all'incrocio tra corso Regina Margherita e Via Cigna: il rondò 'd la forca (Rotonda della forca).[64] La tradizione racconta che l'angelo che sovrasta l'obelisco, e sul cui capo è posta una stella a cinque punte, sia Lucifero, in effetti l'angelo più bello, e che quindi in Piazza Statuto, sotto la Fontana del Frejus, si trovi la porta dell'inferno.[senza fonte]

Dal 1998 esistono tour notturni ispirati alle tradizioni letterarie che hanno fatto di Torino una città magica; uno di essi appare nei contenuti speciali del film Giallo di Dario Argento ed è stato citato dal quotidiano statunitense The Washington Postin un articolo su Torino del 29 luglio 2007.[74]

Cucina

Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina torinese.

La cucina tipica torinese è una cucina ricca ed elaborata. Nonostante questo, è profondamente radicata nel territorio. Essa infatti nasce da un connubio fra la sua origine contadina e le esigenze raffinate della corte sabauda, entrambe aperte, oltretutto, alle influenze della cucina francese.

Eventi

Eventi periodici

Luci d'artista: Monte dei Cappuccini
  • "Luci d'artista": diverse installazioni luminose di artisti contemporanei nei principali luoghi di Torino, per addobbare la città durante il periodo di Natale e anche oltre. Si svolge in collaborazione con il comune di Salerno.
  • "ARTissima": fiera dedicata all'arte contemporanea che si tiene al Lingotto verso novembre.
Fiera Internazionale del Libro
  • "Salone Internazionale del Libro": fiera dell'editoria in Italia, che si tiene ogni maggio al Lingotto
  • Share Festival: evento internazionale di arti e culture digitali che si tiene a novembre al Museo di Scienze Naturali.
  • "Festival internazionale Terra Madre": festival biennale fondato nel 2004 da Slow Food presso l'Oval Lingotto sui temi dei modelli di produzione agro-alimentare sostenibili e della salvaguardia della biodiversità, della qualità organolettica ma anche del rispetto dell'ambiente e delle persone. Al Lingotto, in contemporanea, si svolgono il "Salone internazionale del gusto" e il "Salone del vino".
  • "Settembre Musica" (vedi sez. Musica)
  • Club to Club (vedi sez. Musica)
  • "Biennale Democrazia", manifestazione prevista ogni due anni nel mese di aprile a partire dal 2009, dedicata alla riflessione e al confronto sui temi della democrazia, della cultura politica, dello sviluppo e dell'ambiente.
  • "Festival delle colline torinesi": festival di teatro contemporaneo che si svolge a Torino dal 1996 impegnando fra luglio e agosto diversi spazi della città.
  • "Torino Comics": salone e mostra mercato del fumetto, nata nel 1994, che si svolge in primavera al Lingotto Fiere di Torino.
  • "VIEW Conference": evento internazionale incentrato sulla computer grafica, le tecniche interattive, il cinema digitale, l’animazione 2D/3D, i videogiochi e gli effetti visivi. Si tiene ogni anno al Centro Congressi "Torino Incontra" durante la stagione autunnale.
  • VIEWFest: il Festival del Cinema Digitale organizzato da VIEW Conference, si svolge annualmente al Cinema Massimo.

Eventi recenti

  • Dal 10 al 26 febbraio 2006 a Torino si sono svolti i XX Giochi olimpici invernali
  • Biennale dei Leoni 2006 (15 luglio - 30 settembre): mostra itinerante che celebra il legame con la città di Lione. Disseminate per le vie e le piazze cittadine, le opere di 69 artisti di diversi paesi che raffigurano il toro ed il leone, simboli delle due città.
  • Torino Capitale Mondiale del Libro: dopo Alessandria d'Egitto, Madrid, Nuova Delhi, Anversa e Montréal, l'UNESCO ha conferito a Torino, in collaborazione con Roma, il titolo di capitale mondiale del libro per il periodo dal 23 aprile 2006 al 22 aprile 2007. Il riconoscimento ha premiato l'attività di promozione della lettura svolta dalla città attraverso il Salone Internazionale del Libro.
  • Torino 2008 World Design Capital: la città nel 2008 è stata la prima "capitale mondiale del design". Il titolo, conferito a Copenaghen dall'ICSID (International Council of Societies of Industrial Design), è stato creato appositamente per la città di Torino per riconosciuti meriti e competenze presenti sul territorio. Contemporaneamente a tale occasione, da 30 giugno al 2 luglio, al Lingotto Fiere si è svolto il "XXIII congresso mondiale degli architetti", accompagnato dalla mostra "Architetture sensibili", inaugurata il 26 luglio nel Castello di Rivara.
  • European Athletics Indoor Championships 2009: dal 6 all'8 marzo 2009 ha ospitato i Campionati europei di atletica leggera indoor.[75]
  • 100ª edizione dei campionati mondiali di pattinaggio di figura (22-28 marzo 2010).
  • Torino 2010 European Youth Capital: Torino Capitale Europea dei Giovani 2010.
  • Torino 2010 ISU World Figure Skating Championships.[76]
  • Ostensione della Sindone.
  • World Masters Games 2013, manifestazione multisportiva per atleti master (2-11 agosto 2013).[77]

Eventi legati a Italia 150

  • Italia 150: il Comitato Italia 150 prepara il programma Esperienza Italia per la realizzazione di un grande evento internazionale volto a celebrare il 150º anniversario dell'Unità d'Italia con mostre, esposizioni, spettacoli e dibattiti tra il 17 marzo e il 20 novembre 2011.[78] L'evento è un'occasione per riflettere sul passato, dibattere sul presente ma soprattutto guardare al futuro dell'Italia. Il comitato è presieduto a rotazione dal Sindaco di Torino, dal Presidente della Provincia e dal Presidente della Regione.

Persone legate a Torino

(gli elenchi non sono esaustivi)

Duchi e re

Lo stesso argomento in dettaglio: Casa Savoia.

