Giancarlo Ansaloni

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Giancarlo Ansaloni
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1955 - giocatore
1996 - allenatore
Carriera
Giovanili
????-1954Modena
1954-1955Bologna
Squadre di club1
196?Bolzano? (?)
Carriera da allenatore
1969-1970Misano
1970-1973Cattolica
1974-1975Cattolica
1975-1976Riccione
1976-1978Carpi
1978-1979Fano
1979Riccione
1980-1981Anconitana
1981-1982Forlì
1982-1983Turris
1984Trento
1984-1986Brindisi
1987Brindisi
1988-1989Brindisi
1989-1991Salernitana
1991-1992Reggina
1993Casertana
1994Avellino
1995Juventus Stabia
1995-1996Turris
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Giancarlo Ansaloni (Modena, 13 marzo 1937Riccione, 30 novembre 2016[1]) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo centrocampista.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Modena nel 1937.[2] Terminata la carriera di allenatore, Ansaloni si stabilisce a Riccione, dove vive con la sua famiglia,[3] lavorando saltuariamente come opinionista televisivo per alcune emittenti romagnole.[4]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Allenatore dal carattere pacato e di poche parole; molto pragmatico sul campo.[5][6] La sua filosofia di gioco è basata sull'occupazione degli spazi, la velocità e la forma fisica.[3] può essere considerato uno zonista puro.[7]

E', inoltre, considerato un maestro di calcio.[3][8][9] Abile nel valorizzare i giovani.[8][9] Tra i calciatori da lui promossi ci sono: Salvatore Bagni, a Carpi, Eupremio Carruezzo, a Brindisi e Salerno, e Daniele Zoratto.[3][9]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuto nel Modena[10] e nel Bologna[11], Ansaloni giocò sempre nelle serie minori, ricoprendo il ruolo di mediano.[3] Si infortunò gravemente mentre militava nel Bolzano e dovette interrompere la sua carriera agonistica.[3]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Inizi[modifica | modifica wikitesto]

Comincia la sua esperienza nei settori giovanili della costa adriatica.[3]

Nella stessa zona, Ansaloni comincia anche la sua carriera da tecnico. Fa il suo esordio con l'Unione Sportiva Misano in Promozione. Prosegue la sua carriera nel Cattolica, con cui ottiene la promozione in Serie D nel 1970-1971.[12] Nel 1975-1976 mantiene il Riccione in Serie C.[13] Guida, per un biennio, il Carpi, in Serie D, conquistando la promozione in Serie C2 nel 1977-1978.[14] Continua la sua carriera a: Fano, Ancona (in Serie C2)[15] e Forlì (in Serie C1)[16], dove ottiene delle salvezze.

Ottenuto il patentino di allenatore professionista di Prima Categoria,[3] Ansaloni si sposta al Sud.[3] Subentra in corsa a Nicola D'Alessio alla Turris, in Serie C2, e salva la squadra, per un solo punto, all'ultima giornata. L'anno seguente è a Trento, dove subentra a Capelli, per poi essere esonerato in favore di Bazzarini.[17] Tornerà immediatamente dopo al Sud e ci resterà per più di un decennio.

Brindisi[modifica | modifica wikitesto]

Il 1984 è l'anno dell'approdo al Brindisi in Serie C2.[3] Il 9 dicembre 1984 Ansaloni sostituisce Lucio Vinci al timone della squadra.[7] Nel 1984-1985, con Ansaloni alla guida, e potendo contare sui diciassette gol di Giorgio Tomba, il Brindisi viene promosso in Serie C1. Dopo alcune stagioni, e alcuni cambi tecnici,[7] il nuovo Brindisi di Ansaloni sfiora la Serie B nell'1988-1989, con Roberto Bergamaschi che Ansaloni sfrutta al meglio nella sua cornice di gioco.[7] Le buone prestazioni e il gioco esaltante[7] resero Ansaloni uno degli allenatori più amati nella storia brindisina.[18]

A tutt'oggi, Ansaloni è l'allenatore a poter contare il maggior numero di panchine con il Brindisi, avendo disputato 114 partite alla guida della squadra pugliese.[19]

Il biennio a Salerno[modifica | modifica wikitesto]

È chiamato sulla panchina della Salernitana dal patròn Giuseppe Soglia. Ansaloni porta con sé Eupremio Carruezzo, che ha avuto già ai tempi del Brindisi,[8] per fare coppia in attacco con Adelino Zennaro. Ansaloni impostò la difesa a zona, che era una novità per molti giocatori,[6] dando alla squadra una precisa fisionomia di gioco.[6]

Ansaloni (ultimo in piedi a destra) con la Salernitana che conquistò la Serie B nel 1989-1990

