Questa è una voce di qualità. Clicca qui per maggiori informazioni

Unione Sportiva Salernitana 1919

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
US Salernitana 1919
Calcio
File:SalernitanaLogo.jpg
Granata, Bersagliera[1]
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Granata
Simboli Ippocampo
Dati societari
Città Salerno
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Serie B
Fondazione 1919
Proprietario Bandiera dell'Italia Marco Mezzaroma
(attraverso Morgenstern s.r.l.)[2]
Bandiera dell'Italia Claudio Lotito
(attraverso Omnia Service One s.r.l.)[2]
Allenatore Bandiera dell'Italia Gian Piero Ventura
Stadio Arechi
(37 180 posti)
Sito web www.ussalernitana1919.it
Palmarès
Coppa Italia Lega Pro
Titoli nazionali 2 Campionati di Serie B
Trofei nazionali 1 Coppe Italia Serie C/Lega Pro
1 Supercoppa di Lega di Seconda Divisione
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

L'Unione Sportiva Salernitana 1919, detta comunemente Salernitana, è una società calcistica italiana con sede a Salerno. Milita in Serie B.

Fondata il 19 giugno 1919 da una cordata capeggiata da Matteo Schiavone,[3][4][5] nel corso della sua storia è stata rifondata per tre volte: nel 1927[6] in seguito alla costituzione di un nuovo sodalizio, nel 2005[7][8] e nel 2011 per motivi finanziari.[9][10] L'attuale società fu, infatti, fondata come Salerno Calcio nel 2011 (aderendo all'art. 52.10 del regolamento federale), e riprese i segni distintivi della Salernitana a partire dal 2012. Il 19 giugno 2019 la squadra campana compie 100 anni di storia calcistica.

Il colore ufficiale della Salernitana è il granata dal 1943[4] (esclusa la stagione 2011-2012 per ragioni giuridiche[9]), il suo simbolo è l'ippocampo dal 1949,[11] e la squadra disputa le proprie gare interne allo Stadio Arechi dal 1990.[12] Il club è di proprietà di Claudio Lotito e Marco Mezzaroma a partire dalla rifondazione del 2011.[9]

Ha partecipato due volte al campionato di Serie A, nel 1947-1948 e nel 1998-1999. La Salernitana ha giocato quasi sempre fra i professionisti, eccetto per la stagione 2011-12, poiché ripartì dalla serie D.[4]

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'Unione Sportiva Salernitana 1919.
Una formazione della Salernitana nel 1919: allenatore Giordano (a sinistra), portiere Matteo Schiavone (primo socio fondatore, a destra)

Fondata nel 1919 grazie ad alcuni soci capeggiati da Matteo Schiavone, ebbe come primo presidente Adalgiso Onesti.[5][13][14]

Il club esordì in campionato vincendo sul campo il proprio girone e successivamente a tavolino la finale del campionato di Promozione 1919-1920 contro il Brasiliano (squadra napoletana che vinse l'altro girone), in quanto gli incontri terminarono 5-0 in casa sia all'andata che al ritorno per i rispettivi padroni di casa, sicché occorse un terza finale ma per protesta i partenopei non si presentarono sul neutro di Nocera Inferiore, città situata nel salernitano, conferendo in questo modo la promozione in Prima Categoria alla Salernitana. Gli allora bianco-celesti si ritrovarono quindi nel massimo livello calcistico dell'epoca, ma non andarono mai oltre la fase regionale. Retrocessero durante la stagione 1921-1922, ma la fusione con lo Sporting Club Audax Salerno consentì loro di mantenere la categoria.[13][15][16]

Nel 1922 nacque infatti la Salernitanaudax, sodalizio che per divergenze interne e problemi vari fermò l'attività nel 1925.[13][17][18] Tuttavia la Salernitana rinacque nel 1927 attraverso una fusione tra Salernitanaudax, Campania e Libertas, ripartendo dal terzo livello.[6][13][19] Ottenne la prima promozione in Serie B nel 1937-1938, ma vi rimase per una sola stagione.[20][21]

Una formazione della Salernitana che vinse in Serie B 1946-47

Ottenne l'accesso ma fu in seguito esclusa dal girone finale per la promozione in B, a causa di una infrazione nel 1941-1942 (pur se aritmeticamente non decisiva ai fini dell'esito finale del campionato[22]), stagione in cui si mostrò sul campo meritevole della posizione ottenuta vincendo il campionato del proprio girone,[13][23][24] che rivinse anche nella stagione successiva in cui ebbe accesso al girone finale giungendo seconda ed ottenendo così la promozione, allenata da Gipo Viani.[13][24][25] I campionati, per via della nota guerra in atto in quegli anni, furono sospesi e sostituiti da alcuni tornei regionali. La Salernitana vinse la Coppa della Liberazione e si classificò seconda al Campionato campano 1945.[13][26][27] Giocò poi nel Campionato misto Serie A/B 1945-1946 come squadra cadetta,[13][28][29] ed ottenne sul campo la promozione nella Serie A 1947-1948 sotto la presidenza di Domenico Mattioli e nuovamente allenata da Gipo Viani, in collaborazione con calciatori come Antonio Valese, Elio Onorato, Sebastiano Vaschetto, Carmine Iacovazzo, Vincenzo Margiotta.[13][30][31]

Prima della sfida Salernitana-Triestina di Serie A 1947-48

Sempre con Viani disputò la massima serie, in cui si fece conoscere positivamente attraverso il rivoluzionario schema di gioco del Vianema (ideato da Antonio Valese che lo suggerì all'allenatore facendolo conoscere in tutta Italia e da cui ebbe origine l'odierno catenaccio italiano), con cui ottenne preziosi pareggi e vittorie che soltanto per un punto non le consentirono di salvarsi. Tuttavia la retrocessione di quella Salernitana fu un argomento controverso, giacché alcune fonti sottolineano come la Roma di quegli anni fosse stata favorita dall'arbitro Vittorio Pera nella sfida per la salvezza con la compagine di Salerno.[13][32][33]

Seguirono poi otto anni di militanza in Serie B, fino a quando non retrocesse in Serie C nella stagione 1955-1956.[13][34][35] Il 28 aprile 1963, durante la partita Salernitana-Potenza morì il primo spettatore in uno stadio italiano: Giuseppe Plaitano, colpito accidentalmente da un proiettile sparato in aria da un poliziotto nel tentativo di placare una rissa in campo scaturita anche per questioni legate alla partita, ma anche per l'ira dei tifosi provocata dall'eccessiva vigoria con cui fu placato l'iniziale invasore solitario.[13][36][37][38]

Nella stagione di Serie C 1965-1966 il club campano ottenne nuovamente la promozione in Serie B sotto la direzione di Domenico Rosati, ma la permanenza nel secondo livello nazionale durò nuovamente una sola stagione.[13][39][40] Seguirono poi 23 anni consecutivi di terza serie,[13] e nella Serie C1 1989-1990 infine la squadra granata ottenne la promozione nel campionato cadetto, sotto la presidenza di Giuseppe Soglia, la guida tecnica di Giancarlo Ansaloni e con in campo il capitano Agostino Di Bartolomei.[13][41][42]

Una formazione della vittoriosa stagione 1989-90

Anche questa volta la permanenza in B durò per un solo campionato,[13][43][44] ma con l'arrivo dell'allenatore Delio Rossi i campani tornarono pochi anni dopo in Serie B ottenendo la promozione nel campionato 1993-94 anche grazie ai gol di Giovanni Pisano.[13][45][46] Successivamente, durante la presidenza di Aniello Aliberti fu nuovamente Serie A al termine di un campionato che vide di nuovo Delio Rossi in panchina. Grazie alla coppia-gol composta da Marco Di Vaio ed Edoardo Artistico, nonché altri uomini come i difensori Ciro Ferrara e Vittorio Tosto, i fratelli Giacomo e Giovanni Tedesco ed il capitano Roberto Breda a centrocampo, capaci di costituire una rosa competitiva, la squadra concluse al primo posto finale[47]. Nella Serie A 1998-1999 retrocesse per un solo punto, e la stagione si concluse tragicamente per alcuni tifosi: Vincenzo Lioi, Ciro Alfieri, Giuseppe Diodato e Simone Vitale che morirono in treno a causa di un incendio durante il viaggio di ritorno dopo aver assistito all'incontro in trasferta dell'ultima gara di campionato.[13][48]

Salernitana-Barletta 2014-2015

La Salernitana tornò in Serie B, e dopo le prime stagioni in cui si propose tra le candidate per la promozione, si piazzò ventesima nel 2002-2003 ma non retrocesse per via del Caso Catania.[49] Nell'estate del 2005 tuttavia il club venne radiato dal professionismo per inadempienze finanziarie,[8][13] anche se il presidente Aliberti ed altre figure nel mondo del calcio hanno sostenuto che quella Salernitana sarebbe stata eventualmente in grado di rateizzare il pagamento dei debiti.[50][51] In ogni caso, dopo una breve parentesi in Terza Categoria la società, nel corso del girone di andata venne messa in liquidazione fallimentare. Nel frattempo a Salerno nacque tramite lodo Petrucci una nuova società che ripartì dalla Serie C1[8], ed ottenne la promozione in seconda serie nel campionato di Serie C1 2007-2008 anche grazie alle reti di Arturo Di Napoli.[52] La società in seguito acquisì i beni immateriali della precedente Salernitana, fra cui il marchio con l'ippocampo, e nella stessa stagione retrocesse nuovamente in terza serie al termine del campionato di Serie B 2009-2010.[53] Dopo aver lottato fino ai play-off, nel 2010-2011 non ottenne la promozione, e fu anzi costretta a scomparire in quanto la società fallì per debiti.[13]