Da quando il duca Emanuele Filiberto di Savoia, detto Testa di Ferro, trasferì nel 1563 la capitale del Ducato da Chambéry a Torino, tutti i discendenti ebbero un rapporto stretto e diretto con la città.

Scienziati e tecnologi

Filosofi

Politici

Artisti

Architettura ed arti figurative

Musica e spettacolo

  • Virginia Ferni Germano (1849 – 1934), soprano, nata e deceduta a Torino
  • Francesco Tamagno (1850 – 1905), tenore drammatico, nato a Torino
  • Giovanni Pastrone (1883 – 1959), regista, sceneggiatore, produttore del cinema muto di cui fu pioniere; visse. Operò e morì a Torino
  • Lidia Quaranta (1891 – 1928), diva del cinema muto, protagonista del famoso film muto Cabiria, nacque, visse e morì a Torino
  • Cinico Angelini (1901 – 1983), direttore d'orchestra di musica leggera e arrangiatore, diresse a Torino la Sala da ballo Gay e venne assunto presso la sede dell'EIAR a Torino nel 1938
  • Pippo Barzizza (1902 - 1994), direttore d'orchestra di musica leggera e compositore, ha lavorato a Torino presso l'EIAR dal 1931 al 1947
  • Erminio Macario (1902 – 1980), attore comico di avanspettacolo, nacque, visse e morì a Torino
  • Carlo Campanini (1906 – 1984), attore comico, nato a Torino
  • Virgilio Bellone (1907 – 1981), salesiano, musicista, insegnante al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e direttore dell'Accademia Corale "Stefano Tempia"; morì a Torino
  • Ferdinando Buscaglione (in arte Fred Buscaglione, 1921 – 1960), cantautore e polistrumentista, nacque a Torino
  • Felice Andreasi (1928 - 2005), attore cinematografico e teatrale, comico cabarettista, nato a Torino
  • Piero Angela (1928 - ), divulgatore scientifico, giornalista, scrittore e conduttore televisivo, nato a Torino
  • Isa Barzizza (1929 - ), figlia del maestro e direttore d'orchestra Pippo Barzizza, frequentò il Liceo classico Vincenzo Gioberti a Torino
  • Gipo Farassino (1934 – 2013), cantautore (prevalentemente dialettale) e uomo politico, nato, vissuto e deceduto a Torino
  • Marisa Allasio (1936 - ), attrice, nata a Torino
  • Gianni Minà (1938 - ), giornalista e scrittore, nato a Torino
  • Alba Parietti (1961 - ), ex showgirl e sex symbol, opinionista e conduttrice televisiva; nata a Torino
  • Massimo Giletti (1962 - ), anchorman e conduttore televisivo; nato a Torino
  • Luciana Littizzetto (1964 - ), attrice, cabarettista, doppiatrice, conduttrice radiofonica, scrittrice e conduttrice televisiva; nata a Torino.
  • Luisella Costamagna(1968 - ) - giornalista e conduttrice televisiva

Scrittori

  • Alessandro Tassoni (1565 – 1635), scrittore e poeta emiliano, soggiornò a Torino presso Casa Savoia per due anni
  • Giovan Battista Marino (1569 – 1625), poeta e scrittore napoletano, soggiornò dal 1608 al 1615 a Torino
  • Emanuele Tesauro (1592 – 1675), drammaturgo, retore e letterato, nacque a Torino
  • Ignazio Isler (1702 – 1788), francescano, Padre Provinciale dei Conventi italiani dei Trinitari Calzati, erudito, scrisse famose canzoni in lingua piemontese; nato, vissuto e deceduto a Torino
  • Vittorio Alfieri (1749 – 1803), poeta, drammaturgo e scrittore artigiano, soggiornò a lungo a Torino
  • Angelo Brofferio (1802 – 1866), scrittore, giornalista e parlamentare, visse a lungo a Torino
  • Niccolò Tommaseo (1802 – 1874), letterato, linguista e patriota, autore de il Dizionario della lingua italiana, si rifugiò a Torino nel 1854
  • Francesco De Sanctis (1817 – 1883), scrittore, critico letterario, filosofo e uomo politico; si rifugiò a Torino dopo i moti del 1848 e un breve periodo di carcere
  • Arturo Graf (1848 – 1913), poeta e critico letterario, ottenne nel 1886 la cattedra di letteratura neolatina presso l'Università di Torino; trasferitosi a Torino, visse nella città e ivi morì
  • Edmondo De Amicis (1846 – 1908), scrittore ligure, soggiornò a lungo a Torino, ove aveva frequentato il liceo
  • Giuseppe Giacosa (1847 - 1906), drammaturgo e librettista, si laureò all'Università di Torino in giurisprudenza, esercitando il praticantato presso lo studio che il padre aveva aperto in città
  • Emilio Salgari (1862 – 1911), romanziere, veronese di origine, nel 1898 si trasferì definitivamente a Torino, ove morì
  • Guido Gozzano (1883 – 1916), poeta, nacque, visse e morì a Torino
  • Dino Segre (in arte Pitigrilli, 1893 – 1975), scrittore ed aforista, nacque a Torino, ove visse fino al 1943; dopo un lungo soggiorno in Svizzera e poi in Argentina, rientrò a Torino ove morì
  • Nino Costa (1886 – 1945), poeta dialettale, nacque, visse e morì a Torino
  • Curzio Malaparte (1898 - 1957), giornalista e scrittore, fu direttore de La Stampa dal febbraio 1929 al gennaio 1931
  • Cesare Pavese (1908 – 1950), scrittore e traduttore langarolo, si trasferì a Torino giovanissimo e ivi morì
  • Virginia Carini Dainotti (1911 - 2003), bibliotecaria e autrice di numerosi saggi di biblioteconomia
  • Natalia Ginzburg (1916 – 1991), scrittrice, visse a lungo a Torino
  • Primo Levi (1919 – 1987), chimico e scrittore, nacque e morì a Torino
  • Beppe Fenoglio (1922 – 1963), scrittore, albese, morto a Torino
  • Franco Lucentini (1920 – 2002), scrittore romano, visse a lungo a Torino, ove morì, lavorando in coppia con Carlo Fruttero
  • Carlo Fruttero (1926 – 2012), scrittore, autore di numerose opere scritte insieme a Franco Lucentini, nacque e visse a Torino
  • Giovanni Arpino (1927 – 1987), scrittore di origine istriana, trascorse due terzi della vita a Torino ove morì
  • Margherita Oggero (1940 - ), scrittrice e insegnante, vive a Torino
  • Rinaldo Rinaldi (1951 - ) - critico letterario, nato a Torino
  • Paola Mastrocola (1956 -), scrittrice e insegnante, vive a Torino.

