Faro della Vittoria (Torino)

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Faro della Vittoria
Faro della Maddalena
Faro della Vittoria (Torino)
Il Faro della Vittoria in inverno
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàTorino
Coordinate45°01′52″N 7°43′18″E / 45.031111°N 7.721667°E45.031111; 7.721667
Mappa di localizzazione: Italia
Faro della Vittoria (Torino)
Costruzione1928
Altezza26,50 m
Elevazione715 m s.l.m.
Visitabileno
Automatizzato

Il Faro della Vittoria, anche noto come Faro della Maddalena, è un monumento colossale dedicato alla Vittoria Alata, posto sulla sommità del parco della Rimembranza presso il Colle della Maddalena. L'ottica del faro è alloggiata nella fiaccola sorretta tra le mani dell'imponente statua in bronzo, opera dello scultore torinese Edoardo Rubino.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il monumento fu eretto nel 1928 dal senatore Giovanni Agnelli che decise di donarlo alla città per commemorare il decimo anniversario della vittoria dell'Italia nella prima guerra mondiale sull'Austria e Germania. La cima del Colle della Maddalena[2] venne spianata e resa così meno impervia per agevolare il trasporto e il montaggio delle parti della colossale statua.

Vista notturna del Faro della Vittoria.
Il basamento in granito con l'epigrafe di Gabriele D'Annunzio.
Il faro della Vittoria in una fotografia di Mario Gabinio (1928 post; stampa alla celloidina?).

Il Faro è stato completamente restaurato nel 2013.[3][4]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Opera in bronzo dello scultore torinese Edoardo Rubino[5], la statua pesa complessivamente 25 tonnellate, è alta 18,50 metri ed è poggiante su un basamento in pietra di ulteriori 8 metri di altezza[6]. La luce del faro è visibile da tutta la città e dai dintorni, in particolare di notte. Dalla vetta del colle dove è posto, ovvero un piazzale ricoperto di ghiaia, si gode un buon panorama della catena delle Alpi Occidentali e vicino alla statua è presente una tavola di orientamento in granito con lastra superiore di ottone, con l'indicazione della rosa dei venti e della direzione delle principali vette alpine visibili nelle giornate serene con cielo terso. Sulla facciata del basamento in granito rivolta verso Torino è incisa un'epigrafe del poeta Gabriele D'Annunzio:

«ALLA PVRA MEMORIA
ALL'ALTO ESEMPIO
DEI MILLE E MILLE FRATELLI COMBATTENTI
CHE LA VITA DONARONO
PER ACCRESCERE LA LVCE DELLA PATRIA
A PROPIZIAR COL SACRIFIZIO L'AVVENIRE
IL DVREVOLE BRONZO
LA RINNOVANTE SELVA
DEDICANO
GLI OPERAI DI OGNI OPERA
DAL LORO CAPO GIOVANNI AGNELLI
ADVNATI SOTTO IL SEGNO
DI QVELLA PAROLA BREVE
CHE NELLA GENESI
FECE LA LVCE

FIAT LVX: ET FACTA EST LVX NOVA

MAGGIO MCMXV - MAGGIO MCMXXVIII»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ AA.VV., 2.2 Al Colle della Maddalena, in Torino e Valle d'Aosta, collana Guida d'Italia, Touring Editore, 1996, p. 329. URL consultato il 18 novembre 2020.
  2. ^ Nome con cui è noto, anche se impropriamente, il Bric della Maddalena.
  3. ^ La città ritrova il Faro della Vittoria
  4. ^ Il Faro della Vittoria torna a risplendere sulla città di Torino
  5. ^ Edoardo Rubino fu presidente dell'Accademia Albertina e autore anche del Monumento al Carabiniere presso i Giardini Reali.
  6. ^ Una delle statue più grandi al mondo nel suo genere.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984 , p. 661.
  • (a cura di) Pier Luigi Bassignana, Il Faro della Vittoria: La statua della Maddalena torna a risplendere, Torino, Edizioni del Capricorno, 2013, ISBN 978-88-7707-201-6.
Particolare

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