Il calcio salernitano ripartì dalla Serie D 2011-2012 attraverso il Salerno Calcio, che venne fondato da Claudio Lotito e Marco Mezzaroma. Il sodalizio, che nella stagione successiva divenne Salernitana attraverso l'acquisizione dei beni immateriali utilizzati dalle società precedenti, ottenne due promozioni consecutive entrambe con Carlo Perrone allenatore. Si aggiudicò inoltre la Supercoppa di Lega di Seconda Divisione nel 2012-2013 e, con in panchina Angelo Gregucci la Coppa Italia Lega Pro 2013-2014.[13] Nella stagione 2014-2015, sotto la guida di Leonardo Menichini, ottenne con due giornate d'anticipo l'aritmetica certezza della promozione in Serie B.[54]

Nella stagione 2015-2016, iniziata sotto la guida tecnica di Vincenzo Torrente, ritrova sul finale di stagione l'allenatore Leonardo Menichini che porta la squadra alla vittoria dei Play-out contro l'Associazione Sportiva Dilettantistica Lanciano Calcio 1920.[55] La salvezza della cadetteria aprì a due stagioni caratterizzate da molteplici sostituzioni della guida tecnica.[56][57][58]

Nella stagione del centenario (2018-2019) la Salernitana ripartì sotto la guida di Stefano Colantuono. Il 12 dicembre 2018 il tecnico si dimette, lasciando la squadra al decimo posto e a soli 2 punti dalla zona Play-off.[59] La panchina viene nuovamente affidata ad Angelo Gregucci, che guiderà i granata fino alla penultima gara del campionato contro il Cosenza Calcio.[60] La pesante sconfitta e l'esonero del tecnico aprì al ritorno dell'allenatore Leonardo Menichini. Pur chiudendo la stagione con una sconfitta[61] e al quartultimo posto in classifica (che condannerebbe la squadra ai play-out contro il Venezia Football Club), la Salernitana ottiene dapprima la salvezza d'ufficio grazie alla retrocessione dell'Unione Sportiva Città di Palermo per illeciti amministrativi risalenti alle stagioni precedenti[62] e alla conseguente decisione di cancellare i play-out che però successivamente vengono reintrodotti. Nel play-out, i granata dopo aver vinto tra le mura amiche contro il Venezia ottengono la salvezza ai calci di rigore nella partita di ritorno.

Il 30 giugno 2019 Gian Piero Ventura firma un contratto di un anno con opzione per il rinnovo,divednendo quindi il nuovo tecnico della squadra.

Cronistoria

Cronistoria dell'Unione Sportiva Salernitana 1919

Secondo turno eliminatorio di Coppa Italia.
Primo turno eliminatorio di Coppa Italia.
Terzo turno eliminatorio di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia.

Secondo turno eliminatorio di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia.

Secondo turno di Coppa Italia.

Secondo turno di Coppa Italia.

Fase a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Ottavi di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.
  • 1977-1978 - Viene inglobata in una nuova società e diventa Salernitana Sport. 6ª nel girone C della Serie C. Ammessa nella nuova Serie C1.
Fase a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.

Finalista di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Quarti di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Quarti di finale di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.

Semifinalista di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
Quarti di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 1993-1994 - 3ª nel girone B della Serie C1. Promossa in Serie B dopo aver vinto i play-off.
Primo turno di Coppa Italia.
Semifinalista di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa Anglo-Italiana.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia.

Fase a gironi di Coppa Italia.
Ottavi di Finale di Coppa Italia.
Fase a gironi di Coppa Italia.
Fase a gironi di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
  • 11 agosto 2005 - A seguito dell'esclusione dal professionismo del club per problemi finanziari, viene fondata la Salernitana Calcio 1919 che aderisce all'art. 52.6 NOIF e viene iscritta in Serie C1.
  • 2005-2006 - 5ª nel girone A della Serie C1. Perde la semifinale dei play-off.
  • 2006-2007 - 10ª nel girone B della Serie C1.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Finalista di Supercoppa di Lega di Serie C1.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
  • 20 luglio 2009 - Il sodalizio acquisisce i beni immateriali della precedente società.

Terzo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia Lega Pro.
  • 26 luglio 2011 - A seguito del fallimento del club avvenuto al termine della stagione, viene fondato il Salerno Calcio che aderisce all'art. 52.10 NOIF e viene iscritto in Serie D.
  • 2011-2012 - 1° nel girone G della Serie D. Promosso in Lega Pro Seconda Divisione.
Turno preliminare di Coppa Italia Serie D.
Semifinalista della Poule Scudetto.
  • 12 luglio 2012 - Il sodalizio acquisisce i beni immateriali della Salernitana Sport e cambia la ragione sociale in Unione Sportiva Salernitana 1919.
  • 2012-2013 - 1ª nel girone B della Lega Pro Seconda Divisione. Promossa in Lega Pro Prima Divisione.
Vince la Supercoppa di Lega di Seconda Divisione (1º titolo).
Fase a gironi di Coppa Italia Lega Pro.
Vince la Coppa Italia Lega Pro (1º titolo).
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia Lega Pro.
Secondo posto di Supercoppa di Lega Pro.
Quarto turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Partecipa alla Coppa Italia.

Colori e simboli

Lo stesso argomento in dettaglio: Colori e simboli dell'Unione Sportiva Salernitana 1919.

Colori

File:Salernitana Logo.png Evoluzione storica
Periodo Colori Denominazione
1919-1922 US Salernitana
1922-1925 SS Salernitanaudax
1927-1929 USF Salernitana
1929-1943
1943-1977 US Salernitana
1977-2005 Salernitana Sport
2005-2011 Salernitana Calcio 1919
2011-2012 Salerno Calcio
2012-oggi US Salernitana 1919

La Salernitana nel corso degli anni ha prevalentemente indossato il bianco-celeste a righe verticali (nei periodi 1919-1922,[63] e 1929-1943[64]) ed il granata (colore adottato una prima volta dal 1927 al 1929[65]) che contraddistingue il club dal 1943 a oggi. In tal senso, è degna di menzione la particolare stagione 2011-2012, quando il primo sodalizio salernitano appena rifondato si tinse in modo diverso, per questioni legate ai diritti sull'uso dei segni distintivi della Salernitana.

Salernitana 1978-79: la divisa granata con ippocampo racchiuso in un cerchietto bianco

Simboli ufficiali

Stemma

Il simbolo della Salernitana è l'ippocampo. Venne adottato nel 1949, quando apparve per la prima volta sulle magliette della squadra grazie al pittore Gabriele D'Alma che ne disegnò una prima versione. Lo stemma non sempre è apparso sulle magliette di gioco: nella maggior parte dei casi serviva a rappresentare il logo della società, e non vi è traccia di esso fino alla fine degli anni 1970, quando comparve un cerchietto bianco con un ippocampo intero color granata al suo interno.[11]

L'ippocampo fu stilizzato nel 1986 a Dallas dal grafico americano Jack Lever, bagnato dalle onde marine e sormontato da cinque bastioni rievocanti le fortificazioni longobarde e normanne. Alla destra dell'ippocampo vi è una piccola stella con otto punte: ricorda il Follaro, antica moneta della Zecca di Salerno.[11]

Nel torneo di Serie B 1999-2000 il logo della Salernitana cambiò leggermente: la torre fu sostituita da uno scudetto con sotto l'anno di fondazione 1919. Ancora oggi è adoperato, ma nel corso degli anni per questioni sui diritti fu talvolta sostituito da altri simboli.

Inno

La Salernitana, negli anni recenti ha avuto un inno ufficiale dal titolo Il potere deve essere granata, che nacque nel 2007 dal cantante e musicista salernitano Sandro Scuoppo, il quale lo presentò per la prima volta a Salerno in Piazza della Concordia nel corso della presentazione ufficiale (aperta al pubblico e stracolma di sostenitori entusiasmati dai nuovi acquisti, come ad esempio Arturo Di Napoli) della nuova rosa della squadra,[66] mentre la nuova società sorta nel 2011 non possiede ancora un inno ufficiale.

Mascotte

Ippo e Granatiello sono stati la mascotte della Salernitana in due periodi distinti, sorti per operazioni pubblicitarie e di marketing.

Ippo nacque da un'idea della Salernitana Sport di Aniello Aliberti nella stagione 1999-2000, secondo una precisa strategia di marketing che si sviluppò con l'apertura del primo Salernitana Store. In quel periodo con il nome "Ippo" veniva identificato sia il cavalluccio marino raffigurato sul logo a scudo (che era stato appena realizzato e che aveva sostituito il precedente logo con la "torre" e le onde marine), sia la mascotte presente allo Stadio Arechi, utilizzata anche come pupazzetto in vendita nel primo Salernitana Store.[11]

Nel 2005 nacque la Salernitana Calcio 1919, che nella stagione di Serie B 2007-2008 si forgiò di una nuova mascotte concessa dallo sponsor di quel periodo: Interauto Citroën. Tale sponsor offrì Granatiello, un leone antropomorfo con indosso la maglia della Salernitana n. 10.[67]

Strutture

Stadio

Lo Stadio Arechi visto dall'interno

L'attuale stadio della Salernitana, sito in Via Allende prende il nome da Arechi II, principe longobardo sotto il quale l'antica Salerno visse un periodo di grande fioritura.[68] La Salernitana giocò la sua prima gara all'Arechi nella prima giornata di campionato contro il Padova terminata sul risultato di 0-0. Il nome "Arechi" fu però aggiunto a lavori ultimati, ossia solo nella partita inaugurale Italia-Ungheria 3-1 del 1º maggio 1991: per 15 giornate la Salernitana giocò in uno stadio privo di nome.[68]
Il terreno di gioco misura 105 m di lunghezza per 68 m di larghezza. Una delle particolarità è la mancanza di una pista di atletica, che ha consentito di realizzare lo stadio a forma rettangolare; ciò permette di assistere agli incontri senza l'ostacolo visivo della pista e senza influenzare la capienza.[69]