Imprenditori

  • Alessandro Cruto (1847 – 1908), nativo di Piossasco, inventore della lampadina a filamento di carbonio, che produsse nella sua azienda fino al 1900; deceduto a Torino
  • Teofilo Rossi di Montelera (1865 – 1927), senatore del Regno, sindaco di Torino dal 1909 al 1917, principale azionista della Martini & Rossi, deceduto a Torino
  • Giovanni Agnelli senior (1866-1945), senatore del Regno d'Italia, fondatore della FIAT, morì a Torino
  • Alfredo Frassati (1868 – 1961), giornalista, editore de La Stampa e senatore del Regno d'Italia, visse e morì a Torino
  • Vittorio Valletta (1883 – 1967), direttore generale e poi amministratore delegato (dal 1929 al 1946) e poi Presidente, risedette praticamente tutta la vita a Torino
  • Edoardo Agnelli (1892-1935), figlio di Giovanni senior, vicepresidente della FIAT, presidente de La Stampa e della Juventus, visse a Torino e in suo onore è stato dato il nome ad una scuola salesiana.
  • Battista Farina (meglio noto come Pininfarina, 1893 – 1966), trasferitosi giovanissimo a Torino, vi fondò l'omonima carrozzeria
  • Filiberto Guala (1907 – 2000), ingegnere laureatosi al Politecnico di Torino, fu amministratore delegato della Rai dal 1954 al 1956
  • Giulio Einaudi (1912 - 1999), figlio di Luigi, compì i suoi studi a Torino, ove fondò e diresse la casa editrice che porta il suo nome
  • Nuccio Bertone (1914 - 1997), imprenditore, stilista di autovetture, portò al successo la carrozzeria torinese ereditata dal padre; nato e morto a Torino
  • Gianni Agnelli (1921 – 2003), figlio di Edoardo, primo azionista e Presidente della FIAT dal 1966, visse a Torino e ivi morì
  • Ferdinando Beccalli Falco (1949 - ), dirigente d'azienda ed economista, Presidente e Amministratore delegato (Chief Executive Officer, CEO) di General Electric Europe e CEO di GE Germany, nato a Torino
  • Marco Boglione (1956 - ), imprenditore nel settore tessile, fondatore e presidente di BasicNet SpA di Torino; nato a Torino
  • Andrea Agnelli (1975 -), figlio di Umberto, imprenditore e dirigente sportivo, dal 2010 presidente della Juventus; nato e vive a Torino

Religione

Lo stesso argomento in dettaglio: Arcidiocesi di Torino.

Militari

Suddivisioni amministrative

Lo stesso argomento in dettaglio: Circoscrizioni e quartieri di Torino.
File:Circoscrizioni torino.png
Mappa delle Circoscrizioni di Torino
Vista della città dal Monte dei Cappuccini.
Vista aerea del centro cittadino

La città di Torino è suddivisa in 92 zone statistiche e relativi quartieri cittadini.
Questi ultimi sono raggruppati in 10 macro-zone amministrative, chiamate "circoscrizioni", con i rispettivi centri civici.[80]

Ognuna delle 10 Circoscrizioni con i rispettivi centri civici a loro volta comprende più quartieri storici: borghi, rioni, borgate, zone.

Qui di seguito sono riportati alcuni dei principali.

N° Circoscrizione Residenti Superficie Quartieri Unità urbanistiche comprese
I Circoscrizione 80.316 ab. 7 km² 1. Centro
2. Crocetta
II Circoscrizione 104.485 ab. 7 km² 3. Santa Rita
4. Mirafiori Nord
III Circoscrizione 130.788 ab. 9 km² 5. Borgo San Paolo
6. Cenisia
7. Pozzo Strada
8. Cit Turin
9. Borgata Lesna
IV Circoscrizione 96.271 ab. 9 km² 10. San Donato
11. Campidoglio
12. Parella
V Circoscrizione 123.624 ab. 16 km² 13. Borgo Vittoria
14. Madonna di Campagna
15. Lucento
16. Vallette
VI Circoscrizione 105.421 ab. 25 km² 17. Barriera di Milano
18. Regio Parco
19. Barca
20. Bertolla
21. Falchera
22. Rebaudengo
23. Villaretto
VII Circoscrizione 87.853 ab. 23 km² 24. Aurora
25. Vanchiglia
26. Sassi
27. Madonna del Pilone
VIII Circoscrizione 58.289 ab. 16 km² 28. San Salvario
29. Cavoretto
30. Borgo Po
IX Circoscrizione 76.268 ab. 7 km² 31. Nizza Millefonti
32. Lingotto
33. Filadelfia
X Circoscrizione 39.279 ab. 11 km² 34. Mirafiori Sud

Economia

Torino è il terzo polo economico produttivo del paese e fa parte del triangolo industriale insieme a Genova e Milano.

