Città creative

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Città creativa)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Il progetto Città creative dell'UNESCO nasce nel 2004 con lo scopo di unire una lista di città che hanno fatto della creatività il motore dello sviluppo economico.

Al 31 dicembre 2021 le Creative Cities sono 246,[1] di cui 13 italiane (Bologna, Fabriano, Torino, Parma, Roma, Alba, Carrara, Milano, Pesaro, Bergamo, Biella, Como e Modena)[2]

Elenco parziale

[modifica | modifica wikitesto]

Città creative del cinema

[modifica | modifica wikitesto]

Città creative per la musica

[modifica | modifica wikitesto]

Città creative per la letteratura

[modifica | modifica wikitesto]

Città creative per le arti popolari e l'artigianato

[modifica | modifica wikitesto]

Città creative per il disegno industriale

[modifica | modifica wikitesto]

Città creativa per le arti mediatiche

[modifica | modifica wikitesto]

Città creativa per la gastronomia

[modifica | modifica wikitesto]

Le città creative italiane

[modifica | modifica wikitesto]

Città creativa per la musica dal 2006.[3]

Città creativa per l'artigianato, le arti e le tradizioni popolari dal 18 ottobre 2013.[4] La città marchigiana ha ottenuto questo riconoscimento soprattutto grazie alla produzione della carta a mano (e ad altre iniziative tra cui il festival Poiesis). La promotrice di Fabriano città creativa è stata l'imprenditrice Francesca Merloni. Fabriano ha ospitato nel giugno 2014 e settembre 2015 un forum di alcune città creative, e nel 2019 ha ospitato il XIII forum mondiale delle città creative UNESCO.

Città creativa per il design dal 1º dicembre 2014.[5]

Città creativa per la gastronomia dall'11 dicembre 2015.[6]

Città creativa del cinema dall'11 dicembre 2015.[7]

Città creativa per la gastronomia dal 31 ottobre 2017.[8]

Città creativa per le arti popolari e l'artigianato dal 31 ottobre 2017.[9]

Città creativa per la letteratura dal 31 ottobre 2017.[10]

Città creativa per la musica dal 31 ottobre 2017.[11] Motivo del riconoscimento UNESCO è l'impegno della città marchigiana nella diffusione, promozione e rivisitazione della musica rossiniana.

Città creativa per la gastronomia dal 30 ottobre 2019.[12]

Città creativa per le arti popolari e l'artigianato dal 30 ottobre 2019.[13]

Città creativa per le arti popolari e l'artigianato dall'8 novembre 2021.[14]

Città creativa per le arti mediatiche dall'8 novembre 2021.[15]

  1. ^ (EN) Porter Anderson, UNESCO Names 49 Additions to Its Creative Cities Network as Azoulay Wins Reelection, su publishingperspectives.com, 9 novembre 2021.
  2. ^ Città creative, su unesco.it.
  3. ^ Bologna, città creativa della musica, su guidadibologna.com.
  4. ^ L'Unesco nomina Fabriano "Città creativa", su arte.it, 23 ottobre 2013.
  5. ^ Città Creative Unesco del Design, su torinodesigncity.it.
  6. ^ Parma ha il marchio Unesco: è "Città creativa per la gastronomia", su parma.repubblica.it, 11 dicembre 2015.
  7. ^ Unesco, Roma proclamata città creativa del cinema, su roma.repubblica.it, 11 dicembre 2015.
  8. ^ Alba è città creativa UNESCO per la gastronomia, su comune.alba.cn.it, 31 ottobre 2017. URL consultato il 28 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2022).
  9. ^ Carrara è stata inserita nel Network delle Città Creative dell'UNESCO, su web.comune.carrara.ms.it, 2 novembre 2017.
  10. ^ Milano è città creativa Unesco per la Letteratura, su milano.repubblica.it, 31 ottobre 2017.
  11. ^ Pesaro Città creativa UNESCO: la nusica come motore di sviluppo urbano sostenibile, su comune.pesaro.pu.it.
  12. ^ Bergamo è diventata Città Creativa Unesco per la Gastronomia, su bergamonews.it, 30 ottobre 2019.
  13. ^ Biella è Città creativa Unesco: grande vittoria per tutto il territorio, su regione.piemonte.it, 31 ottobre 2019.
  14. ^ Giulia Giaume, Como diventa Città Creativa dell’Unesco in quanto centro mondiale della lavorazione tessile, su artribune.com, 8 novembre 2021.
  15. ^ Modena è Città creativa Unesco per le Media arts, su comune.modena.it, 9 novembre 2021.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN87151302815848660455 · LCCN (ENn2019059168 · BNF (FRcb17166371b (data)