In precedenza i granata giocavano allo Stadio Donato Vestuti sito in Piazza Casalbore, che fu inaugurato il 2 gennaio 1931 con una amichevole Salernitana-Gladiator dopo due anni di lavori e, per volere del regime fascista, con il nome di Stadio Littorio.[70] Terminata la guerra e caduto il fascismo a Salerno, il Littorio venne cambiato in Stadio Comunale dal 1945 al 1952[71], e successivamente "Donato Vestuti" dalla stagione 1952-1953[72] in onore al primo fondatore di una squadra di calcio a Salerno: il Salerno FBC (nel 1913). Nel 1962 lo stadio Vestuti fu protagonista di un film girato a Salerno e a Napoli: "Le quattro giornate di Napoli" del regista Nanni Loy. Nel 1990 la Salernitana traslocò nello stadio di Via Allende, ed il Vestuti venne utilizzato dai granata nel 2004 per presentare la rosa ufficiale al pubblico, e attualmente è utilizzato da altre rappresentative sportive salernitane, come la Salernitana Femminile.[73] Prima ancora del Vestuti, la Salernitana disputava le proprie gare interne sul campo di Piazza d'Armi.[74]

Centro di allenamento

Lo stesso argomento in dettaglio: Centro sportivo Vincenzo Volpe e Centro sportivo Mary Rosy.

Il centro sportivo "Vincenzo Volpe" di Salerno situato come l'attuale stadio in via Salvador Allende è diventato dal febbraio 2014, il centro di allenamento della prima squadra e delle rose giovanili granata.[75]

Il complesso fu sede degli allenamenti della Salernitana anche nel corso della gestione Aliberti, e per qualche tempo anche sotto la gestione Lombardi.[76]

La struttura, prima di divenire l'impianto per gli allenamenti della Salernitana nel 2014, ha subito un profondo cambiamento, come l'ampliamento del terreno di gioco, la ristrutturazione degli spogliatoi e degli altri locali di servizio come la palestra annessa e l'infermeria, e sono stati migliorati gli impianti presenti, come il sistema di illuminazione. Ne è venuto fuori un centro di allenamento moderno e funzionale, grazie ad un investimento che supera il milione e mezzo di euro.[77]

Dal 17 febbraio 2016,[78] la Salernitana ha iniziato ad allenarsi anche in un nuovo centro di allenamento, il Mary Rosy di Pontecagnano.

Sede sociale

Dal 2012 la sede della società è ubicata in via Salvatore Allende varco n. 25 a Salerno: si trova ovvero all'interno dello Stadio Arechi grazie alla collaborazione con il Comune di Salerno che detiene la proprietà dello stadio. Venne inaugurata il 1º aprile 2012 alla presenza del sindaco Vincenzo De Luca e dei massimi vertici societari.[79]

La prima sede della storia della Salernitana era invece ubicata in Piazza XX Settembre al piano terra del Teatro Verdi.[80]

Di seguito un elenco di tutte le sedi adottate dalla società granata dalla fondazione ad oggi:[81]

File:Salernitana Logo.png
Cronologia delle sedi sociali

Società

Claudio Lotito

«Ricordo che il Salerno doveva militare nel campionato di Eccellenza. Grazie al nostro investimento, pari a 350.000 euro, siamo partiti da zero, ma dalla Serie D. Faremo quello che serve, non vi preoccupate. Gli investimenti non saranno lesinati, non ci risparmieremo. Faremo investimenti intelligenti, bisogna spendere sempre per quello che serve[92]»

«Noi siamo imprenditori e come tali cerchiamo di massimizzare l'investimento che abbiamo fatto, cosa che si ottiene andando in massima serie[93]»

Marco Mezzaroma

L'Unione Sportiva Salernitana 1919 S.r.l è una società a responsabilità limitata posseduta al 50% dalla Morgenstern S.r.l di Marco Mezzaroma, e al 50% dalla Omnia Service One S.r.l che ha in Luciano Corradi la figura di amministratore unico: si tratta di due società con sede a Roma.[94]

Claudio Lotito è il cofondatore del nuovo assetto societario della squadra insieme al cognato Marco Mezzaroma, e nella società svolge ufficialmente il ruolo di consulente, risultandone nei fatti, insieme al cognato Mezzaroma, il principale dirigente nonché comproprietario. Lotito inoltre, essendo contemporaneamente proprietario e presidente della S.S. Lazio S.p.A sfrutta tale peculiarità per cedere in prestito calciatori del settore giovanile biancoceleste alla Salernitana, attivando una sinergia collaborativa tra i due sodalizi.[95]

L'attuale società si costituì il 26 luglio 2011 con il nome di Salerno Calcio S.r.l, aderendo all'art. 52 delle Norme Organizzative Interne Federali della Figc in seguito all'esclusione per debiti della precedente Salernitana Calcio 1919 di Antonio Lombardi.

Organigramma societario

Di seguito è riportato l'organigramma societario del club.[96]

File:Salernitana Logo.png
Staff dell'area amministrativa
  • Bandiera dell'Italia Luciano Corradi - Amministratore unico
  • Bandiera dell'Italia Ulderico Granata - Presidente collegio sindacale
  • Bandiera dell'Italia Stefano Di Natale - Sindaco
  • Bandiera dell'Italia Massimiliano Troiani - Sindaco
  • Bandiera dell'Italia Angelo Mariano Fabiani - Direttore sportivo
  • Bandiera dell'Italia Giovanni Russo - Direttore organizzativo ed impianti
  • Bandiera dell'Italia Rodolfo De Rose - Segretario generale
  • Bandiera dell'Italia Salvatore Avallone - Dirigente accompagnatore
  • Bandiera dell'Italia Maria Vernieri - Area biglietteria
  • Bandiera dell'Italia Gabriella Borgia - Collaboratore
  • Bandiera dell'Italia Gianluca Lambiase - Addetto stampa
  • Bandiera dell'Italia Gianluigi Casaburi - Responsabile sicurezza stadio

Elenco degli sponsor ufficiali e tecnici della Salernitana[97][98]

File:Salernitana Logo.png
Cronologia degli sponsor tecnici
File:Salernitana Logo.png
Cronologia degli sponsor ufficiali

Impegno nel sociale

Nel marzo 2015, la società campana ha messo all'asta la possibilità di vivere una intera giornata con il club al migliore offerente, sulla piattaforma benefica "CharityStars". La somma è stata devoluta in beneficenza all'ANGELS, un'associazione che si occupa di curare e salvaguardare i bambini che vivono nelle zone colpite dalla guerra.[108]

Il 30 dicembre 2014, il club granata ha preso parte ad un'amichevole disputata allo Stadio Vito Simone Veneziani contro il Monopoli a sostegno di Armandino De Sio, piccolo tifoso granata colpito da cancro.[109]

Settore giovanile

Alcuni componenti della Salernitana Juniores che si aggiudica il Campionato Berretti nel 1969

Il settore giovanile della U.S. Salernitana 1919, il cui responsabile è Angelo Fabiani ed il coordinatore Angelo Ruggiero, si compone di: Beretti, Juniores, Allievi Nazionali, Allievi Regionali, Giovanissimi Nazionali, Giovanissimi Regionali, Mini Giovanissimi, Esordienti, Esordienti a 9 e Pulcini.[110]

Tra i titoli conquistati dal settore giovanile della Salernitana sono da citare quello della vittoria del Campionato nazionale Dante Berretti nel 1969 dalla formazione Juniores, guidata da Mario Saracino[4][111][112] ed il titolo di Campione della Campania ottenuto nel 2009 dagli Allievi Regionali allenati da Egidio Sironi.[113]

I principali calciatori provenienti dal vivaio granata sono: Carmine Iacovazzo, centrocampista che in seguito, dal 1936 al 1949, conterà anche 275 presenze (record assoluto)[114] con la squadra maggiore; l'ala sinistra Elio Onorato, il quale debuttò con la prima squadra nella stagione 1941-1942;[115][116] Luca Fusco, difensore centrale che in seguito divenne capitano della Salernitana maggiore grazie anche alle numerose presenze che il calciatore ottenne con la prima squadra;[117] il portiere di origini napoletane Ciro Polito;[118] i difensori Roberto Cardinale[119], Cristian Molinaro[120] e Giampaolo Parisi.[121]

Nel periodo della gestione di Antonio Lombardi, con il nome di Salernitana Calcio 1919 è stata titolare della scuola calcio Associazione Sportiva Salernitana Piccoli Granata che annualmente organizzava anche campus estivi per bambini.[122][123] Dal febbraio 2015 la società di Lotito e Mezzaroma ha aperto la nuova scuola calcio ufficiale, che svolge tutte le attività al Campo Volpe.[124]

Dal 2013 il club è affiliato con la Real Salernitana per quanto concerne il settore giovanile femminile[125].