Nuova Fiat 500 (2007)

Insieme alla sua provincia è ai vertici dell'export italiano, piazzandosi al secondo posto tra le province italiane per valore delle esportazioni.[81]

Hanno sede a Torino e provincia alcune tra le più importanti aziende del paese, tra le quali spiccano FCA Italy, Comau, Teksid, New Holland, Iveco, Alpitour, Olivetti, Reply, Lavazza, Italdesign Giugiaro,Pininfarina, Seat Pagine Gialle, Martini & Rossi, Avio, Basic Net, Carlo Pignatelli e il Gruppo Armando Testa. Sempre in territorio torinese sono presenti importanti centri direzionali come Ferrero, CNH Industrial, Fiat Chrysler Automobiles e Maserati. Anche a livello bancario e assicurativo la città ha forti tradizioni. Nel capoluogo subalpino c'è la sede di Intesa Sanpaolo, la prima banca del paese di cui la Compagnia di San Paolo è la prima azionista, così come la Fondazione CRT è tra le principali in UniCredit. In campo assicurativo ha sede a Torino la Reale Mutua.

Foto aerea d'epoca dello stabilimento Fiat Mirafiori, la fabbrica più grande d'Italia nonché la più antica in Europa ancora in funzione.[82]

Negli anni la città ha attraversato una lunga fase di riconversione industriale, sia per la crisi dell'industria metalmeccanica, sia per la tendenza delle manifatture dei paesi avanzati a trasferire le loro produzioni nei paesi in via di sviluppo. Dagli anni ottanta Torino ha visto il peso dell'industria ridursi a favore del terziario, pur rimanendo uno dei principali centri industriali italiani ed europei. Tante sono le aziende che hanno scelto Torino , tra le quali General Motors che ha deciso di tenere nel capoluogo piemontese un'importante base di ricerca per la sperimentazione dei motori diesel; in un settore come quello della componentistica per auto in forte crescita. Con una rete di oltre 350 aziende, la Camera di Commercio di Torino ne ha selezionate 145. Il progetto From Concept to Car mira a promuovere le eccellenze del settore in tutto il mondo.[83]

Rampa per le automobili al Lingotto, oggi importante centro del settore terziario

Negli anni vi è stato un boom del settore informatico ed elettronico. Alla già preesistente attività di ricerca del Politecnico di Torino, dell'Istituto Mario Boella, dell'Istituto Galileo Ferraris e del Centro di Ricerche FIAT, si è affiancata l'attività del distretto informatico Torino Wireless che appartiene alla rete dei distretti italiani riconosciuti dal Ministero dell'Università e della Ricerca. Nato per coordinare tutte le attività di ricerca e di produzione del settore ICT dell'area torinese, attualmente sono impegnate circa 6000 imprese.Un'altra operazione importante è stata la riconversione di una parte della superficie occupata dalla fabbrica di Mirafiori, sostenuta dal progetto Torino Nuova Economia[84] anche grazie alla collaborazione con il Politecnico, ospitano il Centro del design.

L'evento olimpico del 2006 ha contribuito a diminuire il ristagno economico. Grandi opere pubbliche come quelle per il Passante Ferroviario, la Metropolitana e le Spine hanno ridisegnato e stanno ridisegnando il volto della città.

Culla del cinema italiano, grazie all'associazione Torino Film Commission, la città è diventata un'apprezzata quinta per l'ambientazione e la produzione di film, pubblicità e video musicali. All'interno della Mole è ospitato il Museo nazionale del cinema. Nel capoluogo sabaudo è inoltre attivo il Cineporto, una struttura polifunzionale dedicata alle produzioni cinematografiche unica in Italia.

Torino nel 2011 presentava un Pil di 37,5 e un debito di oltre 3,2 miliardi di Euro, rendendola la seconda città più indebitata d'Italia dopo Milano e quella con il maggiore indebitamento procapite[85]. Nel 2014, dopo la pesante recessione che ha colpito la città e il settore industriale, il Pil che dal 2007 al 2013 aveva subito una riduzione del 11,5%, si è stabilizzato alla quota di 36 mentre il debito si è attestato sotto i 3 miliardi di Euro[86]. Sebbene il Pil sia elevato, posizionando Torino tra le prime 100 città del mondo con maggiore ricchezza disponibile, questa non è equamente distribuita e la città risulta essere la più povera del Nord Italia[87].

Nel 2012 è stata classificata da GaWC come una città mondiale "Gamma -".[88]

Nel 2014 l'UNESCO ha dichiarato Torino come Città creativa per la categoria del design.[89]

Infrastrutture e trasporti

Strade

Collegamenti autostradali

Su Torino convergono sei autostrade (tra cui è particolarmente importante quella in direzione della Francia) ed un raccordo autostradale:

Tangenziali

Lo stesso argomento in dettaglio: Tangenziale Est di Torino.

Il sistema autostradale urbano di Torino comprende inoltre il raccordo all'A4 Torino-Milano ed alla S.S.11 di 3,13 km.

Ferrovie

Stazione di Torino Porta Nuova

Torino è il terzo nodo ferroviario italiano. La rete ferroviaria all'interno dei suoi confini è costituita principalmente da linee ferroviarie RFI ma anche da linee locali GTT.

La tratta urbana di competenza del GTT è quella che parte da Torino Dora e che va sino alla periferia Nord al confine con il comune di Venaria Reale (direzione Caselle Torinese - Aeroporto Sandro Pertini - Ceres).

Le linee ferroviarie principali che si dipartono da Torino sono quelle che vanno verso Genova (via Asti e Alessandria), verso Milano (via Novara e Vercelli) e verso la Francia (via Bardonecchia e il Traforo ferroviario del Frejus) e Ventimiglia (via Cuneo e il Traforo ferroviario del Colle di Tenda). Ci sono poi linee minori verso Ivrea-Aosta, Mondovì-Savona, Pinerolo-Torre Pellice, Trofarello-Chieri, Ciriè-Lanzo Torinese-Ceres e Rivarolo Canavese-Cuorgnè-Pont Canavese.

