Ivrea, città industriale del XX secolo

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 Bene protetto dall'UNESCO
Ivrea, città industriale del XX secolo
 Patrimonio dell'umanità
La mensa aziendale del complesso Olivetti progettata da Ignazio Gardella.
TipoCulturale
Criterioiv
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal2018
Scheda UNESCO(EN) Scheda
(FR) Scheda

Ivrea, città industriale del XX secolo è il nome con il quale è stata inserita la città di Ivrea nella lista dei patrimoni dell'umanità dall'UNESCO. La sua iscrizione nell'elenco risale al 1º luglio 2018 e fu annunciata in occasione della 42ª sessione del Comitato per il Patrimonio Mondiale svoltasi nel giugno dello stesso anno in Bahrein; i confini dell'area del sito hanno subito alcune lievi modifiche nel 2021. Si tratta del 54º sito UNESCO italiano.

Il sito è inserito nell'elenco secondo il criterio IV: "offrire un esempio eminente di un tipo di costruzione architettonica o del paesaggio o tecnologico illustrante uno dei periodi della storia umana".

Il patrimonio[modifica | modifica wikitesto]

La città industriale di Ivrea fu costruita tra gli anni 1930 e 1960 da Adriano Olivetti per l'omonima azienda.

Il sito di Ivrea è costituito dai seguenti edifici[1]:

  • Officine ICO
  • Centro dei Servizi Sociali
  • Asilo nido
  • Casa Popolare di Borgo Olivetti
  • Centrale Termica
  • Ex Falegnameria
  • Centro Studi ed Esperienze Olivetti
  • Mensa aziendale e Circolo ricreativo
  • Edificio ex Sertec
  • Case UCCD Olivetti
  • Case per dirigenti
  • Unità residenziale Ovest (Talponia)
  • Villa Capellaro
  • Case per famiglie numerose
  • Case quattro alloggi
  • Edificio 18 alloggi
  • Palazzo Uffici Olivetti
  • Nuovo Palazzo Uffici Olivetti

La candidatura[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2008, su iniziativa del Comune di Ivrea e della Fondazione Adriano Olivetti, nacque l'idea dei proporre Ivrea per l'inserimento nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Nel 2012, dopo quattro anni di lavori, la proposta è stata iscritta tra le candidature alla lista dei patrimoni dell'umanità (Tentative List), che ha dato il via ai lavori per la preparazione del dossier di candidatura (Nomination File) a cui hanno partecipato anche il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, la Fondazione Guelpa e la partecipazione di Regione Piemonte e Provincia di Torino[2].

L'area del sito è composta da un insieme urbano composto da 27 tra edifici e complessi architettonici progettati da importanti architetti e urbanisti italiani del XX secolo. Gli edifici sono rimasti immutati per forma, struttura e materiali e hanno conservato la loro autenticità e originalità[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I beni, su ivreacittaindustriale.it. URL consultato il 23 ottobre 2021.
  2. ^ a b La candidatura di Ivrea a Patrimonio Mondiale dell'Unesco, su ivreacittaindustriale.it. URL consultato il 23 ottobre 2021.

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