La Salernitana nella cultura di massa

"Da quando non ci sei... non è più domenica!" fu la scritta di uno striscione del 2012 esposto nel centro di Salerno che riprese alcune parole di una canzone di Cesare Cremonini il quale qualche giorno dopo dichiarerà sul social network di Twitter: "Mi è sempre stata simpatica la Salernitana e la sua storica tifoseria".[126] La scritta era dovuta al fatto che l'identità dell'allora Salerno Calcio non era quella della Salernitana. Il 19 giugno 2012, in occasione del 93º anniversario della nascita del club, nella città di Salerno si assistì ad un corteo stracolmo di sostenitori della squadra che chiedevano a gran voce il ritorno in campo della Salernitana in un clima (con bandiere e vessilli granata agganciati ai balconi delle case di Salerno e dintorni) che spinse l'allora sindaco Vincenzo De Luca ad incitare i dirigenti del Salerno affinché la storia della Salernitana (coi suoi segni distintivi) venisse recuperata quanto prima.[127]

In un concerto estivo del 2014 -per la "Festa dell'Amicizia"- a Bellizzi (SA) il noto cantante Nino D'Angelo si presenta sul palco con due sciarpe: una del Napoli e l'altra della Salernitana, rilasciando in seguito una dichiarazione dove afferma che da tifoso azzurro «...mi auguro che la Salernitana salga in categorie che più la competono, per poter giocare un bel derby all'insegna della sportività che deve contraddistinguere la nostra terra».[128] Lo stesso Nino D'Angelo menziona la Salernitana nel film Tifosi del 1999: la squadra di cui fa il tifo la guardia che deve scarcerare Gennaro Scognamiglio (interpretato da Nino D'Angelo), quest'ultimo tifoso azzurro.

La Salernitana è anche accennata nel film Al bar dello sport, realizzato durante la stagione sportiva 1983-1984, con protagonista Lino Banfi il quale nella finzione scenica, anche grazie ai suggerimenti di un amico del "Bar dello Sport" interpretato da Jerry Calà e alla vittoria per 1-3 dei campani a Reggio Calabria (l'ultima delle gare presenti in schedina, come affermato dallo speaker radiofonico) fa "13" al Totocalcio. Nella realtà tale partita non si è mai giocata, dato che la squadra di Reggio più prossima ai salernitani militanti in Serie C1 era la Reggina, che in quella stagione militava in Serie C2.[129]

Inoltre, a livello musicale sono molte le canzoni risalenti a periodi diversi sulla Salernitana.

Sotto l'aspetto televisione, la Salernitana disputò la prima partita in assoluto della storia del campionato di Serie B ad essere giocata in anticipo di venerdì e trasmessa in diretta su Telepiù (Genoa-Salernitana 3-0, nella stagione 1999-2000).[130]

Allenatori e presidenti

Di seguito sono riportati gli elenchi degli allenatori e presidenti della Salernitana.[131]

  • 1919-1921 Bandiera dell'Italia Adalgiso Onesti
  • 1921-1922 Bandiera dell'Italia Renato De Crescenzo
  • 1923-1924 Bandiera dell'Italia Raffaele Schiavone
    Bandiera dell'Italia Adalgiso Onesti
    Bandiera dell'Italia Settimio Mobilio
  • 1924-1925 Bandiera dell'Italia Carmine Caiafa
  • 1927-1928 Bandiera dell'Italia Antonio Conforti - Bandiera dell'Italia Vittorio La Rocca - Bandiera dell'Italia Camillo De Felice
  • 1928-1929 Bandiera dell'Italia Pasquale Pinto
  • 1929-1930 Bandiera dell'Italia Luigi Conforti
    Bandiera dell'Italia Pasquale Pinto
  • 1930-1931 Bandiera dell'Italia Pasquale Pinto
    Bandiera dell'Italia Giovanni Negri
  • 1931-1933 Bandiera dell'Italia Enrico Chiari
  • 1933-1934 Bandiera dell'Italia Enrico Chiari
    Bandiera dell'Italia Riccardo Gambrosie
    Bandiera dell'Italia Mioni Savino
    Bandiera dell'Italia Enrico Chiari
  • 1934-1935 Bandiera dell'Italia Enrico Chiari
  • 1936-1937 Bandiera dell'Italia Enrico Chiari
    Bandiera dell'Italia Savino Mioni
  • 1937-1939 Bandiera dell'Italia Giuseppe Carpinelli
  • 1939-1940 Bandiera dell'Italia Giuseppe Carpinelli
    Bandiera dell'Italia Eugenio Saligeri-Zucchi
  • 1940-1943 Bandiera dell'Italia Matteo Scaramella
  • 1944-1945 Bandiera dell'Italia Felice Del Galdo
  • 1945-1948 Bandiera dell'Italia Domenico Mattioli
  • 1948-1949 carica vacante[138]
    Bandiera dell'Italia Marcantonio Ferro
  • 1949-1954 Bandiera dell'Italia Marcantonio Ferro
  • 1954-1955 Bandiera dell'Italia Roberto Spirito (CS)[139]
  • 1955-1956 Bandiera dell'Italia Roberto Spirito
    Bandiera dell'Italia Michele Scaramella
  • 1956-1957 Bandiera dell'Italia Carmine De Martino
  • 1957-1958 Bandiera dell'Italia Giuseppe Tortorella
  • 1958-1959 Bandiera dell'Italia Matteo Guariglia
  • 1959-1960 Bandiera dell'Italia Matteo Guariglia
    Bandiera dell'Italia Leopoldo Fulgione
  • 1960-1963 Bandiera dell'Italia Pasquale Gagliardi (CS)
  • 1963-1964 Bandiera dell'Italia Antonio D'Amico (CS)
    Bandiera dell'Italia Osvaldo Di Giuseppe (CS)
    Bandiera dell'Italia Michele Scozia (CS)
  • 1964-1965 Bandiera dell'Italia Michele Scozia (CS)
    Bandiera dell'Italia Michele Gagliardi (CS)
  • 1965-1967 Bandiera dell'Italia Michele Gagliardi (CS)
  • 1967-1968 Bandiera dell'Italia Giuseppe Tedesco (CS)
  • 1968-1972 Bandiera dell'Italia Giuseppe Tedesco
    Bandiera dell'Italia Americo Vessa
  • 1972-1975 Bandiera dell'Italia Americo Vessa
    Bandiera dell'Italia Americo Vessa - Bandiera dell'Italia Giovanni Benvenuto - Bandiera dell'Italia Cesare Trucillo
  • 1975-1976 Bandiera dell'Italia Americo Vessa
    Bandiera dell'Italia Pietro Esposito
  • 1976-1977 Bandiera dell'Italia Pietro Esposito
    Bandiera dell'Italia Aldo Matera
  • 1977-1978 Bandiera dell'Italia Vincenzo Paolillo
    Bandiera dell'Italia Enzo Grieco
  • 1978-1979 Bandiera dell'Italia Giovanni Benvenuto
    Bandiera dell'Italia Vincenzo Paolillo
  • 1979-1980 Bandiera dell'Italia Antonio Ventura
    Bandiera dell'Italia Federico De Piano
    Bandiera dell'Italia Enzo Grieco
  • 1980-1981 Bandiera dell'Italia Enzo Grieco
    Bandiera dell'Italia Filippo Troisi
  • 1981-1983 Bandiera dell'Italia Filippo Troisi
    Bandiera dell'Italia Antonio Scermino
  • 1983-1985 Bandiera dell'Italia Arcangelo Japicca
  • 1985-1987 Bandiera dell'Italia Augusto Strianese
  • 1987-1991 Bandiera dell'Italia Giuseppe Soglia
    Bandiera dell'Italia Claudio Virno Lamberti
  • 1991-1992 Bandiera dell'Italia Salvatore Casillo
  • 1992-1994 carica vacante[140]
  • 1994-1995 carica vacante[141]
  • 1995-2005 Bandiera dell'Italia Aniello Aliberti[142]
  • 2005-2011 Bandiera dell'Italia Antonio Lombardi[142]
  • 2011-2019 carica vacante[143]
CS= Commissario straordinario

Calciatori

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori dell'U.S. Salernitana 1919.

Capitani

Lista dei capitani della Salernitana[144]

Agostino Di Bartolomei
File:Pecoraro Scanio Marco.jpg
Marco Pecoraro Scanio

Maglie ritirate

Nella stagione calcistica di Serie B 2004-2005 la Salernitana dell'allora presidente Aniello Aliberti, subito dopo aver battuto per 6-1 il Cesena in campionato, decise di ritirare la maglia numero 4 in onore dell'allora capitano nonché "bandiera" Roberto Breda che si avviava a terminare la sua carriera da calciatore.[155] Nella stagione seguente però la società della Salernitana fallì, e la maglia numero 4 venne ripristinata dalla Salernitana Calcio 1919 di Lombardi che la consegnò a Geōrgios Kyriazīs nel suo primo anno di Serie B.[155]

La Salernitana e le Nazionali di calcio

Nazionale italiana Under-21

Raffaele Palladino, arrivò a Salerno in prestito dalla Juventus, e con la Salernitana conquistò una presenza in Under-21

L'elenco che segue indica tutti i giocatori che contano almeno una presenza nella Nazionale Italiana Under-21 quando sono appartenuti alla Salernitana. La Nazionale U-21 è il massimo livello mai raggiunto da un calciatore italiano della squadra campana, sebbene alcuni (come Gennaro Gattuso, Walter Zenga, Mark Iuliano, Pierino Prati, Alberto Piccinini, Luigi Moltrasio, ecc.) possano vantare numerose presenze nella Nazionale maggiore quando hanno fatto parte di altri club.[156] Accanto ai nomi, tra parentesi è indicato il numero di presenze effettuato con la maglia azzurra.

Altre nazionali

L'elenco che segue indica tutti i giocatori stranieri che contano almeno una presenza nelle proprie rispettive nazionali quando sono appartenuti alla Salernitana. Alcuni calciatori che hanno vestito la maglia granata (come Dražen Bolić e Aleksandar Kristić per la Serbia, Ruslan Nigmatullin per la Russia, Václav Koloušek per la Repubblica Ceca, Bülent Eken per la Turchia, ecc.) possono vantare numerose presenze in nazionale quando hanno fatto parte di altri club.