Passante ferroviario e Servizio ferroviario metropolitano (SFM)

La nuova stazione ferroviaria di Torino Porta Susa, fulcro centrale del Passante ferroviario di Torino e delle linee SFM.

Il servizio ferroviario metropolitano di Torino (SFM) è un sistema di trasporto pubblico locale dell'area metropolitana di Torino coordinato dall'Agenzia Mobilità Metropolitana ed interamente finanziato dalla Regione Piemonte.

Mappa delle 7 linee SFM di Torino.

Aeroporti

Aeroporti di Torino

Attualmente la città di Torino dispone di due scali aerei internazionali: l'Aeroporto di Torino-Caselle e l'Aeroporto di Cuneo-Levaldigi.

Aeroporto Internazionale "Sandro Pertini" di Torino-Caselle

In corso Marche, inoltre, è presente l'aeroporto di Torino-Aeritalia (Codice ICAO: LIMA); inaugurato nel 1916, dopo la costruzione dell'aeroporto di Caselle è rimasto in uso come struttura di aviazione generale e da turismo, affiancato da una scuola di volo per aerei ed elicotteri e - più recentemente - dalla sede dei velivoli di elisoccorso e protezione civile.

Aeroporti dismessi

Mobilità urbana

La rete di trasporti di Torino è gestita dal GTT, acronimo di Gruppo Torinese Trasporti, nato nel 2003 dalla fusione di ATM e SATTI. Nel territorio del Comune di Torino, il sistema di mobilità metropolitana e ferroviaria urbana si sviluppa complessivamente per 29 km, articolati su 8 linee servite da 28 stazioni.

Metropolitana

Lo stesso argomento in dettaglio: Metropolitana di Torino.
La Metropolitana di Torino

A Torino è in funzione la prima metropolitana automatica d'Italia utilizzante veicoli leggeri, frequenti e senza conducente per ridurre al minimo i tempi d'attesa e adattare il servizio alle esigenze delle diverse fasce orarie. Si rivelano anche particolarmente sicuri, dato che l'accesso ai vagoni è consentito solo in fase di effettiva presenza del treno, mentre per il resto del tempo le rotaie sono del tutto inaccessibili. 23 treni VAL208-Torino viaggiano sotto corso Francia, corso Vittorio Emanuele II e via Nizza; 13,4 km da percorrere in 20 minuti, collegando il parcheggio di interscambio di Fermi (Collegno) al "cuore" di Torino e alle stazioni ferroviarie di Porta Susa e di Porta Nuova per terminare presso il polo fieristico di Lingotto Fiere.

Trasporto merci

Lo stesso argomento in dettaglio: Interporto di Torino.

Amministrazione

Lo stesso argomento in dettaglio: Amministrazione di Torino.
Bandiera ufficiale di Torino, risalente all'assedio del 1706

Gemellaggi

Torino è gemellata[90] con:

ha accordi di collaborazione con:

e ha firmato lettere di intenti con:

Sport

Alla città è stato assegnato il titolo di Capitale europea dello sport per il 2015[93], in quanto eccellenza nel panorama sportivo europeo.[94]

Baseball

Nella città sono presenti due società: la Grizzlies Torino 48 militanti il campionato di serie C1 e la Juve 98 BC militante il campionato di serie B. La prima gioca le sue partite casalinghe allo Stadio Passo Buole.[95]

Calcio maschile

Lo stesso argomento in dettaglio: Juventus Football Club, Torino Football Club e Derby di Torino.

A Torino fu fondata nel 1898[96] la Federazione Italiana Football, oggi Federazione Italiana Giuoco Calcio e, nello stesso anno, l'8 maggio, si tenne al velodromo Umberto I il primo primo campionato ufficiale[97]. Delle quattro partecipanti, una era il Genoa (che vinse il torneo) e tre erano del capoluogo sabaudo: Internazionale, Reale Società Ginnastica e F.C. Torinese.

Una fase di Juventus-Torino (1-1) del campionato 1976-77: il granata Francesco Graziani è contrastato in tackle dal bianconero Gaetano Scirea e da Romeo Benetti (numero 10), mentre l'arbitro Paolo Casarin osserva l'azione.

La città è sede di due società professionistiche, la Juventus (fondata nel 1897) e il Torino (del 1906), militanti entrambe in Serie A ed emerse, nel corso della loro storia, tra le protagoniste del calcio italiano e, nel caso della cosiddetta vecchia Signora, internazionale[98]. I due club hanno, al 2015, vinto 38 titoli di campione d'Italia (Juventus 31, Torino 7), 15 Coppe Italia (Juventus 10, Torino 5) e 6 Supercoppe d'Italia (tutte della Juventus), che rendono Torino la prima città italiana dal palmarès calcistico più ricco. In aggiunta a ciò, a livello internazionale la Juventus vanta la vittoria in due edizioni della Coppa dei Campioni (la prima nel 1984-85 e la seconda, con la nuova denominazione di Champions League, nel 1995-96), altrettante Supercoppe UEFA (nel 1984 e nel 1996) e Coppe Intercontinentali (1985 e 1996), una Coppa delle Coppe (nel 1983-84), tre Coppe UEFA (1976-77, 1989-90 e 1992-93) e una Coppa Intertoto (1999); la stessa fu la prima squadra d'Europa a vincere nel 1985 tutte e tre le competizioni continentali, nonché la prima e tuttora unica al mondo ad avere vinto almeno una volta tutti i trofei ufficiali per club cui una squadra proveniente dall'UEFA può prendere parte[99].

Il Torino, fondato nel 1906 ad opera di alcuni soci dissidenti della Juventus, conobbe il suo periodo di maggior splendore durante gli anni quaranta, vincendo cinque campionati consecutivi e stabilendo, tra altri primati, il record di imbattibilità casalinga nel campionato di massima serie (88 incontri), ancora vigente. Quella squadra conobbe un'inaspettata e drammatica fine il 4 maggio 1949, al ritorno da un'amichevole disputata allo Stadio Nazionale di Lisbona contro il Benfica: l'aereo su cui la squadra rientrava a Torino si schiantò sul retro della basilica di Superga. Capitano di quella squadra era Valentino Mazzola, padre di Ferruccio e Sandro Mazzola, entrambi affermati calciatori.