Una serie di risultati utili porta la Salernitana al primo posto, pronta a giocarsi la promozione nel rush finale con Taranto, Giarre, Palermo e Casertana.[20] La doppia sconfitta con il Palermo, prima in Coppa Italia e poi nell'incontro casalingo di campionato al Vestuti, sembra fermare la corsa dei granata.[20] In quel frangente, Ansaloni tiene il gruppo unito e rassicura i giocatori durante la crisi.[6] Alla trentaduesima giornata, espugnando il campo del Brindisi, conquista i punti decisivi per la promozione, che diventa matematica all'ultima giornata, con il pareggio casalingo per 0-0 contro il già promosso Taranto.[20] Ansaloni riporta così la Salernitana in Serie B dopo ventitré anni di attesa.[20]

Nel successivo campionato di Serie B, alla prima giornata contro il Padova, inaugura lo Stadio Arechi di Salerno con uno 0-0.[5] Il Brescia elimina subito la squadra dalla Coppa Italia. La squadra di Ansaloni è molto discontinua nei risultati e soffre la mancanza di un centravanti.[21] La conquista di 5 punti nelle ultime tre giornate[21] consente alla squadra di chiudere il campionato a quota 36 punti al quartultimo posto, a 6 punti dalla quarta piazza che regala l'accesso diretto alla Serie A.[6] La Salernitana di Ansaloni è costretta a disputare uno spareggio per non retrocedere. La partita si gioca sul neutro di Pescara e vede la vittoria del Cosenza per 1-0. Ansaloni conosce così la prima e unica retrocessione della sua carriera.[6]

Finale di carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1991-1992 approda alla Reggina. Alla undicesima giornata subentra a Gabriele Geretto, venendo esonerato alla ventottesima con la squadra in zona retrocessione per far posto di nuovo a Geretto.[22]

Nel finale di stagione 1993-1994 torna in Serie C1 all'Avellino subentrando a Salvatore Di Somma. Nel 1995-1996 approda alla Turris per sostituire l'esonerato Antonio Merolla. Ansaloni cambia gioco alla squadra e ottiene risultati migliori del suo predecessore. In seguito i rapporti con la presidenza si deteriorano[senza fonte] e, il 14 gennaio 1996, dopo una sconfitta per 1-0 contro il Gualdo, Ansaloni viene sollevato dall'incarico da cui risulterà la sua ultima partita da allenatore tra i professionisti.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Carpi: 1977-1978
Fano: 1978-1979
Brindisi: 1984-1985
Salernitana: 1989-1990

Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]

Cattolica: 1970-1971

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ SALERNITANA: il cordoglio del club per la scomparsa di Giancarlo Ansaloni.
  2. ^ Il Calcio nel 1979. Dati e statistiche adamoli.org
  3. ^ a b c d e f g h i j Il maestro che fece scuola altrove Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. chiamamicitta.net
  4. ^ Il dopogara di Ascoli-Rimini su ETV durante 'Calcio.Basket'[collegamento interrotto] newsrimini.it
  5. ^ a b "Special One" e i suoi fratelli (da Ansaloni a Breda, passando per Rossi)[collegamento interrotto] salernoinprima.it
  6. ^ a b c d e f Ansaloni: "Retrocessi in C per manovre oscure. Sofferto passaggio all'Arechi" Archiviato il 9 dicembre 2012 in Internet Archive. solosalerno.it
  7. ^ a b c d e STORIA DEL CALCIO BRINDISINO Archiviato il 17 settembre 2012 in Internet Archive. cittadibrindisicalcio.it
  8. ^ a b c Toni Carruezzo: "Quella volta che arrossii davanti a Maradona"[collegamento interrotto] gazzettalucchese.it
  9. ^ a b c Carruezzo: "Ansaloni e di Bartolomei maestri di vita, Carmando un padre" Archiviato il 27 settembre 2013 in Internet Archive. solosalerno.it
  10. ^ Le liste di trasferimento 1954-55, Il Corriere dello Sport, 2 settembre 1954, pag.3
  11. ^ Le liste di trasferimento della Lega Nazionale, Il Corriere dello Sport, 2 settembre 1955, pag.3
  12. ^ Storia del Cattolica Calcio Archiviato il 16 luglio 2018 in Internet Archive. cattolicacalcio.com
  13. ^ Gli anni dal 1970 al 1979 tifochieti.com
  14. ^ Storia Archiviato il 2 febbraio 2014 in Internet Archive. carpifc1909.it
  15. ^ Amarcord: Gli Allenatori Archiviato il 1º maggio 2013 in Internet Archive. anconacalcio.it
  16. ^ LA STORIA DEL FORLI': DAL 1919 AD OGGI Archiviato il 25 gennaio 2011 in Internet Archive. forlifc.com
  17. ^ Trento dettagli squadra laseried.com
  18. ^ GiorgioTomba: "Martina-Brindisi sia all'insegna della correttezza e sportività" pugliacalcio24.it
  19. ^ AAVV, TOP TEN, in Free Brindisi, n. 19, marzo 2012.
  20. ^ a b c d Campionato Serie C1 Anno 1989-90 salernitanastory.it
  21. ^ a b Campionato Serie B Anno 1990-91 salernitanastory.it
  22. ^ Le statistiche amaranto: tutti i cambi di panchina, in 25 anni di Reggina Calcio Archiviato il 5 ottobre 2013 in Internet Archive. reggionelpallone.it

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]