Jean-Daniel Akpa Akpro (C)

Palmarès

Gipo Viani portato in trionfo dai giocatori dopo la promozione in Serie A della Salernitana

Essendo stata rifondata per tre volte (nel 1927, nel 2005 e nel 2011), la Salernitana pur potendo annoverare la vittoria di diversi campionati e titoli dalla fondazione del 1919 ad oggi, presenta sulla propria bacheca solo le coppe conquistate a partire dalla rifondazione del 2011, peraltro le uniche pienamente ufficiali vinte a livello di prima squadra.

Se nel periodo compreso tra il 2005 ed il 2011 non risultano significative vittorie di trofei, tutti i riconoscimenti conquistati dalla Salernitana fino al 2005 vennero vinti all'asta fallimentare da Vincenzo Aliberti, nipote dell'ex presidente Aniello, ed attualmente ne risulta detentore, ad eccezione del Trofeo Dante Berretti del 1969, che venne regalato nel 2012 da Aniello Aliberti alla famiglia dell'avv. Peppino Tedesco, allora presidente della società la cui formazione giovanile, Juniores, lo vinse.[168]

Il primo trofeo ufficiale conquistato dalla prima squadra, la Supercoppa di Lega di Seconda Divisione del 2013, si trova invece nella bacheca della società granata, insieme alla Coppa Italia Lega Pro vinta nel 2014.

Oltre a tutti i campionati e trofei ufficiali e semi-ufficiali sotto elencati, i granata hanno vinto anche alcune coppe a carattere amichevole: la Coppa AG Nocerina nel 1924,[169] la Coppa Amicizia nel 1979,[170][171] il Trofeo Parmacotto nel 1991-92,[172][173] ed il Trofeo Uhlsport - Città di Vipiteno nel 1997.[174]

Competizioni nazionali

1997-1998
2013-2014
2013

Competizioni interregionali

1946-1947 (girone C)
1937-1938 (girone E), 1965-1966 (girone C)
2014-2015 (girone C)
2007-2008 (girone B)
2012-2013 (girone B)
2011-2012 (girone G)

Competizioni regionali

1944[175]

Competizioni giovanili

1968-1969 (torneo Serie C)
  • Campionato Allievi Regionali Sperimentali: 1
2008-2009

Altri piazzamenti

Secondo posto: 1942-1943 (Promossa in Serie B), 1970-1971
Terzo posto: 1956-1957, 1961-1962
Secondo posto: 1989-1990 (Promossa in Serie B)
Terzo Posto: 1993-1994 (Promossa in Serie B)
Secondo posto: 1979-1980
Semifinale: 1989-1990, 1993-1994
Secondo posto: 2007-2008
Secondo posto: 2014-2015
Secondo posto: 1945

Onorificenze

Statistiche e record

Partecipazioni ai campionati

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Divisione Nazionale 1[178] 1945-1946 3
Serie A 2 1947-1948 1998-1999
Serie B 29 1938-1939 2019-2020 29
Seconda Divisione 1 1927-1928 57
Prima Divisione 7 1928-1929 1934-1935
Serie C 28 1935-1936 1977-1978
Serie C1 18 1978-1979 2007-2008
Lega Pro Prima Divisione 2 2010-2011 2013-2014
Lega Pro 1 2014-2015
Lega Pro Seconda Divisione 1 2012-2013 1
Serie D 1 2011-2012 1

La tabella tiene conto degli 91 campionati disputati a livello nazionale (inclusa la stagione in corso). Dal conteggio sono dunque esclusi il torneo vinto del campionato di secondo livello 1919-1920 perché giocato su base regionale e i campionati di primo livello delle stagioni 1920-1921, 1921-1922, 1923-1924, 1924-1925 dove la squadra non accede alle fasi successive del girone regionale.

Statistiche di squadra

Nella classifica della tradizione sportiva, che tiene conto di tutte le 65 squadre di calcio che hanno militato almeno una volta nella massima serie nazionale, la Salernitana si colloca al 41º posto, mentre nella classifica perpetua si piazza al 56º posto con 104 punti.[179]

Serie A

  • Stagioni disputate: 2
  • Miglior piazzamento: 15º posto (1998-99)

Serie B

  • Campionati vinti: 2
  • Promozioni in Serie A: 2

Serie C / Serie C1 / Lega Pro 1a Divisione/Lega Pro

  • Campionati vinti: 5
  • Promozioni in Serie B: 7

Lega Pro 2a Divisione

  • Campionati vinti: 1
  • Promozioni in Lega Pro 1a Divisione: 1

Serie D

  • Campionati vinti: 1
  • Promozioni in Lega Pro 2a Divisione: 1

Coppa Italia

Coppa Italia Lega Pro

  • Miglior piazzamento: 1º posto (2013-14)

Supercoppa di Serie C1 / Supercoppa di Serie C

Supercoppa di Lega Pro 2a Divisione

Poule Scudetto Serie D

  • Miglior piazzamento: Semifinale (2011-12)

Coppa Italia Serie D

  • Miglior piazzamento: Primo Turno (2011-12)

Coppa Anglo-Italiana

  • Miglior piazzamento: Semifinale Nazionale (1995-96)

Risultati record

Sequenze di risultati

Record di punti

Grafico dell'andamento nei campionati della Salernitana dal 1935-1936 (creazione della Serie C) al 2014-2015

Statistiche individuali

Di seguito sono riportati i record individuali di gol e presenze nei tornei ufficiali giocati dalla Salernitana.[187]

File:Salernitana Logo.png
Record di presenze
Carmine Iacovazzo, 242 presenze nei tornei ufficiali[114]
Giovanni Pisano, bomber granata nei primi anni novanta

Tifoseria

Lo stesso argomento in dettaglio: Tifoseria dell'Unione Sportiva Salernitana 1919.

Storia

Coreografia del 27 aprile 2008 in Salernitana-Pescara

La Salernitana ha da anni una delle tifoserie più calorose dell'Italia meridionale, e tale affermazione trova riscontro attraverso i numeri relativi alla presenza di pubblico allo stadio nel corso degli anni. Anche le tante suggestive coreografie proposte dalla Curva Sud "Siberiano" nel corso dei decenni contribuiscono a evidenziare il forte attaccamento dei tifosi alla propria squadra.[188][189][190][191]

Gemellaggi e rivalità

Lo stesso argomento in dettaglio: Derby calcistici in Campania.

I tifosi della Salernitana sono gemellati da molti anni con i sostenitori di Bari (dal 1983-84) e Reggina (dal 1986-87).[192][193]

Sono gemellati anche con il Brescia[194] per manifestazioni, da parte dei salernitani di solidarietà, vicinanza e aiuto alla famiglia di Roberto Bani, tifoso bresciano morto a causa di una banale spinta nello stadio di Salerno nel 1997 durante una partita tra la Salernitana e il Brescia di fine campionato.[193][195] Sono inoltre gemellati con i tifosi del Monopoli.[196] In anni più recenti risultano gemellati anche con i tifosi dello Schalke 04[197][198] e sono in ottimi rapporti anche con la tifoseria del Liverpool: sia i tedeschi che gli inglesi hanno assistito alle gare dei granata dal vivo, ospiti in curva a Salerno, esprimendo ammirazione.[199]

I granata intrattengono buoni rapporti anche con i sostenitori di Venezia,[200] Arezzo, Ravenna e Spezia, mentre buone relazioni sorte in anni più remoti, alcune ormai sopite, riguardano le tifoserie di Barletta, Andria, Ebolitana, Nola.[192][193][195][201][202] Esistono inoltre rapporti di rispetto reciproco con milanisti,[202][203] sampdoriani e torinisti,[202] oltre che con i tifosi di Aversa Normanna (2014) e Benevento (la tifoseria granata e quella giallorossa sono spesso anche accomunate da iniziative benefiche e dall'impegno per il sociale).[204][205] [206][207][208]

Dal punto di vista delle inimicizie, tra le tifoserie maggiormente rivali dei granata, vi sono quelle di Napoli, Avellino e Nocerina. A queste vanno aggiunte anche altre rivalità regionali molto sentite, con i tifosi di Casertana e Juve Stabia.[193]

Le rivalità regionali si sommano a quelle con i tifosi di Verona, Atalanta, Genoa, Perugia (in precedenza gemellati), Foggia, Messina, Cosenza, Catania, Lecce, Ternana, Taranto, Brindisi, Potenza e tanti altri.[193][195]

Organico

Lo stesso argomento in dettaglio: Unione Sportiva Salernitana 1919 2019-2020.

Rosa 2019-2020

Aggiornata al 12 agosto 2019.