Anche la Juventus conobbe un episodio drammatico nella sua storia sportiva, il 29 maggio 1985 a Bruxelles prima della partita di finale della Coppa dei Campioni di quell'anno, che poi sarebbe stata vinta 1-0 sul Liverpool. In seguito alle cariche dei tifosi inglesi, un gruppo di italiani si addossò a un muretto di tenuta sulle gradinate dello stadio Heysel, che cedette provocando la caduta nel vuoto di numerose persone e la morte di 39 persone, tra cui 32 italiani.

Tra le due squadre esiste una storica rivalità sportiva, la più antica nel calcio nazionale[100]; l'incontro di calcio che le vede contrapposte è noto come Derby della Mole, che in particolare negli anni settanta si rivelò sovente decisivo per la conquista del campionato.

Altre squadre del capoluogo piemontese sono l'A.S.D. Cenisia, per risultati ottenuti la terza squadra della città, avendo raggiunto in passato la Lega Pro Seconda Divisione (ex serie C/2), l'A.S.D. Atletico Torino in Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta, G.S.D. Iveco 2005 Calcio, la Polisportiva Rapid Torino e l'A.S.D. Michelin Sport Club, tutte nel girone piemontese-valdostano di 2ª categoria e l'A.S.D CitTurin LDE, Prima Categoria.

Calcio femminile

Calcio a cinque

Ciclismo

Ivan Basso. vincitore della cronometro di Torino nel Giro d'Italia 2005

Dopo quattro anni di interruzione dal 2008 al 2011 è stata riproposta nel 2012 la Milano-Torino, classica del ciclismo di circa 200 km. Fino al 2004 la corsa, insieme al Giro del Piemonte, chiudeva la stagione agonistica da tradizione, a seguito di una modifica dei calendari si è svolta a marzo dal 2004 al 2007, per poi tornare a settembre nel 2012. Si tratta della competizione più antica d'Italia, la cui prima edizione risale al 1876. Attualmente la corsa è organizzata dal quotidiano La Gazzetta dello Sport.

Il 27 maggio 2005 la 18ª tappa del Giro d'Italia 2005, una cronometro individuale, si è conclusa a Torino con la vittoria di Ivan Basso.

Il 7 maggio 2011 ha invece ospitato l'arrivo della tappa inaugurale del Giro d'Italia 2011, una cronometro a squadre di 19,3 km., partita da Venaria Reale e vinta dalla squadra statunitense HTC-Highroad

A Torino ha sede inoltre il Motovelodromo "Fausto Coppi", inaugurato nel 1920 ma attualmente adibito ad altre attività per motivi di agibilità nonché per l'apertura del più moderno impianto di San Francesco al Campo.[101]

Canottaggio

Nel 1888 venne fondata la Federazione Italiana Canottaggio con il nome di Rowing Club Italiano, seguita il 25 giugno 1892 dalla Fédération Internationale des Sociétés d'Aviron (FISA), la federazione internazionale di canottaggio.[102] Numerose sono le società di canottieri, tra cui si possono ricordare la più antica: la Reale Società Canottieri Cerea. Oltre a questa a Torino sono anche presenti la Società Canottieri Esperia-Torino, la Società Canottieri Armida e la Canottieri Caprera.

Pallanuoto

Negli anni ottanta, Torino ebbe una forte squadra di pallanuoto che poi ha subì la stessa sorte della pallavolo e del basket. La pallanuoto torinese è ritornata ad alti livelli nel 2007 quando la squadra Torino 81, allenata da Bruno Bodrone, è stata promossa in serie A2.

Football americano

Hockey

Una partita di hockey su ghiaccio durante le Olimpiadi di Torino 2006

Hockey su prato:

Hockey su ghiaccio:

Sledge hockey:

Hockey in-linea:

Pallacanestro

In campo femminile si possono contare 6 scudetti: uno vinto dalla Club Atletico Torino, nel primo campionato organizzato nel 1924, e gli altri dalla Sisport FIAT tra gli anni sessanta e ottanta quando vince anche la Coppa dei Campioni. La Pallacanestro Torino milita in Serie A1.

In campo maschile invece tra gli anni settanta e la metà degli anni novanta la pallacanestro torinese è stata rappresentata ai massimi livelli dall'Auxilium Pallacanestro Torino. Dopo la scomparsa avvenuta nel 2008, la società che oggi punta a prendere la sua eredità è la PMS Torino che milita in Serie A2 Gold. Sono presenti anche altre realtà nei campionati minori a partire del CUS Torino.

Pallamano

Pallavolo

Nel passato grande importanza ha avuto la squadra di pallavolo del CUS Torino (vincitrice di quattro campionati italiani e della Coppa dei Campioni nel 1980). La squadra di volley dopo un glorioso passato adesso milita in serie C.

Rugby

Una fase di Template:Rugby Torino - Rugby Roma al Motovelodromo, campionato 1975-76

Torino vanta la primogenitura in Italia sia del rugby a 15 (o rugby union) che del cosiddetto "tredici" (o rugby league).

Fu nel capoluogo sabaudo, infatti, che nel 1910 si tenne la prima documentata partita di rugby a 15 mai disputata in Italia, un incontro dimostrativo tra il parigino Racing Club de France e la ginevrina Servette[103], e ivi nacque il primo club rugbistico italiano, che durò solo il tempo di un incontro amichevole contro una selezione di rugby del Pro Vercelli[103].

Un nuovo Torino Rugby nacque nel 1933[104], periodo in cui nel campionato italiano militava il GUF Torino (in seguito CUS Torino) e, nell'immediato dopoguerra, i resti di tali due squadre si unirono per formare una compagine unica sotto i colori della Reale Società Ginnastica, che vinse il campionato italiano 1946-47[105].

