Salvatore Di Somma

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Salvatore Di Somma
Di Somma all'Avellino nella stagione 1981-1982
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 186 cm
Peso 86 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Termine carriera 1984 - giocatore

2010 - allenatore

Carriera
Squadre di club1
1965-1968Juventus Stabia84 (0)
1968-1975Lecce222 (4)
1975-1977Pescara42 (2)
1977-1984Avellino183 (5)
Carriera da allenatore
1987-1988AvellinoVice
1988-1989Sorrento
1989-1990Brindisi
1990-1992Potenza
1992AlbinoLeffe
1992-1993Siracusa
1993-1994Avellino
1994-1996Turris
1996-1997Avellino
1997-1998Albanova
1998-1999Sanremese
1999Juve Stabia
2001Maceratese
2002Viterbese
2002-2003Viterbese
2004Igea Virtus
2004-2005Lecco
2005-2006Juve Stabia
2007-2008Vibonese
2009-2010Campobasso
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 2 ottobre 2015

Salvatore Di Somma (Castellammare di Stabia, 11 aprile 1948) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Di Somma (a destra) in azione all'Avellino nel 1980, contrastato dallo juventino Fanna.

Da calciatore ha iniziato nella Juve Stabia, in Serie D, dove ha collezionato in tre anni 84 presenze senza reti dal 1965 al 1968. Passato al Lecce nel 1968, vi ha militato in Serie C fino al 1975, collezionando in sette stagioni ben 222 presenze e 4 reti in campionato, numeri che ne fanno il sesto calciatore con più presenze in giallorosso. In seguito ha vestito per due anni la maglia del Pescara in Serie B, collezionando 42 presenze e 2 reti.

Nel 1977 è stato acquistato dall'Avellino, con cui ha ottenuto la promozione in Serie A al termine del campionato cadetto 1977-1978. Nel ruolo di libero ha militato nella squadra avellinese per sette annate, di cui ben sei consecutive in massima serie, fino al ritiro, avvenuto nel 1984. Con l'Avellino conta 210 presenze tra campionato e Coppa Italia.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Ha allenato in Serie C1, Serie C2 e Serie D.

Inizia l'annata 1999-2000 da allenatore della Juve Stabia, venendo esonerato a ottobre 1999[1]. Nel 2001 subentra come allenatore della Maceratese, con cui finisce penultimo in classifica e retrocede in Serie D. Nella stagione 2003-2004 è allenatore dell'Igea Virtus, in Serie C2, sostituendo l'esonerato Bollini, portando i siciliani a 2 punti dai play-off. Nell'anno 2004-2005 è allenatore del Lecco, in Serie D. Nella stagione 2005-2006 ha portato alla salvezza la squadra della sua città, la Juve Stabia, in Serie C1 (batte il Napoli), dopo che per gravi problemi societari la squadra era in zona retrocessione.

Nel marzo del 2007 è chiamato dalla Vibonese, in Serie C2, per salvare la squadra finita in zona play-out; la stagione si conclude con salvezza diretta. Nella stagione 2007-2008 ha salvato nuovamente la squadra dalla retrocessione.

Nel novembre del 2008 è diventato il nuovo responsabile dell'area tecnica del Treviso, in Serie B, venendo esonerato il 18 febbraio 2009, con la squadra in zona retrocessione[2]. Il 15 marzo 2010 diviene allenatore del Campobasso,[3] ruolo che ricopre fino a fine stagione.

Dirigente[modifica | modifica wikitesto]

A fine stagione torna alla Juve Stabia, come responsabile dell'area tecnica per la stagione 2010-2011 di Prima Divisione e per la successiva, che ha visto il ritorno delle vespe in Serie B dopo 60 anni. Il campionato si conclude al 9º posto in classifica. L'anno successivo, dopo aver finito la stagione al 16º posto, a luglio lascia la Juve Stabia.

Il 23 agosto 2013 è diventato il nuovo responsabile dell'area scouting del Benevento.[4] Il 5 ottobre 2013 la dirigenza sannita gli ha conferito il ruolo di direttore sportivo. Le streghe sannite accedono per la prima volta nella loro storia in Serie B il 30 aprile 2016. L'anno successivo, è ancora direttore sportivo della squadra che si qualifica ai play-off e batte in finale il Carpi, conquistando la storica promozione in Serie A. Dopo 9 partite di campionato e l'ultimo posto in classifica con zero punti, é esonerato dal Benevento[5].

Il 25 luglio 2019 è nominato nuovo direttore sportivo dell'Avellino, subentrando a Carlo Musa, in Serie C.[6] Annuncia le sue dimissioni dalla carica il 23 dicembre 2019, pochi giorni dopo l'arrivo della nuova dirigenza, favorendo il ritorno di Carlo Musa. Nel febbraio 2020 subentra nuovamente a Musa restando fino a fine stagione, venendo confermato il 13 luglio 2020 dalla nuova dirigenza D'Agostino, subentrata a fine febbraio 2020.[7] Viene esonerato il 16 febbraio 2022 insieme all'allenatore Piero Braglia.[8]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
Potenza: 1991-1992 (girone C)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Allenatori, la girandola continua, su archiviostorico.gazzetta.it. URL consultato il 24 aprile 2019.
  2. ^ Treviso, esonerato il ds Di Somma - TUTTOmercatoWEB.com, su tuttomercatoweb.com. URL consultato il 24 aprile 2019.
  3. ^ Campobasso Calcio: Salvatore Di Somma è il nuovo allenatore primapaginamolise.it
  4. ^ Benevento Calcio: Salvatore Di Somma è il nuovo responsabile dell'area scouting http://www.beneventocalciospa.it
  5. ^ Benevento, Vigorito cambia anche il Ds, su VIVICENTRO, 23 ottobre 2017. URL consultato il 24 aprile 2019.
  6. ^ Salvatore Di Somma è il nuovo DS dei lupi [collegamento interrotto], su usavellino1912.com. URL consultato il 25 luglio 2019.
  7. ^ Us Avellino, Salvatore di Somma e Piero Braglia alla guida del nuovo progetto tecnico, su usavellino1912.com. URL consultato il 13 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2020).
  8. ^ Comunicato stampa, su usavellino1912.com. URL consultato il 16-02-2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]