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Gianmarco Vannucchi
Bandiera della Francia D Jean-Claude Billong
Bandiera dell'Uruguay D Walter López
Bandiera dell'Italia D Marco Migliorini
Bandiera dell'Italia D Valerio Mantovani
Bandiera del Ghana C Moses Odjer
Bandiera dell'Italia A Alessio Cerci
Bandiera dell'Italia C Marco Firenze
Bandiera dell'Italia A Emanuele Calaiò
Bandiera del Gambia A Lamin Jallow
Bandiera della Bosnia ed Erzegovina A Milan Đurić
Bandiera dell'Italia P Alessandro Micai
Bandiera del Marocco A Sofian Kiyine
Bandiera dell'Italia C Francesco Di Tacchio
Bandiera di Cipro D Andreas Karo
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia A Emanuele Cicerelli
Bandiera dell'Italia D Sedrick Kalombo
Bandiera dell'Italia C Biagio Morrone
Bandiera della Costa d'Avorio C Jean-Daniel Akpa-Akpro
Bandiera dell'Italia P Stefano Russo
Bandiera dell'Italia C Fabio Maistro
Bandiera della Polonia D Paweł Jaroszyński
Bandiera dell'Italia C Cristiano Lombardi
Bandiera dell'Italia D Luigi Carillo
Bandiera dell'Italia D Romano Perticone
Bandiera dell'Italia A Niccolò Giannetti
Bandiera dell'Italia A Gioacchino Galeotafiore
Bandiera dell'Italia D Mirko Esposito
Bandiera della Polonia C Patryk Dziczek

Staff tecnico

Di seguito è riportato lo staff tecnico della Salernitana.[209]

File:Salernitana Logo.png
Staff dell'area tecnica
  • Bandiera dell'Italia Gian Piero Ventura - Allenatore
  • Bandiera dell'Italia Tiziano De Patre Allenatore in seconda
  • Bandiera dell'Italia Matteo Lombardo - Collaboratore tecnico
  • Bandiera dell'Italia Alessandro Innocenti- Preparatore atletico
  • Bandiera dell'Italia Cristoforo Filetti - Preparatore atletico
  • Bandiera dell'Italia Giuseppe Zinetti - Preparatore portieri
  • Bandiera dell'Italia Salvatore Avallone - Team manager
  • Bandiera dell'Italia Carmine Parrella - Addetto all'arbitro
  • Bandiera dell'Italia Giuseppe Aucello - Responsabile sanitario
  • Bandiera dell'Italia Italo Leo - Medico sociale
  • Bandiera dell'Italia Antonio Lanni - Nutrizionista
  • Bandiera dell'Italia Angelo Mascolo - Fisioterapista
  • Bandiera dell'Italia Giuseppe Magliano - Fisioterapista
  • Bandiera dell'Italia Michele Cuoco - Fisioterapista
  • Bandiera dell'Italia Gerardo Salvucci - Magazziniere
  • Bandiera dell'Italia Agostino Palladino - Magazziniere

Polisportiva

La Salernitana nacque come società polisportiva, includendo tra i propri ambiti varie attività come atletica, ciclismo, nuoto, canottaggio, lotta, pugilato, podismo e ovviamente calcio. L'obiettivo di Matteo Schiavone, il principale socio fondatore della società nel 1919 era quello di racchiudere tutti questi sport in un unico sodalizio. L'esperienza, tuttavia, durò solo per pochi anni,[80] anche dopo la fusione con lo S.C. Audax Salerno del 1922 che diede vita alla temporanea Salernitanaudax,[146] ma l'attenzione si focalizzò via via sempre più verso la sola sezione calcistica.[210]

Tra le prime attività della Salernitana sono da menzionare sia l'atletica leggera[5] che la corsa, quest'ultima una prima volta nel luglio 1919 dato che la società organizzò l'evento della "Popolarissima", il doppio giro podistico di Salerno, a cui presero parte non soltanto gli atleti iscritti nella società organizzatrice, ma provenienti da tutta la Campania.[80]