La Ginnastica, successivamente, lasciò il campionato per impegnarsi nella promozione del rugby a 13 in Italia (come Torino XIII[106]) e lo stadio Comunale di Torino ospitò nel 1952 il primo incontro interno della Nazionale italiana a XIII[107], una sconfitta 18-22 contro la Francia (solo nel 2008 la Nazionale a XV disputò il suo primo incontro a Torino[108], una sconfitta 15-22 contro l'Argentina[108]).

Nel 1965 un rinnovato Rugby Torino affiancò il CUS Torino in campionato; la squadra giunse in serie A nel 1975[109] e vi rimase cinque stagioni consecutive, con miglior risultato il settimo posto del 1977-78; da dopo la retrocessione avvenuta nel 1980 Torino non ha più avuto una squadra in massima divisione.

Al 2015 le due principali squadre della città sono il citato CUS Torino e il VII Rugby Torino, erede del Rugby Torino, che milita a Settimo Torinese.

Tennis tavolo

Sono attive numerose società di tennistavolo a Torino. Tra queste spicca il CUS Torino (sezione tennis tavolo), campione d'Italia 2011.

Altri sport

Nel 2006 si sono svolte a Torino le Olimpiadi degli scacchi, i Campionati mondiali universitari di golf arrivati all'undicesima edizione, i Campionati mondiali di scherma e i Mondiali assoluti di nuoto pinnato. Sono stati inoltre assegnati alla città piemontese i Campionati Europei "Torino 2008" di tiro con l'arco, i Campionati Europei di ginnastica ritmica del 2008, i Campionati europei di atletica leggera indoor del 2009 ed i Campionati mondiali di pattinaggio di figura del 2010.

A Torino esistono forti tradizioni in sport minori quali tiro con l'arco, bocce e pallone elastico. Ci sono anche diversi club di scherma.

XX Giochi olimpici invernali

Lo stesso argomento in dettaglio: XX Giochi olimpici invernali.
Logo Torino 2006

Torino è stata la sede dei XX Giochi olimpici invernali, svoltisi il 10-26 febbraio del 2006, seguiti a marzo dalle Paralimpiadi. Nel gennaio 2007 è stata la volta delle Universiadi invernali.

Altre manifestazioni sportive

Il braciere olimpico di Torino 2006

Negli anni successivi alle Olimpiadi invernali del 2006, a Torino si sono svolte le seguenti manifestazioni sportive:

  • Universiadi invernali 2007
  • Torino 2008: Campionati Europei e del Mediterraneo di Tiro con l'arco
  • Euritmica Torino 2008: XXIV Campionati Europei di Ginnastica Ritmica
  • World Air Games Torino 2009: dal 6 al 13 giugno 2009.[110]
  • Campionati mondiali di pattinaggio di figura ISU[111]: dal 21 al 28 marzo 2010 al Palazzo a Vela di Torino.
  • Campionati mondiali di pallavolo maschile: dal 24 settembre al 10 ottobre 2010 l'Italia ha ospitato i mondiali di pallavolo maschile. Torino, col Palasport Olimpico, è stata una delle sedi di gara.[112]
  • World Masters Games 2013, manifestazione multisportiva per atleti master (2-11 agosto 2013).

La città è stata inoltre designata quale sede degli incontri di Final Four dell'Eurolega di pallacanestro del 2011 ma, nel 2010, per ragioni economiche ha rinunciato ad ospitare la manifestazione.[113]

Impianti sportivi

PalaOlimpico Isozaki durante le Olimpiadi 2006
PalaOlimpico durante un concerto

Grazie alla solida tradizione sportiva della città, Torino dispone di impianti sportivi e di intrattenimento all'avanguardia. Il parco impianti è stato recentemente implementato grazie all'avere ospitato i XX Giochi Olimpici Invernali.

Questi sono gli impianti di Torino, ordinati per capienza e con a fianco il quartiere che li ospita:

Ultimato nel 1933, venne inaugurato ospitando i Giochi Littoriali dell'anno XI ed intitolato a Mussolini. Fu una delle sedi del Mondiale 1934. Dismesso nel 1990 in seguito alla costruzione dello Stadio delle Alpi, è stato ristrutturato nel 2005 dal Comune per ospitare le cerimonie di apertura e chiusura di Torino 2006. Dal 2006 al 2011, per cinque stagioni, le squadre cittadine di calcio vi hanno svolto le loro partite interne. Dal 2011 solo il Torino vi disputa le proprie gare interne. L'impianto viene utilizzato anche come sede di concerti.

Inaugurato nel 2005, è stato il palazzo dello sport centrale di Torino 2006 e, attualmente, è l'arena coperta più capiente d'Italia. Impianto polivalente ha già ospitato, oltre alle manifestazioni sportive delle Olimpiadi, anche diversi concerti rock, manifestazioni culturali, spettacoli e conventions.

Già "Stadio Ruffini", è immerso nell'omonimo parco. Lo stadio è utilizzato per partite di calcio e gare di atletica. Ogni anno ospita il Meeting IAAF Internazionale Città Di Torino - Primo Nebiolo. È stato ristrutturato nel 2000 per coprire la Tribuna Centrale ed è intitolato a Primo Nebiolo.

È un impianto polivalente degli anni novanta, costruito di fianco allo Stadio Delle Alpi. adatto per manifestazioni concertistiche ma non ad eventi sportivi, è attualmente inattivo.

Uno degli edifici simbolo del distretto di Italia '61, è stato ristrutturato in occasione di Torino 2006.L'impianto ospita competizioni e spettacoli di pattinaggio su ghiaccio.

Costruito negli anni sessanta richiama, in piccolo, le strutture del PalaLottomatica di Roma. È immerso nell'omonimo parco. Recentemente ristrutturato e riaperto nel 2005.

