Enrico Reycend
Enrico Reycend (Torino, 3 novembre 1855 – Torino, 21 febbraio 1928) è stato un pittore italiano.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nato a Torino il 3 novembre 1855, frequentò l'Accademia Albertina, seguendo gli insegnamenti di Lorenzo Delleani e di Antonio Fontanesi. Affinò la propria formazione pittorica, grazie ad una serie di soggiorni a Parigi. In questo periodo la sua produzione artistica reca l'impronta di Corot.
Cominciò ad esporre, non ancora ventenne, al Circolo degli Artisti di Torino, inaugurando una carriera pittorica molto produttiva, che lo vide presente a mostre nazionali ed internazionali.
Durante un soggiorno a Milano, l'incontro con Filippo Carcano - allievo di Giovanni Carnovali detto il Piccio e capo scuola della corrente pittorica del naturalismo lombardo - orientò la sua visione dell'arte verso un maggiore realismo. I suoi paesaggi, col passare del tempo, assorbivano sempre di più a lezione dell'Impressionismo e si caratterizzavano per sensibilità verso il vero e verso le mutazioni della luce. Più tardi la sua pittura presentò qualche accenno di divisionismo. Espose a Milano nel 1891, a Torino nel 1896, a Venezia nel 1897.[1]
Nel 1902 fondò la rivista L'arte decorativa moderna, insieme a Davide Calandra a Leonardo Bistolfi a Giorgio Ceragioli e ad Enrico Thovez.
Tra i suoi committenti ebbe la famiglia realeː alcune sue opere furono acquistate da Umberto I e da Vittorio Emanuele III.[2]
Opere[modifica | modifica wikitesto]
- Dalle alture torinesi, 1906, Galleria civica d'arte moderna e contemporanea (Torino)
- Spiazzo alberato con case a campanile, 1885-1890, Galleria civica d'arte moderna e contemporanea, (Torino)
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Marco Valsecchi, pp. 329-330.
- ^ AA.VV. La Nuova enciclopedia dell'arte, Garzanti, 1997.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Marco Valsecchi, I paesaggisti dell'800, Milano, Electa-Bompiani, 1972, pp. 329-330, tav. 194 e 195, SBN IT\ICCU\SBL\0437189.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Enrico Reycend, su sapere.it, De Agostini.
- Enrico Reycend, in Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 96036181 · Europeana agent/base/140762 · LCCN (EN) no2019012122 · ULAN (EN) 500053514 · WorldCat Identities (EN) lccn-no2019012122 |
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