Note

  1. ^ Salernitana, 98 anni di passione in marcia, su lacittadisalerno.it, La Città di Salerno. URL consultato il 10 agosto 2018.
  2. ^ a b Bilancio Salernitana: 1,2 milioni di euro di perdite, gli incassi l’unica entrata corposa, su salernonotizie.it, 4 dicembre 2014. URL consultato il 9 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2015).
  3. ^ Salernitana, 95 anni di passione, su freelancenews.it. URL consultato il 6 ottobre 2014.
  4. ^ a b c d Carella.
  5. ^ a b c Vitale, pp. 14-15.
  6. ^ a b Vitale, p. 37.
  7. ^ Fallimento Salernitana Sport, in aula anche Aniello Aliberti [collegamento interrotto], su solosalerno.it. URL consultato il 29 agosto 2012.
  8. ^ a b c Vitale, pp. 368-371.
  9. ^ a b c Salerno Calcio, questo il nome della “Nuova Salernitana” affidata a Perrone, su telecolore.it. URL consultato il 29 agosto 2012.
  10. ^ De Luca ha scelto: Salernitana a Mezzaroma, su repubblica.it. URL consultato il 29 agosto 2012.
  11. ^ a b c d Il cavalluccio: un simbolo, mille emozioni, su salernomania.it. URL consultato il 5 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2015).
  12. ^ Serie B 1990-91, su salernitanastory.it. URL consultato il 29 agosto 2012.
  13. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u La nostra storia, su salernitanastory.it.
  14. ^ Carella, pp. 26-30.
  15. ^ Carella, pp. 33-53.
  16. ^ Vitale, pp. 16-27.
  17. ^ Carella, pp. 45-53.
  18. ^ Vitale, pp. 28-35.
  19. ^ Carella, pp. 54-59.
  20. ^ Carella, pp. 87-94.
  21. ^ Vitale, pp. 36-85.
  22. ^ L'infrazione riguardò una partita contro la Cavese che finì 8-0 sul campo, dove i dirigenti della Cavese fecero dichiarare al portiere Cozzi di essere stato convinto da due emissari di Salerno a subire quante più reti possibili. Anche escludendo i punti ottenuti in quella partita, la Salernitana avrebbe comunque vinto aritmeticamente il proprio girone
  23. ^ Vitale, p. 98.
  24. ^ a b Carella, pp. 103-108.
  25. ^ Vitale, pp. 100-102.
  26. ^ Carella, pp. 111-117.
  27. ^ Vitale, pp. 106-113.
  28. ^ Carella, pp. 117-120.
  29. ^ Vitale, pp. 114-117.
  30. ^ Carella, pp. 123-126.
  31. ^ Vitale, pp. 118-121.
  32. ^ Carella, pp. 127-134.
  33. ^ Vitale, pp. 122-125.
  34. ^ Carella, pp. 155-157.
  35. ^ Vitale, pp. 126-161.
  36. ^ Carella, p. 179.
  37. ^ Vitale, pp. 189-190.
  38. ^ Mariottini, pp. 13-24.
  39. ^ Carella, pp. 185-191.
  40. ^ Vitale, pp. 200-207.
  41. ^ Carella, pp. 273-279.
  42. ^ Vitale, pp. 300-303.
  43. ^ Carella, pp. 281-287.
  44. ^ Vitale, pp. 306-308.
  45. ^ Carella, pp. 303-313.
  46. ^ Vitale, pp. 318-321.
  47. ^ Vitale, pp. 334-337.
  48. ^ Vitale, pp. 338-341.
  49. ^ Vitale, pp. 356-359.
  50. ^ Oddo a Granatissimi: c'è un collegamento tra fallimento del 2005 e retrocessione del 1999, su granatissimi.com. URL consultato il 13 settembre 2012.
  51. ^ L'ex arbitro De Santis: "Salernitana esclusa per salvare il Messina", su granatissimi.com. URL consultato il 13 settembre 2012.
  52. ^ Vitale, pp. 380-383.
  53. ^ Vitale, p. 388.
  54. ^ Salerno in delirio, dopo cinque anni è di nuovo Serie B, su sport.sky.it, Sky Sport. URL consultato il 3 maggio 2015.
  55. ^ Serie B, la Salernitana è salva: 1-0 al Lanciano, che va in Lega Pro, su La Gazzetta dello Sport - Tutto il rosa della vita. URL consultato il 15 maggio 2019.
  56. ^ Sannino è il nuovo allenatore della Salernitana • Liratv, su Liratv, 9 luglio 2016. URL consultato il 15 maggio 2019.
  57. ^ La Salernitana cambia allenatore C'è Bollini al posto di Sannino, su sport.corriereadriatico.it. URL consultato il 15 maggio 2019.
  58. ^ Salernitana, Colantuono è il nuovo allenatore, su Lega B, 13 dicembre 2017. URL consultato il 15 maggio 2019.
  59. ^ Sky Sport, Salernitana, Colantuono si dimette. Calori in pole, su sport.sky.it. URL consultato il 15 maggio 2019.
  60. ^ Salernitana, Gregucci esonerato: squadra in ritiro a Roma, su gianlucadimarzio.com. URL consultato il 15 maggio 2019.
  61. ^ Sky Sport, Pescara-Salernitana 2-0, su sport.sky.it. URL consultato il 15 maggio 2019.
  62. ^ Sky Sport, Palermo, la sentenza che stravolge la Serie B, su sport.sky.it. URL consultato il 15 maggio 2019.
  63. ^ Vitale, pp. 16-20.
  64. ^ Vitale, pp. 44-100.
  65. ^ Vitale, p. 36.
  66. ^ La festa in piazza, su ricerca.gelocal.it, La Città. URL consultato il 30 aprile 2015.
  67. ^ Scende in campo il 12º "uomo"!, su pubblisystem.com. URL consultato il 5 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  68. ^ a b Vitale, pag. 307.
  69. ^ Lo Stadio Arechi, su salernitana.com. URL consultato il 2 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2012).
  70. ^ Vitale, pp. 50-51.
  71. ^ Vitale, pp. 110-146.
  72. ^ Vitale, pag. 146.
  73. ^ Stadio Vestuti, su salernitana.com. URL consultato il 2 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2012).
  74. ^ Vitale, pp. 16-51.
  75. ^ Inaugurato il Volpe, la soddisfazione di De Luca, su salernogranata.it. URL consultato il 24 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2014).
  76. ^ La storia: il Volpe fu scelto da Aliberti come quartier generale, su lacittadisalerno.gelocal.it, La Città di Salerno. URL consultato il 31 agosto 2014.
  77. ^ De Luca illustra il restyling del Campo Volpe [collegamento interrotto], su salernoinprima.it. URL consultato il 9 ottobre 2012.
  78. ^ Primo allenamento della Salernitana al Mary Rosy – VIDEO, su salernonotizie.it, 17 febbraio 2016. URL consultato il 17 febbraio 206.
  79. ^ Inaugurazione Sede, su ussalernitana1919.it, SalernoCalcio1919.it, 30 marzo 2012. URL consultato il 22 settembre 2012.
  80. ^ a b c U.S. Salernitana, un capitolo fermo dal 1977 [collegamento interrotto], su solosalerno.it. URL consultato il 10 ottobre 2012.
  81. ^ Alfonso Carella, p. 372.
  82. ^ L'Agenda Barlassina 1939-40 a pagina 119 riporta come sede Via Roma 228 e solo dalla stagione successiva Corso Vittorio Emanuele 76
  83. ^ Solo per una stagione, l'album Calciatori 1971-72 riporta come sede Via Roma 104 invece di Via Roma 39
  84. ^ Secondo la serie di album Calciatori Panini, dal 1974 al 1976 la sede è ancora in Via Roma 39 e solo successivamente Via Galloppo 78 (Piazza D'Armi)
  85. ^ La serie di album Calciatori Panini riporta Via Sant'Eremita 4 a partire dall'edizione 1988-89 e fino a quella 1991-92. Per Carella invece già dal 1991 la sede della Salernitana è in Viale Verdi 31 13/R
  86. ^ Si vedano al riguardo le edizioni dal 1995-96 al 2001-02 della serie di album Calciatori editi da Panini
  87. ^ Si vedano al riguardo le edizioni 2002-03 e 2003-04 della serie di album Calciatori editi da Panini
  88. ^ Calciatori 2004-05, Panini.
  89. ^ Calciatori 2005-06, Panini.
  90. ^ Si vedano al riguardo le pagine del sito EmozioneCalcio.it inerenti alle rose della Salernitana dal 2006-07 Archiviato il 31 luglio 2013 in Internet Archive. al 2010-11 Archiviato il 7 dicembre 2013 in Internet Archive.
  91. ^ Società, su ussalernitana1919.it. URL consultato l'8 novembre 2013.
  92. ^ Lotito pazzo di Salerno: «È un interesse sinergico, non contrapposto alla Lazio», su lazionews.eu. URL consultato il 22 settembre 2012.
  93. ^ Salernitana, Mezzaroma: «Sogno la Serie A, vi dico la mia su Lotito», su ysport.eu. URL consultato il 22 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2018).
  94. ^ Salerno in Lega Pro? Lotito e Mezzaroma studiano le soluzioni, su cittaceleste.it. URL consultato il 21 luglio 2012.
  95. ^ Lotito: in cinque anni il calcio a Salerno rinascerà [collegamento interrotto], su radiosei.it. URL consultato il 21 luglio 2012.
  96. ^ Organigramma societario, su ussalernitana1919.it. URL consultato il 7 agosto 2014.
  97. ^ Dal 1990-1991 al 2009-2010, fonte: Luigi Cerone, Maglie e sponsor, una carrellata infinita, su salernoinprima.it, 4 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2013).
  98. ^ Dal 1980-1981 al 2009-2010, fonte: Vitale, pp. 264-384, per gli sponsor tecnici vengono considerate le foto presenti nel libro, mentre gli sponsor ufficiali sono citati stagione per stagione.
  99. ^ Rosa Salernitana 1988-1989 (JPG), su salernomania.it. URL consultato il 5 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2014).
  100. ^ Salernitana, Di Bartolomei e l'indimenticabile promozione del 90, su salernomania.it. URL consultato il 22 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  101. ^ Salernitana e Givova insieme per altri tre anni. Subito sullo store online le divise 2014/15, su granatissimi.com. URL consultato il 5 febbraio 2015.
  102. ^ Sponsor, su Salernitana.it. URL consultato il 21 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2011).
  103. ^ Divise campionato 2010-2011 1ª Divisione Lega Pro, su museomagliesalernitana.it. URL consultato l'8 maggio 2015.
  104. ^ Divise Campionato 2011-2012 Serie D, su museomagliesalernitana.it. URL consultato l'8 maggio 2015.
  105. ^ Sponsor 2012-2013, su ussalernitana1919.it, USSalernitana.it. URL consultato il 22 dicembre 2012.
  106. ^ Sponsor 2014-2015, su ussalernitana1919.it, USSalernitana.it. URL consultato il 17 gennaio 2015.
  107. ^ Dal 13 marzo 2015 (30ª giornata) Gigart Art Finance Srl nuovo Main Sponsor dell’U.S. Salernitana 1919, su ussalernitana1919.it, USSalernitana.it. URL consultato il 19 marzo 2015.
  108. ^ Vivi una giornata con l’U.S. Salernitana 1919!, su ussalernitana1919.it, 19 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2015).
  109. ^ Il 30/12 amichevole a Monopoli per Armandino, su ussalernitana1919.it, 23 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2015).
  110. ^ Settore Giovanile, su ussalernitana1919.it. URL consultato il 2 maggio 2015.
  111. ^ Vitale, pp. 213-214.
  112. ^ "Donne nel pallone": Salerno e il calcio femminile negli anni Settanta (PDF), su salernomagazine.it, p. 30 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2015).
  113. ^ Allievi Regionali Sperimentali: Salernitana-Aversa Normanna 1-0 [collegamento interrotto], su zonacalcio.org. URL consultato il 4 agosto 2010.
  114. ^ a b 231 in campionato, 11 in coppa Italia e 33 in altre competizioni non ufficiali, fonte:Vitale, p. 405
  115. ^ Elio Onorato, su museovicenzacalcio1902.net. URL consultato il 10 ottobre 2012.
  116. ^ Vitale, p. 97.
  117. ^ Luca Fusco, la bandiera si è ammainata [collegamento interrotto], su solosalerno.it. URL consultato l'8 settembre 2012.
  118. ^ Salernitana, spunta Polito, su 1919salernitana1919.com. URL consultato l'8 settembre 2012.
  119. ^ Brevi: domenica match col Tuscania. Cardinale non salta al coro contro Salerno, su granatissimi.com. URL consultato l'8 settembre 2012.
  120. ^ Ipotesi Molinaro per sostituire Taiwo, su spaziomilan.it. URL consultato l'8 settembre 2012.
  121. ^ L'Agropoli fa il colpo in difesa. Cerruti regala Parisi a Nastri, su lacittadisalerno.gelocal.it, La Città. URL consultato il 10 ottobre 2012.
  122. ^ L’Associazione sportiva Salernitana Piccoli Granata raddoppia gli iscritti [collegamento interrotto], su vocesport.com. URL consultato il 6 settembre 2012.
  123. ^ Piccoli Granata, al via il campus estivo, su granatissimi.com. URL consultato il 6 settembre 2012.
  124. ^ Scuola Calcio U.S. Salernitana 1919, su ussalernitana1919.it. URL consultato il 2 maggio 2015.