Anch'esso costruito in occasione di Torino 2006, sostituisce la storica pista di pattinaggio Rolling di Corso Tazzoli. Fu originariamente concepito per diventare il nuovo ed unico Palasport del Ghiaccio di Torino.

È uno stadio per il calcio di proprietà della Juventus.

  • Stadium, 70.000 posti (demolito nel 1938)

Costruito nell'ex Piazza D'armi, copriva un'area di 100.000 metri quadrati e aveva 40.000 posti a sedere e 30.000 posti in piedi. Venne inaugurato nel 1911. Lo stadio dopo il 1928 non fu più utilizzato e nel 1938 fu demolito per far posto al Politecnico.

Il nome dedicato

  • Alla città di Torino è stato dedicato un asteroide 9523 Torino perché in una conferenza tenutasi in questa città è stata presentata la scala di pericolosità degli asteroidi.
  • A Torino è dedicata l'automobile Ford Torino, un modello coupé molto in voga negli USA durante gli anni settanta: si tratta della vettura utilizzata dall'agente Starsky nella serie televisiva Starsky & Hutch. Il nome del modello "GT" compare nel film Gran Torino, diretto ed interpretato da Clint Eastwood nell'anno 2008.

Note

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  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Camillo Brero, Gramàtica piemontèisa, Torino, Gros/Tomasone & C., ed 1975, dal colophon in lingua piemontese
  5. ^ In riferimento al fatto che, in metropoli quali Roma, Milano, Napoli, Palermo, Genova, Firenze, Bologna e Bari, l'agglomerato urbano coincide all'incirca con le istituzionalizzate Città Metropolitane, e le relative aree metropolitane si estendono al di fuori dalle ex province, mentre a Torino accade il contrario
  6. ^ http://www.ons.gov.uk/ons/guide-method/user-guidance/urban-audit/urban-audit-iv/index.html
  7. ^ http://www.ons.gov.uk/ons/guide-method/user-guidance/urban-audit/urban-audit-v/index.html
  8. ^ http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/region_cities/city_urban/urban_audit_data_collections
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  19. ^ Da notare che fino al XVI secolo tutti i fiumi torinesi scorrevano al di fuori della cinta muraria cittadina.
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  21. ^ Filippo Ambrosini, Piemonte giacobino e napoleonico, pp. 106-107
  22. ^ Filippo Ambrosini, Piemonte giacobino e napoleonico, p. 110
  23. ^ Filippo Ambrosini, Piemonte giacobino e napoleonico, p. 111
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  25. ^ Onorificenze della Presidenza della Repubblica
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  58. ^ Torino Jazz festival, via a sette giorni di grandi suoni - Repubblica.it
  59. ^ Inoltre ricordiamo le band Torinesi punk più conosciute a livello internazionale quali Blue Vomit e Nerorgasmo capitanate da Luca Bortolusso, Simone Cinotto ed Enrico Falulera.Anne Carlini - Exclusive Magazine
  60. ^ Citato in: Vittorio Messori e Giovanni Cazzullo, Il Mistero di Torino, Milano, Mondadori, 2005, ISBN 88-04-52070-1, p.217
  61. ^ Uno dei primi autori che parlò di un'origine insolita di Torino fu Emanuele Tesauro nella sua Della Historia della città di Torino, 1678, opera dedicata a Madama Reale Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours. Vedi inoltre: Gianni Oliva, I Savoia, Milano, Oscar Mondadori, 1998, (riguardo l'interesse per l'alchimia di Emanuele Filiberto). Lo storico Cibrario narra che nel 1648 venne scoperto un complotto che utilizzava la magia nera, avente lo scopo di uccidere Maria Cristina di Francia: i responsabili, un monaco di nome Gandolfi, l'aiutante di camera Gioia e il senatore Sillano vennero arrestati. Vedi inoltre: Danilo Tacchino, Torino,Storia e misteri di una provincia magica, Roma, Edizioni Mediterranee, 2007
  62. ^ AAVV., I segreti di Torino sotterranea Torino, Editrice il Punto, 1996 e AAVV., I Misteri del Piemonte sotterraneo , Torino, Editrice il Punto, 2001
  63. ^ a b Messori e Cazzullo, Il mistero di Torino, p. 210
  64. ^ a b c Danilo Tacchino, Torino, Storia e misteri di una provincia magica, Roma, Edizioni Mediterranee, 2007
  65. ^ Messori e Cazzullo, Il mistero di Torino, p. 209
  66. ^ Francesco Cognasso, Storia di Torino, Gruppo Editoriale Giunti, 2002; Enrico Nassi, La Massoneria, Roma, TEN, 1994. Per l'anticlericalismo dell'eroe dei due mondi: Le mie memorie di Giuseppe Garibaldi, Rizzoli editore, 1982.
  67. ^ A titolo d'esempio, il 4 maggio 1850 l'arcivescovo di Torino, monsignor Luigi Fransoni, venne arrestato per il rifiuto di comparire in tribunale, colpevole di aver invitato i parroci del Regno di Sardegna a resistere all'attuazione delle leggi Siccardi. Il 10 aprile il nunzio apostolico a Torino, per protesta, aveva abbandonato la città
  68. ^ Messori e Cazzullo, Il mistero di Torino, pp. 223-224
  69. ^ Relazioni: Viaggio nella Torino magica
  70. ^ Leonardo Bistolfi, scultore e politico, fu affiliato alla massoneria
  71. ^ Visita Torino - Varie
  72. ^ Messori e Cazzullo, Il mistero di Torino, p. 226
  73. ^ Renzo Rossotti, Torino Esoterica, Roma, Newton & Compton Editori, 2009
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  76. ^ Torino2010 - ISU World Figure Skating Championships® 100 Years
  77. ^ Torino 2013
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Bibliografia

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  • Vittorio Messori, Giovanni Cazzullo, Il Mistero di Torino, Milano, Mondadori, 2005, ISBN 88-04-52070-1.

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