  125. ^ La Real Salernitana cerca talenti Aperta la scuola per ragazzine, su lacittadisalerno.gelocal.it. URL consultato il 26 novembre 2013.
  126. ^ Anche Cesare Cremonini elogia la Salernitana, su salernogranata.it. URL consultato il 16 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).
  127. ^ Compleanno Salernitana 19 giugno 2012, su salernotoday.it. URL consultato il 24 giugno 2012.
  128. ^ Nino d’Angelo da Bellizzi lancia messaggi d’amicizia ai tifosi di Napoli e Salernitana, su salernonotizie.it. URL consultato il 29 gennaio 2015.
  129. ^ Al bar dello sport e dintorni, su calcioromantico.wordpress.com. URL consultato il 6 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2012).
  130. ^ Primati e curiosità, su genoacfc.it.
  131. ^ Vitale, pp. 15-384.
  132. ^ Nei fatti l'incarico, formalmente assegnato all'allenatore in seconda, fu conferito a Willy Kargus, allenatore-giocatore che ai tempi era sprovvisto del patentino per allenatori.
  133. ^ a b Compresa la finale
  134. ^ Il Littoriale, 30 agosto 1932, pagina 4 Coninet.it
  135. ^ a b Campionato campano 1945
  136. ^ Nei fatti continuò ad essere allenatore in seconda, dato che l'attaccante Lucio Mujesan che non disponeva del tesserino per allenare, fu in realtà allenatore/giocatore della Salernitana. Fonte: Vitale, p. 247
  137. ^ Nei fatti continuò ad essere allenatore in seconda, dato che l'attaccante Lucio Mujesan che non disponeva del tesserino per allenare, fu in realtà allenatore/giocatore della Salernitana. Fonte: Vitale, p. 252
  138. ^ La società è gestita da Tommaso Prudenza fino al 10 ottobre 1948
  139. ^ Commissario straordinario fino al 16 novembre 1955, poi presidente.
  140. ^ Le mansioni di presidente sono state svolte da Franco Del Mese come amministratore delegato.
  141. ^ Le mansioni di presidente sono state svolte da Antonio Loschiavo come amministratore delegato.
  142. ^ a b Nei suoi anni di proprietà la carica di presidente è stata lasciata formalmente scoperta per uno o più periodi.
  143. ^ La società è gestita dai soci Claudio Lotito e Marco Mezzaroma, che non figurano nei quadri societari. L'amministratore unico risulta essere Luciano Corradi.
  144. ^ Per l'elenco dal 1989 ad oggi: La gloriosa storia dei capitani della Salernitana, su granatissimi.com. URL consultato il 3 marzo 2015.
  145. ^ La Salernitana del 1921-1922 - Willy Kargus, su salernogranata.it. URL consultato il 9 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  146. ^ a b Dal 1922 al 1924: nasce la Salernitanaudax e si fonda la Pro Salerno, su salernogranata.it. URL consultato il 29 novembre 2012 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2013).
  147. ^ Vitale, pag. 205.
  148. ^ Remtec.it - Agostino Di Bartolomei testimonial Salenitana Calcio, su salernomagazine.it. URL consultato il 14 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2012).
  149. ^ L'intervista, su corrieredelmezzogiorno.corriere.it, CorrieredelMezzogiorno.it. URL consultato il 14 agosto 2009.
  150. ^ Salernitana,Russo:"Lasciamoci alle spalle il passato", su tuttolegapro.com. URL consultato il 30 aprile 2015.
  151. ^ Notte granata a San Vito: tutta la Salernitana sul palco, Ginestra capitano, su ilmattino.it.
  152. ^ Il 20 gennaio 2015 diventa allenatore dei Giovanissimi Nazionali, fonte: Ciro Ginestra nuovo allenatore dei Giovanissimi Nazionali, su ussalernitana1919.it.
  153. ^ Pestrin: “Fondamentale tornare alla vittoria”, su USSalernitana1919.it.
  154. ^ Serie B, Spezia-Salernitana 1-1: Nenè risponde a Rosina, su corrieredellosport.it, 26 agosto 2016. URL consultato il 13 settembre 2016 (archiviato il 13 settembre 2016).
  155. ^ a b Tifosi, tra ricordi ed emozioni su Facebook, su granatissimi.com. URL consultato il 12 febbraio 2012.
  156. ^ Lista convocati per società, su figc.it. URL consultato il 10 agosto 2009 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2018).
  157. ^ (EN) Phil MASINGA, su fifa.com.
  158. ^ (EN) Rigobert Song, su fifa.com.
  159. ^ Scheda del giocatore su Hellastory.net, su hellastory.net. URL consultato il 17 agosto 2009.
  160. ^ (EN) Erjon Bogdani, su fifa.com.
  161. ^ Statistiche del giocatore su national-football-teams.com, su national-football-teams.com. URL consultato il 31 luglio 2012.
  162. ^ (EN) Francesco Di Jorio, su fifa.com.
  163. ^ (EN) Marc Zoro, su fifa.com.
  164. ^ (EN) Danny Tiatto, su fifa.com.
  165. ^ (EN) Siyabonga Nomvethe, su fifa.com.
  166. ^ Roberto Merino convocato nella Nazionale Peruviana, su 1919salernitana1919.blogspot.com, 1919salernitana1919.it. URL consultato il 17 agosto 2009.
  167. ^ Strakosha convocato in Nazionale: chi sarà il numero 1 in vista del derby, su granatissimi.com, 27 agosto 2015. URL consultato il 1º settembre 2015.
  168. ^ Aliberti:"Onorata storia della Salernitana. Futuro? Mai dire mai", su solosalerno.it. URL consultato il 12 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2014).
  169. ^ Vinto come Società Sportiva Salernitanaudax, fonte: Vitale, pag. 32
  170. ^ Salernitana-Cavese 1-0, su salernitanastory.it. URL consultato il 17 settembre 2012.
  171. ^ Vitale, pp. 258-261.
  172. ^ Juve Stabia-Salernitana 1-1 (4-5 d.c.r.), su salernitanastory.it. URL consultato il 17 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
  173. ^ Vitale, pp. 311-313.
  174. ^ Brescia, troppi errori dal dischetto Alla Salernitana il trofeo di Vipiteno, su archiviostorico.gazzetta.it. URL consultato il 16 settembre 2014.
  175. ^ Coppa Liberazione 1944, su salernitanastory.it. URL consultato il 10 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2012).
  176. ^ Benemerenze Sportive - Stelle d'argento, su coni.it. URL consultato il 22 agosto 2017 (archiviato il 22 agosto 2017).
  177. ^ Benemerenze Sportive - Stelle di bronzo, su coni.it. URL consultato il 22 agosto 2017 (archiviato il 22 agosto 2017).
  178. ^ Campionato misto Serie A/B disputato in qualità di società di Serie B.
  179. ^ (EN) Always-up-to-date all-time Serie A table (calcolata assegnando tre punti per vittoria, dati aggiornati alla stagione 2011-2012)
  180. ^ Vitale, p. 59.
  181. ^ Vitale, p. 56.
  182. ^ Vittorie consecutive, Perrone punta il recordman Gipo Viani, su solosalerno.it. URL consultato il 21 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2013).
  183. ^ Salernitana da record, 8 vittorie e 18 risultati utili consecutivi. Vittoria ad Aversa in 9 uomini, su salernomagazine.it. URL consultato il 21 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2013).
  184. ^ Lira tv: Record di sconfitte consecutive, su liratv.it. URL consultato il 21 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2015).
  185. ^ La Salernitana fa 23 (risultati utili in fila): è il record storico per la squadra granata, su corrieredelmezzogiorno.corriere.it, CorrieredelMezzogiorno.it. URL consultato il 30 aprile 2015.
  186. ^ Niente record di punti, Negro in doppia cifra. Granata seconda miglior difesa, decimo rigore a favore, su granatissimi.com. URL consultato il 12 maggio 2015.
  187. ^ Le statistiche comprendono le gare giocate in: Campionato, Coppa Italia, Coppa Italia Serie C, fonte: Vitale, pag. 393-418
  188. ^ L'avversario del Pisa: la Salernitana, su eoraparloio.it. URL consultato il 9 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  189. ^ La coreografia della Sud al 1º posto della classifica mondiale “Top5 Ultras of the Week” (video), su granatissimi.com. URL consultato il 25 aprile 2013.
  190. ^ Sportube, è quella della Salernitana la curva più bella della Lega Pro, su tuttolegapro.com. URL consultato il 7 novembre 2014.
  191. ^ Tifo: numeri da record per Salerno, su salernonotizie.it. URL consultato il 10 maggio 2012.
  192. ^ a b Pozzoni, p. 143.
  193. ^ a b c d e Tra rivalità ed amicizie: Bari-Reggio-Salerno, storia di un gemellaggio sempre più solido., su granatissimi.com. URL consultato l'8 maggio 2015.
  194. ^ Brescia-Salernitana, "Benvenuti al Nord": un gemellaggio speciale, su metropolisweb.it. URL consultato il 19 dicembre 2017.
  195. ^ a b c Amici e nemici degli Ultrà Salerno, su salernitani.it. URL consultato il 2 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2010).
  196. ^ Monopoli: ultras biancoverdi, gemellaggi e rivalità sportive, su tuttocalciocatania.com, 14 settembre 2018. URL consultato il 22 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2018).
  197. ^ In occasione del derby Salernitana-Benevento del 9 ottobre 2016 alcuni gruppi organizzati dello Schalke 04 hanno assistito alla gara ospitati dai salernitani in Curva Sud Siberiano. Inoltre, il gruppo granata della "Nuova Guardia 1990 Ultras" era presente allo stadio dello Schalke 04 in curva con i tedeschi per assistere alla partita Schalke 04-Darmstadt e riconfermare la stima reciproca.
  198. ^ Salernitana, in curva i tifosi dello Schalke per consolidare gemellaggio, su itasportpress.it. URL consultato il 19 dicembre 2017.
  199. ^ All’Arechi in scena la festa d’Europa, su lacittadisalerno.gelocal.it. URL consultato il 2 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2016).
  200. ^ Salernitana e Venezia: i rapporti tra le tifoserie, su salernosport24.it, SalernoSport24. URL consultato il 5 febbraio 2018.
  201. ^ Amicizie Salernitana, su razzairno.com. URL consultato il 25 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2016).
  202. ^ a b c Striscioni Salernitana, su striscionistadio.com. URL consultato il 6 luglio 2012.
  203. ^ Pozzoni, p. 128.
  204. ^ Salernitana vs. Aversa Normanna: quando il calcio vince sugli spalti, su sevensalerno.it, sevensalerno (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2016).
  205. ^ Aversa ricorda il Siberiano. Spezzaferri: “Tifoserie pensano a gemellaggio”, su solosalerno.it. URL consultato il 7 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2016).
  206. ^ Curva Sud: "Con Salerno rispetto reciproco. Ecco le novità", su ottopagine.it.
  207. ^ Salernitana – Benevento Perché è un derby diverso dagli altri?, su salernogranata.it. URL consultato il 3 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2016).
  208. ^ Salernitana-Benevento, rispetto genera rispetto, su salernitamo.altervista.org.
  209. ^ Staff tecnico prima squadra, su ussalernitana1919.it. URL consultato il 7 luglio 2015.
  210. ^ Le origini della nostra fede. La figura di Donato Vestuti, su salernogranata.it. URL consultato il 29 novembre 2012 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2013).

Bibliografia

  • Alfonso Carella, Storia della Salernitana dai pionieri (1910) al mancato ritorno in A (1995), Boccia Editore, 1995.
  • Giovanni Vitale, Salernitana -Storia di gol, sorrisi e affanni, International Printing Editore, 2010, ISBN 978-88-7868-094-4.
  • Stefano Pozzoni, Dove sono gli ultrà? Squadre, stadi, curve e cori, Milano, Zelig Edizioni, 2005, ISBN 88-6018-083-X.
  • Diego Mariottini, Ultraviolenza - Storie di sangue del tifo italiano, Bradipolibri, ISBN 978-88-88329-26-0.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Wikimedaglia
Wikimedaglia
Questa è una voce di qualità.
È stata riconosciuta come tale il giorno 2 giugno 2015 — vai alla segnalazione.
Naturalmente sono ben accetti altri suggerimenti e modifiche che migliorino ulteriormente il lavoro svolto.

Segnalazioni  ·  Criteri di ammissione  ·  Voci di qualità in altre lingue